Anime & Manga > Haikyu!!
Segui la storia  |       
Autore: GReina    24/12/2020    2 recensioni
[Iwaoi | Kuroken | Daisuga | Tsukkiyama | Bokuaka | Sakuatsu + accenni di Kagehina | Tanakiyo].
Haikyuu ad Hogwarts: segue le vicende dei nostri protagonisti per un anno (quinto per Hinata e co; settimo per Daichi e co).
Daichi è il papà di tutti i Grifondoro e Suga la mamma dei Corvonero; Kenma nasconde un segreto; Oikawa è paranoico; Tsukishima è irritato (be', non è una sorpresa!); Sakusa vuole liberarsi di Atsumu; Osamu e il suo amore per il cibo sono l'unica certezza. Venite a scoprire il resto!
Genere: Demenziale, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Hogwarts' Series'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hinata
Quella notte, i sogni di Hinata furono invasi da scope sfreccianti e coppe luccicanti. Shoyo era acclamato da tutta la squadra, in mano stringeva il boccino mentre i Grifondoro esultavano e Kageyama piangeva come un bambino. All’alba, il ragazzo non si dispiacque di essersi svegliato: il suo sogno poteva diventare realtà!
Scostò le coperte e – facendo attenzione a non svegliare i suoi compagni di dormitorio – si cambiò, lavò, afferrò il proprio manico di scopa con il kit di manutenzione e filò rapido verso la Sala Comune. Passò diversi minuti a curarsi della sua Scopalinda: la levigò, tagliò i rami in eccesso sulla coda, infine la lucidò. Una volta soddisfatto, poi, lasciò la Torre e si diresse verso la Sala Grande. Era ancora presto ed i tavoli erano deserti, ma bastò che si sedesse al tavolo dei figli di Godric perché dell’ottimo cibo comparisse davanti a lui. Mangiò quel tanto che gli serviva per non essere disturbato dai morsi della fame, poi si alzò e continuò la sua corsa euforica verso il Campo da Quidditch. Il campo, lo aveva imparato ormai da anni, era – in un modo o nell’altro – perennemente frequentato: chi si allenava per conto proprio, chi semplicemente aveva voglia di fare un giro sulla scopa, o ancora chi usava gli spalti per consumare la merenda, ritrovarsi con gli amici o persino studiare all’aperto. Ed era solo all’alba che Hinata poteva goderselo tutto per sé.
Aveva appena superato la capanna del guardacaccia, adesso poteva vedere il campo in lontananza; sorrise ed accelerò. Invece di seguire il sentiero, decise di tagliare per le serre e – con il senno di poi – quella decisione fu una benedizione: l’ultimo ciuffo arancione di Hinata era sparito dietro la serra numero tre quando un paio di voci lo fecero immobilizzare; le aveva riconosciute: erano Oikawa e Wakatoshi, di Serpeverde. Non aveva mai parlato con nessuno dei due, ma entrambi – specie la mole del secondo – lo intimorivano. Fu quindi inevitabile per lui tendere ogni nervo e sperare che non l’avessero visto. I toni che stavano usando, infatti, sembravano tutt’altro che amichevoli:
“Quindi ti sta bene che quel ragazzino mi abbia fregato il posto in squadra!?” sebbene lo soggiogasse, Tooru Oikawa gli era sempre apparso socievole e gioviale. Sentirlo urlare, quindi, ebbe l’effetto di impietrirlo.
“Hai ancora un posto in squadra.” la risposta di Ushiwaka era stata pacata, quasi apatica “L’importante è che tu sia nel mio team, Oikawa. Sei un bravissimo cacciatore.”
“Ti sbagli, io sono un bravissimo cercatore! Se l’anno scorso non mi fossi infortunato, quel marmocchio starebbe ancora sugli spalti a sognare! Non è giusto rimpiazzarmi così!”
“Kageyama si è dimostrato utile come cercatore.” la calma pragmaticità dell’altro sembrava star facendo infuriare Oikawa ancora di più “E tu sei un cacciatore migliore di Suguru. La nostra squadra adesso è più forte che mai.”
“Questo è il mio ultimo anno qui ad Hogwarts. Se non posso giocare da cercatore, forse è meglio che mi concentri sui M.A.G.O.” e senza aggiungere altro, stizzito, voltò le spalle all’ex compagno di squadra e sparì oltre la capanna del guardacaccia. Hinata osservò Wakatoshi fissare il punto in cui Oikawa era sparito, poi lo sentì sospirare e, tranquillo, come se uno dei membri più forti della sua squadra non avesse appena annunciato il suo ritiro dal Quidditch, tornò verso il Castello.
