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Autore: Epic JP    28/12/2020    2 recensioni
(Non sto partecipando a qualche challenge o fandom indette da qualche gruppo perché non ho la più pallida idea su come fare queste cose XD) (Se qualcuno potesse spiegarmelo ne sarei grato)
Questa storia avrà luogo in questo periodo. O meglio, avrà luogo negli ultimi giorni dell'anno. L'idea sarebbe di pubblicare un certo capitolo (che tratterebbe del compleanno di Hinata) il 27. Non so dire con che cadenza caricherò e non so dire se farò in tempo a scrivere QUEL capitolo prima del 27... in ogni caso, ci proverò lo stesso. Scritto questo, introduciamo la storia.
Verso la fine di Dicembre, Naruto e Hinata progettano di festeggiare in un modo diverso dal solito ma una missione in arrivo per Naruto minaccia di mandare tutto all'aria. Ma nessuno può sapere in che modo l'Universo percepisce e reagisce quando accadono certe cose.
Buona lettura e (mi auguro) recensimento. Ci saranno anche immagini cover per ogni capitolo, alcune fatte dal sottoscritto e altre no. ENJOY!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 3: In Cerca Di Perle

 

Il tempo era quasi volato, la coppia si era divertita prima in acqua, dove finalmente Naruto si era rinfrescato un po', e anche in spiaggia perché i due si erano uniti ad una partita di pallavolo organizzata da un altro gruppo di bagnanti. Poi avevano recuperato le loro cose, si erano rivestiti e avevano lasciato la zona. Siccome avevano sempre qualche soldo in tasca, si presero la libertà di godersi un gelato prima di rientrare in albergo. Dove il biondo avrebbe verificato la veridicità della promessa che avevano ricevuto a proposito del riordino della loro stanza durante la loro assenza. Infine avevano ripreso a passeggiare per le vie adocchiando un paio di negozi che avevano attirato gli interessi dei due: il maschio avrebbe fatto un salto in un punto vendita dove erano esposti in vetrina strumenti per l'attività subacquea mentre la femmina più tardi sarebbe entrata in un salone dove erano esposti dei costumi da bagno.

 

Ovviamente solo l'uomo rese note le sue intenzioni, siccome lui aveva voluto farle usa sorpresa, lei avrebbe ricambiato giocando una carta simile.

 

Tutto questo ebbe luogo in mezzo a vie dove decine e decine di altre persone si spostavano in tutte le direzioni ed a velocità diverse. La coppia raggiunse di nuovo la facciata del Dragon Hotel quasi mezz'ora dopo aver lasciato la spiaggia.

 

- - -

 

Avevano deciso di consumare il pranzo in intimità e quindi un altro paggio preparò un vassoio con dentro le pietanze scelte nelle quantità decise che venne portato fino alla porta del loro momentaneo alloggio. Poi erano entrati e, a turno, si erano dati una lavata per sciacquare via sale ed eventuali altri residui di sabbia. Naruto avrebbe approfittato di questo momento morto per mandare un altro rapporto all'Hokage ma, sapendo che nel giro di qualche ora ci sarebbero state più informazioni da aggiungere, si limitò ad iniziare il messaggio senza spedirlo.

 

Intanto anche Naruko era rientrata e venne eliminata con le stessa velocità con cui era stata creata. Solo che la sua scomparsa lasciò un kimono decorato con motivi floreali a terra.

 

Pranzarono in relativo silenzio, Hinata aveva dovuto elogiare il lavoro svolto: quando era entrata in camera da letto sembrava che i due non fossero nemmeno mai stati lì dentro. A suo modo era una cosa inquietante ma, considerando il contesto e la qualità del posto in cui erano, la donna non ebbe pensieri negativi o sbagliati.

 

I due approfittarono di questo tempo per scambiare informazioni, Naruto aveva dichiarato che, dopo essersi assicurato che il suo obiettivo fosse rimasto illeso da... qualunque cosa avrebbe potuto minacciare la sua incolumità, si sarebbe occupato di organizzare le cose per l'uscita del mattino dopo. Hinata, d'altro canto, dichiarò che avrebbe passato il pomeriggio girando per i negozi e che forse avrebbe fatto dello shopping se qualcosa avesse attirato il suo interesse. Si mantenne generica il più possibile ma non destò nessun dubbio nel partner che, senza parlare con mezzi termini, le fece i migliori auguri. Magari avrebbe anche potuto comprare qualche souvenir da portare a casa.

 

Il pasto finì e, dopo aver rassettato insieme quel poco che c'era da assettare, il biondo uscì per fare il suo lavoro augurando alla moglie un buon proseguimento.

 

- - -

 

Rincasò quando ormai si era fatta sera. Anzi, a dire il vero, era quasi ora di cena ma Hinata aveva voluto aspettare che il suo uomo tornasse prima di uscire un'altra volta. Naruto dette un bacio alla donna e quasi crollò su un pouf. Quando poi lei gli chiese cosa fosse accaduto, lui confessò di aver localizzato e seguito a distanza il funzionario, di aver capito che le guardie erano quattro e tendevano a disporsi a quadrato intorno a lui quando si spostava da un posto all'altro, di essersi poi recato dove doveva recarsi e poi... aveva incrociato lo stesso funzionario davanti all'entrata dell'hotel.

 

Saltò quindi inevitabilmente fuori che entrambi gli uomini alloggiassero nella stessa struttura e che la stanza di uno era proprio sopra la stanza dell'altro e che erano anche arrivati lì lo stesso giorno. Ogni volta che una curiosa coincidenza veniva alla luce, Naruto esplodeva in una risata pensando alla curiosità del fatto. Era comunque riuscito a sfangarla senza che l'altro sospettasse nulla. O questo era quello che pensava. Per la verità, una delle guardie si era fatta avanti sollevando dei sospetti su tutte quelle circostanze comuni ma era stato lo stesso Mugetsu Vasuki ad ammansire l'omone muscoloso. Il biondo aveva avuto modo di notare quanto i quattro si assomigliassero, la sua teoria era che o si trattasse di un solo uomo e di tre cloni oppure tutto il gruppo era stato cresciuto, allenato, vestito e rasato per apparire simile, se non identico. O magari si trattava di quattro gemelli. Lui stesso non era stato capace di capire se si era trattato dello stesso bodyguard della spiaggia o no.

 

La corvina si era presa la premura di massaggiargli le spalle mentre parlava, almeno per sciogliere un po' di tensione che si era chiaramente accumulata nel corpo del maschio. Poi Naruto si era interessato alla sua giornata e, come aveva fatto ore prima, la principessa restò sul vago. Disse di aver comprato un paio di nuovi indumenti, una gonna che le era piaciuta e anche una statuetta di marmo che rappresentava in scala ridotta l'intera costa divisa in tre. Tutte cose vere, aveva solo tralasciato la sua visita al salone dove aveva visto i costumi. Ma perché parlare di qualcosa quando quel qualcosa sarebbe stato mostrato la mattina dopo?

 

Finito di discutere del come e del perché, lei gli propose di cenare in camera. Lui era stanco e nessuno dei due desiderava un altro bagno di folla, l'intimità della loro suite sarebbe stata abbastanza confortevole per i loro gusti. E così venne usato il telefono per fare l'ordine che, poco dopo, si materializzò sotto forma di un nuovo valletto con un nuovo vassoio con sopra il cibo che avevano richiesto. Anche la cena venne consumata senza troppe chiacchiere anche se, stavolta, i corpi dei due occupanti erano accarezzati dalla fresca brezza marittima notturna che avevano già apprezzato la sera prima.

