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Autore: Kira Nikolaevic    07/12/2020    1 recensioni
Tutto ciò che Brylee Aelin Black vuole, è scoprire chi è e chi fossero i suoi genitori.
Sarà l'addozione da parte dei Malfoy ad aiutarla o l'arrivo della sua lettera per Hogwarts?
se vi va, scopritelo assieme a lei, rivivendo, per l'ennesima volta, o forse la prima, un'avventura di sette anni ad Hogwarts, vista dagli occhi di una Serpeverde.
Ebbene sì, gente! Purtroppo per voi, non sono ancora morta e sono tornata con un'altra nuova ff, su cui "lavoro" da anni. (Quindi, sì. Questa la finisco. Poco ma sicuro ;D)
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Più contesti
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Chapter Five
-
Sorting
 

Mentre si incamminavano tutti dietro la professoressa, Brylee raggiunse finalmente Draco e stette al suo fianco mentre percorrevano la Sala Grande tra due paia di lunghe tavolate, piene di studenti, una a Casa. Dietro di lei camminavano Kassandra e Hermione, e mentre lei fissava stupita il soffitto della stanza, sentì dire da Hermione di aver letto sul libro “Storie di Hogwarts”, che si trattava di un incantesimo a rendere il soffitto simile ad un cielo stellato, dove le candele volteggiavano al posto delle stelle. Questo la fece stupire ancora di più. Cosa sarebbe riuscita ad imparare in quegli anni? Si chiese, emozionata. Intanto arrivarono davanti ad un soppalco su cui si ergeva uno sgabello di legno su cui era posizionato un vecchio cappello rattoppato e più volte ricucito. Una volta che si furono radunati tutti lì davanti, il preside, Silente, fece prima il suo discorso di benvenuto, poi ringraziò la professoressa McGranitt per aver accompagnato i ragazzini ai quali ricordò che era severamente proibito andare nella Foresta Proibita, e che, quell’anno l’ala ovest del terzo piano era una zona taboo per tutti gli studenti.
Più si avvicinava il momento dello Smistamento, più Brylee si sentiva agitata, emozionata, ma anche impaurita. La professoressa aveva detto che la loro Casa sarebbe stata come una famiglia per loro, ma se invece lei si fosse trovata in una Casa in cui non l’avrebbero mai accettata? Draco, accanto a lei, si era reso conto dell’agitazione della cugina e le prese la mano per lasciarle una stretta di conforto. Senza però farsi vedere dai suoi amici accanto a lui. Brylee fece per dire qualcosa a Draco riguardo la sua agitazione, ma appena aprì bocca, si sentì come uno strappo ed una voce roca e dal tono saggio, iniziò a parlare, tra lo stupore di molti del primo anno, tra cui anche Brylee.
 
“Penserete che non sia bello,
mi presento, sono il Cappello.
Non giudicate ciò che vedete,
mi scappello se di meglio troverete.
Per voi tenete pure bombette,
cilindri e cappelli alteri,
poiché qui son loro zeri
sono io che al posto vostro vi mette.
I vostri pensieri a nascondermi non provate,
indossatemi e attenzione prestate:
sarà forse Grifondoro la vostra via,
di quelli di audacia, fegato e cavalleria
culla dei coraggiosi di cuore
fan di questa Casa uno splendore;
o forse Tassorosso, è la vostra,
dove qui pazienza e giustizia
ognuno mostra.
Oppure Corvonero,
se siete attenti e svegli di mente
ragione e sapienza si confanno
a simil gente;
o forse in Serpeverde,
cari miei, dove chi è
ambizioso, un po’ sfrontato,
per chi la grandezza è
l’obiettivo, in questa Casa
è conservato il desiderio d’esser primo.
Con ciò detto, non temete,
indossatemi e vedrete:
mettetemi all’istante
perché io sono il Cappello Parlante!*
 
