Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: vanity_gemini    04/01/2021    4 recensioni
Una variopinta compagnia di amici, decide tra mille difficoltà di trascorrere le loro vacanze di fine/inizio anno fuori città, dove proprio in quelle giornate, la vita di alcuni di loro subirà parecchi capovolgimenti.
Slice of Life del tutto godibilissima, a tratti piuttosto leggera e senza troppe pretese, ha solo quelle di far divertire in parte il lettore, ma con un determinato finale. Buona Lettura!
ATTENZIONE!!!! HO MODIFICATO IL TITOLO; AGGIUNGENDO "E OLTRE" MA LA STORIA E' SEMPRE LA MEDESIMA.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gold Saints, Ophiuchus Shaina, Scorpion Milo
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Atto secondo, e l’avventura continua.
 
Erano al secondo giorno, e avevano tutti più o meno acquisito una loro forma di routine, ovvero, ognuno faceva tutto quello che cavolo gli pareva! Così facendo, almeno sarebbero riusciti ad andare d’amore e d’accordo.
Una parte di loro appena ebbero consumato la colazione, si avviarono verso le piste, percorrendo quasi correndo il lungo vialetto, e nel frattempo cercando anche di schivare gli innumerevoli bambini, ve ne era davvero tanti, anzi troppi per i loro gusti, che si trovavano messi lì, come se fossero stati dei birilli, e sotto un certo punto di vista lo sembravano essere eccome.
Ovviamente, in tutta quella confusione, vi erano gli immancabili Seiya e Hyoga, che già di primissima mattina se ne stavano urlando dietro di tutti i colori, utilizzando anche nuovi e piuttosto fantasiosi insulti.
I due fecero tutto ciò, sotto lo sguardo particolarmente scocciato di Ikki, che si dovette ben trattenere, contando almeno fino a venti, per non farli fuori entrambi.
Poi vi erano, Aiolia e Marin che teneramente si stavano tenendo per mano, o meglio, Marin per non finire lunga, distesa a terra, con nonchalance stava “usando” il proprio pseudo-fidanzato, come una vera e propria ancora di salvezza, scatenando così l’incontenibile gelosia di un gruppetto di giovani e piuttosto focose donzelle, che fin dal primo giorno, dal primissimo istante, avevano messo i loro occhi sulla maestosa figura di quel bell’esemplare di Adone Greco, ma queste, in cambio si beccarono senza troppi complimenti, i canini ben in vista che la gelosa rossa, aveva prontamente loro mostrato.
Invece, il solito immancabile Death, che a prima vista pareva essere piuttosto assonnato e particolarmente arruffato, aveva anche i calzoni sistemati alla bene e meglio, ne stava facendo ritorno da chissà dove, o almeno, i suoi “cari” amici sapevano perfettamente dove l’italiano avesse pernottato.
Nel residence accanto al loro vi erano sistemate due splendide gemelle, di origine brasiliana!
A quel punto, erano tutti quindi praticamente certi, che per quella giornata Death non l’avrebbero visto per molto tempo.
I gemelli, Aiolos, Aiolia e Shura decisero di mettersi a sciare, insomma, ci avrebbero provato, mentre invece Shaina, June e Marin, vista la bella giornata si misero sopra la terrazza del bar, quello adiacente alla partenza degli skilift, a prendere comodamente sdraiate, il Sole. Ikki e Morgana, al momento non erano prevenuti, e neppure Mu, Shaka, Aphro, Camus e Milo, mentre Seiya, Shun, Hyoga, Sirio e l’immancabile Saori, con in braccio la sua “adorata” Paris, erano nella lunga coda per fare i biglietti per la pista di pattinaggio.
 
  • A quanto pare, oggi Hyoga ci vuole proprio “deliziare” col Balletto dei Cigni! – commentò Shaina ghignandosela e continuando a guardare il biondino, che con una destrezza invidiabile continuava a volteggiare su se stesso.
    A vederlo alla ragazza le stava venendo un lieve mal di testa.
  • Dici bene – Marin sorrise – Ma ad essere sinceri, lui mi sembra essere quello più disinvolto.
  • Marin è normale – interloquì June – Sua mamma è stata campionessa. Essendo russa, in quella nazione è tra gli sport più praticati e diffusi.
  • Proprio vero che buon sangue non mente! – glissò Shaina, poi voltandosi e con fare scioccato asserire – Ma oggi, come diamine si è combinato!?
 
