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Autore: NateBabbane    11/01/2021    0 recensioni
Dove sta la verità? Certo la Gazzetta del Profeta non mette in buona luce quell'Harry Potter, né Silente. Come può Voldemort essere tornato? Cosa significa la canzone del Cappello Parlante? Perché è stata assunta la professoressa Umbridge?
In un clima così diviso è difficile rimanere amici, soprattutto per chi viene da famiglie così diverse.
Claire appartiene a Serpeverde, la sua famiglia conta maghi puri da generazioni e generazioni. Cosa deve pensare se una delle sue più care amiche è Babbana di nascita?
La storia segue un gruppo di studenti che erano a Hogwarts nello stesso momento di Harry.
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Secondo capitolo della saga di NATE BABBANE
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nate Babbane'
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C A P I T O L O 23
 
Fine e inizio

 
 
Con l'avvicinarsi di giugno, si avvicinavano anche gli esami: altra preoccupazione in più e altre occasioni in meno per riuscire a riconciliarsi.
Come l’anno precedente, Alice prendeva molto sul serio gli esami e per questo passava gran parte del suo tempo in biblioteca o in Sala Comune.
Quelle del secondo anno avevano anche la preoccupazione di scegliere le materie per l’anno successivo.
Tutte le mattine Eulalia, Viktor e i gufi della scuola portavano alle ragazze depliant e fascicoli informativi sull’utilità dei vari percorsi di studio.
Sarah e Alice scoprirono di essersi segnate alle stesse lezioni: Antiche Rune, che Sam aveva consigliato, e Aritmanzia.
Entrambe, appena ebbero consegnato il foglio alla McGranitt e al professor Vitious, se ne pentirono e passarono pomeriggi di agonia a rimuginare sul fatto di aver preso le materie sbagliate.
Darcey scelse Babbanologia – su consiglio di sua madre – e Divinazione – con la speranza di non fare nulla – .
Laura optò per Aritmanzia e, con un po’ di riluttanza, Divinazione.
Anche Claire si segnò a Divinazione e, memore dell'avventura con i draghi, Cura delle Creature Magiche.
 
Unico momento di svago, fu la partita finale della stagione di Quiddicth.
Grifondoro a sorpresa di tutti, giocò meravigliosamente. Le tribune rosse e oro erano esplose in una gloriosa variante della canzoncina Perché Weasley è il Nostro Re, inventata dai Serpeverde; stavolta però, il portiere Weasley veniva acclamato per davvero come l’eroe della squadra. Aveva avuto una giornata particolarmente fortunata, tanto che era riuscito a parare praticamente ogni tentativo di attacco da parte dei Cacciatori di Corvonero.
 
**
 
Pochi giorni più tardi, quando erano cominciati gli esami per accedere agli anni successivi, circolarono strane voci che servirono a rimettere quel giusto pizzico di angoscia negli animi degli studenti.
 