 

Si sarebbero potuti fare un'altra passeggiata ma, anche se le menti erano ancora forti, la stanchezza dei corpi si faceva sentire. Insieme al desiderio di godersi ancora una volta il comodissimo letto che li attendeva nella stanza a fianco. E al desiderio ancora presente di non trovarsi in mezzo alla folla. E così, come la sera prima, si alternarono nell'uso del bagno prima di mettersi a dormire.

 

Mentre Hinata si faceva un bagno rilassante, Naruto ne approfittò per portare a termine il lavoro iniziato ma, prima di poter continuare, si accorse che Kakashi aveva risposto al suo precedente messaggio augurandogli buona fortuna, ringraziandolo per l'efficienza e sperando che la sua concentrazione non fosse eccessivamente intralciata. Il messaggio finiva con un saluto personale per lui e la moglie.

 

Il biondo completò il lavoro, mandò l'e-mail e spense il computer. Con la faccia lievemente tinta di rosa. Non che fosse troppo distratto ma le paure del suo ex maestro non erano del tutto infondate. Lui e Hinata avevano già fatto l'amore in passato, anche prima del matrimonio ma erano passati un po' di giorni dall'ultima volta che i due si erano trovati in una situazione... particolarmente intima. Quel mattino si era svegliato con la moglie addossata su di lui ed era stato piacevole, poi se l'era goduta al mare più tardi. E anche quello era stato piacevole. Ma c'era sempre stato qualcosa fra i loro corpi e da quando il diplomatico aveva parlato di baie non frequentate e di immersioni e di leggende d'amore, la mente del biondo aveva iniziato a preparare qualche piano.

 

Finora la moglie era sempre sfuggita alle sue grinfie per le cause più diverse. La stanchezza fisica era una delle prime della classifica, poi c'erano impegni vari e missioni o preoccupazioni giornaliere che venivano discusse anche a letto per essere risolte... ma ora, tutto questo era fuori dagli schemi. E le condizioni erano tutte favorevoli! Erano in vacanza, loro due da soli, in una località balneare che si era rivelata bellissima, con una stanza degna del più nobile personaggio del più importante Paese Ninja e il clima non faceva di certo venire voglia di coprirsi con indumenti in più. Era tutto il contrario.

 

Quindi, il giorno dopo, l'uomo avrebbe trovato il modo di eliminare ogni cosa che si trovasse fra lui e la sua donna. Aveva già una mezza idea ma doveva attendere l'occasione giusta per agire. Intanto stasera avrebbe comunque messo a proprio agio entrambi suggerendo cosa fare la mattina del compleanno.

 

Le sue elucubrazioni vennero interrotte proprio dalla persona al centro di esse. L'erede di casa Hyuuga era uscita dalla vasca, si era data un'asciugata e, con ancora l'accappatoio addosso, era uscita dalla stanza andando ad abbracciare il marito seduto davanti al computer spento. Per fortuna di lui, non poteva leggergli la mente o vedere il colore assunto dalla sua faccia. E, sempre per fortuna di lui, la pressione parziale del seno contro la schiena non gli procurava più reazioni troppo evidenti. La donna, ignara di tutto, parlò con tono gentile e quasi assonnato: “Il bagno è libero ora, Anata. Puoi andare a lavarti.”

 

Lui riuscì a rinsavire senza reazioni eccessive: “Ah, sì. Grazie, Hinata.”

 

“Hai finito di scrivere il rapporto, vero?”

 

“Certo, però dedicherò la prossima giornata solo alla raccolta dei dati, non serve comunicare ogni giorno con l'Hokage. E a proposito, manda i suoi saluti.”

 

Lei sorrise di più dandogli anche un tenero bacino sulla guancia: “Grazie, quando riscriverai, manda anche i miei ringraziamenti.” Lui annuì sorridendo: “Puoi contarci!”

 

La corvina sciolse l'abbraccio stiracchiandosi un po' con un lieve gemito: “Beh, mentre tu ti lavi, ne approfitterò per mettermi qualcosa addosso e stendermi. Cercherò di aspettarti ma sono così rilassata che potrei addormentarmi subito.”

 

Lui si alzò quasi di scatto per poi voltarsi e tirarla gentilmente a sé dai fianchi prima di guardarla con sguardo sognante: “Allora è meglio che ti saluti ora...” Completando la frase, si sporse in avanti dandole un breve bacio sulle labbra per poi ritrarsi: “Oyasumi, principessa.”

 

“Oyasuminasai, Anata.”

 

La presa venne allentata e il corpo femminile iniziò a scivolare via ma poi una delle mani che l'aveva tenuta le afferrò gentilmente il polso. Lei si voltò dietro di sé confusa da tale azione, si erano già dati la buonanotte, cos'altro voleva Naruto?

 

“Anata?”

 

“Dovrei dirti un'altra cosa prima che tu vada a dormire...”

 

“Cosa?”

 

“Domani andremo alla Baia delle Perle ma il giorno dopo sarà il tuo compleanno e quindi... avrei pensato a qualcosa di speciale da fare insieme quella mattina.”

 

“Di che si tratta?”

 

“Vorrei portarti a vedere un giardino subacqueo, ho pensato che potremmo fare una nuotata anche nella Baia della Tranquillità. Se il nome è indicativo e il nostro uomo non si è inventato tutto, dovrebbe essere un posto perfetto per una coppia di innamorati come noi.”

 

Anche se aveva gli occhi mezzi chiusi e si sentiva veramente in procinto di addormentarsi, la figlia di Hiashi coprì con passi felpati la distanza che la separava dal suo amore e, alzandosi sulle punte, gli diede un altro bacio sulle labbra prima di rispondere.

 

“Mi piacerebbe molto, Anata.”

 

- - -

 

Dopo quell'ennesimo gesto di tenerezza, Hinata era stata accompagnata a letto dal maschio che ne aveva anche approfittato per prendere un altro paio di boxer. Si era poi fatto anche lui un bagno e aveva infine raggiunto la moglie già addormentata. La cinse ugualmente col braccio tirandola a sé e tale gesto non le disturbò il sonno perché non aveva smesso di sorridere nel sonno. Dopo averle dato un ultimo bacio sulla fronte, anche le palpebre di Naruto si chiusero mandando la sua mente nel mondo dei sogni.

 

- - -

 

La mattina dopo si erano mossi veloci, da un lato non vedevano l'ora di andare alla ricerca di perle e dall'altro Naruto sapeva che gli impegni di Mugetsu sarebbero iniziati prima dell'ora di pranzo. Di conseguenza, prima si sbrigavano e più tempo avrebbero avuto a disposizione prima di doversi separare di nuovo. Il maschio aveva già creato un'altra Naruko per coprirlo durante la loro escursione. E stavolta aveva anche ricevuto istruzioni precise sul dove dirigersi.

 

Dopo una rapida colazione in una sala abbastanza vuota, i due uscirono e si diressero al negozio visitato il pomeriggio precedente dal figlio di Minato dove noleggiarono una barca e comprarono due coltelli adatti ad aprire gusci di mollusco insieme a due strumenti per respirare sott'acqua. Infine erano stati condotti al molo designato e, dopo aver ricevuto le dovute indicazioni, avevano preso il largo sotto la spinta dei remi manovrati da Naruto.

