Bentornati in questo nuovo capitolo di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR. Nello scorso, gli amici di ALFA Kairi hanno cercato di salvare tutti i partecipanti del II Torneo del Potere...
... ma lei e una trentina di sopravvissuti sono stati imprigionati all'interno di una stranissima dimensione, il cui aspetto è molto simile a Tournament Planet ma dove, a quanto sembra, vi è della vita.
Tra gli sperduti, purtroppo, ci è finita anche BETA Chi, la quale vuole dare una mano ai guerrieri e ha chiesto, spronata da una rivelazione di Ai, ad addestrarsi per il combattimento.
Cosa avrà scoperto Chi, di così importante?
E chi è quella donna che ha rapito Momo Yaoyorozu? Qual'è il suo obiettivo?
Vi anticipo subito che il
prossimo capitolo sarà pubblicato
martedì 2 Marzo!
... e, dopo ciò, posso augurarvi una BUONA LETTURA!!!
GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR
Comincia la caccia! Alla ricerca di Lust!
Lunedì 27 Agosto 2018
Dimensione Sconosciuta - Lontano dalla Caverna e vicina alla T. of V.
00:00
BETA CHI
Continuai
a correre, senza freno, per più di cinque minuti
inoltrandomi sempre di più nella foresta e non dando a
nessuno il tempo di
raggiungermi. Solo quando fui certa di essere abbastanza lontana, mi
sedetti
sotto un albero e ripresi a piangere e singhiozzare, sfogando tutta la
mia
frustrazione.
Perché
era finita in questo modo? Cosa avevo fatto di
male per essere diventata prigioniera della mia stessa vita?
“Ehi,
Chi...”
Sorpresa,
mi voltai verso destra. A qualche albero di
distanza vi stava Simon, il quale venne a sedersi davanti a me, con
sguardo
dolce.
“Lasciami
stare, Simon...”
“No.
Adesso devi ascoltarmi!” mi rispose lui,
comprensivo ma severo “So cosa stai provando, in
questo momento. Ti senti
l’anello debole del gruppo, e temi che i nostri nemici
possano uccidere uno di
noi solo perchè ti stiamo proteggendo. So che hai
paura... ma non è
sbraitando ai quattro venti che risolverai la situazione. La
fiducia non si
conquista con le parole, ma con i fatti!”
“E
questo cosa a che fare con...?”
“Ragiona,
Chi! Pensi davvero che Kairi o gli altri non
abbiano fiducia nelle tue capacità? Se davvero fosse
così, lei non ti avrebbe
permesso in alcun modo di sbarcare su Tournament Planet! Non ti avrebbe
permesso nemmeno di assistere a quegli incontri nella sede della
F.O.F.! Lei
non ti avrebbe nemmeno fatto leggere il diario segreto di Dragon
Oronar! Ti ha
dato il suo Key-Blade e ti ha insegnato tutti quegli incantesimi, cazzo!”
Quelle
parole mi spinsero a riflettere, e non poco. Simon
non aveva tutti i torti. ALFA Kairi era stata una delle poche, se non
l’unica,
a fidarsi di me nella F.O.F., al punto da mostrarmi tutte le sue
debolezze.
Forse non stava agendo con arroganza. Forse lei stava davvero cercando
di
proteggermi perchè teneva molto a me.
Avevo
davvero permesso alla mia parte peggiore di
fuoriuscire e rovinare tutto?
“Sai
quanto siano forti i Deadly Sins. Lilith ti ha quasi
ucciso, te lo ricordi? Perfino gli Angeli si sono dovuti arrendere!
Tutti noi
abbiamo dei limiti, Chi... anche io! Questi si possono
superare, vero, ma
andrai incontro a morte certa se non sai come affrontarli o se anticipi
i tempi!
Hai degli amici che possono darti una mano...
permetti loro di
proteggerti, fino al giorno in cui sarai abbastanza forte da cavartela
da sola!”
La
ragione iniziò a tornare nella mia anima e nel mio cuore.
Solo in quel momento mi resi effettivamente conto di avere esagerato
nei modi e
che, probabilmente, tutti avessero frainteso le mie motivazioni.
“Io...
io non ho mai detto che volessi diventare forte
come voi o che volessi affrontare i Deadly Sins da sola...”
“Lo
so... e penso lo abbiano capito anche loro”
ammise Simon, avvicinandosi a me e scostando una ciocca di capelli dal
mio
volto “Tu sei una persona istintiva, ma sei anche
intelligente ed altruista.
Io, più di tutti, posso capirti. L’anello
che hai sull’anulare della mano
destra, quello che ti ho regalato cinque giorni fa, ne è la
conseguenza”
Solo
a quel punto il volto di Simon si avvicinò lentamente
al mio, e le sue labbra poggiarono con bramosia le mie. Duro pochi
secondi ma
invece di godere per quel momento, mi resi conto che qualcosa non
quadrava nel
verso giusto.
Cosa,
però?
Mentre
nella mia mente continuarono a sorgere sempre più
dubbi, lui si alzò da terra e mi porse la mano.
“Torniamo
dagli altri... si staranno preoccupando, a
questo punto!”
Accettai
il suo gesto e mi alzai in piedi, prendendogli la
mano, mentre con l’altra raccolsi il primo oggetto che mi
capitò al volo, senza
farmi notare.
La
mia mente aveva ormai fatto due per due, ed ero pronta ad
agire.
“Lo
sai... nonostante io voglia chiedere scusa a tutti...
sono ancora più incazzata di prima... e sai
perchè?”
“Io...
no, Chi... per... OUCH!”
Simon
crollò in ginocchio, dolorante, toccandosi la nuca
sanguinolenta e alzando lo sguardo verso il mio. La sua
incredulità sbattè
faccia a muro con il mio senso di nausea e disgusto, e il suo
sentimento di
confusione aumentò quando gli sputai letteralmente in faccia.
“...
perchè tu non sei Simon... sei
un impostore!”
***
“Dimmi...
come l’hai capito?”
“La
conferma me l’hai data quando hai tirato in ballo
l’anello...” affermai io,
disgustata, sputando per terra e lasciando
cadere la pietra con la quale avevo colpito in fronte
l’impostore.
“Pensavo
non ci avresti fatto caso...”
“Scambiando
l’anello di Simon con quello di mia nonna?
Sono cresciuta con mia madre... certi particolari non possono
sfuggire a me
o a uno come Simon!”
Il
sorriso malefico di quell’uomo mi fece venire la pelle
d’oca, al punto da staccare il Key-Blade dalla mia cintura ed
evocarlo tra le
mie mani, pronta a difendermi.
Il
suo aspetto cominciò a mutare. Il suo viso si
deformò e i
suoi capelli cambiarono colore. Davanti ai miei occhi non
c’era più Simon, ma
un uomo di mezza età dai capelli lunghi e grigi, il volto
scavato con qualche
ruga a solcargli la fronte, con una cicatrice lungo il suo occhio
destro
coperto da una benda nera. L’iride scoperta di quello
sinistro era color ambra.
Portava un anello al dito, con il numero 10 inciso sul gioiello
più prezioso.
Furono i suoi nuovi
abiti a lanciarmi un allarme in testa.
Cappotto
con cappuccio, completamente nero, lo stesso
indumento descritto da Ai per spiegarci l’aspetto fisico di...
“Sei
stato tu... tu hai risvegliato le mummie delle
catacombe!”
Il
suo sorriso di vittoria fu la conferma alle mie risposte.
Una strana luce smeraldina andò a ricoprire la ferita sulla
sua tempia, un
potere troppo simile a quello che avevo usato per curare la mano di
ALFA Kairi
quella mattina. Come volevasi dimostrare, quando essa sparì,
mi resi conto si
fosse rimarginata anche la sua ferita e iniziai seriamente a
preoccuparmi.
“Vattene
subito da qui... i miei amici stanno
arrivando a salvarmi! Non ne uscirai vivo da una battaglia contro di
loro!”
“Su quest’ultima affermazione ho dei grossi dubbi. Nonostante ciò devo farti i miei complimenti, Chi Miura!” applaudì lui, rimettendosi in piedi come se non gli avessi fatto alcun graffio “Quel Freezer ha pienamente ragione... hai la stoffa della guerriera... proprio come tua nonna!”
[Aku
no Shinri - BOKU NO HERO ACADEMIA]
Quelle
parole mi colsero totalmente alla sprovvista, e
tentennai con la mia scarna posa di combattimento. Quell’uomo
tuttavia non sembrava ostile, segno volesse solo
parlare con me. Molto meglio. Avrei approfittato di ciò per
attendere i
possibili soccorsi.
“Tu
chi sei? Cosa sai di mia nonna?”
“Hai
ragione, sono stato maleducato. Il mio nome
è
Xigbar, ma tu sei libera di chiamarmi Luxu!” si
inchinò costui davanti a
me, rivelandomi maleficamente “In quanto a tua
nonna... io la conoscevo
perfettamente, più di quanto tu immagini!”
“Non
farmi perdere tempo! Dimmi subito la verità!”
“Calma,
dolcezza... sono qui per dettarti le regole
del gioco!” mi disse lui, decisamente
divertito dalla situazione “Presumo
tu voglia, prima di tutto, sapere dove ti trovi... semplice... sei
giunta
nella Dimensione DELTA! Questo è un pianeta vero!”
“Cos...
no! Non ci credo!”
“E’
la verità, che tu ci creda o meno...”
confermò
Luxu, con un ghigno da maniaco che mi spinse ad arretrare nuovamente
“...
ovviamente, non si tratta di un pianeta qualunque. Vi abbiamo
semplicemente
imprigionato qui, così da impedire ai vostri amici di venire
a salvarvi. Per
essere più specifico... è una rappresentazione
del Pianeta Originale, quello
dal quale sono sorti tutti i vostri mondi... la
prima casa degli Dei
Supremi!”
Oddio.
Se quella era la verità, allora come avremmo fatto a
fuggire via?
“NON
AVVICINARTI, HO DETTO! SE FAI UN ALTRO PASSO...
ALLORA MI SUICIDERO’ CON IL KEY-BLADE!”
Quel
farabutto continuò ad avvicinarsi lentamente a me,
incurante delle mie minacce.
“SO
LA VERITA’! SE IO MORIRO’, TUTTI GLI UNIVERSI
VERREBBERO CONDANNATI! SE NON VUOI MORIRE... RESTA LI’ DOVE
SEI!”
Solo
davanti a quell’ultima affermazione e al mio gesto
improvviso di puntare il Key-Blade verso il mio Cuore, gli occhi
dell’ingannatore ebbero un fremito, che lo spinsero ad
arrendersi e
interrompere il suo assalto, alzando le mani in segno di resa.
“Credo
tu abbia frainteso qualcosa. Ciò che hai affermato
è assolutamente insensato. Ma sta
tranquilla... non ti farò alcun
male, anche perchè solo due persone
possono salvarvi da questa orribile situazione... Kairi... e
te, mia cara Chi!”
Rimasi
scioccata davanti a quella risposta.
Io? Solo io e Kairi potevamo salvare i nostri amici? Come?
[Riku's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Il
nostro primo gioco sarà una Caccia al Tesoro!
Lust
si trova nella galleria che avete scoperto tu ed i tuoi amici, nella
caverna
che avete abbandonato. Aiuta Simon a trovarla, e quando
l’avrete sconfitta,
io vi rivelerò il prossimo indizio!”
La
sua affermazione era pesante. Lust si trovava davvero
così vicina a noi? Allora perchè non ci aveva
attaccato subito?
“Le
regole sono molto semplici... primo! Tu ed ALFA
Kairi potrete portarvi tre alleati dentro la caverna. Nessun
altro! Secondo!
Non appena entrerete nella galleria, non vi sarà concesso
tornare indietro
senza aver sconfitto Lust! Terza regola... al
termine della battaglia,
potrai scegliere di portare via quante persone desideri da questo
posto, senza
alcuna limitazione!”
“Lo
faresti sul serio?!”
“E’
un gioco, ricordi? Le regole vengono applicate e
devono essere rispettate! Ovviamente,
questo gioco avrà senso
soltanto di fronte ad una quarta regola ben precisa... indovina
qual’è?”
Non
ci voleva un genio per capire di cosa stesse parlando.
“Io
non potrò fuggire da qui. Ho indovinato?”
“Esattamente.
Affinchè il gioco possa concludersi,
entrambi i giocatori dovranno continuare a essere presenti su questo
pianeta,
fino a quando tutti i Deadly Sins lo saranno. Allora... accetti
di
prenderci parte? Mi duole darti questo avvertimento... non ti
ricapiterà un’opportunità simile... e
non potrai tornare indietro dopo la tua scelta”
Le
probabilità che la sua fosse una trappola erano troppo
elevate, ma non erano rimaste altre alternative se non quella di
appoggiarlo.
Era
una decisione tremenda quella che stavo per compiere, e
anche molto egoista, ma non avevo scelta. Mi sarei scusata con gli
altri, una
volta tornata indietro...
...
se fossi tornata indietro.
“D’accordo... accetto la tua proposta, Luxu!”
"Scelta
saggia, Chi Miura..."
Non
si poteva più tornare indietro. Questo avevo affermato
in faccia ad ALFA Kairi, e non mi sarei rimangiata la parola.
Luxu,
improvvisamente e senza darmi il tempo di comprenderne
il motivo, si allontanò da me.
“No!
Aspetta! Prima hai parlato di mia nonna... COSA
SAI DI LEI?!”
“Se
vincerete contro Lust... forse riceverai le
risposte che desideri!” insistette lui,
aprendo uno squarcio oscuro
innanzi a se “Tieni sempre
d’occhio l’anello, perchè ti
darà un indizio
essenziale per sconfiggere i vostri nemici... e una persona, a te molto
cara, ti
sarà riconoscente per il resto della sua vita!
Solo tu potrai
indossarlo, da questo momento... solo alla fine, capirai cosa
ti ha
riservato il destino! Ricorda... che il tuo Cuore
possa essere la tua Chiave-Guida! Abbia inizio la sfida!”
Non
ci fu modo di fermarlo. Mi gettai al suo attacco per
afferrarlo, ma la mia mano andò a vuoto e di lui non rimase
alcuna traccia.
***
“Lust,
quindi, si trova dentro quella grotta...”
Simon,
Emerald, Cristal e Majin Bu mi trovarono pochi
secondi dopo la fuga di Luxu. Raccontai loro quanto mi fosse accaduto,
senza
tralasciare alcun particolare, e quando tornammo dagli altri
toccò a loro
quattro spiegare la situazione.
“Simon...
è una trappola. Non è vero?”
gli disse Freezer, per nulla convinto.
“Molto
probabile...” gli dette ragione il mio
ragazzo, ammettendo “Sarò onesto. Luxu
non mi sta simpatico, a prescindere dal fatto
che sia un nostro alleato o meno!”
Lo
compresi.
Per
di più, quel bacio era stato troppo carnale, come se
quel maiale non avesse aspettato altro che assaporare le mie labbra...
... meglio non pensarci... o avrei
rigettato il
pranzo per il disgusto!
“Io,
invece, credo possa aver detto la verità”
dichiarò, invece, ALFA Kairi senza pensarci due volte.
“Quindi
non ci resta che entrare nella grotta una
seconda volta?”
“Sì.
Luxu ci ha imposto delle regole molto specifiche,
che vanno seguite alla lettera se non vogliamo avere problemi...”
“Dobbiamo
stare al suo gioco. E’ stato molto chiaro su
questo” confermai
io, decisamente
preoccupata “Dovremo rientrare in quelle gallerie
colme di zombie. Scusatemi...
non ho avuto altra scelta, avevo le mani legate”
“Già...”
confermò la regina, decisamente irata
con me “... abbiamo le mani legate. La tua
presa di posizione ha
scombussolato tutte le nostre strategie! Ora dovremo stare al gioco di
Luxu,
sperando abbia detto la verità!”
“KAIRI!”
“No,
Simon. Ha ragione” aggiunsi rapidamente
io, bloccando il mio ragazzo prima che potesse difendermi “Io
non mi
rimangio la mia volontà di combattere, ma ho usato dei toni
e un comportamento
a me non consoni. Mi spiace... non succederà mai
più, lo prometto.
Tuttavia... vi supplico di concedere una piccola parte del
vostro tempo per
accrescere le mie capacità. Se è vero
che solo io e Kairi possiamo
salvarvi... allora
non posso restare al livello in cui sono adesso! Non posso ancora dirvi
il perchè di questa mia scelta... ma vi scongiuro... provate
a
fidarvi di me”
Per
confermare quanto avessi detto, mi avvicinai a ALFA
Kairi e mi inginocchiai davanti al suo cospetto. La donna, di fronte a
quel
gesto, rimase completamente senza parole, e lo stesso Simon era a bocca
aperta.
C’era
soltanto una persona, in quel momento, che potesse
capire il motivo dietro quella mia decisione, e con lo sguardo provai
furtivamente a cercarla. Lei comprese, e si fece avanti.
“Simon...
mia regina...” Ai riuscì a
separare
definitivamente Simon e ALFA Kairi, dichiarando “Date
le circostanze,
credo di avere una soluzione per la nostra corrente situazione!”
“Cosa
ci proponi, Ai?” le chiese Ran, con
curiosità.
La
piccola sorellina di Simon iniziò un lungo discorso, il
quale si concluse con una proposta talmente incredibile da coglierci
letteralmente alla sprovvista.
“Io
per prima avevo grossi dubbi sul perchè i Deadly Sins
avessero voluto Chi imprigionata assieme a noi, e sono convinta che
l’apparizione di questo Luxu non sia stata una pura
coincidenza. Ci stanno
costringendo a dipendere soltanto da lei, e questo ci porta a litigare
inutilmente. Se davvero è questa la loro
intenzione... perchè non stiamo
fino in fondo al loro gioco? Lasciamo che sia Chi a decidere tutte le
nostre
mosse!”
Il
silenzio si era propagato per tutta la radura, tanto
eravamo sbigottiti dalla proposta della sorellina di Simon.
“Mocciosa
terrestre... ci hai appena proposto di
eleggere quella mocciosa come il nostro capo?!”
affermò
Freezer, puntando ferocemente lo sguardo verso Ai.
“E’
la scelta più saggia che si possa fare, al
momento!” lo affrontò con lo
sguardo la bambina senza alcun timore,
ammettendo “Pensateci! Lei
è l’unica tra tutti noi a conoscere ogni
nostra capacità, anche grazie alla presenza del Sommo
Sacerdote su
COUNT-DOWN...”
“...
inoltre la sua intelligenza è molto elevata, più
di quanto lei stessa voglia ammettere”
ammise anche Simon, lasciandomi
a bocca aperta “In effetti, il ragionamento di Ai
non fa una piega. Ora
come ora, nessuno può prendere decisioni più
corrette rispetto a lei! Io sono
favorevole!”
“EEEEEEEEEEHHHHHHHHHH?!”
urlai io,
visibilmente scossa e scioccata.
Era
uno scherzo, pensai, una punizione per quanto avessi
combinato qualche minuto prima.
“Io
sono favorevole!” aggiunse Juzo, con
fermezza, indicandomi deciso “Dai miei dati, risulta
che l’intelligenza e la
scaltrezza di Chi siano notevolmente aumentati rispetto a quando la
conobbi
mesi fa... non credo nessuno lo sappia... ma Chi ha un Q.I.
pari a 264!”
Tutti
quanti, nessuno escluso, si voltarono sgomenti verso
di me, come se il cyborg avesse detto qualcosa di assolutamente
stupefacente.
Cosa
diavolo significava quel numero? Non sapevo
nemmeno cosa fosse il Q.I!
Rendendosi
conto della mia perplessità, Hiro si affrettò
subito a spiegarmi.
“Il
Q.I. è la sigla per Quoziente Intellettivo, ed è
una scala per misurare l’intelligenza dietro una persona. La
tua, Chi, è a un
livello eccezionale! Il mio è soltanto a 179!”
“Ehm...
davvero?”
“Una
persona nella media ha un Q.I. tra i 90 e i 110. Oltre
quella soglia, vi sono i geni! Io, personalmente, ho un Q.I. pari a
148. Se
dovessimo fare un paragone con qualche personaggio famoso del nostro
mondo,
Chi...” specificò un Ai sorridente,
pronta a cogliermi di sorpresa “...
tu saresti spanne sopra a uomini come Leonardo da Vinci, Stephen
Hawkins o
Albert Einstein! Loro avevano un Q.I. sui 190 punti!”
La
mia mascella cadde letteralmente per terra. Quei santi
della scienza avevano 190? Forse Juzo aveva sbagliato i calcoli, non
poteva
essere altrimenti.
Io
non ero così intelligente. Non mi piaceva studiare, anche
se al Liceo prendevo sempre il massimo dei voti (tranne in matematica,
come
avevo già rimembrato il giorno prima). Non potevano
paragonarmi a persone che
avevano segnato la vita del mio intero pianeta!
Al
contrario, ero certa che con Hiro o Ai non ci fossero
stati errori di alcun genere. Loro erano davvero due geni baciati da
Zeno-Sama.
Uno era in grado di costruire androidi, l’altra era una Dea
della Chimica e
della Farmacologia.
“...
non bastano dei byte o un Q.I. per dichiarare una
persona degna della propria fiducia” ALFA
Kairi ammonì il cyborg, ma
venne affrontata da Akemi, la quale seguì a ruota il suo
amico.
“Non
si tratta dei nostri circuiti, ma del nostro Cuore!
Chi sarebbe pronta a tutto pur di
aiutarci, e più di lei sappiamo
quanto sia capace. Simon-Sama e Ai-Sama hanno ragione! Se
c’è una
persona di cui tutti possono fidarsi, in questo momento...
quella è Chi!”
L’affermazione
di Akemi colse alla sprovvista la regina, la
quale si toccò il suo cuore sorpresa.
“Il...
il vostro Cuore...”
Timorosa,
mi voltai verso Simon cercando dovute spiegazioni.
“Ricordi
la nostra prima partita a scacchi, Chi?”
mi domandò lui, con un sorriso “Quella
volta fui io a vincere...”
“...
non ci avevo mai giocato, fino a quella sera...”
dissi la verità, con leggero imbarazzo “...
volevo provare a sorprenderti
e imbarazzarti un pochino, e invece mi hai sconfitto con estrema
facilità...
AHI!” iniziai a massaggiarmi il
bernoccolo uscitomi sulla fronte dopo
il colpetto a mano chiusa di Simon “Perchè
lo hai fatto?!”
“Perchè
sei una stupida! Non avevi mai giocato, eppure
riuscivi ad anticipare ogni mia mossa! Per
di più mi mandavi nel
pallone con le tue avance! Era la tua prima partita e mi avevi quasi
messo in
trappola... se
dico che sei in grado di prendere decisioni più brillanti
delle mie, lo faccio perchè ne sono convinto al cento per
cento!
Mi credi capace di sacrificare la vita dell'intero universo solo
perchè sono innamorato di te!? E
sappi che io, in verità, ho un Q.I. pari a 104! SONO
LETTERALMENTE NELLA NORMA!”
