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Autore: Shadow Doom    13/01/2021    1 recensioni
Sequel di "Simbolo di pace".
La sconfitta degli arcangeli ha permesso al Giappone di vivere un periodo di relativa pace, tuttavia quell'evento si dimostrerà solo la punta di un iceberg molto profondo.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una notte da ricordare

 

Passarono un altro paio di settimane durante le quali il Fantasma non diede alcun segno di vita, come se si fosse volatilizzato nel nulla. La cosa colse di sorpresa Momo e gli altri che non riuscivano a spiegarsi un comportamento del genere.

 

Comunque arrivò il ventisette dicembre, un giorno speciale per un'eroina.

Nonostante fosse il suo compleanno, Ochako aveva lavorato duramente per tutto il giorno come del resto aveva fatto nella precedente settimana. Sembrava quasi che i villain si fossero messi d'accordo per scatenarsi durante le feste, anche se fortunatamente nessuno poteva essere ricondotto alla temibile league dei villain. Uraraka fu capace di salvare tutti i civili in pericolo, oltre a fermare direttamente qualche criminale e naturalmente questo la rese orgogliosa di sé. Però il ritrovamento di due cadaveri con un netto taglio alla gola, ossa del torace fratturate ed organi interni gravemente danneggiati, iniziavano a preoccuparla. Sperava che fossero due casi isolati, ma il suo istinto le diceva che qualcosa di grosso stava per venire a galla.

 

I piani alti di Osaka stavano valutando se diffondere o meno la notizia del Fantasma, volevano che la cosa rimasse all'interno della città per non sfigurare davanti alle autorità centrali. Per cui ufficialmente non esisteva alcun killer, almeno per il momento.

 

Ochako stava tornando a casa, lungo la strada poté ammirare le decorazioni natalizie che abbellivano la città.

Seppure il Natale fosse una festa prettamente occidentale, anche in Giappone la si festeggiava con grande entusiasmo.

La ragazza adorava come Kyoto appariva in questo periodo, le numerose e diverse luci che la tappezzavano riportavano indietro con la memoria Uravity. Infatti quando era bambina si divertiva con i suoi genitori ad abbellire la loro abitazione con quel poco che potevano permettersi e per lei era qualcosa di speciale,

Avrebbe voluto fermarsi ad ammirare la bellezza di Kyoto, però il sole era sceso e l'aria invernale fece crollare di colpo le temperature. Quindi decise di riprendere il cammino verso casa per riposarsi un po', voleva farsi un bel bagno caldo e poi andare di corsa a letto. Era letteralmente a pezzi e, come se non bastasse, anche domani avrebbe dovuto lavorare, in fondo il crimine non va mai in vacanza.

 

Questo sarebbe stato un compleanno diverso, più triste del solito dato che l'avrebbe trascorso da sola. I suoi genitori abitavano in una città lontana, Tsuyu era partita da una decina di giorni al largo dell'oceano per occuparsi di alcune navi sospette che probabilmente trasportavano sostanze chimiche altamente inquinanti ed il suo ragazzo era impegnato a fermare criminali chissà in quale posto.

Si ricordò di controllare il telefono e per sua grande felicità trovò molti messaggi d'auguri, alcuni dei suoi parenti e altri dei suoi amici. Tuttavia mancava all'appello Midoriya, onestamente ciò la rattristava un pochino, ma sapeva che era dovuto al fatto che fosse impegnato in qualche operazione, forse pericolosa.

A quel punto la tristezza lasciò spazio alla preoccupazione, conosceva le abilità del suo ragazzo e perciò non doveva avere paura per la sua incolumità. Però non poteva fare a meno di essere in pensiero, la vita da eroe non era semplice e ogni giorno poteva essere l'ultimo.

Uravity scosse la testa cercando di togliersi quei pensieri angosciosi, non doveva dubitare di Deku. Se la sarebbe cavata, qualsiasi ostacolo fosse comparso sulla sua strada.

