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Autore: Arvistloe    17/01/2021    0 recensioni
L'angelo Samael che bramava il libero arbitrio, entrò in un incubo, ordito dal gemello Michael, un essere più oscuro dell'inferno, che voleva prendere il posto del padre Dio.
Genere: Dark, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Paradiso. Giardini.

Azrael grazie alla protezione di Jesus nel palazzo di zaffiro, ogni tanto sgattaiolare via, coperta da un mantello nero. Anche se in salvo, sentiva ugualmente il cuore incatenato con Amenadiel e Lucifer. Delle volte, credeva fossero passati eoni dalla salita al trono di Michael, sorpresa che era appena una settimana.

Le notizie che Azrael aveva sentito nei giardini, le avevano spezzato il fiato. Soprattutto l'addolorò sapere che avevano tolto il figlio ad Amenadiel. Non di meno soffri alla notizia che Lucifer si era tagliato la lingua per non far morire Chloe se le avesse detto: io ti amo. Perché oramai Michael si vantava con tutti come aveva raggiunto il suo scopo, non mancando i dettagli più terribili delle sue cattiverie giornaliere. Soprattutto il voltafaccia di Trixie aveva sorpreso Azrael. Lei era certa che quella bambina adorava suo fratello Lucifer.

Di solito, Azrael si nascondeva nelle aiuole dei giardini del paradiso, dove ascoltava i discorsi, celata dal suo potere. Avrebbe voluto avvicinarsi alla piramide nera, ma l'unica volta che aveva tentato, l'aveva quasi colpita un fulmine.

Uno dei giorni nei giardini del paradiso, era intenta ad ascoltare due soldati che parlavano di Linda, nella cella con Amenadiel, oramai imbambolata che ripeteva il nome del figlio. L'angelo della morte notò qualcosa che si muoveva sotto una aiuola. Avvicinata, scoprì che c'era un corpo umano che le dava la schiena. Voltata scoprì con sorpresa che era Trixie.

Palazzo di zaffiro.

In una delle camere del palazzo di zaffiro, Azrael e Gabriel, un angelo guaritore, guardavano Trixie distesa supina in un letto. Il bruno angelo disse alla sorella, indicando la bambina
"Quindi chi sarebbe quella lì..."
Indicando una nuvola che come una tv mostrava un'altra Trixie che parlava ai soldati di Michael, durante una parata militare
"...quella che dice di voler uccidere tutti i consanguinei del suo Dio Michael?"
Azrael si avvicinò a Trixie, sedendosi accanto a lei nel letto, dicendo al fratello
"Non so cosa dirti Gabriel. Sono confusa quanto te. Si sveglierà?" Gabriel annuì di sì
"Le hanno fatto un potente sonnifero. Ci vorranno un paio di ore, ma si sveglierà. Comunque io non uscirei più se fossi in te. Quella Trixie oramai cerca noi consanguinei del suo Dio per torturarci in piazza. Addirittura sta preparando una specie di torneo di gladiatori per il primo mese di Michael"
Azrael accarezzò la fronte di Trixie, dicendole quasi in un sussurro "Riposa tranquilla. Poi spiegherai"

Piramide nera. Corridoio celle di Dio, Amenadiel e Lucifer.

Dei soldati aprirono la porta della cella di Dio con una barella. Uscirono con quello che era il loro padre sopra la barella svenuto. Dalla finestrella alla porta della sua cella, un preoccupato Amenadiel gli urlò
"Dove lo portate? Non può sopportare nulla"
Uno dei soldati ridacchio
"Non perdere la voce. Lo mandiamo da Jesus, in cambio di dieci angeli che Michael cercava per punirli"
Amenadiel maledisse in lingua angelica Michael. Guardando verso la cella di Lucifer lo chiamò
"Luci! Luci! Sei sveglio? Ti prego fratello non lasciarmi solo"
Due dita fasciste si sporsero nelle sbarre della finestrella della porta. Amenadiel sorrise appena, confortato di saperlo almeno vivo. Visto che non poteva parlare, quel momento gli bastava.

Lucifer si sedette sul pavimento, appoggiando la schiena alla porta della cella. Oramai mangiava, beveva o solo respirava perché sapeva che Chloe era viva. Della sua passata eleganza era rimasto ben poco. I capelli erano scompigliati, con una barba nera e lunga. Le mani stavano guarendo a poco a poco. Quello che gli dava più fastidio era quel cuore meccanico nel petto. L'invenzione di suo fratello pazzo, che lo aveva obbligato ad amputarsi la lingua. Stava annegando nelle sue lacrime.

Palazzo di zaffiro.