La
mascella mi cadde letteralmente per terra una seconda
volta. No, era impossibile. Uno come Simon non poteva soltanto avere un
104
come intelligenza. Doveva almeno stare al livello di Ai, a mio parere.
“Devo
correggerti, Simon...” aggiunse Juzo, cercando
di trattenere una risata “... il suo Q.I.,
in realtà, si aggira tra il
100 e il 101! Sei il terz’ultimo, tra i presenti!”
Stavolta
fu il turno del mio ragazzo a restare a bocca
aperta, sbigottito. Tutti i nostri amici, ALFA Kairi inclusa,
cominciarono a
ridere a crepapelle davanti alla sua reazione, e anche io non fui in
grado di
resistere.
Sentire
tutta quella fiducia mi risollevò come non mai. Il
loro sguardo carico di fiducia mi spinse a prendere la decisione
più importante
della mia vita...
...
quella che mi avrebbe cambiata per sempre!
“D’accordo!
Ci sto!”
Lo
sguardo d’intesa di tutti i presenti verso la mia figura
mi fecero capire che tutti avevano accettato quella decisione senza
alcun
rimpianto. Anche ALFA Kairi, quella all’inizio più
contraria, sembrò tornare
quella che avevo conosciuto dato che mi rivolse un rapido occhiolino.
Era
il suo modo per chiedermi scusa.
Ai,
invece, alzò il pollice di nascosto, senza farsi vedere
da Simon. Lei sapeva perfettamente il motivo per il quale avessi deciso
di fare
quella richiesta a tutti loro. Dovevo capire se il desiderio della
sorellina di
Simon avesse avuto effetto non solo sui partecipanti, ma anche su di
me...
...
perchè, nel secondo caso, avrei potuto lasciare il
combattimento a...
...
era meglio non pensarci adesso. Ora dovevo riposarmi e
ragionare su chi, tra i miei compagni, dovesse seguirmi nella caverna
per
combattere contro Lust.
Non
potevo concedermi errori di alcun tipo.
***
06:00
GOKU
Raggiungemmo
Cair Paravel in meno di dieci minuti, e gran
parte dei miei amici passò lì la notte. Si
trattava di Vegeta, Piccolo, Ten
Shinan, Crilin, C-17 e C-18, i C-Rainbow superstiti, Cabba, Jiren,
Broly, la
2-A con i loro professori, e i restanti membri dei cosidetti Big Hero
6.
Tutti
gli altri, invece, raggiunsero Roma, consapevoli di non
poter essere di grande aiuto. Tra questi, vi erano BETA Kairi (la quale
doveva
sostituire la sua versione futura qualora vi fosse stato un attacco),
Muten,
Mr. Satan e Videl, le Palle di Fuoco Kamikaze e i Pride Troopers
restanti. Gli
Hakai-Shin, invece, con nostra grandissima sorpresa, raggiunsero Conton
City
grazie al permesso di Chronoa.
Prima
di andare a dormire, tuttavia, io, Crilin, Piccolo e
Vegeta eravamo andati a parlare con la Sezione Anti-Mafia, con la quale
confrontammo tutte le nostre informazioni. Fu in
quell’occasione che Piccolo e
Vegeta raccontarono quanto si erano detti Simon e Dragon, prima che
quest’ultimo venisse ucciso.
Ero
certo, tuttavia, che una parte del discorso fosse
stata celata dal namecciano, forse perchè era troppo
pericoloso che
qualcun’altro ne venisse a conoscenza.
Quindi
la Profezia di cui parlavano tutti era quella.
Quattro Candidati al Trono di Dio Supremo si sarebbero scontrati per
decidere
chi avrebbe dovuto comandare su tutte le Linee Spazio-Temporali.
Secondo il
ragionamento di tutti, Lilith non poteva essere una di loro, mentre
Simon non
era ancora pronto. Al contrario, la Sezione Anti-Mafia aveva delle idee
al
riguardo, grazie a una sconvolgente rivelazione alla quale erano giunti
per
mezzo delle loro riprese.
Momo
Yaoyorozu, infatti, non era semplicemente sparita come
tutti gli altri, ma era stata rapita durante il parapiglia da una tizia
camuffatasi
da Nell Celebrindal, la quale si era tele-trasportata via con la povera
studentessa da Tournament Planet con immensa facilità. Ci
era tornata solo più
tardi mostrandoci però il suo reale aspetto, quando tutti
eravamo già fuggiti
via. Aveva ordinato a Momo di riparare la Navicella Medica
Spazio-Temporale
distruttasi a causa degli scontri. Solo a quel punto, le due vi erano
entrate
dentro, utilizzandola per andare definitivamente via da quella
dimensione.
Mi
ero svegliato molto presto, quella mattina. Avevo avuto
moltissimi incubi quella notte e non ero riuscito a riposare come si
deve.
Nonostante ciò, raggiunsi la torre di controllo di Cair
Paravel, dove tutti i
membri momentanei della Sezione Anti-Mafia si erano già
messi al lavoro, in
compagnia di Aqua e Mai.
“Avete
scoperto qualcosa?” domandai loro,
subito dopo averli gentilmente salutati.
Poco
prima avevo deciso di passare dalle cucine, dove una
gentilissima versione futura di Chi mi aveva rimpinzato di buon cibo.
Per non
sentirmi in colpa con gli altri, avevo deciso di condividere parte di
quella
colazione con loro e, perciò, tutti mi guardarono con occhi
colmi di
gratitudine quando poggiai su una delle scrivanie una teiera di
caffè bollente,
dello zucchero, un vassoio colmo di croissant e della frutta fresca.
“Forse
sappiamo l’identità di quella donna!”
mi rivelò subito Miwako, soddisfatta, rivelandomi “All’inizio
non ci avevamo
fatto caso... ma quindici anni fa, avvennero moltissimi molti
gravissimi
fatti a Tokyo. Il primo riguarda un incidente stradale a dir poco
tremendo... un
pirata della strada iniziò a guidare contromano per tutta la
super-strada,
causando almeno un centinaio di vittime prima che la sua macchina
venisse
gettata giù dal ponte. Tra i morti, quello che
più colpii la popolazione fu
Keiichi Taneko, un bambino di dieci anni che venne letteralmente
tranciato a
metà dalle lamiere...”
“...
ehm... e questo cosa c’entra?”
le
domandai io, confuso.
“Questa
notizia circolò in tutto il mondo perchè una
giovane ragazza di diciotto anni, Hitomi Okada, provò in
tutti i modi a salvare
la vita sia del bambino che della sua famiglia”
continuò a spiegarmi
Claudia, severamente “Lei riuscii a salvare la
sorella e i genitori del
bambino, ma nulla potè fare per salvare
quest’ultimo. Le loro foto sono
circolate per giorni su tutti i tele-giornali del pianeta... e tra
quelle, vi
stava quella di una persona troppo somigliante a colei che ha rapito
Momo”
Detto
ciò, Mai avvicinò un portatile davanti ai miei
occhi.
Sul suo schermo vi stava la foto di un giornale giapponese, nel quale
venivano
mostrate le foto sia della giovane salvatrice che della famiglia
coinvolta in
quello spaventoso incidente. In particolare, i miei occhi si
soffermarono sulla
sorella del piccolo Keiichi.
In
effetti le era molto somigliante, ma niente che potesse
rivelarsi certo. Non aveva tatuaggi, aveva i capelli lunghi color lilla
e non
aveva quello sguardo da belva feroce stampato sul volto.
“Asia
Taneko. All’epoca aveva
vent’anni. A causa
dell’incidente, rimase per due anni in coma irreversibile,
prima di spirare a
soli venti due anni, a causa delle tremende ferite”
“Ma
se è già morta... allora
perchè pensate che sia
lei?” chiesi loro, stranito.
Dubitavo,
infatti, che lei o i suoi genitori, potessero aver
usurfruito delle Sfere del Drago.
“Per
questo è necessario introdurti il secondo incidente,
il più atroce per quanto mi riguarda...”
affermò Takagi, visibilmente
scosso “... avvenne dieci anni dopo la morte di
Keiichi Taneko e otto anni
dopo quella di sua sorella Asia, e coinvolge colei che ha tentato di
salvarli.
Credo... credo che Hitomi si sia sentita in colpa per ciò
che è avvenuto. Ricordo
perfettamente la data, il 28 Maggio del 2013, perchè fu il
mio primo lavoro
come Poliziotto Semplice della Centrale di Tokyo. Hitomi Okada, quel
giorno,
raggiunse la cima della Skytree, a quasi seicento metri di altezza, e
si gettò
da lì togliendosi la vita”
Davanti
a quella rivelazione, io rimasi letteralmente a
bocca aperta. Hitomi si era tolta la vita così giovane?
“Dalle
ricostruzioni, ci risultò che non si fosse mai
perdonata di non aver salvato entrambi i ragazzi di quella famiglia”
continuò a raccontarmi Miwako, distrutta “Si
scoprì in seguito che il pirata
della strada, colpevole della morte di Keiichi e Asia, altri non era
che un
tale Michael Finnigan, in arte musicale conosciuto come Judas, un
giovane
americano trasferitosi in Giappone ed ex-fidanzato di Hitomi, la quale
l’aveva
lasciato un’ora prima dell’incidente
perchè aveva scoperto di essere stata tradita...
con la sua migliore amica”
Ora
cominciavo a capire il motivo per il quale quelle storie
fossero diventate così famose in tutto il mondo. Sembrava
tutto così surreale.
Questo, però, continuava a non farmi capire il motivo per il quale pensavano che Asia fosse la sequestratrice di Momo.
[All
Gone - THE LAST OF US]
“...
ed è da qui, che partono i nostri sospetti”
affermò Mai, rivelandomi con tono cupo “Per
prima cosa, sappi che tutto
ciò è avvenuto in sole due Linee
Spazio-Temporali... in quella BETA e in
un’altra denominata DELTA, al momento deserta. Seconda
cosa… le anime di
Keiichi, Asia ed Hitomi non sono mai state trovate, nè
nell’Aldilà nè tantomeno
nel mondo dei vivi! Semplicemente sono come sparite!”
“Spa-SPARITE?!”
“Esattamente.
Dissolte nel nulla. Nessun
viaggio temporale ci ha permesso di rintracciare le loro anime”
confermò
Aqua, ammettendo “Perfino Chronoa non ha la
più pallida idea di come tutto
ciò possa essere accaduto. Se ricolleghi il tutto... le
possibilità che
quella donna possa davvero trattarsi di Asia sono elevatissime. Le sue
azioni
potrebbero addirittura essere sincronizzate con quelle dei Deadly
Sins... è
una possibilità molto risicata, ma non possiamo nemmeno
escluderla”
Annuii,
rammaricato. Ora dovevamo soltanto rispondere a
un’altra domanda...
...
perchè rapire proprio Momo Yaoyorozu?
Dubitavo
l’avesse fatto solo per recuperare la navicella
Spazio-Temporale.
Quella donna era stata in grado di rapire la studentessa davanti ai
nostri
occhi, senza farsi notare non solo da noi ma anche dai nostri nemici.
Per
quella risposta, tuttavia, avrei dovuto aspettare
molto di più.
“Sappiamo
nulla, invece, sui nostri amici?”
chiesi a tutti loro, cambiando discorso.
“No,
purtroppo... niente di niente. Loro sì
che
sembrano svaniti nel nulla!” ammise Crilin,
distrutto “Dalle immagini
che sono arrivate, sembra che quello strano manichino afferrato da
Simon fosse
una sorta di tele-trasportatore”
“Ehm...
scusate...”
Qualcuno,
improvvisamente, era entrato dentro la nostra
stanza. Si trattava di All Might e, con nostra grande sorpresa, di
Earphone
Jack.
Per
quale motivo ci avevano raggiunto lì, sulla torre?
***
“Ci
sono delle gallerie sotterranee sotto la Tower of
Victory?”
“Sì”
confermò il professore, con decisione “E’
stata questa ragazza a scoprirle, durante la Prima Fase. In base alla
conformità del terreno, direi che tutte si ricollegano a una
grotta centrale, molto
ampia. Non sappiamo, tuttavia, se vi siano forme di vita al suo interno”
Tutti
quanti, ormai, si erano svegliati e avevano raggiunto
la torre di controllo della reggia. Nella Sala Controllo, ciascuno
aveva una
propria sedia e nessuno era assente. Vi stavano perfino BETA Kairi ed
ALFA Chi,
in compagnia di non due, ma addirittura tre bambini. Chissà
chi era l’ultima
aggiunta.
Gli
unici assenti erano GAMMA Trunks e Chronoa, i quali
erano dovuti tornare a Conton City, la città del Tempo, per
una particolare
missione.
“Capisco...
direi che sarebbe saggio andare a
controllare!” propose Jiren, indicando se
stesso “Io mi offro.
Qualcun altro desidera aggiungersi?”
“Io
verrò con te!” confermai io,
deciso.
“Anche
io!” mi seguì a ruota Crilin, alzando la
mano.
“Il
tuo potere di percezione è molto più utile
rispetto
al nostro” Present Mic si rivolse alla sua allieva
Kyoka Jiro “Direi
che questa missione sia la più adatta per le tue
capacità!”
“D’accordo...
vi darò una mano!”
accettò la ragazza, annuendo con il capo. Si vedeva,
comunque, che fosse
leggermente intimorita dall’andazzo della situazione.
“Verrò
assieme a te per proteggerti, Kyoka!” la
rassicurò tuttavia All Might, riuscendo nel suo intento
“Direi che non
servono altri aiuti, non è così?”
“Non
proprio...” affermò tuttavia
Aqua,
indicando se stessa “... avremo bisogno di qualcuno
che vi protegga mentre
percorrerete quelle gallerie, guerrieri che attenderanno il vostro
ritorno. Io
sarò una di queste!”
“Verrò
anche io!” affermò Vegeta,
senza paura
“Non lascerò che Kakaroth si
prenda tutti i meriti!”
“Allora
ci andrò anche io!” si propose
Cabba,
seguendo il suo fido maestro.
“E
con me siamo tre!” si aggiunse Broly, con
determinazione.
“C’è
spazio per un altro guerriero” disse Aqua,
rivolgendosi ai restanti membri “Qualcuno
di voi ci sta ancora pensando?”
Nessuno
dei miei amici, però, alzò la mano e fu Piccolo a
risponderle, con sincerità.
“Dopo
le informazioni che abbiamo ricevuto... non sarebbe
saggio, per noi partecipanti, separare così tanto le nostre
forze. Goku,
Jiren, Vegeta e Broly sono senz’ombra di dubbio i
più potenti guerrieri di cui
disponiamo e sono già in partenza... se i nemici dovessero
attaccare Cair
Paravel o Roma...”
“Non
hai tutti i torti...” ammise Aqua,
volgendo allora lo sguardo verso i suoi amici “...
vale lo stesso anche
per voi?”
“Io
posso venire, se non sono un peso” la
rassicurò
Xion, con un sorriso “Il mio corpo
è quello di una Replica... se anche
dovessi morire, il mio Cuore verrebbe recuperato dai computer di Cair
Paravel! Sono
la più indicata, giusto?”
“Ricordati
che hai una figlia, Xion...” la ammonì
il
suo amico Roxas, ricevendo uno sguardo determinato da parte sua.
“Anche
i partecipanti hanno delle famiglie... non
posso tirarmi indietro!”
Ottimo.
Le due squadre erano già pronte. Mi sembravano
perfettamente bilanciate, e trovavo difficile che qualcuno potesse
distruggere
le nostre linee. Dovevamo soltanto raggiungere nuovamente Tournament
Planet con
le Navicelle Spazio-Temporali e controllare la situazione.
Non
era un granchè, come piano, ma non ci restava ben altro
da fare.
“Siamo
più che sufficienti!”
confermò Jiren,
rivolgendosi ad Earphone Jack e incitandola “Facci
strada, giovane eroina...
siamo nelle tue mani!”
Cominciammo a uscire dalla stanza, con l’intento di prepararci in vista della battaglia. Qualcuno, mi ero reso conto, ci aveva prontamente seguito.
[Premonition
- BEST OST IN THE WORLD]
Era
la nuova bambina
che avevo conosciuto quella mattina, in compagnia di Emerald e Cristal
della dimensione ALFA. Se non sbaglio,
l’avevano chiamata Hinode.
Era
una ragazzina più alta del normale per avere la stessa
età dei due principini. Aveva capelli lunghi, ricci e
ramati, identici in aspetto
a quelli di Glacial nella sua forma terrestre. Portava due piccoli
corna sulle
tempie ed aveva un portamento freddo e disinvolto. Furono i suoi occhi
a
sconvolgermi. Nonostante fossero identici a quelli di Glacial nella
versione
Demone del Freddo, non riuscivo a leggerci minaccia od
oscurità.
“Ehi,
piccola! Perché ci stai seguendo?”
le
domandai io, mentre gli altri miei compagni si erano già
allontanati “Non
vorrai partire con noi, spero?”
“Tu morirai”
Una
sola frase. Non si trattava di una presa in giro o di un
modo per spaventarmi. Quella ragazzina l’aveva detto
perché era certa della sua
affermazione, e questo mi spaventò non poco.
“Co…
cosa hai detto…?”
“Moriranno
anche tanti altri, in questa missione…
fossi in voi, abbraccerei un’ultima volta le persone che vi
stanno più a cuore…
perché non le rivedrete più!”
Abbassando
lo sguardo, la vidi versare una piccola lacrima
di tristezza, prima di rientrare dentro la Torre di Controllo e
rivolgermi
un’ultima, struggente frase.
“Mi
dispiace… mi dispiace tanto”
***
09:00
SIMON
Io,
ALFA Kairi, Freezer, Juzo e Chi scendemmo nuovamente
dentro la grotta, poggiando i nostri piedi vicino all’acqua
del laghetto. Quest'ultimo era
piatto come uno specchio, segno che gli zombie non fossero svegli.
Meglio così.
La
scelta dei tre guerrieri fatta da Chi per accompagnare
lei e Kairi era equilibrata e corretta. In
termini di potenza fisica, i più forti tra coloro che erano
caduti nella
trappola dei Deadly Sins erano certamente io, Freezer, Kale, Alucard e
Saitama.
La mia ragazza aveva deciso di portarsi dietro, oltre al sottoscritto,
quello
di cui si fidava di meno per tenerlo d’occhio, ossia
l'imperatore galattico. Rimasi stupito dal fatto che
avesse scelto Juzo come ultimo guerriero di accompagnamento. Molto
probabilmente il suo obiettivo era quello di restare in contatto anche
con gli
altri guerrieri, per mezzo della tele-comunicazione tra i nostri due
cyborg.
“Bene...
facci strada, ragazzina!”
ordinò
l’imperatore alla mia fidanzata, la quale gli
ubbidì con malavoglia.
Non
passò molto tempo prima che
tutti e quattro raggiungessimo la piccola galleria scoperta dai
gemelli. In
apparenza non sembrava diversa da quella attraversata la mattina.
“E’
qui che vi siete
fermati?”
“Sì”
confermò Chi, sicura
“Non sapevamo se, entrando, potessimo tornare al
punto di partenza. Per
evitare di perderci abbiamo deciso di fermarci qui. Stavamo
per tornare, quando...”
“...
vi siete resi conto di essere seguiti. Scelta
saggia quella di tuffarvi nel lago per non essere individuati”
affermò
Juzo soddisfatto “Allora non ci resta che proseguire
e vedere
cosa ci aspetta!”
Senza
indugiare incominciammo a camminare, spediti,
all’interno di quell’antro oscuro.
ALFA Kairi era la prima del gruppo, potendo illuminare il cammino con il suo Key-Blade. A seguire c’erano Juzo e Freezer i quali la tenevano costantemente d’occhio. Ciò sembrava irritare e non poco la sovrana.
In coda,
infine, c’eravamo io e Chi, con
quest’ultima che sembrava più triste che mai.
“Ehi,
Chi... tutto bene?”
Lei
mi fece segno di no con la testa, con aria colpevole.
“Mi
dispiace. Non mi sarei dovuta allontanare da voi in
quel modo” ammise la mia ragazza, tristemente
“Poteva finire molto
peggio... potevano davvero uccidermi e mi trovavo da sola.
Avevate
ragione... sono una stup...”
“Sta
zitta” la interruppe bruscamente la
regina, senza darle modo di reagire “Se non fosse
stata per questa tua
bravata, a quest’ora staremmo camminando nel vuoto in questo
mondo. Per quanto
tu sia stata incosciente, stupida, testarda e cocciuta...”
“...
loro avrebbero puntato a te in ogni caso”
gli risposi io, con sincerità “Tra tutte
le situazioni possibili, questa
potrebbe averci avvantaggiato. Se tu non fossi partita con
Kairi, la maggior
parte dei guerrieri più forti non avrebbe potuto
proteggerti, nella Dimensione
ALFA... anche loro hanno commesso un errore a non attaccarti
lì!”
“...
che... che intendete?”
domandò Chi, impaurita.
Fu
Freezer a dirle l’amara
verità.
“Se i Deadly Sins sanno davvero viaggiare nel tempo... allora avrebbero approfittato della prigionia di Simon e ti avrebbero rapita nella base della regina! A quel punto, tu saresti rimasta completamente da sola. Per i loro piani, se fossero davvero quelli, un’opportunità simile non doveva essere sprecata”
Chi non sembrò affatto rassicurata davanti alle parole di Freezer e non aveva tutti i torti. Nessuno di noi aveva la più pallida idea del perchè puntassero così tanto alla mia ragazza, ma di certo il comportamento dei Deadly Sins non era coerente con quanto avesse affermato l'imperatore del male.
Loro
non volevano separarmi da Chi, o lei da me. Puntavano a tenerci
insieme, in quello stranissimo mondo. Per quale motivo, allora?
“A
proposito, Freezer...”
domandò Juzo, incuriosito, all’imperatore
“... cosa ti ha spinto a rifiutare
la proposta di Diablo e Glacial? Non è da te
lasciarsi sfuggire un’occasione
così ghiotta per acquisire potere!”
Già.
Quella sì che era una
domanda molto importante. Bravo, Juzo.
“All’inizio
ho valutato la
loro proposta... ma quando mi sono reso conto che per loro sarei stato
soltanto
una pedina da sacrificare, accettare sarebbe stato un gesto troppo
stupido da
parte mia. Tutto qui!”
“Perciò non hai accettato nemmeno l’iniezione di Yilar, giusto?” gli domandò ALFA Kairi, il cui sguardo era leggermente grato.
[Malefica’s
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Freezer,
tuttavia, ci colse completamente alla sprovvista.
“Al
contrario... quella sostanza io l’ho voluta eccome!”
“Un
momento... L’HAI PRESA?!”
“Non
me l’hanno offerta”
specificò
l’imperatore, sogghignando diabolicamente "Ci
ha pensato il
mio soldato più talentuoso a rubarla... il generale Peach ha
svolto un lavoro eccellente,
senza farsi vedere da nessuno, ancor prima che Diablo o Glacial ci
facessero
quella proposta! Prima che tutti noi
fossimo tele-trasportati su
Tournament Planet, i miei scienziati hanno analizzato gran parte di
quelle
sostanze... e abbiamo fatto delle scoperte molto interessanti!”
