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Autore: terryoscar    17/12/2020    3 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
Piccolo prologo di Avventura sulle Alpi, come ha fatto il nostro generale a decidere che Andrè è l'uomo giusto per Oscar?
Cosa è accaduto dopo lo strappo della camicia?
Ecco .... qui troverete le risposte!
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Lamentele e richieste
 
 
Caserma Metropolitana, negli alloggi
 
 
"Alain sono davvero stufo di quella donna, non la sopporto più! Basta con le sue manie, pretende che dobbiamo puzzare come donnicciole, ci costringe a farci lavare tutte le settimane ed infine non mi piace che ci comandi. Io non voglio prendere ordini da una femmina!"
"Ih ih ih ... Antonine, però dobbiamo riconoscere che da quando è arrivata Mademoiselle i nostri alloggi puzzano meno e non abbiamo i pidocchi come compagni di letto! Ah ahah ..."
"Si certo ... e mia sorella dice che così sono molto più bello!"
"Lo vedi zuccone? Ah ahah ... Comunque, nemmeno a me fa piacere prendere ordini da una donnetta qualsiasi, avrei piuttosto preferito avere come nostro Comandante testa di legno."
"Invece ci hanno rifilato una femminuccia aristocratica! ... Ehi Alain, perché te ne stai zitto? Su, avanti di qualcosa!"
"Dico che dovremmo mandare una lettera di lamentele al comando generale! Così magari ci liberiamo di quella donna!!"
"Ahhh meno male che hai detto qualcosa! Temevo che quella donna ti piacesse e la volessi come Comandante!"
"Ma dico, sei forse impazzito? Io non intendo prendere ordini da una donna. A me, le donne piacciono solo a letto!!"
"Ah ahahah .... Ehi ma dove sarà finito il suo galoppino, non lo vedo!"
"Sarà con lei!! Tanto è la sua ombra. E lei neppure lo considera!! Certe volente mi chiedo come faccia quel poveretto!"
"Come vuoi che faccia! La pensa, la sogna e il resto è fantasia pura! Ma ti pare che una nobildonna si metta con un poveraccio?! Bah!!!!"
"Beh .... io un giretto con quella nobildonna me lo farei volentieri. Ma lui no, lui la vorrebbe solo per se. Vallo a capire!! Poveretto!! Su forza, scriviamo prima che torni quel poveraccio!"
"Ehi Marcel, non credevo che sapessi scrivere!"
"Certo che non so scrivere ..... io. Ma Alain si!"
Mi alzo dalla mia branda e con tono sarcastico ribatto: "Tutto quel tempo che ho passato nell'accademia militare almeno mi è servito a qualcosa! Su, datemi foglio e calamaio!"
"Ecco Alain!! Allora dai, scrivi che non la vogliamo più! Che puzziamo come dei damerini e che per noi le donne ... devono stare a casa a cucinare o in un bordello! Su forza!!! Scrivi!"
"E va bene!" dico sedendomi ad una sedia; non mi accorgo che è quasi sfondata e ci entro dentro. "Maledizione! Accidenti! Mi sono seduto sulla sedia rotta!"
"Su su ... poco importa .... se vuoi ne chiediamo una nuova al comandante!! Tanto lei ci fa avere qualsiasi cosa .... tranne vino!"
"Sta zitto imbecille! ... Su, aiutatemi a tirarmi su, non riesco a venirne fuori!"
"Si si ... certo ...." Ci avviciniamo in due e afferriamo Alain per le ascelle, cercando di tirarlo fuori. "Certo che pesi, però!"
I miei compagni tentano di tirarmi fuori ma non ci riescono, digrigno: "Sono incastrato! MALEDETTI NOBILI!"
"E cosa c'entrano i nobili adesso? Guarda che la sedia l'abbiamo rotta noi ... mica quei nobilastri di ufficiali che ci ritroviamo!"
"ZITTO IDIOTA! Possibile che tu non abbia un po' di sale in quella zucca vuota?! Certo che quelli c’entrano ... c’entrano eccome! Quei parassiti siedono su poltrone di velluto mentre io sono finito dentro a una sedia sfondata! TIRATEMI SU, MALEDIZIONE!"
"OOOOHHHH ISSAAAAAA!! Su forza, tiriamo .... e comunque se vuoi una sedia nuova ... la andiamo a chiedere al comandante! Su Philip, vai a chiedere una sedia nuova!!"
Finalmente i miei compagni mi tirano fuori e, sistemandomi i pantaloni, ribatto: "Ci vuole davvero una faccia tosta, chiedere una sedia nuova a quella femmina mentre chiediamo a gran voce al quel porco di Bouillè le sue dimissioni."
"Beh ... tanto lei mica lo sa! Su Philip, muoviti, va da lei!! Magari ci regala la sua poltrona!! Ah ahahah!!"
"Vacci tu! Io non ho alcuna intenzione di chiederle nulla, preferisco sedermi su questa sedia sfondata! Ho il mio orgoglio, IO!"
“Si ... il tuo orgoglio ... tutto nel didietro lo hai! Vado io, vado! Voglio una sedia decente!!" dico mentre esco dalla camerata per recarmi nell'ufficio del comandante. “Accidenti ... cosa sarà mai una sedia?” mentre vedo il mio amico lasciare l'alloggio urlo: "PHILIPPE SEI UN UOMO PRIVO DI ORGOGLIO!"
"Su forza Alain, scrivi. Ne sei ancora capace, vero?!"
"Certo che ne sono capace, imbecille! ... Tzè ... roba da matti! Ma guarda tu, un bifolco ignorante che mi parla in questo modo!" afferro la penna, la immergo nell'inchiostro e comincio a scrive: "Eccellentissimo Generale Bouillè, chi Vi scrive è il caposquadra Alain de Sassoin, della caserma Metropolitana. Ho da farVi un appunto a nome di tutti i soldati della Guardia, visto che ci avete tirato un bruttissimo scherzo, mandandoci una femmina a sottostare ai suoi ordini. Ebbene, noi ci rifiutiamo categoricamente a farci umiliarci in questo modo, noi siamo uomini e non femminelle a cui costringere di fare il bagno e profumare come meretrici ......"
“Alain ... hai scritto che il comandante ci fa lavare tutte le settimane?!"
"Forse non è la verità? E poi le settimane passano così in fretta che ho l'impressione che mi lavo tutti i giorni!"
"E che ci vuole con i vestiti puliti?"
"E le calze rammendate!! Ci ha obbligati a cucire i buchi!!!! Guarda le mie mani! Mi sono bucato tutto!!!"
"E i pidocchi? Dove li mettiamo i pidocchi? Li abbiamo dovuti sfrattare tutti!!"
"E la caserma, tutta così pulita? Mi manca solo che ci obblighi a mettere vasi di fiori in ogni angolo!!!"
"Su avanti Alain, scrivi! Scrivi tutto ciò che pretende da noi quella femmina!"
"Un attimo! Lasciatemi concentrare! Non vorrei scrivere qualcosa di sbagliato."
“Ah guarda .... è difficile sbagliarsi! L'unica cosa che non pretende è sollazzarsi con noi!! Per il resto ......!!"
"Ah ahahahahahah ...."
"Ehi imbecille, vorresti davvero che scrivi questo? Ah ahahah..."
"E perchè no?!!! E' la verità!"
"Um... sai cosa ti dico?! Infondo hai ragione, chissà magari quel pallone gonfiato di Bouillè capisce che ce la deve levare di torno!" dico continuando a scrivere.
 
