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Autore: Vanclau    08/12/2020    0 recensioni
[Genshin Impact]
Mart è un avventuriero della Gilda di Mondstadt volenteroso di potersi dimostrare all'altezza di tanti altri avventurieri più esperti; Chisato è una ragazza di Inazuma cui viene rubato un oggetto per lei molto importante. Il loro incontro darà il via alla prima delle numerose avventure che li attendono nel mondo di Teyvat.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I Domini Abissali erano luoghi molto particolari, capaci di riservare grandi sorprese e altrettanti pericoli ogni volta che uno vi si addentrava. Ce ne erano innumerevoli sparsi per l’intera superfice di Teyvat, impossibile stabilire quanti esattamente non essendo sicuri di averli localizzati tutti quanti. Non si sapeva quale fosse il loro scopo originale o chi li avesse realizzati, ma per gli avventurieri rappresentavano una sfida costante affrontata per testare le proprie capacità e continuare a migliorarsi con prove sempre maggiori.
Fino a quel giorno, Mart era entrato solo un paio di volte nel Cecilia Garden, limitandosi alla sala principale dove era posizionato il particolare meccanismo che attivava la sfida di quel luogo; proseguendo più avanti c’era un grande albero avvizzito che, completata la sfida, avrebbe dovuto donare la ricompensa del Dominio.
«Immagino fosse troppo sperare di trovare i ladri subito» commentò Mart guardandosi intorno. Per raggiungere la stanza, dall’ingresso si percorreva un piccolo tratto di strada sospeso sopra un dirupo, fino alla piattaforma circolare con al centro il meccanismo del Dominio. Tutto sembrava fatto di pietra e la parte centrale del Dominio non aveva altre strade se non quella che conduceva all’albero. Intorno al loro regnava il silenzio più assoluto e pareva proprio fossero i soli presenti lì dentro.
«Sicura si trovino qua dentro?» chiese a un tratto Mart, voltandosi verso Chisato.
La ragazza annuì ma anche lei sembrava perplessa dalla completa assenza di hilichurls.
Quando aprì la bocca per parlare, Mart le fece un cenno con la mano sinistra zittendola, mentre la destra veniva portata lentamente all’elsa della spada. Senza esitazione, estrasse l’arma fendendo l’aria dietro di sé dopo l’attivazione del potere della sua Visione, ma dove si aspettava di incontrare la resistenza di un corpo colpito percepì l’impatto con qualcosa di estremamente morbido e in qualche modo liquido, scoprendo di essere andato a impattare contro un vero e proprio scudo d’acqua dell’essere che aveva appena fatto la propria comparsa alle sue spalle.
Mart indietreggiò con un salto, mettendosi in guardia tra il mago e Chisato e maledicendo la sua sfortuna.
«Cosa ci fa qui l’Ordine Abyss?» chiese digrignando i denti. Se si fosse tratto di un mago Cryo non avrebbe avuto troppe difficoltà, ma contro un mago con il potere Hydro la situazione poteva diventare piuttosto pericolosa. «Non erano hilichurl quelli che stavamo inseguendo?» chiese rivolto alla ragazza.
«Non c’erano maghi dell’Abyss» provò a giustificarsi lei.
Affrontare un simile nemico con solo la sua Visione Pyro era fuori discussione, avrebbe impiegato troppo tempo a distruggere il suo scudo, quindi l’unica soluzione era trovare l’oggetto rubato e fuggire più velocemente possibile da quel luogo. Mart odiava scappare di fronte al pericolo, il coraggio non gli era mai mancato e affrontare le avversità a testa alta era il modo migliore per lui di dimostrarsi un vero avventuriero della Gilda ma in quelle circostanze anche lui poteva capire che non aveva molte speranze di batterle il mago.
La spada ancora stretta nella mano si illuminò di nuovo all’attivazione di Burning Blade, mentre la Visione posta sul suo fianco iniziava a risplendere in risposta all’utilizzo del suo potere elementale. Dopo un lungo respiro, cercando di calmare l’agitazione che in un primo momento aveva provato nello scoprire il suo avversario, scattò in avanti provando nuovamente a fendere lo scudo Hydro che non sembrava risentire troppo di quei colpi.
La sfera blu che circondava il piccolo essere fluttuante, infatti, riacquistava ogni volta la sua forma originaria dopo aver incontrato la lama incandescente di Mart nonostante il vapore acque che stava iniziando a sollevarsi laddove parte dello scudo evaporava; a tutti gli effetti era come complire l’acqua di un lago.
Il mago rise con voce roca e che di umano sembrava aver ben poco, sollevando il bastone che stava impugnando e dirigendolo verso Mart, il quale dovette scattare lateralmente per evitare un getto d’acqua partito dall’arma.
