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Autore: breezeblock    21/01/2021    5 recensioni
Regulus diceva sempre che hai una certa abilità nell’essere crudele con chi più ti ama; difficile stabilire con il senno di poi cosa volesse dire realmente, ma il fatto è che un po’ di ragione ce l’aveva.
Questa storia partecipa al contest “Back to Black” indetto da parsefeni sul forum di EFP.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Nothing revealed/Everything denied 
 
 
Life feels like a lie
I need something to be true

Life feels like there's something missing 
maybe it is you.
 
 
 
 
“Una volta mi hai chiesto se potessi mai stancarmi di te”.
“Se un giorno ti svegliassi e ti rendessi conto che non mi vuoi più intorno, si, me lo ricordo”.
“Pensi ci riuscirei a lasciarti indietro?” Pensi questo di me, fratello?
“Non lo so, ma potresti” 
“Da come ne parli sembra quasi lo vorresti”. 
E forse lo volevi sul serio, visto come sono andate le cose.
La pioggia picchietta sulle sbarre con insistenza, lei sembra più perseverante di te nel modo che ha di sbattere sul ferro bagnando il silenzio. Tu alla sua porta non hai mai bussato, nemmeno una volta. 
Non ti penti di essertene andato, d’altronde come potresti, se era proprio ciò che volevi. Non ti spieghi come facciano, James e Lily a rimanerti ancora accanto nonostante tutto. Loro sono gli unici che non sei ancora riuscito a far scappare, mentre con lui è stato fin troppo semplice. Farti odiare ti riesce così bene che sta quasi diventando il tuo hobby preferito, allontanare le persone come fossi veleno (e un po’ lo sei, con quel sangue che ti ritrovi), è diventato quasi un piacere perverso che si fa spazio tra le ossa e ti mozza il respiro. 
Ormai sguazzi in un dolce limbo fatto di attese infinite e promesse mai onorate, aspettando di vedere cosa ne sarà della tua prossima vittima. 
Con lui, è stato fin troppo semplice. Regulus diceva sempre che hai una certa abilità nell’essere crudele con chi più ti ama; difficile stabilire con il senno di poi cosa volesse dire realmente, ma il fatto è che un po’ di ragione ce l’aveva. 
Sei sempre stato tutto fuorché ragione tu, non sei assennato come lo era tuo fratello (imperscrutabile, il giudizio che schiaccia la passione con calcoli subdoli, svuotato dell’anima), che sembrava riuscisse a sostenere il peso del mondo sulle spalle con una grazia e una nobiltà inumana, senza mai esserne piegato o scalfito, mai una lacrima a bagnargli le guance pallide. 
Tu sei un’altra storia, di quelle che si raccontano nei pub più sudici con un bicchierino di Whisky Incendiario in mano e altrettanti accanto vuoti. Nessuno è ancora in grado di capire come sedare tutta questa energia, come spezzare le tue lance affilate e impedire che si conficchino nella carne di qualsiasi passante pronto a mettere in discussione ciò in cui credi. Sei avventato, smisurato, un leone indomato e niente ti va mai bene. Nemmeno lei era abbastanza evidentemente, e questo lo sapevano tutti. Forse lo aveva capito persino lui, che probabilmente se fosse ancora vivo si prenderebbe gioco dei tuoi gusti a dir poco discutibili. 
La verità, continui a ripeterti, è che Regulus non capiva niente, come infondo anche Lily e Remus, fin troppo buoni per la tua anima scheggiata, James ci prova e ogni tanto ci riesce; alla fine dei conti lui è l’unico con cui sei riuscito a costruire una linea sottile che ti riporta sempre indietro, da qualsiasi parte che non sia nel posto buio e freddo in cui adesso aspetti di morire.
Questa è la verità che continui a ripeterti, forse invano, perché a giudicare da come sono andate le cose realmente, alla fine hai tradito anche lui, e adesso impallidisci al pensiero del tuo migliore amico abbracciare la morte che a te continua a negarsi, baciandoti distrattamente e facendosi desiderare come una volta desideravi le tue amanti, mai pienamente soddisfatto.
Ti chiedi spesso cosa abbia pensato nell'attimo prima di chiudere gli occhi, se avesse perdonato tutti i tuoi crimini commessi e anche quelli che non hai commesso (non lo hai ucciso tu, vero?), se invece avesse conservato solo piccole briciole di odio per te, come quelle che adesso sono sparse sul pavimento di questa cella umida, (lo hai ucciso tu, vero?).
Adesso poco importa. Lily, James, Regulus, tante le vite spezzate nel fiore degli anni, tante le vite che hai perso. Probabilmente tuo fratello aveva ragione, sei soltanto una persona crudele che finisce per ferire le persone a cui tiene di più prima o poi, anche senza volerlo, soprattutto senza volerlo. Perché tu non pensi mai, non ponderi mai gli effetti di un’azione prima di compierla. Ti sei sempre detto perché pensarci troppo d’altronde? Il pensiero rischia di imbrigliare le azioni con catene talmente pesanti che ogni causa sarebbe persa in partenza e poi a che servirebbe? Invece se ci avessi pensato anche solo un po’ (la voce di tuo fratello è perfettamente chiara, come se adesso fosse in questa cella a marcire insieme a te), forse non ti saresti fidato delle persone sbagliate, forse i tuoi amici non sarebbero morti, forse avresti potuto salvare lui.
“Una volta mi hai chiesto se potessi mai dubitare di te”.
“Se un giorno ti svegliassi e ti rendessi conto che non sono quello che credevi, si, me lo ricordo”.
“Come potrei, Peter?”
“Non lo so, ma potresti”
“Da come ne parli sembra quasi lo vorresti”.
Forse avresti dovuto pensarci meglio, più giudizio meno passione, più rancore ma meno dolore. Chissà come sarebbero andate le cose, chissà. 
Il bacio del Dissenatore passa come l’ennesimo ricordo felice che gli hai concesso. Ti riportano in cella e cadi sui tuoi stessi piedi. Le briciole di pane sparse a terra formano un mosaico di immagini che distraggono per un po’ il tuo sguardo ormai spento. 
È solo colpa tua.

 
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E niente, Sirius in questi giorni mi urtava parecchio e non so neanche io il perché, sono stata un po' crudele con il senno di poi. Ho immaginato come si fosse sentito in preda ai deliri dopo i baci dei Dissennatori ad Azkaban (forse durante la prigionia sono stati frequenti? Non so, immagino di sì), insomma non dev'essere stato facile psicologicamente e penso chei crolli emotivi fossero all'ordine del giorno anche per tipi come lui. Quindi si da un po' la zappa sui piedi da solo, dandosi la colpa per tutte le morti che ha vissuto e di cui viene incolpato -almeno per quanto riguarda quella di James e Lily. 
Spero comunque che possa essere piacevole da leggere nonostante il tema. Il titolo e le tre righe introduttive le ho prese dalla canzone dei 1975 Nothing revealed/Everything denied, mi sembrava potessero accostarsi bene al tema, visto che alla fine le risposte che Sirius cerca non arrivano (almeno non a questo punto della sua vita). 
A presto! 
 
  
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