 
Sono dietro la porta del Comandante, busso.
"Avanti" dico alzando la testa dai fogli.
 
Devo controllare tutti i turni, l'ufficiale che se ne occupa ha fatto un gran pasticcio.
 
Mi metto sugli attenti sbattendo i tacchi e dico: "Comandante, abbiamo bisogno di una sedia negli alloggi. Sapete, ne abbiamo una a testa, purtroppo una ha ceduto ... si è sfondata, magari ci potreste dare una delle Vostre che sono qui." dico guardandomi intorno.
"Come sarebbe a dire che una si è sfondata! Forse siete di nuovo venuti alle mani?!"
"No, no! Alain si è semplicemente seduto e ci è finito dentro. Tutto qui!"
"Ed io dovrei crederti? Uhm .... comunque no, queste sedie non sono adatte ad Alain! Meglio andare a cercare una sedia tutta in legno ... queste sono troppo delicate per lui! Vai dal colonnello D'Agout e chiedigli una sedia in legno, di che ti mando io!"
"Ma Comandante, tra non molto anche tutte le altre cederanno! E poi Testa di Legno di sicuro non ci darà un bel niente!"
"TESTA DI LEGNO?!! Ma come ti permetti di chiamare così il colonnello D'Agout!!! Forza, muoviti e vai da lui!"
"Comandante, tutti lo chiamiamo in questo modo! Non è il caso di alterarsi in questo modo!"
"E ... perchè lo chiamate così?!"
"Perché non fa mai una piega. Ma l'avete visto? Sembra davvero un pezzo di legno, noi non esistiamo! Certo, riconosco che è migliore di quel depravato che ha lasciato il Comando, però rimane pur sempre un superiore ..."
"Uhm .... quindi non ti va bene nessun ufficiale!"
"Nessuno."
Alzo gli occhi, li punto dritti in quelli del mio soldati e continuo decisa "E cosa vorresti fare da grande, dimmi un po'!"
"Da grande! Comandante, io sono un uomo!"
"No, tu sei poco più che un ragazzo. Dimmi ... quanti anni hai soldato Philip?"
“Quasi diciassette, Signore!"
"Appunto, sei un ragazzo. E non sai ancora cosa farai da grande. Ora vai dal Colonnello e chiedigli, con gentilezza, una sedia per Alain"
“Credete davvero che me la dia?"
"Certo .... e se non lo farà gli consegnerai questo!" dico allungando un foglio su cui ho scritto a D'Agout l'ordine di consegnare una sedia al soldato.
Sorrido, afferro il foglio e dico: "Grazie Signore!" mi metto sugli attenti ed esco.
 
 
Lascio l’ufficio del Comandante e mi reco in quello di D’Agout, busso.
 
“Avanti!”
 
“Buongiorno Signore!” dico mettendomi sugli attenti.”
“Cosa succede soldato Holin?”
“Ecco, vedete, abbiamo bisogno di una sedia nelle camerate!” dico guardandomi in giro.
“Una sedia? Vuoi dire che siete venuti nuovamente alle mani e ne avete distrutta una?”
“Ma Signore! Sapete perfettamente che le sedie di cui disponiamo sono tutte malandante e non è certo colpa nostra che sia rotta!”
“Um ….”
Porgo il foglio al Vice Comandante e dico: “Tenete! Questa lettera ve la manda il Comandante Jarjayes!”
“Mi ha scritto una lettera! Ma per quale motivo?”
“Vi ordina di consegnarmi una sedia.”
“Mi ordina?! Ma …”
“Sissignore! Mi ha detto che non poteva consegnarmi una delle sue perché per Alain sarebbe stata troppa, visto che nel suo ufficio ci sono solo poltroncine di velluto e sedie di buona fattura, invece le vostre a quanto pare sono di pessimo legname, credo…”
“Invece ti sbagli!”
“Allora Signore, me la consegnate? Non potete rifiutarmerla, sono gli ordini di un Vostro superiore!”
“Ohhh Ma come osi!!! .. FORZA! AVANTI! PRENDI LA SEDIA CHE E’ ACCANTO ALLA PORTA E SPARISCI!”
Mi rimetto sugli attenti, sbatto i tacchi e dico: “Grazie Signore!” prendo la sedia e lascio l’ufficio.
Vedo andare via il soldato e borbotto: “Accidenti! Il Comandante Jarjayes sarà anche un ottimo comandante però rimane pur sempre una donna impossibile! E adesso chissà cos’altro si inventerà! … Boh staremo a vedere!”
 
