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Autore: Lady Lynx    24/08/2009    3 recensioni
Erano le tre e ventisette del 9 giugno 1998.
La ragazza che camminava lentamente sotto l’accecante luce del sole estivo sentiva il suo cuore oppresso dal peso del mondo.
Prese a pugni i ricordi, spezzò i legami con il passato, cancellò con ostinazione le tracce del tempo.
Pensò a un fuggevole bacio, senza volerlo, ma sapeva che era tutto finito.
Il vuoto avvolse il suo cuore, spinse la magia in un angolo dell’anima.
Game Over.
Lauren Silente non esisteva più.

POSTATO L'ULTIMO CAPITOLO.
Genere: Generale, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Memorie di una Silente'
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Dopo una breve tappa in bagno per sistemare il sistemabile e dopo la peggior colazione della mia vita servita in un’enorme sala in cui la sottoscritta era l’unica presente, mi appoggiai al portone d’ingresso in attesa di qualcuno a cui interessasse dirmi cosa avrei dovuto fare.
- Ehi, tu! Cosa ci fai qui? La scuola non è ancora iniziata, come hai fatto ad arrivare qui? –
Mi voltai con aria di sufficienza e lanciai un’occhiata all’uomo più scialbo che avessi mai visto in diciassette gloriosi anni di vita.
- Tu chi saresti? –
- Qui sono io quello che fa le domande, signorina! –
Il bruttone si avvicinò a me zoppicando e lessi chiaramente nella sua mente che voleva prendermi per l’orecchio per trascinarmi non so dove. Non mi scomposi, il peggio che poteva capitarmi era finire di nuovo nell’ufficio di mio nonno, ma mi scostai abbastanza velocemente da non essere afferrata e farlo inciampare nei suoi stessi piedi.
Non risi, era troppo facile prendersi gioco di gente come quella. E pensare che gli porsi pure la mano per aiutarlo a rialzarsi, da quanto mi sentivo in colpa per essermi messa in competizione con un essere così palesemente inferiore. In cambio mi sentii stringere convulsamente il polso e dovetti sopportare la vista di un sorriso costellato di denti marci.
- Ti prendi gioco di me, ragazzina? –
A dire il vero era proprio quello che avevo evitato di fare, stupido idiota.
- No, signore senza nome, è lei che si sta prendendo in giro da solo… -
Sentii soffiare alle mie spalle e solo in quel momento notai una specie di gatta spelacchiata brutta almeno la metà del suo padrone.
- Tranquilla, Mrs. Purr, adesso la portiamo da Silente e la facciamo sistemare come si deve! –
Proprio come pensavo, quel tipo non aveva uno straccio di potere anche se gli piaceva definirsi “quello che fa le domande”. Bene, avrei fatto un altro viaggetto dal mio caro nonnino Albus.
- Gazza! Argus Gazza, cosa stai facendo? –
Una voce seccata ci raggiunse, fermando dopo soli tre passi la romantica passeggiata che coinvolgeva me e questo Argus Gazza.
- Sto portando l’intrusa da Silente, Minerva! – replicò l’uomo della mia vita con voce sottomessa.
- Questa non è un’intrusa, è la nipote di Silente! –
L’uomo mi lasciò di colpo come se si fosse scottato. Sicuramente era uno dei tanti leccapiedi che temevano l’ira del mio dolce nonnino.
- Mi dispiace averla turbata, signorina, non sapevo… -
Gli scoccai un’occhiata gelida tra le migliori del mio repertorio, facendolo fuggire come pensavo non avesse mai fatto in tutta la sua vita. La gatta lo seguì pigramente, dopo una specie di miagolio strozzato.
- Piacere di conoscerti, Lauren…io sono Minerva McGranitt, la vicepreside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts! –
Annuii lentamente, quella mi sembrava una abbastanza normale. Che fosse l’unica in quella scuola?
- Albus mi ha incaricata di portarti nei diversi luoghi dove sosterrai i tuoi esami…come puoi vedere, la
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts è enorme e ci metterai un po’ ad ambientarti… -
La seguii senza replicare all’esterno, un giardino che dalle dimensioni ricordava molto un Parco Nazionale.
- Credo che tuo nonno ti abbia raccontato molto poco della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, per questo vorrei consigliarti di leggere il libro “Storia di Hogwarts”… -
Continuai ad annuire come un automa, nonostante mi sfuggisse almeno la metà di quello che Minerva mi stava dicendo. Pensavo a quanto assomigliasse a una venditrice di case, mentre elencava tutti i pregi della struttura dell’edificio e del giardino e dello stadio di Quidditch e sorvolava con abilità sulla Foresta Proibita e i suoi abitanti.
