Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: fabi300108    09/12/2020    2 recensioni
Due personaggi "miei" che amo profondamente, visti in una chiave diversa. Draco adulto, maturo, ben lontano dal ragazzino dei libri della saga, Asteria è una pagina bianca, tutta da creare. Una storia che si evolve capitolo per capitolo in un cammino di consapevolezza e redenzione e la nascita di un amore...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti, scusate per il ritardo! Spero vi piaccia e datemi un feedback vi prego! Grazie
 A presto 
Fabiana


“Edimburgo?”

“ Nay...Per i veri scozzesi Edimburgo è troppo a sud, noi andiamo nel cuore delle Highlands, in un piccolo alberghetto nel centro di Inverness…

Si materializzano nei piccoli vialetti acciottolati del centro storico magico di Inverness. Da tutte le vetrine il sorriso sdentato delle zucche fa capolino. Candeline ondeggianti fluttuano nell’aria, dando dei caldi riflessi al numero notevole di fantasmi che girano per le vie. Sono fantasmi di tutte le epoche. Lo spirito inquieto di un Highlander morto nella vicina Culloden, litiga ancora nel suo rauco gaelico con un giovane caporale inglese morto nella medesima battaglia, una nobile dama dell’ottocento guarda interessata la vetrina di una cioccolateria, un pirata con un enorme gorgiera e una gamba di legno, cammina ondeggiante come se fosse ancora sulla tolda della sua nave. L’odore di cibo è inebriante. Zucca, castagne, stufato... Lo stomaco di Asteria gorgoglia, dopotutto è quasi l’ora di cena. Girano una piccola curva a gomito, è così stretta che nel passare entrambi affiancati, sfiorano il muro con il gomito. Una piccola piazzetta, al centro del quale c’è un gazebo in pietra. Una giovane coppia si guarda negli occhi avvolgendo intorno alle loro mani stretti dei fili colorati.

“Cosa stanno facendo?”

“Si stanno sposando bella signora!”

Un uomo dalla folta criniera rossa, il viso spruzzato di lentiggini e un sorriso bonario e gioviale, si rivolge ad Asteria mentre con movimento della bacchetta abbassa la saracinesca della sua erboristeria. La sua voce ha un forte accento scozzese, perfetta per narrare.

“Si chiama Handfasting, deriva dai riti celtici pre-cristiani ma non è andato perso nel corso dei secoli e qualcuno lo utilizza fino ad ora… I due sposi legano con quei fili le loro mani e le loro vite, per un anno, per la vita o per l’eternità… Un po’ più viscerale e intenso del rito canonico. Questa è una notte speciale signora…”

“Halloween”

“Samhain… La fine dell’estate, il tempo del raccolto, la fine e l’inizio. Questo è il giorno perfetto per consacrare un cambiamento, per fare un po’ di introspezione. Molte coppie stasera legheranno le loro mani nella piazza principale. Siamo maghi dopotutto, e questa è la notte delle streghe… Una notte perfetta...!”

Infreddoliti si infilano nel pub al pian terreno del loro albergo. Draco si propone di portare sopra le valigie mentre fa sedere lei nell’unico piccolo tavolino di legno disponibile. Le pareti del pub sono coi mattoni a vista, i tavolini piccoli e tondi tentano di muoversi e sono bloccati sono dai gomiti degli avventori, delle candele ondeggiano sopra le teste e un enorme camino scoppiettante occupa un terzo di una parete. Sopra ogni tavolo ci sono delle tovaglie di tartan, delle piccole piantine di edera e delle piantine di erica bianca come centrotavola. Un po’ trasalita dalla parlantina della vivace cameriera, Asteria ordina una quantità necessaria di piatti anche un po’ dubbi onestamente. Draco ritorna proprio nel momento in cui gli poggiano davanti un piatto fumante di Haggings e del Black Pudding. Draco la guardò dubbioso, nel vedere che il piatto di Asteria contiene del salmone scozzese e un assaggio di formaggi tipici.

“A me dai la carne mista cotta dentro le budella di pecora e tu ti prendi un salmone magro?”

Asteria lo guarda ridendo, portandosi alla bocca la punta della forchetta con un filetto di salmone.

