Capitolo 4
Confessioni ed inviti sotto una quercia.
Non riesco ancora a capire come Harry abbia fatto a superare la prima
prova. Si certo lui è il bambino sopravvissuto, ma
affrontare un drago non è una cosa da niente.
Insomma è un drago! Un drago vero, ed era davvero
spaventoso! Harry è davvero fortunato nella sua sfortuna,
si, davvero fortunato.
Naturalmente gli altri tre partecipanti hanno superato la prova
brillantemente. Questo significa che anche K rum e Cedric ce
l’hanno fatta.
Sono davvero felice, anche se molto preoccupata per la vita del mio
migliore amico che, naturalmente, come ogni anno è in
pericolo! Ormai ci sto prendendo l'abitudine. Sono molto preoccupata,
anzi spaventata per la prova difficilissima che tutti gli studenti
presenti ad Hogwarts dovranno affrontare: il ballo del Ceppo! Non
dovrebbe essere un così gran problema, insomma è
solo un ballo… ma… lo è per me! Una
ragazza di quattordici anni, con dei capelli orribili, che passa tutta
la sua giornata sui libri. Nessuno mi inviterà.
Non ci andrò, e passerò tutta la serata a
studiare in camera, sarà una giornata come un'altra.
Oh ecco Cedric. È puntuale come sempre. Dovevamo incontrarci
qui, sotto questa quercia in giardino, alle 5, e lui alle 4: 50
è qui! Chissà con chi andrà lui al
grande evento.
< Ehi ciao Ced! Puntuale come sempre, eh? >
< Ciao Herm. Certo, io sono una persona seria! Cosa ti
aspettavi da un campione tremaghi appartenente alla nobile casa di
Tassorosso? Anche tu arrivi sempre in anticipo. >
< Certo! Sai anche i Grifondoro sono persone serie.
>
Dico ridendo.
< Certo, certo! Sei serissima. Ah ah>
Ride. Che bella risata. Si distende sotto la grande quercia,
incrociando le mani dietro la testa.
Con il capo mi fa segno di accomodarmi accanto a lui. Non me lo faccio
ripetere due volte, e mi siedo vicino al gran campione Tremaghi.
< Cara amichetta mia, che si dice in quella pazza casa
che è Grifondoro? >
< Bah niente di che, sempre le solite cose: Romilda
Vane si è fidanzata, di nuovo, Calì Patil ci
prova con tutti e Seamous fa esplodere le cose. Normale routine.
>
Mi fermo a guardarlo sorridere ed aggiungo.
< Sai, tutta la casa è emozionata per il ballo del
Ceppo. >
“e tra questi ci sono anche io!”
penso tra me e me, incupendomi un po’.
Cedric mi guarda negli occhi e risponde:
< Si pure i tassorosso fremono all’idea di
andare al ballo. Sinceramente a me non importa più di tanto,
ma ci andrò. Deve essere una cosa abbastanza divertente. Ora
tutti sono a caccia di un partner da portare. Io…>
Si interrompe ed alza lo sguardo al cielo, sembra pensieroso. Muoio
dalla curiosità di sapere a cosa sta pensando, ma non oso
chiedere. Sono sicura che se vorrà parlare con me lo
farà.
< Herm tu sei mia amica, vero? >
Mi chiede, io annuisco.
< Bene allora posso chiederti un consiglio
>
Non l'ho mai visto così imbarazzato.
Com’è dolce!
< Certo Cedric dimmi pure>
< Sai io… io… vorrei invitare
una ragazza, ma non so se accetterà. Ho…
ho… uffa non riesco a dirlo… ho paura di un suo
rifiuto >
“sembra così vulnerabile, eppure
l’ho visto combattere contro quel drago. Era fantastico.
Sembrava non sapesse cosa fosse la paura!, e invece ora ha paura. Ha
paura del rifiuto di una semplice ragazza. Inizio a pensare che i
ragazzi ci vedano come mostri"
< Un rifiuto? Cedric tu sei un campione tremaghi, non
puoi aver paura di un rifiuto! E poi pensaci bene, perché
una ragazza dovrebbe rifiutare un tuo invito al ballo? >
Dico guardandolo negli occhi.
< Sei un bel ragazzo, simpatico, intelligente,
coraggioso, forte, leale… sei un buon amico. Insomma sei un
ragazzo perfetto. Non preoccuparti. E poi se rifiuta, significa che non
capisce niente.>
Appena finisco di parlare, Cedric mi abbraccia dicendo:
< Ma come ho fatto tutto questo tempo senza
un’amica come te? Come? >
Ricambio il suo abbraccio.
Scoppio a ridere. Mi sento così leggera quando sono in sua
compagnia, è come se tutte le mie ansie, le mie
preoccupazioni svanissero, come se venissero annientate dal suo
sorriso.
< Ma dimmi chi è questa misteriosa ragazza?
>
Sono troppo curiosa! Voglio saperlo. DEVO saperlo!
