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Autore: CrossoverManZero    20/12/2020    2 recensioni
Akira Fudo è un ragazzo di 16 anni, ma non è come tutti gli altri. Custodisce un oscuro segreto: può trasformarsi in una creatura metà uomo, metà diavolo, Devilman!
Cosa accadrà quando, dopo aver perso la sua famiglia e aver vissuto sette anni in America, deciderà di tornare in Giappone e iscriversi allo Yuei?
Genere: Azione, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Ochako Uraraka, Tsuyu Asui
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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  Saaaaaaaaaaaaalve a tutti! Sono ancora vivo! Chiedo scusa a tutti per il gigantesco ritardo! Come molti di voi mi hanno fatto notare, è da UN MESE che non aggiorno questa storia. Chiedo ancora scusa, ma non ho avuto molto tempo da dedicare a questa storia, complice la situazione incasinata che stiamo vivendo per colpa del Covid. C’è però anche un altro motivo, ma ne parlerò a fine pagina. Nel frattempo godetevi questo nuovo capitolo che segna l’epilogo definitivo della Saga del Festival dello Sport, arco narrativo che ci ha tenuto compagnia per quasi due anni. L’ultima volta abbiamo assistito allo scontro decisivo tra Akira e Bakugo, con la vittoria di quest’ultimo. Adesso è il momento della premiazione e vi garantisco che ci saranno alcune sorprese. Buon divertimento!
 
 
 
 
 
La linea di partenza
 
 
 