« La McGranitt è stata aggredita, stanotte, mentre quelli del quinto anno facevano i G.U.F.O. di Astronomia!»
Bisbigliavano le voci in Sala Comune di Grifondoro.
« Ho sentito dire da Dean Thomas» disse Sarah al gruppetto con cui condivideva un morbido divanetto, vicino alla finestra: « che sono stati uomini della Umbridge!».
Era diventata molto rossa, nel dare quest’informazione.
« Si! Pare che l’abbiano spedita al San Mungo!» disse una ragazza, spaventata.
« Ma glielo lasciano fare impunemente a questa donna?!» si arrabbiò Sam, con il libro di Antiche Rune sulle ginocchia.
« Certo! Ha il Ministero dalla sua parte! Una sera ho sentito un Prefetto che ne parlava!»
Il gruppetto si stava facendo più consistente, e sempre più persone si aggregavano.
Vennero fuori anche esclamazioni ardite, del tipo:
« Io ho sentito dire che erano Mangiamorte! Hanno anche cercato di uccidere Hagrid!»
« Ma dai! Mangiamorte nel castello!»
« Chi vi ha detto che erano con la Umbridge?» chiese una ragazza, allarmata.
« Dean Thomas» ripeté Sarah, le cui guance iniziavano a mimetizzarsi con i capelli color fiamma: « e lui stava facendo il G.U.F.O. di Astronomia. Lui ha visto la Umbridge».
« Ah» disse quella del terzo anno, con un sorrisetto: « il ragazzo di Ginny Weasley».
Si aggiunsero risolini da altre ragazze, molte delle quali dell’anno di Sam.
Sarah divenne di colpo pallida e fissò Sam con risentimento: questa in effetti aveva evitato di raccontare che Ginny si era lasciata con il ragazzo di Corvonero e ora si era fidanzata proprio con Dean Thomas.
La questione della professoressa di Trasfigurazione schiantata, fece rapidamente il giro della scuola. Molte versioni diverse si aggiungevano alle precedenti, tanto più che somigliavano a fantasticherie.
Gli esami stavano per finire. Le giornate erano limpide e calde.
I prati di Hogwarts luccicavano così tanto che sembravano dipinti con vernice fresca.
Fu un caso che, senza pensarci, Ibbie e Darren decisero di andare a fare gli ultimi ripassi all’ombra del faggio vicino al lago.
Mentre chiacchieravano sentitamente dell’esame scritto di Storia della Magia che Ibbie aveva appena dato – e aveva profondamente odiato –, videro in lontananza un gruppetto consistente dai distintivi verde e argento bloccarsi e cambiare direzione.
« Guarda» fece Darren: « è Claire!».
L’inconfondibile capigliatura nera con le punte blu elettriche di Claire, figurava fra quegli individui.
Ibbie guardò e, forse fu soltanto la sua immaginazione, colse uno sguardo supplichevole proprio sulla faccia di Claire.
Ibbie si sentì bruciare dalla voglia di andare da lei e parlarle, ma prima che potesse decidersi, il gruppetto di Serpeverde se n'era andato.
« Tsé» mormorò Darren: « volevano venire a studiare al faggio anche loro. Claire ci ha visti e ha detto di cambiare posto!».
Ibbie, senza ascoltare davvero quello Darren blaterava, posò lo sguardo sulla riva del lago e vide il riflesso delle ragazze di Corvonero e Grifondoro, che si avvicinavano.
Fu un attimo, Ibbie si sentì pervasa da un scossa elettrica, le bruciò più forte la vergogna per non essere accorsa da Claire: prese la rincorsa, tanto da far cadere Tegamina dalla spalla e raggiunse le quattro amiche.
« Ragazze!» gridò: « Ragazze… dobbiamo ricominciare a parlacri. Non dobbiamo dividerci! L'ha detto il Cappello Parlante, l'ha detto Silente! È così stupido che abbiamo litigato».
I discorsi che le altre stavano facendo riguardo agli esami, svanirono di colpo.
Alice contrasse la faccia in un'espressione di rimorso, ma disse:
« Non è un motivo stupido. La zia di Claire ...»
« Appunto, la zia. Non Claire. L'ho vista poco fa e sembrava triste, ecco»
« È lei a doverci chiedere scusa» dissero mogiamente le altre.
« Non lo pensate davvero» esclamò Ibbie, arrabbiata: « Darren ha ricevuto la lettera di Joan. Laura ha parlato con Anton. Tutti i segnali ci dicono che Voi-Sapete-Chi è tornato e noi stiamo a litigare su chi deve chiedere scusa per primo all'altro! Dovremmo farci forza a vicenda. È ovvio che anche Claire è sconvolta! Lei non è come quella disgustosa di sua zia!».
Alice abbassò lo sguardo e prese un sospiro:
« Ma questo lo sappiamo» disse, tranquilla « Il punto non è la certezza del ritorno di Voldemort. Anche i più stupidi se ne sono accorti. Quello che è sbagliato è l'atteggiamento di Claire. Non mi interessa se è dispiaciuta o meno. Si sta comportando come sua zia e non fa niente per cambiarlo. Va in giro con quella ... quella Squadra di Inquisizione, quel Theodore Nott e Blaise Zabini. Andiamo, se davvero si sta pentendo di quel che fa, basta che smetta. Io sono qui che l’aspetto e per adesso non ho intenzione di andare a farle discorsi lacrimevoli».
 