 

Si sarebbero dovuti spingere verso il largo seguendo lo sperone roccioso che faceva da costa e continuare a costeggiarlo fino ad arrivare dall'altro lato. A quel punto si sarebbero trovati davanti il grande specchio d'acqua conosciuto come Baia delle Perle. Il tipo che li aveva indirizzati si era mostrato abbastanza scettico sulla possibilità di trovare delle ostriche ma di voleva ben altro che dello scetticismo per abbattere lo spirito dei due ninja. Dopo una quindicina di minuti di vogata, l'imbarcazione arrivò a destinazione. E anche in questo caso, davanti alle due coppie di occhi, il panorama era da mozzare il fiato: lo sperone che avevano seguito faceva da confine orientale, l'acqua lambiva la roccia per tutta la lunghezza della baia. In fondo si vedeva della sabbia ma la vegetazione costiera aveva invaso lo spazio che probabilmente anni prima era occupato dalle case degli allevatori. La spiaggia continuava per qualche centinaio di metri per poi venire nuovamente sostituita ad occidente da un altro costone che faceva da specchio a quello alla loro sinistra. La donna fu la prima ad effondere la sua meraviglia: “Wow... è... è bellissimo questo posto.”

 

Anche il compagno era a bocca a aperta ma, desiderando vedere altre meraviglie, non si fece rapire del tutto da quello che stava ammirando: “Sì, bellissimo. Pensa a come sarebbe stato quando ancora qui ci vivevano, magari avremmo già visto qualcuno che ci avrebbe indicato dove immergerci.” La sua constatazione fece ridacchiare la donna mentre si voltava per rispondere: “Forse, ma se sapessimo subito dove cercare, dove sarebbe la sorpresa?”

 

Lui ghignò gettando l'ancora in acqua: “Giusta osservazione, Hinata! Allora, il tizio mi ha detto che il fondale è mezzo sabbioso e che le ostriche necessitano di una base solida dove ancorarsi, quindi dovremo cercare qualche affioramento roccioso.”

 

Lei annuì e lui continuò l'enunciato: “E sembra che la superficie sia abbastanza irregolare. Mi è stato detto che è a causa della disgregazione delle strutture artificiali. Secondo il tipo, ci sembrerà di trovarci su un campo di battaglia pieno di fosse grandi e piccole.”

 

Lei sollevò le spalle: “Va bene, non credo che questo ci causerà dei problemi.”

 

“D'accordo, allora ti spiego come funzionano le bombole.”

 

Tirò fuori da un compartimento dove avevano messo anche i coltelli due piccoli tubetti verdi con sopra una scritta: SPARE-AIR, forse il nome di quelle cose ma non erano lì per imparare dettagli inutili. In pratica c'era una parte da mettere in bocca e, se si schiacciava l'interno con i denti, l'aria sarebbe uscita permettendo di ricaricare i polmoni. Si poteva anche guadagnare tempo extra non respirando costantemente. Fecero una prova per capirne meglio il funzionamento e tutto andò bene. Adesso dovevano solo togliersi i vestiti e tuffarsi.

 

Il biondo fu il primo a spogliarsi, si era tolto i sandali già quando era salito nella barca e l'unico capo che aveva addosso, ad eccezione del boxer scuro, era una maglietta bianca. Questo portò alla curiosa situazione in cui lui era già pronto con lama e bombola nelle mani mentre la corvina aveva fatto in tempo solo a togliere i sandali, magari si era mossa volutamente con calma ma l'altro sembrò non accorgersene: “Avanti, Hinata, sbrigati a toglierti i vestiti! Non vedo l'ora di trovare qualche perla luccicante.”

 

“Va bene, va bene. Ma prima... non vorresti dare un'occhiata al mio nuovo costume?” La ragazza aveva pronunciato l'ultima parte della frase con una punta di malizia nella voce che aveva, almeno in parte, spiazzato il marito: “Nuovo costume?”

 

Lei sciolse il nodo al pareo verde e azzurro che portava sui fianchi lasciandolo adagiare sul legno, in questo modo Naruto ebbe modo di vedere che quello che indossava la moglie non era il solito monopezzo, perché vide che aveva degli slip. Ma la sorpresa maggiore arrivò pochi secondi dopo: Hinata si tolse con studiata lentezza la maglietta, anch'essa verde e azzurra, che portava scoprendo il pezzo superiore di quello che aveva visto il maschio. Due strisce scure tenevano nascosta la parte centrale delle sue tette e tali strisce erano collegate a quelli che sembravano due collari, anch'essi di tessuto scuro, posizionati uno sotto il seno e uno sul collo. L'unica cosa che lei non aveva previsto era che la rimozione della copertura le aveva fatto dondolare un po' le mammelle e tale visione stava iniziando a far fluire parte del sangue dell'uomo verso il centro delle gambe.

 

Nonostante questo, lei mise la maglia insieme all'altro capo come se niente fosse e poi si voltò verso l'altro occupante dell'imbarcazione allargando le braccia, tirando una gamba indietro e facendo l'occhiolino per mettersi in posa: “Allora, Naruto-Kun, che te ne pare?”

 

Doveva aver adottato apposta quel comportamento perché, anche se non era possibile vedere bene quale fosse la situazione all'interno dei boxer, gli occhi e la faccia del maschio avevano iniziato a parlare anche prima della bocca: “È... è... wow! Io... m-ma... ma quando lo hai comprato?!? Ieri non lo hai indossato!” Lei rispose con un'innocente risata: “Ti avevo detto che pomeriggio sarei andata a fare shopping. La cosa più curiosa forse è che devono averlo realizzato con un nuovo materiale perché al tatto sembra comune tessuto, però è elastico. In ogni caso, siccome hai voluto sorprendermi con quest'uscita, ho voluto sorprenderti a mia volta con un nuovo costume.”

 

Lui aveva ancora gli occhi spalancati: “Beh... ci sei riuscita perfettamente.”

 

La femmina ridacchiò ancora prima di prendere l'altra coppia di oggetti e di assumere quella che pensò essere una posa da pescatrice subacquea davanti al maschio: “Allora adesso andiamo?”

 

- - -

 

La prima cosa che colpì i due una volta entrati in acqua, fu la limpidezza dell'ambiente. Da fuori non era possibile vedere molto al di sotto della superficie ma, una volta in apnea, tutto si era fatto più chiaro e con più sfumature di azzurro.

 

Come aveva detto l'uomo che li aveva indirizzati, il fondale si presentava ricco di avvallamenti dalle dimensioni più disparate e colline più o meno sviluppate. Sarebbe stato semplice trovare delle formazioni rocciose se non fosse stato per la ricca biodiversità del luogo. Intanto il loro ingresso in acqua aveva spaventato un banco di pesci variopinti che nuotava da quelle parti e poi la vita vegetale si era sviluppata senza ostacoli. E dove c'è vita vegetale, si trova anche vita animale. Entrambi si resero subito conto che non sarebbe stato semplicissimo trovare ciò che cercavano ma, tutto sommato, non ne erano dispiaciuti per ragioni diverse.

