«Comunque mi annoio, volete giocare con noi?»
Alla parola “giocare” i suoi occhi brillano.
«Sì, mi andrebbe di giocare! Che cosa avete in mente Principe Katsuki?»
«Ho voglia di giocare ad uno scontro tutti contro tutti con le spade. La sai maneggiare una spada, vero? O preferisci giocare con le bambole?»
Ridacchio ed improvvisamente estrae una spada da una fodera che non avevo notato puntandola contro il mio collo.
«Mai sottovalutare una principessa.» replica fulminandomi con lo sguardo. «Potrò anche sembrare una principessa debole ed indifesa ma mio padre mi sta insegnando a difendermi con la spada. Sono più forte di quello che crede.»
«Voglio proprio vedere quanto sei forte, ti va di sfidarmi a duello?»
«Come desidera, Maestà.»
Sorride furba ed abbassa la spada in modo che io possa estrarre la mia dalla fodera.
«Eijiro, spostati più in là o finirai in mezzo alle nostre spade.»
«Oh, sì...»
Annuisce e si allontana di alcuni metri in modo da darci abbastanza spazio. Alziamo entrambe le spade di fronte ai nostri visi pronti a sfidarci.
«Sicura di non voler rinunciare? È ancora in tempo Principessa Ochako.»
«Non si preoccupi per me, Katsuki.»
“Mi piace come si comporta.”

Ci allontaniamo di alcuni passi ed al mio tre iniziamo a sfidarci come se fossimo due dei tre moschettieri.
La sua tattica è ancora da perfezionare e sta molto sulla difensiva a differenza mia che punto all'attacco.
"Saprà fare altro oltre che a parare?"

«Tutto qui quello che sa fare? Continuerà a parare a lungo?»

Alla mia provocazione sorride e velocemente riesce a scambiare la posizione della spada afferrando la lama con le mani senza ferirsi e fa impigliare l’impugnatura della spada contro un lembo dei miei pantaloni, tira facendomi cadere, punta un piede sul mio petto e la spada contro il mio naso.

«Le avevo detto di non sottovalutarmi o sbaglio?»
“Prendere alla sprovvista così non vale.”
«Lei è stata fortunata perché ti sei approfittata di un mio momento di distrazione, non farci l’abitudine.»
«Certo, come no.»

Dopo il piccolo ed insignificante inconveniente, usciamo dal castello per darci un’idea a cosa giocare.

«Visto che mia madre è occupata Amy sarà con Musume...» mormoro tra me e me. «Potremmo farle uno scherzo clamoroso, tu che ne pensi Eijiro?»
«E che tipo di scherzo vuoi farle?»
«È una credulona, con una scusa qualsiasi potresti chiederle di allontanarla mentre io prendo mia sorella e la sposto in un’altra stanza insieme a me, quando tornerà non la vedrà più e si spaventerà allarmando mia madre inutilmente.»
«Malvagio, ma mi piace.»
Entrambe ridacchiamo a quell'idea ma Ochako spegne i nostri animi.
«Secondo me è uno scherzo alquanto crudele.»
«Eh?»
«Se tua sorella è sotto la custodia di questa Musume appena scoprirà che è sparita finirebbe in guai seri. Potrebbe addirittura essere bandita dal regno o peggio, ti rendi conto? E poi quando i tuoi genitori scopriranno che è stato tutto un tuo scherzo? Si sentiranno incredibilmente in colpa per non averle creduto e tu potresti finire in punizione.»
Io ed Eijiro sbuffiamo contrariati.
«Che barba…» alzo gli occhi al cielo. «È solo uno scherzo innocente.»
«Ti avverto, se metti in atto questo scherzo stupido io avvertirò Sua Maestà.»
«Non farai la spia?»
«Oh, certo che la farò. Non sarà di certo il tuo amico draghetto a fermarmi.»
“Mi da fastidio farlo ma devo assecondarla, se spiffera tutto ai miei potrei finire in punizione per il resto della vita.”
«E va bene Principessa Ochako, lei a cosa vuole giocare?»
La bambina sorride soddisfatta.
«Speravo me lo chiedeste.»

