Anime & Manga > Candy Candy
Segui la storia  |       
Autore: moira78    14/01/2021    4 recensioni
Candy e Albert si conoscono da sempre e, da sempre, un filo invisibile li lega. Ma la strada che li porterà a venire a patti con i propri sentimenti e a conquistare la felicità sembra essere infinita e colma di ostacoli...
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Brighton, Archibald Cornwell, Candice White Andrew (Candy), Terrence Granchester, William Albert Andrew
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                   Amare non è guardarsi l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione.
                                                                                                                                                    (Antoine de Saint-Exupery)

                                                                                                       - ᵹ-
                                                                                                       - ᵹ-
                                                                                                       - ᵹ-
 
Terence avrebbe voluto abbracciare tutte le persone che incontrava, quella mattina: finalmente lei gli aveva scritto e finalmente l'avrebbe rivista, dopo tanti anni di separazione. Non poteva crederci! Rilesse più e più volte il contenuto della lettera, ignorando volutamente il seme del dubbio che alcune parole cercavano d'instillargli nel cuore:

Carissimo Terry,
come stai? Mi è dispiaciuto molto apprendere la triste notizia della morte di Susanna, sono certa che tu ne abbia sofferto enormemente: era solo una donna innamorata e sfortunata. Lo dimostra il tatto che hai usato nell'attendere più di un anno prima di scrivermi e ora è venuto il momento di incontrarci faccia a faccia per capire dove siamo giunti. Se per te non è un problema vorrei venire a New York la prossima settimana, ma ho bisogno di sapere se sarai in tournèe o ti troverò al tuo appartamento. Cercherò di alloggiare poco distante, così potremo vederci subito e parlare.

A presto

Candy White Ardlay

Offuscato. Era tutto offuscato dalla gioia di rivederla. Era offuscata la mancanza di una frase che gli rispondesse: "anche per me non è cambiato niente"; era offuscata l'omissione di qualsiasi parola d'affetto e l'aggiunta di un "tua" prima della firma. Era offuscato persino il tono stesso della lettera, che sembrava più una comunicazione ufficiale che una promessa di incontro tra due innamorati.

Lui però amava Candy e tutto sarebbe andato bene. Lei non poteva non ricambiarlo, il loro legame era stato così forte!

Grazie a quella visione di lei avuta a Rockstown la sua carriera si era risollevata.

Per lei aveva sacrificato la sua felicità e si era rialzato laddove voleva solo annegare nel dolore.

Non poteva deluderlo.

Chissà quanto hai sofferto anche tu, amore mio!

Era stato uno sciocco a dubitare di lei, ora era più che mai convinto che Candy avesse semplicemente voluto attendere il giusto lasso di tempo dalla morte di Susanna.
Certo, se ci ripensava gli dispiaceva per Susanna, soprattutto quando si ricordava che la speranza era rinata solo il giorno dopo la sua morte.

Mentre il suo corpo attendeva ancora di essere tumulato.

Dio lo perdonasse, Lui solo sapeva se non aveva versato lacrime amare sulla sua ingiusta dipartita.

Ma adesso era libero di amare la donna che aveva sempre sognato e nulla avrebbe cambiato questa realtà.

Quante volte sono stato tentato di scriverti o persino di prendere il primo treno per correre da te.

Ma aveva atteso. E atteso.

18 mesi, altri 18 lunghi mesi senza vederti, ascoltarti, toccarti...

Quella sua risposta era rimasta sospesa nel tempo e la disperazione gli aveva attanagliato il cuore.

Candy innamorata di un altro; Candy che lo aveva dimenticato; Candy in collera con lui. Le sue serate passate a guardare il soffitto o a bere in qualche bettola.
Oggi quella risposta era arrivata e Terence si sentiva di nuovo vivo.

Candy gli aveva scritto che dovevano parlare: "Per capire dove siamo giunti", ripeté a bassa voce mentre si recava alle prove in quella nebbiosa mattinata. Lui sapeva benissimo dove era giunto.

Le avrebbe chiesto immediatamente di sposarlo.

E lei avrebbe detto di sì.

                                                                                         - ᵹ-

"Candy, stai un po' ferma, per favore!", la redarguì Annie mentre tentava di stringerle il corsetto in vita.