 
Smonto dal mio turno di guardia e mi dirigo nel mio alloggio, vedo il mio compagno precedermi, trasporta una sedia e dico: "Ehi Fhilippe cosa fai con quella sedia?"
"Oh Andrè ... Alain ne ha rotta una e così ho chiesto al Comandante di darmi una sedia nuova. Io l'avrei voluta tutta morbida ed in velluto ... ma il Comandante ha detto che in legno sarebbe stata meglio!"
"Beh, tra non molto cederanno tutte."
"Tanto il Comandante ce ne procura altre nuove!!! Sempre se resta ...."
"Ti assicuro che il Comandante non rinuncerà mai al comando, credo che si trovi a suo agio!"
"Ma noi non la vogliamo!!! Vedrai ... verrà rimossa!!"
"Eh? Non capisco ..."
"Ecco .... abbiamo deciso di scrivere al comando generale per liberarci di lei! Ma insomma Andrè, guardaci! Sembriamo nei manichini imbellettati e profumati!!! Ci fa lavare tutte le settimane! Pretende che i nostri calzini siano puliti e senza buchi!! ma ti pare normale? Noi siamo uomini, Andrè!"
"Certo che lo è. Ma non ti senti meglio adesso che sei pulito?"
"Beh si .... certo. Però tu non dirglielo ... al Comandante intendo!"
"Non sono un ruffiano."
"Un ruffiano no, ma una spia del comandante si!"
"Non ti permetto di dirmi questo! Io non sono una spia, chiaro?!"
“Ma se passi tutto il tuo tempo con lei!! Su Andrè ... si vede che pendi dalle sue labbra ..... piuttosto, vedi di aiutarmi con questa sedia! E' pesantissima .... sarà di noce?!"
"No, è di legno di quercia."
"E tu .... come fai a saperlo?!"
"Conosco  gli alberi e di conseguenza il legname."
“Ah ecco .... "  guardo Andrè e domando "Ma tu ... dove stai andando? Forse .... da lei?!"
"Si, abbiamo finito il nostro turno di lavoro."
"Ah .. bene, allora io vado. A dopo Andrè!"
"A dopo."
 
 
 
Negli alloggi
Richiudo la lettera e dico soddisfatto: "Ecco fatto! E' pronta per essere consegnata al quel pallone gonfiato!"
"Bene ... ma come gliela facciamo recapitare?"
"La mettiamo nella posta della caserma, zuccone!! Di nascosto ovviamente!"
“Sono sicuro che non potrà ignorare la nostra richiesta, siamo cinquanta uomini contro il nostro Comandante in gonnella.”
“Quarantanove!”
“Già, quarantanove se escludiamo l’innamorato.”
“Poveraccio! Ehi Alain, dici che se l’aristocratica lascerà il comando lo farà anche il suo spasimante?”
“Certo che si, quello è qui solo per sorvegliare la virtù della sua donna! Ah ahah ….
 
Entro con la sedia e ribatto: "Virtù o non virtù intanto soro riuscito ad ottenere una sedia dal nostro Comandante."
"Davvero?!! Noooo!!! Non ci posso credere!!! E come hai fatto?!!"
"Niente! Semplicemente ho detto che Alain è caduto dentro una sedia! Ah ahahah ....Volevo che mi desse una delle sue poltroncine di velluto e mi ha detto di no! ... Alain il Comandante ha detto che una delle sue poltrone sarebbe troppo per te. Teme che tu possa sfondare anche quella! Ah ahah ..."
"Ma come osa, quella .... quella .... donnetta insopportabile!!!"
"Insopportabile o no, intanto ci ha procurato una bella sedia di quercia. Vedi Alain! E' robusta, adatta a te! ah ah...."
"C'è poco da ridere!!! Su....dammi qua!" Dico afferrando la sedia e controllandola per bene.
"Uhm...sembra a posto!!"
"Avanti, siediti Alain!"
"Si .... si certo"
"E' comoda, vero?"
"È una sedia!!! Insomma, vedi di smetterla!!"
"Si, sarà anche una sedia ma nulla a che vedere con quelle altre impagliate che sono qui!"
"Certo...questa è tutta in legno!!! È dura!!! Te la avrà data perché è scomoda per il suo culetto!!!"
"Ih ih ih ... Spiritoso! Comunque ho scritto al pallone gonfiato di affrettarsi affinché la mandino via, ne va per il bene delle casse militari! Ah ahah ... Sapete cosa gli ho scritto?”
"No....dicci dicci ...."
"Che se non si affrettano a mandarla via, sarebbe capace di far mettere le mantovane alle nostre finestre! Ah ahah ...."
"Ah ahahah"
 
 
 
 
 
 
Palazzo Jarjayes
 
 
Sono sdraiata nel mio letto, ripenso a tutto ciò che è accaduto negli ultimi giorni: Girodelle ha chiesto la mia mano ... ma forse non sa nemmeno in quale guaio si andrebbe a cacciare se sposasse una come me!
Mi alzo di scatto, mi siedo al bordo del letto e portandomi le mani alla nuca, sussurro: "E che dire di mio padre che vuole vedermi congedata, sposata e madre? E André?! In questa stanza ha confessato di amarmi e la camicia ... A proposito, dov'è la camicia strappata?!" mi dirigo verso la mia cassettiera, frugo in fondo e la tiro fuori.
 
"Eccola! ... Certo che il soldato Grandier ha dato dimostrazione di essere un bruto! ... André, sono sicura che nessuna donna riceve dichiarazioni d'amore di questo genere! … Se qualcuno mi avesse detto che un giorno mi avresti fatto una cosa simile non ci avrei mai credo. Passino i duelli, le lotte … ma baciami e strappare la camicia… Mi ha baciata, il mio primo bacio… che delusione! Ed io che pensavo che sarebbe stato Fersen a baciami! … se ci ripenso, quello sciocco mi ha detto che sono il suo migliore amico!” ho ancora la camicia tra le mani, mi pongo davanti allo specchio, scruto attentamente il mio riflesso, sussurro: “Se mi vede come un uomo evidentemente il mio aspetto non è abbastanza femminile. Ed io che credevo che bastasse un abito da donna per rendermi femminile! … Fersen, ormai per me, non rappresenti più nulla!" sento bussare la porta, ripongo in tutta fretta la camicia.
"AVANTI!"
“Oscar, posso entrare?”
"Ma certo Padre! Prego!"
"Come stai figliolo? Sembri pallido .... uhm ....."
"Padre, Vi conosco: niente giri di parole e ditemi cosa volete!"
"Uff... Oscar!! Possibile che tu sia sempre così indisponente?!!"
"Non sono indisponente, semplicemente Vi conosco. So che avete qualcosa da dirmi, parlate!"
"E sia. Mia cara figliola ..... ho preso una decisione importante!"
“Ciò significa che debbo preoccuparmi!"
"E perché mai?!!"
"Padre, ogni qualvolta prendete una decisione, quasi sempre è a mio discapito."
"Ah no, questa volta potrai scegliere!!! Ci sarà un ballo in tu onore, saranno presenti tutti i migliori partiti di Francia e tu potrai scegliere il tuo sposo, ovviamente dovrà essere bello, docile di carattere, che ti assecondi e ti renda felice!!"
"Cosa?!!! Ditemi, tra i Vostri candidati ci sarà anche André?"
"Uhm .... perché? Lui ti andrebbe bene?!!" rispondo sorridente!!
"Perché tra tutti quei lussuriosi depravati, l'unico candidato con simili caratteristiche che io conosca, è proprio André. Ma lui non c’entra, è il mio migliore amico ... fratello ...."
"Se lo dici tu, Oscar! In ogni caso, se lo desideri, puoi invitarlo! Per una volta non farà parte della servitù!! Si ... mi pare una buona idea!" rispondo sorridendo felice.
 
