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Autore: ReikaDragneel94    05/01/2021    3 recensioni
[Au senza Quirk]
Estratto da uno dei capitoli:
-Oh ciao Ochaco- sorrise Shoji
-Ciao, sono qui con lui- sospirò la ragazza
-Che succede?- Intervenne Izuku curioso
-Oggi tocca al demone in mignatura, ti ricordi che te ne abbiamo parlato? Lui ci crea un po’ di disagio- sospirò il ragazzo
-Oh sì, ma non mi avete mai parlato della razza- ridacchiò
-Eccomi scusa Ochaco- arrivò timido ed impaurito Koda aprendo la gabbietta
-Fa attenzione!- Urlò la ragazza ed allo stesso tempo un fulmine biondo cenere uscì da lì
-Oggi è più aggressivo del solito o sbaglio?- Preoccupato Shoji prendendolo al volo prima che attaccasse Koda
-Oh cielo!- Riconoscendo il cane Izuku
-Sì è una Pomerania aggressiva- sospirò Ochaco
-Secondo me è solo incompreso... guarda- avvicinandosi
-Grrrrr! Bau!- Per poi bloccarsi nel vedere il verdino, -Bau!- Più tranquillo spingendosi verso di lui
-Posso Koda?- Chiese all’amico
-Certo- stupito.
***
Spero di avervi incuriosito ^_^ a presto!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6° KEM 2° Parte
 
 
 
