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Autore: fairy nalu    06/02/2021    1 recensioni
Min Hyeonji è una ragazza come tutte le altre, l'unica cosa che la differenzia è la malattia con cui convive e combatte ogni giorno. Abbandonata dai genitori all'età di solo dodici anni, la ragazza non trova nessuna speranza per cui debba vivere ancora, ma a salvarla furono sette voci, una in particolare, quella di Min Yoongi.
Eppure quando ormai aveva trovato ció in cui credere e vivere, la notizia del loro abbandono nel mondo degli Idol la fece crollare.
Il loro incontro in un bar cambiò tutto;
Le loro decisioni, le loro strade e soprattutto le loro vite.
Due sguardi con un simile passato celato dietro, ma una cosa li distingueva;
lui era freddo e distaccato, ma fragile dentro.
Lei era dolce e allegra, ma forte dentro.
Un sentimento nascerà e collegherà i due, facendogli provare la vera forza dell'amore.
Quale sarà il motivo dell'abbandono nel mondo degli Idol?
Riusciranno i Bts a ritornare sul palco e splendere di nuovo?
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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HYEONJI POV'S

 

Posai la tazza sul tavolo e respirai profondamente.

«stai bene?» mi chiese Hyung, con tono preoccupato.

«si, sto bene. Non preoccuparti» lo confortai, sicura delle mie parole lasciandogli un piccolo sorriso.

«Se ti fa male qualcosa però dimmelo che ti riporto subito in ospedale, non voglio che ti senti male» era davvero gentile e premuroso, un ottimo migliore amico anche se era praticamente come un fratello maggiore per me.

Vidi una cameriera passare da questa parte, così la chiamai.

Mi guardò curiosa, aspettando la domanda che dovevo porgergli.

«Scusi, mi potrebbe portare un bicchiere d'acqua per favore?» chiesi educatamente.

«certamente, solo un secondo» si allontanò subito, ma qualche minuto dopo ritornò con un bicchiere pieno del liquido che avevo richiesto.

«Ecco a lei, con il conto di tutto ciò che avete ordinato» disse con un sorriso in volto, mentre posava il bicchiere sul tavolo.

«Grazie mille» ringraziai e dopo che fece un'inchino, si dileguò.

«Pago tutto io, ti avviso» parlò lui, prendendo il portafoglio.

Sbuffando lo lasciai fare, sapevo che quando si metteva una cosa in testa nessuno poteva più fargli cambiare idea. Lui e la sua testardaggine.

Presi le pastiglie che avevo nella borsetta che mi ero portata dietro, e le portai alla bocca ingoiandole insieme all'acqua.

«Che sapore orribile» strizzai gli occhi per il saporaccio, facendo una smorfia con la bocca.

«Una cosa intelligente la potevi fare, cioè prendere prima le pasticche e poi bere la cioccolata, ma sei stupida e non lo hai fatto» si alzò, lasciando i soldi sul tavolo, ridendo.

«Non mi è venuto in mente ok? Quindi smettila di ridere che sembri un elefante asmatico» mi giustificai, prendendolo in giro e ridendo a mia volta.

Uscimmo dal bar e subito un vento freddo mi colpì in piena faccia, facendomi assumere ogni tipo di espressione facciale.

«Dovevi vederti!» esclamò indicandomi con un dito, mentre con l'altra mano si teneva la pancia a causa della risata.

«Ma si può sapere che ho fatto stavolta?» aggrottai un sopracciglio, non capendo la sua reazione così vivace.

«Basta, ragazza mia, sei un meme vivente. È deciso» disse tra una risata e l'altra.

Questo ragazzo era tutto fatto. Rideva perfino per le sue stesse battute, ma come potevo biasimarlo? Aveva imparato dalla migliore.

«Si può sapere da quando hai iniziato con i giri di droga?» gli chiesi, fermando le sue "animate" risate.

«Fammi pensare...» fece finta di pensarci, posando il pollice e l'indice sotto il mento mentre guardava un punto indefinito. «...mai, sono così di natura e tu mi devi sopportare» disse, scaturendo un sorriso da parte mia.

Avevo capito il doppio significato della sua frase, ma purtroppo non ero io quella che decideva.

«Arrivederci» sentimmo subito dietro di noi.

Ci voltammo vedendo sei ragazzi imbottiti uscire dalla porta.

«Jin, dove andiamo adesso?» sentii chiedere.

Erano proprio loro, i BTS in carne ed ossa.

Hyung mi guardò e annuì, mimando un "vai e provaci" con le labbra.

