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Autore: SweetPaperella    06/12/2020    3 recensioni
Raccolta di One shots dedicate alle mie storie precedentemente pubblicate “There's no storm we can't out run, we will always find the sun” e “Take my hand, past the clouds we'll find the stars” per continuare questa avventura con la mia famiglia Jones/Swan.
Abbiamo lasciato Emma e Killian con la loro famiglia in procinto di allargarsi ancora. Dopo Henry, Hope e Hailey, un nuovo baby Jones sta per entrare nelle loro vite, ma quante ne dovranno affrontare i due coniugi Jones? Penso ancora tante, soprattutto con due figlie adolescenti...
{Ogni storia pubblicata, é legata a quella precedente e seguono un ordine cronologico}
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Hope Jones, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il mio nuovo inizio sei tu? (Seconda parte)

Dal giorno in cui si sono scritti su Instagram non si sono più sentiti, Hope ha passato il week end in compagnia di Josh e sua sorella, divertendosi e dedicandosi solo a loro, incurante di tutto il resto. 
Nei giorni successivi ha sentito il bisogno di scrivere a Jess, ma poi presa dall’orgoglio non l’ha mai fatto, lei l’ha cercato per prima, ora deve essere lui a cercarla e se non lo fa, significa che non è interessato a lei, se pur le guardi sempre le storie sul social network e lei ne mette parecchie, egocentrica com’è. Ma oltre questo nulla di più e Hope sa che la vita reale non si basa su un social e se avrebbe voluto sentirla, le avrebbe scritto... 
Josh le ha promesso anche che passeranno più tempo insieme, che ogni venerdì, esami, partite permettendo verrà a Storybrooke per stare solo loro due e Hope è stata felice di ciò, perché veramente non sopportava di non poter vedere più il suo amico, capisce che vuole passare del tempo con la sua fidanzata, ma non vuole essere trascurata per questo. Lui però ci è arrivato da solo, senza che lei glielo dicesse, anche se qualche battutina in tal proposito gliel’ha fatta.
Quel giorno ha davvero lavorato tanto, hanno dovuto anche fare un inseguimento con la macchina, perché Leroy, uno dei cittadini della città se si ubriaca, diventa parecchio nervoso, per cercare di calmarlo, sono dovuto essere tutti e tre e a Hope, diverte fare gli inseguimenti. Inoltre, stanno seguendo un nuovo caso con la polizia locale e ama studiare i particolari dell’indagine con sua mamma, vedere come lavora, come arriva alle sue intuizioni. Si rende conto di essere molto simile a lei anche in questo, sta imparando a ragionare come lei, ad avere il suo intuito e la cosa le piace molto. Anche Emma se n’è accorta.
È stata quindi una giornata particolarmente intensa e ora si vuole solo godere la sua cioccolata calda prima di uscire con una sua amica per una cena. Sta camminando tra le vie di Storybrooke sopra pensiero, sta pensando a Jess, ma anche al caso che sta seguendo, quindi completamente distratta non si accorge che qualcuno è davanti a lei sulla sua stessa traiettoria e ci va a finire addosso, rovesciando la sua cioccolata calda per terra.
«Ehi, guarda dove cammini» lo rimprovera, non sa chi sia, ma comunque pure lui o lei doveva essere alquanto distratta, se non si è accorta di avere una persona davanti e evitarla.
«Potrei dire la stessa cosa, ragazzina» le dice la voce dello sconosciuto e Hope la riconosce immediatamente, non è uno sconosciuto è Jess.
«Jess, che ci fai qui?» chiede incredula.
«Potrei chiederti la stessa cosa, vedi allora che mi stalkeri?» le dice prontamente lui ridendo poco dopo di gusto.
Hope si irrita immediatamente e si mette sulla difensiva.
«Questa è la mia città, se mai sei tu che stalkeri me, tu non vivi qui» incrociando le braccia al petto e sbuffando.
«Sono stato a trovare mia figlia, non sono qui per te» 
«Ma infatti chi l’ha pensato, cretino» ogni volta che parla con lui, riesce a irritarsi sempre di più, ogni secondo che passa in sua compagnia, ma di conseguenza non può far altro che provare piacere. Ma questo non lo ammetterà mai, tanto meno a lui.
«Davvero?»
«Ovvio che si, mi stai antipatico e sei l’ultima persona con cui vorrei parlare, non posso dire altrettanto contrario di te, visto che mi guardi sempre le foto che metto... Ti piaccio eh, per questo che lo fai vero?» ed eccola che esce la Hope con la faccia tosta, quella che è sempre e che non si fa certo intimorire da un ragazzo, anche se è estremamente bello come Jess, ma strafottente allo stesso tempo, lei sa essere più strafottente di lui.
«No, in realtà sono curioso di vedere quanto può essere egocentrica una persona... Ti rendi conto che sei assolutamente egocentrica vero?» le dice di rimando.
«Ne sono consapevole, ammetto anche che adoro stare al centro dell’attenzione, problemi?»
«No, contenta tu, ragazzina»
«E smettila di chiamarmi così, non sei poi così tanto più grande di me eh. Inoltre, mi devi una cioccolata calda, visto che hai rovesciato la mia a terra» puntando il sguardo a terra, la macchia di cioccolata scivola sul marciapiede.
«Oh, questo è un modo per dirmi che vuoi uscire con me, non è vero?»
«Io sarò pure egocentrica, ma tu nemmeno scherzi, poi riesci a essere serio per una volta e non fare sempre una battuta sarcastica? O rispondere con un’altra domanda? Sei irritante» sbuffa ancora lei, quel Jess la manderà all’esaurimento nervoso se continua a frequentarlo, se lo sente. 