“Cioè?”
gli domandai io, famelico di risposte.
“All’interno
di quello che tu, giovane donna, hai
chiamato Yilar, è presente anche un piccolo concentrato di
KI Power, allo stato
sperimentale. Sembra sia questa sostanza,
in realtà, a modificare
l’aspetto genetico di coloro che subiscono
l’assunzione. Quel Glacial stava
sproloquiando di come, in realtà, a causare la modifica del
DNA fosse il fluido
spinale di una razza aliena, i cosiddetti Kagakuriani...”
“...
invece era tutto falso...” comprese ALFA Kairi,
più sconvolta che mai “... ma
questo non ha senso. Come diavolo sarebbe
entrato Glacial in possesso del KI Power? Quest’ultima chi
l’ha creata, in
realtà?”
“Potrebbe
essere Glacial il vero creatore del KI Power, ma non
ne sono convinto al cento per cento... ho
una mezza idea su chi possa
essere stato, ma non ne sono certo, dato che tutto ciò
è avvenuto nella
Dimensione ALFA” mostrai i miei dubbi
alla sovrana, specificando “Tuttavia,
le probabilità che io ci abbia azzeccato sono pari al
cinquanta per cento...”
“A
questo punto, credo di aver capito, Simon...” si
rese conto Juzo, annuendo verso di me “...
e anche lei sembra sia
convinta di tale ipotesi”
“Ai Haibara, alias Shiho Miyano”
[Case
Of The Fortellers - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
A
parlare, con nostra grande sorpresa, era stata Chi, la
quale si mise una mano sotto al mento cercando di spiegare le sue
supposizioni.
“Pensateci.
BETA Ai ha studiato e modificato il KI Power
con immensa facilità, come se già conoscesse la
struttura di quella sostanza.
Non solo. Sappiamo che ALFA Glacial, per un certo periodo di tempo, ha
viaggiato non solo nel passato, ma anche tra gli universi, raggiungendo
il
settimo e unendosi ai MIB, il gruppo di criminali al quale apparteneva
tua
sorella, Simon. Sono certa che non sia stata la nostra Ai a
creare il KI
Power... ma se, nella Dimensione ALFA, Glacial avesse già
fatto parte dei MIB?
Sappiamo perfettamente che, almeno all’inizio, Ai
appoggiò gli ideali
di quei farabutti. E poi è troppo strano che Glacial,
tornato nel passato,
abbia puntato subito sia ai suoi vecchi nemici che ad Ai...”
“Un’ALFA
Shiho, intendi? Sì...
potrebbe
essere...” ammise ALFA Kairi, dichiarando
“... d’altronde io e i
miei sudditi sappiamo solo in parte il passato di Glacial Gelo.
Lui
cominciò il suo piano di conquista già su Earth
Z, da quello che Chronoa ci
raccontò. Forse sarebbe stato saggio fare una capatina nel
nostro passato con
un viaggio Temporale, cercando di capire cosa abbia spinto quel
bastardo a
diventare ciò che è stato... ma ora
è troppo tardi”
“Già...
e c’è un altra cosa che io voglio rivelarvi”
affermò Chi, interrompendo la sua camminata e rivolgendosi a
tutti noi, in
particolare a me e ALFA Kairi “Ma lo
farò solo e soltanto se voi due ci
riferirete quanto Dragon ha detto poco prima di morire!”
Ok.
Questa non me l’aspettavo davvero. La mia ragazza aveva
capito anche tutto questo, e non ci voleva. Io e ALFA Kairi,
rammaricati,
sospirammo, iniziando a raccontare tutta la verità. Quando
terminammo, Chi
abbassò il capo, distrutta.
“Ecco...
era come supponevo...”
“Di
che parli, Chi? Ti è venuto in mente qualcosa?”
le chiese Juzo, stranito.
“Sì...”
confermò la figlia di Nishikata e Takagi,
dichiarando “... quando sono stata
circondata dai Deadly Sins, hanno
avuto un comportamento molto strano. Non
parlo solo del fatto che
non abbiano minimamente cercato di uccidermi, ma che addirittura
potessi
essergli utile. Questo, però, andava in
contro-tendenza con quanto sapessi sulla
Profezia. Loro, ne sono quasi convinta, stanno aiutando un altro
Candidato al
Trono di Dio Supremo, perciò la mia morte improvvisa non
avrebbe permesso a
costui di...”
“CO...
CHI! CHE INTENDI CON UN ALTRO CANDIDATO?!”
affermò Kairi, letteralmente sbigottita.
“Ne
sono convinta al cento per cento, adesso. Dietro
alle mosse di Lilith, Diablo, Glacial e i Deadly Sins ci sta qualcuno
di molto
pericoloso, talmente potente da aver messo sotto scacco gli angeli.
Tutte
le loro mosse, tutto ciò che hanno compiuto... tutto questo
acquista un senso
soltanto se, a manovrare il tutto c’è qualcuno
disposto a diventare un
Candidato al Trono. C’era
soltanto un dubbio che viaggiava nella mia
mente... se il loro obiettivo è il mio Cuore di Pura Luce,
allora per quale
motivo non mi avevano catturata in quel frangente? Ieri Luxu mi ha
anche fatto un'altra rivelazione... la mia morte, o quella di Kairi,
non condannerebbe l'universo come credevamo. Se i Deadly Sins mi
vogliono viva... è solo per raggiungere uno scopo ben
preciso,
per il quale potrei non essere ancora pronta...”
La
mia ragazza riprese a camminare, senza voltarsi. Colei
che ci aveva appena sorpassato era una ragazza completamente diversa
rispetto a
quella che avevamo conosciuto, ma era sempre lei, non avevamo alcun
dubbio. Ciò
che era cambiata era la sua determinazione, la sua concentrazione.
Aveva deciso
di impegnarsi in quella missione dando il cento per cento di se stessa,
e con
la rivelazione che le aveva fatto Juzo sul suo Q.I., aveva deciso di
usare
maggiormente le sue capacità intellettuali per anticipare o
comprendere le
mosse dei suoi avversari. Questo era un dono che apparteneva a
pochissime
anime, in tutti gli universi, e Chi era una di queste.
Chiunque, però, si sarebbe reso conto che la mia ragazza, in quel momento, ci avesse nascosto un altro dei suoi dubbi.
[Another
Track 6 - BEST OST IN THE WORLD]
“Kairi...
cosa sai di Luxu?” le domandò
Chi,
preoccupata, cambiando totalmente discorso, mentre tutti ripresero a
camminare dentro quella grotta tetra, oscura e desolata.
“Solo
che fu uno dei sei apprendisti del Maestro dei
Maestri, il primo Custode del Key-Blade. Nella loro epoca
scoppiò
una guerra che causò la quasi estinzione di tutti i
Key-Bladers. Questa,
tuttavia, è una storia che avvenne all’incirca
mille anni fa... perchè Xigbar
si è definito in questo modo?”
“Maestro
dei Maestri... che strano... mi sembra di
ricordare qualcosa inerente a questo individuo...”
ammise Freezer,
sovrappensiero.
“Lo
è... tu non dovresti saper nulla su di noi”
ci rivelò ALFA Kairi, dicendoci “Il mio
mondo d’origine è sigillato nella
Dimensione BETA, e nessuno può entrare o uscire senza il
permesso di Yen Sid. Nella
Dimensione ALFA la barriera si era frammentata, e per questo sono
riuscita a
fuggire con altri miei amici. Nella tua, invece...”
“...
barriera... BARRIERA! ORA MI RICORDO!”
ci
colse alla sprovvista Freezer, fumando rabbia da tutte le parti
“Quel matto
da legare ha estinto tutta la mia razza! Solo la mia famiglia
riuscì a
sopravvivere, e si vendicò distruggendo il suo pianeta
natio! Mio padre e
mio fratello provarono anche a ucciderlo, ma quel verme insulso
sparì nel nulla,
all’interno di un mondo parallelo!”
Kairi
fermò la sua camminata, paralizzata per lo shock.
“Quindi...
a creare la barriera che divise i nostri
mondi fu...”
“...
il Maestro dei Maestri... ovvero l’insegnante di
colui che conosce mia nonna” ci
rivelò Chi, prendendoci completamente
alla sprovvista.
Sua
nonna?
“Luxu
conosceva tua nonna?” le domandai io,
confuso.
“Lui
dice di sì. Ha detto...”
continuò a
parlare la mia ragazza, mentre tutti noi avevamo deciso di fare una
breve sosta
“... che gliela ricordavo molto, che avevo
la stoffa della guerriera,
proprio come lei”
“Della
guerriera?!” esclamò la
regina,
domandando a Chi con veemenza “Chi... qual’è
il nome di tua nonna?”
“Ehm...
Suzume... perchè?”
“...
Suzume... potrebbe essere lei...”
comprese lei, sgranando sorpresa lo sguardo e ricominciando a
camminare, con un
leggero sorriso compiaciuto.
“Di
chi parli?” le domandò Juzo.
“Due
miei amici, tempo fa, conobbero una giovane
ragazzina imprigionata all’interno di un castello.
Incominciarono a
frequentarla e avevano deciso di liberarla, quando improvvisamente di
lei si
persero completamente le tracce. Non le
hanno mai chiesto il nome,
anche perchè questa ragazza non se lo ricordava... tuttavia,
all’interno del
castello, trovammo diversi appunti sui soggetti che subivano
sperimentazioni
simili alle sue. In uno di questi vi stava scritto che
qualcuno, più precisamente
una ragazzina, venne fatta fuggire da un uomo con indosso una benda
sull’occhio...”
“...
Luxu!!!” esclamò Chi, ed io iniziai a
comprendere subito cosa significasse tutto ciò.
“Non
solo... a prima apparenza, tutti i documenti
riservati a questa giovane cavia sono stati distrutti... ma
non
completamente! In uno dei camini di quel castello, abbiamo trovato i
resti di
alcuni documenti bruciati e carbonizzati, e in una pagina vi sono
scritte
alcune credenziali che, secondo me, possono corrispondere a tua nonna!
Il nome
di questa ragazza iniziava per S, aveva capelli molto scuri, color blu
notte,
gli occhi castani e la carnagione chiara... a te risulta qualcosa?”
“Una
foto...”
Quelle
parole mi uscirono di getto senza che io riuscissi a
fermarle, e tutti si voltarono verso di me, Chi inclusa.
“A
casa tua, Chi... sul tavolino di fronte al vostro
divano, c’era una fotografia dei tuoi genitori di quando
erano piccoli... ed
insieme a loro c’era una donna dalla descrizione indentica a
quella che Kairi
ci ha appena detto!”
“Sì...
ma quella non era mia nonna” mi
spiegò
Chi, imbarazzata, ammettendo “Era la
maestra dei miei genitori, al Liceo.
Veniva dall’estero, mi hanno raccontato, e si chiamava Skuld
Ivanovic!”
“Allora
che aspetto aveva tua nonna da giovane?”
le domandò ALFA Kairi.
“Piuttosto
bassa, corpo snello, capelli giallo-arancio
ed occhi verdi. Non coincide affatto con la descrizione che mi hai
dato...”
“Già...
non hai tutti i torti... riprendiamo a
camminare!” esclamò Freezer,
non perdendosi in altre chiacchiere “Stiamo
sprecando minuti preziosi a parlare di fatti ancora a noi sconosciuti.
Pensiamo
al presente!”
[Dark Horror Trap - BEST OST IN THE WORLD]
Ricominciammo
la
traversata di quella angusta galleria. Mi
resi immediatamente conto che, come avevano ipotizzato Chi e gli altri
ragazzi, quel corridoio non circumnavigasse il laghetto, ma scendeva
tra le profondità della crosta
terrestre. Il mio sospetto si tramutò in conferma quando,
improvvisamente, ALFA
Kairi rischiò di cadere sul gradino di una scala.
“Grazie,
Simon” disse ALFA Kairi, tirando un
sospiro di sollievo.
“E
questa da dove diavolo salta fuori?”
esclamò sbalordita Chi, puntando lo sguardo verso il fondo
della scalinata “Pensate
l’abbiano creata coloro che hanno
seppellito quei morti?”
“Probabile.
Scendiamo e vediamo cosa ci aspetta”
Se
la prima esperienza era stata angosciante, la seconda lo
fu altrettanto. Lo fu non tanto per i morti, quanto per la
consapevolezza di
starci allontanando sempre di più dalla superficie, con
l’incertezza di non
rivederla mai più.
La
discesa ci sembrò infinita, ma alla fine trovammo la
nostra prima destinazione. Si trattava di un’anticamera,
molto simile a quelle
che avevamo trovato all’interno della catacomba. Tuttavia, vi
stavano alcune
differenze. Tre piccoli bacini d’acqua fresca si trovavano
vicino alla parete
destra del muro, mentre dinnanzi a noi si ergeva una porta
completamente bianca...
...
qualcosa che non poteva essere stata costruita
nell’epoca delle catacombe.
Provai
ad abbassare il pomello, ma essa era chiusa a chiave. Prevedibile.
“Dovremo
abbatterlo per andare avanti!”
“Fate
largo, allora... ci penso io!”
affermò
Freezer, preparando uno dei suoi pericolosissimi attacchi con il KI.
Prima
che potessimo proseguire, ALFA Kairi richiamò la nostra
attenzione e fece cenno all'imperatore galattico di annullare l'attacco.
“Aspettate!
Non possiamo entrare!” esclamò
la
regina, indicandoci un’incisione sopra l’entrata
della porta.
“Sbaglio,
o questa è...” mi resi conto
io,
provando a tradurre.
Fu,
tuttavia, una persona a me familiare che riconobbe la
scrittura.
“E’
scritta nel linguaggio degli Dei”
Juzo
fu il primo a capirlo. Il cyborg si avvicinò al
graffito e lo tradusse per tutti noi in ben che non si dica.
QUESTA
E’
L’ENTRATA VERSO IL REGNO DELL’IGNOTO
E
COLORO CHE
VARCHERANNO QUEST’ARCATA
SENZA
UN PEDAGGIO
DI SANGUE
O
SENZA LA
CHIAVE DEL CUORE
NON
TORNERANNO MAI PIU’ NEL MONDO DEI VIVI
“Ottimo...
vogliono indebolirci prima di combattere”
affermò Freezer, tranquillo “Come
se perdere il nostro sangue bastasse ad
ucciderci!”
“Però,
stranamente, non puntano a fare lo stesso con i
Custodi del Key-Blade” si rese conto Chi,
rivelandoci “Non so...
è come se, per raggiungere i loro scopi, necessitassero di
avere me e Kairi al
massimo delle nostre forze”
“Probabile
sia così” confermai io, rivolgendomi a
Juzo e chiedendogli “... da quando sai
leggere il Linguaggio degli Dei,
Juzo?”
“Si
ricorda di quando abbiamo analizzato tutti gli
oggetti recuperati dai laboratori del Dr. Gelo? Ho
deciso di fotocopiare
nel mio data-base tutte le pagine del libro che ha provato a leggere...
e
con l’aiuto del Supremo Dende, sono riuscito a tradurlo! Per
sua
informazione, si tratta di un libro di fiabe... sto pensando
di insegnare la
lingua ad Ai, se le interessa!”
“Possiamo
fidarci del tuo androide, terrestre?”
mi domandò Freezer, dubbioso “C’è
davvero scritto ciò, su quella parete?”
Per
tutta risposta, io e Juzo ci demmo un batticinque
fragoroso.
“Ci
puoi scommettere!”
“Il
pedaggio, probabilmente, va pagato dentro quei tre
bacini d’acqua” affermò ALFA
Kairi, dopo aver dato un’occhiata “Non ci
avevo fatto caso, la prima volta... anche il lago non ha un aspetto del
tutto
naturale. E’ stato sicuramente creato con la magia!”
“Come
lo hai capito?” le domandò
Chi, sorpresa
“Speravo di rivelarlo io, adesso... uffa!”
La
regina, per tutta risposta, puntò il dito verso di lei.
“I
tuoi vestiti erano completamente asciutti. Lo
stesso valeva per Ai, i due aspiranti eroi e i miei figli”
“E
qui vorrei farvi una domanda” aggiunse
Juzo, facendoci notare “Non vi sembra strano che vi
siano precisamente tre
vasche?”
C-C-Blu
aveva
ragione. Era come se i nostri nemici avessero
previsto ogni nostra mossa. D'altro canto, il gioco lo avevano creato
loro stessi, perciò non poteva realmente coglierci di
sorpresa.
“Non
è il momento di pensare a questo!”
dichiarò infatti
Freezer, avvicinandosi a uno dei bacini e affermando “Stiamo
perdento tempo
prezioso!”
Io
e il mio amico cyborg affiancammo l’alieno ed entrammo
all’interno dei bacini. L’acqua, come ci aveva
preannunciato Kairi, non bagnò
affatto le nostre membra e questo mi spinse ad immergermici
completamente
dentro.
Mi
resi conto di aver preso la decisione corretta. Il
liquido, senza darmi il tempo di reagire, si insinuò nel mio
corpo attraverso
le mie cavità nasali ed orali, impedendomi di respirare per
i primi cinque
secondi. Poi vidi letteralmente rosso e mi accorsi di sanguinare, anche
se non comprendevo da quale punto.
Una
voce allarmata, proveniente dalla superficie esterna
dell’acqua, mi spinse ad interrompere quella tortura
riemergendo dall’acqua.
La
mia ragazza si trovava davanti alla vasca in pietra,
più preoccupata che mai, e non aveva perso nemmeno un
secondo
afferrandomi dalla collottola della divisa e trascinandomi fuori da
quella
trappola infernale.
“Quell’acqua...
maledetti...” esclamò Freezer, anche
lui fuori dal suo bacino, il cui liquido era diventato viola.
Perfino
Juzo, un
cyborg, boccheggiava per la fatica. Mi sorpresi di vedere
sangue
uscire anche dal suo corpo, prima di ricordarmi che lui non era
un'androide ma un cyborg su base biologica.
Stavo
per usare la mia Rigenerazione Istantanea, tecnica
appresa durante il mese nel palazzo di Lord Beerus, ma ALFA Kairi mi
interruppe
subito.
“No.
La tua energia servirà più
della nostra,
successivamente. A te penserà Chi! Io mi
occupo di Freezer e Juzo!”
“Ricevuto!”
le obbedì all’istante Chi, avvicinandosi
a me e puntandomi il suo nuovo Key-Blade verso il petto “E’
la seconda
volta, da quando di conosco, che ti fai curare da me... lo fai apposta,
Simon?”
“Probabile...”
scherzai io, lasciando tutto nelle sue
esperte mani.
Un
minuto dopo, grazie ai poteri curativi delle due chiavi,
io e gli altri due guerrieri eravamo nuovamente in grado di rialzarci
senza
alcuna fatica.
“Non
possiamo rigenerarvi completamente, purtroppo. Non
abbiamo energie a sufficienza, ma riavrete il massimo della forza tra
un minuto
circa” si scusò con noi ALFA
Kairi volgendo lo sguardo verso Chi, la
quale era sul punto di annaspare per la fatica del suo incantesimo.
“Accidenti
a te...” esclamai io, avvicinandomi
a lei e aiutandola a rialzarsi.
Poi
mi rivolsi nuovamente alla regina.
“...
il nostro tributo è pagato...”
“... e noi due, prima di curarvi, abbiamo sbloccato la Serratura Nascosta” dichiarò la sovrana, seguita da un cenno di trionfo della mia ragazza “Ora dobbiamo controllare se il pomello della porta si abbassa oppure no... a chi l’onore?”
[Destati
-
KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Quell’onere
se lo prese personalmente Juzo, il quale si
avvicinò al candido uscio, pronto a compiere quel semplice
ma vitale gesto per
il successo della missione.
Funzionò.
“Possiamo
entrare” ci annunciò il
cyborg,
soddisfatto “E’ giunta l’ora di
vedere cosa ci aspetta oltre questo varco!”
Trepidanti,
tutti e cinque oltrepassammo quell'entrata.
Vi
stava un luogo talmente intriso di
magia da farmi venire la pelle d’oca. La mia fidanzata fu
letteralmente
costretta a stringersi attorno a un mio braccio per avanzare, mentre
Juzo e
Freezer avevano i nervi a fior di pelle.
“Questo
posto... io lo conosco”
ALFA
Kairi fu l’ultima ad entrare lì, rivelando con
amarezza.
“La
stanza nella quale siamo entrati è l’anti-camera
di
un luogo a me ben noto... la Fortezza dei XIII, nel Mondo che
Non Esiste!”
“Dobbiamo
sapere qualcosa in particolare d’inerente a
questo posto?” domandai io, preoccupato.
“Purtroppo
sì... tutte le stanze del castello sono identiche
a questa... tutte tranne una, che ci permetterà di
uscire all’esterno. Per
trovarla rischiamo di perderci. Questo è un vero e proprio
labirinto!”
“Perciò
non sappiamo come raggiungere Lust, ho
indovinato!?” affermò Freezer,
il quale era leggermente nervoso,
soprattutto dopo il suo tributo di sangue “Peggio
ancora, rischiamo di
perderci e non ritrovare la strada del ritorno!”
“Già...
purtroppo è così”
“Nessun
problema! Io posso aiutarvi a raggiungere Lust!”
Chi
si avvicinò a noi, con determinazione, indicando
l’anello di sua nonna.
“Luxu
mi ha detto che ci aiuterà a trovare il modo di
sconfiggere Lust! Fare un tentativo non guasta, non è vero?”
“Potrebbe
funzionare...” confermò ALFA
Kairi,
ammettendo tuttavia “... ma le garanzie di
raggiungere il nostro obiettivo
al massimo delle nostre capacità si stanno annullando”
“Comunque
non voglio demordere...” insistette
la mia ragazza, sicura di sè “... Luxu ha
anche detto che, seguendo questo
anello, otterremo un aiuto inaspettato... e che uno di voi mi
sarà grato per
il resto della sua vita!”
Passarono
diversi secondi, prima che qualcuno rompesse quel
silenzio nella maniera peggiore.
“Tu!”
Freezer si rivolse con sguardo omicida verso
Chi, la quale divenne blu per la paura “Trova subito
quale sia la porta giusta!”
Trattenni
la mia voglia di spaccare la faccia a quel
bastardo, e lasciai che la mia ragazza ubbidisse immediatamente al suo
ordine.
Chi
si avvicinò alle due porte e osservò il suo
anello, in
piena concentrazione. Rimase in quella posizione per circa un minuto,
prima che
si voltasse verso di noi.
Il
suo sguardo era cambiato nuovamente.
“La
porta a destra... andiamo!”
***
09:00
GOKU
Arrivammo
alla Tower of Victory in meno di dieci minuti,
grazie al viaggio spazio-temporale. Trovare un’entrata si
rivelò piuttosto complicato
perchè se avessimo provato a scavare sotto terra, tutte le
gallerie
sarebbero implose su se stesse distruggendo l’intera arena.
Per fortuna, con
l’aiuto di Crilin risolvemmo il problema grazie al suo
Kienzan.
