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Autore: Mimi18    25/08/2009    13 recensioni
La prima volta che la vide fu al suo terzo anno, quando Astoria si era seduta con aria spaurita sullo sgabello di legno di fronte a tutta la Sala Grande ed aveva osservato con il naso arricciato per il disgusto il rovinato cappello parlante, che la McGranitt le aveva poggiato sbrigativa sul capo.
Quel giorno aveva acconciato i lunghi capelli biondo sporco in due treccine alte. Solo in seguito avrebbe scoperto che era stata Daphne a pettinarla, quella mattina, in occasione del suo primo giorno di scuola.
L’avrebbe scoperto solo quando, correndo con un sorriso di sollievo verso il tavolo dei Serpeverde, gli si sarebbe seduta accanto, arrossendo sotto lo sguardo incuriosito che lui le rivolgeva e balbettando sconclusionata le risposte alle domande che gli altri membri della casa le porgevano.
(Draco e Astoria)
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ho notato che ci sono davvero pochissime FF su Sasuke Uchiha e Ino Yamanaka

Astoria Greengrass

 

12. Questo ed altro per amore

 

Astoria cozzò contro il pannello del bagno, gemendo di dolore.

Probabilmente, sul suo corpo in quel momento erano sparsi una serie incalcolabile di lividi violacei, pronti a rovinarle la pelle perlacea che Draco tanto adorava ammirare.

Gli occhi verdi erano dischiusi, mentre il labbro sanguinava leggermente a causa della spaccatura dovuta ad un pugno.

«Pensavo non fossi così stupida», berciò con astio ad un passo dal suo naso a punta Pansy Parkinson, le mani che stringevano la camicia di Astoria, macchiata di sangue.

Sollevò una mano, mollandole uno schiaffo.

«Non hai saputo rimanere al tuo posto», sibilò al suo orecchio, un calcio nello stomaco in seguito al quale la giovane Greengrass urlò.

Era stata attirata lì con la forza, dopo essere uscita dall’aula di Pozioni da Pansy e Millicent Bullstrode, Serpeverde del sesto anno, che l’avevano condotta a suon di spintoni al bagno del primo piano, rotto e deserto.

Astoria era stata una sciocca. Sapeva benissimo che Pansy, Draco o non Draco, avrebbe trovato il modo di fargliela pagare, eludendo Daphne e Theodore Nott.

Avrebbe dovuto sapere che a nessuno era concesso stare accanto a Malfoy, sorridergli ed essere ricambiata, seppur con un certo riservo.

Deglutì, fissando la ragazza negli occhi neri che sparavano scintille.

Il pensiero di Draco, qualche ora prima, che ben attento a non farsi vedere le accarezzava i capelli nel corridoio, salutandola distrattamente e facendole battere il cuore.

Cuore che, in quell’istante, pulsò.

Astoria sputò, prendendo Pansy in pieno viso.

«Vai a farti fottere tu, la tua faccia da carlino e il tuo amore per qualcuno che non ti ha mai voluta e mai ti vorrà!», strillò tutto d’un fiato, facendo esplodere quell’odio che per tanto, troppo tempo aveva trattenuto nel suo esile corpo, subendo sempre con passività battute ed angherie di quella serpe.

Il suo sguardo verde e luminoso non vacillò nemmeno per un istante, non abbassò gli occhi neanche quando Pansy la colpì con un manrovescio, facendole sputare sangue.

Non le diede la soddisfazione di sentirla gemere.

«Brutta impudente, sciocca ragazzina..», urlò con l’ira nella voce ed una nota di isterismo che riuscì a preoccupare anche Millicent, dietro di loro, intenta a fare da palo.

Quest’ultima afferrò l’amica per una spalla, nel vano tentativo di fermarla.

«Pan, se Draco vede che hai ridotto così la sua donna ci ammazza. Sai che più di metà della Casa sta dalla sua, no?», disse guardando sprezzante la figura ormai ridotta ad uno straccio di Astoria.

Pansy la imitò, sputando poi sulla mano della bionda.

Afferrò i suoi capelli in malo modo, arrivando ad un passo dal suo naso piccolo e perfetto.

«Stai lontana da Draco, sgualdrina, o questo sarà solo un assaggio», buttò fuori quelle parole con tutto l’odio che covava per lei.

Un odio che non aveva eguali. Probabilmente persino Draco ed Harry Potter sarebbero potuti diventare amici, a differenza loro.

Un luccichio fece illuminare gli occhi di Astoria, fin troppo lucida in quel momento, nonostante l’ingente quantità di sangue perso.

Con un sorriso sarcastico che le fece male al viso, guardò Pansy dal basso verso l’alto.

Ridacchiò divertita.

