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Autore: Funlove96    20/12/2020    0 recensioni
Arriva il Natale anche per i nostri amici di Fairy Tail ed Edens Zero. E anche per loro è un Natale speciale, passato tra affetti lontani e vite scombussolate in pochi mesi. Come affronteranno queste giornate?
Se vi va, possiamo andare a scoprirlo insieme.
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Raccolta partecipante al Christmas Lockdown indetto dal forum FairyPiece.
Spero vi piaccia, buona lettura.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Fanfiction partecipante al Christmas Lockdown, indetto dal forum FairyPiece-Fanfiction&Images.

Stanza: Bagno.
Prompt: Rasoio.

Guardò attentamente il proprio riflesso nello specchio, cercando il più piccolo pelo che poteva essere sfuggito alla furia del rasoio e ghignando soddisfatto del risultato che vedeva, e passandosi una mano sulle guance, finendo poi sul mento, anche quello ormai liscio e vellutato, come la pelle che, se non fosse stata per quel tatuaggio sull'occhio destro che si portava dietro da anni, si sarebbe potuta paragonare a quella di un bambino.
Sorrise al se stesso che lo guardava dalla superficie riflettente, pronto ad affrontare un'altra giornata di... film e serie tv stravaccato sul divano.
Non è che potesse fare altro, preoccuparsi degli ultimi esami prima della pausa natalizia in genere era una priorità, soprattutto con tutti i problemi che accompagnavano le sessioni in quel periodo, ma la nevicata della sera prima aveva apportato vari danni alle antenne WiFi, e molti operatori erano al lavoro per ripristinare le reti danneggiate di mezza Fiore. Non aveva lezione in altre parole, e Gerard aveva preso piuttosto bene la cosa, non che non amasse il proprio lavoro, aveva faticato tanto e ora insegnava nell'ateneo più vasto e conosciuto di tutta Fiore, che aveva sede nella capitale di Crocus, e che vantava diverse facoltà oltre che insegnanti di un certo livello. Ma aveva bisogno di una pausa, non dall'insegnamento, ma dalla situazione che lo rendeva assai più difficile del solito...
Alla sua giovane età, appena trentaquattro anni, poteva già vantare di preparare le giovani menti alla conoscenza dell'universo, ma anche le emicranie di fine lezione e il dover tenere a bada un gran numero di studenti che, forse per l'età, tendevano a non prenderlo troppo sul serio. Se poi si aggiungeva che di tempo in aula non ne aveva passato molto, finendo dopo poco ad insegnare in DAD, la situazione non era delle più rosee.

Ma era fiero di se stesso, e sentiva che la propria vita non poteva essere migliore di così.
Almeno, lo aveva pensato fino a poco tempo prima...

Era arrivato, come ogni anno, Settembre, e con esso le orde di studenti che invadevano la piazzetta di fronte all'ateneo, pronti a quello che, per molti, era l'inizio degli incubi peggiori che potessero esistere, almeno per degli studenti universitari: Lo studio e i vari esami da affrontare.
Era il suo primo anno da professore, aveva appena ottenuto la cattedra di astrologia della GMG University. Era agitato come uno scolaretto il primo giorno di scuola, impaurito di lasciare la mano materna per dirigersi in quel posto nuovo, ma al contempo osservava tutto, curioso bimbo smanioso di esplorare una nuova quotidianità.
Si era vestito elegante, non che di solito non lo fosse, amava in particolar modo i dolcevita smanicati, sui quali usava indossare giacche o giubbotti tenuti aperti, completando il proprio outfit con dei pantaloni larghi. Non era molto elegante, ma nemmeno così trasandato alla fine. Quel giorno però aveva optato per un completo blu gessato, non rinunciando però alla giacca aperta, lasciando intravedere la cantina camicia. Aveva acquistato una ventiquattrore per riporre tutti i documenti e qualsiasi cosa gli fosse servita per l'università, oltre che per darsi un tono. Aveva deciso di essere severo ma non troppo, voleva che i suoi studenti non lo vedessero come un tiranno, ma che gli dessero anche ascolto.
Aveva preso un piccolo appartamento in affitto poco lontano dal complesso, in un piccolo condominio affiancato a un altro che, aveva saputo, era abitato per la maggior parte dagli stessi studenti che gli scorrazzavano davanti, intenti a giocherellare con non troppa voglia di entrare nell'istituto. Non vi badò, anche perché non avrebbe certo potuto dar loro torto per volersi godere fino all'ultimo la libertà prima di affrontare un altro anno...

Sorrise al clone che lo guardava nella superficie riflettente. Quasi non poteva crederci...

Era appena entrato nell'enorme complesso e vagava per gli ampi corridoi ricolmi di studenti di pochi anni più piccoli di lui, che appena trentatreenne più volte era stato scambiato per un qualche studente fuori corso. Chi ci credeva che un ragazzo della sua età era arrivato tanto lontano e tanto in fretta?
Ma in parte era ancora un ragazzino si, e come tale si era sentito quando, entrando in una delle aule che credeva sarebbe stata la sua, si era ritrovato di fronte ad una ragazza dai capelli scarlatti che, nell'enorme aula ricolma di studenti, armeggiava con alcuni fogli alla cattedra.
Si era voltata solo per un momento, incrociando gli occhi castano chiaro con quello blu di lui, scrutandolo attraverso gli occhiali.

