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Autore: loverrrr    30/12/2020    1 recensioni
In questa storia sono tutti umani, Edward è un medico e Bella un'avvocatessa ma la loro storia d'amore non è semplice... Edward è sposato con Rosalie, ma non è lei che ama, la donna della sua vita è Bella. Una sera, stanco di mentire a sua moglie, decide di lasciarla e di vivere finalmente con la sua innamorata. Bella lo ama e ha sempre saputo che lui era sposato, ma non lo ha mai costretto a lasciare sua moglie, cosa succederà quando Edward si presenterà a casa sua?
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Paul Lahote, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward, Edward/Rosalie
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
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Pov Bella


Non riesco a credere a ciò che Edward mi appena raccontato, sono sconvolta. Mi accarezzo la pancia per evitare di agitarmi, quando lo faccio divento subito più calma.
«Quindi Paul è il padre di Jasper?» tutto ciò è pazzesco.
«Sì Bella, Paul è suo padre, solo che Jasper crede da sempre che in realtà sia suo zio».
«Purtroppo ti devo dare una brutta notizia…» in realtà non potrei parlargliene e dovrei mantenere il segreto professionale, ma trattandosi del suocero e fidandomi ciecamente di lui, posso dirglielo. «Jasper ha scoperto che Paul è suo padre».
«Cosa?» esclama sconvolto.
Sospiro e gli racconto tutto dall’inizio.
«Dio mio Bella!» esclama scioccato.
«Lo so. Ha trovato una lettera che Emily aveva spedito a Paul e ora vuole un risarcimento da lui» mentre parlo bussano alla porta, devono essere quelli del bar.
Mi alzo e vado a vedere, sì sono loro. Prendo le ordinazioni e le poso sul tavolo ma non faccio in tempo a pagare che ha già fatto Edward.
«Un risarcimento?» mi domanda confuso.
Sorseggio un po’ di cioccolata e gli spiego.
«Ieri pomeriggio sono venuti a chiedermi una consulenza, ma io non pensavo che si riferissero a tuo suocero. Con tutti i Paul che ci sono in città, non mi è pensato che potesse essere lui, però se vuoi che rinunci al caso i…».
«Tesoro non dirlo nemmeno» dice rassicurandomi. «Sono solo preoccupato per Paul. Quando mi ha raccontato quella storia era così sofferente».
«Posso immaginarlo e voglio che gli stia vicino. So quanto tu gli sia legato».
«Grazie» sussurra.
«Emily vorrebbe che suo figlio cambiasse idea, ma non credo lo farà».
«Dovrei parlarne a Paul?»
«Penso di sì. In realtà non avrei dovuto dirtelo, ma so quanto tu sia legato a lui e non me lo sarei mai perdonata se fossi stata zitta. Invitalo a cena fuori, anche domani sera e gliene parli» propongo.
«Sì, hai ragione. Lo inviterò a cena e gliene parlerò con calma» mi dice sospirando.
«Ora però basta parlare di lavoro! Finiamo di bere le nostre cose e andiamo a casa, mhm?»
«D’accordo amore» mi sorride e beve un po’ di caffè.
 
Pov Edward
 
Il giorno dopo
Mi siedo, prendo la tazza di caffè tra le mani e penso a ciò che mi ha raccontato Bella, sono scioccato e al tempo stesso non riesco a mettere insieme tutti i pezzi della storia, così come non riesco a immaginare cosa succederebbe se lo scoprisse Rosalie o sua moglie Lisa.
«Possiamo parlare?» mi domanda Rosalie sedendosi.
Inizio a risponderle, ma vengo subito interrotto.
«Ho sbagliato a tradirti con Emmet e mi dispiace che tu lo sia venuto a sapere in quel modo, ma te lo giuro Edward, per me non ha significato niente quella notte. È stato uno sbaglio».
«Ti sbagli se pensi che io sia arrabbiato con te».
«Allora perché te ne sei andato via di casa?»
Mi alzo posando bruscamente la tazza sul tavolo e mezzo bar si gira a guardarci.
«Perché non ti amo Rosalie» le dico alterato e torno in reparto.
Sospiro mentre tiro fuori il cellulare, ho bisogno di sentire Bella.
“Ciao amore”.
Sentire la sua voce mi calma all’istante.
«Vorrei essere con te» sussurro.
“È successo qualcosa?” mi domanda preoccupata.
«La solita litigata con Rosalie, non ne posso più Bella» ammetto esasperato.
“Mi dispiace…” mi dice mortificata.
Sospiro poiché mi sta suonando il cercapersone.
«Devo andare Bella… il cercapersone mi sta squillando. Ti amo, a stasera».
“Ti amo anche io, a stasera e cerca di non arrabbiarti amore”.
Chiudo e raggiungo il mio collega.
 
Poco prima della fine del turno mi reco in ufficio da Paul per invitarlo fuori a cena, ma aveva già preso un impegno con un collega e rimandiamo a domani sera.


