Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kira Nikolaevic    15/12/2020    1 recensioni
Tutto ciò che Brylee Aelin Black vuole, è scoprire chi è e chi fossero i suoi genitori.
Sarà l'addozione da parte dei Malfoy ad aiutarla o l'arrivo della sua lettera per Hogwarts?
se vi va, scopritelo assieme a lei, rivivendo, per l'ennesima volta, o forse la prima, un'avventura di sette anni ad Hogwarts, vista dagli occhi di una Serpeverde.
Ebbene sì, gente! Purtroppo per voi, non sono ancora morta e sono tornata con un'altra nuova ff, su cui "lavoro" da anni. (Quindi, sì. Questa la finisco. Poco ma sicuro ;D)
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
6.Chapter six
-
Letter from Slytherin prefects
 
 
Finito il banchetto di benvenuto, i prefetti di ogni casa si occuparono di mostrare ai propri nuovi arrivati le proprie sale Comuni e dormitori. Quella di Serpeverde si trovava nei sotterranei, nei pressi del Lago Nero, l’entrata era proprio accanto all’aula di pozioni. Per entrare Brylee e i suoi nuovi compagni scoprirono che ci voleva una parola d’ordine che solo loro Serpeverde potevano conoscere, nessun altro. I due prefetti annunciarono che veniva cambiata ogni due settimane -avrebbero trovato la nuova ogni volta nella bacheca presente nella sala comune- e dopo di ché in coro pronunciarono la parola d’ordine, Astuzia. Quindi la parete di pietra scivolò dentro il muro per fare spazio ad un tavolo con scacchiera e tazze da tè sopra, presente nell’atrio della scalinata all’entrata,  la sala comune subito dietro questa. Brylee, Draco e i loro compagni del primo anno seguirono diligentemente i due prefetti fino alla Sala comune, la quale si ergeva su due livelli, con scaffali pieni di libri che seguivano il profilo del balcone che fungeva da secondo piano. Un grande ritratto di Salazar Serpeverde troneggiava tra le scalinate per arrivare al livello superiore. Le pareti erano cosparse di lunghe e strette vetrate da cui si potevano vedere passare le creature che abitavano le acque del Lago. L’interno era arredato con divani di pelle nera, con diversi camini in pietra attorno a tutta la sala ed ognuno con ritratti o dipinti sopra. Un lungo tavolo dove poter studiare completava il mobilio della sala Comune. La luce della sala era di una tonalità verdastra per via del riflesso delle acque del lago, come spiegarono i due prefetti.
Quindi Felix e Gemma li fecero dividere per portarli nei dormitori, davanti ad una scala a chiocciola in mogano e intarsi raffiguranti serpenti in quercia. Poco prima di seguire Gemma, Brylee incrociò uno sguardo d’intesa con Draco, dandosi appuntamento qualche tempo dopo nella Sala comune.
“Ragazze, ci siamo tutte?” chiese la ragazza prefetto “Bene. Mi presento, sono Gemma Farley, sono al quinto anno e sono il vostro prefetto, assieme a Felix. Per qualsiasi dubbio, curiosità e domande, sono sempre disponibile, così come Felix.” Disse. “Allora, il dormitorio delle ragazze è a destra dopo questa scala, sarete divise in camerate da quattro o cinque... dovrei avere una lista in una delle tasche della divisa” continuò mentre si frugava alla ricerca della suddetta lista “Trovata!” disse trionfante tirandola fuori da una tasca interna “prima di iniziare, però, i bagni delle ragazze si trovano in fondo al corridoio. Okay, è già abbastanza tardi, quindi direi di iniziare a dividervi...” mano a mano che i gruppi di ragazze venivano chiamati, queste salivano sulla scala a chiocciola alla ricerca della loro camera, intanto, Brylee continuava a guardare nella direzione di Draco, fino a quando non salì anche lui con Blaise, Tiger e Goyle.
“E per ultime, Greengrass Daphne, Khan Akilah, Malfoy-Black Brylee Aelin e Parkinson Pansy. Camerata 17” Le quattro ragazzine si affrettarono a raggiungere la loro camera, la quale oltre ai quattro letti con rispettivi bauli ai piedi, aveva altri quattro armadi. I letti, a baldacchino, avevano le tende di stoffa pregiata verde e argento, così come verdi erano i tappeti che ricoprivano il pavimento in pietra. Infine, una finestra sulla parete che dava sul lago e che seguiva la forma naturale della roccia. Inoltre, le finestre erano incantate in maniera tale da mantenere una temperatura costante all’interno di ogni stanza.