Fortunatamente il bar era in un angolo alla strada, quindi sistemato internamente e in più non si vedevano guardie in giro cosa alquanto strana.

«Ehm...scusate» sussurrai, attirando la loro attenzione e i loro sguardi sulla mia figura.

«Dici a noi?» chiese quello che riconobbi come Namjoon.

Annuii col capo timidamente, osservandoli dal basso.

«Cosa vuoi?» s'intromise un'altra voce a me ormai troppo conosciuta, con tono irritato e alto.

«Perché? Perche questa decisione?»liquidai la sua domanda, andando dritta al punto.

Sapevo di sembrare una maleducata a parlare a degli sconosciuti in questo modo, ma era più forte di me. Come potevo lasciarlo andare senza nemmeno averci provato?

Sentivo gli occhi pizzicare solamente al pensiero di loro che abbandonavano definitivamente il campo della musica.

Erano stati la mia ancora di salvezza e lo erano tutt'ora. Come avrei fatto senza di loro?

«Anche tu? Sono passati due giorni eppure ci sono ancora persone che cercano di ottenere la risposta chiedendocela di persona. Siete fortunati che in questo periodo cerchiamo di dare meno nell'occhio, senza guardie che ci stanno dietro ma solo che ci aspettano nei nostri veicoli. C'è un perché, e di sicuro non lo diremo a te» continuò, mentre mi osservava con sguardo assottigliato e torvo.

«Sii più gentile Yoongi, non prendertela con chiunque solo perché ti devi sfogare»lo sgridò Jin, lanciandogli un'occhiatina di rimprovero.

«Anche se so che sai i nostri nomi ci presentiamo lo stesso» alzai lo sguardo, osservandoli curiosa.

«Sono Namjoon, il ragazzo scorbutico è Yoongi, il piccoletto è Jungkook, il biondo Jimin, il rosso è J-Hope, quello che sta di fianco a me è Jin e l'ultimo tinto tutto di Gucci è Taehyung» finì, soddisfatto della sua presentazione.

Mi scappò un sorriso, che notarono. Anche semplicemente a dire i loro nomi erano buffi, con poco creavano un'armonia stupenda.

«Perché sorridi? Ho detto qualcosa di strano?» mi chiese Nam, non capendo del sorriso strano che mi era spuntato fuori.

«Vedervi dal vivo é tutt'altro che farlo da uno schermo, in questo esatto momento sono così emozionata che scoppierei a piangere» rivelai, con le guance accaldate.

L'aria però era tesa comunque.

«Mi spiace, ma non abbiamo detto a nessuno di questa decisione a parte alla stessa Big Hit, e dirlo alla prima fan che incontriamo non ci sembra il caso.» tutti annuirono, concordando con le parole del loro leader.

Beh, non avevano tutti i torti. Manco mi conoscevano! Ero solo una delle tante fan che avevano, e io ero capitata solo nel posto giusto al momento giusto.
Sospirai cercando di mantenere la calma.
«Almeno...ritornerete?» li guardai speranzosa, mentre sentivo già alcune silenziose lacrime rigarmi le guance.

«Non lo so, si vedrà con il tempo» mi rispose Namjoon, con lo sguardo rivolto verso il basso e confuso.

Nemmeno loro, a quanto pare, sapevano cosa gli riserverà il futuro.

Tutti erano zitti e immobili, lasciavano parlare colui che aveva la sicurezza delle sue parole e sopratutto la pazienza.

«Capisco, mi dispiace di essere stata invadente. Sono rimasta così scioccata che non ho retto la notizia, è stato un vero e proprio colpo.» sussurrai stringendo i lati della gonna, mentre la mente ritornava al giorno prima a com'erano andate le cose appena seppi della loro momentanea pausa.

Sentii una risata roca e derisoria risuonare nell'aria. Mi vennero quasi i brividi.

«Dicono tutti così e poi il giorno dopo li vedi sbavare per un'altro gruppo» quel commento mi colpì come una pallottola nello stomaco.

Come poteva dire una cosa simile?

«Come puoi solamente pronunciare una cosa del genere? Pensi che le musiche che componete siano uguali a quelle degli altri? Pensi che le melodie che create sono così sinfoniche e le voci sono così coordinate tra loro possano essere sostituite da altre che non siano le vostre? É vero, sono una vostra fan, ammetto che sono una di quelle sfegatate che fanno urletti isterici, ma ammetto anche che ciò che mi ha colpito di più, quando la prima volta che ho ascoltato una vostra canzone, erano le vostre voci così belle e angeliche che esprimevano i vostri sentimenti, ed essi mi arrivavano proprio qui» il mio sguardo ora determinato si posava su ogni singolo membro, mentre con l'indice andava a toccare il punto in cui era situato il mio debole cuore. «E le vostre melodie, diamine! Non si possono descrivere. Posso solo dire che mi hanno liberato.
Io non sono solo una vostra fan, ma lo sono anche delle vostre canzoni.» avevo quasi il fiatone per quanto avessi parlando veloce senza nemmeno una pausa.