 

La principessa non aveva mai avuto intenzione di muoversi con dei metaforici paraocchi e cercare esclusivamente dei molluschi, se c'erano altre forme di vita da ammirare, avrebbe dedicato loro parte del suo tempo. Dopotutto nessuno vietava di nuotare in quelle acque cristalline osservando la flora e la fauna locali.

 

Il partner aveva dichiarato di voler cercare le perle e lo avrebbe fatto. Ma aveva in mente di cercare anche qualcosa che riteneva più prezioso di tutte le pietre preziose esistenti sopra e sotto il livello del mare. In più, la sorpresa che la moglie gli aveva riservato aveva dato maggiore impulso alla sua risolutezza. La freschezza dell'acqua aveva in parte fatto defluire il sangue che si era accumulato sotto le sue gote ma lui continuava a sentire un po' stretta la parte centrale del suo costume. Aveva comunque mantenuto abbastanza lucidità per non dimenticarsi del suo piano. Non importava quando sarebbe arrivata, nel momento in cui la sua occasione si sarebbe presentata, avrebbe agito. E avevano a disposizione un sacco di tempo.

 

Il tizio che gli aveva venduto le bombole aveva detto che gli avrebbero permesso di restare in apnea per una trentina di minuti, ma questo valeva se non avessero mai smesso di respirare e loro erano perfettamente in grado di trattenere il respiro e anche questo aspetto li sottovalutava: una persona normale sarebbe stata in grado di trattenere il respiro per... un minuto... forse due?

 

Ma loro erano ninja, le loro abilità e capacità erano di gran lunga superiori rispetto a quelle di una persona normale. Sarebbero potuti restare senza respirare il triplo del tempo se non il quadruplo. Ad occhio e croce, grazie agli strumenti acquistati, si erano garantiti un'autonomia respiratoria di almeno un'ora.

 

Perciò il maschio non era troppo preoccupato di fallire, non aveva altri pensieri perché c'era il suo clone femmina a tenere d'occhio il cortigiano e non avrebbe dovuto prendere le redini della situazione prima di alcune ore. Era tutto perfetto, poteva relativamente rilassarsi e godersi la nuotata insieme alla sua... ora-ancora-più-attraente metà, guardare tutto quello che li circondava e, al momento opportuno, accaparrarsi il tesoro più prezioso della baia.

 

Dopo aver sciolto un po' gli arti, essersi abituati bene alla nuova temperatura e aver scambiato un paio di segnali per essere certi che tutto andasse bene, i due sposi si presero per mano ed si diressero verso il fondo rilasciando solo poche bolle. Non gli erano state fornite informazioni sulla profondità del posto ma, a giudicare dal tempo che ci misero per raggiungere il manto sabbioso ed inginocchiarsi, probabilmente non si trovavano a più di quindici o venti metri di profondità. Iniziarono a guardarsi intorno e la femmina fu la prima ad indicare qualcosa: una formazione corallina a poca distanza, si diressero da quella parte e l'uomo trovò subito un modo per giocare e far credere all'altra che non avesse nessuna intenzione particolare.

 

Mentre lei si spostava poco più avanti, lui adoperò il coltello per tagliare un paio di alghe dal colore simile a quello dei suoi capelli. Hinata intanto non si era accorta di aver guadagnato terreno, uno strano essere arancione simile al Trecode dotato di antenne, due grosse chele e sei piccole zampette laterali che si muoveva lentamente aveva attirato la sua attenzione. Restò ad osservarlo per qualche secondo prima di sentirsi picchiettare sulla spalla. Si voltò e spalancò gli occhi rilasciando una certa quantità d'aria prima per la sorpresa e poi per l'ilarità.

 

Naruto si era sistemato due lunghe alghe filamentose sotto al naso a mo' di baffi ed ora che era stato visto, aveva iniziato ad ondeggiare la testa per farli fluttuare tutto intorno. Entrambi chiusero gli occhi ridacchiando ma poi fu lei ad avere un'idea.

 

Si fece consegnare le due lunghe foglie e le infilò ai due lati del suo slip per poi tirarsi su, lei era inginocchiata mentre lui si era seduto, ed improvvisare una danza del ventre accompagnando i movimenti dei suoi fianchi con quello delle braccia e delle mani. Si guadagnò un applauso ed un pollice dritto. Poi però si disfò dei due nastri ed indicò al compagno l'animale che aveva visto.

 

Anche lui lo trovò simile al demone che avevano affrontato in passato e, quando fu evidente che l'aragosta voleva andarsene, i due nuotarono altrove. Poco più avanti c'era una depressione, magari lì avrebbero potuto trovare delle ostriche. Il maschio fece aggrappare la donna alle sue spalle così da poter portare nuotare per entrambi. E per poter avere anche un assaggio di quello che voleva. Non sospettando niente, la corvina fece come le era stato indicato e il suo seno prosperoso offrì del piacere al biondo che, pur non smettendo di nuotare, emise più bolle di quando ne avrebbe emesso senza zavorra.

 

Pur andando ancora più in basso, la luce non diminuì e i due non ci misero molto a trovare quello che cercavano: lastre grigie irregolari che emergevano dalla sabbia. Si divisero dopo essere arrivati a destinazione per coprire maggior terreno, questo fece raffreddare di nuovo il corpo maschile. Questa poteva essere la sua occasione, si erano separati e la donna gli stava dando le spalle ma, forse a causa di quello che aveva provato fino a pochi attimi prima, scelse di dedicarsi alla ricerca. C'era sempre tempo per quello. Si potevano fare ancora altre cose.

 

Le sue mani iniziarono a spolverare tutte le superfici grigie che gli capitavano a tiro ma tutto quello che trovò furono solo piccoli coralli senza nulla attaccato. Si stava ancora guardando intorno alla ricerca del prossimo affioramento quando, come aveva fatto lui stesso prima, la figlia di Hiashi gli toccò la spalla. Lui si voltò e lei fece cenno di seguirla togliendosi la bombola dalla bocca per mostrare un sorriso. Comprese subito che aveva trovato qualcosa e la seguì.

 

C'era come una sorta di piccola base uniforme, incrostata di... cose marine, ma anche con due o tre ostriche attaccate. Lui spalancò gli occhi e le mostrò tutti e due i pollici e lei annuì liberando qualche bolla. Adesso veniva la sua parte, era a lui che avevano spiegato come aprire le conchiglie senza danneggiare l'animale. Quindi, da parte sua, fece movimenti lenti e controllati e Hinata, volendo imparare, si concentrò su tali movimenti.

 

Dopo aver armeggiato un po' col coltello e la mano, il primo bivalve si aprì ma dentro non si trovava niente. Grugnendo un po' per la delusione, il biondo lo richiuse provando col secondo e, anche in questo caso, in risultato fu deludente. Avrebbe provato col terzo ma la mano della moglie si posò sulla sua, questo lo fece voltare verso di lei e lei gli fece capire che desiderava provare. Lui annuì e si fece da parte ma, anche se la donna ripe tè le azioni che aveva visto, il mollusco sembrava non volersi aprire.

