Anime & Manga > Haikyu!!
Segui la storia  |       
Autore: Queen Blake    18/01/2021    0 recensioni
Dal cp. 1:
- Ma, davvero? -
- Perché no? Potrebbe essere divertente! -
Sospiri, di nuovo, annuendo lievemente: non sai se ti ha convinto o se vuoi solo sentirti meno in colpa per prima
- C’è solo una condizione però -
Pure, pensi in un attimo fugace, per poi tornare a guardarlo, interrogativo
- Non puoi innamorarti di me! -
ride lui, allontanandosi poi per uscire dal market, probabilmente per evitare che tu possa picchiarlo
- Non è un problema-
gli urli dietro [...]
What If Iwaoi - E se Iwaizumi e Oikawa non fossero migliori amici da tutta la vita e si incontrassero già grandi, a Tokyo?
[IwaOi] [Accenni BokuAka] [Accenni KuroTsukki]
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto, Tetsurou Kuroo, Tooru Oikawa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Won't be a problem - 2
 
 
<< Ho un problema >> sbotti un giorno, dal nulla, durante un pomeriggio tranquillo al Nekomata, dove vi siete riuniti per assistere ad una partita.
<< Un problema?>> ripete Akaashi, continuando a guardare Bokuto e Kuroo durante il loro balletto sconclusionato, creato appositamente per festeggiare la vittoria della squadra del moro e minimamente interrotto per ascoltarti.
Annuisci, all’improvviso più consapevole di quello che stai per dire
<< io… credo di avere una cotta per Oikawa>>
Il gelo.
Eh cazzo, di nuovo?
Akaashi ti regala uno dei suoi famosi sguardi obliqui, e persino i due idioti smettono di ballare, guardandoti perplessi
<< Amico, credi?>>
<< Ah?>>
Kuroo accenna ad una risatina sottile, mentre Bokuto ti guarda ancora più confuso di prima.
È Akaashi a chiarire la situazione
<< Era abbastanza palese, Iwaizumi>>
<< Lo era?>>
<< Dal momento che odi gli sconosciuti, e le persone rumorose, e Oikawa è o è stato entrambe, direi di si, amico>> ride Kuroo, ricevendo in risposta uno sganassone sulla nuca di tutto rispetto
<< Aspetta, quindi non state insieme? ‘Kaashi mi ha detto così!>> interviene Bokuto, facendo sospirare il suo ragazzo
<< Ho detto che lo pensavo, Bo, non che era vero>>
<< Ma dai, e poi quell’altro lo guarda con degli occhi troppo palesi>>
Ti fermi dal malmenare Kuroo giusto un attimo, spalancando gli occhi verso Bokuto
<< Mi… cosa?>>>
<< Ti guarda tutto il tempo, Iwaizumi, davvero non l’avevi notato?>> insiste lui, lasciandoti così spiazzato da mollare di colpo la presa sulla maglia nera di Kuroo.
<< Sul serio?>>
<< Diamine, lo sapevo che eri scemo, ma non pensavo così scemo>> interviene Kuroo, ottenendo solo di farsi mandare a quel paese alla velocità della luce.
*
 