Adesso la incastro!!! Ih ihih …
 
"Umm ... si ... sarebbe un’idea! Così dimostrerò a tutti che anch'io faccio vita mondana e so ballare come una dama! Ih ihih ...."
"Bene!!! Allora siamo d'accordo!!! Oscar....sono davvero felice!"
"Anch'io lo so! ... Padre ...."
"Bene, il ballo si terrà domani!!! E vedi di indossare un bell'abito!!! Lungo, largo e scollato!!!"
"Si, certo ... sarà un abito molto scollato e femminile. Uno di quelli che indossava la Du Barry!"
"Ah, una cosa così volgare no!!! Scordatelo!!!"
"Um... dunque volete che indossi un abito accollato e casto? E sia."
"No!!! Non ho detto questo!!! Chiederò aiuto a Nanny!!! Ecco!"
"Secondo Voi, Nanny dovrebbe conoscere i miei gusti?! No. L'abito lo sceglierò io e nessun altro!"
"Uff....ti farai aiutare da Nanny!! Tu non sai nulla di abiti femminili!"
"Voi davvero lo pensate? Anche se per più di trent'anni ho vissuto con uomo non significa che io non abbia le mie preferenze, non Vi sembra?"
"Affatto! Tu farai come io ho deciso!!! Ora ti lascio, vado da Nanny!!!"
"Si, certo! Tanto alla fine non sarete Voi a indossare il mio abito!"
 
Ci manca solo!! Io sarò in alta uniforme!!!"
 
“Padre, non mi avete ancora detto dove si terrà il ballo!”
“Nel palazzo di Bouillè.”
“Dite davvero?! Ed io che pensavo che l’avreste organizzato a palazzo Jarjayes!”
“No, no … a dire il vero è stata un’idea di Bouillè non mia. Se fosse per me, il candidato l’avrei senza preoccuparmi!”
“Vi riferite ad André?”
“Esatto! Quale sposo migliore per una … donna come te!”
“Padre siete convinto davvero che nessun uomo sarebbe in grado di dividere la sua vita accanto alla mia?”
“Non ho detto questo ma … in tutta onestà, credo che l’unico uomo perfetto che io conosca è Andrè, ma se tu non lo ami, ne troveremo un altro che possa compiacerti in tutto e per tutto.”
“Impossibile! André è l’unico uomo che mi sappia leggere nel pensiero …”
“Infatti è ciò che dico! … Sposalo, vedrai che sarai felice con lui!”
“Ma Vi rendete conto che lui per me è come un fratello?! E poi, non ho alcun interesse a sposarmi!”
“Em… però … magari tra tutti quei candidati che si presenteranno alla festa potresti trovare un uomo che ti faccia batte il cuore.”
“Impossibile, il mio cuore batte senza l’aiuto di nessuno! Ah ahah …”
“Oscar!!! Sei impossibile!”
“Non è il caso che Vi alteriate. Se tenete tanto a questa festa ci sarò. E che non si dica che Vi faccio disperare!”
Mi asciugo la fronte con il fazzoletto e sussurro: “Grazie figliolo! … Adesso vado in camera mia a scegliere il vestito che indosserò domani.”
"Volete dire che anche Voi sarete ospite di Bouillé?”
"Certo che ci sarò anche io!!!"
"Um... Mi fa davvero piacere! E ditemi, ci sarà anche mia madre?"
"Ovvio!!! Ma che domande fai?!!"
"Ih ih ih ... era solo per sincerarmi! Padre, credo che Vi raggiungerò a festa inoltrata, domani sera sarò di ronda fino alle nove, ma non preoccupatevi, ci sarò, anzi, io e mio fratello ci saremo! "
"Fratello?! Su, non scherzare!"
"Fratello, certo! Andrè è mio fratello .... siamo cresciuti assieme!"
"E sia! Lasciati accompagnare da André. Bene, vado ad avvisare tua madre della festa di domani sera! ... Oscar a dirla tutta sono curioso di vederti in abiti femminili, sono sicuro che sarai bellissima."
"Si, certo Padre. Sono sicura che resterete stupito! A domani sera Padre .... ih ihihih …"
"E non è il caso di ridere! Questa è una faccenda seria. A domani figliolo!"
 
 
 
Non appena mio padre lascia la mia stanza mi avvicino al cordino e lo tiro, spero che arrivi subito Andrè o al limite una cameriera ..... a cui ordinerò di fare venire su Andrè. Devo assolutamente informarlo delle ultime novità!
 
 
 
Sono di sotto davanti al camino, stasera fa davvero freddo, afferro la bottiglia e il bicchiere che sono sul tavolino poco distante da me, verso il vino e lo sorseggio, sento dei passi dietro di me, è la nonna.
 