 

Vedendo in lontananza la propria abitazione, Uraraka fece un sospiro di sollievo, si sarebbe potuta finalmente riposare.

Presa dalla fretta di rientrare non si accorse di un giovane che si trovava proprio a pochi passo da lei e così gli sbatté accidentalmente. “ Mi scusi, non l'ho proprio vista. Mi dispiace, se posso fare” la ragazza si bloccò di colpo quando vide in faccia con chi stava parlando. “ Izuku!” esclamò mentre il suo viso si illuminava, “ Ciao Ochako, ti ho portato il tuo dolce preferito”.

L'eroina, non potendo resistere all'impulso, lo abbracciò il più forte che poteva. Inizialmente Deku venne colto alla sprovvista, ma ben presto ricambiò con piacere il gesto, ad entrambi era mancato sentire il calore ed il profumo dell'altro.

Quando i due si separarono Uravity chiese curiosa “ Izuku che bella sorpresa, ma che ci fai qui?” “ Non potevo mancare, è il tuo compleanno. A proposito, tanti auguri!” disse Midoriya con un sorriso leggermente timido mentre le porgeva i mochi che aveva comprato apposta per lei. Uravity prese il pacchetto e come ringraziamento diede un veloce bacio al ragazzo; in seguito domandò “ Vuoi entrare?” “ Sei sicura che sia una buona idea? C'è Tsuyu, potrebbe capire qualcosa” “ Non devi preoccuparti, è fuori per una missione” “ Davvero?” “ Sì” “ Allora va bene”.

 

L'azione impulsiva di Uraraka aveva dato il materiale necessario ad un paparazzo che l'aveva seguita fino a lì. Era già in possesso di un'ottima notizia che gli sarebbe valsa un bel po' di soldi, ma aveva il presentimento di avere già visto quel ragazzo. In particolar modo furono le lentiggini a ricordargli qualcuno che si stava affermando rapidamente nel mondo dell'eroismo. “ Forse il giovane dai capelli verdi è Deku, la corporatura coincide. Se ho ragione mi ricopriranno d'oro, le riveste di gossip adorano le storie d'amore tra eroi. Però vorranno delle prove più concrete, mi toccherà seguirlo” pensò il giornalista con un grosso sorriso.

 

Una volta entrati, Uravity fece cenno all'amato di accomodarsi mentre lei si sarebbe andata a fare una doccia ed a mettere qualcosa di diverso dal costume da eroe. Midoriya si sedette sull'ampio e comodo divano che gli riportava alla mente quando lui ed Uraraka si erano addormentati lì e soprattutto quando lei era letteralmente scappata da lui. In quel momento il suo cuore si era spezzato, ma per fortuna le cose si risolsero per il meglio.

Prese una piccola scatola dalla tasca dei suoi pantaloni casual, era di una gioielleria molto famosa, “ El Dorado”. Qualsiasi cosa avesse comprato era dannatamente costosa, come ogni cosa che provenisse da quel luogo. Più la guardava più si agitava e non appena sentì la porta del bagno aprirsi, la nascose di nuovo.

“ Il tempo di cambiarmi e arrivo” affermò la giovane “ Va bene”. Izuku, calmandosi un po', iniziò a guardarsi intorno. L'abitazione non era cambiato per nulla dall'ultima volta che era stato lì più di quattro mesi prima.

 

Pochi secondi dopo Uraraka uscì dalla sua stanza con indosso una felpa rosa ed un paio di pantaloni comodi.

“ Sono così contenta che sei venuto” affermò la ragazza avvicinandosi al divano velocemente. Le sue intenzioni erano quelle di coccolare l'amato, ma un brontolio dello stomaco le ricordò che stava morendo di fame. “ Scusa Izuku, è solo che ho saltato il pranzo” si scusò visibilmente imbarazza, “ Allora dovremo mangiare qualcosa, sai sono affamato anch'io” “ E' una buona idea, ma non ho molto. Se non ricordo male sono rimaste solo un paio di scatole di ramen confezionato” “ Va più che bene” rispose con un sorriso rassicurante il giovane.