La mattina seguente, come di sua abitudine, Izuku andò a correre molto presto perché amava allenarsi ed in questo modo tenersi in forma, anche se non praticasse nessuno sport; quella routine mattutina, era ahimé nata proprio grazie alla vicinanza di Kirishima e che era iniziata con un invito per fare qualcosa insieme. In ogni caso, con le sue fidate cuffie, iniziò a correre  in modo tranquillo, finché ancora una volta fu sbattuto a terra da una Pomerania molto felice e se la ritrovò sullo stomaco.
-Ci incontriamo ancora in questo modo eh?- Accarezzando il cane
-A quanto pare è vero che ti ha preso in simpatia- sbuffò il proprietario
-Buongiorno anche a te Bakugo- sorrise
-Buongiorno Midoriya- aiutandolo ad alzarsi, -Ti va fare di nuovo colazione insieme?-
-Per me non ci sono problemi- sorrise, -Visto che ci sono, vorrei proporti un accordo- si grattò la nuca
-Un accordo?-
-Sì beh... se vuoi ecco- avviandosi verso un bar
-Di che si tratta?-
-Mi propongo di farti da dog-sitter al tuo cane-
-Bau! Bau!- Felice al loro fianco
-Tu?- Stupito
-Beh... sì- rosso.
Katsuki era rimasto sorpreso del cambio decisionale del giovane, ieri gli aveva proposto uno sconosciuto e quella mattina si proponeva lui stesso? Non si sarebbe aspettato per nulla un cambio del genere ed era quasi tentato di rifiutare, se non fosse per il suo cane. Quest’ultimo sembrò veramente felice di quella proposta, corrugando la fronte, guardò quei stupendi occhi verdi e pensò che sarebbe stata un’ottima scusa per vederlo un po’ più spesso ed a quel pensiero lo rese felice. Ciò lo fece ghignare per via di una fantasia che il suo cervello aveva elaborato: dove Izuku si prendeva cura di King, mentre lui Katsuki, si prendeva cura a sua volta del verdino tra le mura di casa e soprattutto sotto le coperte del suo letto. Lui stesso non sapeva perché né come, ma sapeva che da quando aveva conosciuto quel verdino, nella sua mente si era creato uno spazio dove venivano proiettate stranamente delle vaghe immagini di lui ed Izuku nei vari momenti di una giornata, soprattutto a letto.
-Signor Bakugo?- A disagio Izuku
-Scusa, dicevi?- Tornò al presente
-Ehm... a cosa stava pensando?-
-Come?- Alzò un sopracciglio
-Beh... prima aveva decisamente un sorrisetto che mi ha messo a disagio- si grattò la nuca
-Oh, mi dispiace- lo fissò, -“Dannazione devo stare attento se lo voglio, non mi piacerebbe vederlo scappare”-
-Tranquillo... cosa ne pensa della mia precedente proposta?-
-Di te come dog-sitter per King? Certo, che accetto, visto e considerando che lui sembra “amarti”- ridacchiò
-Fantastico- sorrise, -Tranquillo, non mi dovrai pagare- ridacchiò
-Ah no?- Curioso
-Per il momento considerami in prova, se proprio questa... collaborazione andrà bene, potremmo parlare della “paga” in futuro-
-Perché non adesso?-
-Per prima cosa è che dovrei tenere King con me sul lavoro, visto che in ambulatorio hanno ancora bisogno di me- si grattò la nuca, -Poi è stato Koda ad avere l’idea, se lì il piccoletto non fa casino o non mi provoca danni, continuerò a prendermi cura di lui- sorrise
-Bau! Bau!- Allegro e festoso King
-A quanto pare è soddisfatto dell’accordo anche lui- ghignò Katsuki
-Lo vedo- ridacchiò coccolando il cane
-Prima di andare al lavoro, ti porto le crocchette che ama mangiare ed il guinzaglio per ogni evenienza-
-Grazie, vuoi che porto già con me King? Così da farti fare meno giri?-
-Tu che dici diavoletto?- Guardò il cane
-Bau!- Scodinzolando
-Bene, te lo lascio, ci vediamo più tardi- alzandosi
-Aspetta!-
-Cosa?-
-Ehm... ecco...- rosso
-Dimmi- quasi seccato
-Mi daresti il tuo numero?- Tutto d’un fiato
-Oh... giusto- scosse la testa, -Colpa mia-.
I due si separarono dopo essersi scambiati i numeri: Katsuki andò a casa per prendere il necessario per il suo cane, mentre Izuku portò con se King, prima tornò casa sua per fare una doccia ed infine andare direttamente al lavoro. Koda non si sorprese che il collega portasse il cane anzi, li accolse bene e mostrò una cuccetta per King dove fu messo; Izuku gli accarezzò la testolina e con fare quasi paterno ordinò alla Pomerania di fare il bravo e non abbaiare se no, niente coccole e lo avrebbe restituito al padrone prima del tempo. Per tutta risposta, King abbaiò un’ultima volta e per dimostrare che avrebbe fatto il bravo, si acciambellò nel lettino e si addormentò, permettendo a tutti di lavorare con molta calma e serenità. Poco dopo, arrivò Bakugo che chiese di Izuku e quest’ultimo sorrise prendendo il sacchetto con il necessario per il cagnolino; si separano, con la promessa che si sarebbero rivisti alla chiusura dell’ambulatorio nel pomeriggio intorno alle 15.
Per il resto della giornata non ci furono molti via e vai e con sorpresa di tutti, King non aveva mai abbaiato, solo per la fame o per mostrare felicità quando Izuku lo coccolava tra una pausa e l’altra. Alla chiusura pomeridiana, il veterinario fissò attentamente il messaggio di Katsuki, che lo avvisava che era in via di arrivo e di fatti pochi minuti arrivò il biondo per prendere quell’adorabile palla di pelo che all’inizio non voleva tornare con lui, facendo ridacchiare il verdino.
-A quanto pare preferisce me a te- ridacchiò
-Tch! Lo vedremo Nerd, nessuno ci separa- cercando di afferrare il cane
-BAU!- Correndo dietro ad Izuku
-Tch!- Finto secco
-Hahahaha! Ora devo andare- cercò di muoversi, ma per evitare di schiacciare una zampetta del cane, inciampò ed finisce sopra Katsuki, -Scu... scusa- rosso
-Non è colpa tua- sbuffò
-Devo proprio andare, ciao!- Si rialzò e corse via imbarazzato
-Tu l’hai fatto a posta eh?- Fissò il cane
-Bau!- Finto scocciato
-Se continui così, ce lo fai scappare sai?- Lo fulminò
-Bau?- Sconvolto
-Già- sbuffò, -Ma tranquillo peste- prendendolo in braccio, -Ho intenzione di prendermelo- ghignò
-Bau!-
-Per questa settimana farò la mattina, su, ma dalla prossima beh...- guardò King, -Avremmo una scusa per sapere dove abita- ghignò
-Bau!- Scodinzolando.
Per circa una settimana andò così: alla mattina si incontrarono presto per una lunga corsetta, cosa che non dispiaceva per niente a Katsuki e gli lasciava King ed infine, alle tre del pomeriggio si rivedevano davanti alla clinica. In una di quelle mattine, Katsuki spiegò com’erano strutturati i suoi turni di lavoro e come sperava il biondo, Izuku non si fece molti problemi nel proporsi di tenerlo ulteriormente oltre il solito orario; considerando che il turno di Izuku riprendeva alle 16 e finiva alle 20, quindi lo avrebbe portato al sicuro a casa sua, fino all’arrivo del biondo e fu così che Bakugo si guadagnò l’indirizzo del verdino.
-Allora adesso sa dove abiti- sorrisetto Shoji
-Sì, dopo la chiusura qui alle 20, devo per forza portarlo a casa mia, se no dove?- Alzò un sopracciglio
-Potevi farti dare il suo indirizzo- divertito
-Non volevo violare la sua privacy- serio, -Poi non averi avuto una coppia delle sue chiavi-
-Hai fatto bene, sperando che King non ti crei troppi danni a casa tua- ridacchiò Koda
-Oh, è bravo solo che pretende molte attenzioni, ma non mi ha ancora distrutto casa- ridacchiò
-Meglio, se no il povero Bakugo dovrebbe ripagati mobili e non so quant’altro-
-In effetti- ridacchiò però fu interrotto da un messaggio, -Scusate- sorrise e resto sorpreso nel vedere che era Katsuki
-Wow! Cosa vorrà adesso?- Sorpreso Shoji
-Boh... forse vorrà parlarmi della “paga” visto che sono esattamente due settimane di “prova”-
-Vai a rispondere su, continuiamo noi qui- sorrise Koda.
 
