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Autore: la_pazza_di_fantasy    24/01/2021    0 recensioni
Riwan si trova catapultato da un giorno all'altro in un altro regno perchè deve sposare il principe di quel regno. Ma al suo arrivo le cose non vanno come sperava e si ritrova ad essere trattato malissimo per colpe non sue. Riwan si chiuderà completamente in se stesso sperando che la sua vita in quel palazzo finisca presto.
Ma qualcosa cambierà nel giro di qualche mese.
Genere: Fantasy, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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-lo sapevo- Garen sorrideva mentre Riwan completamente spaventato guardava la piccola sfera di energia tra le sue mani.
Il marito in quei giorni aveva pressato tanto il moro che alla fine Riwan era riuscito a creare la magia.
-Garen come lo blocco?- chiese Riwan che non si era mosso di un millimetro mentre il marito era andato a prendere Rell dalla sua culla e aveva iniziato a giocare con la bambina felice di quello che era successo.
-non stare così teso o perderai il controllo- disse Garen ottenendo ovviamente l’effetto opposto facendo quindi irrigidire ancora di più il marito.
-Garen per favore- disse quasi supplicando Riwan mentre la scintilla nelle sue mani continuava a crescere. Garen sospirò posando la bambina sul letto e avvicinandosi al marito.
-fai un respiro profondo e rilassati. Agitarti peggiorerà sole le cose- Riwan annuì e aiutato anche dal fatto che aveva il marito li vicino riuscì a calmarsi abbastanza velocemente. -ora pensa di far sparire la sfera, proprio come hai fatto per farlo comparire- continuò il biondo mentre Riwan chiudeva gli occhi e cercava di fare quello che la voce del marito gli stava dicendo.
-vedi che ci riesci?- a quella frase Riwan aprì gli occhi e sorrise notando che la sfera di magia nelle sue mani era scomparsa e il suo corpo di rilassò ancora di più. Non aveva niente di pericoloso in mano in quel momento e ne era felice.
-non farmi più fare queste prove in camera o quando c’è Rell nelle vicinanze- disse il moro agitando l’indice in modo minaccioso davanti alla faccia del marito che annuì.
-va bene niente prove con Rell nelle vicinanze ma possiamo comunque fare delle prove in palestra quando ritorna Elar- disse Garen riprendendo la figlia in braccio che nel mentre aveva iniziato a strisciare verso il bordo del letto per scendere dallo stesso.
-sempre se ritorna. Sono giorni che è via e aveva detto che sarebbe tornato in un giorno usando il teletraporto- Riwan non riusciva più ad aspettare. Voleva sapere come stava suo padre e finalmente, dopo anni, scoprire chi fosse sua madre. A quel punto era abbastanza chiaro che sua madre non fosse di Mussasur visto che era riuscito tranquillamente ad usare i poteri ma come i suoi genitori si erano conosciuti gli era ancora oscuro.
-avrà avuto qualche problema che lo ha tenuto bloccato li, anche se abbiamo la magia non possiamo sempre risolvere tutto con essa- disse Garen sorridendogli.
-lo so, l’ho letto nei vostri libri- Riwan alzò gli occhi al cielo per poi buttarsi all’indietro sul grande letto matrimoniale ricordandosi di togliersi il fermaglio dai capelli altrimenti si sarebbe fatto davvero male. Da quando Garen gli aveva regalato quel fermaglio dopo avergli rivelato della magia Riwan non se ne era più separato e lo usava sempre. Amava quel fermaglio proprio perché era la prova che Garen si fidasse di lui.
-tranquillo sono più che certo che Elar saprà tutto e ti spiegherà come stanno realmente le cose. Comunque ti sei accorto anche tu che Shen aveva la testa tra le nuvole oggi?-
-avrà seguito il mio consiglio visto che quella faccia può significare solo una cosa- disse Riwan quasi ghignando anche perché oltre alla testa tra le nuvole e la faccia sognante Shen aveva anche dei segni viola sul collo.
-quale consiglio? Mi devo preoccupare?- chiese Garen che non si era minimamente accorto di quello che aveva fatto il marito.
-gli ho detto di parlare con Charlez- rispose Riwan ridacchiando. Era felice che Shen avesse seguito il suo consiglio e non vedeva l’ora di incontrare Charlez per parlarci e sapere cosa fosse successo.
-come cazzo hai fatto?- Garen guardava il marito stupito. Nonostante Charlez gli avesse detto di non dargli fastidio il biondo aveva continuato a tormentarlo per farlo parlare con Shen ma il rosso non lo aveva minimamente ascoltato.
-ho solo fatto notare che le cose si sarebbero risolte, almeno in parte. Sei invidioso?- chiese Riwan osservando il marito preoccupato di averlo fatto innervosire.
-certo che si! Vorrei riuscire io a fare quello che fai tu, ma sono davvero fortunato ad averti al mio fianco-
-cosa?-
-le questioni importanti me le risolverai tu adesso. Hai dimostrato di essere molto più bravo di me- spiegò Garen buttandosi a sua volta all’indietro sul letto tenendo ancora in braccio Rell che in quel momento era bellamente spalmata sul petto del padre.
-mi stai lasciando tutto il lavoro pesante?- Riwan assottigliò gli occhi mentre vedeva il marito confermare la sua frase -bastardo scansafatiche- mormorò poi ricevendo come risposta un’infantile linguaccia da parte del marito.
Riwan stava per rispondergli a tono ma fu bloccato da qualcuno, probabilmente Shen, che stava bussando alla porta.
-avanti- disse Garen mettendosi leggermente composto.
-scusate se vi disturbo ma è arrivato Elar- disse Shen aprendo leggermente la porta far fare solamente capolino alla sua testa.
-arriviamo subito- disse Garen alzandosi di colpo, stando attento alla figlia ovviamente, mentre Riwan sospirava. E il suo sospiro era perché voleva riposarsi ma non poteva visto che doveva assolutamente sapere quello che Elar aveva scoperto. -stai bene?- chiese Garen mentre i due stavano camminando per i corridoi seguendo Shen e Riwan si stava sistemando nuovamente i capelli con il fermaglio.
-ho solo ansia- rispose il moro stringendosi le braccia al petto.
-non ti preoccupare, per qualunque evenienza ci sono io al tuo fianco. E anche Rell- Garen mise un braccio intorno alle spalle di Riwan tirandoselo più a se mentre con l’altro reggeva Rell che nel mentre si era addormentata iniziando anche a sbavare sulla camicia del padre.
-ragazzi- i due alzarono lo sguardo quando sentirono la voce di Elar che era comodamente appoggiato a una delle pareti presenti in una stanza che Riwan non aveva mai visto. Okay che non aveva visto nemmeno un terzo di tutto il castello ma comunque restava una parte non conosciuta.
-io vado- disse Shen uscendo immediatamente dalla stanza e lasciando Elar con i due coniugi.
-scusate per il ritardo, ho dovuto risolvere alcune questioni- iniziò Elar che stava sudando freddo. Come doveva dire al figlio tutta la verità?
 

 
   
 
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