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Autore: alexptt    22/11/2020    0 recensioni
Quattro potenti maghi, fra loro sconosciuti, si uniscono per il fine comune di proteggere il futuro della loro stirpe dai babbani, durante il periodo della caccia alle streghe. Nasce cosí la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, un luogo di rifugio e di apprendimento per giovani maghi e streghe. Le storie dei giovani fondatori si intrecciano a quelle dei primissimi studenti della scuola. Amori, intrighi e discordie porteranno ad una frattura, che cambierà inevitabilmente il destino di tutto il mondo magico.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Godric Grifondoro, Priscilla Corvonero, Salazar Serpeverde, Tosca Tassorosso
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Dalla finestra del suo studiolo , che si affacciava sulla piazza, una donna aveva osservato la scena incuriosita. 

Si era fatto buio ormai , ma lei rimaneva lì, seduta sul davanzale a contemplare quel che rimaneva del rogo, una macchia scura in mezzo alla piazza, chiedendosi con orrore se un giorno quella sorte sarebbe toccata a lei. 

Dopo l’esecuzione aveva sentito quella donna parlare di un luogo sicuro per maghi e streghe. E poi era sicura di aver riconosciuto Salazar Slytherin portare via i resti della ragazza bruciata. Conosceva quel ragazzo, Salazar, aveva acquistato da lei numerosi volumi fra cui un grosso tomo sulla legilimanzia. Un’arte difficilissima, inaccessibile alla maggior parte dei maghi, lei inclusa. Odiava fallire in qualcosa in cui qualcun altro ,al contrario , eccelleva. Distolse lo sguardo dalla piazza e si convinse che avrebbe rintracciato i tre maghi che aveva visto quella sera, li avrebbe aiutati a costruire quel luogo di cui li aveva sentiti parlare. Avrebbe finalmente trovato un posto dove mettere in pratica tutta la magia che aveva potuto solamente studiare sui libri , senza la costante paura di essere scoperta e giustiziata. Non esisteva incantesimo o creatura magica che Rowena Revenclaw non conoscesse, la sua sete di conoscenza e la sua curiositá non avevano confini. Una mente aperta, talmente brillante e acuta che nessun uomo o donna, mago o babbano, poteva reggere il confronto. Era un’esistenza solitaria la sua, di giorno copiava e rilegava i manoscritti di giovani poetastri babbani nella sua bottega, mentre di notte leggeva e ampliava i suoi orizzonti sul mondo magico e le sue creature. Circondata da vecchi tomi polverosi, Rowena viveva da sola nelle stanze sopra a quella bottega di copertura.

Si preparó per la notte, sciolse la lunga treccia di capelli corvini e sfiló la tunica nera, rimanendo con indosso una sottoveste sottile. Accese una candela e contemplò il suo riflesso nel piccolo specchio difronte al letto. La pelle diafana emanava un leggero bagliore. I grandi occhi blu erano circondati da occhiaie violacee troppo evidenti sul suo incarnato chiaro. Era stanca. La bellezza dei suoi 27 anni sarebbe sfiorita prima del tempo, se fosse rimasta chiusa in quella topaia a leggere, copiare e rilegare. Sarebbe invecchiata e ingiallita come la carta dei libri che le tenevano compagnia.

Quei tre maghi , constatò , erano il rimedio definitivo alla sua sventurata condizione. 

Quando stava ormai per coricarsi sentì bussare forte alla porta della bottega. Scese di corsa le scale di legno scricchiolante, scostò la tendina per vedere chi fosse. Una ragazza dai folti riccioli ramati, visibilmente agitata, si guardava intorno con circospezione. Rowena aprí la porta e la ragazza si precipitò all’interno della sua modesta bottega.

“Helga, santo Cielo, cosa ci fai qui a quest’ora? Torna a casa, se i tuoi genitori si accorgono che sei scomparsa...” 

Helga era la figlia dei locandieri che abitavano all’altro capo della piazza, difronte alla sua piccola abitazione. Pozionista di grande abilità, era costretta a lavorare giorno e notte nella cucina della locanda di famiglia. Ogni settimana chiedeva a Rowena di prestarle un nuovo libro di pozioni dalla sua sconfinata collezione. Era una ragazza educata e gentile, onesta e decisamente troppo remissiva, secondo Rowena. Erano diventate amiche, col tempo, nonostante i dieci anni di età che le separavano. 

“Non se ne accorgerano” sembrava sicura di sé, poi i suoi occhi si riempirono di lacrime : “È colpa mia Rowena, se Eva è morta. Le avevo chiesto di aiutarmi con un complicatissimo filtro d’amore di mia invenzione e... l’hanno scoperta mentre lo preparava. Dovrei scusarmi con suo fratello...”

“Quanto sei sciocca. Cosa diavolo te ne fai di un filtro d’amore? Perchè perdere tempo con queste sciocchezze, Helga? Viviamo in una situazione di pericolo costante e tu ti metti ad inventare stupidissimi intrugli, coinvolgendo nella tua follia una povera sciagurata!”

“È il più potente filtro che sia mai stato inventato. L’ho chiamato Amortensia” c’era una nota di fierezza e soddisfazione nella sua voce. Rowena alzò gli occhi al cielo, l’ultima cosa che poteva interessarle in quel momento erano gli intrugli d’amore di una strega diciassettenne.

“Si, sí, davvero fantastico, ma lascia perdere il fratello di Eva, hai capito? Stagli lontana. Se Salazar venisse a sapere che hai causato la morte della sorella ti ucciderebbe senza esitazioni”. Gli occhi color nocciola della ragazzina si spalancarono  increduli a quelle parole. Si lasciò  pesantemente cadere sul divano. Rowena si inginocchiò accanto a lei e prese le mani della ragazza nelle sue “L’ho visto lanciare l’anatema che uccide, Helga, l’ho visto con i miei occhi. Ascoltami bene adesso. Non volevo parlarne con nessuno ma dato che sei qui... Godrick Gryffindor sta progettando di creare un luogo sicuro per maghi e streghe, una scuola credo. È coinvolto anche Salazar a quanto ho capito. Dobbiamo saperne di più e aiutarli. Potremmo essere libere, finalmente...”

“Ma se hai detto che è un tipo pericoloso e bisogna stargli alla larga!”

“Meglio averlo come amico che come nemico, credimi. E poi dovremo fidarci di Godrick, è il mago più forte e intrepido che il mondo magico abbia mai conosciuto. Non corriamo rischi con lui” Rowena sorrise nel pronunciare il nome di quel potente mago che aveva visto all’opera sotto casa sua poche ora prima. Un uomo davvero affascinante, pensò.

“Chi ti dice che vorranno due come noi fra i piedi, sono i due maghi più potenti di tutta la Scozia. E poi come faremo a rintracciarli?”

“Un modo si trova sempre, per tutto. Fidati di me”

   
 
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