Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: Red Drago    21/11/2020    15 recensioni
Vorrei immortalare un momento particolare, molto breve nell'anime, che riguarda quel fotogramma in cui Oscar sta camminando sulla spiaggia normanna subito dopo lo strappo e appena prima che rientri a Parigi per assumere il nuovo incarico presso i soldati della guardia.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ho fatto una lunga corsa in groppa a Cèsar, questa battigia sferzata dal vento è lo scenario ideale, rispecchia perfettamente il mio stato d'animo in tumulto.
Sono venuta qui da sola, come avrei potuto averti accanto?
Tu, che che mi conosci meglio di chiunque altro, sei riuscito a celare ai miei occhi i tuoi sentimenti per vent'anni.
Io sono stata sempre un libro aperto per te, tu solo e sempre un'ombra fedele.
Fino all'altra sera.
Quando ogni sentimento nei miei confronti è esploso.
La mia rabbia era tangibile.
Il tuo amore ha rotto gli argini.
Ma non potrò mai perdonare le tue parole:" una rosa non sarà mai un lillà ".
Ogni sacrificio, ogni duello, ogni attentato subìto, ogni diverbio con mio padre, non significano nulla?
Il mio destino è quello di essere un lillà.
Solo per te sono sempre stata una rosa, ma io non posso permettermi di esserlo fino in fondo, quindi non lo sarò affatto.
Vivrò contando solo sulle mie forze.
Non potrò mai amarti, André.
Quando ho pensato di amare Fersen le mie difese sono crollate e io sono diventata preda dei sentimenti.
Non me lo posso permettere, André.
Non posso.
Il vento scuote con rabbia il mio mantello.
Non c'è anima viva qui, ci siamo solo io e il mare.
Il mare ruggisce, alti volano i gabbiani sferzati dal vento.
Dall'altra direzione vedo venirmi incontro un cane di grossa taglia.
È magro, quasi rinsecchito.
Digrigna i denti.
Anche lui è solo.
Mi inginocchio e allungo un braccio verso di lui, lo chiamo piano.
Chissà da quanto tempo un essere umano non è gentile con lui.
Non si fida, mi lancia un'ultima occhiata e se ne va.
Resto in ginocchio finché la sua sagoma scompare alla mia vista.
È come me.
Non si fida di nessuno, neppure di sé stesso.
Forse avrebbe voluto farsi fare una carezza ma sapeva che avrei potuto anche colpirlo.
Ha avuto troppe bastonate nella vita, non può più rischiare.
Molto meglio una ragionata solitudine.
Come dargli torto?
L'amore mi ha portata solo ad una tremenda agonia, meglio non avere più un tale fardello.
Perdonami, André.
Questa rosa ha troppe spine, meglio che stia sola.
Mi alzo, e senza voltarmi indietro, torno verso il mio cavallo che mi attende impaziente.
Tra qualche giorno tornerò a Parigi, assumerò il mio nuovo incarico, sarò finalmente un soldato a tutti gli effetti.
Mi mancherai, André, fratello, confidente, amico.
Ma non potrai mai essere qualcosa di più: l'amore non può fare breccia nel mio cuore.
Troppo dolore.
Salgo in groppa a Cèsar, lo sprono di nuovo al galoppo, il vento gelato trascina via le lacrime.
Sono pronta.
Una nuova vita mi attende.
   
 
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