A quella sua esclamazione e domanda, le altre due si voltarono giusto per curiosità, dove sempre gli occhi verdi dell’amica erano ben puntati. Shun stava indossando con “invidiabile” nonchalance una tuta da sci, di uno scioccante e improponibile rosa tendente al fuxia.
A tale vista, orribile, le tre rimasero del tutto a bocca completamente aperta e occhi sgranati, poi appena si ripresero dallo shock iniziale, guardandosi tra loro non seppero se scoppiare a ridere, o scoppiare a piangere.
A quel punto, fecero entrambe le cose, difatti scoppiarono a ridere, piangendo.
La cosa più stramba e divertente, era proprio quella che solitamente il ragazzo in questione si offendeva, se lo scambiavano per una femminuccia. Difatti, le tre continuando a ridersela alla grande, proprio in quel momento rimembrarono, che giusto al passato compleanno di Milo, questi aveva festeggiato l’otto di novembre la sua venuta al mondo, vi era presente tra quella bolgia infernale che il festeggiato aveva assolutamente voluto per festeggiare “al meglio” tale evento, un certo Argor, che tra l’altro era pure lui un gran figo da paura. Già, era proprio tanto figo, ma come spesso succedeva era anche parecchio stronzo!
A farla breve, alla festa del greco, questo tizio aveva scambiato il pucciossissimo Shun per una femminuccia, e rivolgendosi proprio al di lui fratello, tra una bevuta e l’altra, gli disse con fare piuttosto serio.
Ikki, è tua sorella, ma che carina!
A quella battuta, inutile dire che tutti i presenti scoppiarono a ridere come dei matti. Quindi, morale della favola, Shun si era incazzato di brutto e dopo aver rivolto al ragazzo che lo aveva appellato in quel modo, un'occhiata del tutto malevola, lasciò la sala, prendendo la via verso l'uscita, sempre continuando a mugugnare tra i denti.
Comunque Shun, a dirla tutta aveva poco da incazzarsi, perché se si metteva addosso "determinati" abiti, era piuttosto normale che lo potessero “scambiare” per una bella signorina!
Dopo che ebbero osservato per bene Shun, e fatte lo loro “dovute” e più che lecite considerazioni, le tre buttarono i loro sguardi sui restanti, mettendosi a commentare anche le mise di questi, ovvio.
Seiya indossava una tuta piuttosto sul semplice, questi era bianca e rossa, mentre il precisino della funge Sirio, era ben sistemato all’interno di una tuta in tinta unica. Questi era verde smeraldo, che a ben notare si intonava alla perfezione col colore dei suoi occhi, invece quella di Hyoga, era come quella di Seiya di due colori, ma questi erano il bianco e l’azzurro, e anche quella tonalità di azzurro era in perfetta combinazione col colore glaciale, che il bel biondino russo, aveva come tonalità nei suoi occhi. Dopo che terminarono di fare le loro considerazioni, le tre quasi si appisolarono, dalla noia mortale che le era salita.
 