 
Nessun POV
Con la conclusione del Festival dello Sport, era arrivato il momento di premiare i vincitori. C’era solo qualche piccolo problema tecnico: l’ultimo scontro tra Akira e Bakugo aveva pesantemente danneggiato non solo il ring, irrimediabilmente distrutto, ma anche il resto del campo. E con Cementos non ancora ripresosi del tutto, si è opzionato per una soluzione un po' più drastica: furono messe tre piattaforme metalliche su cui nella prima vi erano Midnight e il podio con i tre vincitori, nella seconda tutti gli studenti del primo anno della Yuei che hanno partecipato al Festival, e infine nella terza c’erano molti giornalisti, fotografi e cameramen armati di microfoni, telecamere e macchine fotografiche.
Midnight: “Il Festival dello Sport è finalmente concluso! Passiamo ora alla cerimonia di premiazione!”
Dal tetto dello stadio partirono i fuochi d’artificio mentre l’attenzione di tutti si concentrava sul podio: Todoroki era al terzo posto e invece della solita espressione monotona ne aveva una pensierosa e turbata. Akira si trovava al secondo posto, il braccio destro e la spalla erano fasciati e tenuti insieme con un tutor e il volto era perlopiù ricoperto da cerotti. Ma, nonostante ciò, aveva un’espressione rilassata. Bakugo invece…
Mineta: “Non posso crederci!”
Jiro: “Imbarazzante.”
Kirishima: “Da quando ha ripreso i sensi è fuori di sé. Non vuole accettarla questa vittoria.”
Tokoyami: “Non riesce proprio a darsi pace.”
Bakugo era al primo posto, legato a un pilone di cemento, le sue mani e le braccia erano rinchiuse con delle manette rinforzate e incatenate a terra. E sulla bocca c’era una museruola metallica. Eppure riusciva ugualmente a dimenarsi come un selvaggio, ringhiando in modo animalesco. E la sua attenzione era totalmente rivolta ad Akira, che fissava con odio. Quest’ultimo, d’altra parte, si divertiva a girarsi ogni tanto verso di lui e lanciargli un sorrisetto o una linguaccia, tanto per provocarlo.
Midnight: “E ora conferiamo le medaglie! Quest’anno, ovviamente, a portarle non poteva essere che LUI!”
Sul tetto dello stadio comparve una figura alta e possente, accompagnata dalla sua celebre risata che tutti conoscevano bene.
1° Spettatore: “Ehi, ma quello è All Might!”
2° Spettatore: “Sì, è proprio lui!”
Il Simbolo della Pace spiccò un balzo, seguito da una serie di capriole a mezz’aria che lo fecero atterrare proprio di fronte al podio.
All Might: “SONO ARRIVATO IO…CON LE MEDAGLIE!”
Midnight: “L’Hero N°1 più amato da tutti: All Might!”
Il pubblico andò in delirio alla vista del loro idolo. All Might prese la medaglia di bronzo e si avvicinò a Todoroki.
All Might: “Congratulazioni, giovane Todoroki! Immagino ci sia un motivo se hai spento il tuo lato sinistro durante la semifinale!”
Todoroki: “Io…ho tantissima confusione in testa…da quando ho affrontato Midoriya in duello. E prima ancora, quando ho parlato con lui e Fudo. Sento le loro parole rimbombarmi ancora in testa. Comincio a capire perché ti sei interessato a loro. Anch’io volevo essere un Hero, proprio come te, però…ho ancora molti dubbi da sciogliere e non posso sperare che tutto finisca così. Ho ancora dei conti in sospeso nella mia vita. Problemi che ho rimandato troppo a lungo e che devo ancora risolvere…ma sento che ce la farò.”
All Might gli diede uno sguardo compiaciuto prima di mettergli la medaglia al collo.
All Might: “La tua espressione è cambiata. Completamente diversa da prima.”
Lo strinse in un abbraccio di conforto.
All Might: “Non voglio conoscere i dettagli, ma sono comunque sicuro che riuscirai a risolvere tutto.”
Todoroki: “Grazie.”
Akira sorrise. A quanto pare, i consigli che ha dato a Todoroki stavano cominciando a dare i loro frutti. Ad un certo punto, la testa prese a fargli male mentre nella sua mente si formava un nuovo flashback. Mostrava lui e Todoroki da bambini, che giocavano a rincorrersi. Ad un tratto, Akira inciampa e cade a terra, facendosi male al ginocchio. Stava per iniziare a piangere, quando Todoroki gli si avvicina e, con un sorriso, gli porge la mano. Akira sorride di rimando, afferrando la mano di Todoroki che lo aiuta a rialzarsi, per poi fargli da sostegno per tornare dentro casa, zoppicando.
All Might: “EHI, GOIVANE FUDO?!”