Il
primo gruppo, quello composto da me, Jiren, Crilin, All
Might e Kyoka Jiro iniziò la sua ricerca sotto terra,
accompagnato da una
delle tantissime tele-camere tondeggianti presenti sul pianeta.
Il
secondo gruppo, quello composto da Vegeta, Broly, Cabba,
Aqua e Xion, rimase fuori, nascosto all’interno
dell’arena per non farsi
scoprire da occhi indiscreti. Per sicurezza, le nostre navicelle
Spazio-Temporali erano state trasformate in Capsule, per impedire ai
nostri
nemici di rintracciarle.
Nella
mia testa rimbombavano ancora le sentenze di ALFA
Hinode. Sarei davvero morto? E chi altri mi avrebbe seguito?
Temevo
di aver commesso una grandissima sciocchezza e che,
ben presto, le cose sarebbero andate tutte nel verso sbagliato.
“Lo
sai, Goku...” mi disse il mio migliore
amico, quando iniziammo a percorrere quelle gallerie sotterranee
“... era da
tantissimo tempo che non vivevamo un’avventura simile. Mi
ricordo di quella
volta che entrammo nella fortezza di Pilaf...”
“Urca!
Hai ragione! Ne sono passati di anni, da
allora...”
“Già...
e se penso a tutta la strada che abbiamo fatto
insieme... a quanto tu sia diventato forte...”
“Anche
tu sei forte, Crilin!” lo rassicurai io,
affermando “Abbiamo una famiglia ed
entrambi abbiamo un lavoro, anche se
per me è già un miracolo! Eheheheh...
ma sai... all’inizio io
credevo di aver sprecato gran parte della mia vita, allenandomi
soltanto nelle
arti marziali. Credevo scontato l’amore che provavo
per Chichi ed i miei
figli, pensando di poter essere ricambiato in qualunque situazione... ma
quando sono stato rimpicciolito, ho avuto paura di perderli, in un
certo senso,
e ora che Pan e Goten sono spariti... io...”
“Goku...
ti capisco anche io, lo sai. Anche mia figlia
e la sua ragazza si trovano in pericolo”
ammise lui, allungando il pugno
verso di me e dichiarando “Li salveremo tutti! Te lo
prometto!”
“Certo!”
Come
risposta, io mi affrettai a connettere il mio pugno con
il suo. Mi sentivo già meglio. Non a caso Crilin era il mio
più grande amico.
Solo lui poteva comprendere i sentimenti che provavo, più di
chiunque altro.
“Non
preoccupatevi, voi due! Sono quasi certo che i
nostri amici non siano morti” ci rispose
Jiren, voltandosi verso Kyoka
“Dobbiamo scendere ancora?”
“Non
siamo molto lontani” gli rispose Jiro staccando,
dalla parete rocciosa, i jack nei lobi delle sue orecchie, indicando
una nuova
galleria “Da quel punto, dovremo soltanto
andare dritto, senza svoltare
mai. Fra duecento metri, raggiungeremo questa gigantesca grotta
sotterranea...”
“Ottimo
lavoro, Kyoka!” si complimentò con lei
All
Might, dandole una pacca sulla testa “Continua a
restare al centro della
formazione. Se tu dovessi lasciarci le penne, noi quattro
saremmo costretti
a distruggere le gallerie per fuggire... ehm...”
si pentì subito delle
sue parole, cercando di correggersi notando la reazione intimorita
della
giovane adolescente “... ovviamente non ti
accadrà nulla, fin quando ci
saremo noi!”
“Credo
sia meglio essere sinceri, All Might...”
lo redarguì però Jiren avvicinandosi alla
ragazza, la quale era più spaventata
che mai, dichiarando “... Kyoka... quando
raggiungeremo il nostro
obiettivo, forse ad attenderci ci sarà
un’imboscata. La prima persona che
proveranno a uccidere, in quel caso, sarai tu...”
“Cos...?!”
“Tranquilla...
se è così, noi faremo di tutto per
proteggerti!” la rassicurò
anche Crilin, dolcemente, proprio come avrei
fatto io con Pan “Tieni a mente solo questo. Tu sei
l’unica, tra di noi, che
conosce alla perfezione la strada per tornare indietro. Se ci
dovessero
attaccare per davvero...”
“...
tu dovrai scappare e tornare indietro assieme a
Crilin o ad All Might!” le ordinai perentorio io,
cogliendo di sorpresa
tutti loro.
“Che?!
Goku! Cosa stai dicendo?!”
“Ragiona,
All Might...” lo interruppe Jiren, con tono
deciso “... non sappiamo con certezza dove o quando
ci attaccheranno. Non
sappiamo nemmeno se hanno intenzione di tendere una trappola anche al
secondo
gruppo! Se Kyoka tornasse indietro da sola e venisse sconfitta...
peggio,
uccisa... il nostro lavoro sarebbe stato del tutto invano! Io
e Goku
possiamo combattere e resistere più a lungo di voi dentro
questi cunicoli...
voi due, invece, potete e dovete riportare Kyoka indietro. In
questo modo,
qualora riuscissimo a scamparla, lei e qualcun altro potrebbero
riprenderci
successivamente!”
All
Might sbuffò agitato ma, quando comprese che Jiren
avesse ragione, abbassò il capo in segno di resa. In
compenso, Jiro aveva
cominciato a tremare.
Per
rassicurarla nuovamente, le strinsi forte la mano e le
feci un occhiolino. Bastò, per quel momento.
“Eccoci...
siamo arrivati!”
Crilin
aveva ragione. Doveva trattarsi della grotta
principale descrittaci da Kyoka, grande quanto la mia casa.
L’unica entrata era
la nostra, e a prima vista non sembrava vi fossero dei nemici ad
attenderci.
[Roxas Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Qualcuno,
però, c’era...
...
ed erano le persone che mai e poi mai mi sarei
immaginato di trovare davanti ai miei occhi.
“No...
Pan... Goten... allieve mie...”
“Marron...
Masumi... non può essere...”
“Sono davvero loro!” esclamò subito Jiren, avvicinandosi a tutti loro e controllando le loro funzioni vitali.
Si
trattava di tutti
coloro che erano spariti davanti ai nostri occhi, nessuno escluso.
Erano seduti per terra, con le loro schiene appoggiate addosso alle
pareti della caverna. Non riuscivo a percepire l’aura di
nessuno
di loro.
Oh
no... non ditemi che...
“Sono
vivi... ma sono in stato catatonico e la loro
aura sembra sigillata da una maledizione!”
ci spiegò Jiren, severo “Di
certo non si risveglieranno con dei metodi normali”
“Dobbiamo
riportarli in superficie... tutti quanti!”
esclamai io, avvicinandomi a Pan e Goten, pronto a prenderli in braccio.
Qualcuno,
però, mi interruppe.
“Non
ti conviene avvicinarti a loro... se non vuoi
ucciderli!”
Alzai
incredulo il mio sguardo verso il soffitto, dal quale
cadde una figura a me ben nota che atterrò elegantemente sui
suoi piedi.
Anche
se il suo aspetto lo ricordava, quel tizio non aveva
la stessa aura di Simon.
“Tu
sei Zero... non è così?”
“In carne ed
ossa” confermò il demone,
rivelandoci “A differenza loro, io sono
stato molto più fortunato. I loro Cuori e la loro Anima sono
stati
tele-trasportati in un mondo a me sconosciuto. Solo loro possono
risvegliarsi
da questo eterno sonno... dipende soltanto dalla loro forza di
volontà!”
“Oh no...” esclamò All Might, avvicinandosi a Midoriya ed Ochaco.
Il loro sguardo vagava nel vuoto più assoluto come se non vi fosse alcun barlume di vita nei loro corpi.
“...
cosa possiamo fare?”
“Nulla.
Soltanto sperare...”
Quella
dichiarazione ci fece crollare nella disperazione più
totale. Eravamo completamente impotenti.
“Perchè
non li possiamo spostare?” gli domandò
Jiren,
riferendosi alla frase precedentemente pronunciata da Zero.
“Questa
caverna è stata creata con la magia... sono
convinto che sia questa a permettere ai loro corpi di mantenersi in
forze.
Non conviene spostarli da qui, fino a quando non verranno visitati
dagli altri Custodi
del Key-Blade. Loro sapranno sicuramente darci migliori risposte!”
“Se...
Sen-Sei... non vi siete resi conto che...”
Tutti
noi ci voltammo verso Jiro, decisamente preoccupata.
Era pietrificata per lo shock e non stava riuscendo a concludere la
frase, con
lo sguardo perso nel vuoto segno che non stava più reagendo
bene alle novità.
“...
non possiamo utilizzare i nostri attacchi
energetici o i nostri Quirk” si rese
conto Crilin, amareggiato “Ragazzi...
è piuttosto chiara la situazione. Questa
è davvero una trappola attuata dai
nostri nemici!”
“Non...
non è questo...” ammise la giovane
adolescente, voltandosi verso l’entrata della galleria...
...
e crollando in ginocchio, scoppiando a piangere
disperata.
Purtroppo,
mi resi conto, Earphone Jack ne aveva tutti i
motivi, perchè l’entrata per la caverna era
letteralmente sparita.
“Oh
no... cazzo! Ci hanno intrappolati!” esclamai io,
in preda al panico “E adesso come facciamo a
fuggire?!”
“Voi
non fuggirete...”
[The Devil - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Una
coltre oscura avvolse le nostre membra, impedendoci il
movimento ed annebbiando la nostra vista. Quando essa si
diradò, fu come se non
fosse successo nulla, ma solo in apparenza.
“Dietro
di te, Son Goku...”
Quella
voce l’avrei riconosciuta tra migliaia. Mi voltai
verso di lui, più furioso che mai, ma quando mi resi conto
della macabra verità
mi si gelò letteralmente il sangue.
Hit
era lì, seduto tra i comatosi Pan e Goten, mentre tra le
sue braccia vi stava la povera Jiro, imprigionata tra le sue braccia.
“NO!
KYOKA!” provò ad avvicinarsi All Might,
ma
qualcuno lo interruppe sul più bello bloccandolo per terra.
Costui
era All for One.
Anche
a Crilin toccò la stessa sorte, per mano di Shigaraki,
mentre a Jiren toccò uno strano essere tutto muscoloso.
Vedere un guerriero
formidabile come il grigio costretto a inginocchiarsi con la forza era
una
scena che mi paralizzò le gambe per la paura.
Di
Zero, invece, erano sparite completamente le tracce...
...
no...
“Tu...
tu ti eri camuffato...”
“Ottima
risposta, Son Goku” si
complimentò con
me All for One, dichiarando “Tutto merito
di uno dei miei tanti Quirk...”
“...
lasciate andare Jiro... o la pagherete molto
cara!”
“Qui
le regole le dettiamo noi, mio caro sayan...” mi
rimproverò Shigaraki, stringendo ancora di più la
morsa sul mio amico Crilin.
Sapevo
perfettamente quali fossero le capacità di quei due
farabutti. Uno era in grado di assorbire tutti i Quirk dei suoi
avversari,
proprio come Majin Buu con le nostre tecniche. Il secondo poteva
disintegrare
tutto ciò che toccava con le cinque dita della sua mano.
Non
a caso, Crilin era stato messo al tappeto senza che
tutta la mano di Shigaraki lo toccasse. Se quel bastardo avesse
poggiato
l’ultimo indice sulla sua carotide, per il mio amico era la
fine.
“E
poi... siamo sinceri...” aggiunse Hit, avvicinando
la sua mano sul petto di Jiro, la quale iniziò ad ansimare
in preda al panico “...
pensi davvero di potermi fermare nelle condizioni in cui ti ritrovi?
Attaccami pure,
se lo desideri... quando vedranno che la loro amica
è stata uccisa, cosa
dirai ai suoi amici?”
Strinsi
i pugni così forte da lacerarmi il palmo della mano.
Hit aveva ragione, purtroppo. Senza il nostro KI, tutti e quattro
eravamo
impotenti e non potevamo salvare l’aspirante eroina, la quale
iniziò a piangere
disperata.
Merda.
Ci avevano giocati.
“Perchè...
perchè vi siete alleati nuovamente con quei
bastardi!? Vi avevano preso in giro... siete stati voi stessi ad
affermarlo!”
“Goku,
Goku, Goku... mio caro Goku...” mi prese in
giro All for One, rivelandomi “... non
l’hai ancora imparato? Mai
credere alle parole dei tuoi nemici... mai!”
“Noi
non ci siamo mai allontanati dai Deadly Sins”
confermò Hit, sogghignando soddisfatto davanti al mio
sguardo perso nel vuoto “Tutti
i sopravvissuti hanno soltanto due possibili strade da percorrere... o
combatteranno contro il nostro Signore, perendo nel tentativo... oppure
lo
appoggieranno e lo aiuteranno nella scalata al trono di Dio Supremo!”
“...
una scelta piuttosto saggia, la nostra...”
aggiunse Shigaraki, sghignazzando divertito.
“...
ma non indugiamo oltre. Vi abbiamo
permesso di raggiungere questo posto perchè, in questo modo,
potremo dare
inizio al nostro... piccolo gioco...”
ritornò a parlare Hit.
“...
un gioco?”
“Il
gioco del Sacrificio” annunciò Hit,
più strano
nei suoi comportamenti che mai, stringendo la sua mano verso la gola di
Jiro,
che cominciò a rantolare.
“NO!
NON FARLO!”
“E’
molto semplice, Son Goku... le tue mani dovranno
sporcarsi di sangue. Anche a te verrà imposta una
scelta... vogliamo
proporti di unire le forze, aiutando il nostro Signore nel suo
tentativo di
diventare il nuovo Dio Supremo dei nostri universi”
“NON
ACCETTERO’ MAI! SCORDATEVELO!” urlai, con
ferocia “Hit... tu mi conosci perfettamente... COME
PUOI FARMI UNA PROPOSTA
COSI’ SQUALLIDA?!”
“Ahia,
Son Goku... fossi in te lo lascerei parlare”
mi consigliò All for One, tenendo All Might ancora
prigioniero “Potresti
pentirti di questa decisione per il resto della tua vita!”
“All
for One ha ragione... non interrompere mai un
assassino quando ti detta le regole del gioco”
lo seguì a ruota Hit,
continuando a strozzare Jiro e allungando il suo braccio verso la
spalla
dell’eroina, con uno sguardo che non mi promise nulla di
buono “Potresti
farlo... innervosire!”
L’urlo
agonizzante di Kyoka ci fece mancare il respiro.
Hit,
con una torsione e una presa spaventosamente potenti
aveva dislocato la clavicola dell’eroina, spezzandogliela poi
con un colpo di
taglio della mano. Dopo ciò, l’assassino
millenario la lasciò andare, liberandole
anche le vie respiratorie, e io ne approfittai per soccorrerla.
Trovai
strano il fatto che Hit non fece nulla per impedirmi
di aiutare l’adolescente.
“...
torniamo al nostro gioco. Hai due possibilità...
o accetti di diventare un nostro alleato, oppure no. Nel
primo caso... come
prova della tua fedeltà dovrai uccidere la ragazzina a cui
ho spezzato il
braccio!”
“Mostri...
voi siete dei mostri... IO NON LO FARO’
MAI... SONO STATO CHIA...”
“...
se invece non lo farai...”
La
mia voce si strozzò in gola, quando mi resi conto delle
reali intenzioni di Hit, e compresi quanto fossi stato un ingenuo a non
approfittarne all’istante della liberazione di Kyoka.
L’assassino millenario
aveva allungato le sue mani verso i corpi di Goten e Pan, mostrando
tutte le
sue carte.
“...
sarò io, a macchiarmi le mani di sangue... il sangue
dei tuoi discendenti!”
***
09:20
CLAUDIA
“Non
riusciamo più a riprendere il collegamento!”
“Deve
essere successo qualcosa di grave! Come va con
il secondo gruppo?” domandai nuovamente a
Bulma, la quale però ammise,
con profondo rammarico.
“Abbiamo
perso contatto anche con quello... ho paura
che le nostre tele-camere siano state tutte messe fuori uso!”
Merda.
Avremmo dovuto immaginarcelo che quella fosse una
trappola dei nostri nemici.
E
adesso cosa potevamo fare per salvarli?
“Chi!
Porta via i miei figli e Hinode!”
ordinò
immediatamente BETA Kairi alla baby-sitter, la quale obbedì
senza perdere alcun
tempo. Cinque secondi dopo, i tre bambini e la versione futura della
figlia di
Nishikata e Takagi avevano abbandonato la Torre di Controllo.
Presagendo
le intenzioni di Kairi, Lea sbarrò subito
l’uscita alla regina la quale, minacciosa, evocò
il suo Key-Blade.
“Non
fare pazzie, Kairi...”
“Togliti
di mezzo, Axel...”
“Il
mio nome è Lea! L-E-A!”
dichiarò, offeso, il suo
amico alternativo, affermando “Non puoi
raggiungerli. Se tu muori, le
nostre difese andranno a puttane! Memorizzato!?”
“Se
i nostri migliori guerrieri ci lasciano le penne...
siamo fottuti comunque!” gli rispose
ferocemente BETA Kairi, aumentando
pericolosamente la sua aura “Se non li
raggiungiamo, è finita! Lasciami
andare subito!”
“Ne
ha fatta di strada, la nostra cara Regina!”
si divertì però a prenderla in giro il rosso,
ammettendo “Sono consapevole
che la situazione, al momento, non è delle più
rosee...”
“...
ma Chronoa sta per raggiungerci!” la
rassicurò subito Naminè, poggiando una mano sopra
la spalla della regina per
tranquillizzarla “Ti ricordi cosa ha detto ieri
sera? Oggi ci avrebbe fatto
conoscere dei nuovi alleati, da lei selezionati per aiutarci!”
Già.
Me lo stavo scordando. La scorsa sera, Chronoa ci aveva
dato questa notizia con un grosso sorriso stampato sul suo volto. Aveva
ricevuto il permesso, da parte di Re Yammer, di selezionare le anime di
alcuni
guerrieri per aggregarli alla nostra missione. Per questo lei e Trunks
del
Futuro erano tornati momentaneamente a Conton City. Chissà
chi erano...
...
dal suo sguardo trionfante, dovevano essere molto
forti!
Davanti
a quelle parole, BETA Kairi fu costretta a mollare
la presa. Poverina, doveva sentirsi imprigionata dentro quel castello.
“EMERGENZA!
EMERGENZA!”
Con
nostra grandissima sorpresa, BETA Trunks varcò la soglia
della Sala di Controllo, correndo a perdifiato e con il fiatone a mille.
“TRUNKS!”
esclamò, agitata, la povera Bulma, vedendo
suo figlio così agitato “Cosa
è successo?”
Dopo
aver ripreso fiato, il giovane mezzo sayan si preparò a
parlare. Tuttavia, venne anticipato da qualcuno alle sue spalle.
“Abbiamo
delle prove certe... secondo le quali Gin è
stato rapito dalla Yakuza nella città di Roma”
Era
stata Chronoa a parlare. La Kaio-Shin del Tempo, però,
non era da sola. In sua compagnia, infatti, vi stavano GAMMA Trunks e
altri sei
guerrieri...
...
alcuni ben noti ai nostri amici della Dimensione ALFA...
...
e a una Regina della Dimensione BETA!
“Ne
è passato di tempo... vero, Kairi?”
“Co...
come è poss...”
“ASCOLTATEMI
ATTENTAMENTE!” annunciò
Chronoa,
con trionfo, a tutti noi “SO DOVE SONO
FINITI SIMON E TUTTI I NOSTRI
AMICI! POSSIAMO ANDARE A RECUPERARLI QUANDO VOGLIAMO! CERCHIAMO DI
RISOLVERE
QUESTO PASTICCIO!”
***
09:30
AI
[The
Last Butterfly - BEST OST IN THE WORLD]
“Pensi
che stiano bene?”
“Non
preoccupatevi... stiamo sempre parlando di Simon!
E poi ci sono anche Freezer e C-C-Blu! Riusciranno senza ombra di
dubbio a
sconfiggere Lust!”
Tutti
noi eravamo rimasti fuori dalla caverna, in attesa del
ritorno di mio fratello, della sua ragazza, del mio compagno cyborg e
degli
altri due. Solo Alucard aveva deciso di allontanarsi momentaneamente
dal gruppo,
avendo percepito un’aura a
diversi chilometri
di distanza da noi.
Io,
Ub e Ayumi ci eravamo messi in disparte, a parlare di
quanto stesse accadendo.
“Perciò
questo è davvero un pianeta naturale, creato
dai Deadly Sins... bella gatta da pelare”
ammise il ragazzo di colore,
scoraggiato, cercando di riflettere “Solo i
possessori del Key-Blade
possono liberarci da questo disastro, e noi ne abbiamo soltanto due, di
cui una
alle prime armi...”
“Non
scordiamoci di tutti gli altri che si trovano su
Tournament Planet!” ci fece notare Ayumi,
alzando il pollice all’insù “Le
persone che hanno salvato le nostre famiglie ci aiuteranno sicuramente!”
“Già...
dobbiamo soltanto aspettare e tenere duro!”
confermai io, tranquillamente, stringendola in un dolce abbraccio.
Mi
sentivo decisamente più rilassata. Ora che Juzo si
trovava con Simon e Chi, i rischi che potesse succedere loro qualcosa
si erano
abbassati. Il cyborg, prima dell’inizio del torneo, si era
allenato
intensamente per poter combattere alla pari contro i suoi avversari, e
i
risultati del periodo precedente passato con mio fratello lo avevano
aiutato ad
alzare l’asticella dei suoi limiti.
Nemmeno
io, a dire la verità, conoscevo il massimo
potenziale raggiunto da Juzo. Lui, d’altro canto, non me
l’aveva minimamente
mostrato, né attraverso l’interfaccia virtuale che
condividevamo, né tantomeno
parlandoci faccia a faccia. Aveva passato due giorni, mi aveva
rivelato,
all’interno della Stanza dello Spirito e del Tempo, nel
periodo in cui lui era
ancora legato a Simon.
Juzo
e Akemi avevano perso i contatti anche con gli altri
cyborg, dimostrazione di come tutti noi fossimo, in realtà,
finiti in un mondo
completamente sconosciuto e troppo distante dal resto dei C-Rainbow.
Una
considerazione, tuttavia, nacque nella mia mente e
nel mio cuore. Davvero non conoscevo quel mondo?
Ripensai
immediatamente alle catacombe. Queste, senza ombra
di dubbio, appartenevano al sesto e settimo universo, più
precisamente al
pianeta Terra. Ciò che non capivo era il significato dietro
alla loro pres...
...
no...
...
ero stata una stupida!
Come avevo fatto a non rendermene conto!?
“A-AI?!”
Lasciai
che la mia anima fuoriuscisse immediatamente dal mio
corpo e la feci svolazzare attorno a quella foresta, cercando risposte
ai miei
dubbi.
Riuscivo
a intravedere qualcosa, a tre chilometri di
distanza. Era una specie di rovina, in vetro. Andai rapidamente a
controllarla...
...
e, se avessi avuto un corpo, sarei diventata pallida
come un fantasma.
Mi
affrettai a tornare dentro al mio corpo, incredula come
non mai.