Ognuna scelse il proprio letto e a Brylee toccò quello accanto ad Akilah, ma non ci dette troppo peso, così come non dette peso alle occhiatacce da parte di Daphne, ancora stizzita per ciò che era accaduto durante il Banchetto di inizio anno.
“Non pensare di poter andare d’accordo con me, carina. Non dopo quello che è successo, sono stata chiara?” le disse Daphne.
“Non ti preoccupare Daphne, sei stata... come dire... illuminante, come Lumos” le rispose la rossa, agitando la bacchetta e facendone accendere la punta in un fluido movimento, scaturendo una risatina da parte di Akilah e Pansy, la quale si stava ricredendo su quello che aveva pensato dell’altra.
Una volta finito di sistemare la sua roba ed essersi messa la camicia da notte in seta verde con gli orli arricciati bianchi, afferrò la sua vestaglia con le maniche a campana in lana grigio chiaro e si diresse nella Sala Comune. Non prima di aver preso la lettera che aveva trovato sul suo comodino, si era ripromessa di leggerla dopo aver parlato con Draco. Quando arrivò ai piedi della scala a chiocciola, trovò Draco con il suo pigiama a due pezzi in raso verde a striscioline bianche, con la vestaglia in lana nera che l’aspettava guardando fuori da una delle finestre, accanto ad uno dei camini.
“Scusa il ritardo, Dra. Ci hanno chiamate per ultime” esordì la rossa.
“Mi spieghi cos’è successo?” chiese laconico il biondo.
“Cos-Quando? A cosa ti riferisci, Dra?” rispose confusa l’altra.
“A partire da quello che ho trovato sul treno al Banchetto, Black.” Fece Draco, questa volta senza alcuna traccia di ilarità nella voce quando pronunciò il suo cognome e quella freddezza spaventò per un momento Brylee.
“Bhe, tanto per cominciare mi sono ritrovata da sola nello scompartimento, poi è arrivata Kassandra Jordan e abbiamo iniziato a parlare. Poi ci ha raggiunto Hermione Granger e siamo diventate amiche tutt’e tre. Tu, piuttosto. Che fine avevi fatto? Mi sono preoccupata, sai? Per quanto riguarda il banchetto-“
“Okay. Ferma.” La interruppe lui, senza tralasciare quel tono freddo “Jordan è una purosangue, di questo immagino ne sia consapevole anche tu. Ma quella Granger?”
“Sul serio Draco? Mi stai seriamente facendo un interrogatorio riguardo alle amicizie che mi sono fatta?! Mi ero sbagliata sul tuo conto in queste settimane. Sei proprio uguale a tuo padre, sai?” ribadì sconvolta da quello strano atteggiamento da parte del biondo. A quelle parole Draco sussultò impercettibilmente. “È  una nata babbana, e non sarete di certo tu o tuo padre a impedirmi di essere sua amica! Visto che non sono affatto affari vostri.” continuò sussurrando la prima parte della frase.
“Sei liberissima di fare quello che vuoi, per quanto mi riguarda, Brylee” riprese il biondo “Scusami. Non so cosa mi sia preso...” continuò andandole incontro per abbracciarla. “Ti è preso che tuo padre ti ha posseduto per qualche minuto” rispose la ragazza lasciandosi sfuggire una risatina e ricambiando l’abbraccio del cugino.
“Piuttosto, cos’è successo al banchetto?” le chiese con voce più affettuosa mentre si sedevano su uno dei divani davanti ad uno dei camini.
“Daphne e Pansy hanno iniziato ad attaccarmi verbalmente, a darmi dell’impostora perché quando mi sono presentata ho usato anche il cognome Malfoy, poi è arrivato il Barone, ma non so nemmeno io perché mi abbia soccorso così dal nulla...” raccontò Brylee dopo aver posato la testa sulla spalla del biondo. Rimasero a chiacchierare del più e del meno per un altro paio d’ore, poi Draco tornò a letto e Brylee rimase da sola nella Sala Comune. La ragazzina decise quindi di leggere quella lettera che aveva trovato sul suo comodino.
 
