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Autore: iced_swan    03/12/2020    7 recensioni
Anastasia Steele è una giovane donna di trentaquattro anni, forte e indipendente che ama il suo lavoro. Ex pilota dell’esercito, ora lavora per compagnie private. Nonostante la giovane età, è conosciuta nell’ambiente per la sua professionalità.
Ed è proprio questa nomea che la farà notare e verrà ingaggiata per sostituire il pilota del jet privato di Christian Grey.
Lui, all'età di trentanove anni è uno degli uomini più ricchi d'America, abituato ad avere il meglio.
Ed Anastasia Steele è il meglio.
Lei, madre single con una brutta esperienza alle spalle.
Lui, impegnato in una relazione con la sottomessa Leila.
Cosa succederà tra i due? Christian riuscirà a resistere alla nostra bella Anastasia? Riuscirà a cambiare per amore?
E Anastasia si fiderà di nuovo di un uomo?
Se vi ho incuriosito, restate sintonizzati...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 23

POV ANASTASIA

 

“ oh mamma… ” sospiro portandomi una mano sul petto “ …calmati Anastasia ” mi ammonisco da sola. Sono troppo nervosa… chiudo gli occhi e mi concentro, per calmare la folle corsa del mio povero cuore.

‘ ispira… espira… ispira… espira… ’ penso cercando di calmarmi.

Quando sono ‘ relativamente ’ più tranquilla, rialzo le palpebre ed abbasso nuovamente la mano dallo sterno. I battiti, che fino a pochi secondi fa erano forsennati, ora sono quasi sotto controllo!

‘ non ero così nervosa, quando pensavo di dover incontrare Alessandro! ’ rimugino tra me e me guardandomi per un secondo intorno ‘ non so spiegarmi tutta questa agitazione ’.

Sono seduta in un angolo appartato di un locale molto carino… non sono voluta ritornare in quel ristorante ed anche Mr. Grey, si è detto d’accordo con me.

Mr. Grey… mi fa ancora strano pensare, di aver parlato della mia vita privata con il mio datore di lavoro!

Gli ho raccontato cose, che neanche mia madre sa!

A questo pensiero, per un millesimo di secondo ho la tentazione di alzarmi ed andare via… sprofondo maggiormente nella seduta ed incasso le spalle, ripercorrendo nella mente tutte le confidenze che gli ho fatto!

‘ oh, mamma mia… che imbarazzo ’

Forse, è proprio il fatto che so bene con chi mi sto per incontrare, che mi mette così tanta ansia… non so cosa aspettarmi da questo incontro… in cuor mio, spero che vada tutto bene e che ‘ Christian ’ mi dia delle motivazioni ragionevoli.

Ci spero davvero tanto!

Adesso sono qui seduta ad aspettarlo… da quel breve scambio di messaggi, sono passate poco più di ventiquattro ore. Ieri sera, siamo rimasti d’accordo sul doverci incontrare il prima possibile… entrambi, non volevamo rimandare oltre!

Vengo distratta momentaneamente dai miei pensieri, da una bambina dolcissima… è seduta ad un tavolino, posizionato esattamente al centro della saletta e saltella sulla sedia, richiedendo le attenzioni dei genitori. Mi scappa un sorriso a quella vista e come per magia, mi sento più calma e tranquilla.

Sempre rivolgendo uno sguardo alla bimba, mi torna in mente Marco…

Quando ha saputo che stasera sarei dovuta uscire, si era messo in testa che doveva venire con me a tutti i costi! È stata una dura lotta, convincerlo a restare con la nonna… alla fine, si è fatto promettere ‘ solennemente ’, che la prossima volta verrà anche lui!

Sospiro e guardo l’orologio al mio polso… a momenti dovrebbe arrivare.

La calma, che mi aveva appena investita… scompare come era arrivata, lasciandomi nuovamente in allerta! Abbasso lo sguardo verso il basso e mi guardo per un secondo… indosso un jeans nero attillato, un maglioncino beige corto e stivali con tacco alto neri.

Non mi sono messa in tiro come la scorsa settimana… ‘ non volevo sembrare nuovamente pronta per una cena romantica… sono venuta qui, per avere delle risposte! ’

Dalla mia posizione, vedo chiaramente l’entrata del locale e quindi, quando entrerà lo vedrò immediatamente!