La voce tonante di All Might lo scuote molto, facendolo tornare alla realtà.
Akira: “Aaah! Eh? C-che succede?”
All Might: “Mmh, ti vedo distante e poco fa ti ho sentito gemere. Sicuro di sentirti bene?”
Akira: “Ehm, sì, certo. È solo un mal di testa.”
All Might non sembrò convinto, ma prese lo stesso la medaglia d’argento e la mise al collo di Akira.
All Might: “Comunque, congratulazioni! Durante questo Festival, ti sei rivelato una vera scoperta! Nella corsa ad ostacoli hai aiutato e persino soccorso i tuoi avversari! Durante la lotta sulle spalle hai dimostrato un grande spirito di squadra, nonché un forte affiatamento, specialmente col giovane Midoriya! Ma è stato durante gli scontri uno contro uno, soprattutto quando hai affrontato la giovane Uraraka, che ci hai lasciati di stucco! Devo dirtelo, figliolo, le tue parole mi sono arrivate dritte al cuore! Mi hai commosso! In quel momento hai incarnato non solo lo spirito di un vero Hero, ma anche quello di un vero sportivo!”
Akira: “Oh, beh…grazie…”
All Might: “Tuttavia, devo anche ammonirti! Durante il tuo discorso, hai espresso la tua opinione riguardo la Società degli Heroes, e confesso che su alcuni argomenti mi trovi d’accordo! In un mondo dove tutti sono sottoposti a valutazioni relative, sono pochi quelli che si basano ancora su giudizi assoluti! Quello che critico è il tuo approccio! Il modo in cui hai parlato in pubblico! Capisco che non vedi di buon occhio il comportamento di molti Pro Heroes, ma inimicarteli non è certo la soluzione! Devi capire che, in questo lavoro, a volte dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco. Perciò, permettimi di darti un consiglio: impara a essere un po' più umile. Ma a parte questo, continua così! Nello spirito, sei già un vero Hero! Te lo leggo negli occhi! Devi solo capire che tipo di uomo vuoi diventare. Perché chiunque sarà quell’uomo, è destinato a cambiare il mondo!”
Akira annuì. Prese molto a cuore quel discorso e capì che aveva ragione. È stato un po' arrogante durante il Festival, ed era una cosa con cui doveva scendere a patti. Nel frattempo, All Might aveva preso la medaglia d’oro e si era avvicinato a Bakugo.
All Might: “Veniamo a te, giovane Bakugo! Beh, sì, in effetti questo trattamento mi pare un po' eccessivo.”
Gli tolse la museruola di bocca.
All Might: “Alla fine ce l’hai fatta! Sei riuscito ad arrivare al primo posto, facendoti terra bruciata attorno! Davvero impressionante!”
Bakugo: “*voce roca*All Might…”
All Might: “Uh?”
Bakugo gli lanciò uno sguardo furioso.
Bakugo: “Questo primo posto…PER ME NON HA NESSUNISSIMO VALORE! IL RESTO DEL MONDO POTRA’ ANCHE PENSARE IL CONTRARIO, MA IO NO! È SOLO PATTUMIERA!!!”
All Might: “Cavolo, che brutta faccia!” “Beh, come ho detto prima al giovane Fudo, sono davvero pochi quelli che danno giudizi assoluti! È una cosa che avete in comune!”
Bakugo: “IO NON HO PROPRIO NIENTE IN COMUNE CON QUELLA SOTTOSPECIE DI RIFIUTO!”
Akira: “Ehi, guarda che sono proprio qui accanto! E comunque, se proprio non la vuoi quella medaglia, che ne dici di fare a cambio con la mia?”
Bakugo: “L’UNICA COSA CHE AVRAI SARA’ UN BEL CALCIO IN CULO, SCHIFOSO BASTARDO FIGLIO DI—gllkk!!”
All Might aveva appeso la medaglia alla bocca di Bakugo.
All Might: “Ehm, adesso calmati, giovane Bakugo, e prendi la tua medaglia! Considerala una “ferita” da cui trarre insegnamento!”
Bakugo biascicò dei versi incomprensibili, mentre All Might si voltava verso gli altri studenti.
All Might: “Ecco qua i nostri campioni! Si sono proprio dati da fare, eh? Ragazzi miei, oggi ciascuno di voi poteva salire su questo podio, proprio come è successo a loro! Lottare! Migliorarsi! Continuare a spingersi sempre e comunque oltre il limite! Gli Heroes della prossima generazione stanno crescendo davanti ai nostri occhi!”
A quel punto, alzò un dito al cielo.
All Might: “E ora, tutti insieme: UNO, DUE…”
Tutti: “…PLUS ULTRA!!!”
All Might: “…OTTIMO LAVORO!!!”
Il pubblico rimase interdetto dalla gaffe. Poi…
Pubblico: “*Boo, Boo*Ma come si fa a sbagliare così?!; Era un momento “Plus Ultra”, All Might!”
All Might: “*imbarazzato*Ehm…è che si sono impegnati così tanto e…”
Akira scosse la testa, coprendosi la faccia con la mano sana.
Akira: “Come rovinare un momento perfetto.”
Amon: “Già. Bella figura di merda.”
 
