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Autore: MiaBlack    14/11/2020    1 recensioni
La storia si colloca anni dopo a "What? realy? My..." Si lo so vi ho rotto le scatole con sta storia ma vi prendete pure lo spin off! xD
Sono passati anni da quando Oliver ha salvato la città da Slade. La città è più o meno tranquilla. Oliver ha abbandonato definitivamente il suo ruolo di di Green Arrow e anche Felicity ormai non scende più al covo da molto tempo. La città ha comunque bisogno di eroi che combattano per lei... Qualcuno di molto vicino a loro prende in cosegna i costumi: Arrow, BlackCanary e Arsenal tornano con nuovi volti e nuovi nemici da affrontare.
Nel loro pattugliare un ladro attirerà la loro attenzione e più di tutti quella della nuova BlackCanary.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

 

Erano ormai i primi di dicembre, Natale si stava avvicinando e con lui la prima nevicata, quella notte aveva deciso che era il momento giusto per imbiancare tutta la città, tutti i componenti della famiglia Queen erano in agitazione, quello era un giorno speciale, alla villa c'era una inusuale confusione, tutta la famiglia si stava muovendo per casa.

-Muovetevi dobbiamo andare! - Felicity era in fondo alle scale e picchiettava con il piede a terra impaziente, l'auto sarebbe arrivata a breve e li nessuno era pronto.

-Mamma ma quanto urli? - Tommy iniziò a scendere le scale calmo.

-Se non aveste ereditato il ritardo da vostro padre non starei qui ad urlare. - rispose la donna sistemandogli la cravatta, quello era un giorno importante per la famiglia e come ogni volta che c'era qualcosa di importante loro erano in ritardo.

-Arriviamo! - anche Robert apparve dalle scale seguito dal padre, erano tutti e quattro vestiti in modo elegante, Oliver portava lo smoking che agli occhi di Felicity lo faceva apparire ancora più bello.

-Mia sorella? - chiese Oliver.

-Ora scende stava mettendo le scarpe. Noi intanto andiamo. - Oliver le diede un bacio prima che andasse.

-Sei bellissima. -

-Anche tu. Forza ragazzi piede destro e avanti! - Felicity lo invitò poco gentilmente ad uscire di casa e ad entrare in auto, Felicity sperava che non succedesse nulla di strano, quello non era il giorno giusto per fronteggiare crisi di qualunque tipo.

-Mamma, stai bene? - Tommy guardò lo madre che gli sorrise.

-Si amore sto bene... - erano passate due settimane dallo scontro al molo ed erano stati giorni pesanti, se ripensava a quella notte aveva ancora la sensazione di svenire. Tutti i vigilanti erano andati al molo mentre lei era andata al covo non sapeva bene nemmeno lei perché l'avesse fatto era stato un riflesso, se Oliver, Dig e Roy erano sul campo il suo posto era al covo, aveva cercato di seguire il combattimento tramite gli auricolare di Robert e Sara, purtroppo gli altri non avevano avuto il tempo di indossare i vecchi completi, anche se Felicity dubitava che qualcuno potesse ancora entrarci. Dopo quasi un ora dalla partenza da casa tutto il gruppo era arrivato al covo, ma non era andato tutto bene Hope era rimasta ferita gravemente, la freccia l'aveva presa in pieno. Era stato un momento critico Oliver e Dig l'avevano posata sul tavolo e proprio come avveniva quando era Oliver a rimanere ferito furono loro a medicarla, sarebbe stato difficile spiegare come aveva fatto la ragazza ad essere colpita da una freccia. Se avesse avuto il completo la freccia non sarebbe andata tanto in profondità, per fortuna però non aveva intaccato organi vitali.

-Mamma ma Hope? - Robert interruppe i pensieri della donna.

-Tua sorella è già la, si sta occupando dei dettagli. - era stata una settimana incosciente e tutti avevano avuto paura che non si sarebbe svegliata,era ancora dolorante i punti le tiravano e non poteva muoversi più di tanto per paura che saltassero, però ora stava bene.

