Personaggi: Ginny Weasley, Hermione Granger
Genere: Generale
Raiting: Verde
Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
 

In una casa con tanti figli, c’è solo un posto sicuro: la propria camera.
Ginny adorava quella stanza della casa perché era l’unico luogo dove i suoi fratelli bussavano prima di entrare o non entravano proprio. Era piccola e piuttosto luminosa e a Ginny andava bene così. Sul muro aveva attaccato un poster delle Holyhead Harpies, la sua squadra del cuore.
Ricordava ancora quando si era richiusa in fretta a porta alle spalle dopo il passaggio di Harry e Ron, Harry le piaceva così tanto che aveva quasi paura a parlare, diventava tutta rossa e poi si sentiva eternamente stupida perché faceva cose strane tipo mettere il gomito del burro. Come sperava che Harry l’avrebbe mai notata? Sarebbe rimasta sempre la sorellina scema di Ron!
Col tempo, la camera non era stata più solo di Ginny, si era aggiunta anche Hermione durante l’estate ed erano diventate amiche. Una sera, dopo aver cenato, Ginny decise di confessarle quell’enorme fardello che si portava.
«Hermione, tu sai come ci si fa notare dai ragazzi?» domandò. Onestamente Hermione le sembrava la persona meno indicata, ma era l’unica a conoscenza della sua cotta per Harry e non la prendeva in giro.
«Non sono uscita con nessuno, se è questo che vuoi sapere» rispose staccando gli occhi dal pesante libro che stava leggendo.
«No, no, non volevo sapere questo! Volevo sapere se hai qualche consiglio per farmi notare da un ragazzo» rispose alzando le spalle, fingendo che fosse un discorso intavolato tanto per e non perché lei fosse veramente interessata ad Harry.
«E questo ragazzo sarebbe Harry?» domandò la riccia con un sorriso. Ginny si sentì avvampare e guardò gli angoli della stanza alla ricerca di qualcosa di più interessante. «Prova ad essere te stessa» aggiunse alzando le spalle. «Non pensare che sia Harry Potter, il Ragazzo-Che-È-Sopravvissuto, pensa che sia solo Harry. Scoprirai che ha anche lui dei difetti».
«Lui dei difetti?» chiese sbalordita la più piccola nel cui immaginario Harry era il cavaliere senza macchia e senza paura, senza alcun difetto.
«Certo» rispose Hermione. «Ad esempio vuole fare sempre tutto da solo ed è orgoglioso, un testone, quando si mette in testa qualcosa non gliela toglie nessuno».
«Ma vuole fare tutto da solo perché è coraggioso!» esclamò lei piccata, pronta a difenderlo.
«Ma spesso non si può fare tutto da soli» rispose semplicemente Hermione, poi sospirò, sedendosi sul letto. «Prova ad uscire con qualche altro ragazzo. Se tu ed Harry siete destinati a stare insieme, il tempo lo dimostrerà».
«Pensi sia una buona idea?» domandò titubante. Insomma, farsi vedere con altri ragazzi non rientrava esattamente nell’ideale di Ginny di far innamorare Harry di lei.
Hermione annuì convinta. «Credimi, funzionerà» disse decisa.
Ginny annuì, poi spense la luce e si ficcò sotto le coperte meditando se seguire o meno il consiglio di Hermione.