 
 
Akira POV
Dopo la premiazione, siamo andati tutti negli spogliatoi. Io ero quello che ha ricevuto più complimenti. Ne ho ricevuti anche da Jun e Lyann, insieme alla predica per essermi lasciato andare un po' troppo. Dopodiché ci siamo rimessi le uniformi scolastiche per tornare alla Yuei. Dato che avevo un braccio fuori uso, Lyann si è offerta di guidare la moto al posto mio, dandomi un passaggio a scuola. Poco dopo eravamo tutti in classe, con Aizawa che faceva un annuncio.
Aizawa: “Congratulazioni a tutti quanti. Per i prossimi cinque giorni, la scuola resterà chiusa. Raccoglieremo e analizzeremo le opzioni di reclutamento da parte dei professionisti e le annunceremo dopo le vacanze. So che siete nervosi, ma vedete di rilassarvi.”
Tutti: “Sissignore.”
A dire il vero, ero sollevato che ci stavano dando qualche giorno di riposo. Era il minimo, dopo quell’allenamento infernale. Mi guardo intorno e gli occhi mi cadono su l’unico posto vuoto della classe: quello di Iida. Aveva detto che ci avrebbe chiamato per aggiornarci sulle condizioni di suo fratello, ma ancora non avevamo notizie. E iniziavo ad avere un brutto presentimento. Ad ogni modo, stavamo uscendo dalla scuola e io ero letteralmente circondato dai miei compagni, ancora eccitati.
Ashido: “Akira, sei stato fenomenale! Addirittura la medaglia d’argento! Certo, però, che tu e Bakugo vi siete proprio scatenati!”
Ojiro: “Sembrava di assistere ad un duello fra due forze della natura! Due vere e proprie macchine da guerra!”
Akira: “Eh, eh. Addirittura?”
Jiro: “Per poco non distruggevate l’intero stadio! Quindi, scusa se ti sembra poco!”
Ochaco: “Piuttosto, come vanno le ferite? Ti fanno male?”
Akira: “No, no, sto bene. Recovery Girl ha fatto un bel lavoro. e poi, uno dei pochi vantaggi di essere mezzo demone è l’avere un fattore rigenerante che mi guarisce in fretta. Forse domani potrò anche togliermi il tutor.”
Kaminari: “Davvero? Beato te! Come potere deve essere utilissimo!”
Akira: “Eh, ammetto che, di tanto in tanto, torna utile.”
????: “Fudo.”
Mi giro in direzione della voce e vedo Todoroki che mi fissa. Subito cala un silenzio imbarazzante.
Akira: “Ehm…ehilà, Todoroki. Che si dice?”
Todoroki: “Ho riflettuto molto sul consiglio che mi hai dato all’inizio del Festival. Sul fatto che non devo lasciarmi influenzare dal mio passato e fare le mie scelte. Quindi…ti ringrazio.”
Sono rimasto sbigottito. E ancora di più quando vidi le sue labbra piegarsi in un leggero sorriso.
Akira: “*incerto*Uh, prego.”
Todoroki: “Ci vediamo a scuola.”
Akira: “Ok.”
Ci diede le spalle e si allontanò. Siamo rimasti a dir poco basiti.
Kaminari: “Ragazzi, è davvero successo quello che credo sia successo?”
Kirishima: “Puoi scommetterci, amico! E ancora non riesco a crederci! Cioè, Todoroki stava davvero…sorridendo?!”
Sero: “Non sembrava neanche lui!”
Momo: “In effetti, da quando ha affrontato Midoriya, sembra molto diverso da prima.”
Akira: “Beh, almeno ora è riuscito a “sbloccarsi”. Credo che d’ora in poi lo vedremo un po' più socievole.”
????: “Ehi, bastardo!”
Prima ancora che riconosca la voce, Bakugo mi afferra per il bavero, guardandomi con odio.
Bakugo: “Adesso le paghi tutte!”
Ojiro: “Bakugo, ma che ti prende?”
Sato: “Lascialo stare!”
Bakugo: “NON IMMISCHIATEVI!!!”
Porse verso di loro la mano, avvolta da scintille. Tutti quanti arretrarono.
Akira: “State calmi, ragazzi. È tutto a posto.”
Bakugo: “Tra un po' non avrai più nulla a posto, dopo che avrò finito con te!”
Ochaco: “Bakugo, adesso stai esagerando!”
Bakugo: “*la ignora*TU MI HAI UMILIATO! MI HAI FATTO FARE LA FIGURA DEL BAMBINO DISPERATO DAVANTI A TUTTI! HAI OSATO INSINUARE CHE IO HO PAURA! MA QUEL CHE È PEGGIO, TU…TU…MI HAI FATTO DUBITARE!!! MI HAI FATTO METTERE IN DISCUSSIONE OGNI MIA CERTEZZA! BEH, ADESSO DIMOSTRERO’ CHE TI SBAGLI! CHE IO NON HO PAURA DI NIENTE! E SOPRATTUTTO, NON DI TE!!!”
La sua mano crepitava, pronto a lanciarmi il colpo. Ma all’improvviso un’altra mano lo blocca e con sorpresa di tutti, me compreso,…era Izuku.”
Izuku: “Ora basta, Kacchan!”
Bakugo: “Sparisci, Deku! Con te me la vedo dopo!”
Izuku: “TI HO DETTO DI SMETTERLA!”
Lo tira indietro con forza, facendogli perdere l’equilibrio. Noi osserviamo tutto con bocche e occhi spalancati.
Izuku: “Possibile che non sai mai quando fermarti?! Hai vinto il Festival dello Sport, arrivando anche al primo posto e, conoscendoti, sarai sicuramente tra i più opzionati dai Professionisti!  Che cos’altro vuoi?! Il tuo desiderio di rivalsa è tale, da renderti completamente cieco?! Ti rendi conto di quello che fai?! Nessun Hero si accanirebbe su un avversario ferito! Sono anni che ti comporti così, e ne ho piene le scatole di te!”
Bakugo si alzò, provando a dire qualcosa. Ma Izuku lo interruppe, continuando a fissarlo negli occhi.