- Hai qualche domanda sulla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Lauren? – mi disse infine, quando arrivammo davanti a una piccola serra fin troppo ripiena di piante variopinte.
- A dire il vero, sì…perché non la chiama semplicemente “Hogwarts”, al posto di ripetere sempre “Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts”? -
La guardai con innocenza, come se la mia domanda fosse tra le più lecite. La vidi stringere le labbra, ma non rispose e mi fece strada nella serra.
- Questa mattina sosterrai gli esami di Erbologia e Volo, questo pomeriggio avrai Trasfigurazione, Incantesimi e Difesa contro le Arti Oscure, questa sera invece Astronomia… -
- Quando farò Pozioni? – chiesi con tono fintamente eccitato.
La McGranitt mi guardò come se fossi una pazza suicida, ma questa volta decise di rispondermi.
- Il più tardi possibile, tuo nonno ha detto che non sei molto portata e vuole fare in modo che lo superi egregiamente dandoti il tempo per studiare. -
“Perché, io ho mai studiato Pozioni?!?”
- Babbanologia? Aritmanzia? Divinazione? Cura delle Creature Magiche? Lettura delle Antiche Rune? –
- Prima dovremo assicurarci che tu abbia delle basi valide almeno per sostenere il terzo anno, Lauren… -
Ok, scherzavo, nemmeno Minnie era molto a posto con la testa. Secondo lei una ragazza diplomata al sesto anno di Durmstrang, dopo aver studiato anche a  Beauxbatons e Takatalvi, non sarebbe stata al livello dei mocciosi del terzo anno di Hogwarts…ma chi voleva prendere in giro?
Prima che potessi risponderle a tono (cioè male) notai quella che doveva essere l’insegnante di Erbologia.
- Lauren, questa è Pomona Sprite! –
Pomona? Fossi stata in lei avrei odiato i miei genitori per aver ricevuto un nome così assurdo. Non che io potessi parlare a riguardo, ad essere sincera.
- Albus mi ha parlato spesso della sua nipotina e finalmente ho l’onore di conoscerla! –
Pomona sembrava entusiasta di vedermi, mi baciò sulle guance sporcandomi di terriccio. Un’altra fuori di testa.
- Sarò breve, non voglio portarti via tempo prezioso che potresti usare per visitare la nostra meravigliosa scuola – continuò la Sprite – voglio solo chiederti il nome della pianta qui dentro e come domarla, niente di troppo difficile! –
Mi indicò il pavimento di pietra della serra, nella quale sembrava essere stata tagliata una sezione circolare dove era stato incastrato un anello. Una specie di botola, insomma.
- Quindi devo guardare dentro questo coso, identificare la pianta e dire cosa le è nociva? –
Pomona annuì con fare incoraggiante mentre Minerva si era appoggiata con aria attenta a uno dei numerosi tavoli. Con cautela aprii la botola, tenendo la bacchetta con la mano destra.
Forse me l’aspettavo, forse era stato solo un colpo di fortuna: un tentacolo della pianta si avvolse immediatamente sulla manica sinistra della mia veste e alle mie caviglie, prima che avessi il tempo di reagire, minacciando di estendersi fino alla mia spalla. Senza pensarci, iniziai a divincolarmi furiosamente.
- Lauren, non ti muovere! Ci penso io! –
Vidi la Sprite frugare preoccupata nelle tasche del suo completo in cerca della bacchetta, mentre Minerva mi osservava placida nonostante la situazione di evidente pericolo. Non mi scomposi, cercai di appellarmi a quello che avevo imparato nelle altre scuole, mi venne un lampo di genio.
- Tentacolo del Diavolo, predilige i luoghi bui e umidi…Incendio! –
Scatenai una piccola tempesta di fiammelle sulla pianta che mi teneva in ostaggio facendola ritrarre e chiusi immediatamente la botola. Minerva mi fece un piccolo applauso, mentre la Sprite mi guardava con occhioni adoranti.
- Sei brava! Io non intendevo farti affrontare quello! –
La guardai come se mi avesse parlato in finlandese…cosa vuol dire “io non volevo farti affrontare quello?” L’hai fatto!
- Cosa intende dire? –
- Pomona ti ha chiaramente indicato quel vaso, Lauren, non la botola… - replicò con voce piatta la McGranitt.
Osservai con disprezzo i Puffagioli magici che rilucevano in un vaso di terracotta. Erano esattamente a due centimetri di distanza dalla botola. Sospirai. Possibile che non avessi capito cosa indicava quel dito tozzo e sporco di terra?
