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Autore: la_pazza_di_fantasy    27/11/2020    0 recensioni
Dangerutis e Normantas sono due mezzivampiri che sono costretti a trasferirsi con la loro famiglia quasi ogni anno da una città all'altra per non farsi trovare dai vampiri che li vogliono morti per via della loro natura.
Sarà nella loro nuova città che finiranno quasi involontariamente per fare amicizia con dei vampiri. Grazie a ciò riusciranno finalmente a farsi accettare dalla comunità di vampiri?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati tre giorni da quando Dan aveva morso il fratello e Norman non si era ancora svegliato cosa che stava mandando in tilt il moro.
Non gli era stato più permesso entrare nella sua camera, sua madre gli aveva portato tutti i vestiti dove stava la bara del padre, e non gli avevano nemmeno dato sangue umano e Dan non aveva fatto storie. Anche le sere che era uscito con Jonas e gli altri non aveva bevuto nemmeno una goccia di sangue, non voleva creare altri problemi alla sua famiglia. Aveva capito che l’aver bevuto troppo sangue umano gli aveva fatto sembrare il sangue misto del fratello più invitate quindi stava evitando di bere il più possibile. Il sangue comunque lo mangiava lo stesso, ma era quello animale.
La sete di sangue era sempre presente ormai che non beveva da tanti giorni e Dangerutis si riteneva una persona abbastanza ingegnosa avendo trovato un modo per bloccarla. Okay, non la bloccava completamente ma almeno aveva la sicurezza di non ammazzare nessuno. Cosa era? Semplice: fumare. Aveva iniziato giusto per provare e ne era diventato dipendente in un’oretta buona. Si fumava un pacchetto intero come se non ci fosse un domani e stava ringraziando davvero tanto la nicotina che gli aveva impedito di mordere una ragazza che gli si era strisciata contro una sera prima in discoteca.
-non mi ricordavo fumassi tanto- gli disse Jonas raggiungendolo all’ingresso della scuola. Dan era poggiato ad un muretto e aveva un pacchetto quasi vuoto in mano e una sigaretta in bocca. Il pacchetto era quasi vuoto perché conteneva tutte le cicche.
-ho iniziato da poco- disse Dan cacciando fuori il fumo della sigaretta e sospirando. Era preoccupato da morire per Norman anche se non voleva tanto darlo a vedere.
-non ti farà male tutto quel fumo?- chiese Jonas anche se dal tono di voce si capiva che non gliene fregava niente ma voleva soltanto continuare la sua sceneggiata per potersi portare a letto Norman. Dan infatti non si accorse minimamente del tono di voce utilizzato da Jonas.
-nah- disse Dan storcendo la bocca. Essere un mezzo vampiro aveva anche i suoi vantaggi.
-come sta tuo fratello?- chiese Jonas che un po’ si stava scocciando ad aspettare tanto tempo per scoparsi quel moretto.
-non tanto bene. Ha bisogno di qualche altro giorno di riposo- disse Dan tranquillamente. Sapeva che non poteva andare avanti per molto con quella scusa ma se il fratello non si svegliava non poteva fare molto.
-come mai tu stai bene?- chiese Jonas che non capiva come mai l’altro moro non si fosse ancora preso la febbre visto che i due ragazzi per quanto ne sapeva dormivano nella stessa stanza.
-dormo da un’altra parte. Mia madre impazzirebbe con entrambi a casa-
 
-cosa c’è?- chiese Owen vedendo che Xarita continuava a guardarsi intorno una volta aver portato da parte lui e Silverus.
-ho paura che Jonas abbia trasformato Dan e che Dan abbia morso Norman-
-cosa?- chiese Silverus avendo perso il filo del discorso fatto dalla sorella.
-mi hai sentita-
-non ho capito stronza. Hai parlato troppo velocemente- disse Silverus scuotendo la testa.
-ho detto che credo che Jonas abbia trasformato Dan- la ragazza fece un respiro profondo -e che Dan abbia morso Norman-
-e da dove te ne esci?- chiese Owen non capendo il ragionamento della ragazza.
-quando ho provato a parlarci ho utilizzato la mia malia ma non ha funzionato- disse la ragazza grattandosi la testa -e cosa più importante Norman non ha ancora risposto. Ho provato a chiamarlo più volte ma mi diceva che il telefono era spento.
-sarebbe troppo assurda come cosa- scosse la testa Silverus anche se anche lui era preoccupato della cosa visto che Norman non aveva risposto nemmeno a lui.
-cosa sembra assurdo?- chiese Egan che era appena arrivato. Il rosso vide chiaramente i tre ragazzi sbiancare e si chiese di cosa stessero parlando per fare quelle facce.
-niente tranquillo- disse Xarita tirando il sorriso sulle labbra.
-ragazzi non sono stupido per favore- chiese Egan cercando di capire perché non si fidavano ancora di lui. Aveva capito dopo quella risposta che si trattava di qualcosa di vampiri ma era davvero stufo di essere messo da parte.
-non stavamo dicendo niente di importate- si impuntò Xarita incrociando le braccia al petto.
-vi odio- sputò Egan distogliendo lo sguardo. -state sempre a confabulare per fatti vostri e non vi siete mai accorti del fatto che io mi sono messo tante di quelle volte da parte per farvi parlare sperando di entrare anche io in quelle conversazioni ma a quanto pare non mi considerate veramente vostro amico- Egan si sentiva più leggero dopo aver detto quelle parole ma anche distrutto visto che aveva capito che i suoi dubbi erano sempre stati fondati.
-trovatevi qualcun altro come amico io sono stufo di non avere il pacchetto completo- e così discendo voltò loro le spalle ed entrò nella scuola senza voltarsi. Era stanco.
Solo una volta in classe si accorse che aveva iniziato a piangere ma non aveva nessuna intenzione di farsi vedere così. Si asciugò in fretta le lacrime e mise prontamente la sua borsa al posto di Silverus. Quando il ragazzo entrò e fece per parlargli ma Egan lo bloccò.
-siediti da un’altra parte- disse acido il rosso non guardandolo in faccia e Silverus sospirò facendo ciò che l’umano gli aveva chiesto sedendosi affianco alla sorella.
-non l’avevo mai visto così incazzato. Ma cos’ha?- chiese Xarita al fratello osservando attentamente il rosso.
-non lo includiamo e gli do ragione visto che al suo posto mi sentirei uguale- disse Owen sospirando.
-e certo che non lo includiamo, se ne scapperebbe a gambe levare se sapesse la nostra vera natura- disse Xarita leggermente triste.
-io non credo. Ci conosce e sono sicuro che non cambierà idea su di noi- disse Silverus osservando il rosso e volendo andare al suo fianco per dirgli tutto, ma per il momento voleva solo lasciargli sbollire la rabbia.
 

 
   
 
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