Complimenti! Siamo i prefetti Gemma Farley e Felix Turner e abbiamo il piacere di darti il benvenuto nella nobile casa di Serpeverde. Come avrai capito il nostro simbolo è il serpente, la più saggia delle creature ed i nostri colori sono il verde smeraldo e l’argento. Avrai anche già visto che la nostra Sala Comune si trova nei sotterranei, dietro un’entrata nascosta. Noterai inoltre che le finestre della sala e dell’intero dormitorio danno sulle profondità del Lago Nero, il lago di Hogwarts. Si vede spesso il calamaro gigante scivolare tra le acque, così come tutte le altre fantastiche creature che abitano gli abissi del lago e di tanto in tanto sentirai dei canti provenire proprio da oltre i vetri delle finestre.
A noi prefetti di Serpeverde piace avere la sensazione che il nostro ritrovo abituale sia avvolto da questa sua aura di mistero, come in un relitto in fondo al mare. Ma ci sono alcune cose che devi sapere su noi Serpeverde e altre che dovrai dimenticare, o quanto meno ignorare: sfatiamo prima di tutto, alcuni miti. Potresti aver sentito da qualcuno che noi Serpeverde nutriamo un profondo interesse per le Arti Oscure, che rivolgiamo la parola solo a chi ha in famiglia almeno un mago famoso e altre sciocchezze di questo tipo. Bene, non credere mai a quello che sentirai dalle altre Case. Non stiamo di certo negando il fatto che la nostra Casa abbia sfornato la sua quota di Maghi Oscuri, ma anche le altre Case hanno dato il loro contributo, solo che non lo vogliono ammettere. Ed è vero che per tradizione abbiamo sempre cercato di avere tra noi studenti provenienti da lunghissime ed antichissime generazioni di streghe e maghi, ma al giorno d’oggi tra i Serpeverde puoi trovare molti di noi con almeno un genitore Babbano.
Ora vogliamo svelarti una cosa che non tutti sanno e che le altre Case tendono a mettere in secondo piano: Merlino era un Serpeverde. Sì, esatto, Merlino, il più grande mago di tutti i tempi, ha imparato ciò che sapeva proprio in questa Casa! Quindi come la mettiamo? Vuoi seguire le orme di Merlino? O magari preferiresti sederti alla vecchia scrivania di Eglantine Puffett, illustre ex-Tassorosso inventore del Panno Auto-Saponante? Non crediamo proprio. 
Ma ora basta parlare di ciò che non siamo. Parliamo invece di quello che siamo, ovvero la Casa migliore e più intelligente della scuola. Noi giochiamo per vincere, perché a noi stanno a cuore le tradizioni di Serpeverde. Siamo rispettati dagli altri studenti. Certo, parte di questo rispetto è dovuto a un po’ di timore a causa della nostra “oscura” reputazione, ma sai cosa? Può rivelarsi divertente avere la reputazione di quelli che amano prendersi dei rischi. Fai credere agli altri che puoi avvalerti di un gran numero di maledizioni e vedremo se poi qualcuno osa rubarti l’astuccio o la pergamena nuova!
Ma non siamo persone cattive. Siamo come il nostro simbolo, il serpente: eleganti, potenti e spesso e volentieri incompresi.
Ad esempio, noi Serpeverde sappiamo badare a noi stessi, che non si può dire dei Corvonero. Oltre ad essere il più grande gruppo di secchioni che abbia mai incontrato, quelli di Corvonero sono famosi per scavalcarsi l’un l’altro per ottenere i voti migliori, mentre noi Serpeverde siamo come fratelli. I corridoi di Hogwarts possono nascondere sorprese per gli sprovveduti, e quindi sarai felice di avere i Serpenti che si muovono al tuo fianco quando ti avventurerai per la scuola. Per quanto ci riguarda, quando anche tu sarai diventato un serpente, sarai dei nostri, di quelli dell’élite.
Sai cosa cercava Salazar Serpeverde nei suoi studenti? I semi della grandezza. Siete stati scelti per appartenere a questa casa perché avete le potenzialità per diventare grandi, nel vero senso della parola. Quindi potresti vedere un paio di persone girovagare per la Sala Comune e pensare che non siano destinate a niente di speciale. Bene, tienitelo per te. Se il Cappello Parlante li ha smistati qui, c’è qualcosa di grande in loro, non dimenticarlo.
Se vogliamo invece parlare di persone che non sono destinate alla grandezza, non abbiamo ancora citato i Grifondoro. Molti dicono che Serpeverde e Grifondoro sono due facce della stessa medaglia. Personalmente, noi due, troviamo che i Grifondoro non siano altro che aspiranti Serpeverde. Attenzione però, alcuni dicono che Salazar Serpeverde e Godric Grifondoro apprezzavano lo stesso tipo di studenti, e quindi siamo forse più simili di quanto si pensi. Ciò non significa comunque che andiamo d’accordo coi Grifondoro. A loro piace batterci un po’ meno di quanto a noi piaccia battere loro.
Ci sono ancora un paio di cose che devi sapere: il fantasma della nostra Casa è il Barone Sanguinario. Se lo prendi per il verso giusto, potrebbe anche accettare di spaventare qualcuno per te. Ma non chiedergli di come si è macchiato di sangue, non piace sentirselo domandare.
Non portare mai nessuno delle altre Case nella nostra Sala Comune e non rivelare loro la parola d’ordine. Nessun estraneo vi è mai entrato da più di settecento anni.
Bene, pensiamo sia tutto per il momento. Siamo sicuri che i nostri dormitori ti piaceranno. Dormiamo in antichi letti a baldacchino con tende in seta verde e copriletti ricamati con filo argentato. Arazzi medievali che raffigurano le avventure dei Serpeverde celebri coprono le pareti e lanterne d’argento pendono dai soffitti. Dormirai bene: di notte è molto rilassante sentire il rumore dell’acqua del lago sbattere dolcemente contro le finestre.
*
 