«Andiamo, ti offro la tua cioccolata calda. Ma seriamente ti piace la cioccolata calda come ai bimbi?» chiede spingendola verso Granny’s, sono lì vicino e Jess sa che è uno dei posti più buoni in città, sua figlia va matta per i dolci della nonna.
«Non è da bambina, piace anche a mia madre» 
«Questo dovrebbe farmi ricredere?»
«Ti odio»
«Non è vero, smettila, lo so benissimo che in realtà ti piaccio e mi trovi simpatico o non ti faresti offrire la cioccolata da me»
Hope non replica, perché lui non le dà il tempo di farlo, che la spinge dentro al locale, mettendo fine a quella discussione.
Si siedono a una dei tavoli, Hope con la sua cioccolata calda con panna e cannella e Jess con un cappuccino. 
E per la prima volta da quando si conoscono, iniziano a parlare seriamente di loro. Inizialmente è Hope come al solito che monopolizza la conversazione e Jess la guarda e sorride. Le piace ascoltarla parlare se deve essere sincero. Non è molto bravo a conversare e non gli piace nemmeno molto parlare, ma è bello ascoltare e ancora di più gli piace ascoltare quella ragazzina petulante e irritante, le piace ascoltarla e osservarla. Deve ammettere che è molto bella e che sì, guarda le sue foto sui social perché le piace, ma sa anche che non può permettersi una relazione, non vuole una relazione. Con Hope sarebbe una cosa seria, lui non vuole una relazione seria. Non può permettersela con una figlia di otto anni, sua figlia è l’unica donna della sua vita. Se lo è ripromesso più di una volta e così deve essere. Hope è solo una bella ragazza, nulla di più. Se pur sia molto intelligente e piacevole, oltre che bella.
«Quindi hai da sempre voluto fare lo sceriffo?» le chiede 
«Si, da piccola ero un gioco, mi piaceva imitare mia madre... Ma poi crescendo ho capito che volevo davvero fare questo lavoro e adesso che sto finalmente lavorando con i miei, mi piace ancora di più. È la mia strada, ne sono certa.» 
«Ti capisco, io pure da piccolo ho sempre amato i computer e infatti sono diventato un programmatore.»
«Sai hackerare un computer?» chiede Hope curiosa, lei non lo sa fare, ma sua mamma si, solo che non vuole insegnarglielo, almeno non subito.
«Si, ma non ti dirò come si fa» risponde prontamente lui.
«Non te lo avrei mai chiesto... Comunque tua figlia? Come sta?»
«Sta bene, soffre la separazione, soprattutto ora che inizia a essere più grande, ma... cerco di esserci, se pur non sia semplice, perché io e la mia ex non facciamo che litigare» e finalmente riesce ad aprirsi con lei anche lui.
«Immagino che non sia per niente semplice gestire una separazione e soprattutto non farlo risentire alla bambina.»
«Per niente... A volte, mi sento un pessimo padre, credimi»
«Sono sicura che non lo sei, non ti conosco ancora bene, ma so capire le persone e sono sicura che tua figlia ti voglia molto bene»
«Sai, ragazzina, che alla fine non sei così male? Inizi a piacermi» dice lui, tornando a scherzare con lei, scacciando quei pensieri scomodi che hanno iniziato a occupare il suo cuore.
«Nemmeno tu, musone» ribatte prontamente lei, ma poi guarda l’ora e si accorge di essere in ritardo per la sua cena e quindi prontamente si alza scusandosi con Jess, deve ancora lavarsi e vestirsi per la serata.
«Scrivimi qualche volta, invece di guardare solo le mie foto» osa lei, prima di uscire e gli dà un bacio sulla guancia, ringraziandolo per la cioccolata e la chiacchierata.
Jess si porta una mano sulla guancia e sorride, si ritrova a sorridere e si rende conto che Hope non è solo una bella ragazza, l’ha capito subito, ma deve allontanare il pensiero di lei... deve farlo.
Hope si volta guardarlo ancora, prima di uscire e sorride a sua volta, anche se non può vedere che Jess stia sorridendo anche lui. E sospira, le piace, non può più negarlo, ma teme di non essere ricambiata e forse si deve rassegnare.

Dalla famosa cioccolata calda, hanno iniziato a scriversi più spesso, anzi si può dire tutti i giorni, é stato Jess a prendere l’iniziativa e da quel momento si raccontano le loro giornate, chiacchierano, scherzano e ovviamente si punzecchiano, continuando a insultarsi a vicenda, ciò non è cambiato, si sono anche visti più di una volta, quando Jess è venuto in città per sua figlia e una sera lui l’ha raggiunta in un locale, con dei suoi amici. 
A Hope piace molto Jess e ogni giorno che passa capisce che gli piace tanto, anzi non è più solo questo, inizia a provare un forte interesse nei suoi confronti, quanto non ci parla sente la sua mancanza, quando lo vede è felice e se non lo vede, non passa un attimo senza pensare a lui e a quando lo rivedrà. Da quello che dice Josh, pensa che anche lui possa ricambiare il suo sentimento, ma Hope non è sicura, sembra interessato è vero, ma fa anche di tutto per tenerla lontano. 
Hanno deciso la sera precedente di vedersi per mangiare fuori insieme e Hope ha deciso di essere chiara una volta per tutte, lui la deve raggiungere nel suo ufficio per andare a pranzare insieme da Granny. Lei poi deve tornare a lavoro e lui deve andare da sua figlia, ma hanno un’oretta di tempo per poter stare insieme e Hope vuole passare ogni minuto del suo tempo libero con lui. 
