2° La Chiamata
Un ragazzo dai folti capelli ricci di un verde prato, come i suoi occhi, stava passeggiando per il parco della sua nuova città in cui si era trasferito da poco; il suo nome era Izuku Midoriya, era un veterinari fresco di studi in cerca di lavoro ed era in quella città, da meno di due giorni dopo aver ricevuto una telefonata d’aiuto, da parte di un suo ex compagno di corso, Koji Koda. Quest’ultimo aveva aperto da quasi un anno un suo ambulatorio e durante quella passeggiata, ripensò di fatti alla chiamata ricevuta alcune settimane prima; Koda era sempre stato molto timido a scuola da quel che ricordava, ma anche con gran cuore ed il verdino durante la loro conversazione aveva percepito anche la sua ansia, come se avesse paura di un rifiuto.
Flashback
-Pronto?- Senza guardare chi era
*Midoriya?* Titubate
-Koda kun?- Stupito, -Che piacevole sorpresa, come stai?- Cordiale
*Sto bene grazie Midoriya e tu?* Sembrava più tranquillo
-Non c’è male dai; sto cercando ancora un lavoro e tu?- Sospirò
*Sono... riuscito ad aprire un mio centro*
-Ma è magnifico!- Felice per l’amico; -Ma sento che sei teso, è successo qualcosa? Problemi sul lavoro?-
*Non di quelli che pensi, il lavoro va alla grande, ma... ho bisogno d’aiuto, da solo non riesco a gestire tutto e rischio d’impazzire*
-Vuoi il mio aiuto?- Arrivando a quella conclusione
*Sì se...*
-Dammi l’indirizzo e vengo! Non ti lascio solo nel momento del bisogno!- Entusiasta
*Verrai qui? Grazie amico! Ti mando l’indirizzo, fra quanto potresti arrivare qui?*
-Cercherò di venire il prima possibile-
*Sei un amico ciao!* Chiudendo poi la chiamata.
Fine Flashback
Dopo quella chiamata, fece le dovute ricerche per trovare sia il posto sia una nuova casa ed infine preparò armi e bagagli per la sua nuova destinazione; raggiunto la meta, trovò un edificio di medie dimensioni e molto modesto, però lo trovò accogliente. Al suo interno non trovò solo Koda, ma un altro loro vecchio amico in comune, Mezo Shoji, che scoprì in seguito che si occupava del lavoro da segretario. Di fatti nel momento in cui si accorsero di lui, entrambi si misero a piangere dalla felicità e dal sollievo, oltre al fatto che erano veramente anni che non si vedevano.
Izuku, prontamente, si fece spiegare a grandi linee in cosa poteva aiutare, Koda gli spiegò che avendo troppi appuntamenti per le viste e le toilettature degli animali, aveva bisogno di dimezzare un po’ la lista, solo che i clienti erano fin troppo affezionati a lui che ha pensato di assumere un collega medico, visto che purtroppo Shoji poteva semplicemente a lavare gli animali, ma niente di più. A quella notizia e non volendo tenere i suoi amici ancor più nei guai, accettò l’offerta di fare da “socio” con loro e dopo aver discusso un po’ andò a cercare un appartamento dove abitare.
Era così immerso nei suoi ricordi e pensieri che non si accorse subito di un abbaiare di un cane in avvicinamento; tornò alla realtà tramite un dolore allo stomaco ed a seguire quello al sedere per essere caduto, causato da una specie di capocciata. Nel momento in cui riaprì gli occhi, si ritrovò due occhietti rossi/castano di un cane, che identificò come della razza Pomerania e lo scrutò per benino finché non vide il collare con la targhetta con il nome, King Explosion Murder, cosa che lo sorprese, ma non resistette e si complimentò per la bellezza del nome. Per tutta risposta il cane iniziò a fargli solletico leccandogli il viso, quindi facendolo ridere a crepapelle finché dei passi non interruppero il cane; Izuku si azzardò a coccolare il cane con delle carezze che parvero apprezzare, finché non incrociò uno sguardo rosso come il sangue ed apparentemente sorpreso per qualcosa.
-Ehi tu!- Lo richiamò il biondo con fare finto scocciato
-Oh... è il tuo cane?- Indicando il cane ora sembrava puntare contro il padrone
-Sì e... scusa per lui- cercò di afferrarlo, ma il cane cercò di azzannarlo, -Ma che?!- Spiazzato
-Tieni, non voglio avere problemi- a disagio il verdino grattando l’orecchio del cane per calmarlo
-Interessante- guardando il gesto, -Sai come trattare i cani- prendendolo
-Beh... è il mio lavoro prendermi cura di loro- ridacchiò a disagio, -Ora scusami, ma devo proprio andare a presto- corse via.
Angolo Autrice:
Che dite? Cosa accadrà adesso? Si rivedranno o la Pomerania dovrà metterci di nuovo lo zampino?