“AI!
Cosa ti è successo?” mi
domandò Ayumi,
spaventata.
“Questa...
questa è Parigi!”
Tutti
quanti si voltarono verso di me, confusi. Normale non
mi capissero, anche perchè sembrava assolutamente
impossibile.
“Ascoltatemi...
da quella parte, a tre chilometri di
distanza, ci sono i resti del Museo del Louvre! A un altro chilometro
di
distanza, tra le rovine di quei monti, ho intravisto perfino i resti di
Notre
Dame!” continuai a dichiarare,
imperterrita “Con le catacombe sotto
terra... combacia tutto!”
“Perciò...
questa è la Terra?” mi chiese confuso
Goten.
“Io...
io non lo so...”
Non
ci capivo più nulla. Quello non doveva essere un pianeta
completamente creato dal Sommo? Cosa diavolo significava tutto questo?
“Ormai,
a me, sembra piuttosto chiaro, invece, cosa
sia successo” comprese al volo Peach,
attirando l’attenzione di tutti i
presenti “E'
esattamente ciò che hanno detto a Chi. Ci
hanno teletrasportato in una Dimensione completamente
deserta, che i nostri nemici hanno chiamato DELTA!
Anche a me sono
sorti dei dubbi, quando ho intravisto questi...”
L’aliena
si avvicinò a un albero, cogliendo il suo particolarissimo
frutto.
“Quello
che vedete è un Kackuctus. E’ un frutto
originario del mio pianeta d’origine, e si era estinto. E non
è finita qui... Akemi,
prova a fare un calcolo di quanto possa essere grande questo globo!”
“Ci ho già provato...” ammise C-C-Rosa, affranta “... ma non riesco a completarlo!”
[The
Devil - BEST OST IN THE WORLD]
“Questo
per un solo, semplicissimo motivo...”
Il
mio sangue si raggelò nelle vene quando riconobbi la sua
voce. Prontamente, io e i miei amici tornammo vicino ai nostri
compagni, in
posizione di guardia.
“...
quello su cui poggiate è la Fusione di tutti i
pianeti della vostra Dimensione Spazio-Temporale!”
Tao-Pai-Pai
si era avvicinato troppo facilmente a noi, e il
suo sguardo era più famelico che mai.
“Tu...
cosa ci fai qui?”
“Molto
semplice... ho ricevuto l’ordine di farvi fuori.
Ma prima...!”
Il
pericoloso assassino si avvicinò a Saitama, a grande
velocità, sferrandogli un calcio in pieno ventre e facendolo
volare via per
diversi chilometri.
“Tu,
che sei il più pericoloso, sparisci alla nostra
vista!”
Gran
parte dei nostri compagni, quelli più potenti, si
portarono davanti a noi, pronti a combattere.
“Non
sei stato molto scaltro, Tao-Pai-Pai!” lo
canzonò Akemi, con sicurezza “Sei
completamente da solo! Come pensi di
poterci sconfiggere?!”
Non
l’avesse mai detto.
Improvvisamente,
attorno a noi, percepimmo moltissime altre
aure. Prima di poter capire quante fossero, i loro focolai si erano
già portati
attorno a noi, sghignazzando soddisfatti.
“Quelli...
non stavano sui giornali di qualche giorno
fa, sulla Terra?” esclamò Ran,
sorpresa.
“Sono
proprio loro...” le confermai io,
visibilmente scossa “... i membri restanti
del gruppo Karasuma, quelli
dell’Unione dei Villain e quelli della Yakuza di Tokyo”
confermai io,
capendo che da tutta quella situazione non sarebbe uscito nulla di
buono “Siete
soltanto voi? Avanti... sono sicura che vi siete portati la vostra
personale
guardia del corpo”
ZASH! FSHH...
... SPLAT... splat...
... slurp ...
sglorb...
Non
me ne ero resa minimamente conto. Nessuno si era reso
conto che lui fosse già vicino a noi. Ci era passato davanti
agli occhi senza
che potessimo far nulla per fermarlo.
Aveva
già rapito uno di noi.
Quando
mi voltai verso di lui, orripilata, quell’essere
aveva già infilzato la sua coda nel collo di Ayumi,
tranciandole la giugulare e
succhiandole il piccolo corpicino.
“No...
basta... aiu... ah... ah...”
Il
corpo della mia migliore amica venne letteralmente
succhiato da Cell, lasciandole soltanto la pelle. Ero troppo scioccata
per
poter reagire.
Ayumi
era morta.
Ayumi
era stata uccisa e mangiata senza che nessuno di
noi potesse far nulla.
“Un
bottino piuttosto misero... quell’altro era molto
più saporito”
affermò l’androide perfetto, gettando davanti ai
miei
piedi un braccio robotico e ciò che restava del cadavere,
ormai svuotato e
privo di organi e ossa, di una persona a me ben nota.
Era
morto anche Gin.
Gli
aveva lasciato soltanto la pelle... stavo per
vomitare.
Per
quanto avesse rovinato gran parte della mia vita,
nonostante ciò che aveva fatto a me e a mia sorella, Gin
aveva provato a
redirmersi e farsi perdonare per i suoi errori. Per quanto avessi
desiderato,
nel corso di quei mesi, che gli capitasse una fine del genere, mi resi
conto di
quanto invece tutto ciò non fosse giusto.
I
nostri nemici non avrebbero mai ucciso un uomo come Gin se
lui non si fosse realmente pentito dei suoi gesti. Ed era questa
consapevolezza
a lacerare, inesorabilmente ed ancora una volta, il mio cuore.
E
poi Ayumi... perchè uccidere proprio lei, la bambina
più dolce e innocente del mondo? Perchè
prendersela con la mia migliore amica!?
Fu
la loro morte a confermarmi che quello non era più un
semplice gioco. Io e tutti i miei amici eravamo finiti
all’interno di una
trappola mortale dalla quale sembrava non esserci alcuna uscita.
Eravamo
finiti all’Inferno... e quelli che ci avevano
circondato erano i Demoni che ci avrebbero torturato, facendoci espiare
i
nostri peccati.
“Bene
bene... vedo che siamo tutti! Ihihih!”
annunciò Urahara, per niente orripilata dalla morte di suo
fratello.
La
rabbia aveva preso possesso del mio corpo. Non riuscivo
più a ragionare con la mia testa.
Provai
a spararle un raggio KI sulla faccia, purtroppo
evitato dalla donna tatuata senza alcuno sforzo.
“Tu
non sei umana... ti hanno ucciso un fratello davanti
ai tuoi occhi!” le urlai io, furibonda “Quell’uomo
aveva deciso di
redimersi! Era pronto a tutto pur di farti tornare la ragione!
Come
diavolo... MA COME DIAVOLO FAI A RIDERE IN QUEL
MODO DI UNA PERSONA CHE
TI VOLEVA BEN...?!”
Stavolta
toccò a me evitare un raggio di energia partito
dalla sua mano. Qualcun altro, però, non fu abbastanza
rapido...
...
la povera GoGo non tenne fede alla sua fama,
sprovvista della sua tuta da combattimento, e venne colpita a morte dal
colpo
passeggero di Urahara.
Hiro
e Goten, tra i presenti, furono quelli che restarono
più sconvolti dalla sua morte. Perfino Baymax sembrava
avesse perso il suo
controllo, dato che i suoi occhi lampeggiarono di rosso sangue.
Porca
miseria. Ci stavano mutilando tutti. Senza Alucard e
Saitama, avevamo perso i nostri migliori guerrieri. Nessun altro, al
momento,
poteva contrastare Cell.
“Quel
mulatto... QUEL FIGLIO DI PUTTANA HA MANDATO IN
COMA MIO PADRE!!! NONOSTANTE LO AVESSIMO NOMINATO COME NUOVO BOSS DEL
NOSTRO
CLAN, LUI HA USATO LA SUA PISTOLA ED HA SPARATO ALL’UOMO CHE
L’HA ACCOLTO SOTTO
IL SUO TETTO!”
“SEI
UNA STUPIDA!!! NON SAI CHE E’ STATO TUO PADRE AD
UCCIDERE TUA MADRE?! LEI VI STAVA DONANDO UN FUTURO FELICE, QUALCOSA
CHE AVEVA
TUTTO TRANNE A CHE VEDERE CON LA MAFIA! QUELL’UOMO VI HA
USATI COME
BURATTINI... E JIN SE NE ERA RESO CONTO PRIMA DI TE! TI AVEVA PORTATO
PERFINO
DELLE PROVE CHE CONDANNAVANO TUO PADRE... VOLEVA SALVARE ANCHE TE... E
TU GLI
HAI VOLTATO LE SPALLE!”
La
risata malvagia e maniacale della feroce assassina mi
fece comprendere qualcosa che io, fino a quel momento, non avevo
minimamente
compreso. E non l’aveva compreso nemmeno Gin.
“Tu...
tu lo sapevi già...” affermò
Akemi, esternando
la verità a voce alta.
“...
quella troia dava attenzioni soltanto a Jin... lei
sapeva che, un giorno, io sarei finita al fianco di mio padre, e per
questo
aveva deciso di donare a mio fratellastro una vita talmente monotona e
disgustosa che, al posto suo, mi sarei tagliata le vene”
“Ma
allora... perchè non li hai lasciati fare?!”
domandò irata Masumi, contrariata “So
benissimo come funzionano le
gerarchie dei Clan Yakuza. Jin poteva tranquillamente restare fuori dal
vostro
giro e vivere come un normale cittadino, a patto che lasciasse la
vostra dimora
e tagliasse i ponti con il vostro clan. Esistono tantissimi esempi di
quanto ho
affermato. Se tu fossi morta, a succedere nella gerarchia sarebbe
dovuto essere
uno dei tuoi figli, non Gin!”
“Non
hai torti, bambolina piatta”
dichiarò
Izuru Ichimaru, un altro dei Nove Angeli della Morte “La
discendenza
segue direttamente quella del nuovo boss che viene eletto. Se fosse
stata
Urahara la prima scelta, Jin non avrebbe dovuto seguire i loro ordini...”
“...
ero destinata a diventare io la nuova boss del mio
Clan. Jin, a quel punto, avrebbe potuto anche andare a farsi fottere...
ma a
tredici anni, venni a scoprire che fossi sterile, e questo
cambiò tutti i
piani!” raccontò lei,
più inferocita che mai “A quel
punto Jin,
un membro non consanguineo della nostra famiglia, era l’unica
possibilità
affinchè il nostro clan continuasse a vivere! Io...
io non potevo
permettere che il sangue degli Zaraki sparisse per sempre... per
questo,
anche a costo di perdere ogni garanzia di successione, chiesi a mia
madre di
dare alla luce un nuovo bambino! UN
FIGLIO DESTINATO SOLTANTO A
RENDERE GLORIA AL CLAN ZARAKI!”
Gli
improvvisi spasmi di Urahara fecero indietreggiare tutti
quanti per lo spavento.
“MA
QUELLA... QUELLA PEZZENTE SI E’ RIFIUTATA... QUANDO
PAPA’ MI HA RAGGIUNTO, LEI AVEVA SMESSO DI RESPIRARE!
EHEHEHEH... LE HO
INIETTATO UNA DROGA NELLE SUE FLEBO... EHEHEHEHEH... E’ STATA
UNA GODURIA
VEDERLA MORIRE CON LE LACRIME AGLI OCCHI... AHAHAHAHAH... SENTIRLA
IMPLORARE IL
MIO NOME... EBBENE SI’!!! IO SONO LA VERA RESPONSABILE DELLA
MORTE DI MIA
MADRE! SONO STATA IO AD UCCIDERLA, NON PAPA’!”
dichiarò, senza alcuna
vergogna, quella troia assassina “LUI HA SOLTANTO
CERCATO DI... CERCATO
DI...”
Improvvisamente,
tutta la sua frenesia cessò di colpo. Il
suo corpo si era paralizzato, come se i fili di una marionetta fossero
stati
tagliati. Fu il suo sguardo, tuttavia, a farmi capire che lei, non ci
stesse
più con la testa. Se prima i suoi occhi rasentavano la
follia, ora riuscivo a
leggerci uno strano sentimento.
Sembrava...
che qualcosa le avesse illuminato la mente...
come se, improvvisamente, si fosse ricordata di una verità
molto importante.
E
improvvisamente quella maschera da maniaca sparì dal suo
viso. Per pochissimi istanti, riuscimmo tutti a vedere una donna lucida
e in
sè...
... e mi resi conto che qualcosa non quadrasse nel verso giusto.
[The
Sealed Kingdom - BEST OST IN THE WORLD]
“Un
momento... ma io non ero sua figlia... io non ero
nemmeno... ahahahahah... che sbadata... io non ero una
Zaraki... AHAHAHAHAHAHAHAH...
sono una stupida! Perdonatemi tutti. A furia di
vivere con quel branco
di incapaci, i miei vecchi ricordi erano rimasti celati!”
“Questa
qui è matta da legare...” ammise Hiro,
sconcertato
dagli sproloqui di quella che, oramai tutti avevamo compreso, fosse una
pazza
psicopatica senza cervello.
“Livello
di insanità pari al 99,9999999999999999%”
confermò Baymax, con un tono tutt’altro che
tranquillo e cordiale “Passaggio
da Modalità Medico a Modalità Combattimento
Completato! Prepararsi alla...”
Tuttavia,
l’androide non fece mai in tempo a terminare la
frase. Un raggio di KI perforò il suo corpo in lattice,
partito nuovamente
dall’indice di Cell. Nemmeno stavolta fummo in grado di
anticipare il movimento
della creazione del Dr. Gelo, per quanto fosse stato rapido.
“Oh
no! Oh... noooooouuuuuuuu...”
Il
corpo di Baymax, ormai privo di vita, crollò sul terreno
di fianco a quello di GoGo, mentre Cell sghignazzava per
l’omicidio appena
compiuto. Quell’androide non si era limitato a bucare il
nostro amico, ma aveva
colpito in pieno i chip coi quali Baymax riusciva a vivere,
disintegrandoli in
polvere.
Il
membro dei Big Hero 6 aveva ufficialmente cessato
di esistere per sempre.
Bastò
quel gesto a scatenare il parapiglia generale.
Hiro
rimase inizialmente inerme di fronte al corpo dei suoi
amici, in stato di shock, prima che qualche copia di Majin Buu
recuperasse i
loro cadaveri e quelli ormai svuotati di Ayumi e Gin, allontanando il
più
debole del gruppo dalla battaglia che stava per nascere.
Prima
che Cell potesse compiere un altro omicidio, tutti i
sayan presenti in quella radura, escluse le piccole Pan e Bra, si
portarono
davanti a lui caricando le loro aure. La minaccia maggiore riguardava
quella
creatura e se ne sarebbero occupati i più forti, in
particolare l’unica in
grado di utilizzare il KI Divino. Fu Kale, infatti, ad affrontare per
prima
Cell, parando uno dei suoi colpi senza alcuna fatica. Se lei e Caulifla
si
fossero fuse, avevamo la possibilità di sconfiggerlo e
vendicare le morti di
tutti i nostri amici.
Avrei
voluto dare una sonora lezione a quel bastardo con le
mie mani, ma la mia forza era troppo debole per riuscire a
contrastarlo. Mi
sarei occupata di tutti i MIB e del mio passato...
...
mettendo la parola fine a tutte le loro
macchinazioni!
Gli
otto degli Angeli della Morte erano partiti all’attacco
ed erano stati allontanati da sette guerrieri. Si trattava di Genos,
Tatsumaki,
Emerald, Cristal, Pan, Bra, Akemi e Peach. Quest’ultima, in
particolare, era
stata affrontata da Nemu Kurotsuchi.
Ammetto
che le mie labbra si mossero in un ghigno
soddisfatto quando la intravidi. I suoi capelli erano diventati cenere,
le
mancava un occhio, l’intero naso le era stato strappato, le
sua guance erano
completamente bucate, le mancava un seno, il braccio destro non
esisteva più e
zoppicava da un ginocchio.
Quella
troia aveva incontrato, nella Seconda Fase, niente di
meno che l’imperatore Freezer, il quale aveva deciso di
prendersela più con lei
piuttosto che eliminare i propri avversari. Davanti agli occhi del
pubblico,
quello spettacolo doveva essere sembrato abominevole e da censurare, ma
non per
chi conoscesse quella troia. Chissà per quale motivo non
aveva accettato di
farsi curare da un angelo. Di certo, in quell’occasione,
Peach l’avrebbe
senz’altro fatta a pezzi.
Midoriya, Ochaco ed Eraser Head, invece, si sarebbero occupati di tutti i restanti membri dell’Unione dei Villain. Tra di loro non vi stavano quelli che, gli studenti o i membri dell’associazione Eroi, chiamavano Noumu. Se, per giunta, una copia di Majin Buu si trovava al loro fianco, il maestro e i loro studenti potevano certamente cavarsela.
[This
Days And Never Again - BEST OST IN THE WORLD]
Io,
Ub e tutte le mie amiche ci portammo di fronte a
Urahara, Tao-Pai-Pai, Chablis e Whisky, con questi ultimi due che
puntarono lo
sguardo verso una ragazza in particolare.
“Ehi,
Whisky... non è quella ragazza che ha ucciso il
tuo compagno d’armi?”
“Già...
proprio lei... Ran Mori, se ricordo bene...”
“...
voi... voi come fate a sapere questa storia?”
esclamò la figlia del detective Kogoro, più
minacciosa che mai.
“Ma
che domande... siamo stati noi a chiamare i
cecchini, quella sera, affinchè sterminassero voi ed i
membri del Clan Kuchiki!
Avevamo anche cecchinato la tua migliore amica...”
si ricordò inoltre
Tao-Pai-Pai, facendo imbestialire Ran.
“Voi...
VOI SIETE I RESPONSABILI DELLA SUA MORTE?!”
“In
carne e ossa!” confermò Whisky,
continuando a
parlare “A proposito... siamo stati anche noi a fare
da intermediari tra i
Deadly Sins e il padre di Ayumi Yoshida, donandogli una copia del KI
Power. Sapevate
che quel porco era indebitato con il gruppo Karasuma fino al midollo?!
Povera
bambina... non meritava di morire qui!”
“NON
AZZARDATEVI A PARLARE DI AYUMI, SCHIFOSI ASSASSINI!”
urlai a squarciagola, trattenendomi a malapena.
“E’
vero... tu eri diventata la sua migliore amica,
adesso” si rese conto Tao-Pai-Pai,
ghignando maleficamente verso di me
“Cosa si prova a essere la responsabile della morte
dei tuoi genitori...
della tua cara sorellina... e ora della tua migliore amica!?”
“Non
mentire, Ai... tu sai benissimo di cosa parla
Tao-Pai-Pai! Parliamo della tua prima creazione, quella che ha spinto
il Gruppo
Karasuma a prenderti come suo membro...” lo
seguì a ruota Urahara,
leccandosi le labbra come se non aspettasse altro che mettermi le mani
addosso
“... la ricerche dei tuoi genitori non avevano nulla
a che fare con
l’APTX-4869... noi ti prendemmo per un altro motivo!
Tu sei stata la
prima persona al mondo... AD AVER CREATO IL KI POWER, A SOLI
DODICI ANNI!
E non fare quella faccia... non eri così pura e
casta quando tutti ti
facevano i complimenti! Non importava cosa creassi, fin
quando ti
permettevamo di giocare dentro quel laboratorio con tutte quelle
cavie... NON A CASO TI CHIAMAVANO SCIENZIATA PAZZA!”
Basta.
Smettila di parlare. Sapevo per prima quali atrocità
avessi compiuto, in quegli anni. Shiho, però, era morta. Ora
ero soltanto Ai
Haibara, e mai avrei permesso alla mia vecchia me di...
“E’
tutto inutile Sherry... potrai sempre
cambiare
aspetto... potrai sempre cambiare identità... MA
LA TUA ANIMA SARA’
SEMPRE LA STESSA, OSCURA E MARCIA FINO AL MIDOLLO! Un
giorno, dovrai
pagare le conseguenze delle tue azioni
nell’Aldilà, e lo stesso varrà per me e
gli altri” insistette Tao-Pai-Pai, mentre il mio
corpo non la smetteva più
di tremare “Quando ti ritroverai di fronte a Re
Yammer... lui terrà conto di
ogni tuo peccato! QUANDO MORIRAI, DELLA TUA ANIMA E DEL TUO
CUORE NON
RESTERA’ PIU’ NULLA! BRUCIERANNO
ALL’INFERNO, CON TUTTE LE TUE MENZOGNE E TUTTI
I TUOI CRIMINI... SHIHO MIYANO... SFUGGIRE AL DESTINO E’
IMPOSSIBILE! E
prova a immaginare cosa accadra quando la piccola Helena
scoprirà che la sua
vera mamma e il suo vero papà, coloro che non
l’hanno più voluta al loro
fianco... FOSSERO DEGLI SPORCHI ASSASSINI SENZA ALCUNA
PIETA’!”
[You See Big Girl - SHINGEKI NO KYOJIN]
Il
filo che mi teneva legata alla ragione, alla fine, si
lacerò con un solo, semplice strappo. Nel momento in cui
Tao-Pai-Pai aveva
messo in mezzo Helena, aveva comprato un biglietto di sola andata verso
il Mondo
degli Inferi...
...
e ce lo avrei trascinato con la forza, se necessario!
Fummo
in sei a caricare la nostra aura. La terra sotto i
nostri piedi cominciò a tremare, e gran parte degli altri
combattenti rimase
impressionata dalla nostra nuova potenza.
Le
ragazze avevano seguito tutte il mio consiglio. Stavano aumentando
il loro KI con calma, senza eccedere troppo, affinchè il
Cellular Power si
diffondesse nel nostro corpo perfettamente. Nessuna di noi aveva mai
raggiunto
un simile risultato durante gli allenamenti di Goku o Piccolo Sen-Sei,
ma
questo non ci intimoriva alcuna paura. Eravamo pronti a questo ed altro.
Uno
di noi, tuttavia, aveva superato perfino tutte le mie
aspettative.
Ub,
grazie alla presenza di Kid Bu dentro di se, stava
sprigionando una potenza a dir poco formidabile, perfino maggiore
rispetto alla
mia, e il suo sguardo di sfida era più che sufficiente a far
venire un brivido
a Tao-Pai-Pai, il quale cominciò ad indietreggiare
impaurito. Persino i nostri
nemici si erano voltati verso di noi, con Cell che osservava
incuriosito la
piccola reincarnazione del Majin.
Fu
proprio il mio ragazzo ad attaccare per primo, portandosi
dietro il suo avversario senza che se ne accorgesse...
...
e, con un solo calcio, gli staccò la testa di
netto, la quale rotolò di fronte ai miei piedi!
Un
cyborg. Rum era stato ricostruito come androide e la sua
testa era prevalentemente formata da parti metalliche.
Improvvisamente,
una folata di vento ci anticipò il ritorno
di Saitama. Si era voltato verso la carcassa di Tao-Pai-Pai, il quale
sembrava
decisamente innervosito.
“Per
colpa tua... il mio costume si è riempito di
polvere...”