Un gridolino divertito, mi fa girare nuovamente verso la bambina… ora, è seduta in braccio al padre e gli circonda il collo con le sue piccole braccine. Mi poggio con un gomito sul tavolino davanti a me ed osservo, la gioia e l’amore che intercorre tra i genitori della piccolina.

Ed ammirandone la felicità, che palpabile si percepisce, inevitabilmente faccio un paragone con me e la mia situazione con il padre di mio figlio. Mi rattrista enormemente il pensiero che Marco, non ha dei momenti come quelli di quella bambina… sospiro profondamente e mi raddrizzo, ritornando dritta sulla sedia. Mentre torno a guardare la porta, rifletto su tutto quello che ho appena pensato…

Ho amato veramente molto Jack… avrei fatto di tutto per lui… ho persino deciso di lasciare permanentemente l’esercito, per suo volere! Certo… sono tornata prima dalla mia seconda missione, per Marco… però è stato per Jack, che mi sono congedata dal corpo dei marines!    

Ogni telefonata, quando ero d’istanza in Afghanistan, era un litigio continuo… si lamentava, perché non ci vedevamo per lunghi periodi di tempo… altre volte, perché si sentiva molto solo… quando poi c’era il bambino, aveva da ridire che nostro figlio, non aveva la madre vicino.

Proprio sulla questione di Marco… mi ha fatto sentire così in colpa, che un pomeriggio, dopo l’ennesima discussione, mi sono sentita male! Ricordo solamente, che dopo aver chiuso il telefono mi sono risvegliata in infermiera…

Dopo quell’avvenimento, ho iniziato seriamente a prendere in considerazione di lasciare tutto e tornare, ad essere una ‘ normale ’ civile… stringo i pugni, in un impeto di collera rivolta unicamente verso il mio ex marito.

‘ si sentiva talmente solo e disperato, che poverino… ha avuto bisogno di consolazione! ’ penso arrabbiata con lui, ma soprattutto con ‘ Lei ’.

Quanto sono stata ceca… ripensandoci adesso, avevo sotto il naso tutti gli indirizzi possibili… quando chiamavo, era sempre presente… Marco, una volta aveva farfugliato la parola ‘ Mamma ’, rivolta verso di lei.

Quella volta mi sono fatta rigirare da loro, che per giustificare il fatto, mi hanno detto:

< È solo perché vede spesso me in casa, Anastasia…  tranquilla, è normale! >

‘ Si… normale… ma fatemi il piacere! Mio figlio, vedeva Sua Zia, costantemente con il padre… è normale si, che avesse associato Teresa, alla figura di sua madre! ’

Dopo che sono tornata, è stato un po’ difficile per Marco… però con il tempo, è tutto tornato al suo posto. Per quanto riguarda lei, non ne so più nulla… non voglio sapere niente.

Papà ogni tanto, ci prova a parlarmene… lo capisco benissimo… siamo le sue figlie e il non poterci vedere insieme, è per lui un grande dolore.

Ma proprio non riesco a perdonarla… se con Jack, sono obbligata a vederlo per via di nostro figlio, con Teresa non ce la faccio!

La amavo alla follia… era la mia sorellina! Il suo, è stato un tradimento ancora più crudele di quello di mio marito… è mia sorella, per amor del cielo!

Mentre sono seduta a rimuginare sugli ‘ sbagli ’ della mia vita… entra lui, Christian Grey!

Si guarda intorno per una manciata di secondi ed io, usufruisco di questi attimi, per ammirare da lontano la sua figura. Ha optato come me, per un abbigliamento casual… jeans scuro e maglioncino grigio, con al di sopra un cappottino scuro.

‘ ok ci siamo Anastasia… devi mantenere la mente lucida ed aperta a tutte le opzioni ’ mi dico.

Ma è quando mi individua ed incontro quegli occhi grigi magnetici, che mi torna alla mente quel sogno ‘ hot ’ di un mese fa… lui, mi sorride da lontano e s’incammina verso di me! Nervosa ed in imbarazzo, mi agito un attimo sulla sedia, sentendomi all’improvviso pervadere dai dolci fremiti di quel ricordo onirico.

Il volto mi diventa bollente…

‘ calmati immediatamente Anastasia ’ mi impartisco nella mente, proprio quando mi raggiunge e con tono suadente mi dice “ Buonasera Anastasia ”      

Con ancora il viso in fiamme, mi raddrizzo ulteriormente e gli rispondo, cercando di recuperare la compostezza “ Buonasera Mr. Grey ”

“ chiamami Christian, per favore ” mi dice, facendomi annuire frastornata.