Jess la raggiunge in ufficio all’ora stabilita, si salutano con un bacio sulla guancia, ma visto che sono soli in ufficio, sennò non lo avrebbe mai fatto andare lì, lo ferma per un braccio.
«Io ti piaccio?» chiede, speranzosa, spera davvero che lui le dica di sì, che lui ricambi il suo sentimento, non può essersi sognata tutto.
«Che cosa? Certo che mi piaci, sennò non verrei a pranzo con te, no?»
«Sei proprio ottuso, Jess. Intendo se hai mai pensato a noi, insieme.» sbuffa perché lui non ha capito che cosa intendesse.
Jess in realtà ha capito benissimo a cosa lei alludesse, ma ha fatto di proposito finta di niente, sperando che lei cambiasse idea e decidesse di mettere da parte quel discorso, ma sa bene che Hope non è tipo. Lei sa sempre ciò che vuole e fa di tutto per ottenerlo. Come il suo cuore. Alla fine é riuscita a conquistarlo, inevitabilmente, senza che lui potesse fare nulla per impedire di battere per quella ragazzina impertinente, ma estremamente dolce, simpatica, solare, bella. Hope ha rivoluzionato completamente la sua vita e più cerca di tenerla lontano, più non ci riesce, ha bisogno di vederla.
«Hope...» 
«No, ho capito, lascia stare, fingi che io non ti abbia detto niente. Dimentica questa conversazione e andiamo a pranzo.» dice tutta in un fiato, ha capito dalla sua espressione del viso che stava per darle un due di picche e sinceramente non vuole riceverlo.
«Hope, ascolta. Tu mi piaci, mi piace da impazzire, sei bellissima, simpatica, dolce e amo la tua compagnia, mi fai divertire e con te, ho scoperto di provare ancora emozioni che credevo ormai assopite, ma... Non possiamo stare insieme, io non potrò mai offrirti quello che tu cerchi, lo capisci?» le dice fermandola per un braccio visto che già stava andando via.
«E tu che ne sai che cosa cerco eh?»
«Hope, lo so benissimo che cerchi una relazione seria, un ragazzo che ti metta al centro del mondo e io lo farei anche, ma non sono la persona giusta per farlo. Tu meriti qualcuno che ti ami profondamente e che ti dia tutto se stesso, io non posso offrirti ciò. Sono complicato, ho una vita complicata. Non ti voglio trascinare nel mio vortice. Ho una figlia, un ex fidanzata che mi fa la guerra per qualsiasi cosa, non ti chiederei mai di vivere tutto questo.» vuole essere sincero con lei, non è perché non vuole stare con lei, ma perché ha una vita troppo complicata per poterle dare ciò che merita. 
«Non me lo stai chiedendo, mi sto offrendo... Jess... Mi piaci troppo per rinunciare a te solo per questo motivo. Non puoi dirmi che provi qualcosa per me a tua volta e poi dirmi che sei complicato, chi è che non lo è? Lo siamo tutti. So benissimo che hai una figlia e che la tua ex ti fa la guerra, ma io non voglio rinunciare a te per questo motivo. Non mi importa, ti starò accanto, ma voglio stare con te.» ribatte decisa lei, non vuole rinunciare a lui, se lui prova il suo stesso sentimento, allora non vuole perderlo.
Jess sta per replicare, ma Hope lo zittisce con un bacio. Preme forte le sue labbra su quelle di Jess, sperando che lui si lascia andare a sua volta. Così è. Jess l’afferra per i fianchi e si lascia guidare da quel bacio, il quale diventa subito più intenso e passionale. 
Entrambi lo desideravano da molto tempo e finalmente sta diventando realtà. 
Appena si separano, sono ancora abbracciati.
«Hope... No, aspetta... Non doveva succedere, non ho cambiato idea. Forse è meglio che non ci vediamo per un po’.» le dice allontanandosi da lei, velocemente, se pur non vorrebbe.
«Jess...» urla per non farlo andare via, ma lui ha già preso la strada della porta.
E lei inevitabilmente scoppia a piangere, scaraventando a terra la prima cosa che trova sotto mano, è il portapenne delle sua scrivania, il quale finisce a terra, proprio nell’istante in cui entra Emma nell’ufficio.
Hope prontamente si asciuga le lacrime che le stanno rigando il viso quando la vede, ma ovviamente non è sfuggito a Emma il suo cattivo umore e tanto meno il portapenne scaraventato a terra, lo raccoglie lei per sua figlia e lo deposita di nuovo sulla scrivania avvicinandosi a lei per abbracciarla.
La ragazza si lascia abbracciare, ha proprio bisogno di lei in quel momento, ha sempre bisogno della sua mamma in momenti come questi ed é felice che lei sia lì. 
«Ne vuoi parlare?» le chiede Emma una volta che vede che si è calmata, non è difficile per lei intuire che cosa stia succedendo, immagina perfettamente anche che c’è stato qualcosa tra sua figlia e quel ragazzo e quindi vuole capirne di più.
«La verità è che sono una cretina. Jess mi piace molto e pensavo che potesse esserci qualcosa tra di noi, ma lui chiaramente mi ha detto che non vuole stare con me... Ha una figlia, una situazione complicata e non vuole rovinarmi la vita. Mi vanno sempre a infilare nelle situazioni più assurde, come mai me lo spieghi? Perché attiro solo guai?» si sfoga con sua mamma, nessuno meglio di lei può capirla infondo, è la regina nel cacciarsi nei guai.
«Per rispondere alla tua ultima domanda, sei mia figlia, ce l’hai nel dna attirare i guai» dice accennando un sorriso per cercare di farla ridere a sua volta, ma Hope più che un sorriso fa una smorfia. Non la consola la cosa.
