20/11/2020
2 recensioniLiquor.
Guarda il liquido ambrato nel suo bicchiere, lo fa girare prima in un verso e poi nell'altro senza una reale motivazione. Vestito col suo completo nero elegante, dà le spalle alla porta d'ingresso sgangherata di quel locale dalle luci soffuse; anche se sta aspettando qualcuno non gli importa di vederlo entrare.
Pensa a quanto è successo in quella giornata, a quanto pare il Winzegamot non è dalla sua parte. Il suo futuro è nelle mani di quei Potter, Weasley e Granger e sa già come andrà a finire. Probabilmente è la sua ultima sera di libertà, dal pomeriggio del giorno dopo sarà in una cella di Azkaban. Sapeva che marcire in una prigione puzzolente sarebbe stato il suo destino. Lo sapeva prima ancora di iniziare la sua missione per conto del Signore Oscuro.
Riflette mentre la disperazione nasce in lui e cresce ad ogni dubbio che gli sovviene. Si sente sopraffatto dai dubbi, dalle domande, dai rimorsi. Si sente soffocare dalla vita che ha vissuto finora e pensa che forse il carcere lo merita.
È lì che stanno i reietti, quelli con il Marchio Nero sull'avambraccio destro, quelli proprio come lui.
Osserva di nuovo quella bevanda, gli piace, ama il calore che sente quando scende in gola, lo fa sentire meno sporco, lo fa sentire più vivo.
Una potente pacca sulla spalla lo percuote svegliandolo dall'autocommiserazione in cui era caduto. L'amico che stava aspettando è davanti ai suoi occhi; la solita espressione di chi la fa facile sul volto dalla carnagione scura e il suo mantello blu scuro. «Giornata pesante?» chiede.
Lui annuisce.
«Niente che una bevuta tra amici non possa sistemare» risponde l’altro con un sorriso.
Lui non ne è così sicuro, di recente ha scoperto che neanche l'alcol riesce a dare conforto ad un dolore profondo. Si sforza di sorridere. Potrebbe essere la sua ultima sera di libertà.
«Hai ragione» conviene.
Ordina del Whisky Incendiario come il suo. È una ragazza con i capelli color grano a servirli. Scocca uno sguardo di disprezzo ad entrambi. Per qualche minuto si chiede chi sia poi d'improvviso si ricorda che avevano frequentato Hogwarts insieme, forse lei era stata smistata in Tassorosso. Il suo amico seduto di fronte a lui neanche ci bada più di tanto, fa tintinnare i bicchieri e brinda al suo processo. Sorridono entrambi.
I pensieri adesso sono meno tetri.
Non sarà un reietto finché ci sarà almeno un amico accanto a lui.
Pensa a quanto è successo in quella giornata, a quanto pare il Winzegamot non è dalla sua parte. Il suo futuro è nelle mani di quei Potter, Weasley e Granger e sa già come andrà a finire. Probabilmente è la sua ultima sera di libertà, dal pomeriggio del giorno dopo sarà in una cella di Azkaban. Sapeva che marcire in una prigione puzzolente sarebbe stato il suo destino. Lo sapeva prima ancora di iniziare la sua missione per conto del Signore Oscuro.
Riflette mentre la disperazione nasce in lui e cresce ad ogni dubbio che gli sovviene. Si sente sopraffatto dai dubbi, dalle domande, dai rimorsi. Si sente soffocare dalla vita che ha vissuto finora e pensa che forse il carcere lo merita.
È lì che stanno i reietti, quelli con il Marchio Nero sull'avambraccio destro, quelli proprio come lui.
Osserva di nuovo quella bevanda, gli piace, ama il calore che sente quando scende in gola, lo fa sentire meno sporco, lo fa sentire più vivo.
Una potente pacca sulla spalla lo percuote svegliandolo dall'autocommiserazione in cui era caduto. L'amico che stava aspettando è davanti ai suoi occhi; la solita espressione di chi la fa facile sul volto dalla carnagione scura e il suo mantello blu scuro. «Giornata pesante?» chiede.
Lui annuisce.
«Niente che una bevuta tra amici non possa sistemare» risponde l’altro con un sorriso.
Lui non ne è così sicuro, di recente ha scoperto che neanche l'alcol riesce a dare conforto ad un dolore profondo. Si sforza di sorridere. Potrebbe essere la sua ultima sera di libertà.
«Hai ragione» conviene.
Ordina del Whisky Incendiario come il suo. È una ragazza con i capelli color grano a servirli. Scocca uno sguardo di disprezzo ad entrambi. Per qualche minuto si chiede chi sia poi d'improvviso si ricorda che avevano frequentato Hogwarts insieme, forse lei era stata smistata in Tassorosso. Il suo amico seduto di fronte a lui neanche ci bada più di tanto, fa tintinnare i bicchieri e brinda al suo processo. Sorridono entrambi.
I pensieri adesso sono meno tetri.
Non sarà un reietto finché ci sarà almeno un amico accanto a lui.