Con un sorriso si toglie il cappotto e lo appende all’attaccapanni di fianco a noi… dopo di che, si accomoda sulla sedia posta difronte a me. Appena seduto, intreccia le mani sul tavolo tra di noi ed il sorriso che gli delineava il volto da quando entrato, scompare… innalzando tra me e lui, un’atmosfera tesa.

Io cogliendo il netto cambiamento nella sua espressione, deglutisco rumorosamente e sospiro, preparandomi a quanto avrà da dirmi. Tutto questo, sempre non distogliendo lo sguardo dall’uomo seduto all’altro lato del tavolo.

Lui dal suo canto, è molto concentrato… evidentemente, sta cercando le parole giuste da pronunciare! Resto in attesa, in silenzio… cercando al coltempo di prepararmi a qualsiasi cosa pronuncerà!

Colgo all’istante l’attimo in cui decide di iniziare a parlare… scioglie l’intreccio delle mani e raddrizzandosi ulteriormente, prende un profondo respiro “ Anastasia, innanzitutto grazie per aver accettato questo incontro… ti sono profondamente grato per avermi dato una seconda possibilità... ” s’interrompe quando giunge al nostro tavolo, la cameriera. Ci prende le ordinazioni e si allontana silenziosa…

Sempre con gli occhi incatenati tra loro, riprende il suo discorso “ …il nostro precedente incontro, non è andato molto bene… ” lo interrompo io questa volta, mormorando con una smorfia in viso “ non è andato bene… è un eufemismo direi! ”

Alle mie parole, annuisce mogio “ ti devo dare effettivamente ragione… non poteva andare peggio di così! ” assento a quanto dice e per un secondo, ritorno a quella sera… la rabbia cocente, l’umiliazione ed il dispiacere che ho provato, ritornano a galla come uno tsunami.

Sento un bruciore intenso agli occhi, la gola si stringe in un attimo ed io non riesco a trattenere una lacrima, che sfugge al mio controllo. Mi affretto ad asciugarla e distolgo lo sguardo dal suo, che mi guarda con una profonda tristezza.

“ non era assolutamente mia intenzione ferirti Anastasia ” mi sussurra a bassa voce “ volevo che tu Anastasia, imparassi a conoscere il vero Christian ” a queste sue parole, mi giro nuovamente verso di lui “ desideravo ardentemente che conoscessi le mie ansie, le mie inquietudini, le mie speranze, la mia gioia di vivere… ” si allunga lentamente verso di me ( dandomi tutto il tempo di ritrarmi, se volessi ), ed arriva a stringermi forte la mano “ …volevo solamente, che imparassi a conoscermi per quello che sono realmente e non per come appaio al mondo! ”

Il cuore mi palpita ad una velocità assurda, mentre colgo la veridicità delle sue parole… la sua stretta è forte e dolce allo stesso tempo. Abbasso lo sguardo sulle nostre mani e mi perdo ad osservarle… la sua, più grande ingloba interamente la mia, regalandomi le stesse sensazioni che ho provato ieri… adrenalina, calore e brividi mi pervadono, dalla mano a tutto il corpo!  

‘ è veramente sincero ’ ammetto a me stessa ‘ quindi è questa la ragione, che lo ha spinto a celarmi la sua identità! Voleva farsi conoscere ed amare per quello che è realmente… ’

Rialzo lo sguardo ed incontro i suoi meravigliandosi occhi grigi… ricambio la sua stretta e lui,  preso in contropiede sussulta vistosamente a questa mia iniziativa. Gli sorrido dolcemente, prendo un bel respiro profondo prima di iniziare “ Christian… ” sussurro facendolo tendere “ …non ti posso negare che quella sera, mi hai ferita oltre ogni immaginazione. Mi hai fatta sentire umiliata e delusa… mi ero fatta così castelli in aria… riponevo veramente grandi speranze in quella persona che con pazienza ed amore, era riuscita a farmi sbloccare… ” m’interrompo per fargli cogliere appieno le mie parole.

Il ritorno della cameriera con le nostre ordinazioni, ci distrae un secondo. Svelta mi ritraggo ed inevitabilmente, le nostre mani si separano… la ringraziamo e lei si dirige verso un altro tavolo.

