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Autore: loverrrr    03/01/2021    1 recensioni
In questa storia sono tutti umani, Edward è un medico e Bella un'avvocatessa ma la loro storia d'amore non è semplice... Edward è sposato con Rosalie, ma non è lei che ama, la donna della sua vita è Bella. Una sera, stanco di mentire a sua moglie, decide di lasciarla e di vivere finalmente con la sua innamorata. Bella lo ama e ha sempre saputo che lui era sposato, ma non lo ha mai costretto a lasciare sua moglie, cosa succederà quando Edward si presenterà a casa sua?
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Paul Lahote, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward, Edward/Rosalie
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
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Pov Bella
 
Edward in questi giorni è molto preso dalla vicenda di Paul e vorrei poter alleviare la sua sofferenza, ma purtroppo non posso far nulla, se non sperare che Jasper cambi idea.
Non penso che lo farà, è appena stato qui con sua madre e ha ribadito che vuole a ogni costo ottenere dei soldi dal padre perché si sente preso in giro. 
 
Poco fa
«Jasper ti prego» lo supplica sua madre, disperata.
«Mi dispiace mamma, ma non ho alcuna intenzione di cambiare idea» gli dice serio Jasper.
«Infondo Paul non ti ha mai fatto mancare niente, perché ora vuoi un risarcimento?» gli chiede stravolta.

Jasper scatta dalla sedia.
«Lui è mio padre, ti rendi conto che mi ha mentito per anni senza mai vergognarsene?» esclama scioccato.
«Lo tesoro e mi dispiace, ma lui non centra, sono stata io a chiedergli di tenere il segreto» confessa la madre.

«Non è vero mamma e tu lo sai molto bene, ho letto quella lettera».
«Prova a metterti nei suoi panni Jasper» insiste la madre.
«E io allora? Credi che io non abbia sofferto?» esorta alterato.
«Non sto dicendo questo, so quanto tu h…».
«No mamma, io sono l’unico che sa quanto realmente ho sofferto e quanto stia ancora soffrendo, perché se pensi sia una situazione facile, be’ ti sbagli, non lo è affatto». 
Poco fa

 
I miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che bussa alla porta. 
«Sì?»
La porta si apre piano.
«Avvocatessa Swan, posso parlarle?» mi chiede la signora Whitlock restando sulla porta.
«Prego, entri e si accomodi» le dico alzandomi.
«La ringrazio, lei è così gentile e così disponibile con me e con mio figlio» continua sedendosi «volevo scusarmi per prima, ma capirà anche lei che non è una situazione facile per mio figlio».
«Si figuri» continuo sorridendole «le va un caffè? E la prego, niente avvocatessa o “lei”, diamoci del tu se sei d’accordo» propongo per metterla a suo agio.
«Lei è molto gentile avvocato» si corregge subito «anzi, tu sei molto gentile».
«Non ti preoccupare Emily, cosa posso offrirti?»
«Per me un caffè grazie e tu?»
«Io prendo un tè e un toast» mi vergogno un po’ di dirle che mangio, ma è colpa del mio frugoletto che ogni tanto ha questi attacchi di fame improvvisi, come in questo momento.
Ordino dal solito bar di fronte e cinque minuti più tardi arrivano le nostre ordinazioni, ma nemmeno il tempo di addentare il toast che sento delle urla provenire da fuori, sento una voce femminile che sta urlando di voler parlare con me.
Mi scuso con Emily e mi accingo a vedere cosa sta succedendo. Fuori dal mio ufficio c’è una ragazza che sta urlando con la mia segretaria, è bionda, alta e mentre urla agita la borsa come se avesse dei problemi psichiatrici. 
L’unica persona che mi viene in mente è Rosalie, ma come avrà fatto ad avere il mio indirizzo?
«LA TROVERÒ, BRUTTA MALEDETTA» urla nervosamente.
«Come prego?» le dico attirando subito la sua attenzione.
«STA LONTANA DA MIO MARITO, SONO STATA CHIARA?»
«Le vorrei ricordare che sta parlando con un avvocato» le dico seria, ma lei non molla.
«NON ME NE FREGA UN CAZZO, DEVI LASCIARLO STARE» urla rabbiosa venendomi sotto con il viso.
Lascio che faccia perché essendo un avvocato so come devo muovervi in questo caso per non passare dalla parte del torto.
La fortuna vuole che intravedo la sagoma di Edward procedere a passo svelto verso di noi, gli vado incontro abbracciandolo e un bacio si posa leggero tra i miei capelli, mentre con le braccia mi circonda la vita.
«Cosa ci fai qui?» esorta furioso.
«Edward…» mugolo con la testa poggiata sul suo petto e gli occhi chiusi, stringendogli la giacca con le mani.
«Non ti agitare amore, ci sono io» sussurra lasciandomi un altro bacio tra i capelli.
Ispiro il suo profumo. 
«Ti ho fatto una domanda Rosalie: cosa ci fai qui?» le chiede serio.
«Ed-edwa-rd ti prego, torna con me» lo supplica Rosalie.
«Stalle lontana e sta lontana da me» le dice serio.
«Ti supplico, torna a casa» insiste.
«Allora proprio non ci siamo capiti. Come diavolo te lo devo d…» alzo lo sguardo catturando in un attimo la sua attenzione.
Lo vedo da come mi guarda, non ne può più della situazione e io posso solamente immaginare quanto sia stressante. 
«Edward ti supplico, torna a casa. Torna con me» insiste Rosalie. 
Neppure vederlo così preoccupato per me la sta facendo ragionare, sono a dir poco scioccata. 
«Rosalie smettila: io non tornerò a casa» le dice serio, tenendomi stretta al suo petto.
«Hai ragione ad avercela con me per averti tradito con Emm».
«Pensi veramente che me ne sia andato di casa per quello? Rosalie io non ti amo più e se tu mi ami come dici, allora lasciami vivere la mia vita in santa pace» le dice esausto.
Rosalie scoppia a piangere mettendo una mano davanti alla bocca e corre via. 
«Bella, amore perdonami. Io non sapevo che Rosalie mi avrebbe seguita fino qui, mi dispiace» dice mortificato.
«Vieni qui» sussurro baciandolo.
«Scusa» dice mortificato.
«Non potevi sapere che si sarebbe presentata qui, stai tranquillo» continuo prendendolo per mano «Vieni, ti presento la mamma di Jasper».
«Oddio! Scusami davvero Bella, non ho pensato che potessi avere un cliente. Ho finito prima il turno e…» lo interrompo.
«Edward stai tranquillo, non è successo niente e poi lo sai che puoi venire anche se ho un cliente importante» lo rassicuro. «Dai vieni, voglio che la conosci».
Annuisce ed entriamo in ufficio.
   
 
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