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Autore: lmpaoli94    19/12/2020    4 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Quando le prime luci dell’alba inondarono il letto dove Grace Trevelyan Grey e Jerry Roach avevano fatto l’amore, la loro felicità e la loro spensieratezza non sarebbero durati per molto.
Nel far sentire la sua amante come la persona più importante del mondo, Jerry gli aveva preparato la colazione in attesa che si svegliasse.
Pensava che fosse un bellissimo fiore nel vederla sdraiata su quel letto con il suo sguardo addormentato e innocente.
“Io ti amo, Grave Trevelyan. Ma non so quanto la nostra unione clandestina potrà andare avanti così.”
Jerry l’aveva fissava per tutto il tempo necessario per vederla girare e rigirare nel letto, fino a quando il suo sguardo spaventato non riuscì incrociare il suo.
< Buongiorno bella addormentata > fece Jery avvicinandosi a lei.
< Jerry… Credevo che foste scappato per sempre. >
< Vi ho lasciato dormire. Ma nell’attesa vi ho preparato qualcosa per colazione. >
nel vedere quante cose buone aveva messo Jerry, Grace non poté che sorridere a quella visione.
< Siete un angelo, Signor Roach > replicò la donna baciandolo a sua volta.
< Sono contento che lo pensiate. >
< Nessuno si era mai azzardato a portarmi la colazione a letto. Ho sempre mangiato nelle sale da pranzo in compagnia della mia famiglia e di mio marito. Tutto questo è nuovo per me. >
< Non ci fate troppo l’abitudine perché questa mattina ho rinunciato ai vostri abbracci. >
< Possiamo recuperare adesso > replicò la donna scansando il vassoio.
< Dovete mangiare qualcosa per essere forte per il viaggio verso Dunguaire. >
Nel nominare quel castello che non aveva mai considerato suo, La Contessa Grey si rabbuiò all’istante senza incrociare il viso del suo amante.
z< Ho detto forse qualcosa di sbagliato? >
< No… E’ solo che non voglio tornare a casa. Dopo che vi ho ritrovato qui a Cahir io… >
Ma la donna, sopraffatta dalle emozioni, non riuscì a continuare la frase che prima o poi si sarebbe pentita di dire.
< Jerry, siate sincero con me: secondo voi non stiamo correndo troppo? Insomma, è solo un giorno che ci siamo ritrovati e siamo andati subito a letto. Spero che non pensiate che io sia una donna molto libera e frivola. Non mi comportavo così da quando ero fidanzata. >
< Non sono qui per giudicarvi, Grace > replicò l’uomo massaggiandogli il suo dolce viso < Dovevamo cogliere questa occasione prima di separarci all’istante e prendere definitivamente strade diverse. >
< Che cosa? non capisco. >
< Grace, voi siete la moglie del più potente conte della nazione. Anche se sono una reale passione per voi, non posso rimanervi accanto per sempre. >
< Quindi mi state dicendo che volete abbandonarmi? >
< Sto dicendo che sarebbe meglio di prendere strade molto diverse. Io vi accompagnerò fino al Castello di Dunguaire e lì ricomincerete a vivere la vostra vecchia vita. Sarete fiera di farlo dopo esservi ricongiunta con tutta la vostra famiglia. >
Quelle parole che per Grace erano solo dolore, non poteva credere che sarebbero uscite dalla bocca del suo amante.
< No, Jerry. Voi non volete questo. >
< Quello che voglio io non ha importanza > insistette l’uomo < La cosa più importante è che voi siate felice. Senza di me. >
< Non potrò mai esserlo, Jerry. Adesso che vi ho ritrovato io… >
< Grace, la famiglia è la cosa più importante. Non potete rinnegarla per una notte passata insieme a me. >
Anche se a Jerry costava molto confessarlo, alla fine era la decisione adatta per tutti e due.
< Quindi credete che la nostra notte passata sia stata un inutile momento spensierato e senza significato… >
< No, Grace. Io non potrò mai dimenticarlo… >
< Ma lo state facendo adesso! > gridò disperata la donna < Io… sono molto confusa… Avevo pensato che mi amaste, ma invece… >
Mentre i due amanti erano nel bel mezzo della discussione, Mia irruppe nella camera pensando di trovare la madre a rivestirsi.