  • Ehilà bellezze! – una voce parecchio familiare si rivolse alle tre, che dallo spavento quasi sobbalzarono. In quel momento era ben evidente che se la stavano dormendo alla grande.
  • Ciao, ragazzi. Che colpo! – Shaina salutò sia Milo che Camus, prontamente seguita dalle altre due.
  • Sono ancora tutti interi? – fece Milo ironico, scrutando i pattinatori e sistemandosi seguito dall’amico, sopra due sdraio libere, messe ben vicine a quelle dove già stavano “oziando” le tre.
  • Al momento sembrerebbe di sì – Shaina con indosso un sorrisero gli rispose, poi voltandosi verso il francese – Oggi, lettura niente? – lo stuzzicò. La ragazza, non mancava mai di rompergli le cosiddette.
  • Guarda Shaina lascia perdere, ha appena terminato. Difatti io volevo uscire prima, ma ho dovuto aspettare i suoi comodi! – Milo, le rispose al posto di Camus, che a vederlo pareva anche essere un poco scocciato. Quella vacanza sicuramente già lo stava annoiando. Lo sguardo del francese parlava piuttosto chiaro.
  • Milo, ma accidenti, ma ti pettini!? – ad un tratto gli domandò June, alzandosi e piazzandosi dietro le spalle del ragazzo.
  • Uhm, a volte, però mi stufo, che palle! Appena ritorniamo a casa me li rado a zero – sbuffò seccato, allungando le gambe, e mettendosi più comodo. Chiuse momentaneamente gli occhi, godendosi il tepore che i raggi solari gli stavano donando in volto.
  • Si vede – June sorrise – Secondo me qua troviamo qualche bel nido in questo groviglio – proferì, mentre prelevò dallo zainetto un pettine, cominciando così l’opera di sbrogliamento della folta chioma del greco, il quale però aveva iniziato anche a sbuffare piuttosto infastidito.
  • AHIA! Ma fai piano, mi stai facendo un male porco, cribbio! – Milo si lamentò più volte, sbuffando sonoramente.
  • Se li pettinassi più spesso, queste cose non ti accadrebbero! – sentenziò lei, continuando comunque l’opera con una certa veemenza, portando quindi il ragazzo a lamentarsi sempre di più.
  • Ma sei pazza! Ma basta! Ma non hai un cazzo da fare, che stare a rompere le palle a me!?
  • NO, mi spiace. Al momento sono nullafacente, per cui – sorrise maligna – E poi mio caro bel ragazzo, chi è causa del suo male deve piangere sé stesso! – nel mentre gli diede uno strattone talmente forte, che gli fece salire le lacrime agli occhi, mentre Camus a tale scena fece un lieve sorrisetto. Questi, pareva essere un poco compiaciuto.
  • Milo invece di lamentarti, guarda e prendi esempio da Camus. Lui sì che li ha belli lisci, fluenti e setosi! – lo rimbeccò Shaina anche lei con fare maligno, indicandogli i meravigliosi crini scarlatti che l’amico aveva.
  • Oh certo, ma io ho sempre da fare! – fece stizzito, poi – E basta! – sbuffò, poi – Mica posso perdere tutto il mio PREZIOSO tempo a lisciarmi le piume, io ho da fare! – sbottò Milo, mentre il francese con fare scocciato e indispettito per essere stato tirato in causa, inarcò il sopracciglio.
  • Comunque, già che ci siamo potremmo fare una gara tipo: chi tiene tra i maschietti la più bella chioma! – lanciò Marin, guardando quasi con malcelata invidia, le fluenti chiome che i due ragazzi sfoggiavano, ma gli altri non fecero nemmeno in tempo a controbattere alla proposta della rossa, perché….
  • SAORI!? – a sentire ciò, tutti loro si voltarono completamente verso la pista di pattinaggio.
  • Seiya, ma che cavolo è successo!? – Hyoga piuttosto allarmato domandò all’amico, nel frattempo anche Milo, Camus e le tre ragazze si avvicinarono. June, prese in braccio Paris, che in quel momento pareva essere davvero indemoniata, mentre continuava ad abbagliare verso la sua padroncina. In effetti, ad essere sinceri la cagnolina sembrava essere davvero posseduta.
  • Guarda, non lo so – era decisamente molto confuso, mentre prese a soccorrere la ragazza, che era ancora a terra e sembrava essere piuttosto dolorante – Stava pattinando, quando ad un tratto è andata giù per terra, come se fosse stata un sacco di patate! – riportò visibilmente in apprensione. Ma in effetti, la cosa che preoccupava maggiormente era appunto quella, che Saori era caduta perché si era sentita male, non certo per altri motivi. Mylock, Shaka e Mu, arrivarono immediatamente sul posto. I tre si erano fatti pure una bella corsetta, e lo si notava da com’erano visibilmente trafelati.
  • Povera, signorina – disse il maggiordomo con fare parecchio ansioso, continuando a guardare la ragazza, sempre lunga sulla pista ghiacciata.
  • Guardate forse si sta piano, piano riprendendo – fece Sirio, notando che gli occhi di Saori si stavano a fatica leggermente aprendo.
  • Saori, come ti senti? - Hyoga le chiese dolcemente, lei a fatica cercò di dirgli qualcosa, mentre lui continuò - Ascoltami, forse sarebbe meglio che tu vada a farti controllare la pressione – le suggerì, scambiandosi una fugace occhiata con Shun, che dal pallido che era sembrava essere un morto.
  • NO! – la ragazza fece per alzarsi, ma non riuscì a mettersi in piedi, difatti venne aiutata a sistemarsi nuovamente a terra – NO, ora mi sento meglio, non è il caso che vada lì – protestò fiaccamente.
  • Ascolta Saori – interloquì Seiya – Non fare storie – poi chinandosi – Dai vieni, ti ci accompagno io – e detto ciò, a quel punto il ragazzo, ignorando le sue deboli proteste, la prese in braccio, e senza stare a perdere altro tempo si avviarono a passo veloce verso l’infermeria. Mentre Milo a quel punto, se la filò a gambe levate, dato che June aveva nuovamente ripreso tra le mani il “malefico” pettine!
 
