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Autore: occhiverdi1972    05/02/2021    2 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Anime belle ecco a voi un nuovo capitolo di "Sogno" , la storia si avvia verso la fine ma non mancano di certo le disavventure.
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Prima di lasciarvi alla lettura vi segnalo che per gli argomenti trattati il capitolo è consigliato solo ad un pubblico adulto.
Buona lettura aspetto i vostri commenti. 🌹
 
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" Sogno" capitolo 135 🌺
 
 
- Cos'è che dovrei sapere Oscar?
 
La domanda suonò severa nell'angusto silenzio della stanza, Oscar fissò suo marito fermo sulla soglia, i pugni stretti, gli occhi semichiusi e l'aria di rimprovero sul suo viso.
 
Sentì le gambe cedere , come avrebbe mai potuto spiegare
 
Gunnar a torso nudo addossato a lei e  le sue spalle schiacciate contro il muro?
 
- Andrè...non è come...- riuscì a balbettare , mentre Gunnar non si mosse di un centimetro, ma anzì si girò a sorridere sornionamente ad Andrè:
 
- Non si bussa Grandier? - sibilò poi  incurvando il labbro.
 
Oscar si girò di scatto verso suo marito temendo il peggio, lo vide lottare contro l'impulso di saltargli addosso , quella situazione la imbarazzava parecchio , un solo movimento l' avrebbe fatta aderire al corpo dello svedese.
 
-Vi do esattamente dieci secondi per spiegare cosa ci fate seminudo a pochi centimetri da mia moglie
 
Il giovane non si scompose , fissò Oscar, poi nuovamente Andrè :
 
- Stavamo facendo della sana e gradevole conversazione ! - sibilò.
 
- Vi voglio fuori da questo palazzo entro stasera! - sbottò .
 
Gunnar finalmente si mosse  liberando dalla morsa Oscar, si avvicinò ad Andrè :
 
- Andrò via solo quando me lo chiederà vostra moglie !
 
- Conosco bene mia moglie , non butterà mai per strada un uomo convalescente quindi...Ve lo chiedo io!
 
- Non mi muoverò di un solo passo , vostra moglie al contrario vostro mi ha sempre rispettato , voi invece...- sussurrò sdegnato - vedete intrighi dappertutto.
 
- Anche mia moglie non si fida di voi, ma al contrario mio. si guarda bene dal dirvelo, sappiamo bene entrambi che siete una spia di Fersen!
 
Lui alzò le braccia al cielo:
 
- Ancora questo Fersen! Lo sognate anche la notte.
 
- Non potrete fingere a lungo Gunnar, il vostro piano è miseramente fallito, radunate le vostre cose e andate!
 
Il giovane lo fissò assumendo quell'aria da sbruffoncello sfacciato, poi rise :
 
- Dite la verità , Fersen è solo un capro espiatorio, in realtà siete solo geloso e cercate una scusa per mandarmi via!
 
- Geloso...davvero? E perchè dovrei esserlo dal momento che mia moglie non me ne da motivo?
 
Gunnar fissò Oscar ferma , immobile :
 
- Dimenticate un piccolo particolare...
 
Andrè alzò un sopracciglio, Oscar strinse i pugni nervosa per quello che avrebbe potuto inventarsi.
 
Gunnar alzò le braccia:
 
- Siamo nella mia stanza mi pare!
 
Andrè lo fissò cercando di  interpretare    quelle parole
 
Oscar invece tremò intuendo immediatemente cosa volesse dire.
 
- Vostra moglie è venuta qui di sua spontanea volontà, ha bussato ed è entrata, non l'ho di sicuro costretta.
 
" Bastardo" - pensò Oscar
 
- Ero a torso nudo eppure...Eppure è entrata quindi...o si fida ciecamente di me o....
 
Fu un'attimo, il destro di Andrè lo colpì in pieno naso facendolo sanguinare , l'uomo si rialzò e colpi' a sua volta Andrè , Oscar lo vide incassare il colpo e cadere rovinosamente indietro contro il comodino.
 
-Nooo! Basta! - urlò frapponendoi fra i due.
 
Poi si fiondò su  suo marito piangendo:
 
- Amore...dimmi che stai bene?? Dimmelo!! - urlò terrorizzata
 
Andrè si rialzò, pronto a ricominciare la lotta.
 
Oscar lo strattonò per un braccio:
 
- Nooo! - urlò
 
Si frappose nuovamente fra i due allargando le braccia , ad Andrè non rimase che fermarsi per non farle male.
 
Oscar avanzò verso Gunnar , lo fissò astiosa :
 
- Io non so chi siete , ma di sicuro non  un gentiluomo , avete ragione, mi sono fidata di voi,  non lo avessi mai fatto!!! Vi voglio fuori  , entro stasera!
 
Gunnar sbiancò:
 
- Oscar..io non intendevo mancarvi di rispetto...
 
