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Autore: ONLYKORINE    09/12/2020    1 recensioni
A Maple Town, dopo tanti anni ricompare la targa che premiava il paese come migliore produttore di sciroppo d'acero e che era scomparsa anni prima. Gli abitanti della cittadina pensavano che l'avessero rubata 130 anni prima i loro vicini, quelli di SapVille, e invece...
E ora? Ora si vedrà. Intanto si potrebbe fare una gara di cucina...
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 8 - Candice e Tom Smith

 Capitolo scritto da Viviarmy89 

Un altro giorno era iniziato e i primi raggi di sole illuminavano le vie di Maple Town.

Tom Smith, un omone di un metro e novanta dai folti capelli biondi e occhi azzurri, si era svegliato presto, come ogni mattina e dopo essersi lavato accuratamente il viso e averlo asciugato, scese le scale e si diresse in cucina per preparare il caffè al ginseng per la sua dolce metà.

Per Tom era ormai un'abitudine a cui non poteva rinunciare.

Adorava prendersi cura di Candice, coccolarla e viziarla, soprattutto dopo aver rischiato di perderla per sempre.

Si erano conosciuti quando erano solo dei bambini ma tra loro era scattata subito la simpatia reciproca che con il tempo divenne feeling, che sbocciò in quello che si definirebbe "il vero amore".

Si reincontrarono  all'università di Yale, dove studiavano rispettivamente legge e arte, decisero di finire gli studi per poi tornare a Maple Town e realizzare il sogno che entrambi portavano nel cuore fin da ragazzini: aprire una caffetteria.

Un mese dopo il loro matrimonio, Candice gli aveva annunciato l'arrivo di un piccolo fagottello di gioia che avrebbe riempito le loro vite di felicità, ma esattamente due settimane dopo, a causa di un incidente, Candice perse il bambino e restò per mesi in coma.

Da quel momento per Tom esistette solo la sua bellissima moglie e la sua felicità.

Non che lui non fosse felice, ma essere quasi rimasto senza l'amore della sua vita ed aver perso suo figlio gli fece capire che non c'era nulla di più importante di Candice e che avrebbe messo la sua vita e la sua felicità prima di chiunque altro, anche di se stesso.

Dopo aver fatto il caffè, preparò il vassoio con la tazza, le brioche al cioccolato fondente, un bicchiere di spremuta d'arancia e un rametto di alloro di montagna, i cui delicati fiori bianchi e rosa mettevano sempre di buon umore sua moglie.

Salì le scale e, dopo aver spinto lentamente la porta lasciata socchiusa in precedenza, poggiò il vassoio sul letto e sedendosi spostò con delicatezza una ciocca di capelli rossi di Candice che copriva il suo dolce viso rotondo.

«Dormigliona... sveglia!» Un mugolio incomprensibile fece sorridere Tom che le baciò teneramente una gota paffuta.

«Amore sveglia! Sono le già le sei! Candice aprì gli occhi, che teneramente stropicciò, e

mettendosi seduta, sorrise incrociando lo sguardo color cielo del suo Tom.

«Buongiorno amore!  Il marito le posizionò sulle gambe il vassoio giallo ocra e lei si leccò i baffi vedendo le sue brioche preferite.

«Mi stai viziando lo sai? Di questo passo diventerò una balenottera dai capelli rossi!»

Risero entrambi di gusto, poi Tom si avvicinò a lei e, alzandole il mento, si perse in quegli occhi di ghiaccio.

«Saresti comunque la mia bellissima balenottera dai capelli rossi!!  La baciò dolcemente e, con le gote arrossate, Candice consumò la sua colazione.

Esattamente un'ora dopo, erano già alla caffetteria e, dopo aver sistemato le sedie e i tavoli, Tom voltò il grazioso e colorato cartello con scritto "Open".

La giornata cominciava sempre allo stesso modo: i primi clienti entravano, accomodandosi ai soliti tavoli e ordinando le stesse cose, ma l'arrivo di Rupert e sua nipote Nora lì sorprese, non essendo l'antiquario un uomo propenso al contatto con gli altri esseri umani.

«Buongiorno Tom! Candice!» esclamò con voce atona Rupert; i coniugi si guardarono sbattendo più volte le palpebre, per poi fissare di nuovo lo sguardo sull'uomo e la giovane seduta davanti a lui.

«Bu-buongiorno Rupert!»  li salutò Candice con un sorriso.

«Salve Rupert! Qual buon vento ti porta qui?» chiese Tom servendo un altro cliente.

«Beh mi sembra ovvio! È ormai ora di pranzo, devo pur mangiare! E poi... a Nora non piace molto la mia cucina» disse storcendo la bocca.

«Ammettilo zio... sei una vera schiappa ai fornelli! Mi sorprende ancora come tu abbia fatto a sopravvivere con quella poltiglia che cucini e ti ostini a chiamare cibo!» ribatté ridendo la ragazza.

Candice si avvicinò ai due con una caraffa di caffè bollente e, versandone un po' all'uomo,rivolse un dolce sorriso a Nora.

