Astoria Greengrass
12. Questo ed altro per amore
Astoria cozzò
contro il pannello del bagno, gemendo di dolore.
Probabilmente,
sul suo corpo in quel momento erano sparsi una serie incalcolabile di lividi
violacei, pronti a rovinarle la pelle perlacea che Draco tanto adorava
ammirare.
Gli occhi
verdi erano dischiusi, mentre il labbro sanguinava leggermente a causa della
spaccatura dovuta ad un pugno.
«Pensavo non
fossi così stupida», berciò con astio ad un passo dal suo naso a punta Pansy
Parkinson, le mani che stringevano la camicia di Astoria, macchiata di sangue.
Sollevò una
mano, mollandole uno schiaffo.
«Non hai
saputo rimanere al tuo posto», sibilò al suo orecchio, un calcio nello stomaco
in seguito al quale la giovane Greengrass urlò.
Era stata
attirata lì con la forza, dopo essere uscita dall’aula di Pozioni da Pansy e
Millicent Bullstrode, Serpeverde del sesto anno, che l’avevano condotta a suon
di spintoni al bagno del primo piano, rotto e deserto.
Astoria era
stata una sciocca. Sapeva benissimo che Pansy, Draco o non Draco, avrebbe
trovato il modo di fargliela pagare, eludendo Daphne e Theodore Nott.
Avrebbe dovuto
sapere che a nessuno era concesso stare accanto a Malfoy, sorridergli ed essere
ricambiata, seppur con un certo riservo.
Deglutì, fissando
la ragazza negli occhi neri che sparavano scintille.
Il pensiero di
Draco, qualche ora prima, che ben attento a non farsi vedere le accarezzava i
capelli nel corridoio, salutandola distrattamente e facendole battere il cuore.
Cuore che, in
quell’istante, pulsò.
Astoria sputò,
prendendo Pansy in pieno viso.
«Vai a farti
fottere tu, la tua faccia da carlino e il tuo amore per qualcuno che non ti ha
mai voluta e mai ti vorrà!», strillò tutto d’un fiato, facendo esplodere
quell’odio che per tanto, troppo tempo aveva trattenuto nel suo esile corpo,
subendo sempre con passività battute ed angherie di quella serpe.
Il suo sguardo
verde e luminoso non vacillò nemmeno per un istante, non abbassò gli occhi
neanche quando Pansy la colpì con un manrovescio, facendole sputare sangue.
Non le diede
la soddisfazione di sentirla gemere.
«Brutta
impudente, sciocca ragazzina..», urlò con l’ira nella voce ed una nota di
isterismo che riuscì a preoccupare anche Millicent, dietro di loro, intenta a
fare da palo.
Quest’ultima afferrò
l’amica per una spalla, nel vano tentativo di fermarla.
«Pan, se Draco
vede che hai ridotto così la sua donna ci ammazza. Sai che più di metà della
Casa sta dalla sua, no?», disse guardando sprezzante la figura ormai ridotta ad
uno straccio di Astoria.
Pansy la
imitò, sputando poi sulla mano della bionda.
Afferrò i suoi
capelli in malo modo, arrivando ad un passo dal suo naso piccolo e perfetto.
«Stai lontana
da Draco, sgualdrina, o questo sarà solo un assaggio», buttò fuori quelle
parole con tutto l’odio che covava per lei.
Un odio che
non aveva eguali. Probabilmente persino Draco ed Harry Potter sarebbero potuti
diventare amici, a differenza loro.
Un luccichio
fece illuminare gli occhi di Astoria, fin troppo lucida in quel momento,
nonostante l’ingente quantità di sangue perso.
Con un sorriso
sarcastico che le fece male al viso, guardò Pansy dal basso verso l’alto.
Ridacchiò
divertita.
«Non ci penso
neanche, serpe giuliva»
Oltraggiata,
la bocca spalancata e la tempia pulsante, Pansy sollevò nuovamente il braccio,
pronta a colpirla.
Astoria chiuse
gli occhi, pronta al colpo.
«Fallo e ti
affatturo, brutta deficiente!»
Le tre ragazze
presenti nel bagno si voltarono di scatto verso la voce che le aveva
richiamate.
Con la
bacchetta sollevata, le labbra chiuse in una linea severa e dritta, la postura
perfetta, se ne stava Hermione Granger – più simile che mai a Minerva McGranitt,
accompagnata dalla compagna di casa e amica Ginny Weasley.
Pansy sollevò
un sopracciglio scettica, mollando Astoria che ricadde a terra con un tonfo
sordo.