*
 
  • Ma porca, guardate, sta venendo brutto! – fece notare Morgana puntando la mano verso il cielo completamente addensato di nuvole. La ragazza si era unita al gruppetto, dopo aver sciato assieme al suo Ikki.
 
Alla spicciolata, anche tutti gli altri membri della compagnia fecero il loro ritorno. Erano le quindici del dopo pranzo, ma il cielo si era inscurito talmente tanto che sembrava che fosse già notte fonda.
A quel punto dato che per rientrare nella loro dimora era alquanto presto, Ikki propose che forse era meglio se si fossero avviati all’interno del bowling, dato che anche la temperatura esterna cominciava ad abbassarsi in maniera notevole, quindi a quasi tutti, quella del ragazzo era sembrata essere una buona idea.
Ovviamente non tutti aderirono alla proposta fatta da Ikki, e questi riuscì a trascinarsi dietro oltre la sua Morgana, Shaina, June, Kanon, Milo, Aphro, Death, Hyoga e Sirio, mentre i restanti si avviarono verso il residence, nel frattempo però arrivarono Seiya e Saori.
I due erano di ritorno dall’infermeria. Saori rassicurò i presenti, che subito le chiesero come stava, dicendo loro che aveva avuto un lieve abbassamento di pressione, poi continuando a parlottare con Seiya, si fece accompagnare da quest’ultimo. Entrambi presero la strada che portava all’esclusivo Hotel che la ragazza aveva scelto per passarvi quelle vacanze.
Non appena fecero il loro ingresso all’interno della sala giochi, subito con palese sconforto notarono che vi era davvero il pienone, difatti quasi tutte le postazioni erano pressoché occupate, ma era normale che fosse così, perché considerato il brutto tempo che fuori vi era, tutti loro si erano di conseguenza catapultati lì dentro.
Per prima cosa dovevano fare i biglietti, quindi decisero di andare a farli due di loro per tutti.
Ikki, prontamente si rivolse a Kanon, chiedendogli di andare con lui, cosa che il gemello fece.
Nel mentre che i due si stavano avviando verso la biglietteria, Milo con fare alquanto suadente prese ad avvicinarsi a Shaina, che era rimasta nel frattempo da sola, dato che i restanti erano andati tutti in blocco alla toilette.
 
  • Tutto bene? – Milo, le chiese passandole leggermente un braccio attorno alla vita.
  • Abbastanza – fece in risposta, ma in quel momento era imbarazzata che accigliata, e continuava a guardarsi ansiosamente attorno. Cercava con lo sguardo gli altri, mai e poi mai avrebbe voluto farsi trovare in quella situazione, soprattutto da uno di loro in particolare.
  • Mi fa piacere, io invece mi sto piuttosto divertendo, ma potrebbe essere ancora meglio – le sussurrò, sensualmente. Lei spalancò gli occhi, era scioccata.
  • Ne sono contenta – cercò di tagliare corto non ribattendo sulle ultime sue parole, mentre lui di contro le stava sempre piuttosto appiccicato – Ora però staccati da me – poi guardandolo con insistenza – Milo, non mi sembra proprio il caso!
  • Ma certo – lui le sorrise, staccandosi leggermente – Comunque, non devi essere così acida con me! – disse un poco risentito, staccandosi del tutto, anche per il fatto che quelli che erano andati al bagno li stavano raggiungendo – Poi ne riparleremo, con la dovuta calma, però – le sorrise, mentre lei rimase spiazzata. Ma che diamine avrebbero avuto da dirsi! A quel punto però si diede uno scrollone, anche perché Ikki e Kanon erano di ritorno, con tanto di biglietti in mano per tutti.
  • Venite, siamo alla pista numero sei! – comunicò Ikki, facendo strada. Prima di cominciare fecero il cambio di calzature.
 