«È un piacere conoscerti Nora! Spero che ti possa trovare bene qui a Maple Town! Per qualsiasi cosa non esitare a chiedere! Sarò felice di aiutarti!»

«Grazie mille, Signora Smith!»

«Oh su andiamo... mi fai sentire vecchia se mi chiami "Signora"! Chiamami Candice..ok?» La rossa allungò una mano verso la giovane accompagnato da un sorriso amorevole che Nora ricambiò subito, per poi porgerle la sua.

«Va bene... Candice!»

L'ora di pranzo per i coniugi Smith, voleva dire solo una cosa: clienti a raffica.

Il locale si riempiva fino all'ultimo posto e le ordinazioni aumentavano a ogni minuto.

Dopo aver servito anche l'ultimo cliente affamato, Candice asciugò una goccia di sudore dalla sua fronte per poi raggiungere il marito dietro il bancone e sistemare il tutto.

«Hey Mike! Tua moglie cosa ha deciso di cucinare per la gara?» chiese Pit.

«Ah... ti prego non mi parlare di quella gara! Per Margaret sta diventando un ossessione! Non fa altro che spulciare le vecchie ricette di famiglia per scegliere quella che "farà rimanere tutti a bocca aperta.» rispose l'anziano imitando la moglie, scatenando l'ilarità di tutti.

«Come ti capisco amico mio! Anche Mary si comporta così! Ormai la cucina di casa mia è diventata un laboratorio per esperimenti!» ribatté Joe ridendo.

«Nonno, vuoi per caso che vada a raccontare alla nonna cosa dici di lei?» esclamò Tom con il sorriso sulle labbra.

L'anziano dei capelli brizzolati si voltò e guardandolo disse: «Ragazzino! Come osi andare a fare la spia contro di me? E poi devo ricordarti con chi stai

parlando?» Tom scosse la testa e, assumendo la postura da soldato, si mise sull'attenti ed esclamò: «Le chiedo scusa Tenente-Colonnello Smith! Non capiterà più Signore!»

L'uomo era soddisfatto.

«Bravo il mio ragazzo!» Tom sorrise beffardo.

«Ma questa... Nonno, lo dirò alla nonna!» Una risata generale riempì il locale, mentre l'anziano inveiva contro il nipote che ridendo si nascondeva dietro il bancone.

«Hey Candice! E tu cosa preparerai per la gara?» chiese Genevieve, la sarta più brava di MapleTown.

«Non lo so ancora! In realtà, non so nemmeno se parteciperò!» disse sorridendo.

«Ma come? Sei bravissima ai fornelli! Sia con i piatti salati che con i dolci. Non puoi non

partecipare!» ribatté la donna.

«Infatti lei parteciperà!» Una voce decisa e molto somigliante a quella di Candice si fece spazio nel brusio del locale, che si zittì subito.

«Mamma! Che ci fai qui? Non eri in Irlanda dai nonni?»

«E credi che mi sarei persa la gara annuale? Ah! Neanche per sogno!»

«Salve Shannon! Com'era l'Irlanda?» La donna sorrise e baciò Tom sulla guancia.

«Ciao tesoro! Bella umida come la ricordavo!» Il suo tono era allegro.

«Mamma se parteciperai tu... perché dovrei farlo anch'io?»

«Stai scherzando? Beth, la tua nonna paterna, che Dio l'abbia in gloria, era una campionessa!Ha vinto otto volte tra gli anni '40 e '50! E tu hai il suo stesso talento in cucina! Quindi, tu parteciperai!» disse con orgoglio; tirò fuori una scatola dalla propria borsa e la mise sul bancone.

«Qui ci sono tutte le sue ricette... so che sceglierai con il cuore! Io vado, devo ancora disfare le valigie e papà mi aspetta per andare a cena da amici. A presto!» Baciò la figlia e il genero e andò via, ma proprio in quel momento il suono acuto di un'ambulanza rimbombò nelle vie tranquille della cittadina e tutti si affrettarono per andare a dare un'occhiata.

I coniugi seguirono la folla di curiosi che accerchiò l'ambulanza e scorsero il giovane forestiero che avevano visto passare con Aaron proprio quella mattina.

«Oddio! Che gli sarà successo?» chiese Candice sconvolta.

«Non lo so amore, ma mi preoccupa! Da quando è riapparsa quella targa stanno succedendo cose davvero molto strane» rispose il marito con espressione seria; la moglie annuì poi disse: «Aaron deve essere informato! Infondo è un suo amico!»

«Vai tu! Io chiedo a White cos'è successo.» La donna si apprestò a raggiungere il locale, quando intravide un'ombra nera nascondersi in un vicolo buio.

«Chi c'è lì? Chi sei?» La sagoma sembrò guardarla e poi sparì.

«Candice, che c'è? Con chi parlavi?» chiese Tom preoccupato; la moglie lo guardò accigliata e disse: «C'era qualcuno lì in quel vicolo e credo sia la stessa persona che ha aggredito quel ragazzo!»


 

   
 
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