< Madre, che cosa ci fa quest’uomo in camera vostra? > domandò la ragazza a muso duro.
< Mia, non è come pensi… >
< Non posso crederci. Ditemi che non è vero… >
< Mia, prima che tu cominci a gridare… >
< Siete stati a letto insieme! > gridò la ragazza disperata < Come avete potuto fare questo? Siete solo dei traditori del vostro sangue! >
Non riuscendo a capire quelle parole, toccava a Grace cercare di fare ragionare sua figlia.
Ma Jerry conosceva un segreto tanto compromettente da distruggere per sempre una famiglia unita.
< Mia, ti prego. Fermati >
< Tornate dal vostro amante! Tanto la vostra famiglia non conta niente per voi! >
< Ti sbagli! Conta più di qualsiasi altra cosa. >
< E allora perché avete tradito mio padre? Che cosa ci trovate in lui?! Confessatelo! >
< Mia… è troppo complicato… >
< Non m’interessa niente del vostro dolore e delle vostre incertezze. Mio padre deve sapere tutto questo. >
< No, Mia! > gridò Jerry Roach fermando la ragazza < Vostro padre deve rimanere all’oscuro di tutto, altrimenti tutte le sue incertezze crolleranno in pochi minuti. >
< L’unica certezza su cui mio padre può contare era la sua famiglia… Ma adesso a causa vostra l’avete distrutta per sempre. >
< C’è un solo motivo che lega vostra madre a me oltre l’amore, Mia. >
Curiosa di conoscere quello che l’uomo aveva da dirgli, Mia Grey rimase immobile a fissarlo impassibile e con rabbia.
< Parlate adesso o la mia furia sarà implacabile contro di voi. >
< Sareste disposta ad uccidere… vostro padre? >
Sentendo quella domanda, Mia non pensò che l’uomo stesse dicendo sul serio.
< Ma che razza di storia è questa? Voi mi state mentendo. >
< Jerry, cosa state insinuando? >
< Ve l’avrei detto il prima possibile anche a voi, Grace… Ma tutti i miei viaggi all’estero hanno fatto in modo di dividermi da voi e dal nostro passato…
La notte in cui noi abbiamo fatto l’amore è stato il momento più bello della mia vita, ma non avrei mai pensato che quel momento avrebbe per sempre cambiato il nostro futuro. >
< Quindi mi state dicendo che io non sono figlia di Carrick Grey ma di Jerry Roach? >
< No Mia, Jerry sta mentendo > replicò convinta la donna < Adesso smettetela di recitare queste false ingiurie. State peggiorando la situazione. >
< Grace, non avete mai notato quanto Mia potesse assomigliarmi? I suoi occhi, la sua voglia di viaggiare e la carnagione chiara che contraddistingue anche me. Non ci avete mai pensato? >
< Sono solo congetture prive di fondamento! > gridò disperata la ragazza < Io non sono vostra figlia! >
< Jerry, vi prego… >
< Non avrei mai pensato che potessimo arrivare a questo… Avevo preparato questo discorso da più di dieci anni e nel farlo dovevate essere solo voi presenti… Ma visto che non avete nessuna intenzione di darmi retta, vi consiglio di parlare con Carrick Grey. >
< No… mio padre non può sapere tutte queste dannate bugie. >
< Lui era al corrente che voi eravate mia figlia, ma ha voluto lo stesso tenervi per non incorrere in uno scandalo che avrebbe ucciso per alto tradimento vostra madre. L’ha fatto per mantenere la famiglia unita… Ma con il passare degli anni, il dolore della mia lontananza dalla mia vera famiglia si è fatto sentire in maniera insistente. Non potevo lasciare indietro il mio passato che mi lega a voi. So di essere stato un irresponsabile, ma riuscirò a recuperare la mia assenza. Rimarremo insieme, se volete. >
Ma Mia, completamente in disaccordo con le parole di Jerry Roach, decise di scappare via e di prendersi tutto il tempo necessario per prendere la decisione definitiva sul mio futuro.
< Prima mi dite di non volere stare con me, poi volete avere una famiglia unita che non esisterà mai. Quale è il vostro vero piano, Signor Roach? >
< Grace, la situazione mi è sfuggita di mano… > replicò l’uomo cercando di avvicinarla a sé.