Trixie di dibatte nel letto, rivedendo la stessa scena. Lei buttata fuori dalla piramide nera. Senza sapere dove andare era finita nei giardini. Vide un essere alto e magrissimo, che sembrava un ragno così tante braccia aveva, con una testa come quella di un alieno grigio. L'essere si avvicinò svelta a lei, mordendola al collo. Trixie si sentì debole, vedendo un'altra se stessa in piedi di fronte a lei. La se stessa stava per pugnalarla con un coltello, ma l'arrivo di altre persone la salvò.

Azrael sobbalzò quando Trixie alzò la schiena urlando nel letto
"No! Stammi lontano! Mostro!"
Guardandosi intorno terrorizzata. Vedendo Azrael si alzò per uscire dalla camera, ma la porta era chiusa. Cercando di calmarla, Azrael le disse, avvicinandosi a piccoli passi
"Non ti ricordi di me? Sono la sorella di Lucifer. Qui sei al sicuro. Ti prego calmati"
Trixie scosse la testa, finendo sul pavimento piangendo nell'abbraccio di Azrael.

Nelle stesse ore.
Piramide nera. Laboratorio, camera di tortura di Michael.

Maze si alzò a fatica dal pavimento, con il volto pieno di lividi e il braccio destro rotto. Michael, in piedi vicino a lei si spolverò il ricco vestito. Oramai aveva scelto di seguire la moda di Riccardo III d'Inghilterra nei dipinti a lui dedicati, trovando molta affinità con quel nobile deforme nel fisico che sbaraglio tutti diventando re, ma era sicuro che diversamente, lui avrebbe sempre trionfato. Quel Dio disse a Maze
"Torna all'inferno. Ringrazia me, il tuo Dio, perché le tue informazioni mi sono molto utili. La prossima volta che ti fai scappare un'altra anima dannata, ti stacco un arto"
Schiocco le dita facendola scomparire in una fiammata.

Poco dopo entrò nel laboratorio quella che sembrava Trixie. Il suo Dio, vicino un tavolo pieno di provette, gettò una ai piedi del suo braccio destro. Una fumata fece sparire la persona di Trixie, comparendo l'essere con tante braccia che aveva morso al collo Trixie nel giardino del paradiso. Michael girò attorno l'essere, dicendogli
"Quindi tu sei la dannata Adlen, detto il camaleonte. L'essere che ricorda vagamente di essere stato una donna quando fu dannato da Dio mio padre, perché non amava il suo corpo. Adlen cosa dovrei fare con te ora?"
Afferrò una delle tante braccia dell'essere, torcendolo. L'essere guaì quasi come un cane, dicendo al suo Dio con voce in falsetto
"Mio...Mio Dio...io sul serio vi ammiro. Io non ricordo cosa ero…"
Michael gli staccò quel braccio facendolo urlare e l'essere continuava
"...io voglio essere accanto a voi nella gloria...io sì voglio esserlo"
Michael ridacchiò, dicendogli mentre gettava di lato il braccio dell'essere
"Ridiventa quella umana"

L'essere eseguì. Michael fece un cenno a un soldato appena fuori la porta che gli rispose con l'ok fatto con la mano destra. Una telecamera posta fuori il laboratorio riprese qualcosa d'inimmaginabile. Si vedeva uno sconvolto, totalmente irriconoscibile Lucifet portare fuori dal laboratorio Trixie stretta per il collo con la mano destra, mentre con la sinistra la pugnalava con un bisturi. Si videro poi dei soldati che afferravano Lucifer portandolo via. Appena fuori dall'inquadratura, quel Lucifer diventò Michael. Il Dio vide Lucifer bendato che due soldati stavano portando da lui. Con disgusto gli disse

"Fa veramente schifo. Buttatelo in qualche piscina lavandolo. Non cambiate i vestiti, lavate anche quelli mettendoglieli nuovamente..."
Sorrise malignamente
"...li adorata. Io devo comunicare a una madre che la figlia non c'è più"

Poco dopo, nell'appartamento concesso a quella che sembrava Trixie, Chloe urlò a Michael
"Non ci credo! Lucifer non l'avrebbe mai fatto! Nonostante tutto non l'avrebbe fatto"
Dan sconvolto, era accanto Chloe, mentre Ella cullava il piccolo Charlie figlio di Amenadiel e Linda. Il Dio Michael con finto dispiacere guardava il video nel televisore dell'appartamento, di lui nelle vesti di Lucifer che uccideva la falsa Trixie, dicendo ai tre umani esterrefatti
"Volevo solo guarire le ferite di Lucifer, volevo solo parlare con lui. Ma appena libero ecco cosa ha fatto. Dire che per decisione proprio di Trixie, avevo fatto ricrescere ai miei due fratelli le dita che Trixie per mio ordine aveva mozzato. Chloe e Dan mi dispiace così tanto. Ma non vi preoccupate, Lucifer sarà punito a dovere"
Chloe scosse la testa con convinzione, gridando a Michael, bloccata da Dan
"Noooo! Tu sei un bugiardo! Lucifer nonostante tutto non avrebbe mai fatto del male a Trixie! Sei un bugiardo!"
Come Michael avrebbe voluto fare del male a quegli umani, ma gli servivano vivi. Disse a Chloe mentre usciva dall'appartamento
"Siete miei ospiti qui. Potete restare"

Nello stesso momento, sala della piramide nera con una grande piscina.