Brylee rimase a pensare su quanto aveva letto, a rimuginare sulle parole scritte dai prefetti della sua Casa e a giocherellare nervosamente con la figurina di Merlino tra le dita fino a ché non si addormentò su uno dei divani.
Venne svegliata dalla voce profonda del Barone, in piedi accanto al divano su cui si trovava.
“Milady? Sarà meglio che rientriate nella vostra camerata. È quasi ora di colazione” disse con quel suo fare quasi cavalleresco.
“Hm... vi ringrazio Barone. Mi chiedo come mai siate così gentile con me.” Disse timidamente la ragazzina.
“Ecco, vedete, mi ricordate molto vostra madre. Lei sì che mi trattava con rispetto e gentilezza, per gli anni in cui è stata qui ad Hogwarts, mi ha sempre ricordato il mio vecchio amore, ma anche il vostro antenato, Merlino. Eravamo amici, sapete?” rispose il fantasma. Brylee rimase sorpresa nell’apprendere che il fantasma conoscesse sia sua madre che il suo antenato. Si ripromise che avrebbe chiesto maggiori informazioni al Barone una volta tornata al dormitorio quella sera.
 
 
 
*ho ripreso questa lettera da Harry Potter Wiki, ovviamente ne ho modificato le parole ma non il contenuto.
 
 
 
 
 
~Angolo della miseria~
Ehilà! Spero stiate tutti bene! Visto che ho già qualche capitolo pronto ho deciso che inizierò a pubblicare settimanalmente (questo l’avrei dovuto pubblicare ieri, but.)e di non farvi più aspettare eoni tra un capitolo e l’altro. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, compreso il primo -piccolo- litigio tra Draco e Brylee. (e iniziamo anche a scoprire qualcosina in più sul Barone)
Statemi bene e a presto!
(in vista della prossima settimana stavo pensando di aggiornare più volte in una settimana, fatemi sapere che ne pensate!)
Un bacione, Kira!

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kira Nikolaevic