Ginny corse al
suo fianco, estraendo a sua volta la bacchetta.
«Punto uno»,
la voce di Hermione non era mai stata così iniettata di veleno, nemmeno con
Ronald Weasley e Draco Malfoy, «andrò dalla McGranitt a riferire l’accaduto, in
quanto a prefetto. Punto due, potreste giocarvi l’espulsione. Punto tre»,
assottigliò gli occhi, come un gatto, «andatevene o vi lancio una Maledizione
senza Perdono»
Pansy schioccò
la lingua sul palato, fissando prima la Grifondoro poi Astoria.
Con un cenno
di intesa a Millicent, si dileguò nel corridoio.
«Dobbiamo
portarla in infermeria», sussurrò Ginny fissando la bionda negli occhi,
preoccupata.
Hermione
annuì, precedendola e trasportando il corpo della Serpeverde con un
incantesimo.
Fu felice che
in quel momento si trovassero tutti quanti a cena e nessuno potesse ammirare
quel miserevole show.
Sospirò,
pensando che Astoria avesse qualcosa nel sangue che la faceva assomigliare ad
Harry Potter più del dovuto.
∞♥∞
Strinse le palpebre degli occhi, mentre
un dolore acuto lungo tutto il viso la colpì in pieno, facendola mugugnare.
Dalla morbidezza, capì di trovarsi su di
un letto. In infermeria, forse: aveva sentito Hermione Granger e Ginny Weasley
prima di perdere i sensi.
Un rumore la riscosse, capì di non essere
sola. Cercò di aprire un occhio sul mondo, ma la luce solare del primo mattino
la colpì in pieno, infastidendola.
«Finalmente ti sei svegliata», brontolò
una voce che avrebbe riconosciuto tra mille da di fronte a lei, costringendola
ad aprire completamente gli occhi.
Astoria cercò di sorridere in direzione
di Draco, stanco e sciupato come non mai, due borse sotto gli occhi che
avrebbero fatto invidia persino a Silente stesso.
«Da quanto...?»
«Ieri sera alle otto. Pansy si è proprio
impegnata, nh?», le disse senza una sfumatura particolare nella voce,
chinandosi su di lei e scostandole una ciocca di capelli biondi dal viso.
La ragazza si appoggiò al palmo della sua
mano, in cerca di una carezza che non tardò ad arrivare, seppur il volto di
Draco rimasse aperto in un’espressione di indifferenza.
Con un sorriso di dolcezza, Astoria aveva
ormai imparato a riconoscere qualsiasi sfumatura di quel viso affascinante.
«La Mezzosangue ti ricatterà sicuramente,
Ria», borbottò chinandosi su di lei per concederle un bacio, nonostante Madama
Chips avesse vietato qualsiasi cosa non
consona alla guarigione del suo labbro spaccato.
La sentì mugugnare di dolore contro la
sua bocca e sorrise divertito, accarezzandola con la lingua.
Astoria sospirò appagata.
«Blaise, Theodore e Daphne stanno già
escogitando qualcosa per fargliela pagare», sussurrò andando a baciarle una
gota violacea, per poi scendere con estrema lentezza fino al collo.
Le slacciò il primo bottone della camicia
da notte, baciandole poi il petto.
«Da quanto non dormi, Draco?», gli
domandò di punto in bianco, stringendogli il corpo tra le sue braccia,
appoggiando il capo su quello del ragazzo.
Quest’ultimo si immobilizzò di colpo,
incerto sul da farsi.
Astoria sapeva tutto, o quasi, del suo
essere Mangiamorte, anche se la giovane non immaginava di certo quale fosse
l’obbiettivo che Draco doveva raggiungere ad ogni costo.
Si separò da lei con leggera riluttanza,
baciandola ancora una volta sulle labbra.
«Non ti devi preoccupare per me, lo sai»
Un sospiro di esasperazione le sfuggì
dalle labbra, mentre si tirava a sedere: lo guardò fisso negli occhi grigi,
mentre il cuore batteva all’impazzata ed un formicolio piacevole si
impossessava del suo stomaco.
«Sai che non posso farne a meno, no?»,
esclamò con vigore, prima di abbracciarlo ed issarsi sulle sue ginocchia.
Draco chiuse gli occhi, inebriandosi del
profumo della fanciulla e cercando di dimenticare per qualche attimo il suo
piano che, purtroppo, sembrava destinato a non riuscire, la strinse
maggiormente a sé.
