Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: lapacechenonho    16/01/2021    2 recensioni
L’anziana coppia che abitava ormai quella casa da moltissimi anni, era seduta nella veranda che molto tempo addietro era stato uno degli elementi fondamentali per la scelta dell’abitazione. Per volere di lei, ovviamente, lui si sarebbe accontentato di vivere sotto un ponte purché al suo fianco ci fosse lei. Si godevano la brezza fresca di quel primo settembre, una data che nel tempo era stata un momento importante, e adesso riguardavano a tutti quei momenti con un pizzico di malinconia tipico degli anziani quando ripensano alla loro vita.
Questa storia partecipa alla challenge “Things you said“ indetta da Juriaka sul forum di EFP
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
39- 036 Things you said on our honeymoon (Le cose che hai detto durante la nostra luna di miele).
 
Quando la signorina alla reception aveva detto loro che il tempo sarebbe migliorato già dal giorno successivo, Harry non ci aveva creduto. Era abituato all’Inghilterra dove se iniziava a piovere era capace di continuare per una settimana intera senza mai smettere. Oppure la giornata iniziava con un sole splendente ma entro poche ore ti ritrovavi sotto un acquazzone e bagnato fradicio. Rimase quasi stupito quando una giornata di ottobre mantenne il suo sole splendete dall’alba al tramonto. Con Ginny si erano dedicati a qualche escursione, l’hotel forniva un servizio di accompagnamento fino all’inizio di alcuni sentieri di montagna, così avevano deciso di incamminarsi tra i boschi seguendo il sentiero contrassegnato dalle bandierine disegnate sugli alberi.
Quel pomeriggio però avevano deciso di concedersi una passeggiata in spiaggia al tramonto. Nonostante il sole e le temperature non troppo rigide, il vento soffiava increspando di tanto in tanto le onde del mare. Ginny si teneva le scarpe in una mano mentre l’altra era intrecciata a quella di Harry. Alle volte gli sembrava impossibile che Ginny fosse realmente la signora Potter. Gli sembrava impossibile che dopo tanto dolore la vita gli avesse riservato una gioia così grande come quella di avere Ginny al suo fianco. La guardò alla luce del tramonto e per un attimo ritornò a quel pomeriggio ad Hogwarts dopo gli allenamenti di Quidditch, quando aveva già capito quanto erano vasti i suoi sentimenti e quanto sarebbero diventati incontenibili. Ginny si fermò sedendosi sulla sabbia fredda; Harry non smise di guardarla neanche in quel momento.
«Perché mi guardi, ho qualcosa fra i denti?» chiese Ginny passandosi la lingua fra i denti, alludendo alla piccola merenda prima di scendere al mare. Harry rise.
«No, non hai niente fra i denti» la tranquillizzò. «Non posso ammirare mia moglie?» chiese con una punta di divertimento.
«Ci fosse qualcosa da ammirare…» mormorò. La risposta fece titubare Harry per un attimo. Come poteva essere che Ginny non si sentisse bella? Perché non glielo aveva mai detto – o glielo aveva detto poco? E soprattutto, gliene faceva una colpa? Le domande si affollarono nella mente del neo-sposo facendogli corrugare la fronte.
«Sei bellissima, non devi preoccuparti di questo» le disse stringendo un po’ più forte la sua mano. Non sapeva da quanto tempo Ginny nutrisse dubbi sul suo aspetto fisico, però sapeva che non voleva vederla dubbiosa o vederla, anche solo lontanamente, stare male. Soprattutto se lui poteva porre rimedio a quella sofferenza.
«Staremo insieme per tutta la vita…» rispose sovrappensiero; i dubbi sulla bellezza sembravano un discorso ormai lontano ed Harry si chiese se Ginny non lo avesse fatto a posta. «Ci credi? Noi due, sempre insieme nella casa a Godric’s Hollow».
Harry sorrise perché dopo un lungo periodo a non immaginare il suo futuro per paura di illudersi, per paura che ciò che aveva sempre desiderato – un po’ di amore ed una famiglia – fosse qualcosa di inarrivabile, qualcosa che lui non era destinato ad avere. E adesso aveva Ginny, aveva l’amore e non sapeva se avrebbero avuto dei figli, ma anche loro due da soli sarebbero stati una famiglia perfetta. Si sentiva molto più ricco del suo conto ala Gringott.
«Credo di non aver desiderato altro per tutto il resto della vita» ammise. Si voltò a fissare il mare mentre Ginny si accoccolava sul suo petto e lui le circondava le spalle con un braccio. Il vento scompigliava i capelli di entrambi e sentì Ginny rabbrividire sotto la sua maglietta bordeaux di cotone. Rimasero a guardare il sole tramontare nel mare, Harry si soffermò a guardare il riflesso rosso del sole dentro l’acqua salata e incredibilmente si sentì per la prima volta completo.
«Sposarti, scegliere di stare con te, iniziare una vita al tuo fianco credo…anzi no…è stata la scelta migliore che potessi fare. Migliore che scegliere di fare il provino per le Holyhead Harpies» disse interrompendo il silenzio che si era creato tra di loro. Aveva alzato la testa per guardarlo negli occhi. Harry dovette ricacciare le lacrime indietro, abbassò leggermente la testa per raggiungere le sue labbra e baciarle dolcemente. Ginny non aveva idea di come quelle parole fossero state un balsamo per il suo cuore che aveva visto fin troppa sofferenza.
Il cielo si era tinto di un colore violetto e prendendosi per mano tornarono di nuovo in albergo.
 
Nel salotto di casa Potter c’era silenzio. Ad accompagnare i due sposi non più novelli, c’era solo il rumore dell’orologio che scandiva i secondi. Come quel pomeriggio sulla spiaggia, si guardarono negli occhi, ancora troppo innamorati l’un l’altro per smettere di compiere quel gesto. In quello sguardo reciproco c’era tanto, c’era la sofferenza che aveva caratterizzato l’inizio della loro storia, c’era la serenità di quando erano stati insieme e c’era la gioia della consapevolezza di essersi scelti e di aver scelto di costruire una famiglia insieme. «Grazie per aver scelto me, per non esserti fatta spaventare dal mio lato peggiore, dai miei incubi, dalla mia testardaggine, dai miei difetti…» disse un Harry Potter piuttosto anziano.
«Potrei dirti la stessa cosa» affermò Ginny decisa.
«Ma quello che mi hai detto quel pomeriggio, sulla spiaggia…» tentennò. Erano passati molti anni ma in certe cose si sentiva ancora un sedicenne innamorato di nascosto della sorella del suo migliore amico. «È stato importante, ecco. Non credo di avertelo mai detto».
Ginny si avvicino e gli diede un lungo e tenero bacio. Quando si staccarono gli sorrise ed Harry fu grato di poter vedere ancora quelle labbra incurvarsi. «Proseguiamo con la storia, Harry. I sentimentalismi lasciamoli a dopo» propose.
Harry annuì. Ginny cominciò con un altro racconto, questa volta un po’ più leggero. Nel suo racconto erano sempre lì, sullo stesso divano, sempre abbracciati, cambiava solo il loro aspetto che adesso era segnato dal tempo e dalla vita.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: lapacechenonho