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Autore: SkyDream    24/12/2020    5 recensioni
[Ship! BokuAka] [Brotp! KurooxBokuto] [9 Chap]
Akaashi, il secondo lunedì di Aprile, si ritrova a dover cominciare il suo ultimo anno di liceo senza Bokuto, ormai diplomato.
Tranciare di netto un legame come il loro è come mandare un vetro in frantumi, può essere doloroso e irrimediabile.
Soprattutto quando, presentatasi l'occasione, un ragazzo del secondo anno trova il coraggio di fare un passo avanti.
Un passo avanti verso quegli occhi affetti da una leggera eterocromia che conferiscono, ad Akaashi, un fascino particolare.
-
Dal testo: Bokuto, dopo due anni, poteva contare sulla punta delle dita le volte in cui aveva guardato Keiji negli occhi.
Ed erano poi state tutte notti insonni.
Non gli aveva mai detto di quella gioia esplosiva che gli montava dentro quando lo vedeva, di come si sentisse finalmente capito, non giudicato, libero di potersi esprimere in qualunque modo.
-
«Okay, Bro. Abbiamo decisamente un problema, e quel problema ha gli occhi fin troppo verdi per lasciartelo rubare da qualcuno. Non credi?».
Le parole ebbero l’effetto sperato e Bokuto parve finalmente allontanarsi dalla federa del cuscino, aveva ancora le guance segnate dal sonno.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto, Nuovo personaggio, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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∽Heterochromia∽
[BokuAka] [Chapter 9/9]
 

Chapter 9: Camicia sbottonata
 
«Keiji! Keiji, sono le sette!» Bokuto afferrò il suo ragazzo per le spalle e cominciò a scuoterlo con veemenza.
Akaashi riuscì, in qualche modo, a connettere i neuroni e ad aprire gli occhi. Aveva davanti a sé l’immagine di uno schiacciatore totalmente nudo e con un succhiotto ben in vista.
Gli ci vollero un paio di secondi prima di riuscire a parlare.
«Non fraintendere, io rimarrei con te a letto tuuutta la mattina, ma tu hai lezione! Non devi fare tardi per colpa mia!».
Bokuto saltò giù dal letto e afferrò i vestiti che Akaashi, meticolosamente, aveva sistemato sulla scrivania la sera prima.
«Cambiati, io vado a preparare la colazione!» Ancora scalzo e con - decisamente - troppa pelle scoperta, il più grande scomparì oltre la porta della camera.
Keiji ebbe solo in quel momento il tempo necessario per svegliarsi davvero e controllare l’orologio.
La prima lezione universitaria di Settembre, le vacanze estive erano decisamente finite.
Avere Bokuto lì, pronto a svegliarlo, era senz’altro stata una fortuna ma, se non ci fosse stato, Akaashi avrebbe decisamente dormito di più.
Lo testimoniava il fatto che non ricordava nemmeno dove fosse stato lanciato il pigiama né se sarebbe mai più stato ritrovato.
Infilò i pantaloni scuri, la cintura, e la camicia grigia, stando ben attento al colletto e ai polsini.
Si guardò allo specchio e ravvivò i capelli con un deciso movimento delle mani.
Non era solito fare i dispetti al suo ragazzo, Bokuto era sempre tenerissimo con lui, ma quella mattina la voglia era tremendamente alta.
Afferrò la boccetta di profumo che teneva sul comodino e ne spruzzò un bel po’ sia sui polsi che sul collo.
Entrò in cucina con passo felino, arpionando le mani sulle spalle del suo ragazzo, intento a tagliare delle fragole in una tazza.
«Buongiorno!» Sussurrò appena al suo orecchio mentre, sotto le dita, sentiva la pelle di Bokuto fremere.
Era uno spettacolo vederlo in cucina solo con i boxer, ma era anche un sacco divertente godersi la sua reazione quando si voltava e-
«Keiji, hai messo quel profumo?».
«Mh mh» Annuì l’altro senza scostarsi.
«E sei già vestito e quasi in ritardo».
«Per l’esattezza!» Aggiunse una piccola risata che riuscì, se possibile, ad accendere ancora di più il fuoco che ardeva dentro il suo ragazzo.
«Stasera non ti cambiare finchè non sarò tornato dagli allenamenti!» Bokuto si voltò del tutto e lo strinse in un abbraccio portando le labbra sulle sue.
«Guarda che sei tu quello nudo!».
«Ma tra i due sei tu quello sexy in camicia!».
 