-Non poteva aspettare noi? - chiese il gemello sbuffando.

-Lei è la da questa mattina, se aspettava noi tua zia si sposava domani. - Hope si era presa l'ingrato compito di andare al salone dove avrebbero festeggiato il matrimonio per verificare che tutti i dettagli fossero come Thea li desiderava, Felicity invece era rimasta con Thea per aiutarla a prepararsi.

-Se sei preoccupato potevi andare con lei. -

 

 

Hope continuava a guardare l'orologio, era tardi sua madre le aveva già scritto che stavano arrivando e che Thea e Oliver sarebbero partiti a breve, lei doveva ancora cambiarsi e quella sala era uno schifo, aveva urlato per venti minuti al telefono con la proprietaria del vivaio perché i fiori che avevano mandato erano tutti sbagliati e il bouquet non era mai arrivato, quando finalmente la proprietaria le aveva garantito che avrebbe risolto il problema Hope aveva tirato un sospiro di sollievo, dopo un ora e mezzo la donna era arrivata di persona con due camion e con i fiori giusti, scusandosi un numero infinito di volte.

-Hope siamo arrivati! - sua madre era finalmente arrivata con il suo abito e tutto ci ho di cui aveva bisogno.

-Cambiati ci penso io...-

-Gli invitati stanno già arrivando qualcuno è nel parco, nonostante il freddo ha voluto fare una passeggiata. -

Hope prese la borsa e la sacca con l'abito e andò in una delle stanza adiacenti alla sala dove Thea si sarebbe sposata così da potersi preparare anche lei.

-Sexy! È questo il vestito che Thea ha scelto per le damigelle? - Roy era nel corridoio e guardava la ragazza.

-Roy! Ammetto che questi jeans mi fasciano il culo perfettamente e che lo fanno sembrare ancora più bello, ma no... purtroppo Thea ha scelto altro. - fece agitando la sacca nera nel quale era nascosto il vestito.

-Posso sbirciare? -

-Assolutamente no! Vado a cambiarmi! - lo salutò con un cenno della mano prima di sparire dietro una delle porte del corridoio.

Hope era ferma davanti allo specchio con indosso solo la biancheria, la porta della stanza si aprì lentamente è fece capolino Sara.

-Ciao Hope. -

-Zia! - Sara entrò richiudendo la porta dietro di lei, le due non di vedevano dalla notte al molo.

-Come ti senti? - chiese avvicinandosi.

-Meglio grazie. -

-Ci hai fatto spaventare. - quando l'avevano vista a terra colpita dalla freccia aveva avuto paura di averla persa.

-Mi dispiace non era mia intenzione, ho agito d'istinto.-

-Devi sempre mettere il completo da Canary, se avessi avuto il corpetto la freccia non sarebbe penetrata tanto.- le divise erano stata rifatte, Felicity aveva cercato di creare un tessuto flessibile ma più resistente rispetto a quello che usavano loro, non erano invulnerabili, ma sicuramente più sicure di un maglione di lana.

-Avevo paura di non arrivare in tempo. - quella ammissione nascondeva molte cose che non voleva dire nemmeno alla sua zia preferita.

-E' tardi dovresti vestirti. -

-Mi aiuti? - Hope prese il vestito dalla sacca e lo indossò.

-Sei veramente bella. - la porta si aprì nuovamente e questa volta entrò Felicity.

-Thea è arrivata muovetevi. -

 

La prima ad entrare fu Felicity seguita da Hope, Sara entrò per terza le tre camminarono fino ad arrivare all'altare dove Roy stava aspettando impaziente, Thea entrò al braccio di Oliver l'accompagnò fino all'altare poi prese posto accanto a Roy.

La cerimonia fu lunga, Hope ebbe l'impressione che non dovesse finire più, passò lo sguardo sugli invitati, c'era un sacco di gente, molta della quale non aveva idea di chi fossero, tra le ultime panche qualcosa attirò la sua attenzione.