"Uffa, io li odio questi cosi, ma non erano passati di moda?", si lamentò Candy guardandosi allo specchio.

"In realtà le signorine dell'alta società li portano ancora e tu lo sei, quindi...".

Candy si alzò in piedi e, con un gesto deciso, si tolse il corsetto e lo gettò via: "Io sono una Ardlay e se c'è una cosa che lo zio William mi ha insegnato è che devo essere libera. Oggi sarò libera di indossare il mio splendido abito senza questa trappola! Non mi pare di essere ingrassata, quindi non ne ho bisogno".

Annie spalancò la bocca e gli occhi come se non avesse mai visto una sfacciataggine simile e Candy alzò gli occhi al soffitto, mentre tentava di infilarsi il suddetto vestito: "Chiudi la bocca o ti ci entreranno le mosche, Annie, e dammi una mano qui".

La sua amica e sorella eseguì, ma quando parlò lo fece con voce rassegnata: "Non cambierai mai, Candy. Lo sai che chiunque ballerà con te potrebbe accorgersene, nel momento in cui ti circonderà la schiena con la mano?".

Candy chiuse gli occhi e immaginò Albert circondarle la schiena e sfiorare la sua pelle senza l'impaccio di quell'ulteriore indumento. Le venne la pelle d'oca e sentì il volto arrossarsi: "Potrebbe non essere così male, no?".

"Candy!", strillò Annie con la faccia di nuovo sconvolta.

"Oh, insomma, non dirmi che non ti farebbe piacere ballare con Archie senza corsetto!", la stuzzicò lei con un'espressione birichina sul viso.

"Candy!", ripeté quella a voce più alta, facendola scoppiare a ridere.

"Va bene, va bene, non mi diventare del colore di queste bellissime rose! A proposito, te le ha mandate lui, vero?", le chiese guardando il vaso intarsiato in cui troneggiavano 15 splendide rose rosse.

"Sì", disse lei portandosi le mani al viso per nascondere pudicamente il rossore. "Ha detto che non vede l'ora di rivedermi dopo il suo ultimo viaggio e che tra qualche mese viaggeremo insieme, come marito e moglie".

"Certo che lo farete, Annie cara, almeno finché tu non aspetterai un bambino e dovrai fermarti".

"Candy!", stavolta l'infermiera era pronta a farle il verso e lo dissero quasi insieme. Anche Annie si mise a ridere.

"Candy, sei davvero la solita. Però anche tu ti meriti di essere felice, non pensi che sia giunto il momento di sistemare le cose con un certo attore famoso?".

Lei cambiò espressione e divenne improvvisamente seria. Più il loro incontro si avvicinava, più sentiva il disagio opprimerla. Non c'era nulla dell'aspettativa che l'aveva fatta fremere qualche anno prima, quando doveva raggiungerlo per la prima di "Romeo e Giulietta" e tutto era andato orribilmente storto. Non c'erano quell'emozione e quella trepidazione tipiche di una donna innamorata. Era come se i suoi dubbi stessero scomparendo solo all'idea di rivederlo: "Lo farò presto, tra qualche giorno parto per New York".

Annie le si avvicinò cautamente, era evidente che avesse colto il suo tono triste: "Dovresti essere felice ma sembra che tu vada alla gogna. Che succede, amica mia?".

Candy sospirò, guardandosi allo specchio e cominciando a spazzolarsi i lunghi capelli sciolti: "Succede che temo dovrò dargli una brutta notizia. Sto andando da lui per togliermi ogni dubbio ma anche per parlargli. Annie, sono quasi certa che il mio cuore appartenga a qualcun altro da tempo".

Gli occhi di Annie si spalancarono di nuovo e la ragazza si portò una mano alla bocca: "E a chi?".

Lei si limitò a guardarla come per chiederle come facesse a non capirlo e vide le sue labbra formare quel nome: "Albert".

"Sì, lui". Si portò una mano al petto, dove il cuore aveva già cominciato a battere più forte al solo sentirne il nome. "Il mio principe della collina, colui che è stato mio amico da sempre. Sono stata così cieca a non accorgermene prima! L'incontro con Terry è stata una dolce e travagliata parentesi, ma le cose cambiano".

Annie stava scuotendo la testa con vigore: "Candy, sei sua figlia! E lui ti considera tale, come puoi pensare...?".