Come il Cappello ebbe finito la sua canzone, subito si levò uno scroscio di applausi da parte di tutti, che andò scemando quando la professoressa McGranitt si sistemò accanto allo sgabello con un rotolo di pergamena tra le mani.
“Ora vi chiamerò uno alla volta. Quando sentirete il vostro nome, salirete su questo sgabello, io vi posizionerò il Cappello sulla testa e verrete smistati nelle vostre Case.” Istruì la donna mentre afferrava il cappello dalla punta con una mano e con l’altra srotolava la pergamena che aveva in mano.
“Abbott Hannah”.
Una ragazzina con due trecce bionde ai lati del viso avanzò fino allo sgabello, poco dopo il Cappello Parlante annunciò la sua scelta. “TASSOROSSO”.
Ecco, partivano in ordine alfabetico, Brylee si sentì invadere dall’ansia, sarebbe toccato a lei subito dopo. Iniziò a torturarsi le mani mentre si mordeva incessantemente il labbro inferiore. Draco se ne accorse e sapendo bene, cosa succedeva quando la cugina si stressava troppo, le posò una mano sulle sue. Questo aiutò Brylee a calmarsi un poco, fino a quando per secondo non venne chiamato un certo “Finch Justin”, anche lui mandato a Tassorosso. Mentre veniva chiamato “Goldstein Anthony” subito dopo “Fortescue Kurt”, Brylee iniziò a pensare che magari l’avrebbero chiamata col secondo cognome, Malfoy, quindi.
Mentre Anthony si dirigeva al tavolo di Corvonero, come il ragazzino prima di lui, venne chiamato uno degli amici di Draco, “Goyle Gregory”, subito mandato in Serpeverde. Proprio mentre saliva sul soppalco “Greengrass Daphne”, sentì dire da un ragazzino tutto lentiggini e capelli rossi che tutti i maghi e le streghe oscure erano Serpeverde. A quella frase si girò verso il ragazzino per obiettare. Insomma, da quello che sapeva sua zia, Narcissa era una Serpeverde ma non le era per niente sembrata una strega oscura, né tantomeno -di questo era sicura- il suo avo lo era stato. Ma proprio in quel momento venne chiamata una delle sue nuove amiche, “Granger Hermione”, quindi si voltò per osservare bene cosa sarebbe successo alla sua amica, dopo quasi quattro minuti di silenzio, il Cappello annunciò a gran voce “GRIFONDORO”. Subito dopo di lei venne chiamata Kassandra. Mentre l’amica saliva sullo sgabello, si scambiarono uno sguardo di speranza e incoraggiamento da lontano. Brylee attese con ansia il responso del Cappello, fino a quando non sentì “TASSOROSSO”. Ci rimase un po’ male, sperava sarebbe finita nella stessa casa di almeno una delle due amiche. In quel momento venne chiamata proprio lei.
“Malfoy-Black Brylee Aelin” chiamò la McGranitt. Mentre percorreva quei pochi metri che la separavano dallo sgabello, sentì l’ansia tramutarsi in paura, in quel momento però Draco non poteva tranquillizzarla, la sua mano quindi andò automaticamente alla tasca dove conservava la figurina del suo avo. Mentre si sedeva, incrociò lo sguardo col cugino, quasi a chiedergli aiuto, poi il Cappello Parlante calato sulla testa le ruppe la visuale. Iniziò a sentire la stessa voce roca e saggia di prima sussurrarle nella testa, cosa che dapprima la spaventò, ma poi capì che il Cappello per smistare i ragazzi leggeva nelle loro menti o comunque parlava con loro da lì, come se fossero in un confessionale, per rendere i dialoghi tra lui e lo smistando privati.
“Oh, una Black... ma in te vedo anche tante altre qualità. Sei buona, saggia, coraggiosa e anche furba. Saresti un ottimo acquisto per ognuna delle Case... dimmi, cosa vuoi, cara?” scoprire la verità. Più di ogni altra cosa... e diventare una delle più grandi streghe della storia. Ma non voglio che gli altri pensino sia una cattiva persona pensò, sicura del fatto che il Cappello Parlante l’avrebbe sentita “Capisco, sete di conoscenza e grandezza, ma anche voglia di riscattarsi. Proprio come Merlino, il tuo avo... -a quelle parole Brylee ebbe un sussulto-  ebbene sì, cara. Non mi scordo di nessuno smistato da quando sono stato creato dai quattro fondatori” continuò la voce nella sua testa “vediamo... dove ti colloco? Sei la seconda quasi testurbante che mi capita questa sera, sai? Temo che quest’anno mi darete del filo da torcere voi primini... Ma vedo che la tua sete di conoscenza e grandezza sono dettati da un buona causa e quale Casa migliore se non...” dopo quella che parve un’eternità, sentì il Cappello Parlante annunciare a gran voce “SERPEVERDE!”. Brylee non sapeva se esserne felice o meno, il Cappello Parlante non l’aveva rassicurata sul fatto che in Serpeverde non ci fossero cattive persone, aveva solo parlato di grandezza. A questo pensava mentre si avvicinava a passo svelto al tavolo della sua Casa. Si sedette accanto a Daphne, giusto in tempo per sentire Draco essere mandato in Serpeverde. Lui la raggiunse e le si sedette accanto con un sorriso sghembo dipinto in volto.
Dopo un certo “Paciock Neville”, anche lui durato al Cappello circa quattro minuti, venne chiamato un ragazzino che attirò su di sé anche l’attenzione del Preside.
“Potter Harry” un brusio di mormorii si alzò da tutti i tavoli, a quel nome. Tutti attenti alla Casa a cui sarebbe appartenuto il bambino che è sopravvissuto.
“GRIFONDORO” e lì la tavolata dei Grifondoro scoppiò in urla e applausi di gioia. A quel punto Brylee, sentì Draco imitare una pentola di fagioli da quanto stesse brontolando.