“André, Oscar ha suonato! Per favore vai a vedere cosa vuole, io non posso e le cameriere sono tutte occupate.”
"Certo Nonna, vado subito. Di sicuro vorrà un bicchiere di vino .... o la sua cioccolata! Nonna .... cosa le porto?"
"Meglio la cioccolata!" dico guardando mio nipote con il bicchiere in mano. "Per i miei gusti voi due bevete troppo! Passa per la cucina, ho preparato la cioccolata."
"Grazie Nonna .... magari prenderò anche del cognac .... con la cioccolata ci sta davvero bene!" dico mentre seguo la nonna nelle cucine. La vedo prendere un bel vassoio, collocare su due tazze e una bella cioccolatiera colmo del dolce liquido.
"Due tazze Nonna? Ma .... perchè?"
"Perchè tanto lo so che Madamigella è così gentile con te che finirà con l'offrirtene una, tanto vale che ti metta già la tazza ... così non dovrete usare la stessa! E vedi di comportarti bene con lei!"
"Nonna, ma che discorsi fai? Spero che non ti faccia influenzare dal Generale!"
"Io? Ma ti pare forse che mi rivolga alla mia bambina usando il maschile? Ma sei impazzito Andrè? A stare nelle Guardia Metropolitana ti stai guastando! Su forza, prendi il vassoio e vai da Oscar! Ti ricordi ancora come si porta un vassoio, vero?"
"Nonna!"
"Eh nonna, nonna! .... Su forza, muoviti!"
"E va bene!" dico prendendo il vassoio.
 
 
Sono dietro la camera di Oscar,dico a gran voce: "Oscar, posso entrare?"
"Certo, entra pure André!"
"Ti ho portato della cioccolata calda accompagnata dal cognac." dico posando tutto sul tavolo.
"Grazie André! Era proprio ciò che desideravo! Ma vedo che hai portato una tazza anche per te, vieni siediti. Dobbiamo parlare, tu ed io"
"Parlare?! Dimmi Oscar, ci sono problemi in caserma?"
"No no, anzi. Ascolta....domani sera ci sarà un ballo nella tenuta dei Bouillè....credi che alcuni soldati gradirebbero prendervi parte?!"
"Come! Ma Oscar sei impazzita?! Come puoi portare i soldati della Guardia al palazzo del Generale Bouillé!? Vuoi essere degradata o cosa?"
"Oh André....voglio solo divertirmi un poco!!! Su .... allora? Cosa ne dici? Potranno mangiare e bere in quantità!!!"
"Ma Oscar, perché vuoi prendere parte al ballo?"
"Per fare capire chiaramente a tutti che non intendo sposarmi, ovviamente!!!"
"Vuoi dire che lo scopo del ricevimento è quello di farti trovare marito?"
"Esatto!!! Ed io verrò il alta uniforme .... ed anche tu, mio caro fratellino!!! Chissà....potresti fare una bella strage di cuori!!"
"Strage di cuori?!! Ma ci saranno anche le nobildonne?"
"Beh....che festa da ballo sarebbe se no?!!" domando perplessa.
"Um ... Oscar, secondo me è un piano ordito da Girodelle, vuole sposarti, tu l'hai rifiutato e ha chiesto aiuto a Bouille."
"Poco importa. Tanto io non mi sposo!! Ah ahahah!!" rido felice mentre sorseggio la mia cioccolata corretta con il cognac.
"Oscar, davvero vorresti passare tutta la vita a prestare il servizio militare? Non desideri un uomo che ti stia accanto ... avere dei figli ..."
"COSA?!!! André!! Io sono un uomo. Vedi di mettertelo bene in testa!!!" rispondo bussando sulla zucca del mio amico Andrè.
"Si ... certo. Oscar François è un uomo dalla testa ai piedi! ... Peccato però che sia una donna!"
"Dettaglio trascurabile! Io sono io e basta!! Mi ci vedi a passare il mio tempo a ricamare? Spettegolare? Cucire? Sii serio André!!!"
“A ricamare no, a spettegolare no, a cucire nemmeno ma ... far felice me si."
"Uffa....André, tu sei come un fratello per me. Vedi di convincertene. Anzi .... vuoi che ti accompagni in una casa di piacere? Così magari la smetti di fare certi pensieri?!!"
"Il mio unico piacere sei tu. Voglio stare con te, solo con te!"
“Stai diventando troppo sfacciato, e pensare che non eri così!”
“Ma come faccio a non parlarti in questo modo, visto che mi dici certe cose!”
“Adesso vorresti dire che è colpa mia?”
“Si, certo, è soltanto colpa tua se oso parlarti in questo modo!”
“Ma … cosa! Forse è meglio cambiare discorso.”
“Di cosa vorresti parlare?”
"Uhm.....dimmi André....tu hai già....come dire....ecco....fatto quella cosa che fanno...." dico a bassa voce, imbarazzata ma curiosa.
"E tu?”
“Io cosa?”
“Hai inteso benissimo!”
“Ma ti rendi conto di cosa mi stai chiedendo?”
“Certo! Infondo stiamo parlando da uomo a uomo!”
“Mi stai prendendo in giro?”
“Assolutamente no. Non mi hai appena detto di essere un uomo?  Beh ... come uomo hai già l'età di fare certe cose!"
"Ma sei forse pazzo?!!!" rispondo scandalizzata. "E poi non mi hai risposto!! Forza!”
"Sei io sono pazzo allora lo sei anche tu, visto che ti ho rivolto la stessa domanda! Allora! Dimmi! Visto che sei un uomo dovresti averlo già fatto o mi sbaglio!?"
"Io ... ho fatto prima io la domanda. Quindi tocca a te rispondere!!"
"No. E tu?"
"No?!! Davvero? Tu non hai mai?!!!" rispondo quasi sollevata.
"Ma di cosa ti meravigli? Forse dovrei vergognarmi perché non sono mai stato in una casa di piacere?”
“Ahhh lo sapevo!”
“Sapevi cosa?”
“Tu hai parlato di una casa di piacere ma io intendevo con una donna!”
“Mai!”
“Mai?!”
“Esatto! E tu? Adesso tocca a te dirlo."
"No." una sola parola, secca e decisa.
"Um... che strano, eppure gli uomini della tua età hanno un mucchio di esperienze alle spalle! Ah ahahah ..."
"Infatti tu mi stupisci parecchio!!"
"Io ti stupisco! E tu allora? Dimmi! Non è strano che un uomo della tua età non ... non ... si, insomma non abbia ancora .... Ohhh basta Oscar con questi discorsi! Siamo ridicoli e non ce ne accorgiamo. Tu non hai mai fatto nulla perché sei una donna che può stare con uomo solo se lo ama, io invece ... lo farei solo con te ...."
 