«Sai, Hope, io credo che Jess sia stato molto corretto con te, ti ha detto la verità, ti ha voluto far capire che gli piaci a sua volta, ma che non può iniziare una storia con te e non ha tutti i torti, ha una figlia e un ex che vuoi o non vuoi farà sempre parte della sua vita, hanno una figlia insieme.» le cerca di spiegare Emma, per farla ragionare, immagina che non sia comunque semplice accettare un rifiuto, ma vuole almeno cercarle di far capire che Jess non ha colpe.
«Papà ha accettato che tu avessi un figlio da un altro uomo e zio Neal è presente nella vostra vita, è di famiglia ormai. Perché per me dovrebbe essere diverso? Anche nonna ha avuto te con nonno, ma sta con nonna Mary e poi c’è nonno Robin... Insomma noi siamo i primi che abbiamo situazioni simili in famiglia...» 
«Ma non tutti i casi sono uguali. Jess ti ha fatto capire che lui e la sua ex sono in guerra. Noi abbiamo una situazione diversa alle spalle. Poi Hope, sinceramente non vorrei che ti andassi a mettere con uno che ha una figlia, non ho niente contro Jess, sarà anche un bravissimo ragazzo, ma tu meriti qualcuno di diverso, qualcuno che voglia solo te, no qualcuno che ha già la sua famiglia.» cerca ancora di spiegarle Emma, non vuole imporle il suo punto di vista, ma spera che sua figlia capisca cosa le voglia dire e che smetta di vedersi con quel Jess, non vuole che si vada a infilare in una situazione difficile, tra faide famigliari, litigi di ogni tipo, non è questo che vuole per sua figlia, per il suo futuro e non è questo il compagno che si aspetta per lei. Vuole solo la sua felicità e pensa che accanto a Jess non possa esserlo.
«Quindi mi stai dicendo di lasciarlo perdere e guardare avanti?»
«No, non ti sto dicendo questo, sei libera di scegliere con la tua testa, come hai sempre fatto, te lo sto semplicemente consigliando. Ti sto facendo vedere ciò che ti spetta, sei disposta a stare con un uomo che metterà sempre sua figlia al primo posto? Che potrebbe all’ultimo rinunciare ad uscire con te perché deve occuparsi della figlia o rinunciare perché lo chiama la sua ex per qualche problema? È questo che ti aspetta, Hope.» le dice ancora.
«Non mi va più di parlare di questo... Ho fame, vado a prendermi qualcosa da Granny» dice a quel punto scappando dalla conversazione, sa benissimo che sua madre ha ragione, ma non è disposta a rinunciare a Jess, non vuole rinunciare a lui solo per questo, può benissimo gestire una relazione simile, non ha alcun problema, poi come ha detto sua mamma ce l’ha nel dna mettersi nei guai, quindi... Non le importa di dividerlo con sua figlia e la sua ex, se il prezzo è averlo nella sua vita, poi lei è una ragazza positiva e ottimista, pensa che può diventare anche amica dell’ex di Jess. Suo padre e Neal ci sono riusciti. Suo padre e suo fratello Henry si adorano, perché dovrebbe essere diverso per lei? Vuole Jess e lo avrà. 
Prima che sua madre possa replicare, si è già recata alla porta per andare a mangiare qualcosa, sfuggendo così alla conversazione, tanto ormai ha già deciso, non cambierà idea.
Emma la guarda uscire e spera solo che rifletta sulle sue parole, che capisca il suo punto di vista e lasci perdere quel Jess. Non stanno ancora insieme e già l’ha vista piangere, non vuole vederla più così. 

Hope nei giorni successivi al bacio non ha fatto altro che scrivere a Jess, ottenendo solo un visualizzato senza alcuna risposta, se non un freddo “Hope, abbiamo detto di smettere di vederci” dopo giorni di silenzi, ma non è si arresa, qualcosa gli dice che possono rincontrarsi, lui frequenta la sua città e può benissimo incontrarlo, frequenta Granny con sua figlia, sa molto su sul conto e non è difficile vedersi, anche per caso. 
Venerdì sera, come ormai di consueto Josh arriva in città per passare del tempo con la sua amica, hanno la festa di un loro amico più grande e hanno deciso di andarci insieme ad altri amici. Questo ragazzo ha una super villa con piscina e ha fatto una super mega festa, con musica, alcolici e tanto altro. Hope ha solo voglia di divertirsi. Entra in casa di questo ragazzo ridendo e scherzando con uno dei suoi amici, il quale ha da sempre una cotta per Hope, anche se lei non se lo è mai filato... Proprio in quel momento, mentre dice al suo amico che va a prendersi qualcosa da bere, vede lui. Jess. 
E la sta osservando a sua volta. 
«Che ci fai qui?» chiede Hope, non è il tipo da festa con musica a tutto volume e caos
«Il festeggiato è mio cugino, non potevo non venire. Tu invece?»
«Il festeggiato é un mio amico, ci siamo conosciuti in discoteca» 
«Chi è quello con chi stavi parlando? Non mi riferisco ovviamente al tuo migliore amico, l’altro... Quello che anche adesso ci sta guardando come se fossi di sua proprietà» le chiede Jess, vedendo che il ragazzetto con cui è entrata li sta osservando attentamente.
Hope non si volta per vedere di chi parla, ha capito perfettamente. 
«Mi viene dietro, gli piacciono da una vita... Forse potrei iniziare seriamente a prenderlo in considerazione... Sono single in fondo no?» Lo provoca, da perfetta stronza, sa farlo benissimo se vuole.
