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Autore: Batckas    18/11/2020    0 recensioni
Gli eventi narrati prendono piede dopo la sconfitta di Danzo per mano di Sasuke e dopo che questi ha impiantato in sé gli occhi di Itachi.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Sasuke interrogò Zetsu.
Scoprì che era iniziata la guerra, una guerra a cui lui aveva dato il via attaccando la conferenza dei cinque Kage. Era passato poco tempo, ma sembravano trascorsi anni.
“Perché ti stai ribellando a Madara?”, domandò Zetsu.
Sasuke rispose con un fendente che lo tranciò in due.
Fuggì dal covo di Madara.
Dovrò fare nuovamente affidamento al tuo potere e ai tuoi studi perversi.
Pensò amaramente mentre si allontanava dal covo. Percepì la presenza di Jugo e Suigetsu poco lontani. I tre si riunirono.
“Qual è il piano?”, domandò Suigetsu.
“Venite con me.”
Sasuke sembrava diverso agli occhi dei due compagni.
“Avete notizie di Karin?”, chiese Sasuke.
“È stata portata al Villaggio della Foglia come prigioniera.”, spiegò Jugo.
Sasuke espirò rumorosamente, si sentiva mortificato, avrebbe fatto a pezzi volentieri l’immagine di sé nei suoi ricordi che sacrificava meschinamente un compagno pur di ottener la propria vendetta.
Madara si era sicuramente crogiolato della malvagità in cui Sasuke stava annegando.
“Tutto bene?”, gli domandò Jugo, preoccupato per lui.
“No. Sono troppi gli sbagli a cui devo porre rimedio.”, disse Sasuke a denti stretti prima di riprendere il cammino.
“Dove siamo diretti?”, chiese Suigetsu.
“Al covo nord, devo recuperare la pergamena della Tecnica proibita della rianimazione.”
Suigetsu sbandò.
“E a cosa ti serve?”
“Intendo aiutare l’Alleanza ninja a fermare Madara. Era ciò che mio fratello avrebbe voluto.”
Sasuke si fermò nel mezzo del sentiero, si voltò verso Jugo e Suigetsu.
“Vi chiedo scusa. Vi ho trascinato in una guerra non vostra, vi ho accecato con la mia vendetta. Forse solo il sangue di Itachi poteva lavare via dai miei occhi le tenebre. L’Akatsuki e Madara sono sempre stati i nostri nemici. Non tollero di essere stato così stupido da cadere nella retorica di Madara. Mi dispiace.”, il suo tono era privo di emozioni, ma i suoi occhi erano lo specchio del turbinio interiore.
Suigetsu fece spallucce.
“Almeno ci siamo divertiti alla conferenza dei cinque Kage. Non aiutando Madara potrei comunque essere in grado di rifondare l’ordine dei sette spadaccini della Nebbia.”, Suigetsu riprese il cammino
Jugo si avvicinò a Sasuke.
“Ci vuole un uomo forte per riconoscere il cammino errato. Affrontare le tue responsabilità ti renderà ancora più forte. Io ti sono grato e continuerò a seguirti perché mi permetti di essere la versione migliore di me stesso.”
Jugo si allontanò.
Sasuke apprezzò quelle parole, ma non lo diede a vedere.
Aveva sempre pensato che quella dote appartenesse a Naruto.
Ed è proprio così.
Solo grazie a te e a Sakura ho potuto vivere momenti sereni e di pace.
Al punto di dimenticarmi la vendetta in brevi, meravigliosi, frangenti.

“Andiamo.”
Sasuke riprese la marcia.
Arrivarono al covo di Orochimaru, abbatterono senza uccidere gli uomini ancora a lui fedeli e scovarono la sala segreta contenente una miriade di tecniche segrete e proibite.
Sasuke trovò quello che cercava.
Lesse il contenuto della pergamena.
Vomitò in un angolo.
La pergamena conteneva numerosi appunti di Orochimaru che, prima di poter perfezionare la tecnica proibita, aveva massacrato interi villaggi e sterminato popolazioni.
Lo Sharingan gli permetteva di leggere al di là delle parole, di vedere il flusso di chakra, scoprire lati nascosti della tecnica che allo stesso Orochimaru erano nascosti. Ogni parola che leggeva lo disgustava, era una tecnica che mai avrebbe voluto usare nella sua vita.
Ma era necessario.
Il laboratorio di Orochimaru era stracolmo di materiale genetico dei più grandi shinobi della Foglia e di corpi tenuti in animazione sospesa da essere usati per la Tecnica. Quelle persone non potevano essere più salvate.
Nonostante la conoscenza, la sua poca praticità con la tecnica avrebbe potuto creare problemi insormontabili. Orochimaru era fortunatamente morto.
“Cosa farai ora?”, gli domandò Suigetsu.
“Ho bisogno del creatore della Tecnica. Orochimaru l’ha solo rubata.”
TIGRE-SERPENTE-CANE-DRAGO-CLAP
Dalla terra emerse una bara.
“Sei proprio sicuro di quello che hai fatto?”, domandò Suigetsu.
“Taci.”
I capelli argentati ricaddero sull’armatura blu.
“Tu chi sei?”, domandò il rianimato.
“Sasuke Uchiha.”
Sasuke si inginocchiò.
“Secondo Hokage, ho bisogno della sua forza.”
Tobirama Senju capì che qualcuno aveva usato la tecnica che aveva creato.
Suigetsu non aveva mai visto Sasuke mostrare riverenza per nessuno, men che meno si immaginava che potesse inginocchiarsi dinanzi ad un Hokage.
“Alzati, Sasuke Uchiha. Raccontami cosa sta succedendo.”
Sasuke si alzò.
Gli occhi rianimati di Tobirama sembravano celare un’antica e profonda saggezza nonché una potenza inenarrabile.
“Madara Uchiha sta mettendo in pericolo il mondo intero e dobbiamo fermarlo.”
A udire quel nome Tobirama non sembrò sconvolto.
“Ho sempre temuto che nemmeno mio fratello sarebbe stato in grado di bandire quel demonio per sempre dalla faccia della Terra.”
“Ho bisogno che la tecnica proibita della rianimazione porti in vita gli Hokage del passato così che possano unirsi alla prima Alleanza ninja della storia e fermare Madara Uchiha.”
Sasuke spiegò a Tobirama che Orochimaru aveva perfezionato la sua tecnica e che, dopo la sua morte, il suo allievo Kabuto aveva usato la tecnica della rianimazione per portare in vita i ninja del passato e sottometterli al suo esercito.
Tobirama ascoltò in silenzio.
“E quali sono le tue ambizioni, giovane Uchiha?”
“Fermare Madara. Espiare le mie colpe.”
“Leggo nei tuoi occhi la cicatrice dell’oscurità e il risentimento per il tuo cuore lacerato dalla brama di vendetta.”
Tobirama riconosceva la fierezza del ragazzo che aveva davanti e capiva che inginocchiarsi per invocare il suo aiuto doveva essere stato un gesto che aveva completamente riscritto il suo modo d’essere. La fierezza degli Uchiha risplendeva negli occhi di Sasuke.
“Ti aiuterò.”
 



 
 



  




 
   
 
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