Izuku: “Ti ricordi quella volta? Quando hai saputo che anch’io avevo fatto domanda d’iscrizione per entrare alla Yuei? Hai nuovamente cercato d’intimidirmi, chiedendomi se volevo farti concorrenza. Quel giorno ti risposi che non ne avevo la minima intenzione. Beh, ultime notizie: MI RIMANGIO TUTTO QUANTO! Io ti batterò, Kacchan! E diventerò l’Hero N°1! Il più grande di tutti i tempi! E questa volta non riuscirai a fermarmi! Non intendo continuare a essere il tuo bersaglio per sempre! Non sono più il “Deku buono a nulla” che conoscevi! Kacchan…io ora…SONO IL DEKU CHE SI IMPEGNA E COMBATTE FINO ALLA FINE!!!”
Sussultammo tutti a quest’ultima affermazione, specialmente io e Ochaco. Ci tornò in mente quando parlammo a Izuku del suo soprannome e di come a Ochaco desse l’impressione di una persona che si impegna. Bakugo sostenne ancora per un po' lo sguardo di Izuku. Dopodiché ci diede le spalle e se ne andò. Izuku a quel punto rilasciò un sospiro che non sapeva di aver trattenuto.
Izuku: “*sbalordito*Wow, è…è successo davvero?!”
Ochaco: “DEKUUUU!!!”
In preda a un improvviso entusiasmo, Ochaco si lancia su Izuku, stringendolo in un abbraccio.
Ochaco: “*euforica*Deku, sei grande! Deku, sei grande! Deku, sei grande!”
Izuku invece era rigido come un tronco, col volto rossissimo e sull’orlo di un collasso.
Izuku: “*a denti stretti*Troppo…vicina…!”
Mi dovetti sforzare molto per trattenere le risate.
Akira: “Ehm, Ochaco? Forse è meglio se lo lasci. Si sta sentendo male.”
Lei accorgendosi di quello che stava facendo, sgrana gli occhi e lo molla all’istante, arrossendo imbarazzata.
Ochaco: “Ehm, scusa Deku. Mi sono fatta trascinare.”
Ashido: “*sghignazza*Hi, hi, ce ne siamo accorti!”
Ridacchiammo divertiti, mentre Ochaco chinava il capo. Izuku sembrò riprendersi, pur senza smettere di arrossire.
Ashido: “Comunque, Midoriya, da dove salta fuori quest’aria da duro? Non sembravi nemmeno tu!”
Kirishima: “Sei stato un vero uomo!”
Shoji: “Finora, l’unico che ho visto parlare a Bakugo in quel modo è stato Akira.”
Kaminari: “Si vede che ti stai lentamente “akirizzando”!”
Izuku e Akira: “Akiri-che?”
Jiro: “Vuol dire che, dato che siete sempre insieme, la vicinanza con Akira influisce un po' sul tuo carattere.”
Hagakure: “In ogni caso, sei stato fighissimo, Midoriya!”
Akira: “Concordo. Mi hai lasciato senza parole. E ti ringrazio per avermi difeso. Ma vedi di non cambiare troppo, amico mio: ti preferisco così come sei.”
Izuku sorrise, per poi porgermi il pugno con la mano sana. E io ricambiai.
Izuku: “Insieme nel giusto, insieme nell’errore.”
Akira: “Amici per sempre.”
In quel momento la stanchezza tornò a farsi sentire e io trattenni uno sbadiglio.
Akira: “Beh, non so voi ragazzi, ma io ora me ne vado a casa a farmi una bella dormita. È stata una lunga giornata, sono a pezzi.”
Ashido: “Ugh, a chi lo dici.”
Mineta: “Altro che dormita! Sono così stanco che, non appena tocco il letto, cado in coma!”
Jiro: “C’è qualche speranza che non ti svegli?”
Mineta: “Ah, ah, spiritosa!”
Tsuyu: “Akira…”
Akira: “Hm?”
Tsuyu: “Ehm…ecco…dopodomani ci sarà l’inaugurazione di un nuovo game center ad Akihabara, con annessi karaoke e parco giochi. Ribbit. Io volevo sapere, ehm…se ti piacerebbe andarci.”
Akira: “Uh, certo. Mi piacerebbe molto.”
Vidi il suo viso illuminarsi in un sorriso.
Sero: “La trovo un’ottima idea, Asui!”
Che però svanì subito.
Ashido: “Anche noi volevamo andare all’inaugurazione! Potremmo andarci tutti insieme! Passeremo una magnifica serata!”
Tsuyu: “*seccata*Sì…magnifica.”
Mi ha incuriosito la strana reazione di Tsuyu. Eppure a lei piace uscire con Izuku, Ochaco e gli altri.
Amon: “Proprio non ci arrivi, genio?! Lei voleva uscire SOLO CON TE!”
Arrossii imbarazzato.
Akira: “Uh, allora…ti passo a prendere io?”
Tsuyu: “C-certo. Aspetta…”
Prese una penna e un biglietto, scrivendoci sopra qualcosa. Poi me lo porse: erano il suo indirizzo e il suo numero di telefono.
Tsuyu: “V-va bene alle 18:00?”
Akira: “Uuh, sì. È perfetto!”
Ashido: “Ehi, voi due! Che state combinando?”
Akira e Tsuyu: “Niente!”
Ashido: “*sorniona*Certo, come no!”
Raggiungiamo l’uscita della scuola e vedo Jun e Lyann ad aspettarmi.
Lyann: “Ce ne hai messo di tempo! Ancora un po' e ti mollavo qui!”
Jun: “Lyann!”
Akira: “Scusatemi, sono stato…trattenuto.”
Hagakure: “Ehm, signorina Jun…”
Tooru e gli altri si erano armati di carta, penna e cellulare.
Hagakure: Non le dispiace se…?”
Jun: “Beh, di solito non amo dare autografi. Ma per gli amici di mio fratello posso fare un’eccezione.”
E mentre Jun si “immolava” firmando autografi ai miei amici e facendosi dei selfie con loro, io salivo sulla moto con Lyann alla guida, diretto a casa.
Lyann: “Sia chiaro: ti scorrazzo solo per questa volta! Ma che non diventi un’abitudine!”
Akira: “Sì, sì, d’accordo.”
Lungo la strada, avvertii di nuovo quel brutto presentimento riguardante Iida e suo fratello. Ma ero talmente stanco, che feci l’errore di accantonarlo, decidendo di occuparmene un’altra volta. Un giorno mi sarei pentito di quella scelta. Ancora non potevamo saperlo, ma da quel momento l’ambiente intorno a noi, poco alla volta, iniziava a cambiare. E niente sarebbe stato più come prima.
 