“Voglio assaggiare anche il tuo… Poi tranquillo, non è stata cotta nelle budella, ma nello stomaco… Quella simpatica cameriera mi ha esplicitato tutta la procedura nel dettaglio, a suo parere è una delizia”

Tutto si rivela all’altezza dell'entusiasmo della cameriera e si lasciano trasportare anche per assaggiare un filetto di Aberdeen Angus, una fetta di carne spessa e succosa, con morbide patate al forno come contorno. Draco ordina per terminare un whisky Talisker, servito con un bicchiere d’acqua e del cioccolato. Ride di gusto quando Asteria assaggiando dal suo bicchiere,  strizza gli occhi e quasi si soffoca per il bruciore della bevanda. Il cioccolato invece è un magnifico fondente, corposo, che si scioglie piacevolmente in bocca e sembra scendere quasi al cuore. Asteria sta mandando giù l’ultimo boccone di pudding dolce con crema inglese quando la cameriera si avvicina con un foglietto per lei. Draco pochi minuti prima si era defilato per andare in bagno. Asteria legge le pochissime parole vergate dalla calligrafia elegante e tesa del marito.

Sali in camera

Asteria sorride, può solo immaginare quello che il marito ha in mente per lei. Apre la porta di un bel legno di noce scuro della camera. Un bel camino scoppiettante illumina la stanza. Draco non c’è da nessuna parte. Asteria nota un vestito sul letto, un altro bigliettino sopra.

“Mettilo”

Asteria sembra Alice caduta nello specchio, indossa il completo che Draco ha preparato per lei. Si tratta di un abito tipico scozzese color verde bosco e con elementi marroni che si sposano perfettamente al color del grano dei capelli di Asteria. La donna si infila le calze pesanti e le scarpette con la fibbia e il mezzo tacco, con la bacchetta stringe il corpetto, fermato e chiuso in alto da una pettorina e aggancia il bel mantello verde bosco sotto il mento. Solo quando è completamente vestita, la bella spilla d’argento a forma di libellula con una goccia d’ambra incastonata, comincia a brillare. Asteria la sfiora, una passaporta. Si ritrova solo qualche metro più avanti, nella stradina che avevano attraversato un paio d’ore prima. Gira l’angolo a gomito. In lontananza, sotto un arco a sesto acuto, c’è Draco. La bocca di Asteria inaridisce al solo vederlo, è bellissimo. I capelli scendono spettinati e un po’ arruffati, togliendoli quell’aura di immacolata e fredda perfezione che sempre lo contraddistingue. I suoi occhi, si illuminano al pari di quelli di un gatto, la luce di un grande falò nella piazza principale illuminano il suo viso e forniscono i suoi occhi di riflessi dorati. Indossa un paio di stivali neri alti e dei pantaloni marroni, sopra un cappotto con una fantasia scozzese e il collo protetto da un fazzoletto bianco. Sta cominciando a nevicare, grossi fiocchi di neve sembrano quasi piume mentre scendono. Asteria raggiunge Draco, le sue mani sono protette da mezzi guanti, ma le punte delle sue dita sono gelide, Draco stringe le mani di leti tra le sue, vi poggia un bacio sopra, soffiandole sulle punte un po’ di fiato caldo, la guarda negli occhi.

“Tutto ciò che ci è capitato è fuori da ogni regola, fuori da ogni schema. Non pensavo potessi ritrovarmi in una tale situazione… Ma non conta più niente ora, almeno per me. Io ti amo Asteria. Amo la tua caparbietà, amo la tua fragilità che mi farebbe venire voglia di stringerti a me e non lasciarti più andare, amo quando mi vedi tornare a casa con l’umore pessimo e capisci già che qualche paziente mi preoccupa o non c’è l’ha fatta e nel bacio silenzioso e nella carezza che mi dai c’è tutta la tua comprensione. Amo che quando cucini assaggi ogni cosa perché non sei certa del tuo lavoro, amo che quando leggi sei così assorta che non ti rendi conto che ti osservo per ore… Asteria sarò pazzo, ma io ti voglio sposare, perché sono libero di farlo. Voglio legare le mie mani alle tue, ma non per un anno e un giorno, ma per l’eternità, per ogni vita che esista… Sei la metà che mi completa…”

Gli occhi di Asteria sono lucenti, brillano nella notte come delle stelle. Stringe forte tra le sue le mani di Draco, accarezza la fede di lui con un dito. Le parole della bocca le escono stentate per l’emozione, si perde negli occhi di lui.

“Io a te devo tutto… La vita intera, tutto quello che ho… Anche io ti amo Draco… Credo di amarti dalla nostro prima nozze, da quando non hai fatto l’amore con me e mi hai dato tempo, ma forse ti amavo già prima, quando hai deciso di sposarmi, ma adesso ti amo perché mi hai salvata, perché mi hai fatto decidere su me stessa, ti amo perché ti vedo ogni tanto con la bacchetta controllare che io non sia anemica e mettermi di nascosto pozioni ricostituenti nei cibi...”