-Alexandre... - fu un leggero bisbiglio ma sia Felicity che Sara lo sentirono e si voltarono a guardarla.

-Che ci fa lui... -

-Non è il momento. - le sussurrò Felicity cercando di non farsi vedere dagli invitati.

Quando finalmente il sacerdote diede ai due il permesso di baciarsi tutti applaudirono, la cerimonia era finita e gli invitati iniziarono a seguire gli sposi verso la sala dove si sarebbe svolto il ricevimento.

-Andiamo? - Tommy le si affiancò porgendole il braccio che lei afferrò con piacere.

-Come stai? - le chiese il ragazzo preoccupato.

-Sto bene non ti devi preoccupare. - Tommy la guardò dubbioso, non sembrava stesse bene.

-Dico sul serio..- aggiunse notando lo sguardo preoccupato.

-Non ti ho mai visto tornare messa così male. - borbottò distogliendo lo sguardo, Tommy non era in casa quando lei era arrivata con la notizia bomba: la zia Sara aveva un figlio, quando era tornato non aveva trovato nessuno solo qualche ora dopo erano tornati, erano tutti ammaccati ma quella che stava peggio era Hope incosciente e trasportata di peso dal padre.

-Spero di non dover tornare mai più in quel modo. -

-Sai sorellona... Appena ti sarai rimessa dovrai mantenere la promessa... - la giovane si voltò a guardarlo curiosa, non riuscendo a capire a quale promessa si stesse riferendo.

-Mi devi allenare. - spiegò lui.

-Sei riuscito a sostenere tutto l'allenamento? - chiese sorpresa, non pensava che ce l'avrebbe fatta così velocemente, Tommy era sempre stato un ragazzo più intellettuale che sportivo.

-Sono due settimane che riesco a finire l'allenamento che mi hai dato.

-Due settimane? - la sorpresa di Hope fece ridere il giovane.

-Già...-

-Svuota il sacco! - tutta la famiglia Queen aveva quell'orribile difetto di non saper mentire, Tommy stava nascondendo.

-No niente di che... -

-Tommy, anche se ferita posso atterrarti con una facilità estrema... -

-Okay! Ho avuto difficoltà, così sono andato da Robert... - la bionda rise, Tommy era un ottimo mix tra i loro genitori, mentre loro erano uno la copia della madre e l'altro la copia del padre Tommy aveva ereditato le due metà migliori dai genitori.

-Sei intelligente, ma ti devo deludere, possiamo iniziare gli allenamenti anche prima che io mi rimetta.-

-Ma io... -

-Tranquillo, Per spiegarti le basi mi basta stare in piedi, poi mi sdraierò e mentre prendo il sole ti guarderò allenarti! -

-Ti voglio bene sorellona. - le diede un bacio sulla guancia tutto contento.

-Tu sai vero che c'è un ragazzo che non ci toglie gli occhi di dosso... -

I due erano usciti dalla stanza insieme agli altri invitati, ma Hope sapeva che Alexandre la stava guardando non le aveva tolto gli occhi di dosso da quando era entrata in chiesa, anche se inizialmente non ci aveva fatto caso, alla fine l'aveva individuato per un attimo si era sentita svenire, in quei giorni ci aveva pensato spesso al giovane, ma aveva preferito non domandarsi se alla fine fosse tornato alla lega con Nyssa o fosse rimasto, sua madre aveva provato ad aprire la conversazione ma lei l'aveva interrotta, avrebbero avuto tempo più avanti di sistemare le cose tra loro se lui era ancora li.

-Devo lasciarti con lui o... - Tommy gli lanciava occhiate fugaci, ma era chiaro che lui se ne fosse accorto, aspettava solo un gesto da parte di lei per avvicinarsi.

-No. Rimani con me, ci parlerò dopo. - anche se la cerimonia era finita ora era il momento delle foto e della cena, Alexandre doveva spettare.