“Ehm...
un momento... possiamo parlarne...”
iniziò a
balbettare Tao-Pai-Pai, nonostante non avesse più un corpo
“... posso...
posso chiedere ad un mio collega di farti un trapianto di capelli! Ti
inter... no... no, non farlo...”
Rum
non sembrava più così sicuro di se. Era la copia
miserevole di quello che venne umiliato da Freezer, poco più
di un mese prima.
Aveva mostrato il suo vero lato.
Aveva
commesso, tuttavia, un errore perfino più grossolano,
rispetto ad allora...
...
aveva fatto incavolare un uomo calvo dalla potenza smisurata!
“...
avresti fatto meglio a starti zitto... schiaffo
normale...”
“...
no... NNNNNNNOOOOOOOOOOOOOO...”
CRASH!
Per
il corpo del leggendario assassino Tao-Pai-Pai non ci fu
nulla da fare. Esso venne letteralmente appiattito dal colpo di
Saitama,
volando verso la foresta e distruggendone gran parte nel mentre.
Chablis
e Whisky, vedendo in quanti secondi fosse crollato
il loro capo, iniziarono a tremare anche loro per il terrore,
rendendosi conto
di averci letteralmente sottovalutati.
Di
loro si occuparono tutte le allieve di Goku e Piccolo,
con l’aggiunta di Marron. Fu una vera e propria soddisfazione
vederli riempiti
di pugni e calci, senza che potessero reagire. Fu una combinazione di
Kame-Hame-Ha, Makanko-Sappo e Kihoho a porre fine a quella battaglia,
con i
corpi dei due sicari che si polverizzarono istantaneamente.
Era
la prima volta che toglievano la vita a qualcuno, e in
altre circostanze ci sarebbero andate molto più
piano…
…
ma i nostri nemici avevano commesso un errore
imperdonabile!
“Questo
è per Ayumi, figli di puttana!”
affermò
Kazuha, inferocita, con le lacrime che rigavano il suo viso ma con gli
occhi di
chi non si sarebbe fermato davanti a nulla.
Solo
a quel punto mi voltai verso ciò che restava di
Tao-Pai-Pai, ormai sconfitto. Afferrai la testa di quel farabutto,
carica di
rabbia e vendetta, in modo tale da avere la sua nuca davanti ai miei
occhi,
assetati di morte.
“Sherry...”
iniziò a supplicarmi quel codardo,
e io sentii le sue false lacrime bagnarmi le mani “...
ti prego, risparmiami...”
“...
sei un disonore per tutti gli assassini”
commentai io, sprezzante “Il tuo lavoro
consiste nell’affrontare la morte
in faccia, ogni giorno... eppure, quando capisci che è la
tua ora, inizi a
fartela sotto per la paura...”
“...
abbi pietà di me, Ai... per favore... non pensavo
davvero tutte quelle cose! Cosa ne dici se mi aggrego al tuo
gruppo? Potrei
darvi una mano a sconfiggere tutti i vostri nemici... cosa ne...”
“Sta
zitto, schifoso parassita”
Quel
verme smise di parlare, capendo non avrei mai ascoltato
le sue scuse patetiche. Almeno così credevo...
“...
nemmeno... se ti rivelassi un segreto... un qualcosa
che nessuno di voi sa? Ti prego, Ai... non voglio lasciarci
le penne in
questo modo...”
Merda.
Dovevo ucciderlo. Ero certa mi stesse ingannando, ma
la curiosità dietro quelle parole mi stava mandando in
confusione. Pensai a un
modo rapido per prendere una decisione senza causare alcun danno e,
alla fine,
risposi all’assassino.
“...
parla... e se la tua rivelazione sarà abbastanza
veritierà, ti risparmierò”
“...
gra... grazie... allora... dovete sapere che... in
tutto... i nemici più potenti che dovrete sconfiggere...
oltre a quelli che
vedi qui... sono tredici. Si tratta... si tratta dei Deadly
Sins... di
Lilith... di Diablo e Glacial... di due personaggi provenienti dalla
Dimensione
ALFA e da quella GAMMA... e, infine, un Candidato al Trono di Dio
Supremo!”
“Chi
sono questi personaggi provenienti dal futuro?”
insistetti, stringendo con forza la sua calotta cranica fra le mie mani
“PARLA!”
“NON...
NON POSSO DIRTI I LORO NOMI... mi è stato...
imposto un sigillo... che mi impedisce di parlare! Non
posso
nemmeno... dirti il nome del Candidato, ma... potrete sicuramente
capire di chi
si tratta...”
“PERCHE’?!
SMETTILA DI GIRARCI ATTORNO, FARABUTTO! DI’ LA
VERITA’!”
“IL CANDIDATO AL
TRONO E’ UN ANGELO!”
[Dark
Impetus - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Tutti
i combattimenti si interruppero. Ogni guerriero si era
voltato verso di me, sia amici che nemici. Erano rimasti tutti a bocca
spalancata. Io, d’altro canto, avevo lasciato che quella
testa mi scivolasse
tra le mani, in stato di shock.
Un...
un angelo... aveva architettato tutto questo?
No.
Era impossibile.
“Non
posso... dirti il suo nome... nè quello dei due
personaggi misteriosi... ma quello che ti sto dicendo è la
verità perchè li ho
visti! La sera dello sterminio... io ho visto tutti e dodici
gli alleati di
quel traditore che assorbivano il potere e le anime degli angeli,
mentre lui si
sbellicava dalle risate!”
Cominciai
a indietreggiare, in preda agli attacchi di panico
e terrore che mi avevano letteralmente avvolto. Stava mentendo. Non
c’era
alcuna spiegazione.
No,
Ai... lui non ha alcun motivo per mentirti... lui
è già morto in partenza...
“BUU!
ASSORBILO!”
Una
metà del demone obbedì istantaneamente
all’ordine di Ub,
avvolgendo con la sua carne il cranio di Tao-Pai-Pai...
...
ma qualcosa ci colse completamente alla sprovvista.
“NO!
STACCATI, BUU!”
“Cos...
no! STA FERMA, PUT...
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO...”
Troppo
tardi. Tutto il corpo del demone artificiale iniziò a
vorticare attorno al membro della Yakuza, inglobandosi
all’interno di una
piccolissima sfera di energia, grande quanto una pallina da ping pong.
Majin
Buu e la testa di Tao-Pai-Pai erano stati intrappolati, e Urahara
compì un
gesto orrendamente disturbante, afferrando ciò che restava
dei due e
inghiottendolo in un boccone.
Era accaduto troppo in fretta, troppo velocemente affinchè potessimo salvare entrambi. Per fortuna era stata mangiata solo la metà del nostro amico, ma per Tao-Pai-Pai non c’era stato nulla da fare. Era morto divorato dalla sua stessa alleata, la quale si leccò le dita con fare molto annoiato.
“Prestate
attenzione a Tao-Pai-Pai,
Cell, Whisky e Chablis. Loro, però, sono nulla in confronto
ad Urahara Zaraki…
tu non sai nulla di lei, credimi! Ciò che ho scoperto mi fa
ancora venire i
brividi. Il miglior consiglio che posso darti è... non
affrontarla, se te la
ritrovi davanti... fuggi! Fuggi e basta!”
Il
peso delle parole di Gabor strinse il mio cuore in una terribile
morsa. Avevamo davvero sottovalutato la situazione?
“Potete
attaccarmi, se lo desiderate...” ci disse
lei, con tono decisamente annoiato “...
sapete... mi sta tornando
lentamente la memoria, perciò vi lascio la prima mossa!”
Saitama
non se lo fece ripetere due volte e provò a colpire
la nostra nemica con due poderosi pugni. Il bersaglio venne preso in
pieno, ma
qualcosa sembrò non andare nel verso giusto.
Urahara
sembrava non aver subito alcun danno.
“Che
maleducati... colpire una signorina indifesa...”
L’uomo
non demorse e continuò ad attaccare la donna, la
quale non sembrava per niente sofferente ai suoi colpi.
Saitama
balzò verso di noi, visibilmente sorpreso.
“Incredibile...
nemmeno i pugni seri le fanno
effetto...”
Nessuno
di noi poteva credere ai propri occhi. Uno dei
guerrieri più potenti in assoluto era stato facilmente
neutralizzato dalla
sorella di Gin, la quale ci rivolse finalmente il suo sguardo.
“Tempo scaduto,
microbi...”
La
sua aura si mostrò a noi, con una vertiginosa potenza
tale da pietrificare anche uno dei suoi alleati come Cell, il quale si
voltò
stranito verso il nostro scontro. Tutti si erano inginocchiati davanti
alla
forza sbalorditiva di Urahara, il cui sorriso diabolico non lasciava
presagire nulla
di buono.
“CELL!
PUOI ANCHE TORNARE DAGLI ALTRI! CI PENSERO’ IO
A QUESTI INCAPACI!”
“Sei
sicura, strega?” le domandò
l’androide, confuso.
“Tranquillo...
i miei poteri sono tornati al cento per
cento!”
Lo
giuro. Mai mi sarei immaginata di vedere un essere come
Cell rimanere a bocca aperta per lo spavento. Senza dare a nessuno il
tempo di
fermarlo, si mise due dita sulla fronte e ubbidì alla sua
compagna.
No.
Non aveva ubbidito. Era fuggito per paura di essere
coinvolto.
Anche
il resto dei nostri nemici sembrava averlo compreso,
dato che iniziarono ad arretrare per la paura. Tutti tranne i Nove
Angeli della
Morte, i quali invece mostrarono un ghigno di puro trionfo.
“Cosa
c’è, Nemu?” la
provocò Peach, ridendo di
lei “Fino a ora le stai soltanto prendendo... cosa
ti fa pensare di uscirne
viva da...”
“Semplice...
perchè anche io ho recuperato la memoria!”
Anche
gli altri otto membri della Yakuza fecero scoppiare
tutta la loro potenza, facendoci indietreggiare per lo shock.
La
loro aura, mi resi conto, aveva lo stesso colore, la
stessa intensità...
...
era della stessa persona, quella che io avevo
erroneamente ritenuto umana...
...
ma che, in realtà, si era rivelata un mostro!
“Ma...
ma cos... A-AIUTO! A-AIU... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH!”
Con
orrore e sgomento, tutti noi assistemmo impotenti
all’inglobamento di tutti i membri dell’Unione dei
Villain, i quali vennero
attratti dalle nove potentissime aure, disgregandosi e donando loro
ancora più
energia.
“Che
i Nove Angeli della Morte ritornino in un solo corpo...”
iniziò
Urahara a pronunciare uno strano discorso, simile ad un incantesimo
“... tutto ciò che
venne separato, possa tornare insieme... per compiere la vendetta che
abbiamo
sempre bramato! A noi, reincarnazioni della sublime... tornate a essere
la sua
discendente! Tornate ad essere... LA PARGOLA SPERDUTA DELLA MEGERA, LA
SUA PURA
REINCARNAZIONE! TORNATE A ESSERE HINODE, LA FIGLIA BIOLOGICA
DI GAMMA
MALEFICA! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!”
***
BETA CHI
Quanto
tempo era passato da quando avevamo varcato la soglia
di quel Castello Maledetto? Minuti, giorni, ore...
...
mesi...
...
anni?
“Cinque
minuti e trentaquattro secondi esatti”
dichiarò Juzo, il quale stava contando i secondi con un suo
timer interno.
“Stai
cronometrando la nostra camminata?”
“Non
possiamo sapere quanto ossigeno possa contenere un
castello sotterraneo. Se ci trovassimo a corto d’aria,
dobbiamo avere il tempo
per scappare...”
“Juzo-San
ha ragione” mi rispose un altro ragazzo,
dai capelli castani irti all’insù “E’
molto pericoloso... fa attenzione a
dove ti incammini! Potresti perdert...”
PUNCH!
Tutti
noi rimanemmo sconvolti quando Juzo gli sferrò un
pugno, facendolo sbattere con forza immane sulla parete del muro di
quella
stanza.
Cosa
diavolo gli era passato per la...
...
un momento...
... chi era quel ragazzo dai capelli castani?!
Quando
si era portato di fianco a noi? Fino ad ora eravamo
cinque.
“SORA!!!”
urlò ALFA Kairi, portandosi vicino a quel
giovane, mentre Juzo e Simon si portarono di fianco a me, con aria
minacciosa “Juzo!!!
Cosa diavolo ti salta in mente?! Perchè
lo hai colpito?”
Sora?
Quel giovane di cui Kairi si era innamorata quando era
più giovane? Era davvero lui?
Lo
controllai meglio. Era davvero un bel ragazzo. Alto,
fisico asciutto ma tonico, aveva degli occhi azzurri meravigliosi.
Perchè, tuttavia, trovavo strana quella presenza?
Cosa stava
succedendo dentro la mia testa? Perchè mi faceva male?
Cosa mi stavo dimenticando di Sora?
“Sora...
come stai?” gli
domandò lei, più
preoccupata che mai.
Il
suo sguardo, tuttavia, iniziò a perdersi nel vuoto quando
si voltò nuovamente verso la sua vecchia fiamma.
“Ma... tu... tu non eri morto? Cosa... cosa significa...”
Fu
davanti al lampo di follia che intravidi negli occhi di
‘Sora’, che compresi il motivo del pugno sferrato
da Juzo.
“KAIRI! ALLONTANATI DA LI’! QUELLO NON E’ SORA!”
[Emma's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
La
regina
sembrò recuperare lucidità, dato che
evitò di
striscio un raggio di KI partito dalla mano del suo ex-ragazzo. Il
successivo
attacco di Sora venne interrotto da Freezer, il quale
perforò
spalle e
ginocchia del nostro avversario con i suoi Raggi Letali.
Freddo
e spietato.
Il
corpo di Sora cadde in ginocchio, con l’imperatore del
male che si portò dinnanzi a lui, pronto a dargli il colpo
di grazia.
“Aspetta!”
Fu
Simon a fermare gli intenti dell’alieno, il quale si
allontanò dall’ormai paralizzato sosia di Sora,
permettendo al mio ragazzo di
avvicinarsi a quest’ultimo con sguardo minaccioso.
“...
tiro ad indovinare... sei Luxu, non è
così?”
‘Sora’
digrignò i denti, prima che il suo aspetto tornasse a
essere quello del vecchio maniaco con la benda sull’occhio.
Il ricordo di ciò
che mi avesse fatto tornò nella mia mente, e come gesto di
difesa mi portai
dietro tutti gli altri, con il mio Key-Blade in mano.
“Che
brutte maniere, C-C-1...” Luxu
rimproverò
Juzo, con tono sofferente “... me lo sarei aspettato
subito da Freezer, ma
da te... volevo soltanto far tornare in
mente i veri ricordi della
regina!”
“Xigbar...
non eri morto tempo fa, durante la Seconda
Guerra del Key-Blade?!” gli urlò contro
ALFA Kairi, dimostrando a tutti i
presenti di conoscere perfettamente il nostro avversario.
“Sbagliato...
poco prima di ‘morire’,
quando Sora e Riku sono riusciti a sconfiggermi, ho trovato
più saggio buttarmi
dal dirupo alle mie spalle. In questo modo hanno creduto, erroneamente,
che io
mi sia suicidato. Questo, per tua informazione...
è avvenuto in tutte le
linee Spazio-Temporali!”
“Tutte...
no! Non può essere! Tu ti
trovavi con
tutti gli altri membri dell’Organizzazione XIII, durante
l’ultima battaglia
contro Glacial! Tu ci hai...”
“...
aiutato? Stupida mocciosa... forse i
miei vecchi alleati si sono rammolliti davvero, ma io no. Era
da anni che io
e Diablo avevamo pianificato tutto questo! La sconfitta di Xehanort, di
Malefica... tutto faceva parte dei nostri scopi! La tua
prigionia e quella
di molti dei tuoi amici era indispensabile per la riuscita della Prima
Fase del
Piano...”
“La
Prima Fase?” esclamai io, lievemente
confusa.
“Non
scenderò nei particolari, anche perché tu sai
già
la storia di sua Maestà, signorina Miura...”
mi disse Luxu, le cui
ferite improvvisamente si rimarginarono, esattamente come era successo
quando
l’avevo ferito durante il nostro primo incontro.
La
situazione stava lentamente precipitando. Luxu sembrava
tutto tranne che un avversario docile e comprensivo. Al contrario, dava
l’idea
di un guerriero in grado di impensierire chiunque.
Improvvisamente,
l’uomo alzò la mano e allungò il suo
indice
all’insù.
“Prima
parte del piano... andare alla ricerca del
primo Candidato al Trono di Dio Supremo e imprigionarlo in un luogo
inaccessibile a chiunque, dal quale non sarebbe potuto fuggire!
Lo
ammetto... abbiamo avuto un vero colpo di fortuna. Viaggiando per
migliaia di
anni, trasmutandomi all’interno di tanti corpi umani, sono
andato alla ricerca
di questo leggendario guerriero. All’inizio
credetti fosse Glacial... quel
genio era stato in grado di creare una sostanza miracolosa e
straordinaria, in
grado di modificare il codice generico di coloro che la assumevano,
come
desideravano. Questo valse fino a quando non venni a sapere che fosse
un
impostore. La vera creatrice di quella sostanza, come avete intuito,
è stata
Shiho Miyano! Quella donna venne ammazzata da Glacial, e non
vi dico in che
condizioni ha lasciato il suo cadavere. Quel siero che lei,
Simon Kog, ha
conosciuto come KI Power, permise a Glacial di diventare il padrone
dell’intero
universo, ma non di essere un degno Candidato al Trono di Dio Supremo!”
“Quindi
è stata davvero quella ragazzina...”
si rese conto anche Freezer, per niente soddisfatto da tali rivelazioni.
“Un
altro possibile Candidato, invece, era Dragon
Oronar... la prima volta che intravidi il suo sguardo, nascosto dietro
un
cespuglio sulla Terra, mi vennero letteralmente i brividi.
Quando
sopravvisse all’iniezione provocatagli da Oss Burk, Glacial
se nè stupì al
punto tale da volerlo al suo fianco. Altri tre possibili
Candidati, invece,
li trovò Diablo stesso, sulle Isole del Destino...”
“...
Sora... Riku... ed io?!” esclamò Kairi,
sconvolta.
“Indovinato”
confermò Luxu, continuando il suo
racconto “I vostri Key-Blade ed i vostri Cuori ci
ingannarono, lo ammetto.
Diablo consigliò a Malefica di cercare un degno aiuto
dall’esterno del Varco, apertosi
al termine della II Guerra dei Key-Blade, soggiogandola e ingannandola.
L’attacco
dell’esercito Kagakuriano fu attuato per spronarvi a
diventare dei degni
Candidati, come desideravamo. Fu tremendo per loro scoprire che,
in realtà, voi tre foste soltanto dei semplici ragazzini e
che, invece di sconfiggere
quelle nullità, vi foste fatti sconfiggere. La tua
fortuna, mia cara
regina, fu quel pervertito di Bear, che con te fu magnanimo... poco
male,
pensammo. Dragon avrebbe deciso di ucciderti, una volta
raggiunta la
Terra... e invece, con nostra grande sorpresa, ti risparmiò
la vita. Fu un
vero e proprio colpo di scena, e Diablo prese l’ottima
decisione di puntare
sulla tua forza di volontà e sulle debolezze del tuo cuore. Nonostante
quell’inutile megera decise di voltarci le spalle
all’ultimo, fu grazie al suo
tradimento che ci permise di scoprire il vero potenziale di Dragon
Oronar...”
“Il
vero...”
Solo
a quel punto mi resi conto di quanto fossero pesanti le
affermazioni di Luxu.
“ALFA
Dragon Oronar... lui è uno dei quattro Candidati”
capì al volo Simon, quando tutti potemmo udire il rintocco
di un qualcosa che
cadde per terra.
Era
il Key-Blade di Kairi, la quale era rimasta paralizzata
per l’orrore e per lo shock.
“Dragon...”
“Proprio
il tuo Dragon, mia cara regina...”
proseguì Luxu, con un sorriso talmente malvagio da
accapponare la mia pelle “...
il suo massimo potenziale si mostrò durante il combattimento
contro Glacial,
nella sua fase finale. Durante il suo ultimo colpo, quello che ti
rigettò nel
mondo reale, decidemmo di agire tutti e sette. Lui aveva
sconfitto Glacial,
ma era rimasto da solo in quel mondo e privo di energie... per il
nostro gruppo
fu troppo facile catturarlo ed imprigionarlo nella Dimensione DELTA!
Sì,
mia regina... tuo marito è ancora vivo, ma non
può più tornare nel tuo mondo!
DOVRAI FARTENE UNA RAGION...”
“Sette...
voi sette...”
Solo
a quel punto mi resi conto di un altro particolare,
davvero molto strano, al quale non avevo ancora fatto caso.
Perchè uno come
Luxu avrebbe dovuto aiutarci a trovare quella che, al novantanove per
cento, si
trattava di una sua alleata? Da come ne stava parlando, Lust doveva per
forza
aver avuto a che fare con...
...
Luxu...
...
Lust...
... Lussuria.
[Exorcist
- BEST OST IN THE WORLD]
Quando
la sconvolgente verità affiorò nella mia mente,
fui
troppo scioccata per poter avvisare in tempo i miei compagni, i quali
vennero
improvvisamente imprigionati assieme a me da decine e decine di
tentacoli,
tutti provenienti dal personaggio di cui nessuno, nemmeno io, si era
reso conto
della sua presenza.
“Ottimo
lavoro, Lust...” si complimentò Lilith
con Luxu, soddisfatta “... se Envy non ti
avesse passato il suo potere, non avremmo mai catturato questi stolti”
Stupida.
Ero una stupida. Questo pensavo di me quando vidi
Luxu trasformarsi nella Lust che tutti noi conoscevamo, mentre al suo
fianco si
era portata niente di meno che la Regina dei Demoni.
“A
proposito… quel vecchio bendato è una
delle anime che ho mangiato!”
ci rivelò il demone della
lussuria, sghignazzante “Lui e Diablo non
si sono mai incontrati!
Era tutta una bugia… tranne la parte del nostro piano!”
Era una trappola sin dall’inizio. Avrei dovuto capirlo prima di imbarcarmi in quella avventura rischiosa.
Eravamo
cascati in pieno nella
loro trappola.
“Ehi,
Lilith? Come butta?” ci scherzò su
Simon, per
niente impressionato da tutti gli avvenimenti che si erano succeduti in
quei pochissimi
secondi.
“Tu ci eri
già arrivato, non è vero?”
lo prese in giro Lust, tornata al suo aspetto da Chris Vineyard
“Niente
può ingannarti. Non è così,
Simon Kog? Come l’hai capito?”
“Luxu
e Lust hanno lo stesso significato... ovvero
Lussuria. Persino un bambino avrebbe potuto fare quel collegamento!”
Era
vero. Non avevo tenuto in considerazione quel
piccolissimo particolare. Me l’ero cavata così
bene, fino a quel punto...
...
e, a causa di un mio semplicissimo errore di calcolo,
stavamo per morire!
