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Autore: Gatto1967    22/12/2020    2 recensioni
Qual’è il momento più triste della saga Candyana?
Che domande! Ovviamente è l’episodio 99! Quello della separazione fra Candy e Terence.
Personalmente trovo che quello sia uno degli episodi più sconclusionati della serie, o meglio, sconclusionati sono i motivi della separazione fra i due innamorati. Dico: se la Mizuki voleva farli lasciare poteva inventarsi qualcosa di meglio!
Ma… ci siamo mai domandati che cosa sarebbe successo se Candy e Terence avessero fatto la scelta giusta?
Certamente gli ultimi episodi dell’anime sarebbero stati diversi, ma… quanto diversi?
Andiamo quindi a ri-vedere gli ultimi sedici episodi del nostro anime preferito a partire proprio dal famigerato episodio 99!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nei giorni seguenti un altro tremendo accadimento scosse la famiglia Andrew: dall’Europa giunse la notizia della morte di Stear, caduto nel corso di un combattimento aereo.

Una maledizione sembrava aver colpito la ricca famiglia, e in città i pettegolezzi si sprecavano.

Da La Porte giunse un’affranta Suor Maria per avere notizie ed essere vicina alla sua cara Candy. L’incontro con Annie fu particolarmente commosso. Loro conoscevano Candy da sempre, l’avevano vista bambina, ragazza e poi giovane donna. Loro due in un certo senso rappresentavano la famiglia di Candy.

 

Dieci giorni erano passati dal terribile fatto occorso a Candy nella sua ultima notte di lavoro al Santa Johanna, e le condizioni della ragazza non davano cenno di miglioramento. Ormai fra tutti quanti le volevano bene, si stava facendo largo la terribile convinzione che Candy non ce l’avrebbe fatta.

Alla mattina dell’undicesimo giorno ci fu una visita decisamente inattesa in ospedale.

 

-Che diavolo fai tu qui?!!!- tuonò un Archie distrutto alla sua parente apparsa nella sala visite.

-Sei venuta a terminare il lavoro di quell’assassina di tua figlia?-

-Calmati Archie!- lo riprese Annie. -Posso capire il tuo stato d’animo e lo condivido, ma questa donna ha perso la figlia, e non credo che sia venuta qui con cattive intenzioni.-

-È così Archie… sono venuta solo per aver per avere notizie di Candy…-

Archie non era certo ben disposto nei confronti di Sara Legan, ma qualcosa nella voce di quella donna lo convinse della sua sincerità.

-Le condizioni di Candy sono stabili, e ormai sono passati undici giorni. I medici disperano che possa farcela.-

-Mi dispiace, mi dispiace tanto…-

Archie non trovò opportuno dire quello che teneva dentro, ma Sara Legan parlò per lui.

-Tu pensi che la vera colpevole di quello che è successo sono io…

Tu pensi che se avessi dato a Iriza qualche sano schiaffone quand’era piccola e le avessi insegnato a rispettare il prossimo, forse lei sarebbe stata diversa, forse sarebbe diventata una persona migliore…

Hai perfettamente ragione. 

IO sono la vera colpevole di tutte le disgrazie accadute a quella povera ragazza, e ormai è troppo tardi per rimediare.-

Già, era proprio troppo tardi, ma il gesto della signora Legan meritava comunque rispetto.

La donna estrasse dalla sua borsa una busta che consegnò ad Annie.

-Ti prego Annie, consegna questa busta a Suor Maria, prima che torni alla casa di Pony.-

La busta conteneva una lunga lettera con cui la signora Legan chiedeva perdono per tutto il male che aveva provocato a Candy fin da quando era bambina, e inoltre una cospicua donazione per la casa di Pony.

Annie prese la busta e promise di consegnarla a Suor Maria che l’indomani sarebbe dovuta tornare alla casa di Pony, e la signora Legan, senza una parola, uscì dall’ospedale.

 

Quel pomeriggio Suor Maria andò all’ospedale per salutare la sua Candy prima di partire per La Porte, e chiese ai medici il permesso di vederla.

Le venne concesso e fu accompagnata al capezzale della ragazza. Vederla così immobile le rinnovò il dolore, e scoppiò a singhiozzare.

Gli occhi velati di lacrime le caddero sulla mano sinistra di Candy, e le sembrò quasi di vederla muoversi. Dapprima pensò a una specie di allucinazione, ma poi si rese conto che la mano di Candy si muoveva davvero.

L’infermiera che la accompagnava strabuzzò gli occhi e chiamò a gran voce il dottore di turno: Candy si stava risvegliando.

 

Il dottor Smith uscì dalla stanza e si fece incontro agli amici di Candy.

-Candy sta abbastanza bene dato quello che ha passato, ha forti difficoltà a parlare e a camminare, ma penso proprio che con il tempo tornerà quella di sempre.-

Tutti si misero a piangere per il sollievo e la contentezza, e tutti si fermarono quando entrò nella stanza un claudicante Neal Legan.

-Ho sentito tutto… sono contento che Candy stia bene…-

-E… tu come stai Neal?- gli chiese Annie

-Ancora un po’ acciaccato, ma me la caverò. Portate i miei saluti a Candy, non credo che sarebbe proprio contenta di vedermi…-

Anche lui si mise a piangere e si voltò per andarsene.

-Neal.- lo chiamò Terence -Mi dispiace per Iriza…-

-Davvero Grandchester?-

-Non posso certo dire che fosse una amica mia o di Candy, ma mi dispiace lo stesso.-

Neal scoppiò in un pianto dirotto e Patty lo abbracciò piangendo con lui.

   
 
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