Cara Ms Montana grazie
per la nuova recensione, spero che gradirai la maggiore presenza di Lunastorta di questo capitolo, ciao. Bic
Grazie anche alle nuove persone che hanno inserito
la storia tra i preferiti o tra quelle seguite
N.d.A. Ho scopiazzato
il nome del gatto dei Potter da una storia di Ladyhawke,
che mi ha gentilmente concesso il permesso di sfruttare il copyright
Scuse, confessioni e
recupero felini.
Cominciava ad
albeggiare.
- Ora devo andare -
disse Sirius più a se stesso che all'anziano preside - devo andare a chiedere
perdono ad un amico per aver sospettato di lui e a salutare James e Lily. -
aggiunse con una strana vibrazione nella voce. Silente distolse un attimo lo
sguardo mentre il giovane Animagus passava nervosamente il dorso della mano
sull'occhio destro per cacciare quella che non avrebbe mai ammesso essere una
lacrima.
Silente gli strinse
la mano ed un attimo dopo il mago era sparito per far posto ad un enorme cane
nero che sgusciò fuori dalla scuola mentre gli studenti ancora dormivano.
Sirius sperava che in
forma animale il dolore sarebbe stato più sopportabile, ma quello che sentiva,
era la sua anima in fiamme ed ogni pezzetto che bruciava lasciava un vuoto
incolmabile dentro.
Si precipitò lungo il
parco, costeggiò la foresta proibita, scese fino a Hogsmade e poi più giù
ancora, a perdifiato lungo i binari che portavano da Londra a Hogwarts.
Corse fino a quando
non sentì che la gola bruciava ed i polmoni stavano per scoppiare. Rallentò
l'andatura mentre riacquistava forma umana ed allora si rese conto che il
dolore era più forte di quanto avesse pensato: cadde a terra e pianse, urlò,
imprecò e gridando giurò vendetta per James, per Lily, ma soprattutto per
Harry.
Quando ormai aveva
sfogato la rabbia ed in lui non erano rimaste altro che sofferenza e tristezza
si Smaterializzò.
Remus aprì la porta
appena sentì il familiare crack della Materializzazione. Da quando aveva saputo
la notizia non aveva fatto altro che cercarlo, ma gli era risultato impossibile
trovarlo. Quello che gli si parò dinnanzi e che gli rovinò addosso in uno stato
spaventoso era lo spettro del suo amico d'infanzia. Remus lo respinse ed
estrasse la bacchetta: - Dammi un buon motivo per non farlo. - disse al vecchio
amico ringhiando come faceva solo nelle notti di luna piena.
Sirius si tirò in
piedi: - Credi davvero che avrei mai potuto tradire James? Sarei morto
piuttosto. Ho convinto James a designare Peter Custode Segreto.
- Peter? Peter Minus
era il Custode Segreto? Perché hai scelto lui?
- Perdonami Lunastorta.
-...
- Silente aveva
capito che qualcuno dell' Ordine stava passando informazioni a Voldemort, ma io
non ho sospettato di Peter.
Remus comprese: -
Pensavi che fossi io la spia?
Per la prima volta
nella sua vita Sirius provò vergogna, aveva sempre affrontato la vita a testa
alta ed aveva sempre pensato che non si sarebbe mai pentito delle sue scelte,
fossero esse giuste o sbagliate. In effetti non era mai tornato sui suoi passi,
nemmeno quando il non farlo aveva prodotto sofferenze negli altri.
Solo ora si rendeva
conto che le sue scelte avevano sempre avuto conseguenze per coloro che gli
stavano intorno e, questa volta, il fidarsi del compagno sbagliato ed il
dubitare dell'integrità di un amico vero, avevano causato la morte di colui che
aveva imparato a considerare un fratello.
Con la testa bassa
annuì, non riusciva nemmeno a guardare Remus negli occhi. Pensava che gli
avrebbe sbattuto la porta in faccia, invece gli mise una mano sulla spalla e lo
fece entrare nel suo umile appartamento:- Da quando ho saputo cosa è successo a
Godric's Hollow ho
immaginato che tu fossi la spia, quindi, come vedi, siamo pari.
Sirius si considerava
ben lontano dall'essere alla pari con Remus: aveva dubitato di lui per mesi,
non per poche ore; ma ciò che gli faceva più male era di averne messo in dubbio
la sincerità morale perché, come Creatura Oscura, per lui sarebbe stato più
facile "cadere in tentazione".
- Non mi sono
rivelato migliore del resto della mia famiglia dopo tutto: ha dubitato di te
perché sei un Lupo Mannaro.
- Sirius, io avrei
agito nello stesso modo, chi mai avrebbe potuto sospettare di Peter?
- Però io...
- Sirius basta, non
aggiungere altro, hai bisogno di una doccia e di un caffè.
L'Animagus si diresse
verso il bagno sperando che l'acqua lavasse via un po' di quel dolore che gli
attanagliava l'anima; tuttavia, quando uscì dal bagno, con i capelli che ancora
grondavano acqua sulla camicia lisa che Remus gli aveva prestato, sentiva solo
un gran vuoto dentro.