 

Vedendo la moglie in difficoltà, il maschio le scivolò dietro poggiando la parte bassa del mento sulla spalla così da tenere i lunghi capelli di lei fuori dal suo campo visivo per poi mettere le sue mani sulle sue. Hinata comprese subito le sue intenzioni e si lasciò guidare. Il lavoro di squadra ebbe la meglio sulla testardaggine dell'animale ma, purtroppo, anche questo esemplare non aveva niente da offrire. Lei emise un sospiro di rassegnazione. Lui invece no, dovendo guardare in basso gli era stato impossibile non notare un dettaglio del costume della moglie: poteva anche essere vero che fosse elasticizzato ma, dal suo punto di vista, poté vedere che le due strisce le deformavano parte del seno. E quindi, anche se non avevano trovato niente fino a quel momento, lui non era deluso.

 

Ovviamente si controllò abbastanza da non mostrare l'apprezzamento per ciò che i suoi occhi azzurri avevano visto, al contrario dette conforto alla moglie strofinandole con delicatezza la schiena ed invitandola, con gesti e grugniti, ad esplorare altre zone. Quest'ultima ritrovò il buonumore perduto e lo seguì.

 

Uscirono dall'avvallamento dirigendosi verso un piccolo boschetto di basse alghe verdi. La donna le sfiorò con una mano e, apprezzando la sensazione provata, si avvitò strofinandoci contro la schiena ed espellendo aria dal naso per il piacere del contatto. Il maschio la imitò prendendola di nuovo per mano ed iniziando a nuotare in sincronia con lei. E anche lui emise aria godendosi il contatto con la schiena e la visione del petto femminile in lieve movimento.

 

La femmina non ebbe motivo di sospettare niente perché, in quel momento, era con gli occhi chiusi. Infine superarono la zona erbosa tornando a nuotare a pancia in giù. Sia per prendere l'iniziativa che per rilassarsi di nuovo, Naruto diede qualche sgambata in più per portarsi un po' più avanti ed iniziare letteralmente a strisciare con la parte superiore del suo corpo sul fondo. In questo modo lasciò dietro di sé un solco nella sabbia, era certo che la sua compagna avrebbe compreso la sua mossa e si sarebbe messa ad ispezionare la zona movimentata.

 

Proseguì per una trentina di metri prima di fermarsi e voltarsi indietro. Come aveva previsto, la corvina aveva sondato il fondale smosso dal suo passaggio ma, quando si ritrovarono faccia a faccia, lei gli fece capire di non aver trovato niente. Senza affliggersi troppo per il buco nell'acqua le offrì di nuovo la mano per esplorare un'altra zona. Lei acconsentì e la coppia si rimise in moto.

 

Raggiunsero una nuova formazione corallina, questa volta molto più grande e con molta più biodiversità. Una decina di pesciolini verdognoli ovali si disperse al loro arrivo, ovunque il loro sguardo si posasse, alghe grandi e piccole con forme e colori disparati facevano da sfondo agli animali che si muovevano.

 

Pesci di ogni forma e colore si muovevano in mezzo a quel labirinto vegetale con la stessa sicurezza di una talpa dentro la sua tana. C'era molto da vedere, ma il componente maschile del duo vide anche l'occasione per giocare uno scherzo alla sua controparte. Lei si stava spingendo in avanti cercando di non perdere di vista un animaletto che sembrava un tubetto deforme con un'estremità ad uncino ma l'agglomerato corallino tendeva a formare come una sorta di collina bucherellata e piena di cavità. Dopo averne trovata una abbastanza larga ed essersi assicurato che non ci fossero pesci o altre forme di vita animali dentro, il biondo sparì dalla vista della portatrice del Byakugan, solo le poche bolle che rilasciava di rado avrebbero potuto rivelare la sua presenza alla ragazza sopra di lui ma era certo che lei fosse troppo presa dal pesciolino per accorgersi di essere seguita.

 

La suddetta ragazza aveva continuato a nuotare dietro all'esserino finché quest'ultimo non era sparito in una piccola apertura, a quel punto si voltò indietro aspettandosi di vedere il compagno ma di lui non c'era traccia. Perdendo un po' d'aria, iniziò a guardarsi intorno preoccupata: -Dov'è finito Naruto-Kun? Era proprio dietro di me, che fine ha fatto?-

 

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Era proprio sotto di lei, poteva vedere il movimento delle sue gambe sinuose e lei non aveva modo di localizzarlo. Mentre avanzava aveva anche trovato una stella marina arancione con le punte rosse, il piano era di regalargliela come risarcimento se si fosse arrabbiata o spaventata troppo. E siccome una mano stava tenendo il coltello e l'altra gli serviva libera per lo scherzo, se l'era mezza infilata nel boxer dietro la schiena.

 

Capì che aveva notato la sua scomparsa perché aveva smesso di procedere ed ora stava mantenendo la posizione. Non poteva vederla per intero perché il buco da cui avrebbe fatto emergere il braccio non era grande a sufficienza ma riuscì a intuire che si stava abbassando, presto avrebbe colpito per poi farsi quattro risate.

 

- - -

 

L'inconsapevole vittima si era guardata intorno girandosi in tutte le direzioni senza però trovare la minima traccia della presenza maschile. Non era neanche riuscita a vedere qualche flusso di bolle indicatore: con tutta la vita intorno a lei, sarebbe stato difficile vedere delle bolle che con le loro dimensioni permettessero di localizzare una presenza umana e poi la stessa vita presente, diversificata in una miriade di forme e colori, avrebbe reso impossibile capire da dove provenissero. Sempre più preoccupata, Hinata iniziò ad avvicinarsi al fondale corallino: -Magari si è diretto da un'altra parte mentre io nuotavo? Ma se invece gli fosse successo qualcosa?!? Credo che l'unico modo per trovarlo sia di usare il ByaAHAAHAAAH!!!- Una forza misteriosa la tirò verso il basso interrompendo il suo flusso di pensieri e facendole spalancare gli occhi mentre, per lo spavento improvviso, rilasciava una grande nuvola gassosa che le fece da scia.

 

Qualcosa l'aveva afferrata dalla caviglia e la stava trascinando contro il corallo. Sempre con occhi spalancati, vide parte della sua gamba sparire dentro una cavità mentre le mani e il piede libero facevano presa sul corallo per cercare di liberare l'arto attaccato e la vita animale intorno a lei nuotava via spaventata.

 

Per alcuni secondi carichi di tensione lei e l'entità che l'aveva presa di mira fecero un agghiacciante gioco di tiro alla fune mentre la donna, ora doppiamente spaventata, rilasciava nugoli di bolle con irregolarità non trattenendo più il respiro. Avrebbe davvero attivato il Byakugan per capire cosa ci fosse lì sotto se, tutto a un tratto, non si fosse sentita solleticare la pianta del piede catturato. Confusa da tale avvenimento, smise di esercitare forza e si accorse che, pur continuando a tenerla, l'entità non la stava tirando più. Vide anche un'altra cosa che le fece iniziare a sospettare qualcosa: dal buco avevano iniziato a fuoriuscire delle bollicine.

 

Rimase in attesa finché non sentì la caviglia di nuovo libera. A quel punto tirò fuori la gamba e si affacciò per vedere se i suoi sospetti fossero fondati e, con sua grande sorpresa, vide quello che si aspettava: la faccia del marito ghignante e senza nemmeno la bomboletta in bocca, quest'ultimo prima la salutò con la mano quando lei sgranò gli occhi liberando altra aria e poi le indicò dove andare mentre spariva di nuovo alla sua vista.

