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Autore: Ink_    27/11/2020    5 recensioni
Hermione detestava le lezioni di Divinazione. Come se la posizione casuale dei fondi di the potesse davvero rivelarle cosa l’attendeva, come se già non lo sapesse: un intero semestre di farneticazioni e odore d’incenso, ecco cosa le prospettava il futuro.
{pre-Draco/Hermione ♥}
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Sibilla Cooman | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Oltre il Velo
 
 
Il futuro è incerto, volatile. È un lago poco profondo ma con acque scure e la superficie increspata, un manto di nebbia o un velo che ci separa da quello che sarà. Può essere pericoloso conoscere il futuro perché quello che vedremmo potrebbe non piacerci, spingendoci così a fare qualcosa di sciocco e sconsiderato come cercare di cambiarlo, ottenendo come unico risultato quello di seguire il gioco perverso del Destino che ci porterebbe esattamente  dove dobbiamo andare, ma passando per la strada più tortuosa.

Oppure, potremmo decidere che la predizione del futuro è una totale perdita di tempo e dare la colpa ad una stupida palla di cristallo. Come fece Hermione Granger quel pomeriggio, quando sollevò il velo che la separava dall’avvenire e quello che vide non le piacque affatto.

Quando la Cooman le si era avvicinata tintinnando i braccialetti e sbattendo le palpebre dietro alle spesse lenti che la facevano sembrare un gufo, la Grifondoro si era sforzata di non alzare gli occhi al cielo. Si era dovuta mordere la lingua quando la professoressa l’aveva sfidata ad “aprire il suo occhio interiore e a lasciarsi guidare verso l’ignoto”.

Hermione detestava le lezioni di Divinazione. Come se la posizione casuale dei fondi di the potesse davvero rivelarle cosa l’attendeva, come se già non lo sapesse: un intero semestre di farneticazioni e odore d’incenso, ecco cosa le prospettava il futuro.

Naturalmente, all’inizio non era accaduto nulla. La sfera di cristallo era rimasta ostinatamente trasparente, mostrandole soltanto una visione al rovescio della Cooman che si era accucciata davanti al suo tavolino, gli occhi comicamente enormi nel riflesso distorto del vetro.
Poi qualcosa era cambiato. Del fumo bianco aveva preso a vorticare al centro della sfera, offuscando rapidamente il viso della professoressa come se Hermione avesse tra le mani una Ricordella. Qualcosa aveva iniziato ad agitarsi nella nebbia e un’immagine si era fatta strada come un raggio di sole tra le nubi. Erano due mani, una più delicata e una più mascolina che scivolavano una nell’altra. Non avevano colore, come se fossero fatte dello stesso fumo inconsistente che si agitava nella sfera.

L’immagine era cambiata ed Hermione aveva visto una stanza gremita di coppie danzanti, la neve che si solleva da terra ad ogni svolazzo delle gonne. Le immagini si erano fatte più rapide e più confuse, i bordi sfumati come se la magia si stesse esaurendo: la stessa mano di prima, un anello di preziosi al dito, aveva visto se stessa di spalle caricare un pugno verso una famigliare chioma cenere, la stessa chioma pallida scuotersi con rabbia dinnanzi ad uno specchio, il volto contrito e rigato di lacrime. Aveva visto un pianoforte e spesse tende scure che si agitavano alla brezza, quello che sembrava un cielo stellato nel cortile del Castello.
Aveva visto il proprio viso, sporco e graffiato, più adulto e smunto, avvicinarsi ad un altrettanto cresciuto e maltrattato, ma pur sempre inconfondibile. I contorni dell’immagine erano diventati irriconoscibili e la scena era sfumata sotto i suoi occhi prima che le labbra si sfiorassero.

Hermione era rimasta immobile a fissare la sfera mentre le guance le si accaloravano. Il primo pensiero razionale che l’aveva colta era stato che la Cooman avesse visto tutto. Si era alzata di scatto e con tale veemenza da far cadere Ron dalla poltroncina. Era in preda alla rabbia, all’imbarazzo, alla frustrazione e sotto sotto – come la punta sommersa di un iceberg – alla delusione per aver visto solo frammento così confuso. Ave va colpito con foga la sfera facendola cadere a terra. Il cristallo non aveva ancora smesso di rotolare che la Grifondoro aveva già infilato il libro nella tracolla e si era fiondata giù per la botola, lasciando solo un furente «Ci rinuncio! Me ne vado!» ad aleggiare nell’aria.
 
Nessuno aveva fiatato per i primi minuti, troppo scioccati dalla scenata della perfetta Granger per dire qualcosa. Poi come un fulmine a ciel sereno l’intera classe aveva cominciato  a parlare contemporaneamente e senza dubbio la notizia avrebbe fatto il giro del Castello per l’ora di cena. La Cooman aveva tentato con scarsi risultati di ristabilire l’ordine, ma nessuno le prestava attenzione.

Nessuno prestava attenzione nemmeno ad un esterrefatto Draco Malfoy, che se n’era stato in silenzio a fissare la sua sfera dove un ricciolo di fumo stava ancora pigramente serpeggiando, le immagini che il cristallo gli aveva mostrato impresse a fuoco nella mente.
 
 

 
***
Salve a tutti <3
Sì, a volte ritorno, come gli spiriti.
Ho scritto questa cosina di getto, dopo aver visto il film ieri sera  e 
parzialmente ispirata ad una gif che ho visto su Tumblr.
A
 quanto pare quarantena = maratona di Harry Potter, ma chi si lamenta dopotutto? Mia madre, ecco chi si lamenta. 
Spero che questa piccola shot vi abbia intrattenuto e tenuto un po’ di compagnia e se volete lasciare un commento sapete che mi scaldano più del camino in questi giorni freddi.  
Un abbraccio caloroso.

Vostra,
Ink_
   
 
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