Quando anche la cena fu terminata gli sposi aprirono le danze in attesa di poter tagliare la torta.

Hope era in pista con Tommy, quella sera aveva assoldato il giovane come sua personale guardia del corpo così da non essere infastidita più di tanto, era stata molto brava ad evitare sia Alexandre che Sara, la quale era andata al matrimonio accompagnata dal giovane, la donna però non si era messa in mezzo si limitava a guardarli e a sorridere divertita dal loro comportamento.

-Sorellona... -

-Lo so... - Tommy stringeva la sorella tra le braccia, per tutto il tempo aveva sentito uno sguardo su di loro.

-Va bene, vai pure e grazie. - Tommy aveva lasciato le mani della sorella, Alexandre era davanti a lui e fissava la schiena di Hope.

-Non farle del male! - gli disse prima di uscire dalla pista e raggiungere Sara che era ancora seduta a tavola la quale fissava i due curiosa di vedere cosa sarebbe successo.

Alexandre guardò il giovane salutare sua madre e sedersi al tavolo con lei, non era sicuro di averlo mai visto con Hope per un attimo aveva avuto anche la voglia di pestarlo a sangue, ma Sara lo aveva fermato.

-Ciao. - Hope si era voltata e lo guardava, lui le prese le mani e iniziarono ad ondeggiare per la stanza, probabilmente non era il posto giusto dove parlare dei fatti loro, ma voleva evitare che lei scappasse o che gli facesse una scenata.

-Stai bene? - le chiese lui.

-Si... -

-Non sembra proprio. - il viso di Hope era diventato pallido col passare del tempo, non che fosse stata in forma nemmeno all'inizio della cerimonia, ma ora sembrava faticasse anche a stare in piedi.

-E' okay Alexandre. - appoggiò la testa contro il petto di lui e rimase li a farsi cullare da quelle braccia che l'avvolgevano.

-Non credo che tua zia apprezzerebbe se tu svenissi durante il suo matrimonio. - disse lui stringendola più vicina a se.

-Ma io ho te che mi sostieni. - rispose prontamente lei, era così strano lui era ancora li, con tutto il casino che era successo con tutto quello che aveva scoperto era ancora li con lei.

-Perché non hai risposto ai miei messaggi? -

-Non ho risposto a nessuno neanche a Sara, l'ho vista oggi per la prima volta da quella sera. - spiegò lei.

-Perché? - ripensava spesso a quella sera, Hope aveva perso i sensi tra le sue braccia dopo che gli aveva rivelato la verità su sua madre, si era sentito così impotente, lo scontro continuava attorno a loro e non sembrava che qualcuno se ne fosse reso conto, quando aveva visto Nyssa mettere all'angolo Sara aveva impugnato l'arco di Hope e scoccato la freccia, non pensando di essere attaccata alle spalle Nyssa non si accorse del colpo fino a che la freccia non le penetrò la spalla, non era un colpo mortale, non l'aveva colpita con l'intento di ucciderla, ma solo per distrarla Sara ne approfittò per atterrarla, poi l'avevano portata via e non aveva avuto più sue notizie.

-Mi sentivo in colpa. - ammise lei.

-Hope parla non ti far strappare le parole di bocca. -

-Sara è rimasta qua, mi ha cresciuto per gli anni del Mit, sono stati quattro anni in cui mi ha fatto da mamma, una di quelle sere dopo che mi aveva stroncato con un allenamento mi ha detto che la vita dell'assassina non faceva per lei che non l'aveva mai voluta fare...-

-La posso capire, non è una vita che avrei scelto nemmeno io.- ammise lui, come Nyssa anche lui era cresciuto li dentro eppure al contrario della donna non riusciva a considerarla la sua vita.