 

La femmina ripercorse a ritroso la strada che aveva fatto e, poco più in basso, trovò il suo uomo ad attenderla inginocchiato sulla sabbia e dando le spalle al complesso corallino. Si era trattato di un giochetto simpatico alla fine, ma lei aveva intenzione di mostrare il broncio almeno all'inizio. Quindi gli si inginocchiò davanti accigliata, poggiò il coltello al suo fianco e, mormorando e grugnendo, gli dette anche qualche pugno sul petto come avrebbe fatto una bambina capricciosa che si era vista negare un gelato dal papà. Lui, che si era rimesso in bocca la bombola e aveva lasciato il coltello sulla sabbia come lei, subì qualche colpo mantenendo il ghigno prima di bloccarle i polsi e guardarla con sguardo giustificante.

 

Hinata si aspettava una qualche reazione ma, nella sua mente, fece comunque una domanda ovvia: -E adesso che vuoi dirmi? Dovrei perdonarti di punto in bianco?-

 

Il biondo la lasciò e sollevò una mano per farle cenno di attendere mentre portava l'altra dietro la schiena. La femmina mantenne le sopracciglia curvate verso il basso finché non vide la stella marina, davanti a quel dono emise dell'altra aria e sollevò le due strisce di peluria facciale mentre indicava sé stessa per chiedere se tale oggetto fosse per lei. L'assenso che l'altro diede con la testa fu la sua risposta.

 

Poi Naruto la pose fra lui e la donna chiudendo un occhio e imitando un estimatore per capire da quale lato della sua faccia sarebbe stata meglio, si decise abbastanza in fretta e si sporse in avanti per incastrarla fra i capelli dell'ereditiera. Lei lo lasciò fare ma, dopo aver armeggiato per un po', lui iniziò a mormorare liberando bolle perché, qualunque cosa facesse, quella stupida stella non voleva stare fra i capelli della moglie.

 

Forse avrebbe insistito se quest'ultima non gliela avesse gentilmente presa dalle mani per poi poggiarla nuovamente sul corallo. Lui non comprese tale mossa ma lei indicò la stella e poi si portò le mani giunte al petto in corrispondenza del cuore comunicandogli che il dono era stato apprezzato ma che sarebbe stato meglio lasciarlo dov'era stato messo. L'ex allievo dell'attuale Hokage annuì e lei, per premiare il suo gesto, si tolse la bombola dalla bocca e gli diede un bacetto sulla guancia facendolo lievemente arrossire. Dopo ciò entrambi ripresero i coltelli e tornarono ad esplorare il corallo mano nella mano. Questa volta fu il biondo a guidare il duo verso un nuovo spettacolo della natura, almeno ai loro occhi terricoli. Lo aveva visto di sfuggita da una cavità mentre seguiva la compagna e si era ripromesso che glielo avrebbe mostrato. Così i due arrivarono davanti a quello che dava l'impressione di essere un masso fiorito.

 

La base dava effettivamente l'impressione di essere un masso tondeggiante ed irregolare ma era coperto da quelli che sembravano piccoli fiorellini allungati bianchi e gialli. Era possibile adagiarsi sul fondo e così i membri della coppia di misero comodi stendendosi su un fianco. La figlia di Hiashi apprezzò quello che vide ma lui drizzò un dito per attirare la sua attenzione prima di avvicinarlo lentamente ad uno dei fiori e, quando lo sfiorò, il fiore si chiuse riducendo di molto le sue dimensioni. Tale fenomeno fece sollevare di nuovo le sopracciglia alla principessa, che rilasciò anche dell'aria meravigliata ma, ancora una volta, il suo partner la fece restare focalizzata.

 

E infatti c'era altro da vedere: poco per volta il fiore si riaprì tornando ad ondeggiare mosso dalla corrente. Gli umani lo presero per gioco e rimasero in posizione divertendosi a far chiudere e a veder riaprire le forme di vita davanti a loro. E poi tornarono a cercare perle senza però ignorare tutto il resto che c'era attorno, incluso il coniuge. Hinata non voleva cadere di nuovo vittima di uno scherzo, non che si fosse fatta male o spaventata troppo ma. fra una cosa e l'altra, aveva consumato molta aria e tale perdita aveva diminuito il suo tempo a disposizione mentre Naruto... era semplicemente intenzionato a prendere ciò che gli apparteneva ma niente vietava di ammirare l'oggetto del proprio desiderio.

 

Trovarono altre rocce e grosse pietre ma, in un caso, non c'era neanche l'ombra di un'ostrica e in un altro l'unica perla trovata era talmente piccola che il guscio fu richiuso senza che venisse privato del prezioso, ma piccolo, contenuto. La sabbia continuava ad essere ondeggiante, continuavano ad esplorare fosse più o meno estese e rialzamenti pieni di vita.

 

Ci fu perfino un momento in cui il maschio rimase sorpreso e la femmina si fece una risata soppressa. Si stavano spostando su un nuovo pezzo di corallo e lui aveva notato qualcosa di strano, c'era qualcosa che si muoveva ma non sembrava essere un animale o un'alga. Aveva un aspetto simile alla roccia incrostata che la circondava e gli occhi azzurri di lui divennero due fessure mentre si focalizzava su di essa. La moglie era poco dietro.

 

Alla fine, la forza portante aveva deciso di fare la sua mossa: diede un doppio calcio all'acqua e si portò in prossimità di quella cosa. Solo che la cosa, quando venne toccata dalla punta del suo dito, virò colore mostrandosi per ciò che era veramente ma ebbe anche paura di questo nuovo pesce gigante che le si era parato davanti.

 

Dal suo punto di vista, la corvina vide apparire uno strano essere tubolare dotato di tentacoli simili a quelli dell'Ottocoda che si sollevò velocemente e, prima di allontanarsi a tutta velocità dal ninja che lo aveva toccato, gli spruzzò in faccia qualcosa di nero. Come era successo altre volte, spalancò gli occhi per la sorpresa ma poi, vedendo suo marito emettere aria come aveva fatto lei quando era stata presa agitandosi confusamente per far andare via la nube scura, non riuscì a non ridacchiare nascondendo in parte le iridi perlacee.

 

Naruto, d'altro canto, aveva smesso di essere interessato all'animale nel momento in cui tutto si era tinto di nero. Se fosse stato all'asciutto forse avrebbe urlato ma la sua memoria evitò di fargli spalancare la bocca, questo però non gli fece risparmiare molta aria perché rilasciò miriadi di bolle sia dalle narici che dalla bomboletta mentre sbracciava per uscire da quell'alone nero. Fu solo dopo essersi allontanato da quella zona che fu di nuovo in grado di vedere. E la prima cosa che vide voltandosi indietro fu la moglie sogghignante, la cui capigliatura stava venendo decorata dalle piccole bollicine in emissione.