Una volta capito che nessuno dei due avrebbe più potuto vederlo, Hinata uscì dal proprio nascondiglio e riprese il suo percorso verso il campo d’allenamento. Non riusciva ancora a credere a quello che aveva sentito: Shoyo seguiva le partite di Quidditch sin dal suo primo anno, e sempre – eccetto il periodo in cui il bolide che l’aveva colpito al ginocchio l’aveva costretto a terra – Oikawa era stato in sella alla sua scopa da corsa, perennemente trionfante e spesso strafottente verso gli avversari, che questi fossero in svantaggio o meno. L’aveva osservato vincere diverse volte, e allo stesso modo l’aveva visto perdere: la sua superbia ed il suo orgoglio, pensò con ammirazione, non erano stati intaccati in nessuna occasione. Hinata non avrebbe mai creduto possibile mantenere in sconfitta un atteggiamento del genere, e ricordò di come avesse immediatamente pensato che – anche da perdente – Oikawa non potesse che lasciare il campo come fosse un vincitore. Quella, forse, era la parte di lui che più lo spaventava e meravigliava, e sebbene al centro dei suoi pensieri – come sempre – ci fosse Kageyama, l’idea di sfidare anche Oikawa, quando sarebbe arrivato il momento di disputare una partita contro i Serpeverde, lo eccitava come poche altre cose riuscivano a fare.
Immerso in quei pensieri, neanche si rese conto di essere arrivato a destinazione e, sicuro com’era di trovare il campo totalmente deserto, si stupì non poco di trovare quasi tutta la propria squadra già lì ad allenarsi.
“Hey, Hey, Heeey!” il primo ad intercettarlo fu Bokuto, che lo puntò e – non prima di aver eseguito un giro della morte – atterrò accanto a lui “Sei appena entrato in squadra e già non vedi l’ora di giocare??” gli chiese, ma prima che Hinata potesse rispondere, l’altro si era già girato verso i restanti compagni di squadra e aveva urlato: “Mi piace, questo ragazzo!”
Nishinoya, Tanaka, Yamamoto ed Iwaizumi li avevano appena raggiunti quando l’ultimo parlò:
“Sei qui perché sei nervoso o eccitato?”
“Eccitato!” Bokuto aveva risposto per lui, subito dopo gli diede una sonora pacca sulla spalla “Gli si legge in faccia!”
“Già!” si aggiunse a quel punto Noya “Non ha motivo di essere nervoso! Ha afferrato il boccino da vero maestro, alle selezioni!”
“Senza contare che la prima partita del Campionato sarà contro Corvonero!” fu il turno di Yamamoto “Non sono niente male, ma non sono i Serpeverde. Non so se mi spiego…” ghignò.
“Loro hanno Akaashi!” protestò Bokuto.
“Stai forse sminuendo Shimizu??” si scaldò anche Tanaka, ma fu superfluo, perché Yamamoto arretrò inorridito, come se il compagno gli avesse appena rivolto il più grave degli insulti.
“Come osi! Non potrei mai!!” la cacciatrice di Corvonero era assolutamente una degli studenti di Hogwarts più abili nel Volo.
“Che i Serpeverde siano i nostri avversari più tosti non lo si può negare.” del gruppo, Iwaizumi era sicuramente il più pacato.
“H-ho-” davanti a tutti quei compagni più grandi di lui, Hinata non poté impedirsi di iniziare la propria risposta in maniera balbettante. Si schiarì la gola e ricominciò: “Ho incontrato Oikawa e Wakatoshi, venendo qui. Li ho sentiti parlare,” continuò timido “e a quanto pare Oikawa lascerà la squadra.” quella frase parve scatenare un putiferio:
“Cosa??” chiesero praticamente tutti in coro;
“Perché?” fu un’altra domanda nel mucchio, quindi Shoyo raccontò la conversazione che gli era capitato di origliare. Stettero un paio di minuti a parlare di Oikawa e della sua squadra quando Bokuto disse quello che ognuno di loro aveva già pensato:
“Be’, senza Oikawa per noi sarà più facile batterli. Vero, Iwaizumi?” tutti i presenti si voltarono verso il punto in cui sapevano esserci il compagno solo per trovare il posto vuoto.
“Ma dov’è finito?” chiese Yamamoto.
“E quando se n’è andato?” pensò piuttosto Hinata. Alla fine, decisero di mettere da parte l’improvvisa sparizione del cacciatore per fare ciò per cui tutti loro erano lì: allenarsi.
 
***
Iwaizumi
Gli era bastato sentire Shoyo Hinata dire che Tooru avrebbe lasciato la squadra per capire cosa fosse successo. Rimase ad ascoltare il racconto del più piccolo fino alla fine, dopodiché voltò le spalle ai compagni di Casa ed uscì dallo stadio della scuola. Sapeva esattamente dove trovare quel testone serpeverde: la Foresta Proibita. Mentre camminava spedito verso la sua meta, ripensò al giorno in cui lui e Oikawa avevano scoperto quella radura. Era da mesi che cercavano un posto in cui poter stare tranquilli e al sicuro da sguardi indiscreti e poi, quasi per caso, una lezione di Cura delle Creature Magiche li aveva condotti lì. A quanto diceva il professore, quel luogo era pieno di thestral. Fortunatamente loro non li vedevano, ed anche se ogni tanto urtavano per caso qualcosa di invisibile, quello era diventato il luogo che in assoluto Iwaizumi preferiva. Gli alberi giganti, di solito talmente fitti da oscurare ogni singolo raggio di sole, in quel punto erano più radi e l’atmosfera che vi si creava, tra la luce che filtrava attraverso le foglie e i riflessi che del ruscello lì accanto, era definibile solo in una maniera: magica. Nessuno lì, in due anni, era mai riuscito a disturbarli e quella radura, ormai, era diventata per entrambi un luogo sicuro, inviolabile anche per i brutti pensieri.