Un ragazzo dai folti capelli ricci di un verde prato, come i suoi occhi, stava passeggiando per il parco della sua nuova città in cui si era trasferito da poco; il suo nome era Izuku Midoriya, era un veterinari fresco di studi in cerca di lavoro ed era in quella città, da meno di due giorni dopo aver ricevuto una telefonata d’aiuto, da parte di un suo ex compagno di corso, Koji Koda. Quest’ultimo aveva aperto da quasi un anno un suo ambulatorio e durante quella passeggiata, ripensò di fatti alla chiamata ricevuta alcune settimane prima; Koda era sempre stato molto timido a scuola da quel che ricordava, ma anche con gran cuore ed il verdino durante la loro conversazione aveva percepito anche la sua ansia, come se avesse paura di un rifiuto.
Flashback
-Pronto?- Senza guardare chi era
*Midoriya?* Titubate
-Koda kun?- Stupito, -Che piacevole sorpresa, come stai?- Cordiale
*Sto bene grazie Midoriya e tu?* Sembrava più tranquillo
-Non c’è male dai; sto cercando ancora un lavoro e tu?- Sospirò
*Sono... riuscito ad aprire un mio centro*
-Ma è magnifico!- Felice per l’amico; -Ma sento che sei teso, è successo qualcosa? Problemi sul lavoro?-
*Non di quelli che pensi, il lavoro va alla grande, ma... ho bisogno d’aiuto, da solo non riesco a gestire tutto e rischio d’impazzire*
-Vuoi il mio aiuto?- Arrivando a quella conclusione
*Sì se...*
-Dammi l’indirizzo e vengo! Non ti lascio solo nel momento del bisogno!- Entusiasta
*Verrai qui? Grazie amico! Ti mando l’indirizzo, fra quanto potresti arrivare qui?*
-Cercherò di venire il prima possibile-
*Sei un amico ciao!* Chiudendo poi la chiamata.
Fine Flashback
Dopo quella chiamata, fece le dovute ricerche per trovare sia il posto sia una nuova casa ed infine preparò armi e bagagli per la sua nuova destinazione; raggiunto la meta, trovò un edificio di medie dimensioni e molto modesto, però lo trovò accogliente. Al suo interno non trovò solo Koda, ma un altro loro vecchio amico in comune, Mezo Shoji, che scoprì in seguito che si occupava del lavoro da segretario. Di fatti nel momento in cui si accorsero di lui, entrambi si misero a piangere dalla felicità e dal sollievo, oltre al fatto che erano veramente anni che non si vedevano.
Izuku, prontamente, si fece spiegare a grandi linee in cosa poteva aiutare, Koda gli spiegò che avendo troppi appuntamenti per le viste e le toilettature degli animali, aveva bisogno di dimezzare un po’ la lista, solo che i clienti erano fin troppo affezionati a lui che ha pensato di assumere un collega medico, visto che purtroppo Shoji poteva semplicemente a lavare gli animali, ma niente di più. A quella notizia e non volendo tenere i suoi amici ancor più nei guai, accettò l’offerta di fare da “socio” con loro e dopo aver discusso un po’ andò a cercare un appartamento dove abitare.
Era così immerso nei suoi ricordi e pensieri che non si accorse subito di un abbaiare di un cane in avvicinamento; tornò alla realtà tramite un dolore allo stomaco ed a seguire quello al sedere per essere caduto, causato da una specie di capocciata. Nel momento in cui riaprì gli occhi, si ritrovò due occhietti rossi/castano di un cane, che identificò come della razza Pomerania e lo scrutò per benino finché non vide il collare con la targhetta con il nome, King Explosion Murder, cosa che lo sorprese, ma non resistette e si complimentò per la bellezza del nome. Per tutta risposta il cane iniziò a fargli solletico leccandogli il viso, quindi facendolo ridere a crepapelle finché dei passi non interruppero il cane; Izuku si azzardò a coccolare il cane con delle carezze che parvero apprezzare, finché non incrociò uno sguardo rosso come il sangue ed apparentemente sorpreso per qualcosa.
-Ehi tu!- Lo richiamò il biondo con fare finto scocciato
-Oh... è il tuo cane?- Indicando il cane ora sembrava puntare contro il padrone
-Sì e... scusa per lui- cercò di afferrarlo, ma il cane cercò di azzannarlo, -Ma che?!- Spiazzato
-Tieni, non voglio avere problemi- a disagio il verdino grattando l’orecchio del cane per calmarlo
-Interessante- guardando il gesto, -Sai come trattare i cani- prendendolo
-Beh... è il mio lavoro prendermi cura di loro- ridacchiò a disagio, -Ora scusami, ma devo proprio andare a presto- corse via.
Angolo Autrice:
Che dite? Cosa accadrà adesso? Si rivedranno o la Pomerania dovrà metterci di nuovo lo zampino?