 

Lui la guardò falsamente infastidito per un attimo prima di indicare la prossima direzione verso cui dirigersi. Per l'ennesima volta durante l'immersione, si erano presi per mano e avevano ripreso a nuotare insieme. Tuttavia la pazienza del figlio di Minato stava scemando: -Va bene, prima mi sono divertito io e adesso si è divertita lei. Non che mi abbia schizzato personalmente, ma comunque l'ho fatta ridere. Però non abbiamo ancora trovato neanche una perla da prendere ed è da un bel pezzo che ci siamo immersi. È vero che ci sono molte cose da vedere ma una baia non è infinita! E se l'aria che abbiamo a disposizione finisce? O... se Hinata si stanca di nuotare a zonzo e decide di tornare su? Non posso e non voglio perdere l'occasione. È tutta la mattina che aspetto il momento buono e ancora non sono riuscito a combinare niente... devo agire il prima possibile o non riuscirò ad impossessarmi del mio tesoro.-

 

Mentre la mente era occupata con tali elucubrazioni, il corpo si stava dirigendo verso una nuova depressione insieme alla sua metà. A differenza degli altri che avevano esplorato, qui c'erano banchi di pesci che si spostavano senza una meta apparente e il fondo, anche se sembrava essere prevalentemente roccioso, mostrava la presenza di gruppi di alghe più o meno vicini.

 

Come avevano fatto altre volte in passato, si scambiarono dei segnali per poi separarsi ed iniziare l'analisi del nuovo scenario. Naruto attese però a muoversi per godersi la vista posteriore del corpo femminile in movimento. La faccia gli si tinse nuovamente di rosso mentre gli occhi mangiarono l'esile figura finché non fu troppo lontana per essere pienamente apprezzata e lui distolse lo sguardo: -Presto... molto presto avrò quello che voglio...-

 

Comprendendo di non poter agire in quel particolare momento, si guardò intorno mentre il petto sfiorava il fondale sollevando piccoli cumuli di sabbia: dovette ammettere che era strano, avevano visto una miriade di pesci diversi nella zona ma mai di forme così curiose e strane. In certi casi avevano un corpo tubolare, tanto che lui si chiese cosa se ne facessero delle pinne laterali, altri avevano forme a mezzaluna mentre uno a cui si era avvicinato molto ma senza toccarlo, si era gonfiato fino a sembrare una palla coperta di punte e aveva preso a spostarsi muovendo le pinne come se fossero delle ali.

 

Tutto sommato l'attesa valeva la candela, fino a quando la sua sposa fosse stata lontana da lui il tempo poteva essere impiegato osservando le bizzarre creature di questo luogo. Era talmente assorto in questa nuova mansione da aver iniziato ad ignorare i possibili appigli per i molluschi che cercavano. A dire il vero, ne aveva trovati due o tre ma le conchiglie ancorate erano così piccole che non cercò neanche di aprirle certo che sarebbero state vuote e non volendo rischiare di romperle causando la morte dell'animale all'interno.

 

- - -

 

Hinata stava avendo più fortuna, relativamente parlando. Anche lei era rimasta affascinata da qualche gruppo di pesci dalle forme atipiche, ma il suo sguardo era rimasto prevalentemente focalizzato sul suolo. Aveva trovato anche lei diversi strati rocciosi scoperti con delle conchiglie sopra ma, com'era successo al marito, si era accorta che fossero troppo piccole per contenere una perla ed era passata oltre.

 

Fra un pezzo di roccia e l'altro c'erano aree sabbiose o agglomerati più o meno grandi di alghe e lei aveva scelto di approfittarne per farsi accarezzare al suo passaggio. Anche se le foglie marine sembravano diverse, il loro strisciamento sulla sua pelle fu ugualmente piacevole. E poi vide qualcosa che le fece spalancare le palpebre: una larga pietra conficcata nella sabbia dalle forme irregolari ma coperta di ostriche. La raggiunse per essere sicura di aver visto bene e per verificare la qualità di ciò che aveva trovato. Ne contò sette.

 

D'istinto aveva avvicinato la mano libera ed il coltello per perquisire la prima indiziata ma poi si era fermata. Il compagno le aveva insegnato come aprirle ma non era stata la possibile difficoltà nella mansione a bloccarla. Si voltò verso la direzione da dove era venuta: -~Non vorrei essere l'unica a trovare qualcosa, andrò a prendere Naruto-Kun così potremo fare il lavoro insieme e magari troveremo anche una perla nello stesso momento~-

 

Con tale pensiero altruista, la corvina si mise in moto per raggiungere il marito.

 

- - -

 

-E anche qui non c'è niente. Inizio a pensare che quel tizio avesse ragione, abbiamo ispezionato almeno una ventina di ostriche e non abbiamo trovato niente di buono...- La forza portante aveva appena richiuso la seconda ostrica del gruppo. Aveva avuto uno sprazzo di energia positiva quando le aveva viste e si era reso conto che fossero abbastanza grandi ma poi, una dopo l'altra, si erano rivelate una doppia delusione. Rilasciò altra aria frustrato, il tempo continuava a scorrere, l'aria continuava ad essere consumata, a minore velocità del solito forse, ma era inevitabile che prima o poi le loro riserve si esaurissero, Hinata era lontana e lui aveva solo potuto avere degli assaggi di quello che voleva. E anche i pesci intorno a lui non lo interessavano più.

 

-Forse dovrei tornare da Hinata ed unirmi a lei, almeno avrei un'occasione per tentare la sorte...-

 

Fece appena in tempo a completare questo pensiero che si sentì toccare il polpaccio. Lui era inginocchiato sulla sabbia e piegato in avanti, quindi non aveva modo di vedersi alle spalle. Si raddrizzò voltandosi e vide davanti a sé la vera protagonista dei suoi desideri, anch'essa a quattro zampe con una anteriore sul suo muscolo. Lei notò quello che aveva davanti e lo indicò per avere informazioni ma lui scosse la testa chiudendo gli occhi dando una risposta silenziosa.

 

Questo però non parve avvilirla perché rispose con altri gesti che il biondo non comprese del tutto ma, quando fu invitato a seguirla, esaudì la richiesta.

 

I due nuotarono a breve distanza l'uno dall'altra con la femmina alla guida e il maschio, ancora una volta, immerso nei suoi pensieri: -Cosa vorrà? Ha forse trovato un'altra ostrica che non riesce ad aprire? O magari vuole farmi vedere un pesce variopinto? Boh, stiamo a vedere dove andiamo a finire...-

 

Percorsero quelle che a lui sembrarono poche centinaia di metri prima di vederla rallentare, inginocchiarsi e voltarsi un po' verso di lui indicando davanti a sé: -Oh, quindi siamo arrivati? Vediamo che cosa abbiamo qui...-

 

L'uomo la imitò atterrando alla sua sinistra pochi centimetri più indietro per poi sporgersi in avanti e vedere cosa avesse trovato. Anche lui sollevò le sopracciglia e spalancò gli occhi: in quella zona non avevano mai trovato tante ostriche tutte insieme e nemmeno così grandi. A meno che non fossero perseguitati dalla sfortuna senza saperlo, questa volta avevano buone possibilità di trovare ciò che cercavano.

 

Il maschio si voltò verso la moglie mostrando entrambi i pollici e sorridendo, per quanto gli fosse possibile con quello che aveva in bocca. Le stava guardando il viso ma nel suo campo visivo entrò anche qualcos'altro, poco lontano e a qualche metro sopra le loro teste.

 

“Mhfffffhfhfhmmmh...” Mormorando parole non comprensibili, lui puntò l'indice sinistro verso quello che aveva notato per farlo notare anche all'altra che, vedendo le sue movenze, seguì il consiglio. Si trattava di una decina di pesci che non avevano mai visto e che si stavano muovendo in gruppo: erano a strisce bianche, nere e gialle. Di forma vagamente triangolare anche se le pinne e una sorta di lungo ciuffo bianco sopra la testa stravolgevano le linee della figura geometrica. Ed erano sottili e col muso allungato e variopinto come il corpo. Per certi versi, con tutte le loro punte, ricordavano quasi uno shuriken.