“LURIDE
PUTTANE! LIBERATEMI SUB... MMMRRRGGGHHH!”
provò a protestare Freezer, prima che i tentacoli di Lilith
lo imprigionassero
con una morsa ancora più asfissiante.
Al
contrario, io ed ALFA Kairi fummo subito rilasciate e la
cosa non mi piacque per niente.
“Sei
così sicuro di te... vediamo se le due madamigelle lo sono
altrettanto di se
stesse!” dichiarò Lilith, con
un sorriso più che divertito.
Improvvisamente
la stanza nella quale ci trovavamo sparì
all’istante. Avvenne in pochissimi istanti, millesimi. Fummo
costrette a
chiudere gli occhi a causa dello shock improvviso che avevano subito.
Io
ed ALFA Kairi eravamo tornate al punto di partenza,
l’anticamera della Fortezza dei XIII.
Quella
fu un’ennesima conferma a un altro mio dubbio. Loro
non puntavano a uccidere me o la regina...
...
al contrario.
Una
nuova informazione, inoltre, ci era stata fornita con
quel gesto.
-
E’
giunta l’ora di mettere in mostra le vostre
capacità, madamigelle! –
annunciò una voce dentro la nostra testa –
Il
vostro obiettivo è ritrovarci entro mezz’ora
esatta! Se non lo farete... i tre
uomini che si trovano assieme a noi perderanno la vita! –
“NO!”
esclamai io, in preda al panico, provando a
raggiungere la porta dalla quale noi eravamo passati in precedenza.
ALFA
Kairi, tuttavia, mi bloccò sul più bello, con
sguardo
preoccupato e serio.
“LASCIAMI
ANDARE! STIAMO PERDENDO TEM...”
“Non
finchè non ti sarai data una calmata!”
affermò tuttavia la regina, stringendo con più
forza la mano sul mio polso “Ti
sei scordata ciò che ti ho detto su questa fortezza!?
E’ un labirinto! Non è
detto che ritroveremo Simon e gli altri ripercorrendo la stessa strada
di
prima!”
“Ma
allora cosa possiamo fare?”
“Usa
l’anello per muoverti!”
La
sua affermazione mi colse alla sprovvista.
“Cosa?!
NO! Se lo seguiremo, loro ci tenderanno un’altra
trappola!”
“Possibile...
come il contrario” ammise lei, con
sincerità, battendo la testa con la mia e guardandomi dritta
negli occhi “Ascoltami,
Chi... sono stata molto severa e
maleducata con te, lo ammetto... ma
ora, più che mai, ho bisogno di credere nelle parole di
Simon e dei tuoi amici.
Se loro hanno avuto fiducia in te, allora un motivo dovrà
pur esserci, no? Sei
tu la nostra mente... segui il tuo istinto!”
Con
quelle parole, ALFA Kairi stava provando a scusarsi con
me per quanto fosse accaduto il giorno precedente e ciò mi
commosse. Più
passavano i secondi, più mi rendevo conto di quanto tutte
quelle persone
avessero deciso di affidarmi le loro vite, nonostante fossi di gran
lunga molto
più debole di loro.
Dicevano
fossi la più adatta a muoverli tutti... l’unica
in grado di comprendere tutti i loro punti di forza.
Improvvisamente
mi venne in mente il discorso che avevo
fatto con Ai, all’interno della grotta, e del terzo desiderio
che lei aveva
espresso a Polunga, su Namecc. Era vero che conoscevo il potenziale di
tutti i
miei amici, ma dopo il terzo desiderio tutto era cambiato...
...
il terzo...
...
MA CERTO!
Il
terzo desiderio!
“Kairi...
ciò che ti sto dicendo potrebbe coglierti di
sorpresa...” la preparai al peggio, avvicinandomi
al suo orecchio e
sussurrandole “... ma ho bisogno delle presenze che
si trovano all’interno
dei nostri corpi!”
***
AI
Quella
bastarda di Urahara, dopo aver aumentato la sua aura
in maniera vertiginosa, allargò le sue braccia come se
volesse
accogliere qualcosa dentro di se...
...
otto sfere di energia penetrarono in lei, fuoriuscite
dai corpi degli altri membri della Yakuza, i quali si dissolsero in
polvere
davanti ai nostri occhi.
Solo
a quel punto la sua trasformazione ebbe termine.
Davanti
a noi vi era un’autentica strega. Pelle glabra come
quella di uno spettro, ma liscia e vellutata, segno che ci trovassimo
di fronte
a una giovane ragazza. I suoi capelli erano così scuri da
oscurare perfino la
luce del sole, legati con una treccia. I suoi occhi avevano le iridi
color
ambra, ma le sue pupille mi ricordarono all’istante quelle di
un gufo,
penetranti ed in grado di leggerti l’anima al primo sguardo.
Un lungo vestito
violaceo scivolava su tutte le sue sinuose membra scendendo fino a
terra con
uno spacco vertiginoso, col quale riuscivamo ad intravedere le sue
lunghe
gambe.
Furono
le sue lunghissime corna, sulla sua fronte, che ci
fecero rendere conto di avere di fronte un’essere non del
tutto umana.
I
pantaloni del mio kimono erano letteralmente zuppi di
qualcosa. No, semplicemente me l’ero fatta sotto per la
paura. Non potevo fare
altrimenti...
...
l’aura di quella strega era spaventosa, alta
quanto quella di un Deadly Sins.
“Da
quanto tempo... era da anni che tutti i miei
sentimenti non si trovavano dentro il mio cuore. Dal giorno in cui i
Deadly
Sins mi recuperarono da quel mondo tetro ed oscuro... dal
giorno in cui la
mia vita è ricominciata! Ora il desiderio di vendetta per
quanto successo a mia
madre Malefica potrà essere soddisfatto!”
Nel
momento in cui quella calamità ci puntò gli occhi
addosso, compresi che non avevamo altra scelta.
Nessuno
si azzardò a restare lì, nemmeno Saitama o i
sayan. Tutti le voltammo le spalle
e corremmo, a perdifiato, cercando di salvarci la vita.
SIMON
Il
mio cuore perse un battito quando Chi e ALFA Kairi
sparirono alla nostra vista. Mi rilassai quando percepii le loro aure
all’interno di quello strano labirinto, ma ancora insieme. Le
avevano
allontanate di proposito.
Qual’era
il motivo dietro questa scelta di Lust e Lilith?
Era un piano per poterle rapire? No, Chi era stata chiara in tutto
questo.
Entrambe le ragazze erano indispensabili per la profezia pronunciata da
Zeno-Sama, e non potevano morire prima che i nostri nemici ottenessero
qualcosa in cambio..
“Tranquillo,
Simon Kog...”
mi prese in giro Lust, avvicinandosi a me e sfiorandomi il mento con la
punta
del dito “...
loro non sono ancora pronte per il nostro spettacolo. Fino a
quel giorno,
rimarranno in vita!”
“Pronte
per cosa? Qual’è il vostro obiettivo?!”
urlai
loro, inferocito “State facendo tutto questo solo
per avere un posto in
prima fila nella battaglia tra gli Dei Supremi, non è
così? Perchè puntate a
Chi e Kairi?”
“Oh...
ma non lo sai?” iniziò a
ridere Lilith, rivelandomi “Le Principesse dal
Cuore Puro sono le uniche in grado di rivelare ai mortali la Serratura
che
conduce al Mondo Originale... quello dal quale sono nati
tutti gli universi
a noi conosciuti! Non solo... essendo due Custodi del Key-Blade,
potrebbero
addirittura diventare ottime Angeli Custodi per il nostro Signore, nel
caso
esistano più cuori di pura luce a disposizione!”
“Sarà
in quel luogo che si svolgerà la
battaglia finale” continuò
Lust, avvicinandosi a Freezer, il quale
era completamente imprigionato tra quei tentacoli “Sarà
il preludio ad una nuova era... LA NOSTRA ERA!”
“...
e il vostro Signore sarà la vostra pedina
principale. Ho indovinato?” esclamai io,
voltandomi verso Lilith,
notando con una leggera dose di ironia “Mi hai
deluso, Regina dei Demoni...
allearti con il primo stronzo di passaggio... Zero sarebbe
rimasto molto
deluso da te!”
“NON
FARE IL GRADASSO... SENZA ZERO TU SEI INERME!”
Mi
dava fastidio ammetterlo, ma Lilith aveva ragione. Senza
Zero, ero completamente impotente, anche perchè Lilith ci
teneva ancora
imprigionati con quei tentacoli.
L’assenza
del mio compagno era un disastro non
preventivato...
...
ma non tutto era perduto!
Perchè non trarre vantaggio da tutto ciò? La mia miglior arma non era di certo la forza fisica o l'intelligenza, ma l'astuzia. Ero convinto, al cento per cento, che lei fosse costretta a collaborare con questo fantomatico nemico. Dovevo soltanto spingerla dalla nostra parte...
...
o almeno tentarla nel far ciò.
“Te
lo ripeto... Zero non la prenderà affatto bene
quando scoprirà che ti stai lasciando nuovamente mettere i
piedi in testa da
qualcuno!”
“E
tu cosa ne sai, Simon Kog?!”
“Prima
di sparire... lui mi ha parlato. Diceva che ti
vuole ancora bene, e spera che tu possa tornare ad essere quella di un
tempo...”
Il
suo sguardo di stizza era ancora visibile sul suo volto,
ma gli occhi la tradivano mostrando quanto le mie parole le
interessassero, e
non poco.
Lilith
aveva soltanto un punto debole, ovvero il suo
amore incondizionato verso Zero. Potevo allungare i tempi con i miei
discorsi e riuscire a trascinarla dalla nostra.
“Pensavi
che non lo notassimo? E’ da quando avete
distrutto tutti i nostri universi che ti comporti in modo strano... sei
in
preda alla confusione! Io so benissimo il perchè...”
“NON
E’ VERO! TU NON...”
“...
sei consapevole di non poter sconfiggere Zero
fuori dalla tua dimensione e hai paura di morire!
Chi può
biasimarti, in effetti? Essere uccisa dall’uomo che tanto
ami, vedere per
l’ultima volta il suo viso e temere di leggerci odio e
disgusto... non esiste
destino più crudele di questo, credimi. Se ci fosse anche un
solo modo per
evitarlo, stai pur certa che io proverei a salvarti... e lo
farebbe anche
Zero! Per quale motivo nessuno sa dove sia finito?!”
“Mia signora! Non
le creda! La sta solo
ingannando!” la supplicò
Lust, voltandosi preoccupata verso la sua
sovrana.
Troppo
tardi. Ormai l’avevo in pugno. Lilith stava pendendo
dalle mie labbra. Ci era voluto meno di quanto mi immaginassi.
“Zero...
Zero lo farebbe... lo conosco... ne sarebbe in
grado...”
“LILITH-SAMA!”
L’urlo
di Lust permise alla regina di destarsi dalle sue false
speranze.
“Lei ha
già affrontato Zero, qualche
settimana fa... se l’è già
scordato come l’ha trattata?!”
continuò, imperterrita “Lui stesso le ha
detto che non la ama più!”
“Potrebbe...
averlo detto solo per depistarci, Lust! Forse...
forse sono stata un’incosciente... forse non era
necessario uccidere tutte
quelle persone innocenti! Se... se io avessi fiducia nel mio
Zero... lui
potrebbe risolvere tutto pacif...”
“LA SMETTA DI
FANTASTICARE, LILITH-SAMA! LA
PROFEZIA NON POTRA’ MAI ESSERE CAMBIATA O CANCELLATA! SOLO LE
SUPER SFERE DEL
DRAGO POSSONO FARLO... E IL NOSTRO SIGNORE VUOLE USARLE PER ESPRIMERE
IL SUO
FOLLE DESIDERIO, PRIMA DI DISTRUGGERLE PER SEM...”
“CREDI CHE NON LO
SAPPIA,
LUST?!”
Tutti
noi rimanemmo atterriti innanzi all’aumento di aura
della Regina dei Demoni, la quale fece indietreggiare perfino la sua
sottoposta.
“Mia
signora... si calmi, la prego...”
“CALMARMI!?
PERCHE’ DOVREI
FARLO?! ZERO, PER ANNI, SI E’ SCHIFATO DI CIO’ CHE
FOSSI DIVENTATA... HA
PREFERITO DISTRUGGERE IL SUO CORPO, FACENDO SCAPPARE LA SUA ANIMA DAL
REGNO DEI
DEMONI, PIUTTOSTO CHE GUARDARMI UN’ALTRA VOLTA IN FACCIA! HAI
IDEA DI COSA SI
PROVA AD ESSERE RIPUDIATA DALLA PERSONA CHE TANTO AMI?!”
Quello
che stava avvenendo mi aveva letteralmente scioccato.
Avevo scoperchiato il Vaso di Pandora, il quale aveva rigettato, su di
me e sui
miei inermi compagni, rivelazioni a dir poco sconvolgenti.
Umanità.
C’era dell’umanità nel Cuore di Lilith!
L’Amore
che provava per Zero riusciva ancora a non farla precipitare
definitivamente
nell’Oscurità.
“Io... io
non posso saperlo, ma questo
non cambia le cose, mia sovrana”
ammise Lust, con fare affranto
“Noi
non potremo più riassaporare la nostra libertà. Che
ci piaccia o meno, non
siamo più esseri umani. Dal giorno in cui abbiamo lasciato
il regno, abbiamo
sfruttato degli innocenti per rimanere in vita. Per quelli come noi,
non esiste
giustizia. Siamo mostri, abomini che non sarebbero mai dovuti
nascere. Siamo
dispensatori di morte e distruzione... lo sono io... lo è
Zero... e lo sei
anche tu. La smetta di riporre false speranze in quel sentimento che
l’ha fatta
soltanto soffrire. Noi siamo demoni, mia signora... noi
non possiamo
provare amore! Per noi la Luce non esisterà mai!”
Quelle
frasi così deprimenti, lentamente, riuscirono a
placare l’ira di Lilith, la quale sembrò
arrendersi. Il suo sguardo di
frustrazione, tuttavia, era ancora ben visibile, ed in fondo al mio
cuore
provai molta compassione non solo per lei, ma anche per tutti i Demoni.
Ripensai
a Zero e a tutte le storie che mi aveva raccontato durante quel mese di
addestramento sul pianeta degli Hakai-Shin.
Il
Regno dei Demoni, mi aveva spiegato, era un vero e
proprio multi-verso, a se stante dal nostro, nel quale
l’anarchia, la crudeltà
e la soppravvivenza del singolo erano i capi-saldi della loro vita.
Gran parte
dei Demoni erano mostri assetati di sangue, creature repellenti tali da
far
accapponare la pelle a qualunque divinità. Eppure, mi aveva
rivelato Zero,
c’era del buono anche in quel mondo. I Demoni più
deboli vivevano in piccoli
villaggi, aiutandosi a vicenda e sconfiggendo in gruppo i mostri
più potenti,
ed avevano una vita molto simile a quella dei mortali.
C’erano demoni che
provavano, anche se in piccolissime parti del cuore, sentimenti
positivi come
fiducia, fratellanza, spirito di sacrificio e, come Lilith e Zero,
anche amore.
E
se il Regno dei Demoni fosse diventato così
perchè
nessuno aveva riposto alcuna fiducia in loro? Se il loro mondo fosse
marcito a
causa del sigillo eterno imposto dal Sommo e dai due Zeno, impedendo a
quel
multi-verso di conoscere altri modi per vivere?
Se Lilith, invece di essere insultata e screditata come un mostro, avesse ricevuto conforto? Forse fu proprio per questo motivo se Zero decise di sacrificarsi e raggiungere il Regno dei Demoni, nonostante sapesse quante atrocità avesse commesso la sua amata.
Per
questo decisi di intervenire un'ultima volta.
“Lust...
quello che dici... penso sia sbagliato”
“Ma davvero? E
per quale motivo, se posso
saperlo?!”
“Perchè
mi sono trasformato in un mostro anche io”
ammisi, con sincerità “Anche io ho ucciso
tante persone. Non potrò mai più
riportarle indietro, e probabilmente, alla mia morte, verrò
sbattuto negli
inferi a pagare le mie colpe. Zero potrà aver
contribuito, vero, ma io ero
consapevole di ciò che sono diventato... forse non
sarò in grado di
trasformarmi come voi, non sarò immortale... ma, in fondo al
mio cuore, credo
di essere come voi. Io, Simon Kog, sono diventato un Demone”
Anche
Lust, stavolta, iniziò ad interessarsi al mio discorso.
I loro punti deboli non erano nelle loro capacità fisiche...
...
erano le sofferenze a causare loro dolore.
I
tentacoli attorno al mio corpo iniziarono a perdere la
presa. Dovevo continuare.
“Eppure...”
continuai, imperterrito “...
nonostante ciò... sono stato amato e continuo ad esserlo. Ho
una famiglia,
degli amici, una donna che mi ama... proprio come te, Lilith. Se
c’è una
cosa che ho imparato con le mie esperienze, è che
l’amore è un sentimento
impossibile da cancellare o da controllare. Non
esiste Dio, Demone o
essere vivente che possa spezzare il legame tra due anime che si
connettono per
sempre... siamo noi stessi a non rendercene conto, per colpa di tanti
pregiudizi e credenze che ci vengono raccontati”
Sentivo
i muscoli del mio corpo rilassarsi sempre di più,
mentre Freezer e Juzo erano tornati visibili. Stavano bene, ma avevano
perso
sicuramente conoscenza a causa della poderosa morsa in cui eravamo
incappati.
“Lilith...
Lust... so che mi crederete un folle, da
questo momento... ma se, invece di
ucciderci, provassimo a
collaborare? Perchè non proviamo ad annullare il
sigillo che separa i nostri
universi? Sono convinto che, in questa maniera, la
profezia sulla morte
di Lilith non potrà avere luogo! Zero ne sarebbe
entusiasta, ne sono...”
“Non
funzionerà!”
L’affermazione
di Lust fu secca e perentoria, talmente
improvvisa da sorprendere anche Lilith.
“Se anche tu
riuscissi ad annullare il
sigillo, noi demoni non potremmo comunque viaggiare nel mondo dei
mortali senza
prendere possesso di uno dei vostri corpi. La Luce ci
incenerirebbe
all’istante. Non è tutto. C’è
una verità, che ancora voi non sapete. Non
possiamo disobbedire agli ordini di...”
“... sta zitta,
Lust... o sei
morta!”
Il
mio corpo si paralizzò per la paura davanti allo sguardo
glaciale che Lilith puntò verso Lust. La sua aura era
aumentata nuovamente,
stavolta a livelli che mai e poi mai mi sarei immaginato di percepire.
“... mi scusi,
mia regina”
si affrettò a dire il demone della lussuria “Questo non
cambia il
fatto che siamo imprigionate al suo volere. Il nostro Signore
è troppo
potente... al punto tale
da aver scisso Hunt...”
[You See Big Girl - SHINGEKI NO KYOJIN]
La
temperatura dentro quella stanza si era abbassata di
colpo. Lust si tappò la bocca, orripilata, e
cominciò a tremare di terrore
quando si rese conto di aver parlato troppo.
Fu solo a quel punto che io compresi tutto.
Lei sapeva qualcosa al riguardo di Zero...
... qualcosa che a Lilith era
stato celato.
Come
avevo fatto a non pensarci prima? Chiunque controllasse
i miei nemici come un marionettista non avrebbe potuto desiderare altro
che
questo, che io fossi separato dalla mia principale fonte di potere.
Capii al
volo anche come avesse fatto.
“Il
manichino...” mi resi conto al volo io,
ghignando maleficamente verso Lust, il cui volto si
trasformò in una maschera
dell’orrore “... voi avete separato me da
Zero per mezzo di quel coso.
Quindi lui non è semplicemente scappato... voi lo
avete rapito... e presumo
che, dalla faccia paonazza di Lilith-Sama, voi non le abbiate nemmeno
detto nulla di questa faccenda!”
Scacco
matto, Lust. Ti eri fatta a pezzi con le tue stesse
mani.
A
Lilith non era mai fregato nulla della Battaglia per il
Trono di Dio Supremo. A lei importava solo del suo vero amore...
...
e i suoi sottoposti, coloro di cui lei si fidava più
ciecamente, l’avevano ingannata...
...
l’avevano tradita per stare dalla parte del più
forte!
“... luridi...
figli di
puttana...”
Nel
momento in cui avevo fatto capire alla Regina dei Demoni
l’amara verità, io ero sparito dalla lista di
persone da ammazzare...
...
e altre dodici anime ci erano finite al mio posto!
“Mia... mia
signora... posso spiegarle...”
“Spiegarmi... non
c’è bisogno
di alcuna spiegazione, Lust. Quel farabutto... quel verme schifoso mi
ha
ingannato! TUTTI VOI MI AVETE INGANNATA! GRAZIE ALLA VITTORIA DEL II
TORNEO DEL
POTERE, CON IL DESIDERIO SAREMMO RIUSCITI AD ANNULLARE LA PROFEZIA E IO
NON
SAREI STATA COSTRETTA A MORIRE PER MANO DI ZERO... SPINGENDOLO A
MACCHIARSI DEL
MIO STESSO SANGUE! NON ME NE PUO’ FREGAR NULLA DI QUEL REGNO
MALEDETTO, PIENO
DI MOSTRI E CREATURE RIVOLTANTI! E
soprattutto... non me ne può fregar nulla di meno di te e
quelle nullità che mi
hanno tradito... non
mi servite più...”
“... no... LA
SUPPLICO! NOOO...”
SLASH!
SPLAT... SPLAT...
Un
conato di vomito avvolse le mie vie respiratorie quando
il corpo di Lust venne letteralmente trucidato da un raggio KI partito
dalla
mano di Lilith, la cui aura non la smetteva di aumentare.
Per
la miseria...
...
quella era la sua vera potenza?!
Mi
venne il voltastomaco quando i pezzi di carne di Lust
iniziarono a riattaccarsi lentamente, fumando come se fossero appena
stati
cacciati fuori dal forno bollente. Il suo corpo si riformò
in ben che non si
dica...
...
ma il suo aspetto era nuovamente mutato.
I
suoi lineamenti erano sempre gli stessi, ma la sua
carnagione era diventata pallida come quella di una bambola di
ceramica. Sul
suo volto erano comparsi diversi simboli colorati e le sue vesti si
erano
trasformate in un semplice Haori con motivi a righe mono-cromatiche.
“Mia
signora... perchè... perchè lo ha fatto?!”
“Perchè
hai osato tradire la
tua sovrana, schifosa puttana!”
le sputò veleno Lilith, più
feroce che mai “Ora
il tuo corpo da mortale è stato distrutto! Se vuoi davvero
farti perdonare...
SCONFIGGI I NOSTRI NEMICI DA SOLA PRIMA CHE ARRIVINO LE DUE CUSTODI DEL
KEY-BLADE!
E
credimi... se ti dico che quel bastardo di un angelo...
E’ GIA’ BELLO CHE
MORTO!”
“NO! LA
PREGO! NON MI LASCI DA SOLA! LA SUPPLICO... NOOOOOOOO!”
Prima
che io potessi fermarla, Lilith si tele-trasportò via
da quella stanza lasciando Lust, me ed i miei due alleati da soli.