-Lei tornò per aiutarci a sconfiggere Slade, quando ha saputo che mi aveva rapito non ha battuto ciglio ha accettato di tornare a far parte della lega per salvarmi. Per Sara sono come una figlia e lei per me è molto di più di una zia... Te l'ho portata via... non l'ho uccisa, ma se fosse rimasta alla lega magari vi sareste incontrati e vi sareste riconosciuti. -

-Ti fai troppe paranoie, non ci saremmo mai incontrati, Nyssa faceva in modo che non si fosse mai nello stesso posto, al contrario è grazie a te se ho scoperto chi è...- i due avevano smesso di ballare, Hope sembrava sul punto di crollare.

-Andiamo. - Alexandre le fece cenno di uscire dalla pista da ballo e andarono a sedersi scelsero il tavolo dove era seduta Hope riservato solo alla famiglia Queen.

-Ti fa male? -

-Mi tirano i punti, l'ho presa proprio bene.- ammise portandosi la mano sul punto in cui c'era la ferita.

-Perché ti sei messa in mezzo? -

-Puoi limitarti a dire grazie.-

-Grazie per esserti fatta quasi ammazzare e lasciandomi li nel panico.-

-Esagerato. -

-Hope ho realmente pensato tu fossi morta, quando ti hanno portato via e non ho avuto tue notizie per due settimane ho creduto che tu non ce l'avessi fatta è stata Sara a dirmi che eri viva perché aveva chiamato tua madre. -

-Non sapevo come affrontarti.-

-Beh non devi affrontarmi in nessun modo, oddio se vuoi un po' di sparring per quello sono sempre disponibile.-

-Aspetta che mi sia rimessa e ti apro il culo! - rispose prontamente lei.

-Si starà a vedere.- ci fu un momento di silenzio, le loro mani erano posate sul tavolo a pochi centimetri tra loro senza che si toccassero, poi fu Alex a parlare.

-Hope che vuoi fare? - la bionda guardava le loro mani mentre si mordicchiava il labbro.

-Diciamocelo Alex, qualunque cosa ci fosse tra noi è sempre stato un gran casino... - si fermò cercando di riordinare le idee e di rimettere insieme le parole giuste, in quei giorni ci aveva pensato tanto se fosse rimasto cosa sarebbe successo tra loro.

-Hope... - cercò di parlare lui, non gli piaceva come era iniziata quella frase.

-Aspetta, fammi finire... - sospirò chiudendo gli occhi cercando di calmarsi.

-Devi ammetterlo è stato tutto un continuo rincorrermi e al momento in cui ti ho dato fiducia tu non l'hai data a me..-

-Si ma poi sono tornato. - la interruppe lui.

-Certo solo perché io ti ho detto che io facevo da esca. Se non avessi incontrato Canary mi avresti ascoltato? - nel parlare aveva iniziato a giocherellare con la mano del ragazzo cercando di far passare il disagio che quella conversazione le stava procurando.

-Non lo so... forse mi sarebbero serviti più giorni... o forse Sara mi avrebbe fatto tornare sui miei passi quel pomeriggio...-

-Probabile... ma io ero già pronta a rinunciare... - ammise lei.

-Così velocemente? -

-Non sapevo più che fare e in più non sono convinta di meritarti tutti i segreti che nascondo le mezze verità, Alex sono veramente un caso disperato in più mi sembrava ci fossero troppe cose tra noi. -

-Tu sei ancora convinta che io mi sia messo d'accordo con Shelly. - la preoccupazione di Alex si era trasformata lentamente in fastidio, Hope stava cercando di troncare la loro relazione, ma lui non era d'accordo.

-No, ho smesso alla partita, mi hai tolto ogni dubbio quello era il momento perfetto ci stavano guardando tutti se vi foste messi d'accordo avreste concluso li, ma non è successo e poi ora che so che fai parte della Lega degli assassini credo proprio che tu sia troppo maturo per fare questi giochetti! - rise era stata così sciocca a credere che loro fossero d'accordo ora gli sembrava un idea così assurda.