“Hey Malfoy. Qualcosa non va?”gli chiese lei sottovoce soffocando una risatina, beccandosi un’occhiataccia da parte del biondo.
“Ho provato a fare amicizia con Potter sul treno...”iniziò sempre più irritato, “e lui l’ha respinta. Ha respinto la mia amicizia in cambio di quella di Weasley, quella carotina lentigginosa” Brylee al sentire il cugino lamentarsi così, sorrise leggermente. Sapeva com’era fatto Draco, anche se lo conosceva da solo un mese o poco più, aveva imparato a carpire anche le più minime informazioni da quello che le diceva lui, che è sempre stato vago.
“Sai, Dra. Dovresti imparare a relazionarti meglio con gli altri...” disse lei, alludendo ad una conversazione che i due avevano avuto pochi giorni prima al maniero.
“Sta’ zitta, Black...” rispose lui tutto imbronciato incrociando le braccia sul tavolo e poggiandoci il mento. In quel momento Tiger, l’altro ragazzino robusto amico di Draco, si sedette davanti a lei. Nonostante ciò si ritrovò ad imitare la posizione del cugino mentre borbottava fra sé e sé, ricordandosi che le sue uniche amiche fossero state mandate in altre Case.
“Quella non ci voleva... uffa...” Draco la sentì e colse la palla al balzo per vendicarsi di poco prima.
“Hey Black. Qualcosa non va?” chiese con un sorrisetto da mascalzone, per poi beccarsi una pestata di piede subito dopo. La rossa voleva veramente bene al biondo accanto a lei, ma quando faceva il bullettino con lei, le veniva voglia di schiantarlo seduta stante. Nel frattempo tutti i ragazzini del primo anno erano stati smistati, così il preside prese parola.
“Che il banchetto abbia inizio” e dopo le sue parole apparvero dal nulla su tutt’e cinque i tavoli, vassoi ricolmi di ogni leccornia. Tutti -chi più chi meno- iniziarono a riempirsi i piatti e a mangiare. Fino a che non vennero raggiunti nella Sala Grande dai fantasmi del castello, pronti a dare il benvenuto a tutti i nuovi arrivati; tra questi erano presenti anche i quattro fantasmi delle Case, Brylee poteva riconoscerli grazie ai libri su Hogwarts che aveva letto durante quel mese, e subito riconobbe il Barone Sanguinario, coi suoi begli abiti medievali ricoperti di un liquido argentato.
Visto che le sue due amiche erano state smistate in case diverse, pensò di provare a fare amicizia con una della sua casa. Si girò verso la ragazzina bionda che aveva di fianco, non fosse stato per i capelli lisci, l’avrebbe potuta scambiare per Lizzy, la ragazzina dell’orfanotrofio. Arricciò il naso in segno di fastidio, e si sforzò di sorridere mentre richiamava la sua attenzione.
“Daphne, giusto?” chiese, pentendosi quasi subito della sua azione, non appena quella le lanciò uno sguardo che se solo avesse potuto, l’avrebbe fulminata all’istante.
“Che vuoi?” chiese monotona la bionda. Oh, fantastico. Un’altra Lizzy... si ritrovò a pensare. Si costrinse a comportarsi come voleva che facesse Lucius.
“Volevo solo presentarmi. Sono Brylee. Brylee Aelin Malfoy-Black.” Come pronunciò il suo secondo cognome, vide una strana luce farsi strada negli occhi chiari della ragazzina accanto a lei.
“Malfoy hai detto?” si intromise un’altra ragazzina dalla pelle olivastra -Pansy Parkinson se non ricordava male- seduta accanto a Blaise Zabini, l’altro amico di Draco di cui Brylee non si ricordava.
“S-sì... perché?” chiese con una punta di insicurezza la rossa.
“Non assomigli per niente a Draco. Come puoi chiamarti Malfoy?” chiese di rimando Daphne.
“I-in realtà, sono una Black, ma-“
“Cosa vuoi ricavarne da quel cognome? Sei un’imbrogliona?” Brylee stava iniziando ad allarmarsi, non era così che doveva andare. Le due ragazzine stavano iniziando ad accusarla e coprirla di insulti, senza che Draco se ne accorgesse, impegnato a parlottare con Blaise e Theodore Nott.
Brylee stava per scoppiare com’era successo esattamente cinque anni prima, quando una voce profonda richiamò la sua attenzione.
“Milady?” a parlare era stato il fantasma del Barone Sanguinario.
“S-sì, Barone?”
“Oh, niente. Volevo solo accertarmi di una cosa. Vi dispiace se siedo accanto a voi?” chiese attraversando Pansy e il tavolo, non curante del fatto di star spaventando a morte le due ragazzine –o forse sì?- per poi andare ad occupare lo spazio che una terrorizzata Daphne Greengrass aveva lasciato.
“Affatto, Barone. Prego” rispose la ragazzina sorridendo contenta. In quel momento Brylee capì: lì i suoi amici non sarebbero stati i serpenti, bensì i fantasmi. Solo allora si accorse di avere puntati addosso gli occhi di tutta la tavolata dei Serpeverde. Compresi i prefetti Gemma Farley e Felix Turner, seduti pressoché vicini a lei. Anche Draco, accortosi in quel momento dello strano silenzio proveniente dalla sua destra, si girò verso Brylee per poi lasciarsi cadere dalla mano la forchetta con cui stava mangiando del roast-beef.
Pian piano anche tutte le altre Case si fermarono e iniziarono a fissarla.
“C-che ho fatto?” chiese rivolgendosi per lo più ai prefetti. A quella domanda, la ragazza, Gemma, le sorrise rassicurante.
“Oh, nulla. È solo strano…” disse lei, continuando a spostare lo sguardo da lei al Barone.
“Strano cosa?” chiese Brylee sempre più confusa.
“Il Barone Sanguinario.” Disse il ragazzo, Felix. “È molto raro che approcci qualcuno di sua iniziativa, soprattutto, qualcuno del primo anno o che vada in suo aiuto” continuò sbalordito.
 
