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Autore: _ A r i a    15/11/2020    0 recensioni
{ tokyo ghoul!au | contenuti forti }
Alla vista dell’inconfondibile marchio di fabbrica della CCG – come se l’impermeabile grigio delle colombe non fosse già un campanello d’allarme fin troppo evidente –, la sagoma scura scatta in avanti a una velocità repentina. È questione di attimi prima che Sakura se lo ritrovi addosso, e solo allora riesce a vedere che il suo volto è coperto da una maschera completamente nera, tranne per una piccola linea frastagliata bianca, simile a una cicatrice, sul lato sinistro.
Una maschera. C’è solo una creatura che ne indosserebbe una.
Un ghoul.
L’istante successivo, un clangore metallico assordante riempie l’aria, e Sakura impiega qualche secondo prima di riuscire a realizzare che il kagune, che nel frattempo il ghoul ha estratto, ha finito per impattare contro un quinque che non ha mai visto prima di allora.
«Regola numero uno», scandisce la voce furiosa di Kidou Yuuto, che si è ormai parato davanti a lei. «Mai allontanarsi durante una ronda.»
Genere: Angst, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Caleb/Akio, Jude/Yuuto, Matatagi Hayato, Nozaki Sakura
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Bad-blood

Ogni mattina, la sveglia di Kidou Yuuto suona alle sei e quarantacinque esatte.
Il ragazzo si alza e, mentre ha ancora lo spazzolino con il dentifricio tra i denti, mette la caffettiera a scaldare sul fuoco.
Quella giornata sembra prospettarsi particolarmente grigia. La tv è accesa, e le previsioni meteo riecheggiano nel piccolo appartamento.
Nonostante tutto, però, Yuuto non riesce a sentirsi scoraggiato.
Sa già che quella che lo attende sarà una grande giornata.


Il quartier generale della CCG sembra essere particolarmente in fermento, quel giorno.
Per la verità, Yuuto non ne è affatto sorpreso.
Attraversa l’ingresso in perfetto orario, l’impermeabile grigio ben stretto al corpo mentre il colletto di una camicia azzurrina fa appena capolino sotto di esso. Tiene le braccia distese lungo i fianchi, mentre la mano destra è ben serrata attorno al manico della sua valigia.
Poco dopo aver mosso i primi passi all’interno della hall, Yuuto sente una voce – che riconosce fin troppo bene – chiamarlo.
«Ma chi l’avrebbe detto che avrei trovato il grande Kidou Yuuto da queste parti», esclama infatti qualcuno alle sue spalle.
Yuuto solleva gli occhi al cielo, mentre un sorriso beffardo gli compare sul volto.
«Fudou», replica, poco dopo. «Credevo che fossi a far danni nella circoscrizione sei.»
«Corretto.» Fudou si passa una mano tra i capelli bruni. «Peccato che abbiano richiamato anche me.»
Kidou inclina un poco la testa di lato. «Beh, allora cerca di non far morire il tuo nuovo partner nel giro di una settimana», commenta, in tono di scherno.
Già, i partner. Se è qui, oggi, è perché stanno per affidargliene uno anche a lui.
Yuuto non ama particolarmente lavorare in coppia. Se la cava bene da solo, e teme che un compagno finirebbe per rendergli il lavoro più complicato. Per di più, per quanto ormai sia un investigatore di prima classe, non riesce a fare a meno di chiedersi se sia in grado di insegnare qualcosa ad un’altra eventuale persona.
Fortunatamente è fin troppo orgoglioso per ammettere a se stesso l’ultima parte.
La sala cerimonie della CCG è stata addobbata di tutto punto per l’assegnazione dei nuovi ispettori di secondo grado. Kidou e Fudou si siedono in platea, e per un momento Yuuto non riesce a non domandarsi come saranno queste nuove reclute. Se lo ricorda ancora, il giorno della sua prima assegnazione, tutto tremolante su quel palco, e sinceramente non biasima affatto i giovani che oggi si troveranno lì.
Tra la folla, Kidou riconosce Kudou Michiya, uno degli ispettori di classe speciale con cui ha avuto più modo di collaborare di recente.
«Speriamo almeno che mi affidino una ragazza carina», sbuffa Akio.
«Fudou!», lo riprende Yuuto, al suo fianco, calciando piano la moquette al suolo.
Fudou gli rivolge uno sguardo simpatetico, quasi come se si aspetti di essere compatito. Prima che possa aggiungere qualsiasi altra cosa, tuttavia, giunge finalmente sul palco il presidente della CCG, e subito tutti gli tributano scrosci di applausi.
Il presidente placa la situazione con lievi cenni della mano e, non appena la sala è tornata a piombare nel silenzio generale, comincia il suo discorso.
Yuuto ne segue il filo principale, incentrato sull’importanza di un’associazione come la loro, volta a mantenere l’ordine cittadino. Di tanto in tanto la sua mente s’allontana, vaga attraverso la stanza e in luoghi sconosciuti. Sono così tante le cose di cui riesce a tenere conto, senza però estraniarsi mai del tutto dal contesto in cui si trova.
Quando il presidente termina il suo discorso, invita i neoispettori a raggiungerlo sul palco, e subito una fila ordinata di giovani ragazzi e ragazze si allinea alle sue spalle. Yuuto non riesce a non trovare un qualcosa di macabro in tutta quella scena: entro l’anno successivo ciascuno di quei ragazzi potrebbe essere morto.
Certo, è il loro lavoro. Sono stati loro a decidere di intraprendere questa carriera, per le più disparate motivazioni. Eppure, quanti anni avranno? Quindici, sedici? A volte la percezione è quella che la CCG cresca soldati da mandare al macello. Senza la giusta preparazione – fisica e mentale –, senza una guida abile che li educhi nel loro percorso non sono altro che ragazzi disarmati in prima linea, praticamente condannati a morire. Fare da partner a uno di loro è una responsabilità immane, e Yuuto non può che rendersene conto sempre di più, ogni minuto che passa.
A Fudou viene assegnato un ragazzo, Matatagi Hayato, e Yuuto nota non senza divertimento il commento di stizza che Akio si lascia sfuggire in un mormorio, al suo fianco.
Quando è il turno di Yuuto, invece, il presidente annuncia che sarà affiancato da una certa Nozaki Sakura.
Yuuto la individua subito. Una ragazza dall’apparenza elegante, i capelli rosa acconciati in un’intricata pettinatura, che sobbalza non appena sente pronunciare il proprio nome. Poco dopo, i suoi occhi azzurri si perdono attraverso la platea, e nel momento in cui sembrano essere caduti in quelli rossi come il sangue di Yuuto la ragazza pare irrigidirsi ancor di più.
Non sa perché, ma Yuuto ha come l’impressione che quell’incarico sarà più difficile del previsto.


