Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: fra_eater    07/01/2021    3 recensioni
Quando arrivò la notizia di una nuova edizione del Torneo Tremaghi, nessuno avrebbe scommesso che proprio Rose sarebbe stata scelta come campione di Hogwarts.
Questa raccolta partecipa al Contest “Torneo Tremaghi” indetto da Artnifa sul forum di EFP.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fiera
“Lo conosci l’Incanto Patronus, vero?”
Rose fece un lieve accenno di sì con il capo alla domanda sussurrata dal professor Paciock, il direttore della sua Casa, mentre osservava le espressioni dei suoi avversari. Gli Auror inviati dal Ministero avevano appena rivelato la seconda prova ai tre giovani maghi che li guardavano allibiti.
L’uomo annuì, visibilmente preoccupato, aggiungendo seccato “Tra tante creature, proprio i Dissennatori dovevano scegliere?”
Rose aveva studiato i Dissennatori durante le lezioni di Difesa contro le Arti Oscure, ma non ne aveva mai visto uno. Sapeva che l’unico modo per affrontarli era aggrapparsi con tutte le sue forze a un pensiero felice e rilasciare il proprio Patronus, ma se non ce l’avesse fatta? Era un incantesimo che non aveva mai lanciato e si chiedeva se sarebbe riuscita a evocare un Patronus corporeo e abbastanza potente.
Camminava lenta verso il Lago Nero attraversando gli spalti dove le grida degli spettatori accompagnavano ogni suo passo.
“Forza Weasley!” urlavano gli studenti di Hogwarts, sormontando i boati delle altre scuole. Rose ammiccò un sorrisetto, cercando i volti famigliari e stringendo forte la bacchetta.
Sorrise nel riconoscere la macchia rossastra dei cugini Weasley capitaneggiata da suo fratello Hugo che sembrava dirigere il coro di incitamenti. Caricata da quella vista, Rose riprese il suo cammino, ben determinata a superare anche questa prova.
La superfice del Lago Nero era immobile, illuminata leggermente dalla fioca luce della luna. La ragazza sentì i ciottoli scricchiolare sotto i suoi piedi e il freddo e l’umidità che le si insinuavano sotto i vestiti. Tutti i suoi sensi erano all’erta e questo stato d’ansia le impediva di cercare nella sua mente un ricordo veramente felice. Per lei che aveva una mente organizzata questo era inconcepibile.
Rose sollevò lentamente lo sguardo e sentì il sangue raggelarle nelle vene. La superficie del Lago Nero iniziò a cristallizzarsi come una lastra di ghiaccio sotto i suoi occhi mentre una figura scura, quasi uno spettro, avanzava verso di lei scivolando piano sullo specchio d’acqua ormai ghiacciata.
Era la prima volta che vedeva un Dissennatore e cominciò a tremare, impossibile affermare se fosse a causa della paura o del freddo. Le sembrava di sentire dei lamenti intorno a sé che le impedivano di concentrarsi: gemiti di sofferenza, pianti soffocati e grida sgomente le riempirono le orecchie e più aumentavano più sembrava impossibile cercare la felicità dentro di lei.
“Rose, concentrati” esclamò a voce alta per incoraggiarsi, stringendo la bacchetta.
Provò a pensare al mattino del suo undicesimo compleanno, con i sorrisi dei suoi genitori mentre le regalano il suo primo manico di scopa seguito dalla lettera di ammissione per Hogwarts.
Expecto Patronum!”
Un piccolo nastro argentato uscì timidamente dalla sua bacchetta e con la stessa velocità sparì. Il ricordo del suo compleanno fu velocemente soppianto dall’immagine del funerale di nonno Arthur e sentì il suo cuore stringersi in una morsa di dolore come quel giorno
Rose cadde sulle ginocchia mentre il Dissennatore si avvicinava.
Scosse il capo. Era difficile, ma provò nuovamente a concentrarsi.
La sua mente richiamò l’immagine di lei e dei suoi cugini stretti in un abbraccio caloroso intorno a nonna Molly dopo il funerale.
Pensò a Scorpius e Albus, ai loro incoraggiamenti e risate; agli abbracci di Scorpius che le facevano sempre battere forte il cuore.
Stinse le dita intorno alla bacchetta e sollevò nuovamente il capo.
Il Dissennatore era a pochi metri da lei. I suoi respiri giungevano sempre più spezzati, quasi rochi, pronti a rubarle l’anima.
Pensò ai suoi genitori che ballano stretti senza musica d’avanti al camino la notte di Natale, convinti che nessuno li guardasse.
E per ultimo ricordò suo fratello Hugo quando da piccolo, barcollante a fatica sulle sue gambe cicciottelle sorretto dalla madre, si accorse della sua presenza e mosse i suoi primi veloci passetti verso di lei urlando “Lottyyyy!”
La felicità di quei ricordi la fece sorridere.
Rose si rimise in piedi.
Expecto Patronum!”
La luce argentata proveniente dalla bacchetta della ragazza velocemente assunse delle sembianze di un grosso felino argentato.
Rose ammirò estasiata il puma d’argento che si scagliava contro il Dissennatore, muovendo le grosse zampe come se volesse agguantarlo.
Lo spettro indietreggiò e il felino lo rincorse finché entrambi non sparirono nell’oscurità.
Rose Weasley osservò il vuoto di fronte a sé, riprendendo a respirare come se non lo avesse mai fatto.
 
“Grande Rose! Hai superato la seconda prova!”
“Avevi qualche dubbio, James? Mia sorella non è di certo una sprovveduta!”
“E hai visto che Patronus? Se lo poteva divorare quel Dissennatore!”
Rose ascoltava sorridendo i commenti dei suoi amici e famigliari, osservando in particolare suo fratello che, orgoglioso come non mai, descriveva nei dettagli la forma del suo Patronus e la fierezza che, a detta sua, emanava.
Non poteva sapere che era lei quella orgogliosa di avere una famiglia così a sostenerla.

 
N.d.A Per affrontare un Dissennatore l'unica cosa da fare è aggrapparsi a dei ricordi felici. Mentre ci pensavo non ho potuto far a meno di collegare il tutto alla famiglia di Rose, per quanto all'inizio volessi portare tutto sotto una "cupola" romantica, ho pensato che i ricordi più felici per lei non potessero che essere legati alla sua famiglia e ho voluto dare a Hugo l'onere di tale impresa.
Il titolo "Fiera" ha una duplice valenza, sia a indicare l'orgoglio di Rose verso la sua famiglia, sia per rappresentare il Patronus, ovvero un puma argentato. La scelta di tale animale è, onestamente, uguale al patronus che mi è stato affidato da un quiz online dove l'animale rappresentava la determinazione unita alla dolcezza e all'eleganza oltre alla caparbietà, doti che spero siano emerse da questo mio ritratto della ragazza.
Vedremo se arriveremo o meno ad affrontare il match finale.
fra_eater
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: fra_eater