 
 
*Per quanto riguarda la canzone del Cappello, non volendo copiare parola per parola quella presente sui libri, ho fatto un po’ un mix, tra l’originale, quella fatta dal Trono del Muori nel primo riassunto accuratissimo di “Erripotte e il sasso deisoldiveri”, e qualcosinina di mio.
 
 
~Angolo della miseria~
Ed eccoci al quinto capitolo! Scusate, scusate e scusate di nuovo! È da tantissimo che non aggiorno, ma con l’Università e tutto il resto è stato abbastanza complicato stare dietro anche alle varie storie e ff.
MA! Sono tornata! (ammettetelo, vi sono mancata!) Chiedo venia per lo schifo di filastrocca
che ho fatto dire al Cappello Parlante
(ok, potevo fare meglio, ma un po’ di impegno ce l’ho messo...)
Come, già annunciato, Brylee è stata smistata in Serpeverde, mentre Kassandra ed Hermione no.
Cosa ne pensate del fatto che il Barone abbia approcciato così Brylee? E che, anzi, sia andato in suo soccorso? Fatemi sapere cosa frulla nei vostri cervelli a riguardo - (plz)
Bene. Passo e chiudo.
Un bacione, Kira!
Alla prossima! ^-^/ Stay healthy & wear the mask!!! luv ya <3
  
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