-Almeno su questo punto abbiamo fatto passi avanti.-

-Già.-

-Hope, anche io ho avuto dubbi, ti nascondevo il vero motivo per cui ero qui, che facevo parte della Lega degli assassini, ma ora sappiamo che l'altro può reggere il nostro passato...-

-Aspetta... non ho finito. - Alex annuì e aspettò che riprendesse a parlare.

-Mi dispiace...-

-Hope se stai cercando di chiudere sappi che non sono d'accordo! Non ti lascerò! - ci aveva provato, era rimasto in silenzio il più possibile ma non ce la faceva più, doveva dirglielo che avrebbe combattuto per lei, non si aspettava però la reazione della giovane la quale era scoppiata a ridere.

-Alex, quello che stavo cercando di dire era che mi dispiace, mi dispiace tanto che tu debba avere a che fare con me, con una cocciuta, scorbutica e manesca ragazza, ma che purtroppo non ti libererai facilmente di me. - sorrise guardando Alex poteva immaginare i neuroni nel suo cervello comprendere le sue parole.

-Quindi non mi stai lasciando.-

-No! Assolutamente no! Voglio essere egoista, mi hai mostrato qualcosa che pensavo fosse impossibile per me, ti prego abbi pazienza non sono assolutamente capace di gestire una relazione, ma vorrei continuare a stare con te... se sei d'accordo... - aggiunse, ce l'aveva fatta dopo mille frasi sconnesse e di dubbio significato finalmente era riuscita ad ammettere che voleva stare con lui.

-Se sono d'accordo? Cazzo Hope ho avuto il terrore di dover combattere per farti prendere in considerazione l'idea rimanere insieme e tu mi dici se sono d'accordo? -

-Ti ho sorpreso vedo. -

-Mi hai terrorizzato a morte! Ci ho messo mesi per farti capitolare pensavo di dover ripartire da capo! -

-Bene visto che non devi ripartire da capo, che dici di darmi un bacio. - si avvicinò e le diede un casto bacio sulle labbra per poi staccarsi.

-Cosa? Solo? - si lamentò lei imbronciata.

-Si! Sento gli occhi dei tuo genitori e di tuo fratello... a proposito chi diavolo era il ragazzo che ti è stato appiccato tutto il giorno? -

-Tommy? - chiese lei guardando il tavolo dove era seduta Sara e dove ora c'era anche tutta la sua famiglia che gli stava guardando.

-Non so come si chiama. -

-E' mio fratello minore! Dai andiamo! - Hope si alzò una smorfia di dolore le increspò le labbra.

-Ehy? -

-Tutto bene, mi tirano i punti. Ti presento il resto della mia famiglia. -

-C'è troppa gente. - borbottò lui vedendo che al gruppo si era aggiunto anche un altra coppia, Sara e Felicity li guardavano raggianti, anche Dig, Layla, Sara e Tommy sorridevano, Robert e Oliver invece erano sospettosi e sembravano sul piedi di guerra.

-Quindi? - chiese Sara guardando prima il figlio e poi la figlioccia, lei annuì.

-SI! Nemmeno nei miei sogni più proibiti potevo sperare in questo! -

-Io vorrei dire una cosa...-

-No tu non apri bocca Oliver! - intervenne Felicity interrompendo il marito.

-E anche tu Robert fai silenzio! - aggiunse Sara abbracciando il ragazzo.

-Dobbiamo brindare! -

-Alexandre... - Oliver si fermò davanti al ragazzo fissandolo intensamente.

-Papà non ti azzardare... -

-Trattala bene! -

-Farò del mio meglio. -

-Bene e allora brindiamo!-

 

Fine!

 

ECCOCI Finalmente dopo 5 anni ho pubblicato anche l'ultimo capitolo!
Hope non è morta come potrebbe morire la mia bambina preferita però spero di avervi fatto venire il dubbio almeno per un momento!
Spero che abbiate voglia ormai che siete arrivati fin qua di lasciarmi un piccolo commento per sapere se vi è piaciuta.
un bacione buon proseguimento a tutti
 
   
 
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