"Abbiamo dieci anni di differenza, sono sua figlia solo sulla carta. Sarebbe fisicamente impossibile, non trovi? Chiamalo il mio tutore, se vuoi, ma non zio, né padre. E riguardo i suoi sentimenti... non so nulla di certo ma non voglio espormi ora. Non prima di aver chiarito le cose con Terry".

"Candy potresti rimanere delusa, e soprattutto sola se alla fine lascerai Terence, ci hai pensato?".

"E che dovrei fare, stare con lui anche se non lo amo? Mi dispiace, Annie, ma non lo farò. Se Albert non mi vorrà soffrirò molto. Forse dovrò persino allontanarmi da lui. Ma preferisco la solitudine a un'unione senza sentimenti".

Annie si posizionò dietro di lei per aiutarla con l'acconciatura: "Non posso darti torto, Candy, ma pensaci bene. Magari nel tuo cuore un posticino per lui è rimasto".

"Certo che è rimasto. Voglio ancora molto bene a Terence, mi è molto caro. Ma quella scintilla che mi si accendeva nel petto... io non la sento più", concluse tristemente.

Annie scrollò la testa e per parecchi minuti rimasero in silenzio, mentre provavano a sistemare i capelli in modi diversi: "Perché non li lasci sciolti? Ti metto questo nastro e sei già bellissima".

Candy annuì, compiaciuta: quella sera sarebbe stata semplice, come il suo cuore. E se era destino che Albert la notasse lo avrebbe fatto nella sua genuinità.

                                                                                         - ᵹ-

Albert si guardò nello specchio per l'ennesima volta. Non era mai stato vanitoso, lui che preferiva indossare un paio di comodi pantaloni e una vecchia maglietta con le maniche arrotolate, gettarsi una sacca sulla spalla e andarsene in giro con la sua Poupee.

Ma quella sera doveva dichiararsi alla donna che amava e voleva essere impeccabile. Aveva scelto un completo nero molto semplice, anche perché si trattava di un ricevimento di beneficenza e non occorreva essere troppo eleganti.

Si chiese ancora una volta se stesse facendo la cosa giusta.

Il suo cuore era già oltre e gli gridava a gran voce di buttarsi, ma dopo lunghe riflessioni aveva ancora il timore di sbagliare tutto. Poteva aver travisato il suo comportamento fraterno o, peggio, avrebbe potuto spaventarla e farla fuggire da lui.

In pochi giorni aveva preso una decisione cruciale e se avesse atteso ancora, solo per essere certo di fare la cosa giusta, non ne sarebbe mai venuto a capo. Era stanco di aspettare, tanto valeva togliersi subito il pensiero e smetterla di struggersi così.

Nel bene o nel male avrebbe saputo.

Si controllò i bottoni della camicia e si rese conto che le mani gli tremavano impercettibilmente: era come se si preparasse a scavalcare un burrone, non era stato così teso neanche quando aveva dovuto affrontare il leone che aveva aggredito Candy. In quel momento gli era già chiaro che avrebbe dato la vita per lei.

Ora tremava di fronte alla possibilità di perderla.

"Ok, coraggio ragazzone, non vorrà farsi attendere!", la voce improvvisa gli fece fare un salto e quando si voltò si trovò davanti il sorriso di George. "Nervoso?", gli chiese avendo sicuramente notato la sua reazione esagerata.

"La prossima volta che mi arrivi alle spalle mentre sto meditando ricordati di portare i sali della zia Elroy. Mi hai fatto prendere un accidenti", scherzò incamminandosi verso la porta.

"Con tutto il rispetto, signorino William, i sali li ho messi da parte per la signora Elroy proprio nell'eventualità che la sua dichiarazione vada a buon fine", ribatté sagacemente.
Albert lo fissò per un attimo con un'espressione divertita, poi concluse: "Andiamo, aspettano solo noi".

                                                                                         - ᵹ-
                                                                                         - ᵹ-
                                                                                         - ᵹ-

...E come diceva nella sua bellissima trilogia "Pupilas de Gato" una delle mie autrici preferite del fandom, PCR de Andrew: "Le vostre recensioni sono il mio stipendio"!
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Candy Candy / Vai alla pagina dell'autore: moira78