Appena finii di parlare su alcuni di loro apparve un sorriso che mi fece tremare letteralmente le gambe mentre altri erano rimasti semplicemente sbalorditi.

«Wow, io davvero non so cosa dire. Sono così felice di averti trasmesso queste emozioni perché significa che i nostri testi vi arrivano dentro il cuore, che vi aiutano nel vostro piccolo e questo è ciò che più mi rende contento. Sei stata così diretta e onesta che l'impatto è stato maggiore, quindi ringraziamo noi te. Grazie per le tue parole, grazie per credere in noi e nelle nostre canzoni.» era spontaneo che sul mio volto si creasse un sorriso luminoso, uno di quelli che fai inconsciamente.

«No, ringrazio io voi, mi avete salvato anche se indirettamente.
La vostra musica mi ha dato quella luce che avevo perso e se sono qui ora è solo per merito vostro. Altrimenti avrei rinunciato tanto tempo fa» ridacchiai, passandomi una mano dietro la nuca.
Erano apparsi nel mio momento più buio, uno in quelli in cui non avevo la forza di alzarmi dal letto e guardare il cielo solo per dire "oggi è una bella giornata". Ero sola a quei tempi, totalmente abbandonata a me stessa e alla mia malattia.

Odiavo ciò che mi avevano fatto i miei genitori, eppure speravo sempre in un loro ritorno mai avvenuto.

«A cosa ti riferisci? Se possiamo saperlo ovviamente>> chiese curioso Jimin, parlando dopo tanto silenzio.

«nulla di importante» evitai il discorso della mia malattia, mi bastava risentirli cantare per vivere.

«HYE MUOVITI CHE DOBBIAMO TORNARE, OPPURE JIE MI FA IL CULO A STRISCE» gridò il mio migliore amico, ancora vicino alla porta d'ingresso.

Scossi la testa ridacchiando. Non cambierà mai.

«Adesso devo andare, é stato davvero fantastico incontrarvi dal vivo anzi che dico, qualcosa che non potrò mai spiegare a parole. Non dimenticherò mai questo giorno, quello in cui per la prima volta vi ho guardato negli occhi e mi sono detta "si sono proprio i BTS, coloro che mi hanno fatto sorridere"» feci un piccolo inchino, ma prima che potessi andare, sentii il mio braccio essere strattonato gentilmente.

«Aspetta, so che può sembrare assurdo ma, posso avere il tuo numero? Non voglio perdere i contatti con te, mi ispiri fiducia.» disse Namjoon, lasciandomi letteralmente a bocca aperta.

Chi se lo sarebbe mai immaginato? Io, Go Hyeonji che potrò avere il loro numero? Siamo seri o è tutto un sogno?

«È vero. Sei una persona sincera, in più mi dai un senso di positività. Conoscere nuove persone che siano fan o meno, aiuterà in qualche modo no?>> Jin mi prese la mano e me la strinse, sorridendo dolcemente.

Gli sorrisi sognante. Sarei potuta morire serenamente con loro qui.

«Certo che hai delle manine, sono così piccole e carine» costatò lui, rigirandosele tra le sue che erano quasi il doppio delle mie.

Divenni paonazza al suo commento.

«Non ci hai ancora detto come ti chiami» mi chiese Tae, lasciandomi un suo sorriso quadrato.

«Hyeonji, ho diciassette anni» dissi, facendo un piccolo inchino di presentazione.

«Ti avrei dato un anno in più, ma alla fine ci avevo quasi azzeccato» ridacchiò J-Hope, contagiandomi.

Lasciai il numero al loro leader e li salutai un'altra volta, con un sorriso che partiva da un'angolo della bocca all'altro.

«ci sentiam-» tengò di parlare Kookie ma venne interrotto da Yoongi che mi guardò, rispetto a prima, più dolcemente.

«Scusami, non volevo giudicarti male o risponderti in altrettanto modo, ma odio le persone invadenti che non sanno il fatto loro, sopratutto in questo periodo» nonostante mi parlò con un tono freddo e distaccato, capii che le sue intenzioni non erano cattive anzi, non era il suo periodo e per questo lo capivo.

