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Autore: bhooo01    27/12/2020    1 recensioni
Solo grazie alla mancata creatività di Ron Weasley!
Dal testo:
Che gioia il Natale!
Le case adorne, i piatti ricolmi, il tepore del camino, insomma, l’animo straripa così tanto di felicità che quasi non c’è più spazio per altro.
“Sei veramente un babbeo Fred Weasley!”
“Ginevra, non provarci nemmeno a lanciarmi quel coso!”
“Un’altra parola e ti spezzo la bacchetta in testa, quanto è vero che mi chiamo Hermione!”
Ho detto ‘quasi’.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La Tana, nei giorni che precedettero lo scambio dei regali, sembrava essersi trasformata in una base di spionaggio.
Nessuno si fidava più di nessuno.
Ron era arrivato al punto di portare con sé i suoi regali anche in bagno affinchè nessuno li trovasse.
Harry evitava i gemelli come la peste dopo che li aveva scoperti a cercare di rifilargli un bicchiere di succo di zucca con un equivalente del veritaserum ideato da loro. Da quel momento il poveretto beveva solo l’acqua del rubinetto sperando, ogni volta, che Fred e George non avessero contaminato anche le tubature.
Hermione, come frutto dell’astuzia che la contraddistingueva, aveva stregato i suoi pacchetti contro chiunque provasse ad avvicinarsi. Vittima esemplificativa ne fu Ron che, approfittando dell’assenza della ragazza, si era avvicinato al suo armadio e mentre stava per toccare gli oggetti di suo interesse fu invaso da un fascio che gli spruzzò in faccia una tinta rosso fuoco particolarmente resistente.
La ragazza fu molto fiera della riuscita del suo incantesimo “Così impari, ficcanaso!” gli aveva urlato contro. Allo stesso tempo, però, non riuscì a resistere alla sua faccia da cucciolo bastonato e provò, invano, a ripulirlo da quel colore che sembrava più durevole di quanto sperasse.
Ginny era più terrorizzata dall’idea che uno dei gemelli fosse il suo Babbo Natale piuttosto che dalla mancata presenza di un regalo da parte di Harry. Provò, quindi, in tutti i modi a scoprire a chi fossero indirizzati i loro pacchetti. Per sua sfortuna, i gemelli avevano nascosto i regali nell’unico luogo della casa in cui nessuno avrebbe mai messo le mani: la soffitta. La ragazza non poteva immaginarlo ma sicuramente non aveva alcuna intenzione di fare una visita di cortesia al ghoul che l’abitava.
Tra una diffidenza e l’altra i nostri sei eroi riuscirono ad arrivare al 23 dicembre.
Erano le nove passate quando si erano ritrovati tutti davanti al camino ma nessuno sembrava voler fare la prima mossa.
“Allora?” sbottò Ron.
“Questo ragazzo” aggiunse indicando Harry “non beve acqua vera da giorni.” Disse mentre Fred e George sogghignavano.
“Io sono rosso come, come…” cercava di continuare
“Un Weasley?” suggerì Ginny.
“Il punto è che siamo ridotti uno straccio.” Riprese la parola “Che ne dite adesso di scambiarci questi regali e farla finita?” sbottò.
“Calmati Ronnino.” Si introdusse Fred. “L’idea è stata tua.”
“Mettiamoli sul tavolino, senza guardare per ora, e che poi ognuno prendesse quello con il suo nome.” Propose Harry ignorando i commenti.
Tutti annuirono accondiscendenti e poi, dopo pochi minuti, si diede inizio ai giochi.
Ognuno aveva in mano il pacchetto con il proprio nome e impazienti, sia per il regalo sia perché finalmente sarebbe finita l’aria da Guerra fredda, scartarono la carta.
“Che accidenti è questo coso?” inaugurò le danze Hermione sventolando uno striminzito pezzo di pizzo nero.
“Quello, mia cara Hermione” iniziò Fred “è un tanga. Anche se ora che ci penso il regalo non è proprio per te.” Spiegò ammiccando in direzione del fratello.
Nessuno avrebbe saputo dire quanto la tintura e la luce del cammino avessero contribuito ma Ron acquisì una tonalità di rosso così incandescente da far concorrenza, e vincere a mani bassi, alle lucine dell’albero di fianco a lui.
“Sei veramente un babbeo Fred Weasley!” sbottò. “Ma come accidenti ti viene in mente di fare una cosa del genere!?” concluse con un acuto che a momenti frantumava la cristalleria.
“Ed io che ti avevo fatto pure un bel regalo!” Commentò infine.
“Ah sì.” disse Fred tenendo in mano il suo dono “Davvero originale questa sciarpa. Direi che hai preceduto la mamma.”
Ron non ne potette davvero più e stava per lanciargli un vasetto di plastica appena afferrato da sopra al camino se non fosse stato per le grida di Ginny.
“Aiuto! Cosa diamine è?” sbottò inorridita e lasciando cadere la scatola a terra. Tutti si avvicinarono ad osservarne il contenuto. Tutti meno che i gemelli.
Il contenuto era veramente terrificante e un coro di “Oh” e “Che schifo” serpeggiava tra i presenti mentre un disgustoso avvincino faceva la sua figura in un piccolo acquario.
La ragazza si guardò intorno per poi posare lo sguardo sull’unica persona che avrebbe potuto fare una cosa simile.
“George! Ti è andato di volta il cervello?”
“Ma tu ami gli animali! Così potresti usare uno di quei nomi che sei così brava ad inventare.” le rispose il fratello ridendo.