«Certo, sei liberissima di fare quello che vuoi!» le dice Jess irritato e serrando i pugni. È geloso, dannazione se lo è e non dovrebbe esserlo, lui l’ha rifiutata e la situazione non è cambiata, la pensa sempre allo stesso modo.
«Geloso forse?» lo provoca ancora lei
«No, figurati! Anzi vai, non farlo aspettare. Prima che si faccia strane idee sul nostro conto. Noi non stiamo insieme.» le dice prima di andarsene, ha bisogno d’aria. Ha bisogno di uscire da lì, già non sopporta le feste, poi vedere Hope è stato proprio il colpo di grazia. 
Esce per tornarsene a casa, si scuserà il giorno seguente con suo cugino, tanto non si accorgerà nemmeno della sua assenza visto la mole di persone che c’è, ma proprio in quel momento si sente afferrare per un braccio.
«Non puoi fare così. Non puoi scappare ogni volta che stiamo parlando» é Hope naturalmente
«La conversazione era finita e non c’è altro da dire mi sembra. Vai a divertiti con il tuo amico, lui può darti quello che cerchi, al contrario di me» le urla contro a sua volta. Stanno urlando, ma tanto nessuno può sentirli, perché le loro voci sono coperte dal rumore della musica.
«Ma ti è chiaro brutto deficiente che io voglio te? Non voglio lui, non me ne frega niente di lui, l’ho ignorato per una vita e non mi interesso di certo adesso. Io voglio te. Te. Sei tu che mi piaci, é con te che voglio stare.» urla più forte, come se urlare desse più significato alle sue parole e quando si calma, tornando a respirare regolarmente, si spinge verso di lui per baciarlo, ancora una volta. Jess ricambia il bacio con forza, come se non aspettasse altro che quel momento, come se non desiderasse altro che assaporare ancora le sue labbra. 
La prima a separarsi da quel bacio é Hope, lo guarda negli occhi e gli sorride, per poi separarsi da lui.
«Era un bacio d’addio. Ho capito che non vuoi stare con me... Mi faccio da parte» dice prima di allontanarsi da lui, prima di lasciarlo andare. Forse sarà difficile convincerlo, forse davvero si deve rassegnare per non soffrire e lo sta capendo solo adesso, adesso che lui ancora una volta la sta rifiutando, per le stesse ragioni.
Ma prima che possa allontanarsi per tornare alla festa, è Jess a fermarla per un braccio e attirarla di nuovo a sè, baciandola con più passione di poco prima.
Nel momento in cui lei se ne stava andando, ha capito di non volerla perdere. Non vuole trascinarla nella sua vita, non vuole che la sua ex la usi per aggredire lui, per avere ulteriori motivi di litigio e quindi tirarla in mezzo, ma ha capito che non puoi fare a meno di Hope. La vuole nella sua vita, forse ciò è chiaro dal primo istante in cui l’ha conosciuta, dalla prima sera in cui il destino ha deciso di farli incontrare. 
Hope stupita da ciò ricambia il bacio, andando a intrecciare le braccia dietro al suo collo e baciandolo con più foga, sorpresa che sia stato lui a prendere l’iniziativa ma anche felice che lui l’abbia fatto. Questo è un bacio, un bacio vero, intenso... Hope avverte che è diverso dagli altri che si sono scambiati, se pur non è il loro primo bacio, lo considera un po’ tale, perché è diverso, come se stesse iniziando ora la loro storia. 
«Vieni, andiamo via da qui» le dice Jess, tenendola ancora per mano e trascinandola verso la sua macchina, vuole rimanere solo con lei, parlare, confrontarsi. Hope non ribatte e lo segue in macchina, deve solo avvisare Josh che non è sparita, ma che sta andando via con il suo cavaliere. 
In realtà ciò che non sa è che Josh ha visto tutta la scena, vedendo uscire Hope dietro a Jess, ha voluto vedere cosa accadesse, intervenire se ce ne sarebbe stato bisogno o consolarla se lui l’avesse ancora rifiutata, quindi ha visto che i due si allontanano insieme e manda prontamente un messaggio alla sua amica “Vedo che sei in ottime mani, domani mi devi raccontare tutto, chiaro? Divertiti scema” Hope vedendo il messaggio ride di gusto, per poi mettere subito il cel nella borsa per dedicarsi a Jess. Non sa come finirà la serata, ma ha tutta l’intenzione di godersela.
Arrivano a casa di Jess abbastanza velocemente, non fanno nemmeno in tempo a chiudersi la porta alle spalle, che sono nuovamente labbra contro labbra, i loro corpi uniti in uno solo e le mani che vagano per tutto il corpo, alla ricerca di un piccolissimo lembo di pelle da accarezzare. Jess le toglie il suo giacchetto e Hope fa lo stesso con quello di Jess e lentamente lui la conduce verso la camera da letto, non le chiede nemmeno il consenso, ha capito benissimo che Hope ha lo stesso desiderio, il fatto che lo abbia attirato di più sè, quasi a implorarlo di non allontanarsi è la prova che lo vuole a sua volta. 
Raggiungono la camera spogliandosi nel tragitto e quando arrivano sul letto, sono già in biancheria intima tutti e due. Jess la spinge delicatamente su di esso e si posiziona nuovamente sopra di lei, le sorride dolce e Hope ricambia immediatamente quel sorriso, per poi baciarlo ancora e ancora. Non riesce a fare a meno delle sue labbra, dei suoi baci e ha spento completamente il cervello per lasciarsi guidare dal momento, dal suo istinto, dalla passione. Non è mai stata a letto con un uomo prima ancora che stessero insieme, é pur vero che non è mai stata con nessuno a parte con il suo ex, ma le sembra così naturale con Jess, come se fosse la cosa giusta da fare e non si pente. Jess nemmeno, la desidera, da sempre e vuole solo quel momento tra loro, regalarle una notte indimenticabile e molto altro, visto che poi non può tornare indietro, non può più farlo ormai. 