 
 
Nessun POV
 
(Policlinico di Hosu. Quella sera)
 
 
Iida correva nei corridoi dell’ospedale, diretto alla stanza dove avevano messo suo fratello dopo l’operazione. Una volta arrivato, vide sua madre che aspettava fuori.
Iida: “Mamma!”
Mamma di Iida: “Tenya!”
Iida: “Allora, che succede?! Come sta mio fratello?!”
Senza aspettare la risposta, aprì la porta con forza ed entrò.
Iida: “Tensei!”
Mamma di Iida: “Tenya, aspetta!”
Iida fissò sconvolto le condizioni di suo fratello: steso sul letto, con lividi e tagli medicati, soprattutto sul ventre. La testa era fasciata e sul viso portava un respiratore. Ma le gambe erano quelle messe peggio.
Infermiere: “Si è appena svegliato dall’anestesia, è ancora in stato di semincoscienza. Se l’avessimo ricoverato un minuto più tardi, non sarebbe qui.”
Tensei: “*filo di voce*Tenya…mamma…sono contento di rivedervi…”
Iida si avvicinò al letto.
Iida: “Fratello! Tensei, come ti senti?!”
Tensei: “*filo di voce*Tenya…hai sempre avuto molta stima e fiducia nei miei confronti…Ti ringrazio. Sei…il fratello migliore che si…possa avere…Mi dispiace, ma…”
Iida ascoltava con sguardo stravolto, mentre le lacrime scendevano copiose.
Tensei: “*filo di voce…purtroppo…sono stato sconfitto. Ti ho…deluso…”
Tensei chiuse gli occhi, perdendo conoscenza.
Iida: “Tensei! TENSEIII!!!”
 