Con la mano sfiora la guancia del marito e si stringe a lui, mentre il cuore dell’uomo diventa di panna e i suoi battiti accelerano. Draco la prende per mano, portandola accanto al falò della piazza principale, molte coppie sono nella loro stessa posizione, si guardano negli occhi e tenendosi per mano, con l’altra mano incrociano lacci sopra le loro mani tese. Draco estrae dalla tasca due nastri , sono formati a loro volta da altri nastri intrecciati tra di loro:

“Spero che non ti dispiaccia, mi dispiace di coglierti impreparata, e aver fatto tutto da solo, ma volevo farti una sorpresa e nonostante tutto, ti dirò, lo ammetto, che il tuo sì, mi fa sentire felicissimo e non lo davo assolutamente per scontato…”

Draco le porge uno dei due, tenendo l’altro per sé.

“Quello che hai tra le mani è il mio laccio. Lo compongono un lembo della mia divisa di Hogwarts, il segnalibro della mia tesi di laurea, parte del tessuto della cravatta che avevo il giorno che ti ho portata a casa dall’ospedale, un rametto di lavanda del nostro viaggio, un pezzo di tessuto della camicia da notte che avevi la prima volta che abbiamo fatto l’amore, un lembo del vestito che indossi oggi… Per fare il tuo ho usato il nastro con cui era fermata la pergamena di ammissione al corso di specializzazione, una striscia della camicia del giorno dell’esame e una del giorno del nostro matrimonio, anche della tua divisa di Hogwarts, la lavanda anche per te e un pezzo della camicia che indosso oggi… Se vuoi aggiungere qualcosa…”

Gli occhi di Draco sono così colmi di dubbio, di paura di fallire, di paura di essere stato invadente, arrogante, che lui non può fare a meno di accarezzarlo.

“Draco mi dispiace soltanto che non ho fatto nulla, che non posso ricambiare…! "

“Dicendo di sì, stai facendo tutto…”

L’uomo materializza una coroncina e la pone sulla testa della moglie. Si tratta di un oggettino grazioso, una coroncina composta da edera, con piccoli fiori di Elleboro, lavanda e bacche di agrifoglio. Draco le prende la mano e comincia a intrecciare sulle loro mani tese il suo laccio, Asteria fa altrettanto col suo.

“Gli antichi credevano che nel giorno di Samhain la dea piangesse per la morte del dio... Anche io oggi voglio morire, per rinascere uomo, con tutte le mie fragilità, con tutte le mie paure, con tutte le consapevolezze che ho e con tutto quello che non sò… Da questo momento, in piena consapevolezza voglio che diventiamo un'unica cosa. Tu sei sangue del mio sangue, ossa delle mie ossa. Col mio corpo ti onoro, ti dono il mio spirito, fino alla fine della nostra vita e per ogni altra vita e mondo che ci potranno essere."

Asteria lo guarda negli occhi, sa cosa fare, sa cosa dire…

"Samhain è un giorno di rinnovo. Un giorno per guardarsi dentro e se io mi guardo dentro, vedo che tu ci sei sempre stato… Anche quando non ti conoscevo, anche quando non era nella mia vita, anche senza avere un nome… Era scritto nelle stelle, nel destino. Il tuo sangue è il mio, le tue ossa sono le mie… Adesso e per sempre…"

Asteria e Draco sollevano le bacchette, stringendo con la magia i lacci intorno alle loro mani. Quando i nodi si sono stretti, una serie di scintille scaturisce dal nulla intorno al loro, i nastri sciolti cadono a terra e con loro estremo stupore, Draco e Asteria notano il disegno di un tatuaggio, che riprende i decori dei nastri, decorare le loro mani, si completa sono quando uniscono le loro mani, intrecciando le dita… Stupiti osservano le loro mani… Un uomo si avvicina a loro, è l’anziano officiante che stava celebrando il rito per una coppia poco lontana da loro:

“Marchium aeternum… Un incanto prezioso e raro… Avviene tra pochissime coppie, è una magia antica, avviene solo quando vi è la più totale consapevolezza tra la coppia e gli amori più solidi e eterni… Mi era capitato di vederlo una volta sola nella mia vita…”

Solleva la manica mostrando la sua pelle incisa da un simile disegno.

“Grazie per avermi ridato questa emozione…”

Il camino della loro camera è quasi ardente, la coperta morbida e accogliente, il materasso si china sotto il loro peso accogliendoli. Si amano con una passione fuori dal tempo e dallo spazio, in una bramosia di pelle ardente, di abbracci avvolgenti, di baci dati e desiderati. Si rende carne, pelle e sangue quella promessa: essere una sola cosa.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: fabi300108