Ma non è il momento di pensarci ora, con decisione le toglie il resto degli indumenti e Hope fa lo stesso con lui, ritrovandosi finalmente pelle contro pelle, si muovono delicatamente, si cercano, si toccano per conoscersi, mentre le loro labbra sono ancora incollate tra loro. 
Passano delle ore interminabili ad amarsi, fino a che sfiniti, non restano abbracciati nel letto.
Hope non si aspettava di certo che la serata sarebbe finita così, ma è felice come non mai. Jess la tiene ancora stretta e le accarezza il braccio, mentre lei ha appoggiato la testa al suo petto e sente il suo cuore battere forte.
«Non cambierai di nuovo idea vero?» chiede a quel punto Hope, iniziando a pensare che non si sono promessi nulla, che forse per lui è semplicemente stata una notte di sesso. 
«Hope, non vorrei mai coinvolgerti nei drammi della mia vita... Ma allo stesso tempo non riesco a starti lontano, perché mi piace stare con te. Non lo avrei mai detto, ma mi diverto soprattutto a farti irritare, come tu ti diverti a irritare me.» Dice per cercare di sdrammatizzare la situazione, ma anche per farle capire che ci tiene seriamente a lei, non è stata solo una notte di passione. Non è il tipo.
«Jess, posso accettare i drammi della tua vita, sono disposta a farlo se è il prezzo da pagare per stare con te. È vero, non mi piace essere la seconda scelta, ma tengo a te e pur di starti accanto sono disposta a sopportare tutto e so benissimo che tua figlia sarà sempre al primo posto. Non ti chiederei mai nulla di diverso, non ti chiederei mai di mettere me al centro della tua vita e trascurare lei. Anzi voglio conoscerla e starle simpatica.» per una volta sorvola sulla battuta sul fatto che sia irritante, non ha voglia di scherzare, vuole affrontare quel discorso con lui seriamente. 
«Lo sai che non sarà facile vero?»
«Lo so, ma mettermi nelle situazioni complicate fa parte del mio dna, non sarei io. Allora siamo ufficialmente una coppia?» chiede a quel punto volendo la conferma definitiva da parte di lui, visto ciò che si sono detti.
«Cos’è hai due anni che vuoi sapere sei siamo una coppia ufficiale? Mi devo aspettare la letterina con scritto “vuoi stare con me?” Si o no, barra la risposta con una x?» ricordando i tempi a scuola in cui per chiedere a una ragazza o un ragazzo se voleva fidanzarsi si usava questo modo. 
«Sei un cretino, lo sai?»
«Un cretino che ti piace dal primo istante in cui ci siamo incontrati» ribatte lui per averla vinta
«Potrei dire la stessa cosa. Ti piaccio dal nostro primo incontro, solo che sei un musone orgoglioso e non mi avresti mai scritto se non l’avessi fatto io per prima» 
«Ah allora ammetti che sei stata tu a scrivermi e non il tuo amico?» la prende ancora in giro e Hope sta per replicare, ma lui la zittisce con un bacio.
«Non mi importa se mi ha scritto lui o tu, sono contento che hai sbloccato la situazione e di averti qui adesso. Si, siamo una coppia, quindi non sei più single, dillo a quello che ti viene dietro che sei la mia ragazza adesso.»
Stavolta é Hope a non replicare di sua iniziativa e si posiziona sopra di lui, per riprendere esattamente da dove si sono interrotti.
Andando avanti per tutta la notte a regalassi piacere e amore.
Solo nel primo luci dell’alba Hope si sveglia per andare via, deve andare in ufficio e vuole essere puntuale, i suoi sanno che è da Josh, ma non vuole rischiare di arrivare tardi e che lo chiamano o che lei si contradica al telefono se chiamano lei. Meglio evitare di dirglielo per il momento, visto anche la discussione che ha avuto con sua madre solo qualche giorno prima. Non ha per niente seguito il suo consiglio, ma non se ne pente nemmeno un po’.
Jess sentendo che lei si sta alzando per andare via, la blocca con il suo braccio per attirarla di nuovo vicino a sè.
«Che fai scappi senza nemmeno salutarmi? Sedotto e abbandonato?» scherza lui
«Devo andare in ufficio, ma ti avrei lasciato un biglietto»
«Ci sentiamo più tardi. Nel primo pomeriggio ci vediamo, però stasera Alice è da me.» hanno parlato che prima o poi Hope la conoscerà, ma di certo non è una cosa immediata e la ragazza lo sa bene e nemmeno vuole conoscerla così presto, non sa nemmeno se dureranno insieme, prima devono frequentarsi meglio loro.
«Perfetto, mandami un messaggio con l’orario appena ti svegli decentemente.» gli sorride e lo bacia ancora, prima di andare a vestirsi, vuole passare anche a prendere qualcosa da mangiare prima di andare in ufficio e magari porta i cornetti e la cioccolata anche ai suoi genitori.

Dopo il pomeriggio con Jess, un pomeriggio solo per loro, il primo come coppia, torna a casa per telefonare a Hailey e Josh, ha ignorato entrambi sulla chat di whatsapp per raccontare loro tutto a voce, ma immagina che siano in attesa che lei chiami. La mattina ha lavorato e non ha guardato il telefono, o meglio l’ha guardato solo per vedere se le scrivesse Jess per dirle l’ora e poi nel pomeriggio con Jess, si è dedicata solo a lui, dimenticandosi di tutto il resto. É felice e forse non lo è mai stata così.