 
 
(Il giorno dopo)
 
 
Ochaco stava tornando a casa, dopo aver fatto la spesa.
Ochaco: “Oggi per pranzo, qualcosa di economico. Vediamo…dei mochi andranno bene.”
Ma una volta arrivata al suo appartamento, si accorse che qualcosa non andava.
Ochaco: “Un momento. La porta è già aperta?”
All’improvviso, due figure minacciose, simili a zombi, sbucarono dal corridoio.
????: “*gutturali*Ochacooo…!”
Ochaco: “Aaargh!!!”
Ma una volta che furono più vicine, si ritrovò davanti i volti sorridenti dei suoi genitori.
Papà di Ochaco: “Eccoci arrivati!”
Ochaco: “EEEH?! Papà?! Mamma?! Che ci fate qui?!”
Mamma di Ochaco: “Ti abbiamo fatto una sorpresa!”
Papà di Ochaco: “Dopo averti vista dare il meglio di te, siamo venuti di corsa a festeggiare!”
Ochaco: “Ma…e il lavoro?! siete venuti con lo shinkansen?! Eh?! Eh?!*si commuove*Però potevate anche dirmelooo…”
 
 
 
 
(Casa Midoriya)
 
Inko: “Sette volte, ti rendi conto?! Dalla lotta sulle spalle sono svenuta ben sette volte! Le ultime due per disidratazione!”
Izuku e sua madre erano nel soggiorno, intenti a fare colazione.
Izuku: “Sei stata comunque più eroica di me.”
Inko: “Oh, puoi ben dirlo! Sapere che ti è improvvisamente spuntato il quirk e che è anche dannoso per il tuo corpo…”
Per non far scoprire a sua madre la verità sul One for All, Izuku le aveva detto che il suo quirk era una “mutazione improvvisa”, un caso medico estremamente raro ma non isolato. Odiava mentirle, ma la posta in gioco era troppo alta.
Inko: “Tutte le mamme tifano per i loro figli. E io non posso fare a meno di preoccuparmi per il mio bambino.”
A Izuku tornò in mente quando era in infermeria dopo lo scontro con Todoroki e gli sguardi preoccupati di All Might e gli altri. Akira ha addirittura messo a rischio la sua stessa incolumità pur di guarirlo e questo lo faceva sentire in colpa.
Izuku: “Ho fatto preoccupare le persone a cui tengo. Con il Full Cowl posso usare il quirk per un po' di tempo, ma ancora non basta. Devo assolutamente trovare un modo che mi permetta di utilizzare il quirk più a lungo e senza far preoccupare nessuno. Sarà questa la mia linea di partenza per poter finalmente dire “Sono arrivato io!”.”
Inko: “Vuoi vedere la registrazione? È in alta definizione, sai?”
Izuku: “Ehm, magari dopo…”
 
 
 
 
(Villa Bakugo)
Bakugo era in bagno a lavarsi i denti con MOLTA energia.
Bakugo: “MORITEEE! STRAMALEDETTI BATTERIIII!”
Da dietro la porta si sentì la voce di sua madre.
Mamma di Bakugo: “Katsuki, non basta che dormi fino a tardi?! Ti metti pure a urlare?!”
 
 
 