Ovviamente si erano divisi in due gruppi.
Il primo era composto da Ikki, Morgana, Kanon, Milo e Aphro, e il secondo dai restanti.
La sfida fino ad un certo punto era stata abbastanza equilibrata, ma poi il gruppo di Death, prese il sopravvento.
Milo tra un tiro e l’altro continuò a lanciare delle malcelate occhiate in direzione di Shaina, quest’ultima dai gesti che continuava a fare, pareva essere anche piuttosto infastidita.
Difatti, per cercare di farlo smettere, volutamente più volte gli si mise di spalle, cercando così il meno possibile di incrociare quel suo magnetico sguardo azzurro, che però era sempre ben puntato sulla sua persona. Per la ragazza quella era una situazione a dir poco imbarazzante e piuttosto fastidiosa.
Dopo un po' di tempo, il gruppetto venne raggiunto da delle ragazze. Queste erano le due, la bionda e la mora, che Sirio e Hyoga avevano conosciuto la prima giornata, quando erano nella piscina.
 
  • Ehi ragazze, siamo qui! – Hyoga, prontamente si sbracciò all’indirizzo delle nuove arrivate.
  • Ciao Hyoga, andiamo a fare i biglietti e vi raggiungiamo! – comunicò Daisy la ragazza bionda, mentre che seguita dalla morettina Shunrei, presero ad avviarsi verso la biglietteria. Morgana che era seduta al fianco di Shaina, prese a commentare.
  • Strano che siano diventate entrambe così sportive – lanciò un’eloquente occhiata verso le due – Ieri sera ci avevano detto che entrambe preferiscono confezionare torte e fare l’uncinetto – poi maliziosa – Secondo me qualcosa di bello grosso sta bollendo nella pentola – i suoi occhi neri si posarono prima su Hyoga e poi su Sirio, che anche loro coi loro sguardi stavano giusto seguendo attentamente le mosse delle due appena arrivate.
  • Sicuramente – asserì Shaina imitando i gesti dell’amica, guardando prima le due, poi di rimando i due.
    Sorrise dentro di sé, poi voltandosi appena i suoi occhi verdi si incrociarono in quelli dello stesso colore di Kanon.
    Questi le sorrise, per poi alzarsi e quindi fare il suo tiro, ma non appena lei staccò gli occhi dal gemello, questi involontariamente si posarono in quelli azzurri di Milo, che senza curarsene più di tanto, le fece un malizioso occhiolino.
    A quel punto, lei indispettendosi riportò la propria attenzione altrove, sbuffando infastidita.
 
Non appena fecero i loro biglietti, Shunrei e Daisy si unirono al gruppo di nuovi amici. La mora entrò nella squadra capitanata da Ikki, mentre Daisy in quella di Death. A quel punto ricominciarono con la sfida, tirandola ancora più alla lunga.
Tra un tiro e l’altro, Shaina e Morgana presero a guardare nella direzione della loro amica June, notando che questi era seduta al fianco dello svedese. Entrambi stavano tenendo i loro cellullari tra le mani, e sicuramente si stavano scambiando il contatto.
In quel momento il sorrisetto della bionda era piuttosto eloquente.
Dai, era ora! Si dissero tra loro Shaina e Morgana, guardandosi appena.
Finalmente, la loro amica lo aveva capito di iniziare a guardarsi attorno. Soprattutto perché sé continuava a stare dietro alla “signorina” sicuramente sarebbe rimasta zitella. Comunque, vi era anche da fare una precisazione. Sicuramente, la bella biondina aveva una predisposizione per gli effeminati, perché non si poteva di certo affermare che il biondo scandinavo, era un esempio di mascolinità assoluta. Per carità, Aphro era bello, tanto bello, nulla da obbiettare, ma ad entrambe piaceva l’uomo che fosse uomo, non un bel misto di grazia e raffinatezza, com’era appunto il loro amico.
Ad un certo punto staccarono i loro sguardi dai due e li puntarono subito su altri due. Constatarono che lei era davvero dolcissima.
Poi sorrisero, sempre osservando Sirio e Shunrei, che teneramente tenendosi per mano, si stavano avviando verso i bagni, subito seguiti dall’altra neo coppietta, Hyoga e Daisy.
Si fece decisamente molto tardi. Come molto spesso succedeva anche quella volta l’avevano tirata parecchio per le lunghe.
Non appena presero la decisione di andare via, ecco che furono prontamente raggiunti dal fratello di June, che era in compagnia dell’immancabile amico, Mu.
 