Sospirò non appena, messo piede nella loro radura, vide Oikawa rannicchiato sull’erba: la schiena poggiata a un tronco e le ginocchia strette al petto. Il compagno non si accorse di lui finché non gli fu accanto; gli si accovacciò accanto, gli accarezzò i capelli e solo allora l’altro sollevò la testa che teneva nascosta tra le braccia e lo vide.
“Iwa-chan.” mormorò solo, Iwaizumi sorrise.
“Che cosa stai facendo?” Oikawa si limitò a scrollare le spalle, quindi il grifondoro sospirò, poi si sedette sull’erba accanto a lui e lo imitò poggiando la schiena al tronco dell’albero “La mia squadra di Quidditch ha una nuova recluta.” raccontò Hajime, Oikawa non rispose “Un cercatore niente male! Dovrete stare attenti quando ci scontreremo.” Iwaizumi fissò lo sguardo in quello di Oikawa, deciso a cogliere ogni singolo dettaglio di ciò che quelle parole avrebbero portato alla luce, e ciò che vide fu solo una grande amarezza, dispiacere, forse anche senso di colpa. Il serpeverde non rispose, invece abbassò lo sguardo, quasi volesse sfuggire a quello indagatore dell’altro.
“È venuto al Campo, stamattina.” continuò quindi a raccontare Iwaizumi “Dice di aver visto te e Wakatoshi mentre veniva giù.” a quel punto, Oikawa si galvanizzò, rizzò la schiena e spalancò leggermente gli occhi: aveva capito cosa l’altro ci facesse in quella radura.
“Iwa-chan…” provò a parlare, ma l’altro lo interruppe:
“Sapevo che eri un idiota.” Hajime Iwaizumi era l’unico in grado di dire una cosa del genere a Tooru Oikawa senza che quest’ultimo riuscisse a rispondergli per le rime. “Hai detto che avresti conquistato il mondo, ricordi? Tooru Oikawa, uno dei migliori giocatori di Quidditch della storia. E adesso che ne hai davvero l'opportunità hai intenzione di buttare via tutto?”
“Credi che io voglia questo??” gli rispose arrabbiato “Ho portato la squadra alla vittoria non so quante volte! Poi mi prendo un bolide al ginocchio e questo è il loro ringraziamento!?” Iwaizumi sospirò mentre si passava una mano tra i capelli. Oikawa era un ragazzo difficile da gestire, eppure non poteva fare a meno di lui. Sapeva perfettamente come si sentiva e avrebbe voluto dargli il mondo intero, avrebbe voluto andare da Ushiwaka e costringerlo a lasciare giocare Tooru nel ruolo che più preferiva. Quello che era in grado di fare, però, si limitava a stare vicino a lui; consolarlo, tirarlo su di morale, dargli una ragione per continuare a combattere.
“Hai idea di quante persone vorrebbero essere al tuo posto? Pensi che il cacciatore che hai sostituito sia felice della situazione?” la risposta non arrivò, quindi gli si avvicinò ancora, gli sistemò il ciuffo, poi continuò “Non ti rendi conto che tu sei già uno dei migliori cercatori che questa scuola abbia mai avuto? Hanno scelto Kageyama come cercatore facendoti diventare un cacciatore perché è una cosa che tu puoi fare, lui no. Ti conoscono già tutti come cercatore, conoscono il tuo valore e ti temono.” sorrise “Adesso hai la possibilità di farti temere come cacciatore, il tuo nome sarà collegato a due ruoli, non puoi sprecare un'opportunità del genere! Sei migliore di Kageyama. Adesso puoi dimostrare di essere anche migliore di Wakatoshi.” e finalmente, Oikawa sorrise.
“Lo dici solo per farmi stare meglio.” mise il broncio, Iwaizumi rise.
“Tu dici? Se solo i miei compagni di squadra lo sapessero! Senza di te in campo, per noi la vittoria sarebbe molto più facile!” eliminò il broncio dell’altro passandogli il pollice sulle labbra “Ma io non voglio che tu non sia in campo.”
“Perché ci tieni tanto?” Hajime scrollò le spalle prima di rispondere.
“Questo è il nostro ultimo anno. Te ne pentirai se non giochi.”
“Pensi?”
“Lo so.” Oikawa rise.
“Mi conosci bene.” sussurrò.
“Un po’ troppo bene.” sussurrò di rimando Iwaizumi, infine lo baciò. I brutti pensieri di Tooru divennero solo ricordo, ed Iwaizumi lo sapeva: nella prossima partita, il suo ragazzo sarebbe stato più forte che mai, e lui non sarebbe stato da meno.
_________________________________________________________________
n.a.
avevo in mente di pubblicare un capitolo a settimana, quindi mancherebbero tre giorni, ma è Natale! Quindi buone feste!!
xxx
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: GReina