- Insinuando in mio marito il dubbio che sia entrata da voi per altro , avrete dimostrato che il ripetto non lo conoscete.
 
Si girò verso Andrè:
 
-Andiamo amore mio! - sussurrò
 
- Oscar..io! - sussurrò Gunnar
 
Lei si girò solo un attimo , un breve fuggevole attimo prima di sparire oltre la porta:
 
- Andate via Gunnar - sancì - come vedete...L'ho detto!!
 
La porta si chiuse con un tonfo, Gunnar battè un pugno al muro facendosi sanguinare le nocche.
 
 
 
 
 
 
 
Andrè entrò nella loro stanza, lascio' entrare Oscar , poi si chiuse la porta alle spalle .
 
Lei respirò a fondo, suo marito era furioso e per di piu' aveva una ferita al labbro.
 
Aprì un cassetto , ne tirò fuori un fazzoletto di lino , riempi' il catino con una brocca  d'acqua e ve lo immerse , poi si avvio' verso di lui.
 
- Siediti amore, ti pulisco la ferita! - sussurrò dolcemente.
 
Andrè si accomodò ai piedi del letto , Oscar gli tamponò la ferita , lui sobbalzò dal dolore .
 
Stavano entrambi in silenzio , lei sapeva di essere in torto marcio , come diavolo le era saltato in mente di andare in stanza da Gunnar?
 
Pulì la ferita per bene, poi si fermò a fissare suo marito , Andrè si conteneva ma era palese che non sarebbe riuscito a farlo a lungo.
 
- Andrè...- sussurrò lei intenzionata a carezzargli i capelli.
 
Il giovane si scostò lasciandole la mano a mezz'aria.
 
- Hai la facoltà di farmi imbestialire come nessuna Oscar!! Fai sempre come ti pare, ti avevo espressamente pregato di  stare alla larga da quell'uomo , mi allontano due minuti e ti ritrovo nella sua stanza, bloccata al muro con lui mezzo nudo addosso.
 
Oscar sbuffò  abbassò le braccia affranta :
 
- E' vero!
 
- Meno male, se non altro hai capito il tuo errore.
 
Lei si avvicinò, lo abbraccio':
 
- Scusami!
 
Andrè non ricambio' l'abbraccio, rimase , fermo, implacabile e muto con le braccia distese lungo i fianchi:
 
- Credi che basti un abbraccio Oscar? Vuoi fare leva sui miei sentimenti?
 
- Certo che no! - sbottò lei .
 
- Bene, allora spiegami cosa ci facevi nella stanza di Gunnar e spiegami perchè era addossato a te, mezzo nudo per giunta
 
Lei rise :
 
- Mezzo nudo...Non esagerare!
 
Il tono ironico e scanzonato di quell'affermazione fecero imbestialire ancor di piu' Andrè, il giovane battè una mano sul freddo legno del comodino:
 
- Maledizione!! "Non esagerare"...ti sembra una frase da dire? Chissà se avresti sostenuto la stessa cosa trovando Cristine mezza nuda con me!
 
Oscar ribollì di gelosia :
 
- Non nominarmi l'inglesina!
 
- Tu invece poi nominare chi vuoi, vero Oscar? Puoi persino tenerti una spia di Fersen a palazzo.
 
Oscar si avvicinò a lui , lo abbraccio' anche se Andrè rimase nuovamente inerme.
 
Poggio' la testa sulla sua spalla , poi pianse piano.
 
il giovane si addolcì , le prese dolcemente il viso fra le mani , fissò quegli occhioni azzurri pieni di lacrime :
 
- Perchè piangi adesso? Lo sai che non mi piace vedertelo fare , per di piu' adesso che sei in attesa.
 
Oscar fissò quegli occhi verdi, appoggio' la mano su quella del marito che stava ancora sulla sua guancia:
 
- Piango perchè so di essere un'idiota  Andrè, non imparerò mai ...
 
Lui la bacio' sulla fronte :
 
- Puoi dirmi cosa ci facevi nella sua stanza?
 
- Ero andata da lui per avvisarlo che, come mi ha riferito Victor  una ragazza  a Parigi , in una locanda ha chiesto di un giovane svedese.
 
Andrè sbarrò gli occhi.
 
- Ho bussato e sono entrata, me lo sono ritrovata davanti a torso nudo.
 
- Beh...avresti potuto andar via!
 
- Era quello che stavo per fare  ma lui...Lui mi ha sfidato, volevo dimostrargli che non mi fa nessun effetto.
 
Andrè scrollò la testa:
 
- Maledizione...Tu e la tua voglia di dimostrare sempre che sei forte!
 
- Già...Avrei dovuto andar via, invece ho dovuto sorbirmi una dichiarazione di innocenza , Gunnar sostiene di non conoscere Fersen !
 
Andrè la fissò dubbioso:
 
- Tu gli credi?
 