  • Ragazzi io devo ritornare ad Atene – Mu comunicò loro, guardandoli uno ad uno.
  • E perché!? – gli domandò Kanon, bloccandosi di colpo.
  • Ho appena sentito Yuzuriha, e mi ha detto che viene a casa. Mi ha invitato a capodanno da lei, ci saranno anche i suoi genitori, e quindi ci sarà la presentazione ufficiale del nostro fidanzamento.
  • Ah capisco, ma quando parti? – gli chiese invece Death.
  • Ho prenotato il bus, che parte questa sera alle dieci, così almeno riesco a fare le cose con calma.
  • Allora ci converrà andare – Aphro guardò l’ora – Ma ti fermi a mangiare qua con noi?
  • Si, ci fermiamo a mangiare qui, poi partiamo.
  • Vi fermate!? – Ikki, non capiva.
  • Ehm – Mu guardò Shaka, poi – In verità viene via anche lui – a sentire ciò Shaina e Morgana sorrisero, mentre June subito si accigliò.
  • Ma perché DEVE venire anche lui!? Non può restare qua con noi!? – sbottò la bionda – Shaka! – lo guardò fisso – Esigo una spiegazione! – fece con fermezza.
  • Sorella, non rompere. Per me questa vacanza è già stata fin troppo lunga, quindi me ne ritorno ad Atene! Discorso chiuso! – anche per quella giornata aveva avuto un incontro abbastanza ravvicinato con la “prorompente” ragazza. Solo che quella volta era stato diciamo più indelicato, se l’era allontanata di torno in malo modo.
  • Ma bravo, così stai prendendo la palla al balzo. Sei sempre il solito! – June si impettì, incrociando le braccia al petto con fare ammonitivo. Ma il fratello non si scompose affatto.
  • Sempre! – difatti Shaka ribatté.
  • Ragazzi – intervenne Kanon – Cercate di stare calmi – poi guardando June – Lascialo stare. Dopotutto uno è libero di fare quello che vuole, in fondo mica ha firmato un contratto con noi!
  • Va bene! – acconsentì la bionda, abbassando lievemente lo sguardo, per poi alzarlo e puntarlo in quello del fratello, che di rimando come al suo solito era sempre piuttosto impassibile. Shaka non cambiava quasi mai espressione.
  • Piuttosto – interloquì Aphro – Sbrighiamoci ad arrivare al residence – asserì, poi con fare alquanto preoccupato – Perché devo vedere di PERSONA, cosa stanno combinando i miei due assistenti. Certo gli avevo lasciato le MIE indicazioni, ma chissà se le avranno rispettate. Mi auguro di sì, sennò mi sentiranno! – fece, poi quasi correndo raggiunse l’uscita.
  • Più che altro mi auguro che il nanetto rompicoglioni, si sia lavato accuratamente le mani! – affermò Death.
  • Death, voglio ricordarti che il nanetto, in questo momento anzi, per le ore a venire sarà piuttosto impegnato con ben altro! – gli fece notare Milo ammiccando.
  • Credo che la miss, se lo tenga ben segregato nella stanza! – aggiunse Kanon, con un sorrisetto eloquente.
  • Perfetto! – Death batté le mani – Se fosse così ancora meglio è! – sentenziò poi con un gran sorriso, seguendo il resto della comitiva.
 
Appena arrivarono nel loro appartamento, Aphro prontamente si fiondò in cucina. Come un ossesso prese a visionare quello che uno dei suoi due “assistenti” aveva preparato. Sorrise, abbastanza soddisfatto. Shun, secondo il suo parere sarebbe stato perfetto per essere alle sue dipendenze, mentre però il chiamato in causa la pensava in maniera decisamente diversa.
Cenarono, poi presero a salutare i due partenti.
 