< Beh, Herm, te lo dico solo perché so di
potermi fidare di te. La ragazza è …
è… Cho Chang >
< Cho? Cho? Chang? Si è una bella
ragazza… si… si>
" Cho?! Anche a lui piace Cho? ma che avrà quella
ragazza? Certo Harry ancora non me lo ha detto esplicitamente, ma si
vede da lontano che gli piace da impazzire. "
< Che c'è? Avete litigato? Ti sta
antipatica? Quando ho pronunciato il suo nome hai cambiato
colore.>
Cedric ha notato la mia reazione. Ed ora che gli dico?
< Nono. Non la conosco ma mi sembra una ragazza molto
simpatica>
Dico sorridendo, cercando di sembrare il più normale
possibile. Non sono una brava attrice, ma riesco a convincere Cedric,
che va tutto bene.
< Si è molto simpatica! E tu invece, bella
grifoncina, con chi vai al ballo?>
Ed io? Con chi vado? Questa forse è la domanda che mi sono
posta più volte, nella’arco di tre giorni.
< Io? Io non credo di andare. Sai i balli non fanno
per me. Credo che resterò nel dormitorio a leggere qualche
buon libro e poi... >
non riesco a guardarlo negli occhi. Sono troppo imbarazzata. Chi
inviterebbe al ballo una secchiona come me?
< ...acora non mi ha invitato nessuno.>
E questo mi ferisce. Cerco di sembrare forte, impegnata, diversa dalle
altre che pensano solo ai ragazzi, ma in realtà... sono
anche io un'adolescente. Che sciocca che sono! Cerco di nascondere il
mio turbamento, ma non credo di riuscirci bene, infatti Cedric
improvvisamente mi stringe forte a lui, molto forte, quasi da farmi
male.
< Come siamo stupidi noi ragazzi!
Possiamo anche essere capaci di affrontare mille draghi insieme, ma
siamo terrorizzati all'idea di dichiarare i nostri sentimenti ragazza
che ci piace e di chiederle di uscire. Non puoi immaginare quanti
tassorosso vorrebbero venire con te al ballo. E non solo tassorosso.
Anche qualche affascinante studente di Durmstang. >
Cedric è un grande amico.
< Ti voglio bene.
>
E' tutto quello che riesco dire.
< Per esempio ecco qui un tuo pretendente che si
avvicina. Credo che voglia invitarti >
Di chi sta parlando? Seguo lo sguardo di Cedric e vedo Victor Krum che
si avvicina verso di noi con sguardo puntato a terra.
"Victor, un mio pretendente?! No, non può essere!
..però non mi dispiacerebbe!
"
Mi asciugo le lacrime ed in fretta sistemo quella massa informe di
capelli, se così si possono chiamare.
< Ciao Diggory. Ciao Hermione >
Victor ci saluta gentilmente. Ci alziamo contemporaneamente.
< Ciao
Victor>
Sembra essere imbarazzato. Gioca nervosamente con un filo che pende
dalla manica del suo maglioncino, che per inciso gli sta d'incanto.
< Vi
disturdo? Devo chiedere una cosa ad Hermione>
< No Krum, fai pure- Io devo andare, devo fare delle
cose urgenti >
Si
avvicina mi saluta con due baci sulla guancia e mi dice a bassa voce.
< Che ti dicevo? Ora anche io devo andare a
procurarmi una compagna per il ballo >
E così dicendo si alza e se ne va.
< Herm hai un secondo? Devo parlarti. Non preoccuparti
ci metterò un minuto perché anche io ho fretta,
devo allenarmi. >
Mi chiede, il gigante buono, mantenendo lo sguardo rivolto a terra.
< Certo Vick! Tutto il tempo che vuoi. Sai che mi fa
piacere parlare con te.>
Rispondo, sinceramente. Stavo bene in sua compagnia.
< Grazie Herm, anche a me fa piacere parlare con te!
Ma come ho detto ho poco tempo. Sono venuto perché non ce la
facevo più, devo chiederti una cosa. Prima che sia troppo
tardi>
Si interrompe. Smette di giocare con il filo e guardandomi negli occhi,
prosegue.
< Volevo chiederti: ti… ti… ti
va di venire al ballo con… con… me?>
dice tutto d'un fiato.
Sono sorpresa. Cedric aveva ragione!
Victor Krum mi ha invitato al ballo.
"Victor Krum mi ha invitato al ballo! Victor Krum mi ha
invitto al ballo! Victor Krum mi ha invitato al ballo? Victor Krum, il giocatore di
Quidditch di fama internazionale, il campione Tremaghi, ha invitato me,
Hermione Granger, la so-tutto-io, la secchiona, al ballo del Ceppo! "
Sono senza parole e per pochi secondi resto in silenzio. Victor
purtroppo interpreta in modo errato questa mia reazione. Abbassa lo
sguardo dicendo mestamente:
< Sono arrivato tardi vero? O forse semplicemente non
vuoi venire con me? Lo capisco non ti preoccupare.>
Queste parole mi riportano alla realtà.
< No Vic! Non sei arrivato tardi, ed io sarei
felicissima di venire al ballo con te. Perciò la mia
risposta è si! >
Dico prendendogli la mano.
< Grazie Herm! Che bello. Grazie.>
< Scusa ma ora devo andare. >
Mi bacia sulla guancia e se ne va. Io mi risiedo, appoggio la schiena
al tronco dell’albero e comincio a fissare il cielo felice.