Oscar si portò le mani sulla fronte :
 
- Non lo sò
 
Andrè rise :
 
- Lo sapevo , è riuscito a convincerti .
 
- No....- sussurrò lei - non mi ha convinto affatto ma...ma se davvero avesse perso la memoria , se...se quella ragazza che lo cerca fosse una sua parente?
 
- Apri gli occhi Amore!! Quell'uomo è di una invadenza incredibile!!
 
- Su questo non c'è dubbio , deve andare via entro oggi, ha superato davvero ogni limite e non solo per aver ammesso di amarmi...
 
- Cosa...? Cosa ha fatto...??- sbottò Andrè fiondandosi verso la porta
 
- Noo! -urlò lei bloccandolo - ti prego...Non ho voglia di vedervi fare a pugni. Lo evitero', se ne andrà e tutto finirà li.
 
- E secondo te dovrei sopportare che un uomo si sia dichiarato a mia moglie senza far nulla?
 
- Si! - sbottò lei.
 
Si fissarono sfidandosi.
 
- Lo farai Andrè, lo farai per amor mio , perchè non ho voglia di assistere ad un altro duello e perchè ho bisogno di stare tranquilla.
 
Andrè la fissò per nulla convinto.
 
- Ti prego! - sussurrò lei , si avvicinò e lo abbraccio' , poi cercò le sue labbra.
 
Andrè si perse in quel bacio, Oscar aveva nuovamente vinto.
 
Nella sua stanza intanto Gunnar non riusciva a darsi pace, Oscar gli aveva letteralmente sbattuto in faccia il suo astio, lo aveva invitato senza mezzi termini a lasciare il palazzo ed a ragione per altro, lui l'aveva screditata agli occhi del marito, come diamine gli era saltato in mente di farlo. Strinse i pugni dandosi del farabutto , con una sola frase aveva rovinato tutto, settimane di tentativi quasi riusciti di conquistare la sua fiducia buttati al vento.
 
- Maledizione! - sbotto'.
 
 
 
 
 
 
 
Oscar si strinse ancora meglio al petto del marito:
 
- Il tuo arrivo è stato provvidenziale, mi hai tolto da un bell'imbarazzo!
 
- Eh...menomale!
 
- A proposito!!! - sussurrò Oscar - come mai sei tornato così presto?
 
- Il padre di Charlotte mi ha chiesto di aiutarlo ad acquistare delle redini per un cavallo, ho pensato bene di passare a salutarti prima.
 
Oscar sorrise :
 
- Amore mio...- sussurrò intenerita
 
- Ehhh...il mio istinto non sbaglia mai!!
 
- Già...- sorrise Oscar
 
Andrè si sciacquo' il viso, cambio' la giacca , poi bacio' Oscar frettolosamente.
 
- Il diverbio con Gunnar mi ha fatto perdere un bel po di tempo, devo scappare!
 
Oscar annuì, Andrè aprì la porta , poi ritornò indietro:
 
- Spero di non trovare Gunnar al mio ritorno, so già che non rimarrai di sicuro confinata nella tua stanza e non ti ordino di farlo , anche' perchè sarebbe fiato sprecato! - sorrise - quindi...occhi aperti!
 
- Sta tranquillo! mi terrò ben alla larga dalla sua stanza!  - sorrise
 
- Voglio ben sperare!!
 
Andrè si avvicino' , la bacio' dolcemente, poi lascio' una carezza sul suo pancino ed uscì.
 
Oscar sbuffo' , era di nuovo sola, sola ed annoiata a morte, chissà cosa stavano facendo a Versailles si chiese, il suo lavoro le mancava terribilmente.
 
Scese giu', mangiucchio' una mela al volo , poi ordinò ai domestici di tener pronta una carrozza per il loro ospite, quindi si crogiolò un pò al sole.
 
Gunnar avanzò verso di lei, Oscar lo ignorò, si appresto' ad entrare in cucina.
 
- Vi prego fermatevi! - sussurrò
 
Lei si girò piano a guardarlo, indossava la giacca ed aveva con se la piccola borsa che lei aveva trovato in carrozza quando lo aveva soccorso.
 
- Vi prego Oscar, sto andando e...e non mi rivedrete piu' ma...ma non posso andare via così, con il vostro astio che pesa sulla mia anima come un macigno!
 
Oscar lo fissò :
 
- Che cosa vi aspettate , che vi saluti calorosamente , che vi dica che è stato un piacere avervi qui? Avete scatenato volutamente la gelosia di mio marito, avete fatto a pugni con lui e avete denigrato la mia persona!
 
- Si...si è vero l'ho fatto, ma solo perchè ho provato un sentimento talmente grande per voi che...che mi ha fatto andare fuori di testa.
 
- Avete scelto la maniera piu' sbagliata per dimostrare i vostri sentimenti, sentimenti che non saranno mai corrisposti.
 