- Il piccolo Harry?
- Per il momento
starà dai suoi zii.
Remus annuì ed
aggiunse: - Dobbiamo andare a Godric's Hollow, recuperare tutto ciò che era caro a James e Lily e
conservarlo per Harry. Poi ci sarà il funerale.
Tacque un istante poi
aggiunse: - Cosa pensi di fare in merito a Minus?
- Stanerò quel lurido
ratto di fogna fosse l'ultima cosa che faccio, Silente mi ha detto di portarlo
da lui vivo, ma non ha specificato le condizioni.
- Sarà meglio che
venga con te a cercarlo, altrimenti mi sa che ai Dissennatori
rimarrà ben poco.
Sirius fece una
smorfia che doveva sembrare un sorriso ma che uscì simile ad un ringhio e
cominciò a sorseggiare il caffè bollente.
I giovani maghi
si Materializzarono a Godric's Hollow; il luogo pullulava di Auror, la Skeeter
si aggirava lì intorno come un avvoltoio su una carogna, cercando
disperatamente di cogliere brandelli di conversazione.
Un paio di Indicibili
stavano osservando attentamente la scena mentre gli Auror facevano tutti i
rilevamenti del caso, tra loro Sirius vide una vecchia conoscenza: - Frank!
Il giovane Auror si
voltò ed accolse i nuovi venuti con un mesto sorriso.
- Ciao ragazzi.
- Quando sarà
possibile recuperare i beni di James e Lily?
- Presto, abbiamo
quasi finito con i rilievi e tra poco ce ne andremo, non so quanto potrete
recuperare, la casa è semi distrutta.
Sirius annuì, era
arrivato sul posto molto prima di quanto lo stesso Paciock
sospettasse.
Remus intervenne:
- Alice come ha preso la notizia?
- Male, è
inconsolabile, continua a dire che poteva toccare a noi, vorrebbe chiedere al
Ministero la custodia di Harry, ma non credo che sia una buona idea, ho una
brutta sensazione.
Remus e Sirius ci
impiegarono buona parte della giornata a recuperare i pochi oggetti che si
erano salvati dal disastro: lo specchietto di James, conservato in un cassetto,
la sciarpa Grifondoro di Lily, un vecchio Boccino autografato dal Cercatore
della Nazionale e poi tutte le fotografie integre che riuscirono a recuperare.
Sirius salì nella
stanza di Harry per vedere se qualcuno dei suoi giocattoli si era salvato, ma
nessuno dei pupazzi animati, né dei giochi avevano retto all'onda d'urto del
rimbalzo della Maledizione Senza Perdono, si voltò per uscire quando il suo
sguardo fu attirato in un angolo: nascosta dietro la porta scardinata, la
piccola scopa giocattolo, che gli aveva regalato per il suo primo compleanno,
giaceva un po' malconcia, ma ancora perfettamente funzionante.
Sirius sorrise e
mormorò: - Sarà un segno del destino...
- Sirius?
L'Animagus scese le
scale facendo attenzione ai gradini divelti.
- Che c'è Remus?
- Dov'è finito il
gatto?
Sirius osservò
l'amico con aria interrogativa.
- Snitch?
Micio? Dove sei?
Remus e Sirius
impiegarono una buona mezz'ora a cercare il gatto e lo trovarono rannicchiato
in un anfratto del muro, nascosto dietro al divano rovesciato che miagolava
piano.
Lo presero in braccio
con tutte le precauzioni perché sembrava piuttosto malconcio, ma si resero
conto che tutto sommato non doveva aver riportato ferite irreparabili: giusto
la coda un po' spelacchiata e le vibrisse bruciacchiate.
- Bene, ora che lo
abbiamo trovato dove lo portiamo?
- In effetti per
scovare un topo un gatto ci farebbe comodo, ma non credo che viaggerebbe
volentieri con noi, ricordi cosa succedeva quando mi trasformavo in sua
presenza?
Remus annuì con un
sorriso.
- Forse ho trovato. -
Aggiunse Sirius e raccontò brevemente a Remus chi fosse la signora Figg.
Sirius recuperò ciò
che avevano sottratto dalle macerie della casa e si Smaterializzò con il gatto
in un cesto.
Quando si
Materializzò nel vicolo adiacente a Private Drive si rese conto di quanto
simili e conformiste fossero tutte quelle villette a schiera. E si domandò come
avrebbe potuto riconoscere quella giusta.
Non aveva percorso
nemmeno trenta metri quando sulla destra vide qualcosa che attirava la sua
attenzione: una decina di gatti di ogni forma e dimensione si stava avvicinando
ad una casa ed un'anziana signora li stava pigramente redarguendo per la loro
ingordigia.
"Credo di averla
trovata" pensò Sirius tra sé mentre si avvicinava alla casa.
Lo
so ragazze, l'idea di Sirius grondante acqua con sguardo perso e camicia
vagamente sbottonata non è stata resa pienamente, vedrò di rifarmi al più
presto.