Arrossisco alle parole di Andrè, mi è fedele seppure io non ricambio i suoi sentimenti. Decisamente è un uomo eccezionale .... ma per me è un fratello.
 
"Uhm ... comunque io non sono ridicola, per nulla! Lo sono stata solo con quell'abito addosso ..... ma con questi abiti maschili mi sento perfetta!"
"Tu per me sei perfetta in qualsiasi modo! .... E' ora di tornare in caserma ... vuoi andarci da sola o preferisci che venga con te?"
"Uhm ... credo che tu sia di turno tra alcune ore, o sbaglio?"
"Precisamente tre, ma preferisco accompagnarti, ti dispiace?"
"Dispiacermi? Certo che no .... perchè?! Certe volte proprio non ti capisco!"
"Bene, allora vado nella mia stanza a indossare la mia divisa. Ti aspetto di sotto con i cavalli!"
"Va bene, a dopo. E .... grazie per la cioccolata ... ed il cognac! Andrè ...."
"Per te farei qualsiasi cosa ... Oscar ..." dico lasciando la stanza.
"Andrè .... prima di scendere .... dovresti pulirti le labbra dalla cioccolata! Ah ahahah ..... dovresti guardarti allo specchio!"
"Dovresti farlo anche tu ah ah ah ah ...."
"Certo ... prima di scendere lo farò!"
Arresto il passo e sussurro: "E se qualche gentiluomo del tuo mondo ti dovesse invitare a ballare, lo farai?"
"Invitarmi a ballare? Alla festa intendi?!! Ih ihihih … Andrè allora non hai proprio capito nulla! Ih ihihih…”
"Cosa avrei dovuto capire?"
"Nulla ... nulla .... figurati! Bene, Andiamo ANdrè ... e pensa chi potremmo invitare tra i tuoi commilitoni!!!"
"Ma tu non scherzavi?! Davvero vuoi portare con noi i soldati della guardia?"
"Certo Andrè! Visto che Bouillè non vuole darci più soldi per acquistare le cibarie .... domani sera i soldati faranno cena a casa sua! Mi pare un'ottima soluzione!"
"Cosa! Ah ahahah ... questa poi! Ah ah ah ah ...." rido uscendo dalla sua camera.
 
Ma tu guarda come ride .... sarà poi vero che non ha avuto nessuna donna? Bah .... davvero faccio fatica a credergli!
 
 
 
 
Caserma Metropolitana
 
André ed io siamo nel mio ufficio, domando: "Chi suggerisci che venga con noi al ricevimento di Bouillè?"
"Vediamo ... io farei venire Alain e Gerard .... perchè sono quelli con cui ho legato di più ... e poi sono certo che Alain si divertirà parecchio ih ih …"
"Solo due soldati? No, voglio che siano di più. Devono creare un certo scompiglio! Ih ih ... Già mi immagino: una decina di soldati ospiti in un palazzo nobiliare."
"Beh .. allora direi François, Luois, Maurice, Marcel .... Michel .... uhm ... Armand .... e pure Gaspard! Se vuoi creare scompiglio ... sono i più adatti!!”
“Voglio anche Filippe!”
“Filippe? Perché proprio lui?”
“Ho avuto modo di conversare un poco con lui, è un ragazzo schietto e poi è giovane.”
“Non capisco.”
“Capisco io! Ih ih …”
“ Ih ih Spero solo che il generale Bouillè non si arrabbi troppo!"
"Ma no, vedrai, il nostro Generale si divertirà anche lui! Andrè, voglio che si renda conto delle divise dismesse che indossano i soldati francesi. E che dire dei loro anfibi?! Eh si, il nostro caro Generale si renderà conto di quanto siano anche affamati!"
"Su questo punto non ho dubbi, Oscar. Vedrai che se si tratta di mangiare e bere ... nessuno di loro si tirerà indietro. Certo che qui l'equipaggiamento è veramente scarso!"
"André, se Bouillè è sordo alle mie richieste allora significa che porterò personalmente i miei soldati!"
"Speri forse che così ti darà ascolto! Credimi ... a quei nobili non importa nulla del popolo!"
"Lo so. E a me non importa portare scompiglio tra loro, altro che una festa in mio onore per trovarmi marito! Ah ahah ..."
"Oscar .... tuo padre potrebbe arrabbiarsi. Lui ci tiene davvero tanto ... ti vorrebbe sposata e congedata!"
"Farò ciò che desidero e non mi piegherò alla volontà di nessuno. E adesso vai! Avvisa i tuoi compagni che domani sera debbono presenziare a un evento molto importante!"
"Agli ordini Comandante!!" rispondo facendo il saluto militare.
 
Certo che Oscar non vuole proprio ascoltare nessuno!
 
Rimango sola nel mio studio, mi accomodo dietro la scrivania e tiro fuori i dispacci, sussurro: "Vediamo cosa c'è scritto su questi rapporti ...."
 
 
 
Entro nella camerata e vedo un gruppo di soldati discutere animatamente tra loro. Non riesco però a capire cosa stia succedendo.
 
 
"Alain ... mi sai spiegare cosa succede?"
"André, sei tu! ... Cosa vuoi che succeda?! Sono sempre le solite storie: qualcuno ha rubato gli anfibi a Marcel e adesso non sa cosa mettere ai piedi. Certo non può marciare senza le scarpe accidenti!"
"Decisamente no .... ma chi può averli rubati! Ognuno di noi ha il suo paio in dotazione!"
"E chi lo sa ..."
 