- Si...questo lo so'!
 
Si avvicinò, gli occhi tristi, il capo basso :
 
- Voglio solo potervi stringere la mano e ringraziarvi per tutto, vi prego Oscar, accettate le mie scuse!
 
Lei lo fissò ma non si mosse , lui allungo' la mano, lei titubo', poi gliela strinse freddamente.
 
- Buona fortuna Gunnar, spero vi troverete bene nella pensione .
 
- State tranquilla, so adattarmi , anzi, vi ringrazio per aver provveduto a saldare il conto al posto mio  e vi prometto che appens avrò riacquistato la memoria vi ripagherò di tutto.
 
Oscar lo fissò freddamente:
 
- Non occorre, vi assicuro che non mi aspetto da voi nessun risarcimento.
 
- Siete una donna dal cuore d'oro Oscar!
 
- Bene...Buona fortuna! - sussurrò, poi gli volse le spalle intenzionata a tornare dentro
 
- Aspettate , vi prego! Non posso andare via così , non posso!
 
Lei lo gnorò, Gunnar la bloccò trattenendola per un braccio.
 
Lei si girò alterata :
 
- Non osate toccarmi! - sbottò quindi schiaffeggiandolo.
 
Il giovane incassò il colpo :
 
- Me lo merito! - sussurro' . volevo solo che sapeste che...Che non sono la spia di nessuno. Ho sbagliato, vi ho corteggiato, ho fatto lo sbruffone  ma...Davvero non conosco quel...quel Fersen - esclamò con enfasi  - volevo..Volevo ripetervelo per l'ultima volta  - continuo' abbassando la testa - Addio Oscar!
 
Quindi si girò incamminandosi verso la carrozza.
 
E così il giovane svedese scompariva dalla sua vita  e lei si chiese se davvero fosse stato mandato da Fersen per chissà quale macchinazione o se davvero era solo un giovane che esprimeva  senza freni le emozioni che provava . Probabilmente non lo avrebbe saputo mai , quella domanda andava via con lui , con lo sfacciato svedese dagli occhi di ghiaccio.
 
Lo osservò salire sulla carrozza, ma nel frattempo fu attirata da un movimento lontano .
 
Da lontano notava Alexander avvicinarsi  con Andrè , suo marito non era solo e lei non riusci' a capire chi fosse la figura femminile che galoppava con lui .
 
" Mio Dio...non vorrei fosse nuovamente l'Inglesina" - si ritrovò a pensare.
 
- Oscar...Oscar! Blocca la carrozza! - la voce lontana di Andrè risuonò chiara  - fermala!! - continuava a gridare sbracciandosi suo marito.
 
Oscar si avvicinò :
 
- Aspettate! - esclamò diretta al cocchiere.
 
Gunnar aprì la portiera e fece capolino :
 
- Che succede Oscar, non ditemi che ci avete ripensato!
 
Lei non potè fare a meno di sorridere di quell'affermazione .
 
- Se fosse per me sareste già fuori dal cancello! - esclamo'
 
- Allora?
 
Oscar girò la testa verso il vialetto indicando la figura di Andrè lontana .
 
- Non è vostro marito quello...? - sancì Gunnar
 
- Si...è proprio lui!
 
Il cavallo si fece sempre piu' vicino, si arrestò a qualche metro da loro .
 
Andrè scese ed aiutò a fare altrettando una giovane donna .
 
Oscar la fissò con attenzione per ricordare se l'avesse mai incontrata, ma non ricordò fra le sue conoscenze una ragazza con i capelli acconciati magistralmente e gli occhi scurissimi su un viso di porcellana.
 
La giovane  indossava un vestito chiaro che dava ancor piu' risalto ai suoi occhi , si fermò davanti a loro, fissò lei, poi Gunnar , emozionata con le mani  davanti la bocca come a trattenere le lacrime .
 
Fissò di sottecchi Gunnar , il giovane sbarrò gli occhi stupito :
 
- Non è possibile....Astrid!!! - sussurrò.
 
La giovane ebbe un guizzo, si sciolse in lacrime , corse incontro a Gunnar i due si abbracciarono piangendo a vicenda :
 
- Perdonami...Perdonami fratello mio! - sussurrava lei mentre il giovane continuava a stringerla..
 
Andre' si avvicinò ad Oscar , le cinse le spalle :
 
- E' la ragazza di cui parlavamo ieri sera , mi ha fermato in città chiedendomi se conoscevo uno Svedese .
 
Oscar gli scompiglio' i capelli:
 
- Guarda un pò la fortuna, fra tante persone ha fermato proprio te. Attiri tutte le belle ragazze , sei un portento Andrè Grandier.
 
- Già...- sussurro' lui guardandola con amore - peccato che il mio cuore è solo di una! - esclamò baciandola dolcemente.
 