< Non osate toccarmi. Quando noi torneremo a Dunguaire , non voglio più sapere niente di voi. È finita… e questa volta per sempre. >
 
 
La famiglia Grey era pronta per partire ma Gia Matteo non riusciva a capire come mai la sua amata non era ancora sul suo cavallo.
< Farmeo tardi se non ci sbrighiamo > fece la bionda all’indirizzo della Contessa.
< Vado a vedere che cosa sta facendo. >
La Contessa Grey riuscì a trovare sua figlia mentre stava leggendo le carte sull’atto di proprietà del castello.
< Mia, cosa stai facendo? Gia ti sta aspettando per partire >
< Non tornerò a Dunguaire. Io non faccio parte di quella famiglia. >
< Mia, per favore… >
< Mettendo caso che quell’uomo ha ragione, non riuscirei mai più a vedere mio padre e i miei fratelli come una vera famiglia. Ho bisogno di restare lontano da tutti loro per un po’ di tempo. Compresa voi, madre. >
< Mia, mi risulta molto difficile che vostro padre sapesse tutto… >
< Potrete domandarglielo personalmente quando arriverete. >
< Ma cosa gli dirò quando non vedrà te? >
< Non lo so. Non è un problema mio. >
< Mia, non rendere le cose più difficili. Ti prego > ribatté la donna con tono duro.
< Mi avete rovinato l’esistenza, madre. Voi e quell’inidividuo che è entrato nelle nostre vite… Avrei preferito non averlo mai conosciuto. >
< Jerry Roach è un brav’uomo. Non avrebbe mai mentito su questa faccenda e non aveva nessuna intenzione di farvi soffrire. >
< Quando lascerete Cahir pretendo che anche quell’uomo lasci il castello, altrimenti sarò costretta ad ucciderlo. >
< Non ce ne sarà bisogno > ribatté l’uomo interrompendo la conversazione madre e figlia < Me ne andrò per sempre dall’Irlanda e non sentirete mai più parlare di me. >
< La più bella notizia che io abbia mai sentito nelle ultime settimane. >
< Mia, spero che voi possiate riflettere su quest’argomento… >
< Non ho niente su cui riflettere! > ribatté duramente la ragazzina < Adesso fuori dal mio castello o vi caccerò personalmente. >
Non riuscendo ancora a capire come fosse possibile essere arrivati a quel punto, Grace non riuscì a trattenere le lacrime per la perdita di sua figlia.
< Mi dispiace avervi causato questo dolore, Grace. Ma Mia doveva sapere. >
< Lasciate perdere. Adesso non ha più importanza… Non so quando la rivedrò e tornare a Dunguaire non mi farà più male come adesso… Se non fossi stata legata a mio marito, ai miei figli e ai miei doveri, sarei scappata per sempre d queste terre… ma non con voi. Avete distrutto la mia felicità e questo non potrò mai perdonarvelo. >
< Vi capisco perfettamente, Contessa Trevelyan. >
< Io sono una Grey, Jerry. Mettetevelo bene in mente. >
< Perdonate, Contessa. >
< Io credevo ad un futuro insieme a voi… Ma ora sarà meglio tornare alla vita di un tempo, dimenticando per sempre il mio passato e sperando che non torni mai più. >
< Grace, non avrei mai pensato ad un addio di questo genere… >
< Dovrete abituarvici, Jerry Roach. Perché anche se mi avete salvato, il mio rancore contro di voi non passerà mai. Addio > replicò la donna prima di rimontare sul suo cavallo e viaggiare in completa solitaria verso Dunguaire.
“Addio, Grace Travelyan. Non vi dimenticherò mai.”
 
 
Nel vedere la sua amata piangere con tanto dolore, Gia Matteo non avrebbe ami potuta lasciarla da sola al suo destino.
< Gia, credevo che saresti partita con mia madre > replicò la ragazza asciugandosi le lacrime.
< Non avrei mai potuto abbandonarti, Mia. Io ti amo… e come tua amata avrai tutto il tempo di spiegarmi che cos’è successo tra tua madre e quell’uomo. >
< Magari più tardi. Adesso ho bisogno di sentirti vicino. >
   
 
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