Akaashi lo salutò di fretta mentre fissava le lancette rincorrersi velocemente.
Gli spiegò, in appena una manciata di parole, cosa aveva lasciato per pranzo e a che ora sarebbe tornato.
Gli disse di mandare un messaggio appena arrivato in palestra e di tenere d’occhio quei piccoli giramenti di testa che ultimamente lo coglievano.
Non mancò di lasciargli anche un porta pranzo con della frutta e delle barrette dentro.
«Perché si tratta sicuramente di un calo di zuccheri! E vedi di idratarti per bene!».
«Keiji, l’autobus …».
«Idratati!».
Si lanciarono un’ultima occhiata e poi si separarono.
Quelli precedenti erano stati mesi difficilissimi. L’ultimo anno alla Fukurodani, per Akaashi, era stato un tremendo conto alla rovescia.
Nonostante l’immensa fatica, era riuscito a portare - nuovamente - ai nazionali l’intera squadra. Anche se erano poi stati squalificati agli ottavi di finale.
Voleva dimostrare a Bokuto che ne era in grado, che avrebbe tenuto alto il tenore della sua amata squadra.
E il suo ragazzo aveva pianto, urlando tra il pubblico, quando Keiji lo aveva salutato dal campo mentre sosteneva il cartello con su scritto il nome della loro amata città.
Bokuto aveva cominciato poi a vivere diversamente le lezioni  del suo corso e gli allenamenti con la sua nuova squadra.
Era diventato più spontaneo, beccandosi l’antipatia di molti ma, scoprì con stupore, anche la simpatia di qualcuno. Keiji lo aveva aiutato a conoscere gente nuova, a fare finalmente amicizia.
Probabilmente nessuno lo avrebbe capito e amato come lui - per fortuna! - ma avrebbe avuto comunque con chi divertirsi e parlare della sua grande passione.
Appena Atsumu e Shoyo si erano aggiunti, poi, era stato un vero delirio.
Kuroo veniva a trovarli spesso, nei mesi estivi si portava dietro anche Kenma per cercare di fargli cambiare un po’ d’aria.
Keiji aveva inoltre mantenuto stabile il rapporto con Sorai. Qualche mese dopo aver abbandonato il suo ombrello davanti l’aula di musica, il biondino - una mattina di Ottobre - lo aveva aspettato di fronte la solita finestra, con il bento stretto in mano e la camicia abbottonata con le asole sbagliate.
«Devo dirti una cosa».
Keiji aveva così scoperto che il suo ombrello aveva anche portato fortuna e che Ritsu, l’ex fiamma del suo Bokuto, per ironia della sorte, era diventata la ragazza di Sorai.
Il bassista era arrossito come un ragazzino mentre gli raccontava di come si erano conosciuti e frequentati.
Gli disse anche che ormai era una cotta superata quella che aveva avuto per lui, ma che avrebbe voluto continuare a vederlo.
Akaashi aveva accettato e, un anno dopo, si ritrovavano davanti un caffè a raccontarsi delle loro vite.
In fondo, quel bacio che si erano scambiati nei sotterranei della biblioteca di Tokyo, era stato decisamente risolutivo. Aveva convinto il setter a fare il pieno di coraggio e a dichiararsi a Bokuto, o almeno lo sperava prima che l’altro lo prendesse contropiede.
Ma andava bene comunque.
Vivevano insieme, felici, ognuno con la propria vita ma sempre ritrovandosi insieme la sera.
Così stanchi da stringersi sotto le coperte e capitombolare in un sonno profondo, costellato dal sogno di una vita insieme.
 
Akaashi, mentre camminava sul viale che lo avrebbe condotto all’università, sollevò gli occhi verso quei fiori colorati e le foglie verdi che pendevano dai folti rami degli alberi.
Anche se non era primavera, la natura continuava a sconvolgerlo nella sua magnificenza e, sorridendo, pensò che tutto, finalmente, aveva riacquistato colore e che ogni libro aveva trovato il suo posto.


Angolo autrice: Ehy, ehy, ehy! Spero abbiate apprezzato l'immagine di un sexy Akaashi in camicia :D Non ho resistito, perdonatemi.
Innanzitutto voglio ringraziare gli artisti che hanno disegnato queste meravigliose fanart che ci hanno accompagnati lungo i nove capitoli (non vi conosco uno ad uno, ma siete stati meravigliosi e tutti i crediti sono vostri!).
Poi ringrazio i recensori, ma anche tutti i lettori che hanno voluto lasciarmi un commentino su instagram - e scambiare quattro chiacchiere! - non immaginate nemmeno quanto tutto ciò mi renda felice.
Heterochromia mi ha accompagnata ormai per un mese intero, sembra incredibile, e sono veramente tanto contenta di averla condivisa con voi, nella speranza che vi abbia strappato qualche sorriso e vi abbia fatto passare un po' di tempo spensierato, in un periodo purtroppo così cupo.

A prestissimo! Ho una marea di fanfiction che verranno pubblicate tutte a Gennaio ormai: BokuAka, KageHina, IwaOi, perfino una TsukkiYama! E poi, se il tempo libero me lo permetterà, vi tartasserò anche con qualche storiella non-sentimentale, ma sicuramente dai tratti comici <3

Un bacio e un super grazie a tutti voi!

-SkyDream-
 
   
 
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