 
 
 
 
 
 
La giovane Astrid prese posto accanto al fratello, gli stringeva la mano con gioia visibile :
 
- Ancora non mi sembra vero di averti ritrovato !! Grazie comandante Oscar per aver provveduto ai bisogni del mio fratellone.
 
Gunnar si portò la mano della sorella alla bocca, la bacio':
 
- E' incredibile , appena ho posato gli occhi su di te  ho ricordato tutto!!- sussurrò
 
- Beh...Lassone aveva detto che sarebbe potuto succedere - si intromise Oscar - ma adesso che avete ricordato ...Potreste raccontarci un pò di voi.
 
Astrid ed il fratello si guardarono acconsentendo , fu la giovane che un pò imbarazzata prese la parola:
 
-  Tutto quello che è successo a mio fratello l'ho involontariamente causato io. Vedete...Mi sono innamorata di un ragazzo Francese conosciuto mentre era in vacanza in Svezia , la mia famiglia non mi avrebbe mai acconsentito di sposarlo , non lo vedeva di buon occhio a causa delle sue idee libertine, ma io lo amavo e sono scappata con lui. Ho vissuto qualche mese qui a Parigi, frequentandolo mi sono accorta di quanto la mia famiglia avesse ragione , il ragazzo di cui mi ero nnamorata era tutto fuorchè una bella persona. Scrissi a mio fratello pregandolo di spiegare tutto ai miei genitori  che nel frattempo non volevano piu' saperne di una figlia " Rovinata" .
 
Astrid sussurrò quelle parole con un misto di angoscia, Gunnar le strinse la mano:
 
- Per fortuna ho convinto i mie genitori a riallacciare i rapporti e sono venuto in Francia per riportare mia sorella a casa , poi...Poi il resto lo sapete già...l'attacco alla carrozza e l'amnesia.
 
- Ho temuto seriamente per la tua vita - sussurrò Astrid - i giorni passavano ma di te nessuna notizia, avevo la certezza che tu fossi qui in Francia  ma non sapevo piu' nulla di te! Ho creduto di impazzire!!
 
- Io ero qui....Ignaro di tutto!
 
- A fare il cascamorto con mia moglie! - sussurro' Andrè credendo di non essere ascoltato, ma si sbagliava , tutti si girarono a guardarlo, poi Astrid fissò il fratello con aria di rimprovero .
 
- Gunnnar!!!
 
Lui arrossì imbarazzato:
 
- Perdonatemi! - sussurrò - l'amnesia mi ha fatto diventare un  uomo diverso , cancellando la mia memoria ho cancellato anche il mio passato. Io...ero solo proiettato nel presente . Vi prego Grandier e prego anche voi madamigella Oscar , perdonatemi!
 
Andrè fissò i due :
 
- E sia..Cercherò di non pensare all'accaduto anche perchè...Anch'io ho qualcosa da farmi perdonare. Vi chiedo scusa se vi ho accusato di essere una spia.
 
Gunnar si alzò, si avvicinò ad Andrè , i due si strinsero la mano.
 
Astrid sorrise contenta, Oscar sospirò di sollevo , "il problema Gunnar"era finalmente archiviato.
 
 
 
 
 
 
 
Oscar scivolò a letto, si avvicinò a suo marito , lui le sorrise dolcemente :
 
- Stasera dormirò piu' tranquillo  senza quel dongiovanni a palazzo! - sussurrò
 
Oscar rise :
 
- Anch'io sono contenta che se ne sia andato.
 
 
 
-Davvero?
 
- Certo che si! - sbottò lei
 
- A me pareva non  ti dispiacesse il giovane svedese.
 
Lei sorrise :
 
- Beh...di sicuro era un bel vedere.
 
Andrè la fissò storcendo la bocca , quindi le voltò le spalle e appoggio' la testa sul cuscino:
 
- Visto che ti piace lo Svedese ...Buonanotte! - scherzò
 
Oscar si avvicinò a lui , fece aderire il suo corpo a quello del marito:
 
- Il mio moretto geloso! - gli sussurrò all'orecchio.
 
Andrè chiuse gli occhi  facendo finta di dormire , sentiva i seni di sua moglie strusciargli contro la schiena e le gambe sfiorare le sue , ma rimase fermo.
 
Oscar rise , allungo' la mano sotto le lenzuola .
 
- E' inutile che fai finta di dormire , so che sei sveglio !
 
Andrè non rispose , due secondi dopo il palmo dell'audace mano di Oscar si apriva sulla sua mascolinità stuzzicandola.
 
Il corpo di Andrè reagi' immediatamente .
 
Oscar rise:
 
-Hahahah ...lo sapevo!
 
Lui si girò:
 
- Sei una strega! - sussurro'.
 
Oscar avvicinò le labbra alle sue , le mordicchio' piano, il giovane si arrese baciandole con passione , la mano di Oscar , scese sensuale  su quel petto caldo  e virile, si fermo' poi fra le gambe .
 