Sento Marcel protestare: "Avanti, chi è stato? Mettete fuori i miei anfibi!"
"Oh insomma .... vai a vedere nell'altra camerata! Non è stato nessuno di noi!"
"Sentite, sono gli unici anfibi che ho, tra l'altro sono pure bucati. FORZA!!!! TIRATELI FUORI SE NON VOLETE CHE VI PRENDA A PUGNI TUTTI!"
"E smettila!!! Io non stato di certo ... che poi i tuoi anfibi puzzavano pure!"
"APPUNTO!!! COSA VE NE FATE DI ANFIBI ROTTI E PUZZOLENTI?!"
"Noi nulla, tu però potresti lavarti i piedi ... e cambiare le calze ogni tanto! Senti che puzza!"
Tiro su il piede e ribatto: "Sono le uniche calze che ho. Vedete! Sono perfino bucate, esce l'alluce di fuori!"
"E vedi di tenere giù 'sto piede!!! Senti che puzza!!! E per fortuna che il comandate ci obbliga a fare un bagno ogni settimana!"
Un altro soldato ribatte: "E dimmi a che serve lavarsi tanto spesso se poi dobbiamo rimettere questa robaccia?"
"Serve a non fare puzzare gli scarponi, ad esempio!"
"E a non farti venire i pidocchi!"
"E neppure la scabbia! Ah ahahah .. cose che capitano ad avere un comandante femmina!!! Mia moglie la ringrazia ogni giorno! Ih ihihih!"
"Ah ahahahahah ..."
"Si certo ... e la mia fidanzata vuole che ci sposiamo qui in caserma! No matrimonio no .... avete capito vero?!! Perchè io le ho sempre detto che il matrimonio costa ... ed invece ora con il cappellano militare ..... la mia fidanzata vuole essere sposata prima di fare certe cose!"
"Ah ahahah .... Però hai capito la ragazza!"
"E fa bene! Evidentemente è a conoscenza che sei un frequentatore di bordelli! Ah ahahah
"Oh ... è tutta colpa del comandante!!! E' questa la verità! Quella donna è davvero impossibile!"
“Ehi tu, Alain cosa ne pensi del Comandante?"
"Che cosa volete che pensi?! E' una femmina e per ciò che mi riguarda le femmine danno solo problemi."
"Ah ahahah ... dici così solo perchè ti ha battuto con la spada!!! Ah ahahahah ......"
"Ammetto che è molto abile con la spada ma non significa che potrebbe farlo ancora."
"Ih ih ih ... ammettilo Alain, ti scoccia essere stato battuto da una donna!!"
"E basta con questi discorsi! ... Ehi tu, André, ma non sei anticipo? Forse ti mancavano i tuoi amici?"
"Ho accompagnato Oscar .... sapete bene che sono stato da mia nonna!"
"E allora? Su avanti! Hai da dirci qualcosa?"
"Ecco .... domani sera ci sarà una festa a casa del generale Bouillè ... ed Oscar è stata invitata .... e vuole che anche voi vi prendiate parte!"
"Una festa! In casa di chi? Ehi André ci stai prendendo in giro?"
"Assolutamente no. Ovviamente potrete mangiare in quantità .... vi consiglio solo di non bere troppo ....."
"Eh? Nooo è uno scherzo!"
"Nessuno scherzo. Il Comandante è stato molto serie sul punto! Vuole farci fare cena a spese di Bouillè!"
"Ah ahahah ... questa poi! Ma dimmi amico, ma io ci andrò senza i miei anfibi?"
"Beh ... potresti chiederne un altro paio .... magari l'ufficiale incaricato te li da!"
"Sono sicuro che me li detrarrà dalla paga."
"Speriamo di no ...." rispondo tranquillo.
"Ahh amico, hai vissuto in una casa di nobili e non puoi capire noi altri miserabili!"
"Allora prova a chiedere direttamente al comandante se puoi avere un paio di anfibi nuovi ...."
"Certo che ci vado!" dico lasciando l'alloggio.
Alai ribatte: "Marcel ma dove diavolo vai scalzo?! Le tue calze oltre ad essere bucate sono disgustose! Ah ahah ..."
 
 
Vedo Marcel lasciare veloce la camerata per raggiungere l'ufficio di Oscar. Lo seguo, sono davvero curioso di vedere cosa accadrà!
 
 
 
 
Percorro il corridoio in gran fretta, raggiungo l'ufficio del Comandante, busso.
 
Sento un suono deciso alla porta, ma non è il tocco di Andrè .... chissà chi sarà.
 
"Avanti!" rispondo con voce forte e chiara, autoritaria.
Mi metto sugli attenti e dico: "Comandante, se volete che presti servisto, procuratemi un paio di anfibi, i miei oltre ad essere bucati me li hanno anche rubati!"
Guardo per bene questo soldato, è entrato quasi in punta di piedi, ed ora si sta grattando la testa, in evidente imbarazzo.
"Come sarebbe a dire che ti hanno rubato gli anfibi? Non è possibile!"
"Non è mia abitudine scherzare Comandante! E poi con questo freddo, Vi pare che me ne andrei in giro scalzo?"
 
Osservo i piedi di questo ragazzo ... Marcel mi pare si chiami .... ha i calzini bucati e sporchi, a righe rosse e bianche. Dal buco fuoriesce l'alluce destro.
 
"E ... spiegami un po' come avrebbero fatto a rubarteli?"
"Cosa volete che ne sappia?! Non li ho trovati e basta!"
"E ... tu dov'eri? Insomma .... hai un solo paio di scarponi! Dove li hai messi?!"
"Al solito posto, sotto i letto."
"E tu dove sei stato?!"
"A lavarmi!"
"A lavarti? Oggi?" domando preoccupata, questo ragazzo ha degli abiti sporchi! “Ma cosa fai? Quando uno si lava deve cambiarsi gli abiti!”
"Su, andiamo Comandante! Forse non sapete che non abbiamo altro?"
"Ma insomma .... vorresti dirmi che non hai delle calze pulite? E una maglia?!"
"No.Signore!”
"Oh Santo Cielo. Va bene, cercherò di farvi avere delle calze di ricambio per tutti ... e spero anche delle maglie pesanti, per l'inverno" Prendo in mano la piuma ed inizio a scrivere un piccolo biglietto, aspetto che si asciughi, lo spiego e lo porgo al Marcel.
"Ecco, prendi a vai in fureria. Ti daranno degli altri scarponi .... ma vedi di non farteli rubare di nuovo!"
"No, certo che no. Grazie Signore!" rispondo felice.
"Bene, ora vai!"
"Ah ... dimenticavo. Grandièr dovrebbe avertelo già detto ... in ogni caso domanisera sarete tutti a cena dal generale Bouillè!"
"Ci saremo Comandante!"
"Benissimo ... belli puliti e in ordine, mi raccomando!"
"Non preoccupateVi, vedrete che non Vi faremo sfigurare!"
"Bene ... ora vai a farti dare gli scarponi nuovi!"
"Grazie Comandante! ... Siete un angelo!"
“Adesso non esagerare .... voglio solo fare bene il mio lavoro"
"Fare bene il Vostro lavoro?! No, no ... secondo me siete l'unica aristocratica con un briciolo di umanità! ... Scusatemi ma ... noi poveracci odiamo i nobili, soprattutto le donne aristocratiche: sono più egoiste dei loro uomini.
"Oh ... beh .... non tutte le persone sono uguali. Sai ... io ho una madre dolcissima e generosa .... e cinque sorelle ..... certe magari non sono tutte morigerate, nel senso che spendono anche in abiti assurdi, ma in famiglia trattiamo tutti allo stesso modo. E sono certa che siano tutte persone per bene!"
"Con tutto il rispetto per la Vostra famiglia Comandante, ma ... la gente del popolo non ha una buona opinione dei nobili! ... Scusatemi se le mie parole Vi hanno offesa ma la realtà che noi altri viviamo è molto distante dai splendori di Versailles."
"Lo so .... lo sto vedendo con i miei occhi .... purtroppo. E me ne dispiaccio proprio tanto"
Sorrido, mi rimetto sull'attenti e dico: "Se non avete più bisogno di me, Signore, io vado!"
"Vai pure!"
 