«Ti ho sempre considerata una sciocca,
Astoria», brontolò senza sicurezza, strofinando il naso contro il collo di lei.
Una serie di (piacevoli) brividi la
percosse; si scostò da lui, in modo da poterlo guardare negli occhi.
«Una sciocca innamorata, direbbe
qualcuno»
Anticipazioni:
«Vuoi che ti
tenga per mano?», le domandò guardando dritto di fronte a sé.
Un moto di
gioia la percorse, scuotendole i sensi e facendola esplodere in un sorriso
simile a quello di Daphne, poco prima.
L’unica
differenza erano gli occhi, così luminosi e così intensi che Draco vi avrebbe
potuto smarrire la strada.
«Lo faresti
sul serio?», domandò, ormai la sua mano già in quella di Draco.
Nel corridoio
deserto, gli fu naturale sorridere.
Delucidazioni (?):
Occhei, ammetto che scrivere questo
capitolo mi è piaciuto un botto. Per qualche assurdo motivo adoro far soffrire
i personaggi che amo, soprattutto perché poi avranno la loro (SADICA!)
vendetta.
La seconda parte vedetela un po’ come un
mio capriccio: amo perdermi nelle romanticherie, soprattutto quando lui non si
scioglie per niente e lei è innamorata pazza.
Beh, io spero vi sia piaciuto. U_U
Passando alle recensioni, ringrazio di
cuore:
Katia37: Rita! *_* Ho
gli occhi proprio a forma di stelline luminose, in questo momento – chiunque mi
prenderebbe per una povera pazza fuggita dal manicomio, sì. Sai, ti posso
capire pienamente. Draco è un personaggio complicato, ma non avendo mai
realmente visto se non in un paio di occasioni come è realmente, penso che
nessuno possa cadere nell’OOC. Infondo, ha dimostrato in diversi casi di essere
vagamente dolce e di provare amore, quanto odio. Non ti preoccupare, comunque:
il tuo Draco sta riuscendo alla perfezione! Ti ringrazio tantissimo per i
complimenti! Un bacione grande!
_Polla_: Credo che il
sogno d’Astoria accomuni un po’ tutte noi donne, quindi non possiamo far altro
che essere felici! *_* Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Grazie di cuore,
un bacio!
Lady
Patfood: Le tue recensioni mi sono mancate un sacco, sono contenta che tu segua
ancora questa raccolta! *_* Spero che anche questo capitolo non risulti
melenso...sai, non penso me lo perdonerei mai! XD Grazie di cuore, un bacione!
Confettina: Tesoro! Prima
di tutto ti chiedo scusa nel ritardo ne rispondere alla mail, provvederò al più
presto! U_U In secondo luogo...grazie! Seriamente, penso che leggere commenti
come i tuoi sia come una ventata di aria fresca. Oh, ricordati di respirare e
di non imprecare troppo contro Pansy! XD Hai visto, ho fatto anche Ginny
simpatica. Sono stupita dal mio buonismo. Un bacione grande!
Ostrogorsky: Fan di Draco e
Ria? Io ti amo. No, sul serio, quando sento queste cose mi sciolgo come neve al
sole! Pansy – come sempre – non è stata molto, uhm, sportiva. Ma si sa, in
amore nessun gioco è leale. U_U Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Un
bacio!
Gobra1095: Mia! *_* (Il
tuo nick mi piaceva un sacco...anche io tifo per loro! XD) Sono felice che il
capitolo ti sia piaciuto, soprattutto perché sono i momenti che preferisco
quelli dolci – chiamiamo Draco come preferiamo, tanto noi, avendo la tastiera
dalla nostra, possiamo sempre minacciarlo! XD Io aspetto una FanFiction su di
loro da parte tua, allora! *_* Grazie di cuore! Un bacione!
Hermy101: Finalmente sì,
Draco saprà vivere i momenti belli (?) ma anche quelli brutti, e Astoria sarà
sempre (???) con lui. Occhei, basta vagheggi. Ti ringrazio di cuore, carissima!
Un bacione!
Nejisfan94: A dire il vero
non so che dirti. Penso stonerei in ogni caso, quindi ti dico solo grazie.
Perché tu cogli sempre la vera essenza di tutto e lo tiri fuori con papiri che
rileggo anche dieci volte. Francy, come farei senza di te? *_* Un bacione
grandissimo!
Ringrazio anche chi ha letto, aggiunto la
fic ai preferiti/seguite.
Il prossimo aggiornamento sarà...l’uno.
Non vedo l’ora! *_*
Un bacione grande come la pancia di
Lumacorno,
Cà.