“Piuttosto, vediamo quanto sono brava a prendere la mira.” Lo minacciò afferrando uno degli aghi da maglia che Molly Weasley utilizzava, da tempo immemore, per realizzare i suoi famosi maglioni.
“Ginevra, non provarci nemmeno a lanciarmi quel coso!” proclamò il fratello mentre si rintanava dietro al divano.
“Sì ragazzi ma state tutti calmi. Il regalo peggiore è il mio. Chi mai regalerebbe a me un libro.” Li interruppe Harry lanciando il suo dono sulla poltrona.
“Oh no!” proclamò Ron presagendo la furia che si sarebbe scatenata di lì a breve.
“Che cosa hai detto?” tuonò Hermione mentre l’occhio sinistro iniziava a sbatterle pericolosamente.
“Ma sì, è veramente stupido che qualcuno…” iniziò il moro per poi arrestarsi di colpo. Sbarrò gli occhi e si voltò piano verso l’amica capendo chi fosse il suo Babbo Natale. “In realtà, volevo dire…” iniziò ma fu fermato da Hermione che gli tirò addosso un cuscino così forte da farlo cadere a terra. “Un’altra parola e ti spezzo la bacchetta in testa, quanto è vero che mi chiamo Hermione!” tuonò infine.
“Una mazza da battitore? Grazie amico.” Esclamò George, stemperando la tensione e dando una pacca sulla spalla ad Harry che ancora terrorizzato dalla bruna davanti a sé non osava aprire bocca.
Ron, mentre ancora guardava in cagnesco Fred, prese in mano il suo pacchetto e vi ci trovò…niente. Un bel fico secco!
Si voltò quindi verso la sorella con aria interrogativa “Ma Ginny!”
“Non sapevo che regalarti.” Disse lei facendo spallucce con aria colpevole.
“In realtà” si introdusse Hermione “ci sarebbe un regalo per te.”
Il ragazzo, senza ben capire, vide la bruna avvicinarsi con in mano un enorme scatolone.
“Questo è per te, da parte mia.”
Nonostante il discorso con Ginny non se la sentiva di lasciare Ron a Natale, o meglio prima di Natale, senza neanche un regalo. Nemmeno le importava se lui gliene avesse fatto uno. Voleva solo vederlo felice. Del resto, di solito, è così con chi si ama, ne vuoi la felicità senza nulla in cambio.
Non sapendo che dire Ron aprì la scatola e dentro ci trovò una maglia dei Cannoni di Chudley autografata da tutti i componenti della squadra.
“Ma Hermione” boccheggiò “come hai fatto?”
“Effettivamente non è stato semplice. Prima sono andata dove si allenano, poi ho parlato con un responsabile delle pulizie che è riuscito a darmi il nome del cugino del…” iniziò ma fu interrotta da Ron che la travolse con un bacio lasciandola senza fiato. E parole.
“Grazie, è la cosa più bella che qualcuno abbia mai fatto per me.” Disse abbracciandola forte.
“In realtà anch’io ho qualcosa per te.” Annunciò sorprendendola e ponendole tra le mani un pacchetto mal incartato.
“Ma…è proprio lui?” disse la ragazza dopo aver scartato la carta.
“Direi di sì.” Rispose il rosso grattandosi la nuca e arrossendo sulle gote.
“Ma Ron, è quel volume andato perduto della copia originale di ‘Storia di Hogwarts’! Come hai fatto?”
“Ah bhe è stato facile, era al Ghirigoro.” Rispose onesto.
“Tu sì che sai come mantenere la magia fratellino.” Lo rimbeccò George.
“Se Ron la smette di farmi passare come un fidanzato ingrato anch’io avrei qualcosa da dare a Ginny. Scusami tesoro ma non ho avuto il tempo di incartarlo. Ero troppo impegnato a sfuggire ai tuoi fratelli.” Concluse lanciando un’occhiataccia a Fred e George.
“Ma è un biglietto per la Coppa del mondo di Quidditch!” rispose la rossa ridendo.
“Non ti piace?” chiese Harry preoccupato dalla sua reazione.
“Se non mi piace? Ne ho regalato uno a te anche io.” Disse lei mostrandoglielo.
“Che sollievo, volevo andarci con te ma non riuscivo a trovarne un altro.” Confessò la ragazza.
“è la stessa cosa che ho pensato io quando l’ho preso a te.” Rispose il corvino ridendo.
“Oh mio Merlino, siete perfetti insieme!” commentò Fred scimmiottandoli con il tono di voce di una ragazzina. Ma, noncurante, Harry strinse forte Ginny a sé rendendosi conto di quanto fosse fortunato ad averla.
Tutto sommato, nonostante qualche ammaccatura, il Babbo Natale segreto sembrava fosse andato a buon fine. Più che i regali in sé quello che aveva entusiasmato era stato il contorno. La tacita sfida al regalo peggiore, le tecniche di spionaggio mal improvvisate, lo stupore e le minacce che avevano accompagnato lo scambio, circondarsi delle persone che si ama…
O almeno questo è quello che balenava in mente a Ron mentre, con Hermione ancora stretta a sè, si guardava intorno vedendo in quelle facce il suo vero regalo.
“L’anno prossimo lo rifacciamo?”
 
 
Angolo autrice: Grazie mille per essere arrivati fino a qui! Mi sono divertita tantissimo a scrivere anche se i miei libri, dalla scrivania, mi stanno maledicendo. Rileggendo mi sa che il ‘demenziale’ dovrebbe essere scritto a caratteri cubitali ma vabbe hahahah. Spero abbiate apprezzato e che vi abbia fatto sorridere, fatemelo sapere. A presto <3
   
 
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