Dopotutto Lucifer non odiava l'idea di Michael, trovando piuttosto rilassante poter fare un bagno. La cosa che odiava era l'acqua della piscina fredda. Due soldati entrarono nella sala, dicendo a Lucifer, buttando sul bordo della piscina i vestiti lavati e asciugati, con anche degli asciugamani, dicendogli
"Asciugati e rimetti i tuoi vestiti. Poi ti portiamo da Dio Michael"
Lucifer tentò di srotolare le ali. Lo fecero i due soldati, dicendo uno ridendo
"Dio Michael permette solo ai suoi fedeli di srotolare le ali. Rassegnati"
Rimasto solo, lucifet si specchiò nell'acqua. Odiava avere i capelli lunghi con la barba.

Palazzo di zaffiro.

Trixie con altri nel palazzo assisteva esterrefatta al suo funerale, che Michael aveva organizzato come una parata militare.

Quando il carro funebre con la falsa Trixie fu sotto l'enorme palco allestito di fronte la piramide nera, Michael urlò ai suoi fedeli, tra soldati o normali angeli
"Piangiamo l'assassinio di Trixie, una guerriera, morta per mano di colui che lei amava come una figlia, l'abietto Lucifer"
Dei soldati spinsero Lucifer in una enorme gabbia, proprio accanto il feretro della falsa Trixie. Tutto il pubblico di Michael iniziò a urlare contro Lucifer, lanciando anche pietre. Compiaciuto, Michael faceva segno alla folla di calmarsi. Riportata la calma, Michael indicò alla sua destra, comparendo Chloe. Michael urlò
"Ecco la madre della vittima del diavolo. Ecco cosa vuole dire"
Chloe sperò che Lucifer comprendesse il perché delle sue parole, dicendo
"Io madre di Trixie odio profondamente Lucifer per aver ucciso mia figlia…"
Lucifet si attaccò alle sbarre guardando Chloe scioccato, non poteva credere che pensasse sul serio avesse ucciso Trixie. Abbassò lo sguardo con il cuore in pezzi. Poi sentì quelle due parole che lo fecero sorridere. Chloe disse
"...un essere che credeva di raccogliere gardenie d'oro, invece nella sua eternità ha fatto solo male"
Durante la loro partnership avevano concordato che quando dovevano mentire, per avvertire l'altro, avrebbero detto due parole: gardenie d'oro. Lucifer strinse nelle mani due sbarre, felice perché Chloe era costretta alla bugia, pensò sicuramente da Michael.

Michael fece da parte Chloe che sperò Lucifer avesse capito. In cambio di quella bugia, Linda era stata portata dal figlio, non tornando più nella cella con Amenadiel. Il Dio Michael disse
"Oggi in onore di Trixie, nella gabbia i più forti soldati, gli angeli comuni più forti affronteranno il male incarnato Lucifer"

Lucifer sorrise, sinceramente volendo sfogare un po' della rabbia su qualcuno. Il primo soldato di Michael era il doppio di Lucifer, ma non si preoccupò. Rimasto solo con i boxer neri, Lucifer fece segno all'angelo di attaccarlo.

Sia Michael, che la folla, che Chloe, che quelli nel palazzo di Zaffiro rimasero in silenzio, sorpresi. Si sentiva il rumore solo di pugni, calci e qualche grido. Alla fine alcuni nella folla batterono le mani entusiasti, taciuti dai soldati di Michael. Nella gabbia, Lucifer era in piedi su una pila di corpi ammucchiati, guardando verso Michael con aria di sfida, mentre Chloe cercava di non ridere felice battendo le mani per il suo Lucifer. Furente, Michael arretrò di un passo, quando Lucifer fece segno di volere lui nella gabbia. Cercando di mostrare sicurezza, Michael disse alla folla
"Ora serve solo il silenzio per ricordare Trixie"
Andando via dal palco, con molti nella folla che mormoravano che Michael era un codardo. Dopo essersi rivestito, dei soldati un po' intimoriti riportarono Lucifer nella cella.

Nel palazzo di zaffiro Azrael guardò Trixie che era commossa per aver visto la madre e Lucifet vivi. L'angelo della morte disse a tutti
"Ora basta avere paura. Noi possiamo fare qualcosa per spodestare Michael"

CONTINUA
   
 
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