- Huhmm ...smettila tesoro , ti prego ! - sussurrò lui con un gemito - Lo sai che vorrei ma non è possibile! Non voglio rischiare , Lassone è stato chiaro.
 
Oscar si bloccò :
 
- Si...è vero!- sbuffò
 
Si lasciò cadere sul cuscino delusa fissando il soffitto .
 
- Uffa ! è una tortura però ! - esclamò
 
Andrè la guardò dolcemente :
 
- Già....Anche perchè sei bellissima ! - sussurrò carezzandole il viso-  Sei dannatamente bella Oscar!
 
- Anche con qualche chilo in piu'?
 
- Certo che si...- sussurrò lui scostando il lenzuolo  - anzi...- continuo' fissando quel corpo nudo - sei ancora piu' bella, quel pancino poi....
 
Oscar sorrise felice , quanto era dolce Andrè e quanto immenso era il suo amore.
 
Il giovane sospirò, tornò a coprirla con il lenzuolo:
 
- Uff...Adesso chi dorme piu'....Ci vorrebbe una nuotata nell'acqua gelida.
 
- Scusami...- sussurrò lei - non avrei dovuto stuzzicarti
 
- Fa niente! - sorrise lui.
 
Oscar lo fissò, abbassò lo sguardo e noto' il membro in erezione del marito, si sentì tremendamente in colpa.
 
Sorrise maliziosa .
 
- Oscar...Cos'hai in mente! Perchè mi guardi a quel modo - sbottò Andrè a cui quello sguardo non era sfuggito.
 
Lei sorrise :
 
- Beh...Non posso fare l'amore con te ma...Posso comunque regalarti un " volo" , non credo che Lassone avrebbe da ridire.
 
- Che cos...?
 
Non ebbe il tempo di finire la frase , le labbra di Oscar calde e seducenti stavano percorrendo il suo torace scendendo pericolosamente giu'..sempre piu' giu'...
 
Andrè inarcò il collo all'indietro , aprì le braccia schiacciandole sul materasso per contenere l'eccitazione :
 
- Oh...no...non c'è bisogno tesoro...no...non farlo...Oddio...Oscar!! - ansimò perduto
 
Ma Oscar aveva già raggiunto il suo obiettivo, Andrè alzò il viso, noto' la chioma bionda della moglie fra le sue gambe, sentì le labbra dolci eccitare ulteriormente il suo membro :
 
- Oscar...ohhh...nohhh!
 
- Sta zitto e rilassati! - susurrò lei.
 
- No...no tesoro, sei scomoda non voglio che ti stanchi io...
 
- Ti assicurò che sono comodissima Andrè! - esclamò staccandosi un attimo a fissarlo maliziosa.
 
- Sei...Sei sicura?
 
- Stai tranquillo e rilassati, ci penso io! - sussurrò prima di continuare a riservare al membro di suo marito delle carezze audaci.
 
Andrè si arrese, la bocca di Oscar assaggiava, stuzzicava mentre le dita graffiavano i suoi fianchi aggiungendo piacere al piacere.
 
- Sei...sei tremenda ! - sussurrò lui , mentre i gemiti invadevano la stanza creando in Oscar ancora piu' impegno.
 
Andrè chiuse gli occhi rilassandosi , mentre sua moglie si impegnava con tutta se stessa  riuscendo benissimo nell'impresa.
 
- Ti amo...ti amo vita mia...- sussurrò perso nel piacere.
 
Oscar si staccò un attimo , sorrise :
 
-Anch'io tesoro mio! - esclamò, poi ritornò a stuzzicarlo.
 
Le dita di Andrè afferrarono le lenzuola perse nel piacere estremo , i muscoli si tesero :
 
- Oscar...oddio sto per...
 
Il piacere arrivo' prorompente facendolo gemere forte , Oscar si staccò , Guardò il viso del marito perso nel piacere e il fiotto caldo invaderlo, si avvicinò a lui, lo bacio' dolcemente.
 
Andrè si girò a guardarla con occhi stanchi :
 
- Sei incredibile...Grazie amore mio! - sussurrò con voce impastata.
 
- E' stato un piacere soldato! - sorrise lei felice.
 
 
 
 
 
Le settimane passavano monotone, Oscar era sempre piu' annoiata, passava le giornate passeggiando , leggendo e aspettando che Andre' tornasse dal lavoro, il pancino cresceva , ma lei era sempre piu' annoiata.
 
- E se tornassi a Versailles? - la frase  sibilata fermamente fece scattare Andrè
 
. Che cosa...?
 
Lei si avvicinò a suo marito , lo fissò :
 
- Guardami Amore , sono annoiata a morte, non faccio nulla tutto il giorno , ho letto quasi tutti i libri della biblioteca e Nanny mi incita a  mangiare in continuazione..
 