Kat: Ehi Mido
Izu: Ehi Baku, cosa ti serve?
Kat: Domani ho il giorno
libero, ti va di vederci?
Alla sera,
per una cena insieme?
Izu: O.o
Izu: Per una cena?
Izu: Non dico di no, ma...
Kat: Cosa?
Izu: No, niente tranquillo
Kat: Dimmi
Izu: Beh...
da come me l’hai proposto,
mi è sembrato un appuntamento
Izu: Considerando,
però che ci sarà anche King,
non può esserlo
Kat: Chi ti ha detto
che ci sarà anche lui?
Kat: Anche se fosse,
quale sarebbe il problema
per noi uscire insieme?
 
A quella domanda, Izuku non seppe nemmeno come rispondere considerando soprattutto che erano passate solo due settimane da quando si erano scambiati ufficialmente i numeri e che faceva da dog-sitter; poi la prima settimana consisteva che doveva tenere King solo alla mattina e dalla successiva se lo ritrovò tenerlo per tutto il giorno, cioè non si lamentava essendo che si era proposto, ma a conti fatti erano passati pochi giorni per voler un appuntamento serale. Con un sospirò, quasi rassegnato, accettò l’invito e si concordarono che Katsuki sarebbe andato da lui verso le venti e mezza per poi raggiungere il ristorante per la cena.
-Allora cosa voleva?- Chiese Shoji
-Mi... ha invitato a cena fuori- borbottò
-Lui cosa?- Stupito
-Mi ha dato appuntamento alle 20:30, dopo il lavoro per andare al ristorante-
-Non ci posso... oh salve Todoroki kun- sorrise Shoji
-Che succede?- Chiese cortese Izuku
-Il mio gatto... Endeavour... ha di nuovo graffiato il mio Goldador All Might- sospirò facendo avvicinare il cane
-Poverino!- Si avvicinò il verdino, -Sai perché l’ha fatto?- Curioso
-Non lo so- scosse la testa, -Forse perché quel gattaccio me lo ha regalato mio padre nonostante sapesse che amavo i cani- sbuffò
-Ma non faresti prima a liberarti del gatto?- Confuso Shoji
-Credimi, c’ho provato, ma quel maledetto è come mio padre, me lo trovo ovunque e se lo do a qualcuno me lo restituisce indietro in tempo record- sbuffò
-Capisco- annuisce Izuku medicando il cane, -Forse so chi potrebbe aiutarti con il tuo gatto indisciplinato- sorrise Izuku
-Davvero?-
-Non ti garantisco che riuscirà a calmarlo, ma ama talmente i gatti che ne ha studiato la loro “psicologia”- ridacchiò
-Tentare non nuoce, giusto?- Pensieroso
-Arrivo subito allora- sorrise prendendo il cellulare, -Non aspettarti chi sa che, ti avverto; è un semplice proprietario di un Neko Caffè, ma sa come trattare ogni tipo di gatto-
-Grazie per l’aiuto- vedendo il bigliettino su cui c’era l’indirizzo ed il numero
-Non c’è di che- lo salutò
-Da chi lo hai mandato?-
-Da Shota Aizawa, l’ho conosciuto tramite un nostro compagno di corso, Hitoshi-
-Ora ricordo-
-Già, ma non ci crederai mai, ma quell’uomo è suo padre- ridacchiò
-Aspetta un secondo, ma Aizawa non era anche un’insegnante?- Confuso Shoji
-Sì, insegna ancora psicologia, ma ogni tanto va dare una mano a Hitoshi, che gestisce il locale, anche se su carta è di proprietà di Shota, anche se mi stupisco tuttora che continui ad insegnare- ridacchiò
-Vero... dormiva gran parte in classe- rise anche lui.
 