Torno a guardarlo e quasi in contemporanea, ci allunghiamo verso l’altro per cercare un contatto… è lui a riprendere il discorso… “ so bene che ti ho fatto soffrire Anastasia… ” mormora abbassando lo sguardo sulle nostre mani nuovamente intrecciate “ …ma se mi darai un’occasione, vedrai che ti saprò dimostrare, che tutto quello che ti ho raccontato è la verità assoluta! ”

Gli sorrido nuovamente ‘ oh mamma mia… ’ penso con dolcezza… gli voglio davvero dare questa possibilità? Mi chiedo per un secondo guardandolo… ‘ vuole davvero dimostrarmi che tutto quello che mi ha detto quando si fingeva Alessandro, è vero! ’ ammetto a me stessa, continuando a restare in silenzio.

Christian vedendo che non parlo, riporta la sua attenzione su di me… ed è quando incrocio i suoi occhi sinceri e carichi di aspettativa, che i miei dubbi residui si sciolgono come neve sotto il sole.

Prendo un respiro profondo ed apro le labbra, pronta a comunicarli la mia decisione.

 

***

 

Varie Settimane Dopo

 

Quelle appena trascorse sono in assoluto le settimane più serene della mia vita!

Con Christian va tutto benissimo… meglio di così non può andare! Mi sta veramente corteggiando con pazienza, rispetto e tanto amore. La mattina dopo il nostro chiarimento\primo appuntamento, è venuto sotto casa mia…

Avevo appena accompagnato Marco a scuola ed avevo parcheggiato la macchina. Stavo per dirigermi verso il portone, quando l’ho visto appoggiato ad un’automobile… aveva tra le braccia un mazzo di rose rosse.

Inutile dire, che mi sono sciolta completamente ed anche commossa… era solamente passato per augurarmi una buona giornata e per invitarmi a cena! Naturalmente ho accettato l’invito, così pure i fiori.

Nessuno mi ha mai corteggiata… con Jack è stato tutto molto veloce. Eravamo già amici e quindi, è stato quasi automatico fare quel passo in più e diventare una coppia.

Adesso col senso del poi, mi dico che tutto sommato anche se ho sofferto tanto, alla fin fine ho Marco!

Invece Christian, mi fa sentire desiderata ed amata!

Sto ripetutamente ringraziando tutti gli dèi possibili ed immaginabili, per avermi messo sulla strada di Christian Grey… è certamente un uomo complicato, a tratti quasi scostante… ma è anche, tanto altro! È generoso, disponibile e facile da amare.

Ricordo benissimo il nostro secondo appuntamento… mi ha portata in un ristorante carinissimo. Piccolo, ma carico di un’atmosfera magica. Ed è stato durante quella serata incantevole che mi ha aperto definitivamente il suo cuore, raccontandomi, quello che aveva omesso durante le conversazioni antecedenti.

Sentire la sua storia… percepire, tutto il dolore subito quando era solo un bambino, che avrebbe dovuto ricevere unicamente amore incondizionato, mi ha talmente provata che sono scoppiata in lacrime!

Povero Christian, a quel punto non sapeva come consolarmi… era totalmente in panico, mi ha rassicurata dicendomi che poi, ha trovato dei genitori fantastici che lo hanno amato come ogni bambino dovrebbe.

Elogiandoli con parole cariche d’affetto… spiegandomi con un po’ di imbarazzo, che non è stato un bambino facile d’accudire. Non sopportava il contatto fisico… avendone addirittura paura! Mi ha sconcertata ascoltare la sua struggente storia… come si può fare del male ad un bambino innocente?

Se qualcuno, si azzarderebbe anche solo a sfiorare Marco… non oso immaginare una mia possibile reazione!

Ma è stato in seguito, più in là durante la serata che mi sono infuriata.

Mi aveva solamente accennato che durante l’adolescenza, aveva avuto una relazione che lo aveva segnato e ferito tanto. Non aveva il coraggio di parlarmene… se ne vergognava profondamente!

Dopo varie rassicurazioni ( tra cui, quella che non sarei scappata ), l’ho convinto a raccontarmi tutto…

 

 INIZIO FLASHBACK

Abbiamo appena finito di mangiare un ottimo dolce, quando Christian inizia finalmente a parlare…

“ Dovevo avere all’incirca 16 anni e stavo facendo dei lavoretti nel giardino di un’amica di mia madre… ” s’interrompe guardandomi “ oh mamma… non ci credo che sto per raccontartelo… ” si nasconde il viso con le mani e resta immobile per qualche secondo.