Dopo avermi chiesto dove fosse una sorgente di acqua pulita mi prende per mano e ci dirigiamo nel luogo da lei richiesto senza dirmi però per farci cosa.

«Che ci facciamo qui?»

Domando annoiato.

«Aspettate e vedrete.»

Mi rassicura lei.
Si inginocchia tra l’erba del prato accanto alla sorgente e, mentre io ed Eijiro prendiamo un sorso d’acqua, esamina le varie piantine.

«Che cosa cerca?»
«Delle erbe aromatiche.»
«Delle che?»
«Erbe aromatiche.»
«E che cosa ci dobbiamo fare?»
«Potremmo inventare un nuovo sapore per il tè oppure un nuova medicina.»
C’è qualcosa che mi sfugge.
«Aspetta, aspetta, aspetta… mi stai dicendo che abbiamo fatto una scarpinata di mezz'ora per delle erbacce? Questo tu lo chiami gioco?»
«Sì, con le mia dame da compagnia faccio spesso questo gioco. Voi non lo fate?»
«Certo che no! Che razza di gioco sarebbe? Fare l’inventore?»
«Esattamente. Non la emoziona la scoperta di qualcosa di nuovo?»
«In questo momento no.»
Sbuffo annoiato, sposto lo sguardo sulla sorgente d’acqua e noto dei girini.
«Però potrei sempre ricavare qualcosa per fare qualche scherzetto...»

Mormoro avvicinando la mia borraccia all'acqua e riesco a recuperare qualche girino da mettere nel bicchiere di qualche governante, giusto per divertirmi un po’.
Mentre la Principessa Ochako controlla tutte le erbe io ed Eijro ci siamo sdraiati uno accanto all'altro con gli occhi chiusi e lasciandoci scaldare il viso dai caldi raggi di sole.

«In fondo non è stata una cattiva idea venire qui, no?» domanda Eijiro. «È piacevole stare sotto al sole.»
«Sì, è meglio di quanto credevo...»
«Ho una sete incredibile… lei no?»
«Eijiro, lo sai che devi darmi del tu.»
«Oh, giusto. Me lo ero scordato.» ridacchia. «Comunque, hai sete?»
«No, ma se tu sì, bevi pure.»
«Okay, grazie.»

Sento che muove qualcosa sulla mia cintura e quando apro gli occhi lo vedo avvicinare la borraccia alla bocca.

«NO, NO! NON BERE!»

Prima che riesca a bere gli tolgo la borraccia dalle mani rovesciando a terra tutta l’acqua contenuta in essa.

«Perché l’hai buttata a terra? Avevo sete.»

Piagnucola confuso.

«Era stracolma di girini.»

Posiamo l’attenzione su Ochako che continua ad esaminare le erbe.

«Non era piena, ce n’erano alcuni. Tu come facevi a sapere se non mi hai nemmeno visto?»
«Lei crede che non l’abbia vista ma me ne sono accorta.»
“Con questa è impossibile divertirsi, ho solo acconsentito perché Eijiro mi ha detto di darle una possibilità ma più la conosco e più la trovo noiosa e viziate. Mi mancano i miei amici Shoto ed Izuku…”

A quel pensiero abbasso lo sguardo sentendomi malinconico.

«Che succede Katsuki? Ti senti poco bene?»

Mi domanda premuroso Eijiro.

«No, sto bene, mi sento solo un po’ triste...»
«È perché non può fare scherzi, Maestà?»
Domanda Ochako con voce soddisfatta.
«Non sono affari tuoi.» replico infastidito. «Prendi le erbacce che ti servono e torniamo a castello.»

Dopo che la Principessa Ochako ha recuperato alcune piantine aromatiche ed io la borraccia ci siamo messi in cammino per tornare al castello. Come siamo entrati, sono andato in camera mia ed ho lasciato Eijiro e la Principessa Ochako divertirsi senza di me, li ho liquidati con una scusa qualsiasi e mi sono chiuso dentro.

“È qui da nemmeno un giorno e si crede chissà chi: mi ha battuto a duello, si mette a fare la guastafeste e si diverte a rovistare tra le piante. Farla venire qui è stato un’errore a dir poco gigantesco, ecco perché io non la volevo qui fin dall'inizio!”