- Beh...fa bene!
 
- Andrè...io non sono abituata a vivere così...
 
Il giovane la fissò, le carezzò il viso :
 
- Io comprendo che per te sia un cambiamento troppo grande, ma ti prego Oscar non mettere nuovamente a repentaglio la vita di nostro figlio.
 
- Potrei solo dare gli ordini, sorvegliare e..
 
- Ti conosco...Non faresti solo quello!
 
- Si...hai ragione - sussurrò lei - però...- si bloccò, Andrè capì che c'era dell'altro
 
- Parla amore mio ...- la incito'
 
- Sai che Victor mi tiene aggiornata sulla situazione
 
- Si...
 
- So che ci sono stati scontri e che il popolo è sempre piu' arrabbiato, Maria Antonietta è odiata e...E Victor sostiene che sia sempre piu' triste ed io...
 
- Tu senti di averla abbandonata!
 
- Si...è così!
 
- Tanti anni di fedeltà e amicizia ed adessso che lei ha piu' bisogno di me...Io non ci sono!
 
- Nessuno ti impedisce di esserci, ma di sicuro non puoi fare il soldato, non starò li a vederti mettere a repentaglio la tua vita e quella di nostro figlio!
 
Oscar sbuffò.
 
- Va a trovarla se vuoi, parla con lei, dalle conforto ma scordati di tornare a comandare Oscar.
 
Oscar annuì, come sempre Andrè aveva ragione.
 
 
 
 
 
 
 
- Comandante...Non mi aspettavo di vederla qui! - sussurrò Victor notando Oscar avanzare per il corridoio.
 
- Avevo nostalgia di questi luoghi ma..Ma sono solo in veste di amica della Regina, mio marito mi ha letteralmente impedito di tornare ad indossare la divisa.
 
- Perdonatemi ma...la penso come lui!
 
Oscar sorrise :
 
- Solidarietà maschile ?
 
- Non solo quella , parlerei piu' di...Di istinto di protezione!
 
Oscar lo fissò :
 
- Siete un brav'uomo Victor, leale, protettivo, sapete ...a volte mi chiedo perchè siete ancora da solo!
 
Lui rise:
 
- forse perchè mi perdo in amori non corrisposti o forse...Perchè la vita mi gioca brutti tiri.
 
- Non frequentate nessuna? - chiese
 
Victor arrossì.
 
- Suvvia...ci conosciamo da anni ed  in questo momento non sono nemmeno un vostro superiore , potete confidarvi con me.
 
- Credo di essermi innamorato solo due volte, la prima è un amore impossibile, la seconda è...è troppo lontana.
 
Oscar si incuriosì :
 
- Lontana?
 
- L'ho conosciuta un paio di mesi fa, l'ho soccorsa fra i vicoli di Parigi, un ubriaco stava per aggredirla . Una giovane donna Inglese , bellissima !
 
- Continuate! - la incitò lei
 
- Le ho offerto riparo a casa mia , era distrutta perchè l'uomo che aveva scoperto di amare era ormai sposato ed in attesa  di  un figlio. Penso anche che fosse attratta da me  ma...aveva il cuore troppo infranto, ho dovuto lasciarla andare . Sapete...Non riesco a dimenticarla , forse dovrei andare a Brighton a cercarla.
 
- Brighton?? - Oscar sgranò gli occhi.
 
- Avete..avete detto che l 'uomo che aveva scoperto d'amare attendeva un figlio, conoscete il nome di quest'uomo?
 
- No...non gliel'ho chiesto! So solo che non riesco a dimenticare quegli occhi chiari , quel viso angelico e quegli splendidi e folti capelli ! - sussurrò con aria sognante
 
Oscar sbiancò :
 
-Non è possibile!! - esclamò
 
Victor la fissò :
 
- Cos...
 
- Troppe coincidenze...Brighton, l'uomo che attende un figlio....Victor, posso chiedervi il nome di questa donna!!
 
- Cristine!! - sussurrò lui
 
- Oh..mio Dio! - si portò una mano alla fronte, poi scoppio' a ridere mentre Girodelle la fissava sempre piu' confuso.
 
- Devo dire che avete buon gusto Victor , Cristine è di certo bellissima !
 
- Come mai dite queto, la conoscete ?
 
- Certo che si , la signorina Sanders è molto amica di Andrè, è stata lei che  gli ha dato un lavoro quando è partito per l' Inghilterra, lei che lo ha ospitato a casa sua e lei che...Era tornata per dargli il suo cuore.
 
Victor la fissò dubbioso, poi capì:
 
- Cristine è...E' quella Cristine!!!?
 
- Precisamente Victor, quindi non vi rimane che decidervi a partire , per il resto...Vi farò avere l'indirizzo preciso!
 
Victor la guardò sconvolto non sapendo se essere felice o no di quella sconvolgente rivelazione.
 