Il giorno dopo ancora
Sono stanco del clima che sto respirando in ospedale per colpa di Rosalie e non riesco a farle capire che deve lasciarmi in pace. Lei è convinta che sia andato via di casa a causa del tradimento con Emmet, quando a me del tradimento non me ne frega niente.
Riguardo Paul, invece, mi sta raggiungendo al ristorante e con noi ci sarà anche Bella, non me la sono sentita di venire da solo.
Ammetto di essere un po’ agitato e quando lo vedo raggiungerci iniziano a tremarmi le mani. 
Bella si alza con me.
«Salve» dice a Paul.
«Paul ti presento Bella, la mia compagna» dico a Paul.
«Molto lieto, ma prego sedetevi».
Ci accomodiamo e io intreccio una mano con quella di Bella per sentirmi meno in ansia.
«Edward mi ha accennato che sei un’avvocatessa. Oh, spero non ti dispiaccia se ci diamo del tu» dice Paul a Bella.
«No, tranquillo. Sì, sì io sono un’avvocatessa, ho uno studio in centro insieme a una cara amica» gli racconta Bella.
Nel frattempo ci portano il menù.
«La ringrazio» dico alla cameriera e mi rivolgo a Paul «dovrei parlarti di una cosa un po’ delicata».
«Se riguarda mia fi…».
«Riguarda Jasper e sua madre» non so con quale coraggio io sia riuscito a dirglielo e come ora stia riuscendo a continuare il discorso «lui sa che tu sei suo padre e vuole un risarcimento da te» gli dico mentre sento Bella stringere più forte la sua mano nella mia.
Paul spalanca gli occhi dall’incredulità.
«C-o-sa?»
«Ieri sono stato nello studio di Bella e sul tavolo c’era un fascicolo. Appena ho letto il nome ho subito pensato che si trattasse della stessa persona, poi ho chiesto a Bella e me ne ha dato conferma» racconto a Paul.
«Avete deciso cosa ordinare?» ci domanda una cameriera avvicinandosi al tavolo.
«Se può tornare tra dieci minuti, stiamo ancora valutando» risponde Bella.
La cameriera sorride e torna dentro.
Paul è sconvolto, non riesce a dire una parola. Fissa il menù passandosi più volte una mano tra i capelli.
«Scusami Paul, ma dovevi saperlo» gli dico.
«Dio mio» continua scioccato «se lo viene a sapere mia moglie o Rosalie… non oso nemmeno immaginare cosa succederebbe».
«Te l’ho voluto dire anche per questo» gli dico.
«Vorrei poter rivedere Emily, sono mesi che ha smesso di scrivermi» confessa Paul.
«Se vuoi» continua Bella «posso organizzare un incontro nel mio studio» propone.
«Te ne sarei molto grato» vedo molta sofferenza nei suoi occhi e questo mi dispiace molto.
«Scusami davvero Paul, ma dovevi saperlo» gli dico dispiaciuto.
«Non dispiacertene Edward. Hai fatto la cosa giusta e spero che parlando con Emily riesca a farla ragionare».
«Bella mi ha detto di averci provato, ma Jasper sembra non voler sentire ragioni» gli dico.
«Purtroppo non sono riuscita a calmarlo, era molto agitato quando è venuto in studio con sua madre» racconta Bella.
«Immagino come debba sentirsi, deve essere stato un duro colpo per lui» continua parlando d’altro «ma ditemi di voi, come vi siete conosciuti?»
Giro lo sguardo verso Bella notando che anche lei fa lo stesso e un sorriso spunta sui nostri volti. 
Avrei voglia di darle un bacio, ma non me la sento davanti a Paul. Inizio a parlare quasi nello stesso momento in cui incomincia Bella, scoppiando poco dopo a ridere insieme a lei.
«Ci siamo conosciuti al supermercato, potrà sembrare banale ma è proprio lì che ci siamo incontrati» racconto voltandomi verso Paul.
«Volevamo lo stesso pacco di biscotti e siamo finiti a bisticciare» aggiunge Bella.
«Mi sembra di vedere me e Emily quando aspettavamo Jasper» ci dice Paul rattristato.
«È proprio per questo che ho lasciato Rosalie. Scusami Paul, so che lei è tua figlia, ma non p…» Paul mi interrompe.
«No Edward, tu hai fatto la cosa giusta, quello che io non ho avuto il coraggio di fare per paura di perdere mia moglie e mia figlia».
«Non potevo più vivere con lei sapendo di non amarla» dico a Paul.
 
Rientrati a casa dalla cena ci mettiamo a letto, siamo stanchissimi, Bella più di me dato che è incinta. 
«È proprio una bella persona Paul» mi dice infilandosi sotto le coperte.
Infilo la maglietta del pigiama e la raggiungo.
«Sì hai ragione. Mi dispiace solo vederlo così afflitto» le dico attirandola a me.
Posa la testa sul mio petto e io le lascio un bacio tra i capelli.
«Speriamo che l’incontro con Emily riesca a calmare Jasper. Come ho detto anche a lui, il ragazzo era molto agitato quando è venuto in studio».
«Bella, amore cerca di non stancarti troppo però. Devi riposare e pensare anche al piccolo» le dico dolcemente.
«Non mi sembra vero che stiamo per avere un figlio» mi dice girando lo sguardo.
«Nemmeno io riesco a crederci, è meraviglioso».
Ci guardiamo negli intensamente negli occhi poi le do un dolce bacio e ci addormentiamo abbracciati.
   
 
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