<< Ormai manca poco alla fine dell’anno scolastico >>
Ti dice un giorno, sfogliando pigramente una rivista di sport e spettacolo, mentre tu sei alla cassa 4, più silenzioso del solito, complice anche l’orario davvero inoltrato e la giornata massacrante che hai sulle spalle
<< Hai già deciso cosa fare dopo le superiori?>>
<< Brucerò quel ponte una volta arrivatoci, credo >>*
Ridacchia, continuando a leggiucchiare distratto un articolo sui dieci migliori giocatori juniores di pallavolo del Giappone
<< Sai, anche io facevo pallavolo da bambino>>
<< Davvero?>> chiedi, perplesso, lanciandogli un’occhiata defilata: ti ha raccontato di essere sempre stato bravo a scuola e del fatto che punti all’università di Tokyo, la stessa che frequenta sua sorella, ma non pensavi  che fosse un atleta, pur avendo un fisico decisamente adatto allo sport
<< Ho smesso a causa di un brutto infortunio>>
<< In partita?>>
<< No, mi hanno investito>>
Senti il sangue gelartisi nelle vene, soprattutto a causa del tono così tranquillo con cui ne parla
<< E non… non ti dispiace? >>
Lui alza le spalle, sempre con quella maledetta rivista in mano
<< Il mio ginocchio non è più lo stesso, quindi ho dovuto lasciare tutto nelle mani del mio più brillante studente, Tobio-chan, quel dannato genietto>>
<< non mi sembri troppo contento>> ribatti, sprezzante, tornando a guardare avanti.
E certo non ti aspettavi la scena che ti si para di fronte, grazie alla parete specchiata della cassa: un Oikawa con gli occhi pieni di lacrime, che si toglie via dal volto in fretta, e che poi si mette a ridere con la sua solita risata vuota.
<< A quanto pare non era destino>> dice tra le risate, e tu davvero non ne puoi più
<< Destino? Da quando credi in cose talmente stupide?>> sbotti, voltandoti di nuovo verso di lui e strappandogli di mano quella stramaledettissima rivista, per poi buttarla a terra
<< Hey, l’ho pagata quel->>
<< Il destino non esiste, Shittykawa, mettitelo bene in testa>>
<< Be’ se non esiste allora come ho fatto a conoscerti?>> ribatte lui, con quel sorriso furbo, chinandosi a raccogliere la rivista e infilandola in borsa, malamente arrotolata
<< Caso, non lo so, ma di certo non era destino>>
<< Come fai a dire una cosa del genere, Iwa-chan, è ovvio che il destino ci voglia insieme, per quello ci ha fatto incontrare! Sai, a volte ho come l’impressione di conoscerti da tutta una vita>>
<< Forse perché sono l’unico che conosce te davvero e non quella maledetta maschera che tieni addosso?>> rispondi, alterato, assistendo poi ad uno spettacolo completamente inaspettato: Oikawa sgrana gli occhi, quegli occhi ridicolmente grandi, meravigliosamente grandi, e di quel color cioccolato intenso in cui potresti perderti.
In fondo a te il cioccolato è sempre piaciuto.
<< Non… so di che maschera parli >>
<< LO SO IO DI CHE MASCHERA PARLO>> urli di colpo, attirandoti gli sguardi di quei due o tre clienti rimasti e arrossendo fino alla punta delle orecchie.
Lui continua a guardarti con gli occhi spalancati per qualche secondo, poi distoglie lo sguardo
<< Lasciare la pallavolo è il mio più grande rimpianto>> mormora, intrecciandosi le dita
<< L’ho notato >>
<< è solo che… cos’altro avrei potuto fare? Non ero comunque adatto>>
<< Perché no? Che hai di sbagliato?>>
Ride, sempre con la testa bassa, ma non è più quella risata vuota, è una risata vera, ma spenta, e fa più male di quello che pensavi.
<< Facciamo prima se ti dico che ho di giusto, Iwa-chan. Ho talmente tante cose sbagliate, io…>>
<< Io non ci vedo niente di sbagliato in te>>
<< Perché sei un santo, o qualcosa del genere >>
<< Non direi proprio>>
<< Non sono mai abbastanza >> butta poi fuori, guardandoti di nuovo negli occhi, e non pensavi che li avresti mai visti così tristi
<< Non ero abbastanza per la pallavolo, probabilmente non riuscirò ad entrare alla mia università di preferenza, non servo a niente>>
<< Come fai ad essere così stupido pur essendo così intelligente?>> sbotti, dandogli un pugno sulla spalla, perché pensi che in quel momento abbia un bisogno disperato di contatto fisico, e non sai cos’altro fare
<< Sei intelligente. Sei atletico. Sei bello, mannaggia a te, hai le ragazze che ti fanno la fila o non te ne sei accorto?>>
<< Iwa-chan…>>
<< E sei una persona speciale>>
<< Sono una persona sola>>
<< Non più, no>>
Pausa. Realizzi quello che hai detto solo quando vedi i suoi occhi brillare e la punta delle sue orecchie diventare rosse
<< No, cioè, non intendevo… insomma, volevo dire…>>
<< Va tutto bene qui?>>
Mari, la tua responsabile, vi guarda perplessi, almeno finché Oikawa non le scocca un sorriso ammaliante dei suoi
<< Mari-san, credo che sia stata una giornata pesante, Iwa-chan è molto stanco>>
<< Allora vai pure, Iwaizumi, tanto mancano dieci minuti alla fine del tuo turno, ti copro io >> risponde lei, incantata dal fascino del castano ancora accanto a te, e la cosa irrita più di quanto non pensassi fosse possibile.
Ringrazi con un grugnito, strappandoti di dosso il grembiule e infilando la porta senza una parola.
Nemmeno due minuti dopo hai di nuovo Oikawa alle calcagna
<< Quindi… non più?>>
<< Sta’ zitto, Shittykawa>>
Ma anche se non lo dici, sai che non hai intenzione di lasciarlo solo.
Non più, no.
 