**
 
Qualche giorno più tardi il caos che da un po’ di tempo regnava nella scuola, anche se pareva sopito, si risvegliò con clamore.
« Harry Potter! Harry Potter un’altra volta!».
Warrington entrò nella Sala Comune dei Sepreverde sbattendo su uno dei tavoli il Profeta della Domenica .
« Che è successo?»
Chiese Pucey accigliato. Era comodamente seduto su una poltrona di pelle lucida, vicino alle vetrate che davano sul fondo del lago; stava giocando con Laura e Claire a chi faceva avvicinare di più qualche creatura acquatica.
Bletchley sonnecchiava ancora, lì vicino a loro, rammaricandosi di essersi alzato troppo presto.
« Che ha fatto Harry Potter?» incalzò Laura, girandosi verso Warrington.
Quello non rispose e gettò loro la copia del Profeta della Domenica.
« Non l’avete sentito? Non sapete cos’ha fatto?»
Aggiunse, acido.
« Qualche voce in giro, si» mormorò Bletchley, con gli occhi chiusi, contratto in un espressione simile a quella che si fa quando si pensa a qualcosa di molto fastidioso.
« Dicono che è scappato a Londra, un paio di giorni fa. Credo sia anche colpa sua se la Umbridge è in infermeria».
« Miles …» fece Pucey diretto all’amico, sdraiato poco distante: « possibile che tu stia sempre a farti gli affaracci tuoi, ma poi sei quello che sa tutto?».
Bletchley ignorò Pucey e tornò a sonnecchiare.
« Senti che roba!» esclamò Claire, che intanto aveva iniziato a leggere il giornale insieme a Laura: « “È con profondo rammarico che devo confermare la ricomparsa fra noi del mago che si fa chiamare Lord… be’, sapete a chi mi riferisco” ha detto Caramell ai cronisti, stanco e sconvolto. “Quasi con pari rammarico dobbiamo informarvi che i Dissennatori di Azkaban si sono rifiutati di proseguire il loro lavoro per conto del Ministero e riteniamo siano ora passati agli ordini di Lord… Coso.
Invitiamo alla vigilanza tutto il popolo magico. Il Ministero sta già preparando guide alla Difesa elementare — casalinga e personale — che nel corso del mese prossimo saranno distribuite gratis a tutte le famiglie di maghi”.
L’annuncio ha suscitato sgomento e allarme nella comunità magica, che appena mercoledì scorso aveva ricevuto dal Ministro l’assicurazione che non c’era «la minima verità nelle persistenti voci che Voi-Sapete-Chi sia di nuovo fra noi».
Ancora vaghi sono i particolari degli eventi che hanno condotto a questo spettacolare voltafaccia, ma si nutrono fondati sospetti che giovedì sera Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato e un gruppo di suoi seguaci (noti come Mangiamorte) si siano introdotti nello stesso Ministero della Magia.
Albus Silente, reintegrato nella posizione di Preside di Hogwarts (Scuola di Stregoneria e Magia), di membro della Confederazione Internazionale dei Maghi e di Stregone Capo del Wizengamot, si è finora rifiutato di rilasciare dichiarazioni. Durante lo scorso anno aveva più volte affermato che Voi-Sapete-Chi non era morto, come tutti avevano sperato e creduto, ma aveva ripreso a reclutare seguaci per tentare nuovamente di impadronirsi del potere. Intanto, il Ragazzo-Che-È-Sopravvissuto, diventa il nuovo simbolo di speranza e forza. Dopo aver sopportato un anno di calunnie e maldicenze, riesce ora a far sentire la sua voce e con coraggio inaudito pare abbia avuto un ruolo fondamentale nella scoperta della verità».
« Ed eccolo lì … il nostro piccolo santo con gli occhiali» bofonchiò Pucey, abbandonandosi allo schienale della poltrona, mentre un Avvincino lo guardava, al di là del vetro.
« Si, ha fatto un bel danno..» si rianimò Bletchley: « Il padre di Malfoy è in galera per colpa sua, ora».
Nel breve attimo di silenzio che seguì, Pucey si voltò lentamente:
« Beh, sarà colpa di Lucius Malfoy, che era un Mangiamorte. Non di Harry Potter »
« Ma Harry Potter l'ha consegnato» pigolò Claire, indecisa.
« Bah, dite un po' quello che vi pare» finì Pucey, cambiando divano e avvicinandosi al caminetto.
« E tu, Laura? Che ne pensi?» chiese Claire alla disperata ricerca di un amico
« Oh, andiamo, la sapete la mia storia» sbottò Laura, che di solito era sempre calma: « io non voglio avere niente a che fare con i Mangiamorte o con Voi-Sapete-Chi».
Pucey capì che il discorso poteva finire male, così tornò a sedersi con le due ragazze e cambiò argomento:.
« Ma la Umbridge è in infermeria, hai detto?» chiese a Bletchley.
Bletchley fece cenno di si con la testa: « Non so bene cosa le sia successo. Qualcuno parlava di Centauri»
« Bisognerebbe chiedere a quel ronzino che fa Divinazione» sbuffò Pucey, compiacendosi di aver fatto sorridere Laura e Claire.
 