  • Mu sicuramente, per un bel po' di tempo non ti vedremo a zonzo. Perché te ne starai sempre ben chiuso in casa con la tua donna, a scopare! – detto ciò, il solito Death scoppiò a ridere come un pazzo. Non si smentiva mai!!!!
  • DEATH!!!! – Aiolia, saltò su incredibilmente indignato a riprendere il pazzo demoniaco.
  • Sei sempre il solito cafone, per non dire altro! – Shura rincarò la dose, mentre l’altro continuava a sghignazzare senza ritegno.
  • Ragazzi – Saga sorrise – Chiamate appena arrivate, mi raccomando – fece solerte.
  • Non fateci stare troppo in pena – come sempre l’immancabile Aiolos, disse la sua.
  • Ciao fratello – June gli diede un lieve bacio sulla guancia – Comunque, potevi anche rimanere.
  • June – la guardò – Non cominciare, ci sentiamo – e anche lui le diede un lieve tocco sulla fronte però.
  • Belli, fate buon viaggio! – urlò invece il solito Aphro dalla cucina.
Dopo che ebbero salutato tutti i loro amici, i due presero ad oltrepassare l’uscio di casa.
Nel frattempo si incrociarono proprio con Seiya, che stranamente stava facendo il suo rientro all’interno dell’appartamento. Questi teneva sul volto un sorrisetto del tutto ebete, che non sfuggì di certo ad un attento Death.
Eccolo, il rincoglionito! L’apostrofò, appena se lo vide transitare davanti agli occhi, mentre Seiya continuando a tenere in volto sempre la stessa espressione, si eclissò nella stanza in cui lui dormiva.
  • Allora gentaglia! – esclamò Milo attirando l’attenzione dei presenti sulla sua persona – Ora che facciamo, andiamo in disco sì o no!?
  • Uhm, si potrebbe fare! – era stata la risposta di Kanon, mentre usciva in terrazza a fumarsene una, in compagnia di Shura.
  • Andiamo a prepararci! – lanciò invece June, avviandosi verso la stanza occupata da lei e dalle altre tre ragazze.
 