*
 
Non pensavi di essere diventato così stupido.
Stupido. Stupido. Stupido.
Davvero, deve essere colpa degli anni passati a scuola con Bokuto e Kuroo, altrimenti non si spiega.
Non sei mai stato particolarmente brillante, ma non eri mai arrivato a questi livelli di idiozia, di stupidaggine, di cretinite acuta insomma.
Non che tu abbia fatto niente di eccessivamente stupido, in realtà.
Hai soltanto mandato un messaggino a quell’idiota di Oikawa.
Scrivendogli che ti manca.
Nel cuore della notte.
Okay, si, è stupido
Calmati, pensi, confuso, terrorizzato.
Puoi sempre dire che eri ubriaco.
Come no, e non lo capirebbe mica, che non eri ubriaco
Bling
Oh cazzo.
Guardi l’orario, colto da un improvvisto terrore: è sabato, sono le due di notte, è stramaledettamente ovvio che quell’idiota sia sveglio e abbia letto quel messaggio stupido, stupido come te.
Non sai davvero più stare senza quella palla al piede?
Leggi la risposta, terrorizzato
“oh, Iwa-chan, quanto sei carino. Sicuro di non aver battuto la testa?”
Quell’idiota, pensi, accennando ad un sorriso.
Ti manca davvero, cazzo.
 