 
 
 
Palazzo Bouillè
Arrivo a palazzo Boulillè in anticipo rispetto alla festa, non so perchè ma il mio amico ha detto che vorrebbe fare qualche parola con me! Scendo dalla carrozza con Marguerite ed entriamo nel salone.
"Ben arrivato Augustin! ... Madame Jarjayes siete la benvenuta!"
"Grazie mille Generale! Madame Catherine .... grazie per avere organizzato questa festa1"
"Generale, farei qualsiasi cosa per la Vostra famiglia!"
"Grazie .... ma dimmi .... perchè mi hai fatto venire prima?”
"Ecco, vedi Augustin, ho bisogno di parlarti prima che arrivino i pretendenti di tua figlia."
"Dimmi ..... devo forse preoccuparmi?"
"Augustin, come sai, tua figlia ha assunto il comando dei soldati della guardia ..."
"Si, certo ..... anche se io non ne sono affatto contento."
"Ed io lo sono più di te! Vedi Augustin, ho ricevuto una lettera da parte dei suoi soldati: dicono che non vogliono prendere ordini d una donna. Io non posso certo ignorare una tale richiesta! ... Augustin, lo sai che il paese sta attraversando una brutta situazione, ovunque c'è il malcontento ma non possiamo permettere che i soldati commettano atti di insubordinazioni nei confronti del loro Comandante."
"Certo, hai perfettamente ragione. Vorrei che mia figlia si sposasse e lasciasse l'esercito!"
"Appunto per questo motivo ho organizzato questo ricevimento! Amico mio, ho invitato i partiti migliori di tutta Parigi, sinceramente non pensavo che tanti gentiluomini fossero interessati a Vostra figlia."
"Beh ... mia figlia è una gran bella ragazza. Questo è sotto agli occhi di tutti. E poi ... è il mio erede, è quindi un ottimo partito! M voglio che sia lei a decidere chi sposare .... anche perchè diversamente temo che rimarrebbe vedova il giorno stesso del matrimonio ..... di certo l'obbedienza non è una sua virtù.”
"So perfettamente che l'obbedienza non è una sua virtù, infatti mi ha mandato ben due lettere ..."
"Due lettere? Mia figlia? Perchè?!"
"Nella prima ha preteso che fornissi il necessario per ... coff .... provvedere alla disinfestazione sia della base militare che per la pulizia personale degli uomini e dovuto elargire un extra affinchè si provvedesse ad acquistare tutto il necessario. Certo non ho fatto i salti di gioia dato le ristrettezze a cui siamo sottoposti ...."
"Ma ... perdonami ..... prendersi cura dei propri uomini .... e della caserma, è compito del comandante! Quindi mia figlia ha fatto bene!"
"Si ... ma ... vedi Augustin, forse non hai compreso qualè il punto della situazione!Le caserme Metropolitane non sono certo come quelle delle Guardie Reali! .... Em ... da qualche parte dobbiamo pur risparmiare!"
"Ah no. L'esercito francese non può avere soldati o caserme sporche! Ne va dell'onore di Sua Maestà! Piuttosto risparmia sul sapone per i capelli del maggiore Girodelle ....."
"Augustin ma cosa dici?!!! Con tutti quei capelli che si ritrova il Maggiore Girodelle è indispensabile passargli il dovuto necessario! Non può certo presentarsi a Versailles con la chioma sporca! Cosa direbbe la buona società dell'esercito francese? No, no!”
"Che si tagli la chioma ..... così risparmiamo!! Ih ihih .... "
"Augustin, ma cosa dici?! Il maggiore Girodelle, piuttosto li farebbe tagliare a sua sorella! Suvvia non scherzare!"
"E allora che si compri a sue spese il sapone!"
“Augustin, mi pare ovvio che tu difenda tua figlia, però …”
“Però un bel ninte! Dimmi piuttosto  dell’altra lettera che ti ha mandato! Cosa ti ha scritto?”
“Ahh vero, quasi dimenticavo! Augustin, tuo figlio em … tuo figlio, pretende che ai suoi soldati venga consegnato un nuovo equipagiamento.”
“Se mia figlia te l’ha chiesto, evidentemente i suoi soldati ne hanno bisogno!”
“Ma ragiona Augustin! Lo sai che la corona sta attraversando un brutto periodo e le casse del tesoro sono quasi vuote!”
“Ecco, hai detto quasi.”
“Cosa vuoi dire?”
“Dico che potresti tagliarti la paga e tagliarla a noi ufficiali ed equipaggiare i soldati di mio figlio!”
“Ma dico, sei impazzito?”
“Niente affatto. Sono serissimo!”
“Ma è inaudito! E poi hai appena dimenticato ciò che ti ho detto?! I suoi uomini non la vogliono!”
“Vedrai che ritratteranno e poi spero che Oscar lasci il comando per sposarsi.”
“A questo punto lo desidero più di te, Augustin! … Ti giuro che stasera tua figlia uscirà dal mio palazzo con una promessa di matrimonio o non mi chiamerò  Henry Bouillè!”
Marguerite ribatte: “Evidentemente non conoscete bene mia figlia Generale Bouillé!”
   
 
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