 

La portatrice del Byakugan non aveva ruotato tutto il corpo per vedere quello che le era stato segnalato, ma aveva usato solo il collo per voltarsi e alzare la testa. E, nell'istante in cui lei sospirava ammirando quelle buffe creaturine, lui vide l'occasione che aveva aspettato da quando quella mattina aveva aperto gli occhi.

 

Anche dopo la missione sulla luna, non aveva mai smesso di allenarsi ed era diventato ancora più forte di prima pur non potendo contare sul suo braccio originale. E non aveva lavorato solo sulla forza e sulla potenza, ma anche sulla velocità. Non era di certo al livello di Rock Lee ovviamente, per poter eguagliare il compagno sopracciglione sarebbe dovuto ricorrere alla Modalità Eremitica o al Chakra di Kurama.

 

Tuttavia, anche se in uno scontro frontale la velocità non era il campo in cui eccelleva più di tutti gli altri, era stato capace di sviluppare abbastanza il suo corpo per poter eseguire delle mosse in modo abbastanza rapido. Niente di troppo elaborato ovviamente, solo calci e pugni e mai molti di seguito. Non si era ancora abituato a tali movenze e comunque ricorreva istintivamente al Cercoterio dentro di lui per darsi quella spinta in più che gli occorreva.

 

Avrebbe anche potuto provare ad eguagliare le tecniche di teletrasporto del padre ma anche l'uso di armi come i kunai non era roba per lui. Magari per Tenten, ma non per lui. Il suo stile di lotta era ravvicinato, avrebbe usato un comune kunai per fronteggiare un avversario armato allo stesso modo ma il suo istinto era quello di usare calci e pugni senza ricorrere troppo ad oggetti accessori. Se le cose fossero andate male, avrebbe sfoderato il Rasengan, l'Arte Eremitica o la sua simbiosi con Kurama.

 

E adesso si era appena presentata davanti a lui l'occasione per mettersi alla prova: se avesse fallito sicuramente la sua amata lo avrebbe beccato sul fatto e lo avrebbe punito di conseguenza, magari non subito per ovvie ragioni, ma gli avrebbe fatto qualcosa di peggio rispetto ai deboli pugni sul petto che gli aveva dato quando l'aveva tirata giù.

 

Ma se avesse avuto successo, se il piano che aveva architettato il millisecondo successivo al movimento della donna al suo fianco fosse andato a buon fine... si sarebbe goduto prima un bello spettacolo e dopo la giusta ricompensa per il suo duro lavoro.

 

Sempre con i pensieri che viaggiavano alla velocità della luce, offrì una preghiera al creatore del Mondo Ninja e del Ninshu con la speranza di avere un aiuto supplementare per riuscire nel suo intento. Durante tutto questo tempo, la ninja al suo fianco stava ancora finendo di sospirare ma il marito aveva momentaneamente perso la cognizione dello scorrere del tempo. Non sapendo per quanto sarebbe rimasta ad ammirare quei pesci, il biondo aveva deciso di carpire il diem scattando il prima possibile.

 

Mentre gli pareva che le bolle emesse dalla moglie risalissero al rallentatore, lui portò avanti la mano armata utilizzando il Chakra della Volpe per poter muovere il braccio con ancora più rapidità e, in quello che gli parve un batter d'occhio, la lama venne fatta scivolare sul petto della donna toccando solo quello che non era naturale prima di tornare alla sua posizione originale dietro la fluttuante capigliatura femminile.

 

E poi il figlio di Minato, col sangue che si concentrava sempre più sotto la pelle della faccia e in mezzo alle gambe, con gli occhi che iniziavano a mostrare il suo godimento crescente e un sorriso a trentadue denti che iniziava a formarsi nonostante la bombola in bocca, ammirò le conseguenze del suo operato.

 

- - -

 

Senza che la donna si fosse ancora accorta di qualcosa, le fibre del tessuto si separarono reagendo in slow-motion: lui vide la formazione di due tagli che, da sinistra verso destra, attraversarono i due lembi pettorali fino a spezzarli in rapida successione e causando la separazione dei due collari posti sul collo e sotto il seno della femmina liberando così le due componenti che lo formavano da ogni restrizione. Ma tale liberazione ebbe delle conseguenze che l'ex allievo di Kakashi non aveva considerato o di cui forse non si era semplicemente curato.

 

Fu la percezione di alcune vibrazioni del petto che fecero distogliere all'ereditiera di casa Hyuuga lo sguardo dal piccolo banco di pesci striati. Li aveva ammirati ancora per un paio di secondi dopo il suo sospiro, avrebbe comunque smesso perché lei e il marito erano in quel luogo per recuperare qualche perla però quello che sentì non la portò a voltarsi verso il compagno o a rifocalizzarsi sulla sua scoperta ma ad osservare sé stessa. E quando lo fece, il corpo reagì di conseguenza.

 

Mentre gli occhi sgranavano, la faccia si tingeva della stessa tinta di un paio di coralli che avevano ammirato e le mani si spalancavano causando anche la caduta del suo coltello, le labbra si dilatarono incapaci di trattenere l'urlo gorgogliante che venne liberato insieme a buona parte dell'ossigeno che aveva in corpo mentre la bomboletta, ancora emettente aria, colava a picco. Tutto questo mentre Naruto, del tutto ignorato al momento, aveva assunto la stessa tinta di rosso in faccia e, rilasciando sogghignanti bollicine, si godeva lo spettacolo della donna strillante e delle due coperture che stavano diventando placidamente inutili.

 

Eppure entrambi pensarono qualcosa nello stesso momento, non la stessa cosa naturalmente, ma lo fecero insieme:

 

-Eeep! Il mio costume!-

 

-Ora so di aver trovato le mie perle...-

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Note d'Autore: holè! Per quelli che ancora mi seguono ma che non hanno ricevuto i miei auguri per un motivo o un altro... Buon Natale e felice Santo Stefano!!! Come ho annunciato nella descrizione, non ho fatto in tempo a caricare un certo capitolo (che verrà comunque caricato) e di conseguenza... il compleanno di Hinata verrà "festeggiato" in ritardo in questa fanfiction. Un'altra cosa che ho scritto è che le cover non sarebbero state realizzate tutte dal sottoscritto e, come avrete SICURAMENTE notato, questa qui non è inchiostro della mia penna. Si tratta di una richiesta che ho fatto tempo fa ad un altro artista MOOOOOOLTO più bravo di me e che ho deciso di sfruttare per questo capitolo, non si tratta del miglior pezzo che ha fatto per me, perciò... niente. Ha anche cambiato un tantino le cose da come le avevo descritte ma vabbè! Quello che non si vede o è travisato nell'immagine, lo avete letto nel testo. Se siete arrivati fino a qua.

Che altro scrivere? Boh...auguro sempre buona lettura e  chiedo sempre di farmi conoscere le vostre opinioni ma, anche se parecchi leggono... le recensioni sono scarse. Quindi... è tutto qui. Spero che il capitolo vi abbia appassionato e... se volete farmi una grazia guadagnando anche qualche punto, concedetemi uno o due minuti del vostro tempo. Ciao!
   
 
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