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Autore: MissChiara    06/01/2021    1 recensioni
Breve raccolta dedicata a sei coppie diverse, con sei modi diversi di amare.
Idea nata da una challenge, che mi ha fatto immediatamente pensare a Captive Prince. Insomma, più che altro una scusa per tornare a scrivere su questo fandom!
Capitolo 1- Coppia Het --> Damen/Jocasta
Capitolo 2- Coppia NOTP --> Jord/Aimeric
Storia partecipante alla "Challenge delle sei coppie" indetta da GiuniaPalma/LadyPalma sul forum di EFP.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’ULTIMO DI QUATTRO
 
Prompt 3 : coppia NOTP
Pairing: Jord, Aimeric
Rating: giallo
 
La stanza in cui si trova Aimeric è ampia e finemente decorata. Le stanze attigue, che completano gli appartamenti che gli sono stati assegnati – o meglio, nei quali è stato rinchiuso – non sono da meno. Spesse tende di lino ricamate, ottomane comode, sedie imbottite, mobili squisitamente intagliati, un letto a baldacchino: un’elegante prigione dorata.
 
Il giovane nobile si porta una mano al lato destro del viso, dove il principe l’ha colpito con violenza. La staffilata che avverte non appena le dita sfiorano la guancia tumefatta gli fa sfuggire un sibilo; a quanto pare, la rabbia di Laurent gli ha lasciato un segno tangibile.
 
Ma non è quello, il vero dolore che lo annienta. Il patimento fisico si può controllare, è la fitta lancinante al cuore che lo sta uccidendo: dio, lo sguardo di Jord, quando ha scoperto chi era la spia del Reggente… Stupore, delusione e amarezza concentrati nei suoi occhi. Quanto deve essersi sentito tradito, proprio dal giovane a cui aveva donato il cuore. E Aimeric non ha potuto reagire in altro modo che chinare il capo, vergognandosi. Avrebbe voluto dire qualcosa, sentiva che era indispensabile – la presenza degli altri non era importante, in quel momento non esistevano – ma non ha trovato le parole.
 
Il giovane appoggia i gomiti sul tavolo e si stringe la testa tra le mani. Ripensa ai giorni trascorsi a marciare e a sfiancarsi di esercitazioni, per poi crollare alla sera davanti al falò, unico momento conviviale con i compagni che imparavano a poco a poco a tollerarlo in virtù del suo evidente impegno. Ricorda la loro curiosità, le domande volgari rivolte a Jord – Allora, com’è farselo succhiare da un nobile? – la loro palese superficialità riguardo l’improbabile rapporto tra un aristocratico e un capitano di umili origini, nient’altro che un argomento di discussione per aggiungere un po’ di pepe alle chiacchierate serali prima di crollare esausti sui giacigli. Aimeric è pronto a giurare che quei soldati fossero troppo grezzi per concepire quanto profondamente fosse attratto da Jord. Sarà anche un nobile, ma è pur sempre il quarto figlio, praticamente uno zero senza eredità né valore. È consapevole che perfino Guion, suo padre, veda la sua bellezza come unica, infima qualità, e per interesse non esiti a sfruttarla infilandolo discretamente nei letti delle figure politiche più influenti che soggiornano a Fortaine – alla stregua di un prediletto – poco importa se si tratti di alti funzionari o del Reggente stesso.
 
Per questo Aimeric non si è mai considerato superiore a Jord e alle sue origini, e sorride al pensiero del riguardo che quest’ultimo gli riserva, ancora adesso che il loro rapporto è diventato così intimo, come se si sentisse costantemente inadeguato. Aimeric vorrebbe fargli capire che non ne ha motivo, perché la nobiltà risiede nel sul animo. Jord è il capitano autoritario ed efficiente, ma è anche l’uomo che lo bacia con passione, il primo che non lo vede unicamente come uno splendido passatempo privo di sentimenti. Jord probabilmente non ha realizzato che per Aimeric, l’ultimo di quattro, essere amato è un privilegio.
 
Il giovane trattiene un singhiozzo, mentre il dolore gli dilania il cuore. La verità venuta allo scoperto gli è costata l’amore e la fiducia del capitano. Non gli importa della punizione che gli riserverà il principe, i suoi pensieri sono concentrati unicamente su ciò che ha perso, sull’atroce ricordo dell’ultimo sguardo di Jord, quello che l’ha costretto ad abbassare gli occhi perché troppo carico di delusione.
 
Getta a terra il frammento di vetro che stringeva tra le dita della mano destra, mentre dal polso sinistro squarciato il sangue sgorga copioso, allargandosi in una macchia vermiglia sulla pregiata seta bianca della manica. Aimeric lo osserva colare lungo il piano del tavolo, portandosi via la sua vita. Quando le forze lo abbandonano, reclina il capo sul braccio. Ha fatto soffrire l’unica persona che abbia mai amato. Il suo ultimo pensiero va a Jord, implorandone il perdono.
 
 
 
 
Il mio angolino
Vi svelo un segreto: tutte le volte in cui rileggo la parte che racconta del suicidio di Aimeric non riesco proprio a prendere sul serio la drammaticità che dovrebbe trasmettere, perché quando arrivo alla descrizione della sontuosità delle stanze e del vestiario penso subito alla battuta del film “Il principe cerca moglie” (“Ti sei disonorato, e perciò verrai punito. Rimarrai confinato nella suite imperiale del Waldorf Astoria. Assicuratevi che indossi abiti decenti”), e niente, non ce la faccio!
Capitolo incentrato sulla breve prigionia di Aimeric e ciò che lo spinge a suicidarsi.
Notato il prompt? Non è che detesti proprio la Jord/Aimeric, ma nell’insieme è la mia NOTP. Amen.
   
 
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