La fine della scuola era ormai imminente.
La professoressa Umbridge lasciò Hogwarts il giorno prima della fine delle lezioni. Sgattaiolò fuori dall’infermeria all’ora di cena, nella chiara speranza di allontanarsi inosservata, ma purtroppo per lei incontrò Pix, che afferrò al volo l’ultima possibilità di obbedire ai gemelli Weasley e la inseguì allegramente fino al cancello, picchiandola un po’ con un bastone da passeggio, un po’ con una calza piena di gesso. Molti studenti corsero nella Sala d’Ingresso per assistere alla sua fuga, e i Direttori delle Case tentarono con scarsa convinzione di fermarli. Per la precisione, dopo qualche fiacca protesta, la professoressa McGranitt tornò a sedersi al tavolo degli insegnanti esprimendo a gran voce il disappunto per non poterla inseguire personalmente dal momento che Pix le aveva preso il bastone.
Ristabilitosi l’ordine, le tavolate rientrarono nel clima di chiusura dell’anno scolastico.
Le Grifondoro coglievano la loro occasione di salutare Nick-Quasi-Senza-Testa.
Sarah rivolse poi un’occhiata di una certa violenza in direzione di un gruppetto di compagne più grandi, fra le quali figurava Ginny Weasley.
Dai Tassorosso, Darren e Ibbie, facevano pigramente giocare Tegamina.
« Pensi che riusciremo mai a fare la pace?» chiese Ibbie, visto che Tegamina l’aveva casualmente messa in linea d’aria con Claire e si erano scambiate una veloce occhiata.
« Non lo so, sento un clima di grande cambiamento»
Rispose Darren, un po' svilito.
Dai Corvonero invece, Alice e Darcey conversavano con Terry Steeval e Anthony Goldstein.
« Che farai quest’estate, Alice?»
Chiese Terry, dall’altra parte, in un momento in cui Darcey stava mostrando ad Anthony un incantesimo particolarmente difficile che aveva imparato a Trasfigurazione.
« In … in che senso …? » fece Alice, inizialmente spaesata.
« Non sei preoccupata? Voglio dire … devi raccontare ai tuoi genitori tutta questa faccenda di Tu-Sai-Chi. Mi pare di ricordare che sono Babbani …?»
« Oh, si! Certo. Non so nemmeno se gli spiegherò la cosa, anche se mia madre lo scoprirà da sola leggendo La Gazzetta del Profeta» rispose la ragazza, arrossendo: « quello che mi preme è, anzitutto, sapere se riabiliteranno la scuola anche il prossimo anno. Da quello che si sa, Hogwarts è uno dei luoghi più a rischio. In secondo luogo … ehm … avrei bisogno di aggiornamenti frequenti dal mondo dei maghi. Ho l’abbonamento alla Gazzetta , ma mi farebbe piacere anche scambiare opinioni personali con persone fidate …»
Terry sorrise, smagliante: « Ti capisco. Per fortuna hai Darcey, che credo non ti lascerà in pace!».
« Eh già. Darcey mi scriverà».
Alice schiacciò con la forchetta la patata della sua insalata di polpo.
Terry riprese:
« Se quella matta però dovesse essere troppo impegnata a scrivere al suo caro, com’era? François? Fammi un fischio, ecco. Spedisci Eulalia e io ti rispondo, ok?».
 
**
 
Era finita.
Un altro anno a Hogwarts si concludeva con un sapore amaro.
L’anno precedente, le ragazze avevano sopportato il dolore per la morte di Cedric Diggory e la separazione da Anton e François.
Quest’anno la divisione era fra loro stesse, e la paura per qualcosa di misteriosamente pericoloso e ignoto.
Il Cappello aveva avuto ragione: la forza di Voldemort stava nel seminare discordia anche dove non ci si sarebbe mai aspettato di trovare terreno fertile.
   
 
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