«Non ci penso neanche, serpe giuliva»

Oltraggiata, la bocca spalancata e la tempia pulsante, Pansy sollevò nuovamente il braccio, pronta a colpirla.

Astoria chiuse gli occhi, pronta al colpo.

«Fallo e ti affatturo, brutta deficiente!»

Le tre ragazze presenti nel bagno si voltarono di scatto verso la voce che le aveva richiamate.

Con la bacchetta sollevata, le labbra chiuse in una linea severa e dritta, la postura perfetta, se ne stava Hermione Granger – più simile che mai a Minerva McGranitt, accompagnata dalla compagna di casa e amica Ginny Weasley.

Pansy sollevò un sopracciglio scettica, mollando Astoria che ricadde a terra con un tonfo sordo.

Ginny corse al suo fianco, estraendo a sua volta la bacchetta.

«Punto uno», la voce di Hermione non era mai stata così iniettata di veleno, nemmeno con Ronald Weasley e Draco Malfoy, «andrò dalla McGranitt a riferire l’accaduto, in quanto a prefetto. Punto due, potreste giocarvi l’espulsione. Punto tre», assottigliò gli occhi, come un gatto, «andatevene o vi lancio una Maledizione senza Perdono»

Pansy schioccò la lingua sul palato, fissando prima la Grifondoro poi Astoria.

Con un cenno di intesa a Millicent, si dileguò nel corridoio.

«Dobbiamo portarla in infermeria», sussurrò Ginny fissando la bionda negli occhi, preoccupata.

Hermione annuì, precedendola e trasportando il corpo della Serpeverde con un incantesimo.

Fu felice che in quel momento si trovassero tutti quanti a cena e nessuno potesse ammirare quel miserevole show.

Sospirò, pensando che Astoria avesse qualcosa nel sangue che la faceva assomigliare ad Harry Potter più del dovuto.

 

 

Strinse le palpebre degli occhi, mentre un dolore acuto lungo tutto il viso la colpì in pieno, facendola mugugnare.

Dalla morbidezza, capì di trovarsi su di un letto. In infermeria, forse: aveva sentito Hermione Granger e Ginny Weasley prima di perdere i sensi.

Un rumore la riscosse, capì di non essere sola. Cercò di aprire un occhio sul mondo, ma la luce solare del primo mattino la colpì in pieno, infastidendola.

«Finalmente ti sei svegliata», brontolò una voce che avrebbe riconosciuto tra mille da di fronte a lei, costringendola ad aprire completamente gli occhi.

Astoria cercò di sorridere in direzione di Draco, stanco e sciupato come non mai, due borse sotto gli occhi che avrebbero fatto invidia persino a Silente stesso.

«Da quanto...?»

«Ieri sera alle otto. Pansy si è proprio impegnata, nh?», le disse senza una sfumatura particolare nella voce, chinandosi su di lei e scostandole una ciocca di capelli biondi dal viso.

La ragazza si appoggiò al palmo della sua mano, in cerca di una carezza che non tardò ad arrivare, seppur il volto di Draco rimasse aperto in un’espressione di indifferenza.

Con un sorriso di dolcezza, Astoria aveva ormai imparato a riconoscere qualsiasi sfumatura di quel viso affascinante.

«La Mezzosangue ti ricatterà sicuramente, Ria», borbottò chinandosi su di lei per concederle un bacio, nonostante Madama Chips avesse vietato qualsiasi cosa non consona alla guarigione del suo labbro spaccato.

La sentì mugugnare di dolore contro la sua bocca e sorrise divertito, accarezzandola con la lingua.

Astoria sospirò appagata.

«Blaise, Theodore e Daphne stanno già escogitando qualcosa per fargliela pagare», sussurrò andando a baciarle una gota violacea, per poi scendere con estrema lentezza fino al collo.

Le slacciò il primo bottone della camicia da notte, baciandole poi il petto.

«Da quanto non dormi, Draco?», gli domandò di punto in bianco, stringendogli il corpo tra le sue braccia, appoggiando il capo su quello del ragazzo.

Quest’ultimo si immobilizzò di colpo, incerto sul da farsi.

Astoria sapeva tutto, o quasi, del suo essere Mangiamorte, anche se la giovane non immaginava di certo quale fosse l’obbiettivo che Draco doveva raggiungere ad ogni costo.

Si separò da lei con leggera riluttanza, baciandola ancora una volta sulle labbra.

«Non ti devi preoccupare per me, lo sai»

Un sospiro di esasperazione le sfuggì dalle labbra, mentre si tirava a sedere: lo guardò fisso negli occhi grigi, mentre il cuore batteva all’impazzata ed un formicolio piacevole si impossessava del suo stomaco.

«Sai che non posso farne a meno, no?», esclamò con vigore, prima di abbracciarlo ed issarsi sulle sue ginocchia.