- Questo vuol dire che sono stata bocciata in Erbologia? Perché ho sbagliato il contenitore dentro il quale guardare? –
Pomona mi sorrise divertita, il luccicare ammirato nei suoi occhi mi mise tremendamente a disagio.
- Non dire sciocchezze, Lauren! Sei promossa a pieni voti! –
Prima che mi potessi riprendere da questa incredibile assurdità (a Durmstrang non erano ammessi errori, nemmeno così sciocchi), Minerva mi aveva già fatto attraversare mezzo Parco Nazionale e stava già bussando alla porta di una specie di catapecchia malandata, circondata da quello che sembrava un campo di zucche squartate. Mi chiesi in che diavolo di posto avesse vissuto mio nonno per tutta la sua vita, solo in quel momento riuscii a intuire perché avesse sempre quello sguardo rassegnato.
Dalla porta uscì a fatica una barba nera e incolta, seguita da un pancione enorme, un cane nero come la pece e alto come un cavallo e dopo (sì, esatto, dopo tutto questo) il viso dell’uomo…o meglio, del gigante.
Mi abbracciò con calore, sollevandomi da terra di almeno trenta centimetri e togliendomi il respiro.
- Hagrid… - esordì con voce allarmata Minnie.
L’omone mi rimise a terra, mi lanciò uno sguardo che sembrava commosso ed estrasse un fazzoletto grosso come una tovaglietta da pranzo dalla tasca della sua palandrana pelosa, soffiandosi rumorosamente il naso.
- La nipotina di Silente! La nipotina di Silente, Minerva, ti rendi conto? –
Non capivo il perché di tutto questo entusiasmo, rimasi basita a guardare la McGranitt che accarezzava il braccio del suo collega con fare materno.
- Questo è Rubeus Hagrid, il tuo insegnante di Cura delle Creature Magiche…Hagrid, lei è Lauren! -
Annuii poco convinta, mi sarei guardata bene dal superare quell’esame. Non volevo certo dare spettacolo di abbracci e cose varie davanti ai miei futuri compagni.
- Non vi va di entrare per un tè? Ci facciamo un po’ di compagnia…a Thor ci piacerebbe conoscerti! -
Mi guardò speranzoso, ricambiai con un’espressione fintamente dispiaciuta.
Tè in estate? Con quaranta gradi all’ombra? Roba da matti.
- Ci dispiace molto, Hagrid, siamo passate solo a salutarti… - rispose Minnie – dobbiamo andare, Lauren deve sostenere l’esame di Volo prima di pranzo! –
Il suo sorriso luminoso mi sorprese, mi diede una leggera pacca sulla spalla e accarezzò Thor come per consolarsi.
- Ci si becca un’altra volta, allora! Minerva, grazie per essere passata…nipotina di Silente, salutamelo! –
Seguii Minerva che si stava già allontanando, sentii la voce urlante di Hagrid accompagnarmi su per la collinetta che conduceva al campo di Quidditch.
- In bocca al lupo mannaro e in groppa all’Ippogrifo, Lauren! –
Sospirai dentro di me scuotendo la testa. Se quelli volevano essere degli auguri di buona fortuna, sarebbe stato un lunghissimo anno scolastico. Decisamente.



Note dell'autrice

Voglio ringraziare
ahlys07, Lady_Ginny, Verelia, CharmedAlis, Meirouya e Luciana Menditegui per aver aggiunto la mia FF tra le preferite o tra le seguite. Spero che questo secondo capitolo vi piaccia!
Grazie anche a chi ha recensito e a chi semplicemente legge ^.^
jOse_: Grazie per i complimenti, fa sempre piacere riceverne! XD Sarei stata molto curiosa di leggere la tua fan fiction, a volte è solo andando avanti a scrivere che si riesce a migliorare il proprio stile di scrittura per piacere anche a se stessi. Buona fortuna per le tue prossime FF!
Luciana Menditegui: La storia si svolge mentre il trio protagonista è al settimo anno, non l'ho precisato perchè avevo intenzione di metterlo nei capitoli seguenti ma non è un grande spoiler. XD
Darò un'occhiata appena possibile alla tua fiction, grazie per avermela suggerita...mi consigli di partire dalla prima che hai scritto o di andare direttamente al seguito?
Meirouya: grazie, sei troppo buona! Il Cappello Parlante ha solo ricevuto quello che si meritava dopo lunghi anni a manipolare la vita degli studenti, si si.

  
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