Narrate o Muse....di un inizio che parve fine,
di una storia che parve leggenda.
di una leggenda che fu realtà.
Narrate di coloro che osaron
sfidare le stelle
e lottaron per cambiare il proprio
Destino.
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Non era piacevole volare nella fredda aria notturna; Piccoli brividi le
percorrevano frequentemente il corpo coperto dai vestiti bagnati , le goccie
d'acqua che la ricoprivano ,spinte dal vento, la colpivano come piccoli pugnali
ghiacciati.
Ma la mente ed il cuore di Kaori erano riscaldati dai ricordi
del giovane principe e non si rese conto di tutto ciò.
Quanta insolenza
nella sua voce, quanta passione nel suo sguardo e quanta sicurezza ostentava con
il suo portamento;
nall'affrontarlo il cuore di Kaori aveva perso un
battito, le sue guancie avevano bruciato ed i suoi occhi erano come
ipnotizzati dall'elegante figura del giovane;
Pur di non sostenere quelle
sensazioni mai provate la giovane donna era fuggita via , ma nonostante la
distanza percorsa quell'incontro la turbava e continuava ad offuscare la sua
mente.
Voleva rivedere il giovane Ryo e riascoltare la sua profonda
voce.
Voleva lasciarsi trasportare da quelle sensazioni sconosciute anche
se sapeva,che quello, non era di certo il momento opportuno.
Ma per la
prima volta dopo lungo tempo, il cuore di Kaori non era più circondato da un
alone di rimpianto e tristezza, bensi era avvolto da una strana
curiosità .
Immersa nei suoi pensieri La Principessa non si accorse di
aver oltreppassato la spiaggia ed essersi addentrata nella folta radura
dell'Hertera.
Un suono di campanelli la fece destare e si rese conto di
essere circondata da folti alberi, dai quali rami non filtrava la luce delle
stelle ne quella della luna.
Kaori non ebbe paura; si sentiva
stranamente al sicuro in quel luogo tanto da cominciare ad esplorarlo.
In
lontananza intravedeva le colline e la radura che si estendeva a perdita
d'occhio su di esse. Al di sotto delle alture si espandeva un'immensa
prateria.
L'erba cresceva incolta, ma gli alberi contornavano quella
splendida vista come se fosse stato un parco curato.
Lucciole rendevano
luminescente e brillante il paesaggio con il loro moto ondoso creando giochi
di luci ed ombre che s'infrangevano sui tronchi degli alberi, i quali si
stagliavano come torri verso il cielo colarato di un blu intenso, che
avvicinandosi al sole in procinto di sorgere si schiariva in sfumature di
rosato, arancio, indaco.
Kaori continuò a camminare come incantata da
quel paesaggio fino a raggiungere il luogo da dove proveniva il suono dei
campanelli.
Questo era uno splendido arco fatto in pietre grezze,che si
elevava per circa 3 metri;
su di esso erano aggrovigliati rami di edera
rossa intrecciati con campanellini ,i quali producevano quel dolce suono al
soffiare del vento.
Il tutto faceva da cornice ad un'iscrizione che
diceva:
-La Terra colei che tutti fa nascere, la madre di tutti
noi, che fa splendere il sole, germogliare e che ci fa vivere. Entrare in
contatto con essa non a impossibile, cammina a piedi scalzi nella foresta,
annusa un fiore , guarda il battito d'ali di una farfalla e ti sentirai a
casa.-
L'animo di Kaori fu invaso da un improvviso senso di serenità
; così cullata da questa inaspettata sensazione si lasciò sopraffare dalla
stanchezza,si distese al fianco della sua fedele Saphira e cullata dai ricordi e
dalle emozioni di quella lunga giornata si addormentò.