Provò nuovamente a contrattaccare, cercando di scorgere se il mago avesse qualcosa di simile a un ciondolo addosso, ma per quanto si sforzasse non stava notando niente.
Provò l’ennesimo fendente, ma questa volta la spada non incontrò la consistenza liquida dello scudo. Il mago si era teletrasportato alle sue spalle, cogliendolo di sorpresa e colpendolo alla schiena con un getto d’acqua che lo fece cadere a terra.
Mart strinse i denti per il dolore, pronto a rialzarsi ma quando si voltò il mago generò diverse bolle d’acqua intorno a lui; una di queste lo colpì, finendo con l’intrappolandolo al suo interno.
Subito andò in carenza d’ossigeno, mentre osservava con apprensione l’arrivo di diversi hilichurl dall’ingresso del Dominio. Ormai in trappola, si rese conto che i ladri effettivi del ciondolo dovevano essere nascosti fuori dal Cecilia Garden e, presumibilmente, erano al servizio dell’Ordine Abyss. Difficile comprendere per quale motivo una tribù di hilichurl seguisse l’Abyss, ma il solo essersi nascosti per convincerli si trovassero dentro il Cecilia Garden rappresentava una prova concreta di un’intelligenza non comune per quegli esseri.
Lentamente, la sua coscienza cominciò a scivolare via mentre stava perdendo i sensi per la mancanza di aria respirabile.
 
Chisato osservava impotente l’avventuriero venire sopraffatto dal mago, maledicendosi per aver chiesto aiuto alla Gilda. Quanto accaduto era solo colpa sua, se almeno avesse dato maggiori informazioni a Mart…
L’arrivo degli hilichurl la fece voltare spaventata, mentre i mostri cominciavano a circondarli e Mart, intrappolato nella bolla, chiedeva gli occhi, forse svenuto. Cosa poteva fare?
Strinse ancora più a sé il libro che, dal momento della partenza, non aveva mai abbandonato. In cuor suo, la ragazza sapeva cosa avrebbe dovuto e potuto fare, ma in quelle condizioni era stata soltanto un peso per Mart.
Osservò gli hilichurl parlare nella propria lingua gutturale, non capendo cosa stessero dicendo ma intuendo non fosse nulla di positivo per lei o per il ragazzo che l’aveva accompagnata. Chisato, però, sapeva anche di non potersi lasciare sopraffarsi dalla disperazione. C’era ancora una soluzione, sebbene fosse rischiosa.
L’unico samachurl presente lo portava al collo. Vederlo non fu difficile, rifletteva tenuamente la luce del Dominio sulla pietra incastonata al suo interno. Il ciondolo rubato.
Raccogliendo a sé tutto il coraggio di cui disponeva, si lanciò in avanti verso la creatura, mentre alcuni hilichurl caricavano le balestre pronti a colpirla. Chisato non se ne curò, doveva aiutare Mart e riappropriarsi del ciondolo era la loro sola speranza.
Un dardo le sfiorò la spalla, facendola sanguinare e gemere dal dolore, mentre un secondo le si conficcò nel polpaccio proprio mentre si avventava sullo sciamano della tribù, strappandogli dal collo l’oggetto rubato ed esultando dentro di sé nonostante il dolore per le ferite.
Altri dardi le piombarono addosso in quel momento, molto più precisi dei primi trovandosi immobile sopra il samachurl, ricoprendola interamente… ma nessuno andò a segno.
Prima che uno solo di quei dardi potesse raggiungere la sua carne, infatti, il ciondolo che ancora stringeva in mano si illuminò e un vero e proprio specchio di ghiaccio si frappose tra lei e i quadrelli. Ora che aveva di nuovo la sua Visione, poteva davvero aiutare Mart.
I dardi congelati caddero a terra, mentre il libro iniziò a levitare davanti a Chisato e le ferite iniziarono a guarire sotto l’influenza della skill; la ragazza cominciò quindi ad attaccare con la sua magia la tribù di hilichurl, prima di infrangere la bolla d’acqua che ancora intrappolava Mart, ancora privo di sensi.
Contando anche il mago dell’Abyss, c’erano un totale di sette nemici. Chisato non era mai stata una vera combattente e non ne aveva mai affrontati così tanti, ma non poteva permettersi il lusso di spaventarsi.
Scartò di lato, evitando per un pelo l’attacco del mago e lanciandogli una sfera carica del potere Cryo che lo congelò sul posto, aiutata dallo scudo Hrydro che ancora lo circondava.
Raggiunto il fianco di Mart, mentre continuava a bersagliare i nemici con le sue sfere ghiacciate, utilizzò nuovamente la sua skill evocando lo specchio che si posizionò sopra il giovane, iniziando a guarirlo con quella che era la sua funzione primaria.
   
 
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