"È questa l'ora di arrivare? Capisco che sia il primo giorno, ma un po' più di interesse anche per la puntualità non guasterebbe. Almeno i primi tempi..." lo guardò meglio per qualche secondo. "Comunque, non c'è bisogno di essere tanto seri..." indicò il suo vestiario sistemandosi le lenti. "Tanto non attacca, se non ti impegni non ti servirà fare bella figura... adesso va a sederti!" gli si era rivolta tutto il tempo con lo sguardo severo, e doveva ammettere che metteva una certa inquietudine. Aveva anche temuto che potesse ucciderlo, non sapeva perché, ma quella donna era tanto bella quanto spaventosa.
"I-Io..." era un professore anche lui, e quella che gli stava davanti non sembrava essere più grande, eppure si sentiva uno studente appena rimproverato dall'insegnante...
"S-Sono il... il nuovo professore di... a-astrologia..." perché adesso balbettava? Quella donna faceva paura!

Lei spalancò gli occhi nel sentirlo, fissandolo stupita. Che forse non credeva di non essere più l'unica a far parte del corpo docenti alla sua giovane età?

"Gerard Fernandez, molto piacere!" si era ripreso notando in lei l'esitazione, e sentendosi decisamente meglio, mentre le porgeva la mano, tra le risatine degli studenti. Era incredibile quanto poco ci avesse messo per passare dall'essere intimorito al rilassato. E si, forse la prima impressione aveva ingannato lui allo stesso modo che aveva fatto con lei.

Sorrise ancora al gemello creato dallo specchio ripensando a come poi si era evoluto il tutto. Dalla scoperta che la professoressa Scarlett abitasse sul suo stesso pianerottolo -proprio quella sera, tornando a casa l'aveva rivista, avvolta nel giaccone beige e alle prese con una pila di scartoffie tra le mani, mentre armeggiava con la borsa in cerca delle chiavi, cercando di evitare che tutti quei fogli cadessero. Aveva pensato di darle una mano, scoprendo un lato molto interessante della donna. La sua attitudine ad arrossire appena ogni volta che si parlavano- e iniziando a frequentarla anche come vicina...

Quella situazione poi li aveva travolti assieme al resto del mondo, e molte erano le volte che si ritrovava a sentirla urlare spazientita per il comportamento di qualche studente.
Quei due, non ricordava i nomi, ma i cognomi si, urlati dalla donna ogni due per tre. Granbell e Stenier se non sbagliava. Per quello che aveva capito, il primo -ricordava che oltre alle scienze umanistiche, che la collega insegnava, era anche suo studente, e con ottimi risultati- fosse molto amico del secondo, che non perdeva occasione di coinvolgerlo nelle frequenti interruzioni.
Una coppia affiatata quanto improbabile, che però lo faceva sorridere per quanto fossero legati quei ragazzi...

Passò il dopobarba dal profumo mentolato sul mento, sgridandosi mentalmente per essere rimasto imbambolato lì per tutto quel tempo. Ricordò di essere entrato un bel po' di minuti prima, quando si era alzato, circa qualche minuto prima delle sette, era andato subito a farsi la barba. Non amava particolarmente averla, e si, un po' era vanitoso su quello, gli piaceva vedersi senza nessun pelo sul volto...

Si stava di nuovo perdendo nei propri pensieri e doveva sbrigarsi se voleva starsene spaparanzato sul divano per le successive quattro ore!
Si diede un'ultima sistemata -come se qualcuno avesse fatto caso ai capelli fiori posto o la barba appena fatta anziché al fatto che indossasse ancora il pigiama blu scuro. Che poi abitava pure da solo...- e si recò in cucina per prendere snacks e bibite necessari per l'intera prima stagione di Sherlock, sua serie preferita in quel periodo che l'aveva scoperta, proprio avendo più tempo da occupare, e ne era praticamente diventato dipendente. Quell'ennesima mattina di dolce far niente era solo all'inizio e lui se la sarebbe goduta, soprattutto perché non poteva fare altro, dato che doveva aspettare che riparassero alcune linee perché la sua famiglia potesse rispondere. Sua sorella Meldy e i loro genitori erano ancora senza connessione, e sperava che prima di Natale -sarebbe giunto tra pochi giorni- si ristabilisse in tempo, almeno per scambiarsi gli auguri di quelle particolari festività...

Passò di fronte alla finestra del salotto scrutando il paesaggio innevato, e si, in tutto quello una cosa positiva c'era. Il sole che si affacciava, illuminando la neve ancora fresca sul davanzale, sembrava annunciare una serenità che tutti speravano di trovare al più presto. Nella più grande delle sue amate stelle, l'azzurro trovò un ulteriore spunto per sorridere, certo che sarebbero arrivati tempi migliori.

Per ora però, telecomando, pop-corn e Benedict Cumberbatch lo aspettavano...



[1477 parole]



Angolo autrice.
Ed eccoci con la terza fic! Stavolta con un bel Gerard mattutino e fresco di barba appena fatta. Casomai dovesse suonare la vicina che ha finito lo zucchero👀
Beh, questo è il terzo capitolo, spero vi sia piaciuto. Grazie infinite per le letture, grazie per aver letto anche questa fanfic, e se volete, a domani!
Ciao❤️
   
 
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