“ puoi dirmi tutto Christian… non scappo ” lo rassicuro facendogli abbassare le mani “ sono qui e non mi muovo ”  gli sorrido dolcemente, lasciandoli tutto il tempo.

Lui, dopo aver preso un profondo respiro, incatena i nostri sguardi ed inizia spedito “ andava tutto alla grande… avevo trovato un modo per scaricare la rabbia accumulata. Iniziavo persino a scherzare un po’ con i miei fratelli, quando è cambiato tutto… era un pomeriggio come un altro, stavo falciando il prato sul retro della villa. Elena, ultimamente mi invitava ad entrare per bere una limonata o altro e quindi, non mi sono fatto problemi a seguirla dentro casa. Solo che quella volta era tutto buio… le tende erano tirate, c’era nell’aria un’atmosfera strana... ” si ferma e vedendo forse la mia espressione disgustata, fa una smorfia e conclude “ …ti risparmio i dettegli scabrosi, tanto avrai capito… ma da quel pomeriggio, ho intrattenuto una relazione sadomaso con lei! ”

‘ che putt…. ’ è il mio primo pensiero, appena finisce di parlare. Poi sopraggiunge la ragione ed inizio a rimuginare su quanto ascoltato… e ripeto nella mia mente tutto… relazione sadomaso…

Mi schiarisco la voce e con tono flebile sussurro “ è questo che cerchi da me? ” gli domando terrorizzata da una sua possibile risposta affermativa. Durante gli anni di servizio, ho sentito certe di quelle cose… rabbrividisco al solo ricordo…

Per fortuna, Christian nega fermamente “ assolutamente no Anastasia! ” esclama alzando un po’ troppo la voce… ridacchio e mi tranquillizzo in parte “ nella vita, ho sempre avuto solo quel tipo di storie… ma da quando ti conosco, non so dirti cosa è successo… ma adesso voglio costruire qualcosa di solido e duraturo ” conclude, parlandomi con il cuore in mano.

Annuisco rincuorata… ma d’un tratto, mi attraversa come un fulmine un pensiero agghiacciante… ha menzionato un’età adolescenziale… amica di sua madre… ‘ che fine ha fatto quella stronza? ’

Guardandolo dritta negli occhi, gli pongo la domanda che mi sta lacerando “ ma lei… non dirmi che la senti ancora? ”                                                   

Fa una smorfia e prima di rispondermi, prende un bel respiro profondo “ non ho intenzione di mentirti Anastasia… ” mentalmente mi preparo a qualsiasi retroscena “ …il mio rapporto con Elena è durato molti anni… ” alle sue parole mi porto incredula, una mano sulle labbra.

“ come… ” sussurro sconcertata dal fatto che abbia frequentato per così tanto tempo, la donna che aveva abusato di lui… mi guarda, con uno sguardo quasi colpevole ed ammette a testa bassa “ non so come sia possibile, ma mi sentivo quasi in debito con lei… ” scuote la testa e rialza il capo per guardarmi “ …ma è tutto finito Anastasia… credimi ho capito di recente, grazie a te, che genere di donna voglio al mio fianco e di certo, non è una come lei… ”

Faccio per chiedere altro, ma lui m’interrompe con un sospiro stanco “ ti prometto, che un giorno ti racconterò ogni cosa Anastasia… ” lo guardo scettica, ma colgo in lui il desiderio di non parlarne adesso ‘ lo ha ferito molto… ’ penso tra me e me.  

Allora, annuisco ed abbasso un attimo le palpebre, per riflettere… tralasciando momentaneamente l’argomento ‘ vecchia putt… ’ ha detto, che ha avuto solo quel genere di relazione, e se… riapro gli occhi, trovandolo teso come una corda di violino… ‘ forse, ha paura che ora andrò via… ’ mi attraversa la mente questo pensiero.

Prendo un bel respiro ed esterno le mie paure “ e se un domani… ” mi interrompe con decisione “ mai e poi mai butterò quello che stiamo costruendo insieme, per qualcosa che già conosco e so essere vuoto e freddo. Credimi Anastasia! ” si sporge e mi afferra le mani, portandosele alle labbra per baciarle dolcemente “ credimi Anastasia… ” mormora a contatto con la mia pelle.

Frastornata da quel bellissimo momento, annuisco ipnotizzata.