 
 
- Madamigella Oscar ! - che piacere rivedervi! - gli occhi grandi di Maria Antonietta risplendevano di contentezza e venivano ancor piu' messi in risalto dall'abito chiaro
 
- Anch'io sono felice di rivedervi Maesta'!
 
- Ho sentito molto la vostra mancanza, un'amica sincera come voi è difficile da trovare.
 
- Vi ringrazio per la fiducia Maestà! - sussurrò
 
Maria antonietta si avvicinò , le prese le mani fra le sue dimenticando quasi  l'etichetta che il suo ruolo le imponeva :
 
- E ditemi...Come state?
 
- Abbastanza bene - sussurrò lei - anche se...Se mi annoio a morte .
 
- Già...So che non tornerete tanto presto , almeno non fino alla nascita del bambino! - sussurrò Antonietta tristemente .
 
- Purtroppo non posso fare altrimenti maestà.
 
- E' giusto Oscar, sono una madre anch'io e so bene che i figli vengono prima di tutto anche se...proprio in questo momento avrei preferito avervi fra noi!
 
Oscar la fissò :
 
- Il tenente mi ha riferito di qualche scontro ma...ma nulla di grave, la situazione è davvero così disperata?
 
Antonietta abbassò la testa e non rispose , Oscar comprese che la situazione fosse ancora piu' grave del previsto e che Victor gliela avesse volontariamente taciuta.
 
- Non passa giorno senza una manifestazione di dissenso da parte del mio popolo, sono stanca Oscar
 
- Maestà, forse dovreste comprendere i bisogni di quella povera gente! - sbotto'
 
Antonietta alzò la testa infastidita da quell'affermazione , ma non ebbe il tempo di replicare , un uomo della servitu' annuncio' che il Tenente Girodelle voleva incontrarla urgentemente.
 
Oscar sgranò gli occhi se Girodelle li interrompeva aveva di sicuro qualcosa di urgente da dire, ne ebbe la conferma quando il tenente entrò :
 
- Sua Maestà, vi consiglierei di ritirarvi nelle vostre stanze:
 
- Che succede, perchè questo consiglio! - sussurrò lei agitando nervosamente il ventaglio.
 
Girodelle titubò , non avrebbe voluto parlarne davanti ad Oscar ma non poteva non rispondere alla Regina.
 
- Una grande rappresentanza del popolo al cancello sud minaccia di entrare con forza se non verrà ascoltata da voi!
 
- E sia...mi ritirerò nelle mie stanze .
 
- Bene Maestà, i soldati  stanno marciando verso il cancello per presidiare la zona.
 
- Bene...Non esitate a sparare se fosse necessario
 
Oscar sbiancò :
 
- Vi prego Maestà, non potete ordinare una cosa simile!
 
- E cosa dovrei fare Oscar ? 
 
Vi fu un attimo di silenzio
 
- Maestà...dobbiamo andare, vi scorterò personalmente! - insistè Victor
 
- Bene...vi saluto madamigella!
 
- Maestà...Vi prego, revocate quell'ordine!
 
- Non posso ! - sussurrò
 
- Bene! - asserì Oscar - allora seguirò i miei soldati - sancì .
 
Victor imprecò sottovoce.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
- Oscar, che cosa volete fare ?
 
- Voglio sedare gli animi, parlare con loro. Non posso permettere che i miei uomini sparino su gente indifesa
 
- E credete davvero che vi ascolteranno, sono armati e sono furiosi Oscar, andate a casa !
 
- No...Farò di tutto  per evitarvi di sparare.- esclamò correndo verso il cancello
 
- Maledizione, siete una testona! - le urlò dietro Girodelle.
 
Oscar si avvicinò al cancello , la folla  era davvero furiosa, i soldati dietro il cancello ritti puntavano le armi ma la gente sembrava non preoccuparsene.
 
- A morte...a morte l'austriaca!
 
Oscar si fece largo fra i soldati, gli ordinò di indietreggiare , Victor con il cuore in gola la vide avanzare verso il cancello, aprire le braccia:
 
- Vi prego , calmatevi! Si puo' trovare una soluzione, parlerò con la Regina le chiederò di ascoltarvi!
 
- Abbiamo fame! - gridò qualcuno - se la Regina non vuole parlare con noi entreremo con la forza!!!
 
La folla rispose urlando all'incitamento del giovane.
 
Volarono bottiglie e bastoni.
 
- Non sparate, non sparate !! - urlò Oscar ai suoi uomini , ma un rappresentante del popolo sparo' un colpo verso di lei , Oscar senti la pallottola sibilare e la fronte bruciare , la voce di Victor urlare angosciata:
 
- Oscarrr!
 
Si tocco' la fronte inorridita, poi si fissò la mano .
 
Sangue !
 
Le girò la testa, cadde all'indietro priva di sensi.
   
 
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