Fa partire la videochiamata con i due e rispondono al primo squillo.
«Alla buon’ora» le dice Josh, non appena la connessione della videochiamata va a buon fine. 
«Ehi che volete, ero a lavoro e poi sono uscita con Jess, a voi stavo pensando... Voi seriamente stavate aspettando la mia chiamata, invece di divertirvi?» Chiede per punzecchiare entrambi, in particolare sua sorella che si imbarazza.
«Com’è andata ieri la serata?» chiede Josh, curioso, ma dalla sua espressione del viso capisce che la sua amica è felice. Ignorando volutamente la sua provocazione e anche Hailey.
«Oh be, non credo che vorrete sapere i dettagli della nostra notte, deduco. Vi dico solo che ora io e Jess stiamo insieme.» raccontando ai due cosa si sono detti e promessi.
«No fammi capire, ci sei stata a letto?» chiede sua sorella sorpresa dalla cosa, Josh le aveva detto che sicuramente avrebbero passato la notte insieme, ma lei ingenua non ci ha creduto.
«Hailey, seriamente pensavi che mi invitasse a casa sua per il thè?» 
«Io in realtà pensavo che magari foste andati a passeggiare da qualche parte e parlare di voi»
«Cinese, fattelo dire, vedi troppi film romantici.» le dice Hope di rimando, facendola imbarazzare ancora di più.
«Quindi lo sai che adesso lo devi dire a mamma e papà vero?» Hailey cambia discorso, mentre Josh continua a ridere e si becca una gomitata nello stomaco per prenderla a sua volta in giro, come sta facendo sua sorella.
«Lo so, ma non credo che lo farò subito.»
«Sarà divertente assistere alla faccia di papà. Ancora di più che quando saprà che io e Josh ci vogliamo sposare» dice Hailey spontaneamente 
«Aspetta... COSA? Cosa volete fare voi?» 
«Sposarci» ripeté Josh, ma ovviamente non dice subito alla sua amica che non sarebbe adesso, ma che nei loro programmi futuri, si sposeranno intono ai 25 anni Hailey e 28 lui, quando Hailey avrà fatto già l’esame di stato e lavorerà con i suoi nonni e lui sarà diventato un giocatore di basket famoso.
«Ma quando? Josh ti ricordo che mia sorella è ancora minorenne, ti ha dato di volta il cervello?» Ed ecco che esce il suo lato da sorella iperprotettiva.
Josh a quel punto scoppia a ridere anche Hailey, la quale ha capito lo scherzo che il suo ragazzo volesse fare ed é stata zitta, cercando di non ridere.
«Ma che hai capito, tra nove anni circa, quando io sarò famoso nel basket e tua sorella un avvocato di successo. Solo che ci siamo già immaginati il nostro futuro tutto qui.» dice a quel punto, vedendo che a Hope é preso seriamente un colpo.
«Idiota, potevi dirlo prima che sono solo sogni campati in aria»
«Non sono sogni campati in aria, noi siamo convinti di stare insieme per sempre» ribatte decisa Hailey.
«Ho avuto un’idea! Venite a casa a dire a papà dei vostri progetti da qui a nove anni, così sarà talmente sconvolto dalla vostra notizia che io ne approfitterò per dirgli di Jess e non si arrabbierà. Allora quando facciamo questa cena?» propone Hope a quel punto.
«Tipo... MAI.» risponde Hailey a sua volta.
«Sei una pessima sorella e tu sei un pessimo migliore amico. Siete cattivi che non volete aiutarmi, lo sapete vero?» finge di offendersi, ma vedendo che i due la ignorano completamente, lei torna a parlare di altro. Hailey le racconta dei suoi allenamenti di quella mattina e cosa faranno quella sera. Hope invece cosa farà lei. 

Inizialmente Hope non dice nulla ai suoi che si vede con Jess e quindi con uno con una figlia, non è sicura che la prenderebbero bene e quindi si tiene questo segreto per sè fingendo che sono semplicemente amici. Ma sa bene che prima o poi è costretta ad affrontare l’argomento, anche perché le cose iniziano a diventare sempre più serie. Jess le ha anche presentato sua figlia, lui un pomeriggio é dovuto scappare urgentemente a lavoro e Hope é rimasta da sola con Alice per la prima volta. Chiaramente la bambina non ha sopportato l’idea di rimanere con quella ragazza o meglio con la ragazza del suo papà e ha iniziato a urlare e fare i capricci, ma Hope l’ha prontamente rimessa in riga dicendole che non ha nessuna intenzione di prendere il posto di sua madre e che se non la vuole nella vita di suo padre, be deve accettarlo perché non può impedirgli di stare con lei. Alice a quel punto ha smesso di frignare e fare i capricci, accettando Hope. Da quel discorso duro, ha capito che tipo fosse Hope e che fosse una persona molto sincera, cosa che non sono i suoi, molto spesso infatti non le dicono le cose per paura di ferirla, ha otto anni, ma capisce benissimo le tensioni, i litigi, le parole non dette, le urla e le brutte parole e invece, ha trovato una persona che é stata chiara con lei e le piace. Da quel giorno è nato un bel rapporto tra lei due e Alice é ben felice di giocare e passare del tempo in sua compagnia.
Ora resta solo il problema di dirlo ai suoi genitori e non sa veramente come fare. 