*
 
<< … quindi il tuo ragazzo è delle mie parti?>>
Kuroo annuisce, cercando contemporaneamente di continuare a bere la sua birra, con conseguente doccia su Bokuto, colpevole solo di esserglisi seduto davanti.
<< Che schifo, Kuroo, Dio >> ride il suo interlocutore, ossia Oikawa, che è stato incluso in un’altra delle vostre uscite di gruppo
<< è di un paesino sperduto di Miyagi, come te>>
<< Ma non frequenta la mia scuola, no?>>
<< No, va al liceo Karasuno>>
<< Oh>>
Silenzio. Tutti si voltano repentinamente prima verso Oikawa, stranamente ammutolito da quella affermazione, e poi verso di te, cercando di capire cosa abbia causato questo cambiamento.
Alzi le spalle, confuso quanto loro
<< Lo conosci?>>
<< Si, lo frequenta To-Kageyama, un mio kouhai delle medie>>
<< L’alzatore prodigio? Si, è nella stessa squadra di Tsukki, me ne ha parlato>>
Oikawa annuisce, continuando a bere la sua birra in silenzio, finché non si sente addosso gli sguardi degli altri idioti al tavolo
<< Io… anche io giocavo>>
<< A pallavolo?>>
<< Già>>
<< Davvero? In che posizione?>> gli occhi di Bokuto si illuminano, neanche gli avessero messo sotto al naso il suo piatto preferito
<< Alzatore, anche io>>
<< E come mai hai smesso?>>
<< Iwaizumi, ti senti bene?>>
Le due domande – quella di Kuroo, in direzione di Oikawa, e quella di Akaashi, rivolto a te, si sovrappongono, e gli sguardi si spostano tutti nella tua direzione
<< I-io?>>
<< Sei tipo, viola, amico>> mormora Kuroo
<< Ahem, no, non mi sento benissimo, vorrei uscire un secondo a prendere un po’ d’aria>>
<< oh, va bene. Ti serve niente?>>
<< Si. Oikawa, accompagnami>> borbotti, alzandoti di scatto e allontanandoti dal tavolo, uscendo da quel locale come se stesse andando a fuoco.
Ti accasci quasi sul muro accanto alla porta, sentendola sbattere di nuovo un attimo dopo, quando la testa bruna di Oikawa fa la sua apparizione, trotterellando vicino a te.
<< … Lo so cosa hai fatto >>
<< Non ho fatto niente>>
<< Mi hai tirato fuori da quella discussione>>
<< Quale discussione?>>
Lui accenna ad una risata, una di quelle vere, che ti scalda il cuore e le guance, già abbondantemente arrossate dall’alcool
<< Grazie, Iwa-chan >>
<< Non ringraziarmi, Shittykawa>>
<< Va bene, va bene >> alza le braccia, avvicinandosi un altro po’, fino a poggiarsi a te.
Rimanete per un attimo così, spalla a spalla, finché non lo senti muoversi
<< Che fai? >> chiedi, mentre ti prende per mano, tirandoti via dal muro
<< Be’ volevo ringraziarti >>
<< Ti ho detto che non devi ringraziarmi >> borbotti, assecondandolo comunque e seguendolo in una stradina vicina al locale
<< Allora mettiamola così, ti sto non ringraziando >> ride, continuando a tirarti anche mentre si lascia cadere contro i mattoni del muro dietro di lui.
E facendo così scontrare le vostre labbra.
Ti allontani di scatto, spingendolo con le spalle al muro, più di quanto non fosse già costretto contro i mattoni.
<< Che cazzo… sei ubriaco, Trashykawa?>>
<< Io, ubriaco? >> continua a ridere << Non sono mai stato ubriaco in vita mia!>>
<< Ti ho aiutato a vomitare non troppo tempo fa>>
<< Ops>> ride, il maledetto, ride ancora, fino a farsi mancare il fiato.
<< Dico sul serio, Oikawa, che stai facendo?>>
<< Cosa, non ti piaccio?>>
Lo guardi con gli occhi sgranati, mentre sul suo volto passa un sorriso che si fa sempre più incerto, ogni istante che passa, fino a tornare serio
<< Io… davvero? Ho capito- ho capito male? Non ti piaccio?>>
<< Certo che mi piaci, non sarei qua altrimenti, ma…>>
<< Non ti piaccio?>> continua a  mormorare, passando a guardare oltre le tue spalle, gli occhi spenti
<< Ti ho detto di si, idiota >>
<< Io pensavo… sei l’unico che mi ha capito davvero, pensavo fosse per quello, perché ti piaccio, e ora mi dici che non è così, e pensare che mi piaci un sacco, ma davvero un sacco, i->>
<< MA MI STAI ASCOLTANDO, DEFICIENTE? HO DETTO DI SI>>
Urli, scuotendolo per le spalle, e il suo sguardo passa da depresso a confuso
<< E allora perché non mi baci?>>
Sospiri, accennando ad un sorriso, complice forse quella birra di troppo, o quegli occhi così dannatamente belli, decidendoti ad accontentarlo.
Sa di menta, e di alcool.
Dolce.


***

Si, siamo arrivati al sodo abbastanza presto.
L'avevo detto che ci sarebbero stati pochi capitoli, ehem.
beh, grazie per essere arrivati fino a qui, una recensione è sempre gradita!
Baci, Blake
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: Queen Blake