Ochako mise sul fuoco la cena per un paio di minuti, dopo di che iniziò a mangiare con il giovane.

“ Allora Izuku, come va il tuo lavoro?” “ Benissimo, sono stato in giro per tutto il paese a combattere villain ed a salvare i civili. Non mi sono mai sentito più soddisfatto, anche negli USA sono stato impegnato in molte missioni, ma essendo alle dipendenze di Leo il mio agire era molto limitato. Adesso invece, sono libero ed è meraviglioso”.

Uraraka osservava estasiata l'amato, adorava vederlo tanto entusiasta e felice. Il giovane continuò con le sue storie per diverso tempo fino a quando non si accorse di aver monopolizzato la conversazione. A quel punto si scusò “ Perdonami Ochako, ho parlato solo io” “ Non ci fa niente, mi piace sentirti raccontare le tue avventure” “ Grazie, comunque so che stai andando alla grande. Sei spesso protagonista di notizie sul web, ho letto addirittura che hai protetto ben venti civili da un villain, sei stata bravissima”.

Al complimento Uraraka arrossì, vedere che Deku fosse fiero del suo operato le dava una strana felicità.

“ Quella è stata una giornata molto impegnativa, come tutte ultimamente. Da quando Tsuyu è andata in missione ho avuto il doppio da fare, è solo per questo che si è parlato tanto di me ultimamente” “ Sono sicuro che non è solo per quello, sei una grande eroina” “ E tu un fantastico eroe”.

I due si guardarono negli occhi mentre un crescente rossore apparve sulle loro guance, “ Che ne dici se smettiamo di parlare di lavoro e ci vediamo un bel film?” propose Uraraka rompendo il momento, “ Sì, è una buona idea”.

 

La coppia si accomodò sul divano dove tecnicamente avrebbero dovuto vedere una commedia romantica scelta a caso da una lunga lista. In realtà iniziarono immediatamente a recuperare il tempo perduto, si accarezzarono, si toccarono e si baciarono con crescente passione.

Prima che potesse perdere il controllo, Midoriya si allontanò leggermente dell'amata mettendo quest'ultima in allarme. La ragazza temeva di aver fatto qualcosa di sbagliato, dopotutto era ancora inesperta su cose del genere. Però venne ben presto rassicurata, infatti Deku tirò fuori dalla tasca quella piccola scatola di El dorado.

“ Cosa?” domandò curiosa e sorpresa la giovane, “ Questo è il tuo vero regalo, aprilo coraggio”. Uravity ubbidì e quando l'aprì trovò un bellissimo bracciale in oro bianco a forma di infinito, con su incisi i loro nomi. La giovane donna rimase senza parole, “ Ti piace?” “ E' stupendo Izuku, ti sarà costato una fortuna, non dovevi” “ Invece sì, è il tuo compleanno. Quando l'ho visto in vetrina ti ho subito pensata, ricordi il risultato che hai fatto durante uno dei test a scuola?” “ Certo, il lancio con la palla da baseball” “ Forse è un po' troppo sdolcinato, ma il mio amore per te è come quel punteggio, infinito”, Ochaco si avvicinò nuovamente a lui sussurrando “ Sì è sdolcinato, ma rispecchia anche i miei sentimenti”; detto ciò baciò con passione l'amato.

 

I loro baci divennero sempre più focosi e poi successe qualcosa che nessuno dei due si aspettava ed, a essere onesti, se ci avessero pensato su la timidezza e l'imbarazzo l'avrebbero fermati. Deku prese in braccio l'amata e si diresse verso la camera da letto di quest'ultima, trascorrendo in questo modo una notte speciale che nessuno dei due avrebbe mai dimenticato.

   
 
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