«Non ti preoccupare, ci passiamo tutti. In più sono praticamente una sconosciuta, era normale una reazione del genere» mi sorrise, e Dio, era bellissimo.

Le sue labbra rosee piegate all'insù che creavano quell'innocente gesto facevano uno strano effetto, del tutto differente da uno schermo, mi riscaldava il petto in un modo esorbitante.

Il caldo che provai in quel momento iniziò a soffocarmi, per poi sentire il rimbombo del mio cuore che batteva prepotente nella mia cassa toracica.

Per favore non ora, non ora che mi sto sentendo così bene. Supplicai, mordendo il labbro inferiore.

Perfino l'affetto mi procurava i malesseri. Era come se fossi impossibilitata ad amare o a provare qualsiasi emozione eccessivamente, decisamente brutto vero?

Quando il tutto iniziava a prendere un piega sbagliata loro cosa avevano fatto? Mi avevano avvolta a gruppo in un abbraccio.

Ero sorpresa, e leggermente rosea in viso, ricambiai quell'enorme abbraccio. Profumavano di diverse fragranze che unite ne creavano una agrodolce. Suonava strano vero? Ma a me piaceva.
Rimasi leggermente a bocca aperta, come se tutto ciò che stava accadendo non fosse reale.

Il mio cuore però non poteva reggere tutto quello che provavo, così iniziò a scalpitare più velocemente come un cavallo in una corsa.

Diamine avevo quasi avuto un attacco ieri, dovevo prenderlo pure oggi, in uno splendido momento? Ma che vita schifosa.
Ero proprio sfigata.

«R-Ragazzi, così soffoco>> sussurrai affannosamente, cercando di respirare regolarmente e calmare i miei sentimenti che sembravano un mare in tempesta.

Si staccarono, ma la cosa non cambiò.

«Scusaci, non volevamo essere appiccicosi» si grattò la nuca Jimin, imbarazzato.

Sorrisi quando per la mia mente il pensiero di quanto fosse tenero s'impiantò.

Ma chiunque vorrebbe vostro un abbraccio.

«P-Potete...farmi un...favore?» avevo il fiato corto e sentivo caldo, tanto caldo.

Tutto intorno a me sembrava così a rilento, come se avessero diminuito la velocità del tempo.

«Ad esempio?» chiese Namjoon, non capendo il motivo della mia domanda.

«Fuori...dal bar...c'è un mio amico...si chiama Hyung...p-potete portarmelo qui?» sentivo il battito accelerare ancora di più, ma dovevo rimanere calma e non farmi prendere dal panico, quella volta lo avrei dominato.

Il ragazzo annuí.

«Rimaniamo noi con lei, voi due andate pure» disse jimin, facendomi l'occhiolino.

Mi lasciai scappare una risatina.

Andarono Jin e Namjoon, gli altri cinque rimasero con me.

«Ma stai bene? Sei pallida» mi chiese Hoseok, quando mi guardò meglio in volto.

«Nulla di grave...solo asma» mentii, respirando profondamente e cercando di fare un'espressione rassicurante.

Stavo riprendendo il controllo, ma con loro al mio fianco risultava parecchio complesso.
Erano loro la causa della mia euforia.

«Solo perché me la sento di dirtelo, voglio darti un indizio>> guardai confusa Yoongi, mentre mi osservava con un cipiglio perso in ricordi che io nemmeno potevo immaginare.

«Questa pausa è causata da un blocco, un blocco che non ci permette di andare avanti. Quindi noi adesso dobbiamo cercare di combatterlo e superarlo» disse.

In quel momento non sapevo a cosa pensare o a cosa dire. Solamente ero grata a lui per essersi confidato quel minimo con me nonostante fossimo due sconosciuti.









 

ANGOLO AUTRICE.
Eccoci al secondo capitolo! Qui incontriamo per la prima volta i BTS! Andando avanti con la storia scopriremo di più su di loro e sulla loro pausa momentanea.
Scusatemi se ci sono errori grammaticali o altro che potrebbe compromettere a una lettura scorrevole, in tal caso, sarei felice se mi avvertisse in modo che io poi possa correggerli. Grazie!
Ho fatto delle ricerche su questa malattia e ho letto che con emozioni forti si rischia collassi o svenimenti, so di non essere super precisa o che magari tutto è attendibile ma è una fanfiction tutto può succedere no? HAHAH
Comunque spero di non dire troppe baggianate, in caso dovesse succedere provvederò!
;D
Al prossimo capitolo
NaluTaegiEternal🌸💗
 

 

   
 
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