I
tentacoli che ci imprigionavano si incenerirono
all’istante, permettendo a me, Freezer e Juzo di tornare
liberi. Se io riuscii
a cadere sui miei piedi, lo stesso non fu per i miei due compagni, i
quali
crollarono rovinosamente per terra prima di riprendere i sensi.
“I
miei sensori... erano andati in tilt...”
“Puttana...
questa me la paga...”
Stavano
bene, senza alcuna ombra di dubbio.
Mi
voltai verso Lust, decisamente preoccupato. Ricordavo
perfettamente le parole pronunciate da Whis e Vados, nei minuti
precedenti
l’allenamento nella stanza speciale.
***
- Il tuo potere attuale non ti
permette ancora di combattere al massimo del tuo potenziale. Anche solo
un
membro della setta di Lilith sarebbe in grado di farti letteralmente a
pezzi.
La Fusione tra un corpo mortale e quello di un demone crea un essere
anomalo,
con un aura esponenzialmente maggiore rispetto a quella dei due singoli
messi
insieme -
- Whis ha spiegato tutto alla
perfezione. E’ esattamente quello che sono riusciti a
compiere tutti i Deadly
Sins, Lilith inclusa. Per creare X-X-I, come ben sai, Clarice ha
utilizzato un
campione del DNA di Majin Buu, e la regina dei demoni ha usato lo
stesso trucco
per creare i corpi adatti per i suoi adepti. Loro sono in grado di
raggiungere
facilmente lo stato di Fusione perchè hanno annichilito la
volontà di Buu
presente nelle cellule da loro acquisite. Per te e Zero, invece, le
cose non
possono andare allo stesso modo -
“Perchè le nostre
volontà
sono completamente indipendenti, ho indovinato?”
- Risposta corretta. Zero non ti
darà mai il pieno controllo dei suoi poteri a tempo
indeterminato, perchè
questo equivarrebbe a sacrificarsi e sparire per sempre. Può
donarti il cento
per cento della sua forza per poco tempo, in genere mezz’ora
o un’ora, ma
questo dipenderà dal grado di fiducia che raggiungerai con
il tuo demone! -
“O... ok... e riguardo i
singoli poteri dei Deadly Sins? Quali sono?”
- In generale, tutti loro hanno
le stesse capacità di Majin Buu quando sono completi,
ovviamente in scala di
potenza maggiore. Tuttavia, ogni Demone ha una propria
capacità, comunemente
detta Abilità Vampirica. Funziona esattamente come il Quirk.
Ciascun membro del
Regno dei Demoni ne possiede uno, unico e non replicabile. Anche Zero
ne
possiede uno... ma per scoprirlo dovrai... -
“... conquistare la sua
fiducia... come se fosse facile. A parte ciò... come si fa
ad uccidere un
Deadly Sins?”
- Semplicissimo! Distruggi il
guscio esterno e poi distruggi quello interno! -
“La fate semplice
voi...”
- Oh, non lo è. Tuttavia...
posso dirti che distruggere il guscio esterno, quello con le cellule di
Buu,
sarà una passeggiata rispetto a distruggere il corpo
originale dei Deadly Sins.
Quest’ultimo non può essere semplicemente
polverizzato del tutto con il KI...
ma ha un preciso punto debole... nei Demoni Puri, solitamente,
è il collo! Se
riesci a tranciargli la testa con un colpo di KI al cento per cento del
suo
utilizzo, tu potresti sconfiggerli! -
“CO-COSA?! TUTTO
QUI?”
- Tutto qui. Sappi, ovviamente,
che i corpi originali dei Demoni Puri hanno delle costituzioni e delle
strutture diverse rispetto a quelle di tutti gli altri esseri viventi.
Non sarà
affatto facile uccidere uno di loro. Se tu ti trovassi in piena
difficoltà,
senza alcuna possibilità di fonderti con Zero... -
- ... ti conviene circondarti di
alleati forti e potenti. Un Demone resta forte anche senza il suo
guscio
esterno, ma... -
- ... se non può fondersi,
anche
un Dio della Distruzione potrebbe facilmente cancellarlo con
l’Hakai! Come
ultima informazione... un Demone ha un ultimo punto debole... -
- ... la maggior parte di essi
brucia davanti alla Luce. Se sfrutti questo elemento a tuo vantaggio...
combattere contro di loro sarà molto più
semplice! -
***
Il
primo attacco lo sferrai io, portandomi davanti a Lust e
cercando di sferrare un calcio verso il suo collo, il quale
però fu protetto
dal braccio in difesa del demone.
Lei,
anche da sola, restava molto potente, ma non era più
forte come prima. Whis e Vados avevano ragione. La loro immensa potenza
era
data dalla Fusione Demoniaca.
Senza
il loro guscio esterno, diventavano avversari
abbordabili!
Non
le detti il tempo di ribattere al mio attacco, e
continuai a sferrare colpi a grandissima velocità. Lei
riuscì per un po’ a
stare dietro ai miei attacchi, almeno fino a quando non si unirono a me
Freezer
e Juzo.
A
quel punto, Lust cominciò ad andare in
difficoltà.
“PRENDI
QUESTO, STRONZA” le urlò
Freezer,
eccitato dalla battaglia, usando una delle sue Sfere Letali per colpire
Lust.
Ci
riuscì. La donna non fu in grado di pararsi in tempo e si
prese in pieno il colpo in faccia, indietreggiando dolorante e
toccandosi il
viso.
Io
e Juzo non attendemmo oltre. Sfruttando la distrazione di
Lust, entrambi puntammo nuovamente il suo collo con due calci ben
assestati.
La
colpimmo in pieno...
...
ma sorprendentemente il suo collo si deformò come
se fosse fatto di gomma!
“Oh
cazz...”
Una
strana barriera fuoriuscì dal suo corpo. Io e Juzo fummo
rapidi abbastanza da evitarla...
...
ma non Freezer, il quale venne imprigionato al suo
interno!
“Sei
nei guai, imperatore!” urlò euforica
Lust,
raggiante “Quella nella quale sei rimasto
imprigionato è la mia Abilità
Vampirica! Fin quando resterai al suo interno, il tuo corpo
continuerà ad
invecchiare e diventerai polvere nel giro di un minuto!”
“Merda!”
esclamai io provando ad avvicinarmi al mio
alleato, ma il demone si portò davanti a me tenendomi a
distanza con un’altra
barriera, che evitai prontamente.
“Non
pensate a me” mi disse Freezer,
più
tranquillo che mai “Posso
liberarmi di quest’attacco in poco tempo.
Voi continuate a trattenerla!”
“Ne
sei così sicuro? Allora dovrò
accelerare il tuo
invecchiamento!”
“NO!”
Juzo
andò all’attacco e cominciò a sferrare
decine e decine
di pugni verso la sua avversaria, la quale li evitò con
troppa facilità prima di
colpire il mio amico con un preciso calcio sul costato, facendolo
ruzzolare
vicino ai miei piedi.
Merda...
“Come...
come diavolo facciamo ad ucciderla...”
affermò lui, rimettendosi a fatica in piedi “...
se non possiamo
staccarle il collo?”
La
sua domanda era più che legittima. Lei non era
imbattibile, raggiungere il suo collo non era stato così
difficile. I nostri
calci, tuttavia, non si erano rivelati forti abbastanza da lacerare la
sua
carne di gomma.
“Serve
un attacco a piena potenza... con un controllo
al cento per cento della propria aura...”
compresi io, preoccupato “Se
io riuscissi a caricare quel colpo e a controllarlo come ben so, sarei
in grado
di tagliarle il collo...”
“...
dovrò trattenerla?”
“Temo
di sì, Juzo... fin quando sarò costretto a
muovermi
in continuazione, non potrò avere il controllo perfetto del
mio KI. Se Zero
si trovasse con me, sconfiggerla in quello stato sarebbe molto
più agevole...”
“Contate
pure su di me”
Con
nostra grande sorpresa, Freezer si trovava al nostro
fianco, più carico che mai e già in
Modalità Golden.
“Cos...
non è possibile... COME DIAVOLO HAI FATTO
A SOPRAVVIVERE?! SARESTI DOVUTO MORIRE GIA’ VENTI SECONDI
FA!!!” gli urlò
contro Lust, visibilmente scioccata.
La
rivelazione di Freezer, tuttavia, sconvolse il demone.
“Non
lo sai, sciocco demone? La mia Razza ha una
durata di vita molto elevata, che va dai due mila ai tre mila anni. Ne
avevo
all’incirca seicento quando mi hai imprigionato... me ne
avresti aggiunti
soltanto un centinaio, se la tua Barriera avesse avuto effetto...”
“...
cos... in che sens...”
SLASH!
Scioccati
e sconvolti, osservammo il collo di Lust lacerarsi
davanti al Raggio Letale dell’imperatore mentre la testa del
demone rotolò per
terra, versando litri e litri di sangue nero.
Ci
era riuscito. Freezer era stato in grado di tagliarle
la testa! Ma come era possibile?
“L’Acqua
Benedetta donatami da Integra Van Hellsing”
comprese al volo Juzo “Bevendo quel
liquido, è invulnerabile ai loro
attacchi, ed è perfino in grado di ferire un Demone Puro!
E’ stata quella a
permettergli di lacerare il morbido collo di Lust!”
“E
pensare che ho bevuto soltanto un sorso di quell’acqua
pestilenziale...” ammise Freezer, sogghignando
soddisfatto “L’avessi
saputo prima, l’avrei scolata senza accennare alcuna protesta!
Ma
tornando a noi...”
Freezer
si avvicinò alla testa del demone, la quale era
immobile e priva di vita.
“...
se anche tu fossi riuscita a farmi invecchiare
ulteriormente, a causa della mia anatomia sarei soltanto diventato
più forte. Sei
stata un’incosciente ad affrontarci senza la tua padrona e ne
hai pagato le
conseguenze!”
Il
piede dell’imperatore si poggiò sul cranio di
Lust,
pronto a schiacciarla definitivamente. Eppure, sentivo che qualcosa non
quadrava nel verso giusto.
“Juzo...
raggiungi il controllo perfetto della tua aura”
sussurrai al cyborg, preoccupato “... non
credo che Lust sia davvero
morta. Se dovesse risvegliarsi... l’attacco
finale spetta a te!”
Juzo,
agitato a causa della mia affermazione, iniziò a
concentrarsi.
Io
non avevo più Zero dentro di me, ma ero ancora in grado
di percepire l’aura demoniaca, a differenza loro. Per questo,
non si erano
accorti che il KI di Lust fosse ancora vivo e ben percepibile.
Come
era possibile? Tagliargli la testa non era
sufficiente?
Mi
sedetti per terra e lasciai che la mia aura fuoriuscisse
dal mio corpo e controllai cio che restava di Lust. La sua testa era
ancora in
vita, così come il suo corpo. Anzi, per essere precisi
riuscivo a percepire un
filo di energia che connetteva entrambi.
Merda!
“FREEZER! ALLONTANATI DA...”
[Hunting
In The Black Forest - BEST OST IN THE WORLD]
L’alieno,
allarmato dal mio urlo, stavolta fu rapido e
scappò via da là, prima che il corpo senza testa
di Lust decapitasse anche lui.
Quest’ultimo, infine, raccolse la sua testa e se la
riattaccò a se stesso,
rigenerando la ferita.
Nemmeno
un secondo dopo, lei era tornata più in forma che
mai.
“Povero
stolto...” esclamò Lust,
soddisfatta,
rivolgendo uno sguardo trionfante allo sbigottito Freezer “...
staccarmi la
testa non basta per uccidermi. Dovete tranciare il mio Filo
dell’Anima!
Quello è l’unico modo per sconfiggere un vero
Demone!”
“Filo...
dell’Anima?”
Si
riferiva a quel sottile filamento energetico che avevo
scovato liberando la mia anima?
“Proprio
quello” confermò lei, dimostrandosi in
grado
di leggere i nostri pensieri “Per lacerarlo devi
essere in grado di
controllare la tua aura al cento per cento... ma
soprattutto... il filo può
essere tranciato soltanto da un Key-Blade!”
Quell’affermazione
ci aveva letteralmente colto alla
sprovvista. Questo, perciò, significava che...
“Non
avete allontanato Chi e Kairi solo per diletto... ma
per impedire loro di uccidervi...”
comprese Juzo, sconvolto.
“...
alla fine ci siete arrivati sul serio. Ebbene sì...
i Key-Blade sono le uniche armi in grado di sconfiggerci. Non
potevamo correre
il rischio che una tra Chi e Kairi vi passasse momentaneamente
l’oggetto in
grado di ucciderci!”
Male.
La situazione stava peggiorando.
“Chi
ti fa pensare che noi tre non siamo in grado di
batterti?” affermò Freezer, visibilmente
furibondo e scosso dal fatto che
il suo attacco non avesse provocato alcun danno al suo avversario
“Possiamo
continuare a colpirti e trattenerti fino al ritorno delle due ragazze!
Non sei più forte di noi, Lust... tagliarti la
testa o gli arti non sarà che
una passeggiata per il sottoscritto!”
Il
ghigno diabolico di Lust, tuttavia, atterrì tutti noi.
“Mi deludete...
pensavate
davvero che questa fosse la mia vera forza... o il mio vero aspetto?”
Davanti
ai nostri orripilati occhi, il suo corpo cominciò
letteralmente a deformarsi, mentre la sua aura cominciò ad
aumentare in maniera
vertiginosa.
La
mia testa iniziò letteralmente a scoppiare dal dolore.
Tantissime immagini attraversarono la mia mente...
...
una in particolare mi fece venire la pelle d’oca...
...
io, sulla cima della Skytree di Tokyo...
...
mentre, con un piede nel vuoto, stavo per...
NON SONO I TUOI
RICORDI! RIPRENDITI!
Una
voce... chi era stato a chiamarmi?
- Simon!
Torna in te! Torna in... -
***
Dimensione BETA
09:36
GOKU
Questo
era un incubo.
Mai,
in tutta la mia vita, avrei immaginato di poter finire
in una situazione simile. Chi avrei dovuto uccidere? Kyoka Jiro, mio
figlio o
la mia nipotina?
Non
potevo scegliere.
“Maledetto,
Hit... che tu sia maledetto...”
“Tic
tac, Goku... tic... tac... il tempo stringe”
mi prese in giro Hit, avvicinando ancora di più le sue mani
verso la gola di
Goten e Pan “Ti do un altro minuto di tempo... poi
sarò io a compiere una
scelta! E ti sconsiglio caldamente di usare
l’ultra-istinto... non
pensare che io non sia in grado di raggiungerlo a mia volta!”
Ero
in trappola. Non mi restava altra scelta che ubbidire.
Merda...
merda... merda!
I
brividi mi percorsero tutta la spina dorsale. Kyoka, con
uno sguardo afflitto e sconfitto, si era avvicinata a me, poggiando la
testa
sulla mia spalla e sussurrandomi all’orecchio.
“Signor
Goku... mi uccida, la prego!”
[Chosen - BEST OST IN THE WORLD]
No. Non poteva averlo detto.
“Jiro-chan...
io... io non...”
“Non
accetterò che lei uccida la sua famiglia per
salvarmi... io sono un Eroina... ho il dovere di sacrificarmi per
salvare delle
vite innocenti. I miei amici e i miei
maestri capiranno... non
gliene faranno mai una colpa...”
“...
questo... questo non è giusto...”
“...
lo so... non lo è... sniff... ma non ci
rimane
altra scelta. Sto usando... sniff... il mio Quirk
per ripristinare il
collegamento tra noi e la tele-camera. Con l’aiuto di Present
Mic verranno a
recuperarvi. Non pensate a me... sigh!”
Le
sue lacrime mi fecero molto male, ma mi aiutarono tanto a
prendere una decisione.
Ora
sapevo cosa fare.
“Kyoka...”
“...
lo... sniff... lo so... non si preoccupi per
me...”
“...
resta dietro di me!”
La
ragazza e tutti i presenti si voltarono verso di me,
orripilati dalla mia apparente scelta. Ma io ero sicuro della decisione
che
avevo preso e la rivelai a tutti, senza alcun timore.
“Se
scegliessi di salvare solo Goten e Pan, forse la mia
famiglia ne sarebbe felice... ma loro due me lo
rinfaccerebbero per il resto
dei miei giorni! Non mi macchierò del sangue di
una giovane innocente. Io
non uccido solo per divertimento... io non metterò il mio
orgoglio da parte.
Sono un guerriero... SONO UN SAYAN! Non ti
permetterò di uccidere nessuno,
Hit! HO DECISO DI SALVARE TUTTI E TRE! Se dovremo morire
tutti... FARO’
IN MODO DI PORTARTI CON ME ALL’INFERNO!”
Aumentai
la mia aura al massimo della potenza, senza curarmi
di niente e di nessuno. Non c’era più nessuno
assieme a me a parte Hit, Kyoka,
Goten e Pan.
“Quindi
è questa la tua decisione finale, Son Goku?”
Gli
occhi di Hit cambiarono immediatamente colore. Non erano
più rossi...
...
ma argentati.
Era
passato in modalità Ultra-Istinto.
“Ci
puoi scommettere!”
“Peggio
per te, allora...” mi urlò
contro
l’assassino millenario, pronto a compiere il gesto che mi
avrebbe rovinato per sempre
la vita...
...
almeno questo era ciò che credevo, fino a quando non
mi resi conto che qualcuno si trovava di fianco ad Hit, puntandogli
contro una
strana arma a forma di chiave.
Era
un giovane uomo dai capelli corti e castani, irti
all’insù come i miei, con gli occhi azzurri come
il mare.
“Assassino
Millenario... ti ordino di lasciare andare quei due poveri innocenti!”
gli ordinò costui, con determinazione “Altrimenti non
garantirò la tua soppravivenza!”
***
Dimensione DELTA - Interno della Caverna
09:40
SIMON
I
miei occhi tornarono a vedere giusto in tempo per sgranarsi
a causa dell’immenso colpo ricevuto sul petto. Percepii un
fortissimo impatto
sulla schiena contro qualcosa di estremamente duro, prima di finire per
terra
senza fiato e con i sensi completamente sballati.
Ci
misi qualche secondo per capire che Lust mi avesse
attaccato e che io non mi ero minimamente reso conto di nulla.
-
Soffri, Simon...
soffri... non ti ucciderò subito... il tuo sarà
un dolore pari a quello
dell’inferno –
Cercai
in tutti i modi di rimettermi in piedi. Il dolore,
tuttavia, era immenso. A giudicare dalle fitte che percepivo al petto,
dovevo
essermi fratturato qualche costola. La mia schiena era umida e la mia
nuca
faceva un male boia, segno che stessi perdendo molto sangue.
Mi
osservai attorno. Non mi trovavo più assieme a Juzo e
Freezer, ed ero completamente solo, in apparenza. La stanza in cui ero
finito
assomigliava alla navata di una cattedrale. A differenza di quelle che
avevo
visitato nella mia vita, tuttavia, era buia e spettrale. Solo le tenue
luci di qualche
candela, riuscivano a illuminarla quel tanto che bastava per farmi
osservare
l’enormità di quella sala. Il soffitto era
maestoso, e vi stava un mosaico in
vetro di una fenice su di esso.
Ero
andato a sbattere su una gigantesca statua in oro di un
drago con le ali piumate come quelle di un angelo, la stessa che si
trovava
all’ingresso di quel palazzo. La differenza stava nella
grandezza, dato che era
una decina di volte più grande. Se mi fossi trovato di
fronte ad una creatura
del genere, ci avrei pensato mille volte prima di affrontarla a viso
aperto.
-
Eccoti qua, Simon
Kog... ti stavo aspettando –
Dall’oscurità
apparve una creatura a dir poco rivoltante.
Coperta di sangue dalla testa ai piedi, aveva la testa di una civetta,
il busto
e le zampe anteriori di un felino e la parte finale a forma di
lucertola.
Camminava lentamente, senza alcuna esitazione, e le immagini della
Tokyo
Skytree rimbalzarono nuovamente nella mia mente.
-Ti
piace questo ricordo? Apparteneva all’ultima ragazza della
quale
mi sono cibato. Era una giovane donna di nome Hitomi Okada...
l’ho spinta a
suicidarsi gettandosi dalla torre più alta di Tokyo.
Eheheheheheh... dopo che
l’hanno sotterrata, la notte successiva ho riaperto la sua
bara... adoro le
femmine... e le adoro ancora di più quando le loro ossa sono
già sbriciolate...
-
Mi
vennero letteralmente i brividi, al punto da cadere
nuovamente per terra. A gran fatica iniziai ad arretrare, ma mi resi
conto che
la paura e lo shock mi avessero visibilmente paralizzato i muscoli.
-
... per anni non
mi sono più saziato di sangue umano... fino a quando non ho
fatto ammazzare
quel vecchio rimbambito di Karasuma. La sua carne, però, era
disgustosa...
imparagonabile a quella di Hitomi... lei mangiava sano e si teneva in
forma, e
questo la rendeva un pezzo pregiato, di qualità
eccellente... -
Con
un semplice balzo mi saltò addosso. Ero andato in
iperventilazione e il mio cuore mi martellava dentro al petto. Ero
andato nel
panico più totale.
- ... allora, Simon Kog... - annunciò Lust, il cui becco da civetta si deformò a formare il sorriso più orrendo della mia vita - ...pronto a patire le stesse sofferenze della tua amata? -
***
Terrificante, non è vero?
Nessuno ha avuto il tempo di rilassarsi... il giorno dopo l'assalto a Tournament Planet, i nostri eroi e i loro nemici si ritrovano nuovamente faccia a faccia, in tre scenari differenti.
Simon, Freezer, Juzo, Chi e Kairi devono vedersela contro Lust, dopo che Lilith ha addirittura deciso di abbandonare il loro gruppo per salvare Zero!
Ai e tutti coloro che li aspettano, invece, sono stati attaccati da Cell, l'Unione dei Villain e i membri restanti della Yakuza. I morti non sono mancati di certo, sia tra i buoni che tra i cattivi...
... ma la scoperta che Urahara e gli Angeli della Morte, in realtà, fossero le parti separate di una pericolosissima strega è troppo clamorosa per rimanere celata agli occhi di tutti. Alla faccia della promessa tra Gin e Ai... il primo ci è perfino restato secco, mentre la seconda non può fare altro che tentare la fuga di tutti i suoi compagni. Quanto è realmente forte Hinode, la figlia della malvagia Malefica?
E Goku, invece? Costretto a scegliere tra Jiro e la vita dei suoi cari, ha deciso di cacciare gli attributi ed affrontare a viso duro Hit, il quale è irriconoscibile rispetto a quello di cui aveva conquistato la fiducia. Chi è giunto ad aiutare quel gruppetto?
Ma ancor più interessante...
... quale sarà il tanto fantomatico terzo desiderio espresso da Ai Haibara? Perchè è così essenziale per BETA Chi?
E chi è l'angelo che ha tradito la fiducia dei suoi compagni, il vero nemico di tutti i nostri protagonisti?
Lo scoprirete il 2 Marzo, nel nuovo capitolo di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR!!!