 

***

 

In macchina regna un silenzio calmo e sereno… dopo il suo racconto, Christian ha iniziato a farmi tante domande su di me. Gli ho raccontato, le poche cose omesse nella nostra conoscenza telefonica.

Tra cui… più nello specifico, il mio rapporto con Jack e quello con Teresa.

Raccontare e ricordare il loro tradimento, aveva reso nuovamente l’atmosfera tesa e triste… troppo per un secondo appuntamento! E così mi ha domandato di Marco… siamo rimasti a parlare del mio bambino, per tutto quel che restava della serata.

Adesso mi sta riaccompagnando a casa.

Guardando fuori dal finestrino, noto che siamo già arrivati…

Christian da vero gentleman, fa il giro della macchina e mi apre la portiera. Mi porge una mano per uscire e sempre così, mi accompagna al portone.

Quando giungiamo a destinazione, mi giro verso di lui “ grazie mille, per la bellissima serata Christian ” gli sorrido impacciata… così resto lì ferma, non sapendo che fare.

Per fortuna è lui a togliermi dall’imbarazzo “ il piacere è stato tutto mio Anastasia ” dice sorridente, prima di mormorare “ oh al diavolo ” per poi prendermi alla sprovvista ed attirarmi a sé, in un impeto di passione, coinvolgendomi in un bacio.

Un bacio che mi lascia senza respiro, tanto è passionale ed esigente. Mi cinge interamente la vita con un braccio, mentre l’altro mi tiene dolcemente il mento.

Dopo un attimo di incertezza, mi lascio trasportare da lui e porto le braccia intorno al suo collo. Le nostre labbra, si studiano… si muovono lentamente, con tutta la voglia di conoscersi finalmente e poi, è lui a prendere nuovamente l’iniziativa… mordermi dolcemente il labbro.

Ad occhi chiusi, mi lascio sfuggire un gemito di piacere che viene immediatamente, seguito da un suo verso di apprezzamento. Mi stringo maggiormente contro il suo petto e decido di lasciarmi andare totalmente, ricambiando profondamente il bacio… 

FINE FLASHBACK

 

Scuoto la testa per tornare al presente… mi porto le dita alle labbra e con il polpastrello ne disegno i contorni. Chiudo gli occhi e mi ritrovo nuovamente tra le sue braccia… che mi stringevano a sé con ardore.

Quel bacio, mi ha riscossa dal torpore che mi aveva avvolta negli ultimi anni.

Quella passione, quella voglia di toccarsi… mi vengono ancora i brividi se ci ripenso. È stato un primo bacio perfetto… aveva in sé, tante emozioni che sono esplose tutte insieme… lasciandomi senza fiato.

Quando ci siamo separati, Christian mi ha accarezzato ancora una volta la bocca con la sua e poi poggiando la fronte contro la mia, ad occhi chiusi ha sussurrato “ morivo dalla voglia di farlo da così tanto tempo, che non sono più riuscito a trattenermi ”

“ Anastasia sei pronta? ” la voce di mia madre, mi risveglia dai miei pensieri. È ferma sull’uscio della mia camera da letto e mi guarda divertita “ a che stavi pensando per avere quell’espressione? ” mi domanda ridendo, per poi aggiungere “ …comunque sappi che voglio conoscerlo, questo fantastico Christian Grey! ”

“ Mamma ” la riprendo, mentre lei ride del mio imbarazzo ed esce dalla stanza. Alzando gli occhi al cielo, la seguo…

È venuta lei a prendere Marco, perché io mi vedrò con Christian qui sotto. Andrò per la prima volta a casa sua… vuole farmi vedere una cosa, ha detto!

Raggiungo in salotto, dove mi aspetta mamma con il mio bambino, che imbronciato mi guarda dal divano. Mi avvicino, sedendomi di fianco a lui… ha le braccine incrociate ed ha le labbra strette tra loro, in una maniera adorabile. In piedi di fronte a noi, c’è mamma che si gode la scena divertita.

Mi fa un occhiolino e si allontana leggermente…

È da quando ha saputo della mia uscita, che è offeso… piccolo della mamma!

Sorrido ed abbasso lo sguardo sul mio piccolino “ tesoro? ” lo chiamo accarezzandogli la testolina mora. Lui non mi risponde, gira solo leggermente il volto verso di me, ed alza un po’ la faccia per guardarmi.