Una volta finita la cerimonia, Hayato e Sakura raggiungono quelli che d’ora in avanti saranno i loro partner, non senza un certo disagio – almeno nella ragazza, nota Yuuto.
Sakura, infatti, è tutta stretta in un tailleur piuttosto elegante, camicetta bianca, gonna nera, calze e scarpe scure. Tiene lo sguardo basso, sulla valigetta della sua quinque, di cui stringe il manico con entrambe le mani.
«Sono felice di conoscervi», s’introduce Yuuto, stringendo le mani di entrambi i ragazzi.
«Oh, noi lo siamo», replica Hayato, occhi grandi come tazze da tè che in questo momento sono attraversati da scintille di gioia pura. «All’accademia ci hanno parlato così tante volte di lei… un ispettore che così giovane ha già raggiunto il primo grado, fronteggiando con destrezza ghoul di forza inaudita…»
«Ti prego, dammi del tu», lo interrompe Yuuto, cordialmente. «Abbiamo a malapena quattro anni di differenza, mi sento vecchio altrimenti.»
«Giusto, scusami», concede Hayato, mordendosi la lingua mentre chiude gli occhi e con una mano si gratta la base della nuca, quasi divertito.
«Ho letto sui vostri profili che vi siete classificati rispettivamente ai primi due posti della graduatoria in accademia», riprende Yuuto. In effetti, tra le mani stringe ancora i fogli che gli sono stati consegnati subito dopo la cerimonia. «Sarà un piacere lavorare con voi.»
«G–grazie», sussurra Sakura, piena di riconoscenza, e Yuuto la apprezza per questo.
L’istante successivo, tuttavia, Kidou sente di colpo la sensazione di tranquillità d’animo svanire, sostituita da un malcelato fastidio, nel momento in cui Fudou gli circonda le spalle con un braccio.
«Noi lavoriamo spesso insieme», spiega Fudou, «per cui sarà facile trovarci fianco a fianco.»
Yuuto è piuttosto certo che Fudou ammicchi in direzione di Sakura, e che le guance della ragazza si tingano di rosso per l’imbarazzo.
«In realtà preferisco lavorare da solo», mormora Yuuto, mentre si libera del braccio di Fudou. Probabilmente Akio l’ha sentito, ma ha volontariamente deciso di ignorarlo.
«Venite, vi mostriamo il nostro ufficio», taglia corto infatti poco dopo.
Mentre sono in un ascensore trasparente che li sta portando al loro piano, Yuuto nota ancor di più che sembra esserci del disagio tra Hayato e Sakura. I due non si guardano mai negli occhi, e i loro corpi sembrano essere intercorsi dalla tensione.
Ci mancava solo questo, pensa tra sé Yuuto.
L’ascensore si apre, e lungo i corridoi apparentemente infiniti della CCG l’unico rumore che si rincorre è quello dei tacchi delle decolté di Sakura.




▬ notes

yep, I'm back. pensavate di esservi liberati di me?
e invece no, ahahah. o meglio, in realtà questa storia non era nei miei piani, ma come Heart of the Ocean ha deciso di prender vita da sola, nel giro di poco più di una settimana. e, come tutte le mie long, la amo, con lo stesso sentimento intenso che si riserva a un figlio.
ah, tokyo ghoul, quello splendido manga l'anime non esiste shh che mi ha aperto la strada verso il mondo gore e splatter. che bei ricordi ♥ dopotutto stiamo parlando di ormai cinque anni fa, ossia il periodo in cui ho iniziato a frequentare efp ah, è passato così tanto tempo, mi sento vecchia
e così ecco che ritroviamo i nostri amati personaggi anche in questo universo. probabilmente molti di voi saranno sorpresi di vedere Yuuto come ispettore della CCG potrà sembrare strano, dopotutto con gli occhi rossi che si ritrova sarebbe perfetto come ghoul. però ho pensato che, per l'impostazione caratteriale del personaggio, il ruolo dell'ispettore si addicesse meglio.
il prologo non è molto lungo e ha solo una funzione introduttiva, me ne rendo conto. in compenso, però, hanno fatto la loro comparsa già diversi personaggi importanti, che ritroveremo nel corso della long, tra cui, Fudou, Hayato, Sakura e 
– sebbene sia solo menzionato – Kudou. tra l'altro mi rendo conto che questa è la prima volta che manovro dei personaggi del galaxy, perciò spero di non combinare troppi danni.
per ora non ho molto altro da aggiungere. spero che il prologo vi abbia incuriositi e che questo vi spinga a continuare la lettura della storia. dal prossimo capitolo le cose cominceranno ad essere più movimentate, vedrete.
bene, per oggi è tutto. ci vediamo la prossima settimana

aria
   
 
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