(Casa Fudo)
Akira era guarito abbastanza da togliersi il tutor e al momento era sul tetto, intento a schivare i colpi di Jun.
Akira: “Ehi, Jun, solo perché non ho più bisogno del tutor non significa che mi sia ripreso del tutto. Non è troppo presto per riprendere l’allenamento?”
Jun: “Forse. Ma durante il Festival ho potuto notare molti ragazzi dotati di quirk in grado di tenere testa ai tuoi poteri. Tra l’altro tu stesso ne hai manifestati di nuovi, a cominciare da quel grido sonico. Per cui è meglio se ti eserciti il prima possibile, in modo da poterli padroneggiare. Ricorda che i nostri nemici sono ancora là fuori. Dobbiamo essere pronti per quando colpiranno.”
Akira annuì, con aria pensierosa.
Akira: “Ha ragione. Godman è ancora in libertà e ogni giorno che passa sono altri innocenti che rischiano di finire vittime della sua malvagità. Per non parlare dell’Unione dei Villain, che vuole la mia testa dopo che li ho sonoramente sconfitti allo U.S.J. devo riuscire a padroneggiare questi nuovi poteri. Però…anche All Might ha ragione. Anche se non mi vanno a genio, devo cominciare a dare più fiducia agli altri Pro Heroes e mostrarmi più umile. E devo anche fidarmi di più dei miei amici. Cominciando col dire loro la verità su Amon e gli altri devilmen. So di non poterli proteggere per sempre, anche se ce la metterò tutta. Quando Godman metterà in atto il suo piano, tutti ne saranno coinvolti. So di non poterlo fermare da solo, quindi mi servirà tutto l’aiuto possibile. Anche se continuo a non considerarmi tale, la mia strada per diventare un vero Hero…comincia qui.)”
L’urlo di Jun lo riscosse dai suoi pensieri.
Jun: “ATTACCO A SORPRESA!”
Il pugno lo prese in pieno volto, mandandolo a terra.
Akira: “Certo, sempre se sopravvivo a oggi.”
 
 
 
 
(Villa Todoroki)
 
Todoroki POV
Sono all’ingresso di casa mia e sto finendo di prepararmi per andare all’ospedale da mia madre mentre mia sorella maggiore, Fuyumi, prova a farmi cambiare idea.
Fuyumi: “L’ospedale? Così all’improvviso? Shoto, sei proprio sicuro di non volerlo dire a nostro padre?”
Todoroki: “Sì.”
Fuyumi: “Io non capisco. Perché ti è venuta proprio adesso la voglia di andare a trovare la mamma?”
Todoroki: “Ora devo andare.”
Esco di casa e comincio a camminare, diretto all’ospedale. Lungo il tragitto non faccio che ripensare al giorno dell’“incidente” che mi ha procurato l’ustione sull’occhio sinistro. È stata l’ultima volta che ho visto mia madre. Sapendo che continuava a essere condizionata da mio padre e dal mio lato sinistro, non sono più andato a trovarla. Una volta arrivato in ospedale e raggiunto la stanza dove si trova, mi fermo davanti la porta. Faccio per aprire, ma esito. Non ci vediamo da anni e non so come potrebbe reagire vedendomi. Ma so che non si risolverà niente se non faccio qualcosa. Akira ha ragione: non posso lasciarmi condizionare dal passato per il resto della mia vita. Apro la porta ed entro. Mia madre è seduta davanti la finestra, intenta a guardare fuori. Se volevo davvero diventare un Hero, dovevo vederla e parlarle un’ultima volta. Avevo così tante cose da dirle.
Todoroki: “Mamma…”
Lentamente, lei si volta a guardarmi. Anche se non crederà mai che sia io a volerlo, la salverò. È una promessa. La mia linea di partenza. E anche…il mio traguardo.
 
 
 
 
Ciao di nuovo! Ebbene, i giochi son fatti. Il Festival dello Sport è ufficialmente terminato! E per i nostri eroi si è concluso in modo sereno. Anche se non per tutti. C’è chi ha finalmente tirato fuori la grinta, chi ha imparato una lezione di vita e chi è stato messo al suo posto, potendosi però sfogare sugli stramaledetti batteri. Il tutto condito da momenti di tenerezza, riunioni di famiglia e prospettive per il futuro. E prima di salutarci, qualche chiarimento: a inizio pagina vi ho parlato di un altro motivo per cui non ho potuto aggiornare in precedenza. Ebbene il fatto è che, a parte l’emergenza sanitaria, sto anche lavorando su altre due fanfiction. Preciso che al momento sono solo degli abbozzi, niente di concreto. Per ora. Vi dico solo che una sarà un altro crossover, mentre l’altra…no! Per maggiori dettagli siete pregati di fare richiesta nelle recensioni. E adesso tenetevi forte! Nel prossimo capitolo ci godremo finalmente qualche momento di svago in compagnia dei nostri eroi. Suggerisco a tutti quelli che sono fan delle ship romantiche di NON perdersi quel capitolo. Potrebbero veder realizzarsi i loro desideri. E per oggi e tutto! Alla prossima! E buone feste a tutti!   
   
 
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