Così decide di organizzare una cena, in cui ci sono anche Hailey e Josh per avere il loro supporto e comunicare la lieta notizia. Jess non c’è, Hope ha preferito dirglielo lei.
Per tutta la cena fanno finta che non deve comunicare nulla, ma sua mamma ha capito perfettamente cosa voglia dire e in realtà anche Killian, se pur stia facendo finta di nulla. O meglio, spera che si tratti di Hope, non vorrebbe che invece centrasse Hailey con Josh, visto che sono presenti anche loro, ma ha cercato di allontanare quel pensiero scomodo, ovvero che Hailey possa essere incinta.
«Hai intenzione di dirci il motivo per cui siamo tutti qui riuniti o continuiamo a lungo a fare finta di nulla?» chiede a Hope, perché in realtà è stata lei a organizzare la cena.
«Cosa ti fa credere che io debba dirvi qualcosa? Magari può essere Hailey che deve dirvela no?» Dice Hope cercando di rimandare la conversazione più a lungo possibile e infatti, sua sorella la fulmina con lo sguardo. Killian invece, si sente quasi male.
«Hailey? Cos’è questa storia?» chiede 
«Killian, tranquillo! É Hope che deve dirti una cosa. Non Hailey.» interviene Emma prima che a suo marito prenda un colpo in seduta stante. 
Hope a questo punto guarda sua mamma stupendosi che lei sappia, ma in realtà nemmeno così tanto sorpresa, sua mamma sa sempre tutto, anche quando non glielo si dice e le vuole bene soprattutto per questo.
«E va bene, é vero... Ecco, io volevo dirvi che... Mi sono fidanzata.»
«Con chi?» Chiede Killian a quel punto, già immagina che il nome del fortunato ragazzo non gli piacerà per niente. Anzi, in realtà teme di saperlo già chi possa essere.
«Con Jess» risponde Hope, ad averlo detto ora si sente più leggera.
«Hope ha una figlia. Dannazione! Di tutti gli uomini che ci sono al mondo proprio di lui ti dovevi innamorare? Tu lo sai che cosa vuol dire stare con una persona che ha un figlio?» le chiede contrariato.
«No, dimmelo tu! Tu ti sei fidanzato con la mamma nonostante sapessi che avesse Henry. Perché per me dovrebbe essere diverso, papà?» chiede non capendo, sapeva benissimo che avrebbe reagito male, ma non fino a questo punto.
«La nostra situazione é diversa. Il tuo fidanzato ha una situazione difficile e complicata alle spalle con la sua ex. Io e tua madre invece non abbiamo dovuto fare i conti con Neal, giusto qualche incomprensione quando è arrivato, ma nulla che non si potesse risolvere come abbiamo fatto. Invece lui non ha niente di risolto con la sua ex. Ha una figlia di otto anni problematica e tu ne usciresti distrutta se dovesse andare male. Non voglio che soffri, Hope.» le dice apertamente 
«Non soffrirò papà, ma comunque starò attenta te lo prometto.» le dice per rassicurarlo
«Non lo sono per niente sereno. Voglio solo la vostra felicità.» 
Hope a quel punto lo abbraccia per cercare di allentare la tensione, ma sa che non sarà facile e che probabilmente suo papà ora sarà sempre in pensiero, lo conosce molto bene.
«Piuttosto, lo sai che Hailey e Josh si vogliono sposare?» dice a quel punto Hope per spostare l’attenzione da se stessa.
«CHE VOLETE FARE VOI? Mi volete morto oggi? Sei minorenne, Hailey, dannazione.» risponde lui, togliendosi dall’abbraccio di sua figlia per guardare l’altra.
Hailey guarda ancora una volta male sua sorella.
«Papà, Hope scherza. Non vogliamo sposarci. Lo abbiamo detto così per scherzare l’altro giorno al telefono. Sta dicendo così solo per allontanare l’attenzione da sé. Anzi strano, perché di solito ama pavoneggiarsi e stare al centro del mondo.» la rimbecca la più piccola e Hope la guarda e ride.
«Joshua, guardami negli occhi e dimmi che non hai messo incinta mia figlia» chiede Killian rivolto a Josh stavolta.
«No signor Jones, può stare tranquillo. Non ho messo incinta Hailey. Come le ha spiegato lei, stavamo solo fantasticando sul futuro, vorremmo sposarci quando le nostre carriere saranno avviate. Io sarò entrato nel mondo del basket e Hailey sarà un avvocato di successo.» dice il ragazzo per tranquillizzarlo. E Killian tira un sospiro di sollievo. Non si abituerà mai al fatto che le sue figlie stanno crescendo e non sarà facile per lui accettare che presto lasceranno il nido per farsi la loro vita. Più che altro vorrebbe sempre proteggerle da ogni male, ma sa che a volte ciò, non è possibile. Lui però, nel suo piccolo, continuerà a proteggerle, sono la cosa più preziosa che ha al mondo, insieme al suo principino Liam e alla sua meravigliosa Emma.


Spazio autrice: ed eccomi qui con la seconda parte di questa one shot! Spero che vi piaccia... E secondo voi durerà tra Hope e Jess? Cosa ne pensate? Eheheh io non vi dico nulla naturalmente, lo scoprirete solo leggendo. La prossima one shot sarà dedicata a Hailey e Josh invece, mi impegnerò per mettere un capitolo a settimana, anche perché ho molte storie pronte di questa raccolta, quindi devo solo correggere e postare. Non credo che riuscirò a mettere il capitolo sabato, ma se non giunge sabato, arriverà di domenica. 
Detto ciò, vi saluto, attendo il vostro parere e ci aggiorniamo settimana prossima. 
   
 
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