Draco chiuse gli occhi, inebriandosi del profumo della fanciulla e cercando di dimenticare per qualche attimo il suo piano che, purtroppo, sembrava destinato a non riuscire, la strinse maggiormente a sé.

«Ti ho sempre considerata una sciocca, Astoria», brontolò senza sicurezza, strofinando il naso contro il collo di lei.

Una serie di (piacevoli) brividi la percosse; si scostò da lui, in modo da poterlo guardare negli occhi.

«Una sciocca innamorata, direbbe qualcuno»

 

Anticipazioni:

«Vuoi che ti tenga per mano?», le domandò guardando dritto di fronte a sé.

Un moto di gioia la percorse, scuotendole i sensi e facendola esplodere in un sorriso simile a quello di Daphne, poco prima.

L’unica differenza erano gli occhi, così luminosi e così intensi che Draco vi avrebbe potuto smarrire la strada.

«Lo faresti sul serio?», domandò, ormai la sua mano già in quella di Draco.

Nel corridoio deserto, gli fu naturale sorridere.

 

 

Delucidazioni (?):

Occhei, ammetto che scrivere questo capitolo mi è piaciuto un botto. Per qualche assurdo motivo adoro far soffrire i personaggi che amo, soprattutto perché poi avranno la loro (SADICA!) vendetta.

La seconda parte vedetela un po’ come un mio capriccio: amo perdermi nelle romanticherie, soprattutto quando lui non si scioglie per niente e lei è innamorata pazza.

Beh, io spero vi sia piaciuto. U_U

Passando alle recensioni, ringrazio di cuore:

Katia37: Rita! *_* Ho gli occhi proprio a forma di stelline luminose, in questo momento – chiunque mi prenderebbe per una povera pazza fuggita dal manicomio, sì. Sai, ti posso capire pienamente. Draco è un personaggio complicato, ma non avendo mai realmente visto se non in un paio di occasioni come è realmente, penso che nessuno possa cadere nell’OOC. Infondo, ha dimostrato in diversi casi di essere vagamente dolce e di provare amore, quanto odio. Non ti preoccupare, comunque: il tuo Draco sta riuscendo alla perfezione! Ti ringrazio tantissimo per i complimenti! Un bacione grande!

_Polla_: Credo che il sogno d’Astoria accomuni un po’ tutte noi donne, quindi non possiamo far altro che essere felici! *_* Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Grazie di cuore, un bacio!

Lady Patfood: Le tue recensioni mi sono mancate un sacco, sono contenta che tu segua ancora questa raccolta! *_* Spero che anche questo capitolo non risulti melenso...sai, non penso me lo perdonerei mai! XD Grazie di cuore, un bacione!

Confettina: Tesoro! Prima di tutto ti chiedo scusa nel ritardo ne rispondere alla mail, provvederò al più presto! U_U In secondo luogo...grazie! Seriamente, penso che leggere commenti come i tuoi sia come una ventata di aria fresca. Oh, ricordati di respirare e di non imprecare troppo contro Pansy! XD Hai visto, ho fatto anche Ginny simpatica. Sono stupita dal mio buonismo. Un bacione grande!

Ostrogorsky: Fan di Draco e Ria? Io ti amo. No, sul serio, quando sento queste cose mi sciolgo come neve al sole! Pansy – come sempre – non è stata molto, uhm, sportiva. Ma si sa, in amore nessun gioco è leale. U_U Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Un bacio!

Gobra1095: Mia! *_* (Il tuo nick mi piaceva un sacco...anche io tifo per loro! XD) Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto, soprattutto perché sono i momenti che preferisco quelli dolci – chiamiamo Draco come preferiamo, tanto noi, avendo la tastiera dalla nostra, possiamo sempre minacciarlo! XD Io aspetto una FanFiction su di loro da parte tua, allora! *_* Grazie di cuore! Un bacione!

Hermy101: Finalmente sì, Draco saprà vivere i momenti belli (?) ma anche quelli brutti, e Astoria sarà sempre (???) con lui. Occhei, basta vagheggi. Ti ringrazio di cuore, carissima! Un bacione!

Nejisfan94: A dire il vero non so che dirti. Penso stonerei in ogni caso, quindi ti dico solo grazie. Perché tu cogli sempre la vera essenza di tutto e lo tiri fuori con papiri che rileggo anche dieci volte. Francy, come farei senza di te? *_* Un bacione grandissimo!

 

Ringrazio anche chi ha letto, aggiunto la fic ai preferiti/seguite.

Il prossimo aggiornamento sarà...l’uno. Non vedo l’ora! *_*

Un bacione grande come la pancia di Lumacorno,

Cà.

 

 

   
 
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