Lo guardo teneramente “ amore… non puoi venire con me oggi ” mormoro abbassandomi verso di lui… in risposta, alza maggiormente il visino e mi domanda “ pecchè no? ” con gli occhioni azzurri indagatori.

Passo una mano tra i suoi capelli e continuo “ perché la mamma, deve fare una cosa da grandi stasera ” dico, facendo ridere leggermente mamma.

La guardo, facendole segno di andare di là e lei alzando le braccia al cielo, esce ridacchiando dal salotto… mentre è quasi fuori, la sento dire “ so io, le cose da grandi che deve fare! ”

Udendo le sue parole, arrossisco leggermente… ‘ oh mamma mia… stasera andrò a casa sua! ’ penso, sentendomi all’improvviso nervosa… sospiro profondamente scuotendo la testa, prima di tornare a concentrarmi sul mio bambino… mi continua a guardare offeso ed infine, abbassa le piccole spalle e si rannicchia contro di me.

Sospirando lo prendo in braccio, stringendomelo forte al petto… mi uccide vederlo triste a causa mia… e mi devasta il cuore non poterlo accontentare, ma è ancora troppo presto per fargli incontrare Christian. Anche lui è d’accordo con me, su questo punto… non vuole affrontare le cose.

‘ il mio piccolino ’ penso baciandogli i capelli e respirando il suo odore “ tesoro mio… sai che la mamma ti ama, vero? ” gli chiedo sottovoce facendolo annuire “ acche io ” dice, con la vocina ovattata dalla mia maglia.

Sorrido continuando a baciargli la testa… abbassandomi leggermente, raggiungo le sue guanciotte ed inizio a tempestarlo di continui baci, facendolo ridere. Inizia a divincolarsi e ridendo esclama “ BATTA ”

Ridendo a mia volta lo accontento ed alzandomi in piedi, raggiungo mamma. Quando sono con lei, mi abbasso ed abbraccio nuovamente Marco “ farai il bravo bambino con la nonna e il nonno Bob, vero tesoro? ” gli chiedo usando un tono più serio.

Lui in risposta annuisce orgoglioso e mi abbraccia con tutta la sua forza “ io blavo ” dice staccandosi da me, per darmi un grande bacio sulla bocca.

“ ma certo, che il mio bambino è bravo ” mi alzo e recuperata la borsa, mi avvio tallonata da mamma e Marco, alla porta. Sto per mettere la mano sulla maniglia, quando mi giro verso mia madre e la guardo… la mia espressione impaurita deve essere molto eloquente, perché lei mi anticipa sussurrando “ non pensare a cosa può succedere Anastasia… prendi al volo qualsiasi occasione ti si presenti e segui il tuo cuore! ”

Senza dirle nulla, la ringrazio con un sorriso ed apro con decisione la porta.

 

POV CHRISTIAN

 

Aspetto con impazienza che Anastasia, esca dal portone.

Oggi le farò conoscere per la prima volta casa mia. Queste ultime settimane sono state veramente le più felici della mia vita… non so cosa ho fatto di buono nella vita, per meritarmi una felicità simile.

Ogni contatto, ogni sfioramento, ogni bacio… è quanto di più eccitante, abbia mai provato in vita mia. In tutti questi anni, ho conosciuto il sesso… un atto puramente carnale, che soddisfaceva lì per lì i miei bisogni ma che infondo, non colmava quel vuoto che sentivo!

Ogni uscita che c’è stata, è stata una scoperta stupefacente! Sto scoprendo una donna fantastica… forte e determinata, ma anche amorevole e bisognosa d’affetto.

Ma adesso ho un bel problema di fronte a me… sono in difficoltà, nel doverla immaginare ancora come una mia dipendente… dovrò iniziare a pensare a qualcosa. Per fortuna, questo è stato un periodo calmo per quanto riguarda i viaggi… non ho dovuto ricorrere al jet, mi sono potuto arrangiare con Charlie Tango!

‘ devo pensare ad una soluzione… non posso avere la mia donna, che lavora per me! ’ penso vedendo comparire Anastasia. Viene verso di me con un dolce sorriso sulle labbra…

‘ che meraviglia ’

Sono davvero felice per la prima volta… Anastasia, mi sta regalando senza saperlo, qualcosa che inconsciamente ricercavo. Ho finalmente trovato, il mio porto sicuro nel mondo… e farò quanto è in mio potere, per non perderlo!

  
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