I gemelli Weasley avevano iniziato a fare esperimenti per il loro negozio di scherzi solo da pochi giorni, quello in particolare, era forse il più innocente ma avevano bisogno di testarlo su qualcuno.
«Pss» sussurrò George dietro un cespuglio del giardino. Arthur Weasley si girò in direzione del suono e trovò suo figlio accovacciato.
«George cosa ci fai qua dietro?» domandò confuso.
«Ci sono anche io!» annunciò Fred uscendo fuori dal cespuglio accanto.
«Ragazzi cosa state combinando?»
«Guarda papà, abbiamo trovato questo mazzo di rose!» esclamò George fintamente emozionato. Porse al padre un mazzo di rose di un rosa delicato.
«Sono bellissime, dove le avete trovate?»
«Nel giardino dei Lovegood» rispose prontamente Fred.
«Siete andati a rubare nel giardino dei Lovegood? Poteva esplodervi il cervello, per l’amor del cielo! Non fatelo più!» li ammonì pensando alle stranezze della famiglia in questione.
«Pensavamo che potevi darle alla mamma» suggerì George facendogli l’occhiolino.
«Sì, sarebbe una bella idea» rispose entusiasmato il padre prendendo il mazzo di fiori. Giusto qualche giorno prima la moglie si era lamentata del fatto che non le facesse più regali.
Si diresse a passo fiero verso l’entrata tenendo i fiori dietro la schiena, sul volto, un sorriso da orecchio a orecchio.
«Ciao Molly!» cinguettò contento.
«Arthur come mai così contento?» domandò sospettosa.
«Ho una sorpresa per te!» esclamò contento. Improvvisamente gli occhi della donna si illuminarono.
Tuttavia non appena girò il braccio per avanti, le rose erano secche. Adesso l’espressione contenta di Molly era una smorfia schifata. «Delle rose secche?» commentò delusa.
«Molly…io…Fred…George…» cercò di spiegare. Ma Molly gli aveva già dato le spalle tornando alla cucina.
Arthur sentì ridacchiare i figli che salivano al piano superiore e guardando quelle rose secche, giurò che non si sarebbe mai più fidato degli oggetti di Fred e George.