In quel momento il loro appartamento era stranamente piuttosto tranquillo. La cucina e le stoviglie erano state ben sistemate, le ragazze erano quasi tutte pronte, mentre i ragazzi erano piuttosto indietro. Ma era normale, perché si erano tutti chiusi dentro alle docce in comune, e invece di lavarsi avevano perso tempo a farsi scherzi di ogni genere e fantasia, così erano tremendamente indietro coi preparativi.
Al piano di sotto, le ragazze si erano sistemate sull’ampio divano, e per ammazzare il tempo, aspettando giusto i comodi dei loro “signorini” si erano preparate anche un drink, che stavano sorseggiando con parecchio gusto.
Ad un tratto, Marin essendo completamente all’oscuro di quello che era successo tra June e Aphro, all’interno del bowling, con fare non malizioso prese a vantare le doti culinarie che il biondo in quelle giornate aveva dimostrato di possedere. Lei da sempre lo aveva indentificato come essere il classico tipo, da svolgere una mansione nel settore dell’estetica, perché mai e poi mai avrebbe immaginato che Aphro sapesse ben destreggiarsi tra i fornelli, invece si era dovuta ricredere, e come lei anche tutti gli altri.
Ma la rossa aveva anche un’altra opinione sullo svedese, lei lo conosceva da parecchi anni, e le era sempre parso come essere un tipo poco incline dal fare una cosa seria con qualche ragazza, secondo lei lo svedese era un tipo un po' troppo libertino.
Uno che insomma se la viveva piuttosto bene, ma era completamente nel suo mondo!
Inutile dire che a June nel sentire nominare il biondo svedese, incominciarono ad imporporarsi le guance, mentre a quella vista Shaina e Morgana, sapendone la causa, sorrisero di sottecchi.
Shaina, sapeva perfettamente in quale mondo viveva il ragazzo, dato che lei con un tipo del tutto simile anni passati aveva avuto per un certo periodo una certa frequentazione. Questi, non le era mai sembrato essere tipo per instaurare un rapporto che si potesse definire stabile, questi aveva da sempre seguito la stessa filosofia di vita, che da sempre seguiva il loro “caro” amico Death.
Tale filosofia, era più o meno questa.
Ci vediamo, ci divertiamo, passiamo un po' di tempo assieme, possibilmente però in una camera e sistemati sopra ad un morbido e comodo lettone a due piazze abbondanti, senza troppi coinvolgimenti, senza troppi fronzoli, menate varie, ma soprattutto belli liberi con l’aria, in pratica, senza nessun impegno!
Oltre a Death e Aphro, nella loro compagnia vi erano altri diversi soggetti che più o meno condividevano la stessa linea di vita e quindi di pensiero. Milo, Kanon, si l’ex di Shaina faceva parte del Club.
Difatti i due si erano lasciati per certe presunte scappatelle, che il bel gemello quando uscivano assieme si era concesso, ovviamente mai perdonate a pieno dalla ragazza, che nonostante le sue scuse, decise di troncare il rapporto, anche se lui sperava sempre in un suo ritorno, ma lei era piuttosto ferma e rigida su quel punto, insomma si era sentita tradita e offesa.
Ma ritornando al discorso di base, anche il bel tenebroso Ikki aveva fatto parte di quel Club, ma ora “forse” con Morgana, aveva trovato la sua dolce metà, poi invece vi erano quelli che molto probabilmente NON erano mai stati con una donna, o almeno NON ne avevano fatto strage, e tutto ciò era davvero un gran peccato, perché proprio tra questi alcuni di loro NON erano affatto malaccio.
Shaka, Shun, Camus e infine Mu, anche se questi al momento era fidanzato.
Nella loro cerchia di amici era compreso anche Aldy, il gestore del loro locale preferito. Certo quest’ultimo era tanto, ma tanto bravo, caro, simpatico, ma come sosteneva da sempre Morgana, il brasiliano era tutto fuorché bello e affascinante.
I restanti erano decisamente nella norma.
Sentirono bussare alla porta d’entrata, e dopo che questa si aprì dietro di essa fece la sua comparsa Saori, sempre in tiro come al suo solito.
Seiya, uscendo dalla camera in cui dormiva, prese ad andarle incontro. Il ragazzo, era tutto bello tirato a lucido.
Si guardò negli occhi con Saori, lei gli fece un dolce sorriso che lui prontamente contraccambiò, poi senza esitare, le prese il volto tra le sue mani e calò le sue labbra su quelle della ragazza, che dalla forte emozione rimase completamente scioccata.
Come dopotutto lo rimasero anche i presenti.
I ragazzi uno dietro l’altro presero a scendere, e raggiungere il resto della compagnia che li stava aspettando nel salone.
Aphro era decisamente perfetto! Era figo al punto giusto e June a quella vista si sentì quasi mancare. Death non era da meno, difatti ammiccò verso Morgana, ma la ragazza era attratta da ben altro.
Sia Kanon che Milo, erano entrambi da sbavo, difatti, la stessa Shaina, con una scusa preferì defilarsi, infilandosi spedita dentro al bagno, mentre sia Aiolia che Shura, cercavano sempre di dare una sistematina alle loro chiome, invece sia Sirio che Hyoga non smettevano di atteggiare da grandi, ammirando la loro figura attraverso il lungo specchio che era posizionato nella grande entrata.
Il tutto sotto gli sguardi decisamente spazientiti di Aiolos, Saga e ovviamente del sempre seccato Camus, che era presente giusto perché il suo “caro” amico Milo, lo aveva stressato talmente tanto che per toglierselo dai piedi lo aveva assecondato, solo per quello.
Quest'ultimo, difatti si era messo in un angolo, mimetizzandosi alla perfezione con la parete, o almeno ci aveva provato!
Erano tutti belli che pronti, quella nottata per loro era davvero solo all’inizio, ma lo era anche per la povera discoteca che per quelle lunghe ore li avrebbe ospitati, ma anche per quelli che vi erano compresi al suo interno!
 
 
Colei che scrive.
Eccoci arrivati alla fine del secondo atto.
Come sempre voglio ringraziare tutti coloro che hanno letto, seguito e recensito il primo atto.
Grazie, grazie di cuore.
Al prossimo terzo atto.
A presto.
Vanity!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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