 
 
***
 
 
 
Pov. KEM
 
 
 
Erano state due settimane fantastiche! Passavo gran parte del mio prezioso tempo con il mio angelo verde e devo dirlo, non mi sono mai annoiato, anche se dovevo fingere di dormire per non disturbare; nonostante tutto quando poteva mi coccolava e capivo che non poteva certo passare tutto il tempo con me e vogliamo parlare di quando mi portò a casa sua per la prima volta? Per prima cosa scoprii che era piccola, ma tutto sommato carina, cerano dei sopramobili di doppio gusto, ma non potevo lamentarmi, visto e sicuro, lui non poteva essere dello stesso importante ceto sociale del mio padrone. In ogni caso, il mio angelo doveva amare molto la sua famiglia, visto che aveva molte fotografie di lui e di due adulti che pensai fossero i suoi genitori; fu così che passai il primo pomeriggio, studiai bene l’ambiente e poi nei giorni successi richiesi e le attenzioni, che quando eravamo insieme in clinica non poteva darmi. Un pomeriggio ebbi una notizia dal mio angelo, Katsuki il giorno dopo avrebbe avuto la giornata libera, cosa che mi sorprese, ma feci il buon musetto a notizia nuova o come dicono gli esseri umani; perché, da quando aveva iniziato a lavorare, Katsuki non aveva mai preso un giorno libero, anzi portava il suo corpo allo stremo e quindi rimasi sorpreso che in questo momento l’avesse fatto. Solo dopo aver saputo dell’appuntamento, mi si accese una lampadina, era anche ora che Katsuki facesse la prima mossa per prendere quell’angelo verde per entrambi. Rammentai vagamente che nelle ultime sera, dopo esser tornati a casa nostra, lo sentivo borbottare quante idee aveva per approciarsi meglio al verdino e quando sentii che quella sera sarebbero usciti da soli, senza di me, mi ha reso felice; vero che sarei stato solo, ma mi ripromisi di fare il bravo fino alloro ritorno conoscendo il mio proprietario. Per il semplice motivo che lui non era il tipo che lasciava andare la preda tanto facilmente, di conseguenza ero sicurissimo che avrebbero concluso la serata casa.
-Ehi piccola peste, ti sei comportato bene?- Mi salutò il mio padrone
-Come sempre Bakugo- mi porse il mio angelo
-Midoriya chiamami Katsuki te ne prego- lo vidi alzare gli occhi al cielo, -Non sono così vecchio-
-Ok, Katsuki allora tu chiamami pure Izuku- sorrise contento il mio padrone
-Bau! Bau! Bau! (Sono sempre bravo ed era ora anche che vi date del tu!)- Felice
-Allora a domani sera Izuku?- Serio
-Certo! Qualche consiglio su come dovrei vestirmi?- Curioso
-Mmm... non troppo elegante, ma bene-
-Capito... ci vediamo domani alle 20:30- sorrise raggiante
-Notte Izu- uscendo con me in braccio
-Bau! (Ciao!)-
-Notte... Katsuki-.
Quella sera Katsuki sembrava fin troppo felice e lo ero pure io, a tal punto che nel momento in cui mi mise giù, corsi nella sua stanza ed abbaiai all’armadio, aspettando che lui aprisse e pochi minuti dopo, un po’ confuso lo fece. Mi buttai dentro e con alcuni strattoni, stando attento a non rompere nessun tessuto, gli buttai fuori ciò che poteva andare bene per la sera dopo.
-Ma guarda te!- Ridacchiò
-Bau!- (Mi devi ringraziare che ho buon gusto!)- Felice
-Ho un cane per stilista eh? Immagino che dovrò indossare questo completo domani sera-
-Bau (Esattamente umano)- scodinzolando.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che dite? Katsuki riuscirà a conquistare Izuku con questa cena? KEM avrà entrambi come padroni? Se volete saperlo recensite in molti mi raccomando ciao!
  
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